Corso di Laurea in Scienze dell architettura Classe 4. a.a. 2008/2009. arch. Claudia de Biase SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica: CFU 6
|
|
- Vincenzo Brunelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Laurea in Scienze dell architettura Classe 4 a.a. 2008/2009 corso integrato di Strumenti di Pianificazione/Fondamenti di Urbanistica arch. Claudia de Biase SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica: CFU 6
2 PRG/PUC Organizza le trasformazioni Pianificando Regolando Piani esecutivi Piani di settore RE, SIAD, RAP Amministrazione Comunale Programmando Verificando PTOOPP Programmi complessi ed europei Denuncia Inizio attività Certificato di agibilità/abitabilità Attua le trasformazioni Permettendo Permesso di costruire Realizzando Opere Pubbliche L A.C. ha a disposizione diversi strumenti, urbanistici e non, definiti da leggi nazionali, regionali nonché da programmi europei per organizzare la sua azione sul territorio; inoltre l A.C. esercita un ruolo di controllo sulle azioni dei privati.
3 L amministrazione comunale ha il compito della Pianificazione, attraverso una serie di strumenti, urbanistici e di settore, definiti da leggi nazionali e dalle rispettive leggi regionali; Programmazione di opere pubbliche e degli interventi possibili, attraverso una serie di specifici strumenti definiti da leggi nazionali, regionali e da direttive comunitarie; Regolamentazione delle trasformazioni fisiche, mediante strumenti definiti da leggi nazionali e regionali.
4 E ancora A queste azioni di tipo generale,, effettuate direttamente dall amministrazione amministrazione comunale, (singolarmente o associata con altri enti o con soggetti privati), segue il momento dell attuazione delle trasformazioni e l esercizio l di un azione di controllo sull attivit attività degli altri soggetti. L AC, infatti, oltre a realizzare opere pubbliche, esercita un azione di verifica della compatibilità e della coerenza delle opere proposte con la legislazione nazionale e regionale e con gli altri strumenti urbanistici e di settore; a conclusione della verifica, permette o meno la realizzazione dell opera.
5 PRG/PUC Organizza le trasformazioni Pianificando Regolando Piani esecutivi Piani di settore RE, SIAD, RAP Amministrazione Comunale Programmando Verificando PTOOPP Programmi complessi ed europei Denuncia Inizio attività Certificato di agibilità/abitabilità Attua le trasformazioni Permettendo Permesso di costruire Realizzando Opere Pubbliche
6 Strumenti per la pianificazione territoriale Insieme complesso e articolato di strumenti che possiamo distinguere: a) per livelli di governo del territorio (ambito di intervento) b) piani ordinari, piani di settore e piani specialistici c) figure della pianificazione (connesse agli approcci)
7 Strumenti per livelli di governo del territorio Pianificazione di area vasta Pianificazione urbanistica comunale o intercomunale Pianificazione particolareggiata pianificazione attuativa (abbiamo anche un livello nazionale ed europeo: governance multilivello)
8 Ordinari, specialistici o di settore Ordinari generali Specialistici esprimono un particolare punto di vista che incide su delimitazione di ambito, individuazione di problemi, proposta di obiettivi e azioni/interventi (piano di Bacino, piano del parco, piano paesistico) Di settore rispetto a particolari aspetti della realtà
9 Sta to Re gio ne Provincia e Città metropoli tana Piano grandi opere Piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria Piano di bacino Nazionale Piani di bacino regionali Legge Finanziaria Zonizzazio ne sismica Vincoli _Servitù e fasce di rispetto PTR_ PPs PTCP_PUTAM Piano energetico regionale Piano energetico nazionale Piano Regionale trasporti Piano Generale dei Trasporti Piano rete ciclopedona le Piani del traffico per la viabilità extraurbana Piano regionale gestione rifiuti Piano dei parchi nazionali Piani dei parchi regional e Piano energetico nazionale Piani di protezione dell'ambiente e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto Comu nità monta na Piano di sviluppo e piano urbanistico Ammin istrazi one comun ale Zonizzazion e acustica Piano di risanamento acustico PRG_ PRGI o PUC PP_PdL_ PEEP_PIP_PdR_PIN Piano generale Traffico urbano _ Piano Urbano del Traffico_ Piano urbano della mobilità_ Piano di fluidificazione del traffico Piani Particolareggiati del Traffico Urbano Piano della rete ciclopedonale Piani Esecutivi del Traffico Urbano
10 Istituzioni Ambiti Amministrativi e Pianificazione urbanistica
11 art. 117 (articolo così sostituito dalla legge costituzionale n. 3 del 2001) La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
12 Nel campo urbanistico, la struttura dell'ordinamento italiano è di tipo piramidale (ma non strettamente gerarchica), con in cima lo Stato
13 Lo Stato ha compiti di indirizzo e coordinamento
14 La Regione (dal 1971, con la delega in materia urbanistica, oggi regolato da D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267) emette norme legislative (nel rispetto dei princìpi delle leggi statali) definisce gli indirizzi generali del proprio territorio coordina i livelli amministrativi inferiori
15 La Provincia e la Città metropolitana (D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267 ex L. 142/1990) hanno funzioni amministrative, ma le delibere e le ordinanze hanno forza di legge la Provincia REDIGE IL PTCP
16 Il Comune disciplina e gestisce l'uso del suolo ha la titolarità del Piano Urbanistico
17 e inoltre ci sono Comunità montana Ente Parco Autorità di Bacino E ASL Distretto scolastico Distretto giudiziario, Distretto religioso.
