Corso di Laurea in Scienze dell architettura Classe 4. a.a. 2008/2009. arch. Claudia de Biase SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica: CFU 6

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Laurea in Scienze dell architettura Classe 4. a.a. 2008/2009. arch. Claudia de Biase SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica: CFU 6"

Transcript

1 Corso di Laurea in Scienze dell architettura Classe 4 a.a. 2008/2009 corso integrato di Strumenti di Pianificazione/Fondamenti di Urbanistica arch. Claudia de Biase SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica: CFU 6

2 PRG/PUC Organizza le trasformazioni Pianificando Regolando Piani esecutivi Piani di settore RE, SIAD, RAP Amministrazione Comunale Programmando Verificando PTOOPP Programmi complessi ed europei Denuncia Inizio attività Certificato di agibilità/abitabilità Attua le trasformazioni Permettendo Permesso di costruire Realizzando Opere Pubbliche L A.C. ha a disposizione diversi strumenti, urbanistici e non, definiti da leggi nazionali, regionali nonché da programmi europei per organizzare la sua azione sul territorio; inoltre l A.C. esercita un ruolo di controllo sulle azioni dei privati.

3 L amministrazione comunale ha il compito della Pianificazione, attraverso una serie di strumenti, urbanistici e di settore, definiti da leggi nazionali e dalle rispettive leggi regionali; Programmazione di opere pubbliche e degli interventi possibili, attraverso una serie di specifici strumenti definiti da leggi nazionali, regionali e da direttive comunitarie; Regolamentazione delle trasformazioni fisiche, mediante strumenti definiti da leggi nazionali e regionali.

4 E ancora A queste azioni di tipo generale,, effettuate direttamente dall amministrazione amministrazione comunale, (singolarmente o associata con altri enti o con soggetti privati), segue il momento dell attuazione delle trasformazioni e l esercizio l di un azione di controllo sull attivit attività degli altri soggetti. L AC, infatti, oltre a realizzare opere pubbliche, esercita un azione di verifica della compatibilità e della coerenza delle opere proposte con la legislazione nazionale e regionale e con gli altri strumenti urbanistici e di settore; a conclusione della verifica, permette o meno la realizzazione dell opera.

5 PRG/PUC Organizza le trasformazioni Pianificando Regolando Piani esecutivi Piani di settore RE, SIAD, RAP Amministrazione Comunale Programmando Verificando PTOOPP Programmi complessi ed europei Denuncia Inizio attività Certificato di agibilità/abitabilità Attua le trasformazioni Permettendo Permesso di costruire Realizzando Opere Pubbliche

6 Strumenti per la pianificazione territoriale Insieme complesso e articolato di strumenti che possiamo distinguere: a) per livelli di governo del territorio (ambito di intervento) b) piani ordinari, piani di settore e piani specialistici c) figure della pianificazione (connesse agli approcci)

7 Strumenti per livelli di governo del territorio Pianificazione di area vasta Pianificazione urbanistica comunale o intercomunale Pianificazione particolareggiata pianificazione attuativa (abbiamo anche un livello nazionale ed europeo: governance multilivello)

8 Ordinari, specialistici o di settore Ordinari generali Specialistici esprimono un particolare punto di vista che incide su delimitazione di ambito, individuazione di problemi, proposta di obiettivi e azioni/interventi (piano di Bacino, piano del parco, piano paesistico) Di settore rispetto a particolari aspetti della realtà

9 Sta to Re gio ne Provincia e Città metropoli tana Piano grandi opere Piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria Piano di bacino Nazionale Piani di bacino regionali Legge Finanziaria Zonizzazio ne sismica Vincoli _Servitù e fasce di rispetto PTR_ PPs PTCP_PUTAM Piano energetico regionale Piano energetico nazionale Piano Regionale trasporti Piano Generale dei Trasporti Piano rete ciclopedona le Piani del traffico per la viabilità extraurbana Piano regionale gestione rifiuti Piano dei parchi nazionali Piani dei parchi regional e Piano energetico nazionale Piani di protezione dell'ambiente e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto Comu nità monta na Piano di sviluppo e piano urbanistico Ammin istrazi one comun ale Zonizzazion e acustica Piano di risanamento acustico PRG_ PRGI o PUC PP_PdL_ PEEP_PIP_PdR_PIN Piano generale Traffico urbano _ Piano Urbano del Traffico_ Piano urbano della mobilità_ Piano di fluidificazione del traffico Piani Particolareggiati del Traffico Urbano Piano della rete ciclopedonale Piani Esecutivi del Traffico Urbano

10 Istituzioni Ambiti Amministrativi e Pianificazione urbanistica

11 art. 117 (articolo così sostituito dalla legge costituzionale n. 3 del 2001) La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

12 Nel campo urbanistico, la struttura dell'ordinamento italiano è di tipo piramidale (ma non strettamente gerarchica), con in cima lo Stato

