COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO PROVINCIA DI NOVARA. Relazione sulla gestione Rendiconto 2015

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1 COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO PROVINCIA DI NOVARA Relazione sulla gestione Rendiconto 2015 (art. 151, comma 6 e art. 231 D.Lgs. 18/08/2000, n Art. 11, comma 6, d.lgs. n. 118/2011) Approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 21 in data ENTI NON SPERIMENTATORI Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 1

2 1) PREMESSA 1.1) La riforma dell ordinamento contabile: l entrata in vigore dell armonizzazione La legge n. 42 del 5 maggio 2009, di attuazione del federalismo fiscale, ha delegato il Governo ad emanare, in attuazione dell art. 119 della Costituzione, decreti legislativi in materia di armonizzazione dei principi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali. La delega è stata attuata dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42. Il nuovo ordinamento contabile e i nuovi schemi di bilancio sono entrati in vigore il 1º gennaio 2015, dopo la proroga di un anno disposta dall art. 9 del D.L. 31 agosto 2013, n. 2 conv. in Legge n. 124/2013 previa valutazione della sperimentazione di tre anni (dal 2012 al 2014) per un numero limitato di enti. L entrata in vigore della riforma è diluita lungo un arco temporale triennale, al fine di attenuare l impatto delle rilevanti novità sulla gestione contabile, date le evidenti ripercussioni sotto il profilo sia organizzativo che procedurale NORMA* Art. 3, co. 1 Art. 3, co. 5 Art. 3, co. 7 Art. 3, co. 7 Art. 3, co. 11 Art. 11, co. 12 NORMA* Art. 3, co. 12 Art. 11, co. 14 Art. 11, co. 16 Art. 11- bis, co. 4 Art. 170, co. 1, TUEL Art. 175, c. 9-ter, TUEL NORMA* Art. 8 Art. 232, c. 2, TUEL Art bis, c. 3, TUEL COSA PREVEDE Applicazione dei principi: - della programmazione**; - della contabilità finanziaria; - della contabilità economico-patrimoniale (salvo rinvio al 2016/2017); - del bilancio consolidato (salvo rinvio al 2016/2017). Gestione del fondo pluriennale vincolato Riaccertamento straordinario dei residui al 1 gennaio 2015*** Istituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità Applicazione dal 2015 del principio della competenza potenziata Funzione autorizzatoria bilanci-rendiconto ex D.P.R. n. 194/1996*** Funzione conoscitiva bilancio-rendiconto ex D.Lgs. n. 118/2011*** COSA PREVEDE Possibilità di rinviare al 2016 la tenuta della contabilità economico-patrimoniale e l applicazione del relativo principio contabile applicato*** Possibilità di rinvio al 2016 del piano dei conti integrato*** Funzione autorizzatoria bilancio-rendiconto ex D.Lgs. n. 118/2011 Funzione conoscitiva bilanci-rendiconto ex DPR n. 194/1996 Applicazione della disciplina esercizio/gestione provvisoria prevista dal principio contabile ** Possibilità di rinviare al 2016 l adozione del bilancio consolidato*** Documento Unico di Programmazione (DUP) *** Disciplina delle variazioni di bilancio*** COSA PREVEDE Superamento del SIOPE Possibilità di rinviare al 2017 la tenuta della contabilità economico-patrimoniale e l applicazione del relativo principio contabile applicato per i comuni fino a abitanti Possibilità di rinviare al 2017 l adozione del bilancio consolidato per i comuni fino a abitanti * Ove non specificato, si riferisce al D.Lgs. n. 118/2011 ** Escluso il DUP *** Non si applica agli enti in sperimentazione nel 2014 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 2

3 Questo ente non ha partecipato alla sperimentazione e pertanto nell esercizio 2015 ha provveduto ad applicare il principio contabile della contabilità finanziaria allegato 4/2 al d.lgs. n. 118/2011 provvedendo a: riaccertamento straordinario dei residui; applicazione del principio della competenza potenziata; istituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità; costituzione del fondo pluriennale vincolato. L ente ha deciso, con deliberazione di Consiglio comunale n.32 in data , di rinviare l adozione della contabilità economico patrimoniale, del bilancio consolidato e del piano dei conti integrato all esercizio 2017 (essendo un comune fino a abitanti). Ai fini di una migliore comprensione delle informazioni riportate nelle sezioni seguenti, con particolare riferimento alle serie storiche dei dati, vengono di seguito richiamate le principali novità introdotte dalla riforma, che trovano diretta ripercussione sui documenti contabili di bilancio dell ente: - l adozione di un unico schema di bilancio di durata triennale (in sostituzione del bilancio annuale e pluriennale) articolato in missioni (funzioni principali ed obiettivi strategici dell amministrazione) e programmi (aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi strategici) coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata dagli appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale (classificazione COFOG europea). Per l anno 2015 il nuovo bilancio predisposto secondo lo schema di cui al d.lgs. n. 118/2011 ed il relativo rendiconto hanno funzione conoscitiva, conservando carattere autorizzatorio i documenti contabili tradizionali. La nuova classificazione evidenzia la finalità della spesa e consente di assicurare maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la loro destinazione alle politiche pubbliche settoriali, al fine di consentire la confrontabilità dei dati di bilancio. Le Spese sono ulteriormente classificate in macroaggregati, che costituiscono un articolazione dei programmi, secondo la natura economica della spesa e sostituiscono la precedente classificazione per Interventi. Sul lato entrate la nuova classificazione prevede la suddivisione in Titoli (secondo la fonte di provenienza), Tipologie (secondo la loro natura), Categorie (in base all oggetto). Unità di voto ai fini dell approvazione del Bilancio di esercizio sono: i programmi per le spese e le tipologie per le entrate; - l evidenziazione delle previsioni di cassa in aggiunta a quelle consuete di competenza, nel primo anno di riferimento del bilancio. - l applicazione del nuovo principio di competenza finanziaria potenziata, secondo il quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture contabili con l'imputazione all'esercizio nel quale vengono a scadenza, ferma restando, nel caso di attività di investimento che comporta impegni di spesa che vengano a scadenza in più esercizi finanziari, la necessità di predisporre, sin dal primo anno, la copertura finanziaria per l effettuazione della complessiva spesa dell investimento. Tale principio comporta dal punto di vista contabile notevoli cambiamenti soprattutto con riferimento alle spese di investimento, che devono essere impegnate con imputazione agli esercizi in cui scadono le obbligazioni passive derivanti dal contratto: la copertura finanziaria delle quote già impegnate ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata è assicurata dal fondo pluriennale vincolato. Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell ente già impegnate ma esigibili in esercizi successivi, previsto allo scopo di rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l acquisizione dei finanziamenti e l effettivo impiego di tali risorse; - le previsioni dell articolo 3, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011, che prevedono che, alla data di avvio dell armonizzazione, gli enti provvedono al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al fine di eliminare quelli cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute alla data del 31 dicembre e ad indicare, per ciascun residuo eliminato in quanto non scaduto, gli esercizi nei quali l obbligazione diviene esigibile secondo i criteri individuati nel principio applicato della contabilità finanziaria: per tali residui si provvede alla determinazione del fondo per la copertura degli impegni pluriennali derivanti da obbligazioni sorte negli esercizi precedenti (cd. fondo pluriennale vincolato) di importo pari alla differenza tra i residui passivi ed i residui attivi eliminati; il fondo costituisce copertura alle spese re-impegnate con imputazione agli esercizi successivi. Il riaccertamento straordinario dei residui è stato approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.24 in data ; - in tema di accertamento delle entrate, la previsione di cui al punto 3.3 del principio contabile applicato, secondo il quale sono accertate per l intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali deve essere stanziata in uscita un apposita voce contabile ( Fondo crediti di dubbia esigibilità ) che confluisce a fine anno nell avanzo di amministrazione come quota accantonata. Il rendiconto nel processo di programmazione e controllo Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 3

