Estratto del Verbale di Seduta DELLA GIUNTA COMUNALE DI REGGIO EMILIA

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1 COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA Estratto del Verbale di Seduta DELLA GIUNTA COMUNALE DI REGGIO EMILIA I.D. n. 131 in data 09/07/2015 P.G. n. L'anno duemilaquindici addì 09 - nove - del mese luglio alle ore 09:50 nella sede municipale, ritualmente convocata, si è riunita la Giunta Comunale, per la trattazione del seguente oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI REGGIO EMILIA E LA DIOCESI DI REGGIO EMILIA E GUASTALLA FINALIZZATO ALLA RICONVERSIONE, RIGENERAZIONE E VALORIZZAZIONE DI AREA POSTA IN VIALE TIMAVO. Alla discussione dell'oggetto sopraindicato, sono presenti: VECCHI Luca Sindaco SI SASSI Matteo Vice Sindaco SI CURIONI Raffaella Assessore NO FORACCHIA Serena Assessore NO MARAMOTTI Natalia Assessore SI MONTANARI Valeria Assessore SI NOTARI Francesco Assessore SI PRATISSOLI Alex Assessore SI TUTINO Mirko Assessore SI Presiede: VECCHI Luca Assiste il Segretario Generale: IOVINELLA Rosa

2 I.D. n. 131 IN DATA 09/07/2015 LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: - la nuova strumentazione per il governo del territorio comunale introdotta dalla Legge Regionale n. 20/2000 Disciplina generale sulla tutela e l uso del territorio è costituita dal Piano Strutturale Comunale (PSC), dal Piano Operativo Comunale (POC) e dal Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE); - il Comune di Reggio Emilia ha approvato, con deliberazione di Consiglio Comunale P.G. n. 5167/70 del 06/04/2011, il Piano Strutturale Comunale (PSC) ed il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) e la classificazione acustica entrati in vigore il 25/05/2011, a seguito di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna n. 77; - il RUE è stato oggetto di due varianti normative, l'una approvata con deliberazione di Consiglio Comunale P.G. n. 9602/51 del 25/03/2013, per correzione di errori materiali, adeguamenti a norme sovraordinate e sopravvenute ed integrazioni e specificazioni al disposto regolamentare, entrata in vigore il 24/04/2013, a seguito di pubblicazione sul BURER n. 111, e l'altra approvata con deliberazione di Consiglio Comunale I.D. n. 85 del 04/05/2015, per adeguamenti a norme sovraordinate e sopravvenute e per integrazioni e specificazioni al disposto regolamentare finalizzate ad incentivare interventi di rigenerazione urbana nei tessuti consolidati, negli ambiti di riqualificazione e nell'ar19 Mancasale, entrata in vigore il 20/05/2015, a seguito di pubblicazione sul BURER n. 113; - con deliberazione di Consiglio Comunale P.G. n. 9170/52 del 17/03/2014, è stato approvato il primo Piano Operativo Comunale, divenuto efficace a seguito di pubblicazione sul BURER n. 119 del 23/04/2014; con deliberazione di Consiglio Comunale I.D. n. 68 del 13/04/2015, è stata approvata la prima variante al Piano Operativo Comunale, divenuta efficace a seguito di pubblicazione sul BURER n. 104 del 06/05/2015; 2

3 - il Documento Unico di Programmazione (DUP) , approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 27/04/2015 unitamente al bilancio di previsione per l'anno 2015, individua come indirizzo strategico (3) il Progetto di territorio: la città sostenibile e di qualità, nella quale sono declinate le strategie e le priorità dell Amministrazione Comunale che perseguono, quale obiettivo generale, l'equilibrio tra sviluppo e risorse, mettendo al centro dell'azione amministrativa la rigenerazione urbana quale strumento per incentivare la riqualificazione della città esistente e il governo delle trasformazioni del territorio; - le strategie individuate sono finalizzate alla riduzione del consumo di suolo e a favorire la rigenerazione della città e del territorio esistente, anche attraverso una più efficace governance pubblica in grado di sollecitare la costruzione di una rete di relazioni tra pubblico e privato per condividere risorse economiche e competenze capace di sostenere le strategie di riqualificazione individuate dal PSC, nonché promuovere l'offerta insediativa all'interno degli ambiti da riqualificare e nella città consolidata; Premesso inoltre che: - l art. 18 della L.R. 20/2000 stabilisce che gli Enti Locali possano concludere accordi con privati attinenti al contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale e urbanistica; - l'articolo 20 della L.R. n. 15/2013 recante Semplificazione della disciplina edilizia, nel disciplinare il permesso di costruire (PdC) in deroga agli strumenti urbanistici, consente di derogare a specifici parametri tassativamente elencati dalle disposizioni urbanistiche (destinazioni d'uso ammissibili, densità edilizia, altezza e distanza tra i fabbricati e dai confini) esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, comprendendo tra questi ultimi, ex lege, anche gli interventi di riqualificazione urbana e di qualificazione del patrimonio edilizio esistente; - l'ente Seminario Vescovile è proprietario di un'area edificata sita a Reggio Emilia in viale Timavo (ex Seminario Vescovile), catastalmente censita al foglio 153, mappale 56, localizzata e classificata urbanisticamente dagli strumenti, all'interno della Città Storica, nella prima espansione novecentesca (art comma 3, lett b delle NA del RUE), 3