13 Lo Stato ha compiti di indirizzo e coordinamento

14 La Regione (dal 1971, con la delega in materia urbanistica, oggi regolato da D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267) emette norme legislative (nel rispetto dei princìpi delle leggi statali) definisce gli indirizzi generali del proprio territorio coordina i livelli amministrativi inferiori

15 La Provincia e la Città metropolitana (D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267 ex L. 142/1990) hanno funzioni amministrative, ma le delibere e le ordinanze hanno forza di legge la Provincia REDIGE IL PTCP

16 Il Comune disciplina e gestisce l'uso del suolo ha la titolarità del Piano Urbanistico

17 e inoltre ci sono Comunità montana Ente Parco Autorità di Bacino E ASL Distretto scolastico Distretto giudiziario, Distretto religioso.

18 Comunità montana (D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267 ex L. 142/1990 e L.1102, 3/12/197 e Leggi Regionali) Nei comuni con pop. <40000 ab. il cui territorio sia > di 600m slm per almeno l 80% della sup. è obbligtoria l istituzione di una COMUNITA MONTANA La Finalità: valorizzazione delle zone montane Funzioni e strumenti operativi: adottano piani pluriennali di opere ed interventi e individuano strumenti per lo sviluppo Relazioni urbanistiche: concorrono alla formazione del piano territoriale di coordinamento.

19 Comunità Montana Alburni Comunità Montana Alento-Monte Stella Comunità Montana Alto e Medio Sele Comunità Montana Calore Salernitano Comunità Montana Lambro e Mingardo Comunità Montana Monti Picentini Comunità Montana Vallo di Lauro e Baianese Comunità Montana del Bussento Comunità montana Monti Lattari - Penisola Sorrentina Comunità montana Terminio Cervialto Comunità Montana del Fortore Comunità Montana Zona Irno Comunità Montana Penisola Amalfitana Comunità Montana del Taburno Comunità Montana del Titerno Comunità Montana dell'ufita Comunità Montana Vallo di Diano Comunità Montana Zona del Tanagro

20 Ente Parco (L.341/1991) L istituzione del Parco (nazionale o regionale) e l estensione del territorio vengono regolati da leggi specifiche.

21

22 Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90) Finalità: difesa del suolo, risanamento delle acque, fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, tutela degli aspetti ambientali dei bacini imbriferi Funzioni e strumenti operativi: elabora e adotta il piano di bacino (DPR 616/1977) che ha valore di piano territoriale di settore e adotta e approva i piani stralcio Relazioni urbanistiche: Disciplina e vincola l uso del suolo Le disposizioni del piano di bacino approvato hanno carattere immediatamente vincolante per le amministrazioni ed enti pubblici, nonché per i soggetti privati,

23 Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90) La Legge ripartisce il territorio nazionale in: - Bacini idrografici di rilievo nazionale - Bacini idrografici di rilievo interregionale - Bacini idrografici di rilievo regionale Per Bacino idrografico si intende: "il territorio dal quale le acque pluviali o di fusione delle nevi e dei ghiacciai, defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso d'acqua direttamente o a mezzo di affluenti, nonché il territorio che può essere allagato dalle acque del medesimo corso d'acqua, ivi compresi i suoi rami terminali con le foci in mare ed il litorale marittimo prospiciente".

24 Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90) L Autorità di bacino è finalizzata alla difesa del suolo, alla tutela delle acque e degli ecosistemi e, in generale, alla sicurezza del territorio e dei cittadini. L ambito di competenza è perimetrato in forza di legge, secondo criteri idro-geomorfologici; l autorità elabora il Piano di Bacino, settoriale, i relativi programmi triennali di intervento e impone i necessari vincoli per l intero territorio di competenza.

25 Comprensori e Consorzi di Bonifica agraria (R.D. 215/1933; DPR 11/1972; L. 183/89; L. 36/94; Dlgs. 152/99) Finalità: gestire il patrimonio agrario-fondiario e silvo pastorale del Paese La Regione Campania attua attraverso i Consorzi di Bonifica la salvaguardia dell ambiente rurale, la tutela del territorio e la razionale utilizzazione delle risorse idriche per uso agricolo e, a tal fine, ha emanato la Legge Regionale n. 4 del 25/2/2003 Nuove norme in materia di bonifica integrale.

26 Aree Territoriali Ottimali per lo Smaltimento dei rifiuti solidi (DLgs 22/1997) Le ATOS intervengono su un ambito territoriale dipendente da un bacino di utenza, la cui dimensione è funzione della quantità e della qualità della produzione di rifiuti (lavoro atteso). Il Consorzio rifiuti costituisce un'articolaziozione dell'atos.