4 Il rendiconto della gestione costituisce il momento conclusivo di un processo di programmazione e controllo che trova la sintesi finale proprio in questo documento contabile. Se, infatti, il Documento unico di programmazione ed il bilancio di previsione rappresentano la fase iniziale della programmazione, nella quale l'amministrazione individua le linee strategiche e tattiche della propria azione di governo, il rendiconto della gestione costituisce la successiva fase di verifica dei risultati conseguiti, necessaria al fine di esprimere una valutazione di efficacia dell azione condotta. Nello stesso tempo il confronto tra il dato preventivo e quello consuntivo riveste un'importanza fondamentale nello sviluppo della programmazione, costituendo un momento virtuoso per l'affinamento di tecniche e scelte da effettuare. E' facile intuire, dunque, che i documenti che sintetizzano tali dati devono essere attentamente analizzati per evidenziare gli scostamenti riscontrati e comprenderne le cause, cercando di migliorare le performance dell anno successivo. Le considerazioni sopra esposte trovano un riscontro legislativo nelle varie norme dell ordinamento contabile, norme che pongono in primo piano la necessità di un attenta attività di programmazione e di un successivo lavoro di controllo, volto a rilevare i risultati ottenuti in relazione all efficacia dell azione amministrativa, all economicità della gestione e all adeguatezza delle risorse impiegate. In particolare: l art. 151, comma 6, del D.Lgs. n. 267/2000 prevede che al rendiconto venga allegata una relazione sulla gestione, nella quale vengano espresse le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti. Ancora l art. 231 del D.Lgs. n. 267/00 precisa che La relazione sulla gestione è un documento illustrativo della gestione dell ente, nonché dei fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio, contiene ogni eventuale informazione utile ad una migliore comprensione dei dati contabili. l art. 11, comma 6, del d.lgs. n. 118/2011 prevede che al rendiconto sia allegata una relazione sulla gestione. La relazione al rendiconto della gestione qui presentata costituisce il documento di sintesi delle due disposizioni di legge sopra menzionate, con cui si propone di valutare l'attività svolta nel corso dell'anno cercando di dare una adeguata spiegazione ai risultati ottenuti, mettendo in evidenza le variazioni intervenute rispetto ai dati di previsione e fornendo una possibile spiegazione agli eventi considerati. Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 4

5 LA GESTIONE FINANZIARIA Il bilancio di previsione Il bilancio di previsione è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 24 in data Successivamente sono state apportate variazioni al bilancio di previsione attraverso i seguenti atti: 1) Deliberazione di Consiglio Comunale n. 40 del Oggetto: ASSESTAMENTO GENERALE DEL BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE E RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI. La Giunta Comunale ha inoltre approvato il Piano assegnazione risorse con delibera n. 49 in data Per l esercizio di riferimento sono stati adottati i seguenti provvedimenti in materia di tariffe e aliquote d imposta nonché in materia di tariffe dei servizi pubblici: Provvedimento Oggetto Organo Numero Data Aliquote IMU Consiglio Comunale Aliquote TASI Consiglio Comunale Tariffe TOSAP Consiglio Comunale Tariffe TARI Consiglio Comunale Addizionale IRPEF Consiglio Comunale Servizi a domanda individuale Giunta Comunale Note Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 5

6 Il risultato di amministrazione L esercizio 2015 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di ,78 così determinato: Quadro riassuntivo della gestione finanziaria GESTIONE RESIDUI COMPETENZA TOTALE Fondo cassa al 1 gennaio ,49 RISCOSSIONI (+) , , ,49 PAGAMENTI (-) , , ,27 SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) ,71 PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre (-) 0,00 FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) ,71 RESIDUI ATTIVI (+) , , ,33 di cui derivanti da accertamenti di tributi effettuati sulla base della stima del dipartimento delle finanze 0,00 RESIDUI PASSIVI (-) , , ,51 FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (1) (-) ,40 FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE (1) (-) ,34 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2015 (A) (2) (=) ,79 Composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015: Parte accantonata (3) Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2015 (4) ,01 Accantonamento residui perenti al 31/12/. (solo per le regioni) (5) Fondo..al 31/12/N-1 Fondo..al 31/12/N-1 Totale parte accantonata (B) ,01 Parte vincolata Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli Totale parte vincolata ( C) 0,00 Parte destinata agli investimenti Totale parte destinata agli investimenti ( D) 0,00 Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) ,78 Tale risultato consegue a quello rideterminato al 1 gennaio 2015 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 24 in data , di seguito riportato: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 6