18 Comunità montana (D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267 ex L. 142/1990 e L.1102, 3/12/197 e Leggi Regionali) Nei comuni con pop. <40000 ab. il cui territorio sia > di 600m slm per almeno l 80% della sup. è obbligtoria l istituzione di una COMUNITA MONTANA La Finalità: valorizzazione delle zone montane Funzioni e strumenti operativi: adottano piani pluriennali di opere ed interventi e individuano strumenti per lo sviluppo Relazioni urbanistiche: concorrono alla formazione del piano territoriale di coordinamento.
19 Comunità Montana Alburni Comunità Montana Alento-Monte Stella Comunità Montana Alto e Medio Sele Comunità Montana Calore Salernitano Comunità Montana Lambro e Mingardo Comunità Montana Monti Picentini Comunità Montana Vallo di Lauro e Baianese Comunità Montana del Bussento Comunità montana Monti Lattari - Penisola Sorrentina Comunità montana Terminio Cervialto Comunità Montana del Fortore Comunità Montana Zona Irno Comunità Montana Penisola Amalfitana Comunità Montana del Taburno Comunità Montana del Titerno Comunità Montana dell'ufita Comunità Montana Vallo di Diano Comunità Montana Zona del Tanagro
20 Ente Parco (L.341/1991) L istituzione del Parco (nazionale o regionale) e l estensione del territorio vengono regolati da leggi specifiche.
21
22 Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90) Finalità: difesa del suolo, risanamento delle acque, fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, tutela degli aspetti ambientali dei bacini imbriferi Funzioni e strumenti operativi: elabora e adotta il piano di bacino (DPR 616/1977) che ha valore di piano territoriale di settore e adotta e approva i piani stralcio Relazioni urbanistiche: Disciplina e vincola l uso del suolo Le disposizioni del piano di bacino approvato hanno carattere immediatamente vincolante per le amministrazioni ed enti pubblici, nonché per i soggetti privati,
23 Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90) La Legge ripartisce il territorio nazionale in: - Bacini idrografici di rilievo nazionale - Bacini idrografici di rilievo interregionale - Bacini idrografici di rilievo regionale Per Bacino idrografico si intende: "il territorio dal quale le acque pluviali o di fusione delle nevi e dei ghiacciai, defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso d'acqua direttamente o a mezzo di affluenti, nonché il territorio che può essere allagato dalle acque del medesimo corso d'acqua, ivi compresi i suoi rami terminali con le foci in mare ed il litorale marittimo prospiciente".
24 Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90) L Autorità di bacino è finalizzata alla difesa del suolo, alla tutela delle acque e degli ecosistemi e, in generale, alla sicurezza del territorio e dei cittadini. L ambito di competenza è perimetrato in forza di legge, secondo criteri idro-geomorfologici; l autorità elabora il Piano di Bacino, settoriale, i relativi programmi triennali di intervento e impone i necessari vincoli per l intero territorio di competenza.
25 Comprensori e Consorzi di Bonifica agraria (R.D. 215/1933; DPR 11/1972; L. 183/89; L. 36/94; Dlgs. 152/99) Finalità: gestire il patrimonio agrario-fondiario e silvo pastorale del Paese La Regione Campania attua attraverso i Consorzi di Bonifica la salvaguardia dell ambiente rurale, la tutela del territorio e la razionale utilizzazione delle risorse idriche per uso agricolo e, a tal fine, ha emanato la Legge Regionale n. 4 del 25/2/2003 Nuove norme in materia di bonifica integrale.