27 In data 31/12/1996, è stato promulgato il piano regionale di smaltimento dei rifiuti solidi In Campania, il piano suddivide il territorio regionale in ambiti territoriali ottimali per lo smaltimento (Atos), rappresentati, per i quali sono previsti: - la gestione dei rifiuti urbani, secondo criteri di efficienza e di economicità; - l autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani non pericolosi; - lo smaltimento dei rifiuti speciali in luoghi prossimi a quelli di produzione, al fine di favorire la riduzione della movimentazione dei rifiuti; - il raggiungimento di percentuali minime di raccolta differenziata.

28 ASL Azienda Sanitaria Locale (D.L. 30/12/1992, n. 502, L. 833, 23/12/1978 e segg.) Il bacino deve avere una pop. Compresa tra i e i abitanti. La localizzazione delle diverse unità edilizie sanitarie (ospedali, ambulatori, consultori, ecc.) è di competenza degli strumenti urbanistici Il Distretto Sanitario costituisce l'articolazione di base dell'asl e le delimitazioni seguono gli stessi criteri.

29 ASL in Campania Avellino A.S.L. Avellino 1 A.S.L. Avellino 2 Benevento A.S.L. Benevento 1 Caserta A.S.L. Caserta 1 A.S.L. Caserta 2 Napoli A.S.L. Napoli 1 A.S.L. Napoli 2 A.S.L. Napoli 3 A.S.L. Napoli 4 A.S.L. Napoli 5 Salerno A.S.L. Salerno 1 A.S.L. Salerno 2 A.S.L. Salerno 3

30 Soprintendenze Le Soprintendenze, organi periferici dello Stato, sono articolate in funzione dei beni che tutelano e gestiscono: - soprintendenze regionali per i beni e le attività culturali, - soprintendenze per i beni architettonici e per il paesaggio, - soprintendenze per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico, - soprintendenze per il patrimonio storico, artistico e le - soprintendenze per i beni archeologici.

31 Le soprintendenze per i beni ambientali ed architettonici esercitano i compiti di tutela ambientale e paesaggistica, oltre a quelli afferenti alla tutela, conservazione e restauro dei beni architettonici. Tali soprintendenze, inoltre, partecipano all'istruttoria tecnica concernente il controllo delle opere sovracomunali e delle opere statali, nonché alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. Ancora, al Soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio compete l'autorizzazione per i progetti relativi alle opere pubbliche ricadenti nel territorio di competenza e l'adozione dei provvedimenti di annullamento.

A.G.C Sviluppo Attività Settore Primario - Deliberazione n. 535 del 2 luglio 2010 Misure urgenti in Materia di Forestazione.

A.G.C Sviluppo Attività Settore Primario - Deliberazione n. 535 del 2 luglio 2010 Misure urgenti in Materia di Forestazione. A.G.C. 11 - Sviluppo Attività Settore Primario - Deliberazione n. 535 del 2 luglio 2010 Misure urgenti in Materia di Forestazione. (con allegati) PREMESSO - che all art. 1, comma 5, della Legge Regionale

Dettagli

fonte:

fonte: CMFS15SCRO-01 Viabilità forestale, ripristino e rifunzionalizzazione della viabilità di servizio forestale e della viabilità di bonifica montana 200.000,00 E44H15000730006 200.000,00 Monte Santa Croce

Dettagli

fonte:

fonte: CMFS15SCRO-01 Viabilità forestale, ripristino e rifunzionalizzazione della viabilità di servizio forestale e della viabilità di bonifica montana E44H15000730006 200.000,00 200.000,00 Monte Santa Croce

Dettagli

I piani sovracomunali

I piani sovracomunali I piani sovracomunali 1 CRONOLOGIA 1939: PIANO PAESISTICO (Legge 1497/1939) 1942: PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (Legge 1150/1942) 1959: PIANO REGOLATORE DELLE AREE E DEI NUCLEI DI SVILUPPO INDUSTRIALE

Dettagli

La riforma delle autonomie locali

La riforma delle autonomie locali Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2015/2016 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I St i d ll ittà d ll b i ti Storia della città e dell urbanistica

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 15 DEL 19 MARZO 2007

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 15 DEL 19 MARZO 2007 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 23 febbraio 2007 - Deliberazione N. 292 - Area Generale di Coordinamento N. 1 - Gabinetto Presidente Giunta Regionale - Legge 31 gennaio 1994, n. 97 e Legge

Dettagli

Il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Pistoia. alla luce della normativa vigente

Il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Pistoia. alla luce della normativa vigente Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale Prof. Giuseppe De Luca, Dott. Valeria Lingua, Dott. Manrico Benelli Il Piano territoriale di coordinamento della

Dettagli

INDICE Considerazioni generali Aspetti di dettaglio 12

INDICE Considerazioni generali Aspetti di dettaglio 12 INDICE 2.4.1. Considerazioni generali 11 2.4.2. Aspetti di dettaglio 12 2.5.1. Struttura idrogeomorfologica 14 2.5.2. Struttura ecosistemica e ambientale 15 2.5.3. Struttura antropica e storico-culturale

Dettagli

ALLEGATO B. Standard minimi riguardo ad ambiente, igiene e benessere degli animali