7 Tale risultato consegue a quello rideterminato al 1 gennaio 2015 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 24 in data di seguito riportato: RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2014 DETERMINATO NEL RENDICONTO 2014 (a) ,81 RESIDUI ATTIVI CANCELLATI IN QUANTO NON CORRELATI AD OBBLIGAZIONI GIURIDICHE PERFEZIONATE (b) (-) ,46 RESIDUI PASSIVI CANCELLATI IN QUANTO NON CORRELATI AD OBBLIGAZIONI GIURIDICHE PERFEZIONATE ( c) (1) (+) ,00 RESIDUI ATTIVI CANCELLATI IN QUANTO REIMPUTATI AGLI ESERCIZI IN CUI SONO ESIGIBILI (d) (-) ,50 RESIDUI PASSIVI CANCELLATI IN QUANTO REIMPUTATI AGLI ESERCIZI IN CUI SONO ESIGIBILI (e) (+) ,08 RESIDUI PASSIVI DEFINITIVAMENTE CANCELLATI CHE CONCORRONO ALLA DETERMINAZIONE DEL FONDO PLURIENNALE VI(+) - FONDO PLURIENNALE VINCOLATO g) = (e) -(d)+(f) (2) (-) ,58 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 1 GENNAIO DOPO IL RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI (h) = (a) -(b) + ( c) - (d)+ (e) + (f) -(g) ,35 Composizione del risultato di amministrazione al 1 gennaio dopo il riaccertamento straordianrio dei residui (g): Parte accantonata (3) Fondo crediti di dubbia e difficile esazione al 31/12/2014 (4) ,31 Fondo residui perenti al 31/12/. (solo per le regioni) (5) Fondo..al 31/12/N-1 Totale parte accantonata (i) ,31 Parte vincolata Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli da specificare di Totale parte vincolata (l) Totale parte destinata agli investimenti (m) Totale parte disponibile (n) =(k)-(i)- (l)-(m) Se (n) è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione 2015 (6) ,04 L andamento storico dei risultati di amministrazione conseguiti negli ultimi quattro anni: Descrizione Anno 2012 Anno 2013 Anno /1/2015 post riaccertamento Anno 2015 Risultato di amministrazione , , , , ,78 Gestione di competenza , , , , ,58 Gestione dei residui , , , , ,48 Analisi della composizione del risultato di amministrazione - Quote accantonate Nel bilancio di previsione dell esercizio 2015, alla missione 20, sono stati effettuati i seguenti accantonamenti: Miss./ Progr. Cap. Descrizione Previsioni iniziali Var +/- Previsioni definitive Fondo crediti di dubbia esigibilità ,00 = ,00 Fondo rischi contenzioso Fondo passività potenziali Fondo indennità fine mandato del sindaco Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 7

8 Al termine dell esercizio le quote accantonate nel risultato di amministrazione ammontano complessivamente a ,01: Di seguito si analizzano le modalità di quantificazione delle quote accantonate nel risultato di amministrazione al 31/12/2015. A) Fondo crediti di dubbia esigibilità In sede di rendiconto è necessario accantonare nel risultato di amministrazione un ammontare di fondo crediti di dubbia esigibilità calcolato in relazione all ammontare dei residui attivi conservati, secondo la % media delle riscossioni in conto residui intervenute nel quinquennio precedente. La disciplina è contenuta nel principio contabile applicato della contabilità finanziaria in vigore dall esercizio 2015, ed in particolare nell esempio n. 5. La quantificazione del fondo è disposta previa: a) individuazione dei residui attivi che presentano un grado di rischio nella riscossione, tale da rendere necessario l accantonamento al fondo; b) individuazione del grado di analisi; c) scelta del metodo di calcolo tra i quattro previsti: media semplice fra totale incassato e il totale accertato; media semplice dei rapporti annui; rapporto tra la sommatoria degli incassi in c/residui di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli residui attivi al 1 gennaio di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; media ponderata del rapporto tra incassi in c/residui e i residui attivi all inizio ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio; d) calcolo del FCDE, assumendo i dati dei residui attivi al 1 gennaio dei cinque esercizi precedenti e delle riscossioni in conto residui intervenute nei medesimi esercizi. L ente si è avvalso della facoltà prevista dal principio contabile all. 4/2 di abbattere la % di accantonamento al FCDE nel bilancio di previsione dell esercizio 2015 al 36% (max 36% per gli enti non sperimentatori). Tale facoltà non è stata mantenuta in sede di rendiconto. Oltre al metodo ordinario di determinazione del FCDE, lo stesso principio prevede in considerazione delle difficoltà di applicazione dei nuovi principi riguardanti la gestione dei residui attivi e del fondo crediti di dubbia esigibilità che hanno determinato l esigenza di rendere graduale l accantonamento nel bilancio di previsione, in sede di rendiconto relativo all esercizio 2015 e agli esercizi successivi, fino al 2018, [che] la quota accantonata nel risultato di amministrazione per il fondo crediti di dubbia esigibilità può essere determinata per un importo non inferiore al seguente: + Fondo crediti di dubbia esigibilità nel risultato di amministrazione al 1 gennaio dell esercizio cui il rendiconto si riferisce - gli utilizzi del fondo crediti di dubbia esigibilità effettuati per la cancellazione o lo stralcio dei crediti + l'importo definitivamente accantonato nel bilancio di previsione per il Fondo crediti di dubbia esigibilità, nell esercizio cui il rendiconto si riferisce Nei prospetti allegati sono illustrate le modalità di calcolo della % di accantonamento al FCDE, applicando il metodo ordinario media semplice - con il seguente esito: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 8