4 quale ambito ACS2 nella tavola R3.2 del RUE ed edificio di interesse individuato dall'istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali (IBC) della Regione Emilia Romagna; Rilevato che: - l'area denominata dell'ex Seminario Vescovile, per caratteristiche intrinseche (dimensioni, collocazione fisica, percezione collettiva), presupposti strutturali (sistema della mobilità, sistema degli insediamenti urbani e dei servizi), contesto urbano al quale si relaziona, presenta interesse strategico per la rigenerazione del tessuto esistente e della Città Storica in particolare; - il Comune, nella definizione degli indirizzi di rigenerazione e riqualificazione urbana, ha individuato la Città Storica e, dunque, la prima espansione novecentesca, come uno dei principali nodi da affrontare e risolvere per lo sviluppo della Città e del territorio, anche attraverso la promozione e il rafforzamento dell'insediamento di funzioni di rilevante interesse collettivo, in grado di valorizzarne il ruolo strategico per l'intera città; - in forza di una prima analisi territoriale e urbanistica, da approfondire e sviluppare, sono state focalizzate alcune specificità dell'area, idonee a definire le linee portanti di un intervento che la coinvolga: la storia, le peculiarità morfologiche, allocative, distributive; potenzialità di recupero e rigenerazione che consentano di assicurare una elevata flessibilità in ordine alle destinazioni d uso, coerenti con la storia e le peculiarità morfologiche del luogo, finalizzate a riconvertire l'immobile per usi di interesse pubblico con particolare attenzione al rafforzamento della permeabilità dell'area; l alta valenza culturale connessa alla funzione in atto, patrimonio da valorizzare e consegnare alle future generazioni in un contesto di rinnovata leggibilità di quello che è un significato perenne; - l'esigenza dunque, avvertita dalla Diocesi e condivisa dal Comune, è stata di attivare un processo finalizzato alla riqualificazione morfologica e funzionale dell immobile denominato ex Seminario, anche attraverso una ridefinizione di parte delle destinazioni d'uso in atto all'interno dell'area che sia funzionale ad un suo più completo utilizzo; 4

5 Rilevato inoltre che: - il Comune e la Diocesi intendono dare avvio ad un percorso comune che, articolandosi lungo un calendario di incontri predisposto ai sensi del comma 1 bis dell'articolo 11 della l. 241/90 e finalizzato all'accordo, individui le più efficaci modalità procedimentali (variante normativa al Regolamento Urbanistico Edilizio; autorizzazione al rilascio di PdC in deroga) e le migliori soluzioni di merito che possano consentire l'inserimento, all'interno dell'area, di funzioni e usi idonei ad adiuvarne possibili modalità di riqualificazione e rigenerazione coniugandoli con il miglior perseguimento del pubblico interesse, individuazione da ipostatizzarsi, una volta attinta, in Atto di Accordo ai sensi dell'articolo 11 della l. 241/90 o, se del caso, dell'articolo 18 della L.R. 20/2000 tra il Comune e la Diocesi per la definizione delle condizioni puntuali di realizzazione dell'intervento; - gli obiettivi che Diocesi e Comune intendono perseguire nel processo di rigenerazione dell ex Seminario, ai fini della stipula dell' Atto di Accordo, sono i seguenti: Sistema della mobilità: nel prefigurare il futuro dell area, occorrerà innanzi tutto prestare particolare attenzione alla soluzione dei problemi legati all assetto viabilistico ed al sistema complessivo della sua accessibilità, dei collegamenti e dei percorsi veicolari e ciclo-pedonali con le aree circostanti e con il resto della città. In particolare dovrà essere posta attenzione al tema degli accessi alla viabilità pubblica, nonchè alla localizzazione dei parcheggi pubblici e pertinenziali. Si dovranno inoltre individuare le soluzioni idonee a creare un adeguato collegamento tra l'area dell'ex Seminario Vescovile e il centro storico, in particolare cercando di approfondire i temi relativi all eliminazione dell effetto barriera dei viali di circonvallazione, in modo tale da garantire la permeabilità tra le due zone; Dotazioni Territoriali: nel comparto urbanistico si andranno ad individuare le dotazioni di servizi e spazi pubblici, le quote di aree verdi e di parcheggi, in considerazione della dotazione già presente in zona (ad es. parcheggi di via Cecati e di piazzale Fiume); Dotazioni Ambientali: dovrà essere predisposto uno studio di analisi dell esistente definendo standard quantitativi e qualitativi (la parte di città immediatamente circostante 5