ALLEGATO B. Standard minimi riguardo ad ambiente, igiene e benessere degli animali ALLEGATO B Standard minimi riguardo ad ambiente, igiene e benessere degli animali vigenti in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali Oggetto comunitarie nazionali regionali Investimenti aziendali

Dettagli

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale RAPPORTO PRLIMINARE - SCOPING VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO MERIDIONALE ALLEGATO

Dettagli

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare

Dettagli

SALO. Incontro con gli allievi dell Istituto Battisti di Salò. Salò, 24 Aprile 2008 arch. Giovanni Ciato

SALO. Incontro con gli allievi dell Istituto Battisti di Salò. Salò, 24 Aprile 2008 arch. Giovanni Ciato SALO Incontro con gli allievi dell Istituto Battisti di Salò Salò, 24 Aprile 2008 arch. Giovanni Ciato Argomenti 1.Gerarchia delle Fonti (cenno) 2.Art. 117 della Costituzione (lettura e commento) 3.Differenza

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo

Dettagli

Oggetto: Piano di forestazione e bonifica montana anno 2014 Integrazione APQ del 04/04/2013.

Oggetto: Piano di forestazione e bonifica montana anno 2014 Integrazione APQ del 04/04/2013. DIP 52 DIR 06 Giunta Regionale della Campania Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali Il DirettoreGenerale Alle Comunità Montane

Dettagli

SUOLO, MODELLI DI PIANIFICAZIONE URBANA E BENI PAESAGGISTICI

SUOLO, MODELLI DI PIANIFICAZIONE URBANA E BENI PAESAGGISTICI SUOLO, MODELLI DI PIANIFICAZIONE URBANA E BENI PAESAGGISTICI QUADRO NORMATIVO 1. PIANIFICAZIONE ED UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO 1.1. ASSETTO NORMATIVO - L. n. 1150, 17.08.1942, c.d. Legge urbanistica -

Dettagli

INDICE PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI. pag. Prefazione alla Sesta edizione. Prefazioni alle precedenti edizioni. Principali abbreviazioni

INDICE PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI. pag. Prefazione alla Sesta edizione. Prefazioni alle precedenti edizioni. Principali abbreviazioni INDICE Prefazione alla Sesta edizione Prefazioni alle precedenti edizioni Principali abbreviazioni XIII XV XXV PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI CAPITOLO I NOZIONI GENERALI 1. Cosa si intende per

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale

Dettagli

Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura

Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Progettazione urbana -Laboratorio 4 Anno accademico 2015-2016 primo semestre Modulo Regolamentazione edilizia e urbanistica (2 cfu) Docente: Roberto

Dettagli

fonte:

fonte: 50 06 00 50 06 92 50 06 02 50 06 04 DIREZIONE GENERALE PER LA DIFESA DEL SUOLO E L ECOSISTEMA STAFF - Funzioni di supporto tecnico-amministrativo - Programmi straordinari di contrasto all abbandono dei

Dettagli

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Tre fasi principali: L istituzione delle regioni a statuto speciali e delle province autonome (1946) L istituzione delle regioni a

Dettagli

Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria.

Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Il punto di vista di un pianificatore di area vasta. Andrea Pasetti andreaanselmo.pasetti@gmail.com

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA A. INDICAZIONE DEL PROCEDIMENTO CHE SI VUOLE ATTIVARE PER LA REALIZZAZIONE DI NEL COMUNE DI...

SCHEDA INFORMATIVA A. INDICAZIONE DEL PROCEDIMENTO CHE SI VUOLE ATTIVARE PER LA REALIZZAZIONE DI NEL COMUNE DI... SCHEDA INFORMATIVA Da compilarsi a cura dei progettisti di interventi per la cui approvazione si attivino procedure concertative e da completarsi e verificarsi a cura dell Amministrazione indicente la

Dettagli

Corso sulla Città metropolitana. docente: arch. Andrea Pasetti

Corso sulla Città metropolitana. docente: arch. Andrea Pasetti Corso sulla Città metropolitana docente: arch. Andrea Pasetti Legge 08/06/1990, n. 142 articolo 17-21 D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 articoli 22 e 23 testo unico enti locali - istituisce aree e città metropolitane

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 253 del 14/12/2016

Decreto Dirigenziale n. 253 del 14/12/2016 Decreto Dirigenziale n. 253 del 14/12/2016 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 6 - Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari e forestali

Dettagli

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all

Dettagli

PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010

PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010 PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010 PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO HOTEL VINCI IN VIA XXV APRILE n. 2 A SIRMIONE, IDENTIFICATO AI MAPP. N.1 e 3 FG. 4 NCTR RRELAZIONE AI

Dettagli

LIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO

LIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO LIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO Legge n. 1150/1942 Legge urbanistica fondamentale D.P.R. n. 616/1977 In attuazione della Legge n. 382/1975 Legge di delega alle Regioni delle funzioni legislative

