IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE LA REGIONE LIGURIA

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1 Disciplinare attuativo del Protocollo d Intesa tra la Regione Liguria, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l elaborazione congiunta del piano paesaggistico esteso a tutto il territorio regionale ai sensi degli articoli 143, comma 2 e 135, comma 1, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. IL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO, IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE e LA REGIONE LIGURIA Visti: gli articoli 5, 9, 117 e 118 della Costituzione della Repubblica Italiana; il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 recante Istituzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali a norma dell art. 11 della legge 15 marzo 1997 n. 59 e s.m. e i.; il Decreto Legislativo 11 agosto 2000, n. 267 recante Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ; la Convenzione Europea sul Paesaggio (di seguito Convenzione ), sottoscritta a Firenze, il 20 ottobre 2000 e ratificata con legge 9 gennaio 2006, n. 14; il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ai sensi dell art. 10 della legge 6 luglio 2002 n. 137 e s.m. e i. (di seguito denominato Codice ); il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 agosto 2014, n. 171 recante Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'articolo 16, comma 4, del Decreto-Legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. ; il Decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 2009, n. 140 recante Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ; Il Protocollo d Intesa (di seguito denominato protocollo ) siglato il 17 luglio 2017 tra la Regione Liguria, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l elaborazione congiunta del piano paesaggistico esteso a tutto il territorio regionale ai sensi degli artt. 135, comma 1, e 143, comma 2, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Considerato che: l art. 9 del protocollo prevede che il dettaglio dei contenuti tecnici, le modalità operative e il cronoprogramma delle fasi di redazione del piano paesaggistico siano definiti in un disciplinare attuativo (di seguito disciplinare ), da sottoscriversi entro 30 giorni dalla stipula dello stesso protocollo. Preso atto che: la Regione Liguria ha lavorato congiuntamente agli Uffici periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (allora Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, e la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria) pervenendo alla ratifica della Convenzione per la realizzazione e la gestione della carta regionale informatizzata dei vincoli di interesse architettonico e archeologico e dei vincoli paesaggistici (ex artt. 136 e 142), sottoscritta il e che in attuazione della suddetta Convenzione è stata realizzata nel 2007 e successivamente aggiornata nel 2014 la Carta regionale dei vincoli;

2 la carta regionale informatizzata dei vincoli ( costituisce in sostanza la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell'articolo 136 prevista dall art. 143, c.1, lett. b) del Codice. Ciò premesso e considerato, LE PARTI CONVENGONO Articolo 1 Oggetto e Finalità 1. Le premesse di cui sopra e costituiscono parte integrante e sostanziale del presente disciplinare. 2. Il presente disciplinare regola i contenuti tecnici, le modalità operative e il cronoprogramma ai fini dell elaborazione congiunta del piano paesaggistico, in coerenza con il Protocollo d Intesa. Articolo 2 Programma di attività 1. Ai fini della redazione del piano paesaggistico ai sensi delle disposizioni del Codice, art. 143 c. 1, si procederà secondo un programma di attività così articolato: a) ricognizione del territorio oggetto di pianificazione, mediante l'analisi delle sue caratteristiche paesaggistiche, impresse dalla natura, dalla storia e dalle loro interrelazioni, ai sensi degli articoli 131 e 135; b) ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell'articolo 136, loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione, verifica della loro attualità, nonché determinazione delle specifiche prescrizioni d'uso, a termini dell'articolo 138, comma 1, fatto salvo il disposto di cui agli articoli 140, comma 2, e 141-bis; c) ricognizione delle aree di cui al comma 1 dell'articolo 142, loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione, nonché determinazione di prescrizioni d'uso intese ad assicurare la conservazione dei caratteri distintivi di dette aree e, compatibilmente con essi, la valorizzazione; d) eventuale individuazione di ulteriori immobili od aree, di notevole interesse pubblico a termini dell'articolo 134, comma 1, lettera c), loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione, nonché determinazione delle specifiche prescrizioni d'uso, a termini dell'articolo 138, comma 1, nonché individuazione di eventuali, ulteriori contesti, diversi da quelli indicati all art. 134, da sottoporre a specifiche misure di salvaguardia e di utilizzazione (art. 143, comma 1, lett. e del Codice); e) analisi delle dinamiche di trasformazione del territorio ai fini dell'individuazione dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio, nonché comparazione con gli altri atti di programmazione, di pianificazione e di difesa del suolo; f) individuazione degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree significativamente compromesse o degradate e degli altri interventi di valorizzazione compatibili con le esigenze della tutela; g) individuazione delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate; h) individuazione dei diversi ambiti e dei relativi obiettivi di qualità, a termini dell'articolo 135, comma 3. 2