26 Aree Territoriali Ottimali per lo Smaltimento dei rifiuti solidi (DLgs 22/1997) Le ATOS intervengono su un ambito territoriale dipendente da un bacino di utenza, la cui dimensione è funzione della quantità e della qualità della produzione di rifiuti (lavoro atteso). Il Consorzio rifiuti costituisce un'articolaziozione dell'atos.
27 In data 31/12/1996, è stato promulgato il piano regionale di smaltimento dei rifiuti solidi In Campania, il piano suddivide il territorio regionale in ambiti territoriali ottimali per lo smaltimento (Atos), rappresentati, per i quali sono previsti: - la gestione dei rifiuti urbani, secondo criteri di efficienza e di economicità; - l autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani non pericolosi; - lo smaltimento dei rifiuti speciali in luoghi prossimi a quelli di produzione, al fine di favorire la riduzione della movimentazione dei rifiuti; - il raggiungimento di percentuali minime di raccolta differenziata.
28 ASL Azienda Sanitaria Locale (D.L. 30/12/1992, n. 502, L. 833, 23/12/1978 e segg.) Il bacino deve avere una pop. Compresa tra i e i abitanti. La localizzazione delle diverse unità edilizie sanitarie (ospedali, ambulatori, consultori, ecc.) è di competenza degli strumenti urbanistici Il Distretto Sanitario costituisce l'articolazione di base dell'asl e le delimitazioni seguono gli stessi criteri.
29 ASL in Campania Avellino A.S.L. Avellino 1 A.S.L. Avellino 2 Benevento A.S.L. Benevento 1 Caserta A.S.L. Caserta 1 A.S.L. Caserta 2 Napoli A.S.L. Napoli 1 A.S.L. Napoli 2 A.S.L. Napoli 3 A.S.L. Napoli 4 A.S.L. Napoli 5 Salerno A.S.L. Salerno 1 A.S.L. Salerno 2 A.S.L. Salerno 3
30 Soprintendenze Le Soprintendenze, organi periferici dello Stato, sono articolate in funzione dei beni che tutelano e gestiscono: - soprintendenze regionali per i beni e le attività culturali, - soprintendenze per i beni architettonici e per il paesaggio, - soprintendenze per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico, - soprintendenze per il patrimonio storico, artistico e le - soprintendenze per i beni archeologici.
31 Le soprintendenze per i beni ambientali ed architettonici esercitano i compiti di tutela ambientale e paesaggistica, oltre a quelli afferenti alla tutela, conservazione e restauro dei beni architettonici. Tali soprintendenze, inoltre, partecipano all'istruttoria tecnica concernente il controllo delle opere sovracomunali e delle opere statali, nonché alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. Ancora, al Soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio compete l'autorizzazione per i progetti relativi alle opere pubbliche ricadenti nel territorio di competenza e l'adozione dei provvedimenti di annullamento.
A.G.C Sviluppo Attività Settore Primario - Deliberazione n. 535 del 2 luglio 2010 Misure urgenti in Materia di Forestazione.
