CONTINUITÀ OSPEDALE TERRITORIO RELATIVAMENTE ALL OSTEPOROSI
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1 Pistoia 6/06/15 UNISER CONTINUITÀ OSPEDALE TERRITORIO RELATIVAMENTE ALL OSTEPOROSI Il Problema: il punto di vista del fisiatra Michela Negro - Laura Restano Magazzini
2 Incontro MMG 10 Maggio 2014 Tavola Rotonda Specialista Fisiatra e OSTEOPOROSI U.F. Aziendale Disabilità U.S.L. 3 PISTOIA Responsabile L. Restano Magazzini
3 Specialista Fisiatra e OSTEOPOROSI Azioni di miglioramento Consolidare il collegamento con UO Ortopedia per garantire la continuità della presa in carico in particolare per ridurre le rifratture Garantire appropriatezza di trattamento con approfondimento diagnostico terapeutico presso l ambulatorio di reumatologia Puntuale segnalazione ai MMG nelle modalità da definire Conclusione dell audit : Integrazione ospedale territorio relativamente all osteoporosi con delibera di PDTA condiviso.
4 6/06/15 convegno CONTINUITÀ OSPEDALE TERRITORIO RELATIVAMENTE ALL OSTEOPOROSI Presentazione del Protocollo di Integrazione e Continuità PIC Ospedale Territorio per la prevenzione del rischio fratture rifratture secondarie ad osteoporosi Il punto di vista del fisiatra
5 Numerosi incontri per esaminare e condividere aspetti che hanno consentito di definire il percorso: identificazione dei soggetti a rischio di fratture e ri-fratture osteoporotiche; indagini diagnostiche (di laboratorio e strumentale); prescrizione e tipologia trattamenti non farmacologici; prescrizione dei farmaci (NOTA AIFA 79 ultimo aggiornamento: determinazione n. 589 del 14/05/2015 pubblicata in G.U. n 115 del 20/07/2015); prescrizione trattamenti riabilitativi specifici; modalità per il monitoraggio dei percorsi di cura attivati
6 Fratture femore prossimale nella REALTA PISTOIESE Gennaio 2011 Agosto 2012 ( 20 mesi) 525 ( 367 donne 158 uomini ) 189 (36%) Patologiche (osteoporosi) 37 (7%) Rifratture 20% delle fratture patologiche
7 Studio TARGeT: nella popolazione >65 anni, residente in toscana, nel 2010, le fratture osteoporotiche di femore sono circa 6000 ogni anno; tra i fratturati di femore, circa il 6.5% presentava una seconda frattura osteoporotica entro quattro anni dal primo evento. Importante individuare strategie di riconoscimento precoce dei fattori di rischio di fratture e ri-fratture nella popolazione >65 anni
8 Obiettivo generale del protocollo di integrazione e continuità tra ospedale e territorio è la riduzione del numero di fratture e ri-fratture del femore nei pazienti affetti da osteopenia e osteoporosi. Il problema delle fratture e delle ri-fratture ossee nella popolazione pistoiese con osteoporosi, età avanzata e altri fattori di rischio indicatori di fragilità ossea deve essere affrontato con la prevenzione La prevenzione del rischio di fratture e ri-fratture secondarie ad osteoporosi presuppone l attivazione di più professionisti afferenti a branche e discipline diverse sia ospedaliero che territoriale e pertanto necessita di un approccio multidisciplinare
9 Prevenzione e trattamento dell osteoporosi La prevenzione dell osteoporosi consiste nelle misure tese ad impedire o rallentare la comparsa dell osteoporosi. Per trattamento si intendono invece i provvedimenti rivolti ai soggetti già osteoporotici, con o senza fratture preesistenti, ad elevato rischio di prima o ulteriore frattura. I provvedimenti di prevenzione e trattamento sono sovrapponibili. La prevenzione dell osteoporosi in soggetti a basso rischio di frattura si basa su provvedimenti di igiene di vita : eliminazione del fumo, attività fisica, correzione dell apporto di calcio e vitamina D. L utilizzo di farmaci per la prevenzione dell osteoporosi non è quasi mai giustificata con l eccezione dell uso cronico di cortisone.
10 ATTIVITÀ DEL FISIATRA attivazione dei percorsi territoriali in ambito riabilitativo prevenzione mediante trattamenti non farmacologici interventi farmacologici (nota 79) prevenzione delle cadute nell anziano fragile
11 Prevenzione con INTERVENTI NON FARMACOLOGICI correzione dei fattori di rischio: dieta con giusto apporto di vitamina D, attività fisica, adeguato apporto di calcio con la dieta, eliminazione fumo e abuso di alcool rischi ambientali di cadute Questi interventi possono essere consigliati a tutti i pazienti.