9 COMPOSIZIONE DELL'ACCANTONAMENTO AL FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA'* E AL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI DENOMINAZIONE RESIDUI ATTIVI FORMATISI NELL'ESERCIZIO CUI SI RIFERISCE IL RENDICONTO (a) RESIDUI ATTIVI DEGLI ESERCIZI PRECEDENTI (b) TOTALE RESIDUI ATTIVI (c ) = (a) + (b) IMPORTO MINIMO DEL FONDO (d) FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGILITA' (e) % di accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (f) = (e) / (c) ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati , , , , ,87 83,28% di cui accertati per cassa sulla base del principio contabile 3.7 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati non accertati per cassa , , , , ,87 83,28% Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanità (solo per le Regioni) ,00 0,00 0,00% di cui accertati per cassa sulla base del principio contabile 3.7 Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanita' non accertati per cassa ,00% Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali (solo per le Regioni) ,00 0,00 0,00% di cui accertati per cassa sulla base del principio contabile 3.7 Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali non accertati per cassa ,00% Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi ,00% Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali ,00% Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma (solo per gli Enti locali) ,00% TOTALE TITOLO , , , , ,87 83,28% TRASFERIMENTI CORRENTI Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche - - Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie 0 0 0,00% Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese 0 0 0,00% Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private 0 0 0,00% Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'unione Europea e dal Resto del Mondo Trasferimenti correnti dall'unione Europea Trasferimenti correnti dal Resto del Mondo ,00% TOTALE TITOLO ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni , , , , ,38 35,48% Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti 7.844, , , ,76 24,89% Tipologia 300: Interessi attivi 0,00 0,00 0,00% Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale 0,00 0,00 0,00% Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 0,00 0,00 0,00% Relazione TOTALE TITOLO sulla 3 gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) , , , , ,14 32,68% 9

10 ENTRATE IN CONTO CAPITALE Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0 0 0,00% Tipologia 200: Contributi agli investimenti Contributi agli investimenti da amministrazioni pubbliche Contributi agli investimenti da UE Tipologia 200: Contributi agli investimenti al netto dei contributi da PA e da UE ,00% Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale Altri trasferimenti in conto capitale da amministrazioni pubbliche Altri trasferimenti in conto capitale da UE Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale al netto dei trasferimenti da PA e da UE ,00% Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 0 0 0,00% Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 0 0 0,00% TOTALE TITOLO ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie 0 0 0,00% Tipologia 200: Riscossione crediti di breve termine 0 0 0,00% Tipologia 300: Riscossione crediti di medio-lungo termine 0 0 0,00% Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie 0 0 0,00% TOTALE TITOLO TOTALE GENERALE , , , , ,01 79,40% DI CUI FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' IN C/CAPITALE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% DI CUI FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' DI PARTE CORRENTE (n) , , , , ,01 79,40% Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 10

11 Fissato in ,01 l ammontare del FCDE da accantonare nel risultato di amministrazione dell esercizio 2015 secondo il metodo ordinario, si presenta la seguente situazione: ND Descrizione +/- Importo 1 Quota accantonata a FCDE nel risultato di amministrazione al 1/1/ ,31 2 Quota stanziata nel bilancio di previsione 2015 (previsioni definitive) ,00 3 Utilizzi per stralcio di crediti inesigibili 4 Totale risorse disponibili al 31/12/2015 (1+2+3) ,31 5 FCDE accantonato nel risultato di amministrazione 2015* ,01 6 Quota da reperire tra i fondi liberi (3-4, se negativo)** - 7 Quota svincolata (3-4, se positivo)*** + * Corrisponde al Totale FCDE al 31/12/2015 risultante dal prospetto precedente ovvero all importo risultante al rigo 4, se l ente opta per il metodo semplificato ** La differenza deve essere reperita tra i fondi liberi del risultato di amministrazione al 31/12/2015. In caso di insufficienza si crea un disavanzo *** Le somme eccedenti possono essere utilizzate a finanziamento del FCDE da accantonare nel bilancio di previsione dell esercizio 2016 (art. 187, comma 2, ultimo periodo del TUEL) LA GESTIONE DI COMPETENZA Il risultato della gestione di competenza La gestione di competenza rileva un avanzo di ,06, comprensivo della quota applicata di avanzo, così determinato: Quadro riassuntivo della gestione di competenza 2015 Accertamenti di competenza ,22 Impegni di competenza ,16 SALDO GESTIONE COMPETENZA = ,06 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori)

12 VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA (ACCERTAMENTI E IMPEGNI IMPUTATI ALL'ESERCIZIO) Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti iscritto in entrata (+) ,58 AA ) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) 0,00 B) Entrate Titoli (+) ,93 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (+) D)Spese Titolo Spese correnti (-) ,93 DD) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (di spesa) (-) ,40 E) Spese Titolo Altri trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 F) Spese Titolo Quote di capitale amm.to dei mutui e prestiti obbligazionari (-) ,67 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-DD-E-F) ,51 ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DAI PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO EFFETTO SULL EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+) 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (+) 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 0,00 M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) 0,00 EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (*) O=G+H+I-L+M ,51 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 12

13 P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (+) 0,00 Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale iscritto in entrata (+) ,00 R) Entrate Titoli (+) ,63 C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (-) 0,00 I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) 0,00 S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) 0,00 S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzione di attività finanziarie (-) 0,00 L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (+) 0,00 M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (-) 0,00 U) Spese Titolo Spese in conto capitale (-) ,90 UU) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale (di spesa) (-) ,34 V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 E) Spese Titolo Altri trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-UU-V+E ,39 S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (+) 0,00 2S) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (+) 0,00 T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziarie (+) 0,00 X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine (-) 0,00 X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per incremento di attività finanziarie (-) 0,00 EQUILIBRIO FINALE W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y ,90 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 13

14 Applicazione ed utilizzo dell avanzo al bilancio dell esercizio Il rendiconto dell esercizio 2014 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di ,81.tale risultato è stato successivamente rideterminato con il riaccertamento straordinario dei residui al 1 gennaio 2015 (rif. delibera GC n. 24 in data ) in ,35, di cui Fondo Crediti di dubbia esigibilità ,31. Con la delibera di approvazione del bilancio e/o con successive deliberazioni al bilancio di previsione sono state applicate quote di avanzo per ,58 così destinate: Applicazioni Avanzo Amministraz.Finanz.Investiment i Fondo Pluriennale Vincolato Spese Correnti Fondo Pluriennale Vincolato Spese c/capitale ACCAN TO- NATO VINCOLAT O DESTINA TO LIBERO TOTALE , , , , , ,00 TOTALE AVANZO APPLICATO , , ,58 Confronto tra previsioni iniziali, definitive e rendiconto Dall analisi delle previsioni iniziali di bilancio, delle previsioni definitivamente assestate e degli accertamenti/impegni assunti, si ricava il seguente raffronto: Previsione Previsione Entrate iniziale definitiva Diff.% Accertamenti Diff.% Titolo I Entrate tributarie , ,00 0,00% ,13 1% Titolo II Trasferimenti , ,00 0,00% ,72 0% Titolo III Entrate extratributarie , ,00 0,00% ,08 5% Titolo IV Entrate da trasf. c/capitale , ,00 0,00% ,63-68% Titolo V Entrate da prestiti 9.247, ,50 0,00% -100% Titolo VI Entrate da servizi per conto terzi , ,00 0,00% ,66-63% Avanzo di amministrazione applicato , ,58 0,00% Totale , ,08 100,00% ,22-25% Previsione Previsione Spese iniziale definitiva Diff.% Impegni Diff.% Titolo I Spese correnti , ,58 0,00% ,93-12% Titolo II Spese in conto capitale , ,50 0,00% ,90-84% Titolo III Rimborso di prestiti , ,00 0,00% ,67 0% Titolo IV Spese per servizi per conto terzi , ,00 0,00% ,66-63% Totale , ,08 0,00% ,16-31% LE ENTRATE La seguente tabella riporta gli accertamenti di competenza delle entrate registrati negli ultimi tre anni e ne evidenzia la composizione per titoli con l incidenza percentuale di ogni titolo sul totale: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 14