A.G.C. 11 - Sviluppo Attività Settore Primario - Deliberazione n. 535 del 2 luglio 2010 Misure urgenti in Materia di Forestazione. (con allegati) PREMESSO - che all art. 1, comma 5, della Legge Regionale
Dettaglifonte:
CMFS15SCRO-01 Viabilità forestale, ripristino e rifunzionalizzazione della viabilità di servizio forestale e della viabilità di bonifica montana 200.000,00 E44H15000730006 200.000,00 Monte Santa Croce
Dettaglifonte:
CMFS15SCRO-01 Viabilità forestale, ripristino e rifunzionalizzazione della viabilità di servizio forestale e della viabilità di bonifica montana E44H15000730006 200.000,00 200.000,00 Monte Santa Croce
DettagliI piani sovracomunali
I piani sovracomunali 1 CRONOLOGIA 1939: PIANO PAESISTICO (Legge 1497/1939) 1942: PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (Legge 1150/1942) 1959: PIANO REGOLATORE DELLE AREE E DEI NUCLEI DI SVILUPPO INDUSTRIALE
DettagliLa riforma delle autonomie locali
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2015/2016 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I St i d ll ittà d ll b i ti Storia della città e dell urbanistica
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 15 DEL 19 MARZO 2007
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 23 febbraio 2007 - Deliberazione N. 292 - Area Generale di Coordinamento N. 1 - Gabinetto Presidente Giunta Regionale - Legge 31 gennaio 1994, n. 97 e Legge
DettagliIl Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Pistoia. alla luce della normativa vigente
Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale Prof. Giuseppe De Luca, Dott. Valeria Lingua, Dott. Manrico Benelli Il Piano territoriale di coordinamento della
DettagliINDICE Considerazioni generali Aspetti di dettaglio 12
INDICE 2.4.1. Considerazioni generali 11 2.4.2. Aspetti di dettaglio 12 2.5.1. Struttura idrogeomorfologica 14 2.5.2. Struttura ecosistemica e ambientale 15 2.5.3. Struttura antropica e storico-culturale
DettagliALLEGATO B. Standard minimi riguardo ad ambiente, igiene e benessere degli animali
ALLEGATO B Standard minimi riguardo ad ambiente, igiene e benessere degli animali vigenti in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali Oggetto comunitarie nazionali regionali Investimenti aziendali
DettagliDistretto Idrografico dell Appennino Meridionale
Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale RAPPORTO PRLIMINARE - SCOPING VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI DISTRETTO IDROGRAFICO APPENNINO MERIDIONALE ALLEGATO
DettagliIL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre
IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare
DettagliSALO. Incontro con gli allievi dell Istituto Battisti di Salò. Salò, 24 Aprile 2008 arch. Giovanni Ciato
SALO Incontro con gli allievi dell Istituto Battisti di Salò Salò, 24 Aprile 2008 arch. Giovanni Ciato Argomenti 1.Gerarchia delle Fonti (cenno) 2.Art. 117 della Costituzione (lettura e commento) 3.Differenza
DettagliLa pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo
DettagliOggetto: Piano di forestazione e bonifica montana anno 2014 Integrazione APQ del 04/04/2013.
DIP 52 DIR 06 Giunta Regionale della Campania Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali Il DirettoreGenerale Alle Comunità Montane
DettagliSUOLO, MODELLI DI PIANIFICAZIONE URBANA E BENI PAESAGGISTICI
SUOLO, MODELLI DI PIANIFICAZIONE URBANA E BENI PAESAGGISTICI QUADRO NORMATIVO 1. PIANIFICAZIONE ED UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO 1.1. ASSETTO NORMATIVO - L. n. 1150, 17.08.1942, c.d. Legge urbanistica -
DettagliINDICE PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI. pag. Prefazione alla Sesta edizione. Prefazioni alle precedenti edizioni. Principali abbreviazioni
INDICE Prefazione alla Sesta edizione Prefazioni alle precedenti edizioni Principali abbreviazioni XIII XV XXV PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI CAPITOLO I NOZIONI GENERALI 1. Cosa si intende per
DettagliLa pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale
DettagliUniversità Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura
Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Progettazione urbana -Laboratorio 4 Anno accademico 2015-2016 primo semestre Modulo Regolamentazione edilizia e urbanistica (2 cfu) Docente: Roberto
Dettaglifonte:
50 06 00 50 06 92 50 06 02 50 06 04 DIREZIONE GENERALE PER LA DIFESA DEL SUOLO E L ECOSISTEMA STAFF - Funzioni di supporto tecnico-amministrativo - Programmi straordinari di contrasto all abbandono dei
DettagliIl decentramento delle competenze in materia di governo del territorio
Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Tre fasi principali: L istituzione delle regioni a statuto speciali e delle province autonome (1946) L istituzione delle regioni a
DettagliGoverno e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria.
Governo e governance del territorio nella città metropolitana. Nuova legge urbanistica della Liguria. Il punto di vista di un pianificatore di area vasta. Andrea Pasetti andreaanselmo.pasetti@gmail.com
DettagliSCHEDA INFORMATIVA A. INDICAZIONE DEL PROCEDIMENTO CHE SI VUOLE ATTIVARE PER LA REALIZZAZIONE DI NEL COMUNE DI...