6 è tra le più densamente costruite), in modo tale da garantire un migliore grado di permeabilità e una dotazione più elevata di aree verdi e destinate a servizi. Al fine di perseguire la sostenibilità ambientale dell intervento dovranno essere promosse soluzioni finalizzate al risparmio energetico e all utilizzo di fonti di energia alternativa e rinnovabile; dovranno essere analizzati gli aspetti legati all inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico del contesto territoriale, il ciclo di smaltimento e depurazione delle acque, nonché il ciclo di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti. Destinazione d'uso: occorrerà favorire, rispetto a quanto già previsto dalle norme di RUE, funzioni di interesse pubblico coerenti con la storia del luogo, legate in particolare ad attività sanitarie ed assistenziali, attività di istruzione, formazione e ricerca, attività congressuali, in grado di assicurare un elevata sicurezza e vivibilità dell area con una presenza ed un controllo sociale permanente. Dovrà essere approfondita la possibilità di insediare servizi pubblici o di interesse pubblico, sempre nel rispetto ed in coerenza con la morfologia architettonica dell'immobile. Ritenuto pertanto di dar luogo alla sottoscrizione del protocollo di intesa tra il Comune di Reggio Emilia, e la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, previamente concordato e positivamente valutato da parte dei soggetti interessati nel testo allegato alla presente deliberazione sotto la lettera A) quale sua parte integrante e sostanziale. Dato atto infine che il presente atto non comporta l'espressione del parere in ordine alla regolarità contabile; Visto l'art. 48 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267; Visto il parere favorevole del Dirigente del Servizio Rigenerazione e Qualità Urbana interessato, espresso in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell art.49, comma 1,del D. Lgs. 267/2000, e alla regolarità e correttezza amministrativa, ai sensi dell art.147-bis,comma 1, del D. L.gs. 267/2000; 6

7 Con voti unanimi palesemente espressi DELIBERA 1. di approvare lo schema di Protocollo d Intesa, nel testo allegato alla presente deliberazione sotto la lett. A), che dovrà essere stipulato tra il legale rappresentante del Comune di Reggio Emilia o suo delegato ed il legale rappresentante della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla o suo delegato, Via Vittorio Veneto n. 8, C.F , in qualità di Ente che agisce nell interesse dell Ente Seminario Vescovile il cui legale rappresentante pro tempore ha espresso adesione a quanto in appresso ai sensi dell art 1411 C.C. che disciplina il Contratto a favore di terzi, finalizzato alla riconversione, rigenerazione e valorizzazione di area posta in viale Timavo e sede dell'ex Seminario Vescovile verso fruizioni di interesse pubblico e collettivo; 2. di stabilire che il Protocollo d intesa avrà efficacia sino alla fine del mandato del Sindaco (2014/2019); 3. di dare atto che il legale rappresentante o il delegato Assessore alla Rigenerazione Urbana e del Territorio procederà alla sottoscrizione del presente Protocollo d'intesa con facoltà d'inserire in esso, fatta salva la sostanza dell'atto, tutte le integrazioni e precisazioni che si rendessero necessarie o utili al suo puntuale perfezionamento, dando fin d'ora per approvate tali precisazioni e integrazioni; 4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio approvato e pertanto non necessità di parere contabile. 7

8 Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE VECCHI Luca IL SEGRETARIO GENERALE IOVINELLA Rosa