Dettagli

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2013-2014 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia

Dettagli

Laboratorio di Analisi e Pianificazione della città e del territorio Modulo: Pianificazione del territorio

Laboratorio di Analisi e Pianificazione della città e del territorio Modulo: Pianificazione del territorio Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Laboratorio di Analisi e Pianificazione della città e del territorio Modulo: Pianificazione del territorio prof. Maria Adele Teti Collaboratori: Arch

Dettagli

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2014-2015 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia

Dettagli

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi

Dettagli

Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura

Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Progettazione urbana -Laboratorio 4 Anno accademico 2015-2016 primo semestre Modulo Regolamentazione edilizia e urbanistica (2 cfu) Docente: Roberto

Dettagli

PARTECIPATO IANO URBANISTICO COMUNALE. Comune di Sanza SANZA CHE VOGLIAMO. Prime riflessioni sul territorio Oggi per il futuro

PARTECIPATO IANO URBANISTICO COMUNALE. Comune di Sanza SANZA CHE VOGLIAMO. Prime riflessioni sul territorio Oggi per il futuro Comune di Sanza IANO URBANISTICO COMUNALE PARTECIPATO Prime riflessioni sul territorio Oggi per il futuro LA TUA IDEA + LA NOSTRA IDEA = SANZA CHE VOGLIAMO cittadini istituzioni progettisti Aula Consiliare

Dettagli

Rapporto Ambientale: Allegato 3 - Contributi fase preliminare: pag. 2 di 49

Rapporto Ambientale: Allegato 3 - Contributi fase preliminare: pag. 2 di 49 1. Acque S.p.a. I Servizi idrici 2. Autorità di Bacino del Fiume Arno Il Settore Tecnico Governo del Territorio U.O. Assetto Idrogeologico 3. ARPAT Dipartimento di Pisa 4. Azienda USL 5 PISA Settore ISPAN-

Dettagli

Allegato 7 AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ANNO 2018 (EX ART. 22 L.R. 12/2005)

Allegato 7 AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ANNO 2018 (EX ART. 22 L.R. 12/2005) 506 Bollettino Ufficiale Allegato 7 AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ANNO 2018 (E ART. 22 L.R. 12/2005) Si apportano le seguenti integrazioni agli elaborati del PTR: Sezione 4 - Strumenti

Dettagli

Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Pisa, Lucca e Massa Carrara. Il dissesto idrogeologico: un approccio integrato per una soluzione

Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Pisa, Lucca e Massa Carrara. Il dissesto idrogeologico: un approccio integrato per una soluzione Il dissesto idrogeologico: un approccio integrato per una soluzione Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Province di Pisa, Lucca e Massa Carrara Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali

Dettagli

CITTÀ METROPOLITANA MILANO SINTESI DOSSIER 06. Tutela e valorizzazione ambientale

CITTÀ METROPOLITANA MILANO SINTESI DOSSIER 06. Tutela e valorizzazione ambientale Assessorato all Area metropolitana, Casa, Demanio Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità MILANO CITTÀ METROPOLITANA SINTESI DOSSIER

Dettagli

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) DOCUMENTAZIONE PTCP Volume A Il sistema economico sociale ed istituzionale Euro 9,67 Euro 3,38 Allegato A

Dettagli

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Il sistema di funzioni del Comune è definito dalla Costituzione e dalla legge. Si riportano di seguito, in estratto, le principali fonti di riferimento. COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Articolo

Dettagli

Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni

Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni I recenti strumenti di pianificazione della gestione del rischio idraulico e il loro recepimento nella pianificazione

Dettagli

La disciplina delle funzioni fondamentali e la Manovra finanziaria

La disciplina delle funzioni fondamentali e la Manovra finanziaria La disciplina delle funzioni fondamentali e la Manovra finanziaria 2011 2013 OLI Roma, 30 Settembre 2010 Art. 128 cost. (abrogato dall'art. 9, secondo comma, della l. cost. 18 ottobre 2001, n. 3) «Le Province

Dettagli

Il tema delle acque nel PTCP

Il tema delle acque nel PTCP R e g g i o E m i l i a 1 8 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Il tema delle acque nel PTCP Tutela quali-quantitativa quantitativa delle acque. Adeguamento del PTCP

Dettagli

Urbanistica in Sardegna

Urbanistica in Sardegna Urbanistica in Sardegna Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45 Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale Definisce gli strumenti e livelli della pianificazione territoriale a livello Regionale,

Dettagli

CENTRALE AL PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI ATTRAVERSO AREE NEL COMUNE DI DESIO

CENTRALE AL PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI ATTRAVERSO AREE NEL COMUNE DI DESIO Comune di Desio Provincia di Monza e della Brianza PROTOCOLLO D INTESA TRA IL CONSORZIO DEL PARCO GRUGNOTORTO VILLORESI, IL COMUNE DI DESIO ED IL COMUNE DI SEREGNO PER LA CONNESSIONE DEL PLIS BRIANZA CENTRALE

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 301 del 31/05/2017

Delibera della Giunta Regionale n. 301 del 31/05/2017 Delibera della Giunta Regionale n. 301 del 31/05/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 7 - DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI U.O.D.