SCHEDA INFORMATIVA Da compilarsi a cura dei progettisti di interventi per la cui approvazione si attivino procedure concertative e da completarsi e verificarsi a cura dell Amministrazione indicente la
DettagliCorso sulla Città metropolitana. docente: arch. Andrea Pasetti
Corso sulla Città metropolitana docente: arch. Andrea Pasetti Legge 08/06/1990, n. 142 articolo 17-21 D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 articoli 22 e 23 testo unico enti locali - istituisce aree e città metropolitane
DettagliDecreto Dirigenziale n. 253 del 14/12/2016
Decreto Dirigenziale n. 253 del 14/12/2016 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 6 - Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari e forestali
DettagliINCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
DettagliPIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010
PIANO ESECUTIVO IN VARIANTE AL PGT VIGENTE AI SENSI DEL DPR 160/2010 PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO HOTEL VINCI IN VIA XXV APRILE n. 2 A SIRMIONE, IDENTIFICATO AI MAPP. N.1 e 3 FG. 4 NCTR RRELAZIONE AI
DettagliLIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO
LIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO Legge n. 1150/1942 Legge urbanistica fondamentale D.P.R. n. 616/1977 In attuazione della Legge n. 382/1975 Legge di delega alle Regioni delle funzioni legislative
DettagliUniversità Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana
Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2013-2014 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia
DettagliLaboratorio di Analisi e Pianificazione della città e del territorio Modulo: Pianificazione del territorio
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Laboratorio di Analisi e Pianificazione della città e del territorio Modulo: Pianificazione del territorio prof. Maria Adele Teti Collaboratori: Arch
DettagliUniversità Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana
Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2014-2015 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia
DettagliLA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO
LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi
DettagliUniversità Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura
Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Progettazione urbana -Laboratorio 4 Anno accademico 2015-2016 primo semestre Modulo Regolamentazione edilizia e urbanistica (2 cfu) Docente: Roberto
DettagliPARTECIPATO IANO URBANISTICO COMUNALE. Comune di Sanza SANZA CHE VOGLIAMO. Prime riflessioni sul territorio Oggi per il futuro
Comune di Sanza IANO URBANISTICO COMUNALE PARTECIPATO Prime riflessioni sul territorio Oggi per il futuro LA TUA IDEA + LA NOSTRA IDEA = SANZA CHE VOGLIAMO cittadini istituzioni progettisti Aula Consiliare
DettagliRapporto Ambientale: Allegato 3 - Contributi fase preliminare: pag. 2 di 49
1. Acque S.p.a. I Servizi idrici 2. Autorità di Bacino del Fiume Arno Il Settore Tecnico Governo del Territorio U.O. Assetto Idrogeologico 3. ARPAT Dipartimento di Pisa 4. Azienda USL 5 PISA Settore ISPAN-
DettagliAllegato 7 AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ANNO 2018 (EX ART. 22 L.R. 12/2005)
506 Bollettino Ufficiale Allegato 7 AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE ANNO 2018 (E ART. 22 L.R. 12/2005) Si apportano le seguenti integrazioni agli elaborati del PTR: Sezione 4 - Strumenti
DettagliOrdine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Pisa, Lucca e Massa Carrara. Il dissesto idrogeologico: un approccio integrato per una soluzione
Il dissesto idrogeologico: un approccio integrato per una soluzione Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Province di Pisa, Lucca e Massa Carrara Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali
DettagliCITTÀ METROPOLITANA MILANO SINTESI DOSSIER 06. Tutela e valorizzazione ambientale
Assessorato all Area metropolitana, Casa, Demanio Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità MILANO CITTÀ METROPOLITANA SINTESI DOSSIER
DettagliALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)
ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) DOCUMENTAZIONE PTCP Volume A Il sistema economico sociale ed istituzionale Euro 9,67 Euro 3,38 Allegato A
DettagliCOSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Il sistema di funzioni del Comune è definito dalla Costituzione e dalla legge. Si riportano di seguito, in estratto, le principali fonti di riferimento. COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Articolo
DettagliCorso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni
Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni I recenti strumenti di pianificazione della gestione del rischio idraulico e il loro recepimento nella pianificazione
DettagliLa disciplina delle funzioni fondamentali e la Manovra finanziaria
La disciplina delle funzioni fondamentali e la Manovra finanziaria 2011 2013 OLI Roma, 30 Settembre 2010 Art. 128 cost. (abrogato dall'art. 9, secondo comma, della l. cost. 18 ottobre 2001, n. 3) «Le Province
DettagliIl tema delle acque nel PTCP
R e g g i o E m i l i a 1 8 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Il tema delle acque nel PTCP Tutela quali-quantitativa quantitativa delle acque. Adeguamento del PTCP
DettagliUrbanistica in Sardegna
Urbanistica in Sardegna Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45 Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale Definisce gli strumenti e livelli della pianificazione territoriale a livello Regionale,
DettagliCENTRALE AL PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI ATTRAVERSO AREE NEL COMUNE DI DESIO
Comune di Desio Provincia di Monza e della Brianza PROTOCOLLO D INTESA TRA IL CONSORZIO DEL PARCO GRUGNOTORTO VILLORESI, IL COMUNE DI DESIO ED IL COMUNE DI SEREGNO PER LA CONNESSIONE DEL PLIS BRIANZA CENTRALE
DettagliDott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma
ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 301 del 31/05/2017
Delibera della Giunta Regionale n. 301 del 31/05/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 7 - DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI U.O.D.
DettagliNucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Campania PROVINCIA DI AVELLINO
STUDI DI FATTIBILITA' (Legge 144/1999 articolo 4) PROVINCIA DI AVELLINO PROVINCIA DI BENEVENTO PROVINCIA DI CASERTA PROVINCIA DI NAPOLI PROVINCIA DI SALERNO PROVINCIA DI AVELLINO 1. COMUNE DI FRIGENTO
DettagliSCHEMA DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DA ALLEGARE AI PIANI ATTUATIVI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 20 L.R. 21 OTTOBRE 1997 N.
SCHEMA DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DA ALLEGARE AI PIANI ATTUATIVI DEL P.R.G. AI SENSI DELL ART. 20 L.R. 21 OTTOBRE 1997 N. 31 ( approvato con D.G.R. n. 7298 del 12.11.1997) pag. 0 di 4 MODELLO A Valido
DettagliTORINO 27 aprile CODICE FORESTALE La nuova legge nazionale in materia di foreste e filiere forestali
Coordinamento settore forestale TORINO 27 aprile 2018 CODICE FORESTALE La nuova legge nazionale in materia di foreste e filiere forestali Dr. For. Gianni Tarello 1 IL QUADRO STORICO 1)Il quadro di incertezza
DettagliCOMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000
PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI
DettagliOGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti.
OGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti. Premesso che: tra le funzioni dell Assessorato Ambiente ed Ecologia
DettagliCOMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000
PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI
DettagliFEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta
FEDERAZIONE INTERREGIONALE degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piemonte e Valle d Aosta Commissioni del Paesaggio Ruolo e responsabilità dei tecnici Lunedì 7 giugno 2010 Grugliasco,
DettagliCORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler
CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per
DettagliORDINANZA N. 33. Asse Ferroviario Napoli-Bari. Raddoppio tratta Apice - Orsara. Progetto definitivo 1 Lotto Apice - Hirpinia (CUP J77I )
L Amministratore Delegato e Direttore Generale ORDINANZA N. 33 Asse Ferroviario Napoli-Bari. Raddoppio tratta Apice - Orsara Progetto definitivo 1 Lotto Apice - Hirpinia (CUP J77I04000000009) Indizione
DettagliCERTIFICAZIONE PREVENTIVA. SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n. 1 del 18/2/2004)
Allegato_H_Certificazione_Vincoli COMUNE DI Provincia di CERTIFICAZIONE PREVENTIVA SULL ESISTENZA E SULLA QUALITA DEI VINCOLI (Articolo 10 della legge regionale n 1 del 18/2/2004) Il/La sottoscritt (Cognome
DettagliLe funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano
Le funzioni di governo del territorio della Città metropolitana di Milano Centro Studi PIM INU Lombardia Seminario Città metropolitana e governo del territorio Sala Conferenze INU Lombardia Via Duccio
DettagliDeliberazione giunta regionale n.
Deliberazione giunta regionale n. del 336 08/08/2013 A.G.C. 11 - Sviluppo Attività Settore Primario Settore: 4 - Bilancio e Credito Agrario Oggetto: Riparto fondi assegnati dal MiPAAF ai sensi del D.Lgs.