15 Relativamente alle entrate correnti, riconducendo le entrate tributarie e le entrate extratributarie all unico comune denominatore delle entrate proprie, da contrapporre alle entrate derivate, si ottiene la seguente tabella, ancora più significativa del percorso progressivo intrapreso dal legislatore verso il federalismo fiscale e l autonomia finanziaria dei comuni: Autonomia finanziaria Anno 2012 % Anno 2013 % Anno 2014 % Anno 2015 % ENTRATE PROPRIE (Titolo I+III) , ,65 75, ,82 97, ,21 98,1 ENTRATE DERIVATE (Titolo II) ,02 0, ,51 24, ,34 2, ,72 1,87 ENTRATE CORRENTI , , , , Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 15

16 Le entrate tributarie La gestione delle entrate tributarie rileva il seguente andamento: Descrizione Previsioni definitive Maggiori accertamenti Minori accertamenti Totale accertamenti Var. % Prev./Acc Categoria I - Imposte Imposta Municipale Propria (IMU) , , ,03 1 I.C.I./IMU recupero evasione , , , ,71-5 TASI , , ,05-2 Addizionale ENEL 100,00 100,00 0, Addizionale IRPEF , , ,83-4 Imposta sulla pubblicità , , ,81 21 Imposta di Soggiorno 0,00 #DIV/0! Altre imposte 0,00 #DIV/0! Totale categoria I , , , ,43 0 Categoria II - Tasse TARI , ,00 0 TARSU/TARI recupero evasione 2.500,00 320, ,95 13 TOSAP 6.500,00 181, ,79 3 Altre tasse 0,00 #DIV/0! Toatale categoria II ,00 502,74 0, ,74 0 Categoria III - Tributi speciali Fondo di solidarietà comunale , , ,25 10 Altri tributi 500,00 42,71 542,71 9 Totale categoria III , ,96 0, ,96 10 Totale entrate tributarie , , , ,13 1 Analizzando il trend storico della pressione tributaria si ottiene il seguente risultato: Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Autonomia impositiva Pressione tributaria Titolo I x 100 Titolo I + II + III Titolo I Popolazione 87,14% 61,56% 83,32% 83,04% 1.032,16 733,29 944,80 960,32 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 16

17 I trasferimenti La gestione relativa ai trasferimenti evidenzia il seguente andamento: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 17

18 Le entrate extratributarie La gestione relativa alle entrate tributarie ha registrato il seguente andamento: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 18

19 Per quanto riguarda i proventi dei beni dell ente, si riportano di seguito gli Indicatori di redditività del patrimonio Le entrate da alienazioni, trasferimenti e riscossioni di crediti La gestione relativa alle entrate del titolo IV evidenzia il seguente andamento: I proventi degli oneri di urbanizzazione sono stati accertati per un importo pari a Euro ,63, di cui Euro 0,00 ( %) applicati alle spese correnti per la manutenzione ordinaria del patrimonio ed Euro 0,00 ( %) destinati al finanziamento degli investimenti. A tale proposito si rileva il seguente andamento storico degli ultimi quattro anni: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 19

20 I mutui La gestione delle entrate relative alle assunzioni di prestiti evidenzia il seguente andamento: LE SPESE La seguente tabella riporta gli impegni di competenza delle spese registrati negli ultimi tre anni e ne evidenzia la composizione per titoli con l incidenza percentuale di ogni titolo sul totale: Le spese correnti Le spese correnti sono rappresentate dal titolo I e comprendono tutte le spese di funzionamento dell ente, ovvero quelle spese necessarie alla gestione ordinaria dei servizi, del patrimonio, ecc. La gestione delle spese correnti degli ultimi quattro anni, distinte per categorie economiche, riporta il seguente andamento: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 20

21 Classificazione delle spese Personale , , , , Acquisto beni di consumo e/o materie prime , , , , Prestazioni di servizi , , , , Utilizzo di beni di terzi 821,74 871,92 871,70 877, Trasferimenti , , , , Interessi passivi e oneri finanziari diversi , , , , Imposte e tasse , , , , Oneri straordinari della gestione corrente 1.427,50 545, , , Ammortamenti di esercizio 0,00 0,00 0, Fondo svalutazione crediti 0,00 0,00 0, Fondo di riserva 0,00 0,00 0,00 Totale spese correnti , , , ,93 Interessante è anche il trend storico dei seguenti indicatori: la rigidità della spesa corrente, che mette in evidenza quanta parte delle entrate correnti viene destinata al pagamento di spese rigide, cioè le spese destinate al pagamento del personale e delle quote di ammortamento dei mutui; la velocità di gestione delle spese correnti, che indica la capacità dell ente di gestire in modo efficace e rapido le proprie spese. Indicatori finanziari della spesa corrente Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 21

22 Riepilogo spese correnti per funzioni ed interventi Il riepilogo complessivo degli impegni e pagamenti di spesa corrente suddiviso per funzioni ed interventi è il seguente: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 22