Dettagli

Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Campania PROVINCIA DI AVELLINO

Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Campania PROVINCIA DI AVELLINO STUDI DI FATTIBILITA' (Legge 144/1999 articolo 4) PROVINCIA DI AVELLINO PROVINCIA DI BENEVENTO PROVINCIA DI CASERTA PROVINCIA DI NAPOLI PROVINCIA DI SALERNO PROVINCIA DI AVELLINO 1. COMUNE DI FRIGENTO

Dettagli

SCHEMA DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DA ALLEGARE AI PIANI ATTUATIVI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 20 L.R. 21 OTTOBRE 1997 N.

SCHEMA DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DA ALLEGARE AI PIANI ATTUATIVI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 20 L.R. 21 OTTOBRE 1997 N. SCHEMA DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DA ALLEGARE AI PIANI ATTUATIVI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 20 L.R. 21 OTTOBRE 1997 N. 31 ( approvato con D.G.R. n. 7298 del 12.11.1997) pag. 0 di 4 MODELLO A Valido

Dettagli

TORINO 27 aprile CODICE FORESTALE La nuova legge nazionale in materia di foreste e filiere forestali

TORINO 27 aprile CODICE FORESTALE La nuova legge nazionale in materia di foreste e filiere forestali Coordinamento settore forestale TORINO 27 aprile 2018 CODICE FORESTALE La nuova legge nazionale in materia di foreste e filiere forestali Dr. For. Gianni Tarello 1 IL QUADRO STORICO 1)Il quadro di incertezza

Dettagli

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI

Dettagli

OGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti.

OGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti. OGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti. Premesso che: tra le funzioni dell Assessorato Ambiente ed Ecologia

Dettagli

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI

Dettagli

FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta

FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta Commissioni del Paesaggio Ruolo e responsabilità dei tecnici Lunedì 7 giugno 2010 Grugliasco,

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli

ORDINANZA N. 33. Asse Ferroviario Napoli-Bari. Raddoppio tratta Apice - Orsara. Progetto definitivo 1 Lotto Apice - Hirpinia (CUP J77I )

ORDINANZA N. 33. Asse Ferroviario Napoli-Bari. Raddoppio tratta Apice - Orsara. Progetto definitivo 1 Lotto Apice - Hirpinia (CUP J77I ) L Amministratore Delegato e Direttore Generale ORDINANZA N. 33 Asse Ferroviario Napoli-Bari. Raddoppio tratta Apice - Orsara Progetto definitivo 1 Lotto Apice - Hirpinia (CUP J77I04000000009) Indizione

Dettagli

CERTIFICAZIONE PREVENTIVA. SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n. 1 del 18/2/2004)

CERTIFICAZIONE PREVENTIVA. SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n. 1 del 18/2/2004) Allegato_H_Certificazione_Vincoli COMUNE DI Provincia di CERTIFICAZIONE PREVENTIVA SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n 1 del 18/2/2004) Il/La sottoscritt (Cognome

Dettagli

Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano

Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano Centro Studi PIM INU Lombardia Seminario Città metropolitana e governo del territorio Sala Conferenze INU Lombardia Via Duccio

Dettagli

Deliberazione giunta regionale n.

Deliberazione giunta regionale n. Deliberazione giunta regionale n. del 336 08/08/2013 A.G.C. 11 - Sviluppo Attività Settore Primario Settore: 4 - Bilancio e Credito Agrario Oggetto: Riparto fondi assegnati dal MiPAAF ai sensi del D.Lgs.

Dettagli

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta della di IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta Versione dal Consiglio Provinciale con delibera n 23 del 26/05/2009 dal Consiglio Pro vinciale con delibera n 3 del 08/02/2010 Gennaio

Dettagli

SOMMARIO PREAMBOLO. Il Consiglio regionale

SOMMARIO PREAMBOLO. Il Consiglio regionale Allegato A "Modifiche alla legge regionale 88/1998 in attuazione della legge regionale 3 marzo 2015, n. 22 (Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 - Disposizioni

Dettagli

Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia

Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia Spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale nei seguenti settori: difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente

Dettagli

1. Consumo di suolo - Soglia di riduzione del consumo di suolo

1. Consumo di suolo - Soglia di riduzione del consumo di suolo ALLEGATO 1 PROPOSTA DI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO O GENERALE DI RILEVANZA SOVRACOMUNALE PER I QUALI NON TROVANO APPLICAZIONE LE SOGLIE DI RIDUZIONE DEL

Dettagli

La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali Approfondimento Regionale Campania

La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali Approfondimento Regionale Campania La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali Approfondimento Regionale Campania MODULO 2 - APPROFONDIMENTO REGIONALE Delimitazione degli ambiti o bacini territoriali