Dettaglidella ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta
della di IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta Versione dal Consiglio Provinciale con delibera n 23 del 26/05/2009 dal Consiglio Pro vinciale con delibera n 3 del 08/02/2010 Gennaio
DettagliSOMMARIO PREAMBOLO. Il Consiglio regionale
Allegato A "Modifiche alla legge regionale 88/1998 in attuazione della legge regionale 3 marzo 2015, n. 22 (Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 - Disposizioni
DettagliLegge 142/90: funzioni amministrative della provincia
Legge 142/90: funzioni amministrative della provincia Spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale nei seguenti settori: difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente
Dettagli1. Consumo di suolo - Soglia di riduzione del consumo di suolo
ALLEGATO 1 PROPOSTA DI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO O GENERALE DI RILEVANZA SOVRACOMUNALE PER I QUALI NON TROVANO APPLICAZIONE LE SOGLIE DI RIDUZIONE DEL
DettagliLa disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali Approfondimento Regionale Campania
La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali Approfondimento Regionale Campania MODULO 2 - APPROFONDIMENTO REGIONALE Delimitazione degli ambiti o bacini territoriali
DettagliPrincipali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque
R e g g i o E m i l i a 25 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque Adeguamento del PTCP al Piano Regionale
DettagliIl Piano Paesaggistico Regionale
Il Piano Paesaggistico Regionale La cornice normativa 1 La COSTITUZIONE ITALIANA - art. 9: La Repubblica... tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione La Convenzione Europea
DettagliS o m m a r i o analitico
Premessa 10 DIREZIONE GENERALE S o m m a r i o analitico Programma 0: Controllo strategico, sistema di valutazione delle prestazioni dei dirigenti e delle posizioni organizzative dell Ente, Centro servizi
DettagliLR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85
LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale
DettagliVALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA. Assemblea pubblica.
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del Piano di Governo del Territorio del Comune di PONTERANICA Assemblea pubblica 30 Giugno 2017 perché si fa La valutazione Ambientale Strategica è stata introdotta dalla
Dettaglilegge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015
legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Parte I - Pianificazione del territorio: strumenti di governo
DettagliCOMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000
PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI
DettagliLuglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio
Luglio 2009 Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ALLEGATO A Il contesto socio-economico e territoriale del nord Milano. Le indicazioni
DettagliLivelli di governo del territorio
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2008/2009 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Livelli di governo del territorio A cura di Luisa Santini CITTÀ E TERRITORIO L URBANESIMO, COMINCIATO DOPO LA
DettagliPrincipi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1
L.R. 13 dicembre 2004, n. 24 (1). Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 14 dicembre 2004, n. 148. Art.
DettagliPiano Paesaggistico Regionale
Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Ambiente Territorio e Infrastrutture Piano Paesaggistico Regionale NORME REGIONALI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE estratte dalla LEGGE REGIONALE
DettagliComune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT
Comune di Albizzate Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT 16 SETTEMBRE 2010 Comune di Albizzate Provincia di Varese Relazione
DettagliServizio di Mappa Geoportale esistente. Geoportale Sezione Atlante digitale del PTR. Lombardia
Atlante di Sezione III Al fine di ottimizzare la pubblicazione delle banche dati regionali, di facilitarne l aggiornamento e di migliorarne la fruizione, le tavole rappresentate nella Sezione III dell
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 19 DEL 12 MAGGIO 2008
DECRETO DIRIGENZIALE N. 17 del 14 marzo 2008 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO SVILUPPO ATTIVITA' SETTORE PRIMARIO SET- TORE BILANCIO E CREDITO AGRARIO - L.R. 55/81, art 5 - Liquidazione a favore degli enti
DettagliP.O.R. Campania Complemento di programmazione allegati. Allegato 4. Normativa di riferimento misure
allegati Normativa di riferimento misure Misura 1.1 - D.Lgs. n.358 del 24.07.92 Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione delle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE
DettagliUrbanistica in Sardegna
Urbanistica in Sardegna Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45 Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale Definisce gli strumenti e livelli della pianificazione territoriale a livello Regionale,
DettagliCOMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000
PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE COMUNE DI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEGLI INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE STORICI
DettagliPrincipali leggi sulla bonifica, la difesa del suolo, la tutela delle risorse idriche e dell ambiente
N O R M A T I V A B O N I F I C A Normative di riferimento nazionali e regionali Principali leggi sulla bonifica, la difesa del suolo, la tutela delle risorse idriche e dell ambiente LA NORMATIVA NAZIONALE
DettagliANALISI DEL TERRITORIO Corso B Dott. Arch. Maria Giuffrida. LEZIONE 3 La progettualità espressa
ANALISI DEL TERRITORIO Corso B Dott. Arch. Maria Giuffrida LEZIONE 3 La progettualità espressa dicembre 2008 STRUTTURAZIONE DEL QUADRO CONOSCITIVO Quadro di riferimento normativo e di pianificazione Quadro
DettagliAllegato. Cartogrammi aree di intervento
Allegato V Cartogrammi aree di intervento INDI TOLE numero titolo tavole Allegato V (Cartogrammi Aree di Intervento) A1 P.I. Ambiti Provinciali individuati nel P.O.R. Campania 2000 2006 Protocollo quadro
DettagliCONTRIBUTO UPI DELEGA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE
CONTRIBUTO UPI DELEGA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI COMUNI E PROVINCE Roma, 2 dicembre 2008 Delega al Governo per l individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province
DettagliMinistero dell Ambiente. e della Tutela del Territorio e del Mare TUTELE DI VARIA NATURA. ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni)
TUTELE DI VARIA NATURA ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni) TUTELA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D. LGS. N. 42/2004 Beni paesaggistici dichiarati di notevole interesse pubblico (art. 136,
DettagliCORSO DI TECNICA URBANISTICA CORSO DI TECNICA URBANISTICA. Lezione_16 IL QUADRO DEI SOGGETTI LIVELLI DELLA PIANIFICAZIONE.