23 FUNZIONI E SERVIZI Funzioni generali di amministraz.,gestione.con trollo Funzioni di Polizia Locale Funzione di Istruz.Pubblica Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico TOTALI PERSONALE ACQUISTO DI BENI DI CONS. e/o DI MAT. PRIME PRESTAZIONE DI SERVIZI UTILIZZO DI BENI DI TERZI TRASFERIMENTI INTERESSI PASSIVI E ONERI FINANZ. DIVERSI IMPOSTE E TASSE ONERI STRAORD. DELLA GESTIONE CORRENTE FONDO SVALUTAZIONE CREDITI FONDO DI RISERVA Previsone , , ,91 900, , , , , , , ,71 Impegni , , ,88 877, , , , , ,71 Pagamenti , , ,29 877, , , , ,16 Imp/Prev % 91,98% 69,62% 76,90% 97,45% 97,46% 100,00% 92,00% 45,67% 0,00% 0,00% 82,66% Previsone , , , , , ,20 Impegni , , , , , ,22 Pagamenti ,99 646, ,61 750, , ,83 Imp/Prev % 93,46% 78,77% 82,62% 91,67% 91,68% 91,22% Previsone 9.000, , , , ,60 Impegni 5.439, , , , ,89 Pagamenti 2.124, , , , ,36 Imp/Prev % 60,44% 94,15% 70,28% 99,98% 92,54% Previsone 1.500, , ,00 Impegni , ,69 Pagamenti 7.210, ,00 Imp/Prev % 0,00% 79,42% 71,29% Previsone 300, ,00 300,00 170, ,00 Impegni 8.620,71 300,00 169, ,23 Pagamenti 5.728,68 300,00 169, ,20 Imp/Prev % 0,00% 69,52% 100,00% 99,72% 69,02% Previsone , , , , , ,60 Impegni , , , , , ,65 Pagamenti , , , , , ,01 Imp/Prev % 95,68% 54,91% 90,69% 100,00% 88,69% 91,85% Previsone 500, , , , ,47 Impegni 485, , , , ,07 Pagamenti , , , ,13 Imp/Prev % 97,11% 89,30% 99,75% 99,99% 90,29% Previsone 3.100, , , ,00 800, ,00 Impegni 619, , , , ,47 Pagamenti 294, , , , ,08 Imp/Prev % 20,00% 82,66% 96,14% 99,99% 91,12% Previsone 1.800, ,00 Impegni 0,00 Pagamenti 0,00 Imp/Prev % 0,00% 0,00% Previsone , , ,58 900, , , , , , , ,58 Impegni , , ,79 877, , , , ,48 0,00 0, ,93 Pagamenti , , ,52 877, , , , ,48 0,00 0, ,77 Imp/Prev % 92,46% 63,30% 87,42% 97,45% 93,43% 99,99% 91,75% 42,55% 0,00% 0,00% 87,75% TOTALE Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori)

24 La spesa del personale Il Regolamento comunale sull ordinamento generale degli uffici e dei servizi è stato approvato con delibera di Giunta Comunale n. 19 in data La dotazione organica del personale, è la seguente: Dotazione organica del personale al Categoria Posti in organico Posti occupati Posti vacanti A B C D Andamento occupazionale Nel corso dell esercizio 2015 NON si sono registrate le seguenti variazioni nella dotazione del personale in servizio: DIPENDENTI IN SERVIZIO AL 01/01/2015 n. 10 Assunzioni n. 0 Cessazioni n. 0 DIPENDENTI IN SERVIZIO AL 31/12/2015 n. 10 In dipendenti in servizio al risultano così suddivisi nelle diverse aree di attività/settori/servizi comunali: Area - Settore Dipendenti in servizio - Servizio A B C D Area amministrativa Area contabile Area tecnica Area vigilanza Resp.anche area demografici Sul fronte della spesa nel corso dell esercizio 2015 risultano impegnate spese per Euro ,66, a fronte di spese preventivate per Euro ,78. Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori)

25 La spesa del personale è così suddivisa tra le diverse aree di attività/settori/servizi comunali La gestione del personale negli ultimi quattro anni ha subito il seguente andamento: Rispetto dei limiti di spesa del personale Si ricorda che dal 2014 il D.L. n. 90/2014 (conv. in legge n. 114/2014) ha modificato la disciplina vincolistica in materia di spese di personale, stabilendo: a) per gli enti soggetti a patto, che il tetto di riferimento è costituito dalla media del triennio ; b) l abrogazione del divieto, contenuto nell art. 76, comma 7, del d.l. n. 78/2010, di procedere ad assunzioni di personale nel caso di superamento dell incidenza del 50% della spesa di personale sulle spese correnti. Con riguardo a tale aspetto va segnalata la deliberazione n. 27/SEZAUT/2015 con cui la Corte dei conti Sezione autonomie, ha ritenuto immediatamente cogenti le disposizioni contenute nell art. 1, comma 557, lett. a) della legge n. 296/2006 che prevedono la riduzione dell incidenza percentuale delle spese di personale sulle spese correnti; c) la modifica dei limiti del turn-over; d) la modifica dei limiti di spesa (dal 50% al 100% della spesa sostenuta nel 2009) per il personale a tempo determinato, limitatamente agli enti locali che rispettano i limiti di spesa previsti dai commi 557 e 562 della legge n. 296/2006. In relazione ai limiti di spesa del personale a tempo indeterminato previsti dal comma 562 (ovvero dai commi 557 e seguenti) della legge n. 296/2006, si dà atto che questo ente: o ha rispettato i vincoli di legge, come si desume dal seguente prospetto riepilogativo: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 25