Dettagli

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque R e g g i o E m i l i a 25 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque Adeguamento del PTCP al Piano Regionale

Dettagli

Il Piano Paesaggistico Regionale

Il Piano Paesaggistico Regionale Il Piano Paesaggistico Regionale La cornice normativa 1 La COSTITUZIONE ITALIANA - art. 9: La Repubblica... tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione La Convenzione Europea

Dettagli

S o m m a r i o analitico

S o m m a r i o analitico Premessa 10 DIREZIONE GENERALE S o m m a r i o analitico Programma 0: Controllo strategico, sistema di valutazione delle prestazioni dei dirigenti e delle posizioni organizzative dell Ente, Centro servizi

Dettagli

LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85

LR 11/04, Norme per il governo del territorio Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA Assemblea pubblica 30 Giugno 2017 perché si fa La valutazione Ambientale Strategica è stata introdotta dalla

Dettagli

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Parte I - Pianificazione del territorio: strumenti di governo

Dettagli

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI

Dettagli

Luglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio

Luglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio Luglio 2009 Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ALLEGATO A Il contesto socio-economico e territoriale del nord Milano. Le indicazioni

Dettagli

Livelli di governo del territorio

Livelli di governo del territorio Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2008/2009 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Livelli di governo del territorio A cura di Luisa Santini CITTÀ E TERRITORIO L URBANESIMO, COMINCIATO DOPO LA

Dettagli

Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1

Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1 L.R. 13 dicembre 2004, n. 24 (1). Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 14 dicembre 2004, n. 148. Art.

Dettagli

Piano Paesaggistico Regionale

Piano Paesaggistico Regionale Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Ambiente Territorio e Infrastrutture Piano Paesaggistico Regionale NORME REGIONALI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE estratte dalla LEGGE REGIONALE

Dettagli

Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT

Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT Comune di Albizzate Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT 16 SETTEMBRE 2010 Comune di Albizzate Provincia di Varese Relazione

Dettagli

Servizio di Mappa Geoportale esistente. Geoportale Sezione Atlante digitale del PTR. Lombardia

Servizio di Mappa Geoportale esistente. Geoportale Sezione Atlante digitale del PTR. Lombardia Atlante di Sezione III Al fine di ottimizzare la pubblicazione delle banche dati regionali, di facilitarne l aggiornamento e di migliorarne la fruizione, le tavole rappresentate nella Sezione III dell

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 19 DEL 12 MAGGIO 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 19 DEL 12 MAGGIO 2008 DECRETO DIRIGENZIALE N. 17 del 14 marzo 2008 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO SVILUPPO ATTIVITA' SETTORE PRIMARIO SET- TORE BILANCIO E CREDITO AGRARIO - L.R. 55/81, art 5 - Liquidazione a favore degli enti

Dettagli

P.O.R. Campania Complemento di programmazione allegati. Allegato 4. Normativa di riferimento misure

P.O.R. Campania Complemento di programmazione allegati. Allegato 4. Normativa di riferimento misure allegati Normativa di riferimento misure Misura 1.1 - D.Lgs. n.358 del 24.07.92 Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione delle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE

Dettagli

Urbanistica in Sardegna

Urbanistica in Sardegna Urbanistica in Sardegna Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45 Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale Definisce gli strumenti e livelli della pianificazione territoriale a livello Regionale,

Dettagli

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI

Dettagli

Principali leggi sulla bonifica, la difesa del suolo, la tutela delle risorse idriche e dell ambiente

Principali leggi sulla bonifica, la difesa del suolo, la tutela delle risorse idriche e dell ambiente N O R M A T I V A B O N I F I C A Normative di riferimento nazionali e regionali Principali leggi sulla bonifica, la difesa del suolo, la tutela delle risorse idriche e dell ambiente LA NORMATIVA NAZIONALE

Dettagli

ANALISI DEL TERRITORIO Corso B Dott. Arch. Maria Giuffrida. LEZIONE 3 La progettualità espressa

ANALISI DEL TERRITORIO Corso B Dott. Arch. Maria Giuffrida. LEZIONE 3 La progettualità espressa ANALISI DEL TERRITORIO Corso B Dott. Arch. Maria Giuffrida LEZIONE 3 La progettualità espressa dicembre 2008 STRUTTURAZIONE DEL QUADRO CONOSCITIVO Quadro di riferimento normativo e di pianificazione Quadro

Dettagli

Allegato. Cartogrammi aree di intervento

Allegato. Cartogrammi aree di intervento Allegato V Cartogrammi aree di intervento INDI TOLE numero titolo tavole Allegato V (Cartogrammi Aree di Intervento) A1 P.I. Ambiti Provinciali individuati nel P.O.R. Campania 2000 2006 Protocollo quadro