CORSO DI TECNICA URBANISTICA IL QUADRO DEI SOGGETTI LIVELLI DELLA PIANIFICAZIONE SOGGETTI TITOLARI DELLA PIANIFICAZIONE La pianificazione urbanistica è una attività che, per gli obiettivi di beneficio
DettagliGiunta Regionale della Campania
DECRETO DIRIGENZIALE AREA GENERALE DI COORDINAMENTO A.G.C.1 Gabinetto Presidente Giunta Regionale COORDINATORE DIRIGENTE SETTORE Dr. Ferrara Mauro Dr.ssa Corvino Adele (ad interim) DECRETO N DEL A.G.C.
DettagliPIANO URBANISTICO COMUNALE CITTÀ DI RAPALLO ELENCO ELABORATI PUC
PIANO URBANISTICO COMUNALE CITTÀ DI RAPALLO ELENCO ELABORATI PUC 1. DESCRIZIONE FONDATIVA 1.1 Relazione generale della Descrizione Fondativa con aggiornamento 1.2 Aspetti geologici - relazione 1.3 Carta
DettagliSCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA
SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA 8.2.0 Codice e titolo della misura (codifica delle misure all'allegato I parte 5 - del Regolamento di esecuzione) Misura 12 Indennità natura 2000 e indennità
DettagliGLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE
Facoltà di Architettura di Palermo CdLM in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 2012-2013 GLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE Le norme che in Italia sovrintendono
DettagliROMA CAPITALE Dipartimento Ambiente - Fondazione Bioparco Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica
BIOPARCO ASSOCIAZIONE SGUARDI LATERALI Centro Diurno Uccelliere Progetto di ristrutturazione e miglioramento bio-edilizio delle ex Uccelliere da destinare a persone autistiche VERIFICA PRELIMINARE DEL
DettagliIL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE LA REGIONE LIGURIA
Disciplinare attuativo del Protocollo d Intesa tra la Regione Liguria, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
DettagliIl Piano di gestione delle acque del distretto Alpi Orientali: contenuti e rapporto con il Piano Regionale di Tutela delle Acque
Il Piano di gestione delle acque del distretto Alpi Orientali: contenuti e rapporto con il Piano Regionale di Tutela delle Acque ANDREA BRAIDOT Autorità di Bacino UDINE 23 MARZO 2015 Aspetti innovativi
DettagliCOMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL DOCUMENTO DI PIANO
COMUNE DI MONTICHIARI Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL DOCUMENTO DI PIANO RAPPORTO AMBIENTALE Modificato ed integrato in recepimento del
DettagliLABORATORIO DI ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO
LABORATORIO DI ANALISI E PIANIFICAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO Corso di Pianificazione della città e del territorio Docente: Prof. A. Sarlo A.A. 2011-12 Lezione 2 Il PSC nel quadro normativo della
DettagliAutorità di bacino del fiume Po. I Contratti di Fiume in Piemonte
Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali I Contratti di Fiume in Piemonte
DettagliREGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18. (GU n.38 del )
REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18 Riordino delle funzioni amministrative in materia di protezione della fauna e della flora e delle aree naturali protette, di inquinamento delle acque,
DettagliLa disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali MODULO 2
La disciplina sui Servizi Pubblici Locali, le competenze, i centri decisionali MODULO 2 L evoluzione della legislazione regionale Ø La L.R. n.18/1999 disciplina l individuazione del territorio di ciascuna
Dettagli