3 Articolo 3 Cronoprogramma 1. Sulla base del programma di attività come definito dall articolo precedente, il cronoprogramma delle attività è così articolato: una prima fase di ricognizione e analisi complessiva della durata di otto mesi che comprende le seguenti attività: a) ricognizione del territorio oggetto di pianificazione, mediante l'analisi delle sue caratteristiche paesaggistiche, impresse dalla natura, dalla storia e dalle loro interrelazioni, ai sensi degli articoli 131 e 135, sulla base degli studi già disponibili: entro sei mesi a far data dalla sottoscrizione del b1) ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell'articolo 136, loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione sulla base della carta regionale informatizzata dei vincoli ( entro otto mesi a far data dalla sottoscrizione del presente disciplinare, per una durata di cinque mesi; c1) ricognizione delle aree di cui al comma 1 dell'articolo 142, loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione, sulla base degli studi già disponibili entro otto mesi a far data dalla sottoscrizione del d1) eventuale individuazione di ulteriori immobili od aree, di notevole interesse pubblico a termini dell'articolo 134, comma 1, lettera c), loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione entro otto mesi, per una durata di cinque mesi a far data dalla sottoscrizione del e1) individuazione di eventuali ulteriori contesti diversi da quelli indicati all articolo 134 del Codice da sottoporre a specifiche misure di salvaguardia e utilizzazione entro otto mesi, per una durata di cinque mesi a far data dalla sottoscrizione del f) analisi delle dinamiche di trasformazione del territorio ai fini dell individuazione dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio nonché comparazione con gli altri atti di programmazione, di pianificazione e di difesa del suolo sulla base delle elaborazioni e degli strumenti di indirizzo e normativi già disponibili entro otto mesi a far data dalla sottoscrizione del una seconda fase, di pianificazione paesaggistica, della durata complessiva di diciotto mesi comprendente le seguenti fasi: b2) verifica della attualità degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, ai sensi dell art. 136, nonché determinazione delle specifiche prescrizioni d'uso, a termini dell'articolo 138, comma 1, fatto salvo il disposto di cui agli articoli 140, comma 2, e 141-bis entro ventisei mesi, per una durata di diciotto mesi a far data dalla sottoscrizione del c2) determinazione di prescrizioni d'uso intese ad assicurare la conservazione dei caratteri distintivi delle aree di cui al comma 1 dell'articolo 142 e, compatibilmente con essi, la valorizzazione entro ventidue mesi per una durata di quattordici mesi a far data dalla sottoscrizione del d2) determinazione delle specifiche prescrizioni d'uso, a termini dell'articolo 138, comma 1 entro ventisei mesi, per una durata di diciotto mesi a far data dalla sottoscrizione del presente disciplinare; e2) individuazione di specifiche misure di salvaguardia e utilizzazione per eventuali ulteriori contesti diversi da quelli indicati all articolo 134 del Codice entro diciannove mesi per una durata di undici mesi a far data dalla sottoscrizione del g) individuazione degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree significativamente compromesse o degradate e degli altri interventi di valorizzazione compatibili con le esigenze della tutela entro ventisei mesi, per una durata di dieci mesi a far data dalla sottoscrizione del h) individuazione delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate entro diciannove mesi per una durata di undici mesi a far data dalla sottoscrizione del 3