26 Descrizione Tetto di spesa enti non soggetti a patto Tetto di spesa enti soggetti a patto Anno di riferimento Media 2015 Spese intervento , , , , ,66 Spese intervento 03 Irap intervento , , , ,91 Altre spese da specificare: , , , , ,88 Formazione personale 1.772, , , , ,88 Buoni pasto 6.439, , , ,80 Censimento Popolazione 1.984,07 994, Consultazioni Elettorali 3.564, , ,01 Totale spese di personale (A) , , , , ,45 (-) Componenti escluse (B) , , , , ,04 (=) Componenti assoggettate al limite di spesa (C=A-B) , , , , ,41 Totale spesa corrente (D) Incidenza spesa di personale su spesa corrente (C/D) , , , , ,93 27,17% 26,50% 26,67% 26,79% 26,48 % Rispetto limiti a singole voci di spesa ex art. 6, D.L. 78/2010 A.1) IL DECRETO LEGGE N. 78/2010 L articolo 6 del d.l. n. 78/2010 (conv. in legge n. 122/2010) contiene un limite, applicabile a decorrere dall anno 2011, per l onere sostenuto da tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato relativamente a: studi e incarichi di consulenza (comma 7): -80% relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza (comma 8): -80% sponsorizzazioni (comma 9): vietate missioni (comma 12): -50% attività esclusiva di formazione (comma 13): -50% acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi (comma 14): -50% Il riferimento per il calcolo dei limiti è la spesa sostenuta nell anno A.2) IL DECRETO LEGGE N. 95/2012 E IL DECRETO LEGGE N. 66/2014 L articolo 5, comma 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è stato integralmente sostituito ad opera dell articolo 15 del decreto legge n. 66/2014 (conv. in legge n. 89/2014), sostituendo il vecchio limite di spesa (-50% della spesa 2011) con uno nuovo. Dal 1 maggio 2014 le pubbliche amministrazioni non possono sostenere spese per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture e per l acquisto di buoni taxi di importo superiore al 30% della spesa Solo per il primo anno il limite può essere derogato con riferimento ai contratti pluriennali in essere. Per gli enti locali il limite non trova applicazione in caso di autovetture utilizzate: per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza. Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 26

27 Dal 1 gennaio 2014 al 30 aprile 2014 Dal 1 maggio 2014 al 31 dicembre 2014 Dal 1 gennaio % spesa % spesa % spesa 2011 A.3) LA LEGGE N. 228/2012 La legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) ha ulteriormente rafforzato i limiti di spesa prevedendo (art. 1): il divieto di acquisto di autovetture (comma 143): il divieto, inizialmente operante per il 2013 e 2014, è stato esteso al 2015 ad opera del d.l. n. 101/2013. Esso non trova applicazione per le autovetture adibite ai servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica (polizia municipale) e ai servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza; il limite all acquisto di mobili e arredi (comma 142): la spesa sostenibile per il è pari al 20% della spesa media sostenuta nel biennio Il limite non si applica qualora: a) l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili (maggiori risparmi certificati dall organo di revisione); b) per gli acquisti per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza; c) per gli acquisti di mobili e arredi per usi scolastici e servizi per l infanzia. 4) IL DECRETO LEGGE N. 101/2013 Con il decreto legge n. 101/2013 (conv. in legge n. 125/2013), all articolo 1, il legislatore è intervenuto a restringere ulteriormente i limiti di spesa per studi ed incarichi di consulenza e per autovetture, prevedendo: per gli studi e incarichi di consulenza: un ulteriore abbattimento del limite già previsto dal d.l. n. 78/2010, limite che per il 2014 e 2015 è fissato, rispettivamente, all 80% del limite del 2013 e al 75% del limite del Dal 2016 la spesa torna ai livelli massimi previsti dal d.l. n. 78/2010; per le autovetture: viene ulteriormente abbassato il limite di spesa nel caso in cui il comune non sia in regola con il censimento delle autovetture (50% spesa 2013). Con una norma di interpretazione autentica si dispone che fin quando perdura il divieto di acquisto di autovetture, il limite di spesa previsto dal d.l. n. 95/2012 deve essere computato senza considerare nella base di calcolo la spesa sostenuta a tale titolo. 5) IL DECRETO LEGGE N. 66/2014 Il decreto legge n. 66/2014 (conv. in legge n. 89/2014) è intervenuto, oltre che sulle autovetture, anche a sulle spese per incarichi di studio, ricerca e consulenza e per le collaborazione coordinate e continuative, prevedendo nuovi limiti che si vanno ad aggiungere a quelli già previsti dal decreto legge n. 78/2010 (rispettivamente all articolo 6, comma 7 e all articolo 9, comma 28). Si stabilisce infatti che, a prescindere dalla spesa storica, le pubbliche amministrazioni non possano comunque sostenere, per tali fattispecie, spese che superano determinate percentuali della spesa di personale risultante dal conto annuale del personale, di seguito elencate: Tipologia di incarico Spesa personale < a 5 ml di euro Spesa personale > o = a 5 ml di euro Incarichi di studio, ricerca e consulenza max 4,2% max 1,4% Co.co.co. max 4,5% max 1,1% Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 27

28 B) RICOGNIZIONE LIMITI Con deliberazione di Giunta Comunale n. 32 del si è provveduto ad effettuare la ricognizione delle spese soggette a limiti nonché a quantificare, conseguentemente, i limiti di spesa sostenibili nel 2015 e i conseguenti risparmi a beneficio del bilancio comunale. Tipologia di spesa Totale anno 2009 Studi e consulenze (D.L.101/2013 art. 1 c. 5) ,21 Relazioni pubbliche,convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza (art.6 c.8) Taglio 25%della spesa teorica 2014 Limite massimo 2014 Limite massimo , , ,60 80% 981,72 981,72 Missioni (art. 6 c. 12) 1.158,20 50% 579,10 579,10 Formazione (art.6 c. 13) 2.771,70 50% 1.385, ,85 Autovetture (D.L.101/2013 art. 1 c. 2) ,27 20%-50% , ,11 Acquisto mobili e arredi (Art.1 Legge 228/2012 c limite prorogato con dl 192/2014) Media 2010/ ,00 80% 326,40 326,40 C) RENDICONTAZIONE DEI LIMTI Nell esercizio 2015 la spesa effettivamente sostenuta è la seguente: ND Tipologia di spesa Limite Spesa sostenuta Differenza 1 Studi e incarichi di consulenza 3.391, ,22 2 Relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza 981,72 518,82 462,90 3 Missioni 579,10 317,00 262,10 4 Formazione 1.385,85 630,54 755,31 5 Autovetture ,11 425, ,11 7 Acquisto mobili e arredi 326, ,40 Si dà atto che complessivamente 1 : o i limiti sono stati rispettati 1 Si rammenta che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 139 in data 04/06/2012, ha ribadito che i limiti previsti dall articolo 6 del D.L. 78/2010 sono da intendersi come disposizioni di principio, rispettosi dell autonomia di regioni ed enti locali solamente nella misura in cui stabiliscono un limite complessivo, che lascia agli enti stessi ampia libertà di allocazione delle risorse fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa (Corte Cost., sentenza n. 182/2011; n. 297/2009, ecc.). Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 28