12 Delibera Giunta Regionale N 595 del Percorso assistenziale per le prestazioni specialistiche di medicina fisica e riabilitazione (allegato 2b, DPCM 29 Novembre 2001). Percorso assistenziale per le prestazioni di riabilitazione ambulatoriale Vengono individuati tre percorsi distinti PERCORSO ASSISTENZIALE PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ AFA PERCORSO ASSISTENZIALE SPECIALISTICO DI MEDICINA FISICA PERCORSO ASSISTENZIALE AMBULATORIALE DI RIABILITAZIONE
13 VISITA FISIATRICA AMBULATORIALE Richiesta del MMG per: Cedimenti vertebrali Dolori lombari Fratture polso, spalla Esiti frattura di Femore
14 VISITA FISIATRICA IN OSPEDALE Consulenza richiesta dagli specialisti In ortopedia: Frattura femore appena operata Chiodo endomidollare endoprotesi Osteosintesi con viti > 65 anni consulenza per percorso 3 progetto riabilitativo NB: Frequentemente si tratta di rifrattura
15 VISITA FISIATRICA DOMICILIARE Pazienti con sindrome da immobilizzazione e/o terminali Indicazioni per rischi ambientali: tappeti, cera, illuminazione inadeguata,
16 ATTIVITÀ FISICA ADATTATA AFA percorso 1 (del. RT 595/2005 ) dedicato a varie condizioni cliniche fra cui: Prevenzione fratture da fragilità e dell osteoporosi Programma di attività motoria, di gruppo, a basso sforzo fisico con esercizi semplici guidati da personale esperto; obiettivo è il mantenimento della massa ossea e la prevenzione delle cadute intervento non sanitario; si svolge 2 volte la sett. in centri comunali individuati dalla Provincia di PT in collaborazione con la UO Medicina Sportiva Il MMG o lo Specialista richiede su ricettario in bianco Numero verde: (attivo da lunedi a venerdi dalle ore 11 alle ore 13). Per informazioni circa le sedi di erogazione e la disponibilità di posti vedi sito aziendale
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19 INTERVENTI SUL RISCHIO DI CADUTA Ogni anno in Italia 1/3 degli >65enni cade (l incidenza è 2-3 volte superiore nelle persone che vivono in strutture) Il 5-10% causa frattura di femore e il 7% di questi muore nel primo anno dall evento. Il costo per l ospedalizzazione per caduta o incidente domestico è circa 3000 euro. Ridurre del 20% il n delle cadute corrisponde a ospedalizzazioni in meno nell anno Le cadute sono la seconda causa di trauma cranico e spinale. Fattori di rischio: disabilità motoria, disturbi dell equilibrio, patologie neuromuscolari, deficit visivi, patologie cardiovascolari, trattamenti farmacologici, deficit cognitivi
20 ATTIVITÀ FISICA 1. Attività aerobica ( d impatto o comportanti carico): es. jogging, gioco di squadra tipo calcio, pallacanestro, pallavolo, baseball, sport con la racchetta, ginnastica, ballo). 2. Attività di resistenza o di forza (pesistica, body building, nuoto, bicicletta o cyclette, uso di strumenti per esercizi statici).
21 Programma Nazionale Linee Guida (ISS) Raccomanda approccio multidisciplinare per efficace programma di prevenzione delle cadute: L attività fisica, in particolare esercizi personalizzati di rinforzo muscolare e di rieducazione all equilibrio ed alla deambulazione, hanno mostrato di ridurre negli anziani sia il rischio di cadute che di traumi correlati Test di valutazione clinica individuale delle condizioni di rischio di caduta associati a raccomandazioni sulla loro prevenzione (al minor uso di psicofarmaci si è associata ad una diminuzione del rischio di cadute,adeguato apporto di vit D) Educazione sui rischi ambientali (illuminazione inadeguata!)
22 Il fisiatra è uno dei referenti del percorso integrato di continuità ospedale territorio e si impegna ad attivare un registro per il monitoraggio delle fratture femore per le quali farà progetto riabilitativo. Al tempo che stabiliremo sarà calcolata la percentuale delle rifratture e si potrà valutare il risultato dell attività multidisciplinare intrapresa nella misura in cui quanto condiviso e contenuto nel documento sarà stato applicato da tutti i professionisti coinvolti.
23 Il futuro: Otago Exercise Programme (OEP) Programma di potenziamento muscolare e training dell equilibrio somministrato a domicilio o in gruppo da istruttore qualificato. Razionale: forza muscolare, flessibilità, equilibrio e tempo di reazione sono i fattori di rischio delle cadute più facilmente modificabili La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l equilibrio devi muoverti (Albert Einstain) Grazie!
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