4 i) individuazione dei diversi ambiti e dei relativi obiettivi di qualità, a termini dell'articolo 135, comma 3 entro sedici mesi per una durata di otto mesi a far data dalla sottoscrizione del fase finale di verifica complessiva di coerenza e validazione della durata di quattro mesi. 2. Il Comitato tecnico previsto dall art. 5 del protocollo d intesa effettua la validazione dei risultati delle attività entro i tempi stabiliti dal cronoprogramma per il loro svolgimento, al termine dello svolgimento delle singole attività. Attività previste dall art. 143 del Codice B.B.C.C. a fase di indagine mese fase di progetto b b1 b2 c1 c c2 d d1 d2 e e1 e2 f g h i validazione tecnica complessiva verifica di coerenza 3. Qualora si rendesse necessaria la variazione delle tempistiche di attuazione di alcune fasi, il Comitato tecnico di cui all art. 5 dell Intesa può deliberare in tal senso. 4. Qualora la Regione ed i Ministeri convengano sulla opportunità di procedere nella redazione del piano paesaggistico per piani d ambito ai sensi dell art. 2, comma 4 del protocollo d intesa, sarà conseguentemente stabilito il relativo cronoprogramma dei lavori ed aggiornato il termine per la redazione del piano paesaggistico di cui all art. 7, comma 1, del protocollo di intesa. Articolo 4 Comitato Tecnico 1. In attuazione del Protocollo, è istituito il Comitato Tecnico per la definizione del Piano, al fine di coordinare le azioni necessarie alla sua redazione e di verifica del rispetto dei tempi previsti per ciascuna delle fasi di cui al precedente articolo 3. Al Comitato è attribuita la facoltà di promuovere ogni iniziativa volta a superare eventuali cause ostative al raggiungimento degli obiettivi dell intesa. 2. Al Comitato tecnico compete rappresentare gli interessi delle parti che hanno sottoscritto il Protocollo e le obbligazioni rispettive, nonché avanzare proposte per l individuazione delle risorse finanziarie, tecniche ed organizzative necessarie. 3. Il Comitato tecnico delibera all unanimità e si dà un proprio regolamento per il funzionamento e la periodicità delle riunioni. I componenti del Comitato tecnico, in caso di impedimento o assenza, possono conferire a terzi delega di partecipazione ai lavori. Le funzioni di segreteria del Comitato tecnico sono svolte dalla Regione, che ne cura la convocazione e ne redige i verbali. Il rimborso delle spese sostenute dai componenti del Comitato tecnico è a carico dell ente di appartenenza o dell ente designatore. Il Comitato può invitare a partecipare ai propri lavori soggetti istituzionali o esperti esterni appartenenti ad enti pubblici o agli organi tecnici consultivi previsti dal vigente ordinamento regionale. 4. Fermi restando per ciascun Ente le competenze e il numero dei componenti, la specifica individuazione dei componenti potrà subire variazioni in relazione all evoluzione dell assetto organizzativo di ciascun Ente. 4

5 Articolo 5 Rapporti con il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Considerato che le attività da svolgere ed i contenuti del Piano riguardano in maniera preponderante il patrimonio culturale del territorio regionale, le parti firmatarie convengono di avviare i lavori di co-pianificazione, così come individuati nel presente Disciplinare, assumendo l impegno di procedere semestralmente a riunioni di confronto con il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e individuare con lo stesso, nel prosieguo dell attività congiunta, le più opportune forme e tempistiche di interlocuzione per gli aspetti di specifica competenza di quest ultimo. Articolo 6 Aggiornamento e adeguamento del disciplinare Il presente disciplinare sarà trasmesso anche al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e potrà essere adeguato su richiesta anche di una sola delle parti firmatarie, fermo restando che agli adeguamenti del disciplinare si potrà dare luogo sulla base di manifestata e comune volontà delle parti firmatarie. Sottoscritto da: Per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: il Segretario Regionale per la Liguria Elisabetta Piccioni il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e le Province di Imperia, La Spezia e Savona Vincenzo Tinè (firmato Digitalmente) il Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio Caterina Bon Valsassina Per il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: il Direttore Generale per la Protezione della Natura e del Mare Maria Carmela Giarratano (Firmato digitalmente) Per la Regione Liguria: il Vice Direttore Generale Territorio Pier Paolo Tomiolo 5

6 il Dirigente del Settore Parchi e Biodiversità Gaetano Schena 6

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