29 Le spese in conto capitale: gli investimenti Per quanto riguarda le spese in conto capitale dell esercizio di riferimento si rilevano le seguenti variazioni tra previsioni definitive ed impegni assunti: Funzioni Totale impegni Incidenza % Amministrazione, gestione, controllo ,74 41,11 Giustizia 0,00 0,00 Polizia Locale 0,00 0,00 Istruzione Pubblica 0,00 0,00 Cultura 0,00 0,00 Settore sportivo e ricreativo 0,00 0,00 Turismo 0,00 0,00 Viabilità e trasporti 9.268,09 12,11 Gestione territorio e ambiente 7.852,41 10,26 Settore sociale ,66 32,86 Sviluppo economico 2.806,00 3,67 Servizi produttivi 0,00 0,00 #RIF! TOTALE ,90 100,00 Gli investimenti attivati riguardano le seguenti opere: Descrizione opera Ampliamento Cimitero di San Pietro Capoluogo I lotto ,66 anno 2015 Impegni ,34 spesa reimputata esercizio 2016 Lavori di sostituzione struttura a servizio peso pubblico Frazione Nibbia ,40 Manutenzione straordinaria strade ,09 Installazione Impianto Videosorveglianza Via Nibbia e Peso Pubblico via Nibbia ,00 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 29

30 e sono stati finanziati con Dall analisi del prospetto sopra riportato si evidenzia una buona capacità dell ente di autofinanziare gli investimenti senza dover ricorrere all indebitamento esterno. Interessante è rilevare l andamento storico degli ultimi quattro anni, mettendo a confronto gli investimenti attivati, le relative fonti di finanziamento nonché il residuo debito mutui alla fine di ogni esercizio. Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Impegni spese in c/ capitale , , , ,90 Finanziamento con mezzi propri , , , ,90 Contributo regionale 4.235,00 0, ,00 0,00 Residuo debito mutui al 31/ , , , ,75 Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 30

31 I SERVIZI PUBBLICI Relativamente ai servizi pubblici a domanda individuale: con delibera Giunta comunale n. 30 in data 04/05/2015 sono state approvate le tariffe relative all esercizio di riferimento; con delibera n. 30 in data 04/05/2015 sono stati approvati i costi ed individuata una percentuale di copertura media dei servizi pari al 70,36%. A consuntivo la gestione di questi servizi ha registrato una copertura media del 74,97%, come si desume da seguente prospetto: Servizio Entrate accertate Spese impegnate Differenza % Copertura Mensa scolastica , , ,16 74,89 Peso pubblico 7.608, , ,90 75,63 TOTALE , , ,06 74,97 Analizzando l andamento storico degli ultimi quattro anni si rileva che la copertura media complessiva dei servizi a domanda individuale ha registrato un incremento, anche se non costante, determinato dalla diversa incidenza dei costi/ricavi registrati negli esercizi considerati, come si desume dal seguente raffronto: Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 31

32 Servizio MENSA SCOLASTICA (Scuola dell Infanzia e Primaria) Tipo di gestione: Il servizio di preparazione dei pasti presso la cucina in uso alle scuole avviene attraverso appalto a Ditta esterna, mentre l emissione degli avvisi di pagamento e la riscossione delle rette da parte degli utenti viene effettuato direttamente dall Ente. Confronto dati preventivi/consuntivi Descrizione Dati preventivi Dati consuntivi Differenza Incidenza % Numero servizi erogati/utenti 15890, ,00 779,00 105,16 Entrate 68000, ,00 0,00 100,00 Spese 96320, , ,84 106,08 Tasso di copertura 70,60 74,89-4,29 94,27 Dimostrazione del tasso di copertura ENTRATE Risorsa Descrizione Importo Proventi mensa scolastica 68000,00 TOTALE ENTRATE (A) 68000,00 SPESE Intervento Descrizione Importo Personale Acquisto di beni di consumo e/o materie prime Prestazione di servizi 90795,16 Utilizzo di beni di terzi Trasferimenti Interessi passivi ed oneri finanziari diversi Imposte e tasse Oneri straordinari della gestione corrente Ammortamenti di esercizio TOTALE SPESE (B) 90795,16 DIFFERENZA (A-B) +/ ,16 RAPPORTO DI COPERTURA DEL SERVIZIO (ENTRATE/SPESE*100) 74,89 Analisi dei principali scostamenti registrati e motivazione delle cause: Nel corso del 2015, a fronte di una diminuzione dei pasti consumati da parte di alunni e personale della scuola, rispetto al dato previsto, si è registrato una diminuzione dei costi di ordinaria manutenzione delle attrezzature della cucina e delle utenze a suo servizio (acqua, energia elettrica e gas). Per quanto riguarda gli incassi, pur evidenziando un numero costante di utenti che godono di riduzioni/esenzioni dal pagamento della mensa (in attuazione D.G.C. n. 63 dell 11/09/2013), negli ultimi anni si è registrato una minore insolvenza da parte degli utenti, grazie ad una migliorata gestione del servizio di rendicontazione e incasso delle tariffe. Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 32

33 Servizio PESO PUBBLICO Tipo di gestione: diretta, tramite vendita dei gettoni utilizzabili per il peso pubblico di San Pietro Mosezzo e della frazione di Nibbia. Confronto dati preventivi/consuntivi Dimostrazione del tasso di copertura ENTRATE Risorsa Descrizione Importo Peso e misura pubblica - diritti 7608,00 TOTALE ENTRATE (A) 7608,00 SPESE Intervento Descrizione Importo Personale 10059,90 Acquisto di beni di consumo e/o materie prime Prestazione di servizi Utilizzo di beni di terzi Trasferimenti Interessi passivi ed oneri finanziari diversi Imposte e tasse Oneri straordinari della gestione corrente Ammortamenti di esercizio TOTALE SPESE (B) 10059,90 DIFFERENZA (A-B) +/ ,90 RAPPORTO DI COPERTURA DEL SERVIZIO (ENTRATE/SPESE*100) 75,63 Analisi dei principali scostamenti registrati e motivazione delle cause: A fronte della diminuzione del numero dei servizi prestati, causati dal mancato funzionamento del peso pubblico situato in fraz. Nibbia, nel corso del 2015 non sono state fatte manutenzioni ordinarie, rimandando gli interventi necessari alla programmazione del prossimo bilancio. Relazione sulla gestione Esercizio 2015 (enti non sperimentatori) 33

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