Dettagli

CONTRIBUTO UPI DELEGA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE

CONTRIBUTO UPI DELEGA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE CONTRIBUTO UPI DELEGA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI COMUNI E PROVINCE Roma, 2 dicembre 2008 Delega al Governo per l individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province

Dettagli

Ministero dell Ambiente. e della Tutela del Territorio e del Mare TUTELE DI VARIA NATURA. ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni)

Ministero dell Ambiente. e della Tutela del Territorio e del Mare TUTELE DI VARIA NATURA. ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni) TUTELE DI VARIA NATURA ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni) TUTELA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D. LGS. N. 42/2004 Beni paesaggistici dichiarati di notevole interesse pubblico (art. 136,

Dettagli

CORSO DI TECNICA URBANISTICA CORSO DI TECNICA URBANISTICA. Lezione_16 IL QUADRO DEI SOGGETTI LIVELLI DELLA PIANIFICAZIONE.

CORSO DI TECNICA URBANISTICA CORSO DI TECNICA URBANISTICA. Lezione_16 IL QUADRO DEI SOGGETTI LIVELLI DELLA PIANIFICAZIONE. CORSO DI TECNICA URBANISTICA IL QUADRO DEI SOGGETTI LIVELLI DELLA PIANIFICAZIONE SOGGETTI TITOLARI DELLA PIANIFICAZIONE La pianificazione urbanistica è una attività che, per gli obiettivi di beneficio

Dettagli

Giunta Regionale della Campania

Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE AREA GENERALE DI COORDINAMENTO A.G.C.1 Gabinetto Presidente Giunta Regionale COORDINATORE DIRIGENTE SETTORE Dr. Ferrara Mauro Dr.ssa Corvino Adele (ad interim) DECRETO N DEL A.G.C.

Dettagli

PIANO URBANISTICO COMUNALE CITTÀ DI RAPALLO ELENCO ELABORATI PUC

PIANO URBANISTICO COMUNALE CITTÀ DI RAPALLO ELENCO ELABORATI PUC PIANO URBANISTICO COMUNALE CITTÀ DI RAPALLO ELENCO ELABORATI PUC 1. DESCRIZIONE FONDATIVA 1.1 Relazione generale della Descrizione Fondativa con aggiornamento 1.2 Aspetti geologici - relazione 1.3 Carta

Dettagli

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA 8.2.0 Codice e titolo della misura (codifica delle misure all'allegato I parte 5 - del Regolamento di esecuzione) Misura 12 Indennità natura 2000 e indennità

Dettagli

GLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE

GLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE Facoltà di Architettura di Palermo CdLM in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 2012-2013 GLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE Le norme che in Italia sovrintendono

Dettagli

ROMA CAPITALE Dipartimento Ambiente - Fondazione Bioparco Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica

ROMA CAPITALE Dipartimento Ambiente - Fondazione Bioparco Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica BIOPARCO ASSOCIAZIONE SGUARDI LATERALI Centro Diurno Uccelliere Progetto di ristrutturazione e miglioramento bio-edilizio delle ex Uccelliere da destinare a persone autistiche VERIFICA PRELIMINARE DEL

Dettagli

IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE LA REGIONE LIGURIA

IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE LA REGIONE LIGURIA Disciplinare attuativo del Protocollo d Intesa tra la Regione Liguria, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Dettagli

Il Piano di gestione delle acque del distretto Alpi Orientali: contenuti e rapporto con il Piano Regionale di Tutela delle Acque

Il Piano di gestione delle acque del distretto Alpi Orientali: contenuti e rapporto con il Piano Regionale di Tutela delle Acque Il Piano di gestione delle acque del distretto Alpi Orientali: contenuti e rapporto con il Piano Regionale di Tutela delle Acque ANDREA BRAIDOT Autorità di Bacino UDINE 23 MARZO 2015 Aspetti innovativi

Dettagli

COMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL DOCUMENTO DI PIANO

COMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL DOCUMENTO DI PIANO COMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL DOCUMENTO DI PIANO RAPPORTO AMBIENTALE Modificato ed integrato in recepimento del

Dettagli

LABORATORIO DI ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO

LABORATORIO DI ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO LABORATORIO DI ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO Corso di Pianificazione della città e del territorio Docente: Prof. A. Sarlo A.A. 2011-12 Lezione 2 Il PSC nel quadro normativo della

Dettagli

Autorità di bacino del fiume Po. I Contratti di Fiume in Piemonte

Autorità di bacino del fiume Po. I Contratti di Fiume in Piemonte Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali I Contratti di Fiume in Piemonte

Dettagli

REGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18. (GU n.38 del )

REGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18. (GU n.38 del ) REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18 Riordino delle funzioni amministrative in materia di protezione della fauna e della flora e delle aree naturali protette, di inquinamento delle acque,

Dettagli

La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali MODULO 2

La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali MODULO 2 La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali MODULO 2 L evoluzione della legislazione regionale Ø La L.R. n.18/1999 disciplina l individuazione del territorio di ciascuna

Dettagli