Concordia Recycling Project. Genova, 17 febbraio 2016 Michele Peroni
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1 Concordia Recycling Project Michele Peroni
2 CONTENUTI 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. FASI OPERATIVE 5. STATO DELL ARTE 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 2
3 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. FASI OPERATIVE 5. STATO DELL ARTE 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 3
4 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING SAIPEM Società quotata in borsa Fatturato (2014) 12,8 B Circa dipendenti, opera in oltre 60 Paesi con personale di 129 nazionalità Leader mondiale nei servizi di ingegneria, procurement e costruzione (EPC) SAN GIORGIO DEL PORTO Leader riparazioni, riallestimento e conversione navale. Primo cantiere in Italia ad aver ottenuto la certificazione ISO 30000:2009 per la gestione dei processi di smantellamento e riciclo delle navi non più in esercizio (Ship Recycling Management) 4
5 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. FASI OPERATIVE 5. STATO DELL ARTE 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 5
6 2. INQUADRAMENTO GENERALE LA DEMOLIZIONE NAVALE OGGI A livello mondiale, più del 95% delle navi a fine vita vengono demolite in India, Bangladesh, Pakistan, Cina e Turchia Dati 2015 In India, Bangladesh e Pakistan la demolizione navale viene condotta mediante il «beaching method» (oltre il 60% del totale) Da oltre dieci anni UE ha preso coscienza ed avviato azioni politiche per denunciare ed iniziare a fronteggiare un attività illegalelegalizzata 6
7 2. INQUADRAMENTO GENERALE LA DEMOLIZIONE NAVALE FINO AD OGGI 7
8 2. INQUADRAMENTO GENERALE LA DEMOLIZIONE NAVALE FINO AD OGGI 8
9 2. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione (1989) Regolamento (CE) N. 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 giugno 2006 (recepimento europeo della Convenzione di Basilea) Convenzione di Hong Kong (IMO) - Convenzione internazionale sul riciclaggio delle navi sicuro e compatibile con l ambiente (2009) entrerà in vigore solamente dopo la ratifica di almeno 15 Stati Membri con tonnellaggio commerciale complessivo di almeno il 40% del totale mondiale di naviglio Regolamento (UE) N. 1257/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 relativo al riciclaggio delle navi (recepimento europeo della Convenzione di Hong Kong) entrato in vigore il obiettivo principale: riciclaggio sicuro ed ecocompatibile delle navi istituzione di un ELENCO EUROPEO DEGLI IMPIANTI DI RICICLAGGIO DELLE NAVI (entro ) Decreto legislativo 3 aprile 2006, n Norme in materia ambientale 9
10 2. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Il Regolamento 1257/2013 riprende tre punti fondamentali della HKC IHM Inventory of Hazardous Material SRF Ship Recycling Facility SRP Ship Recycling Plan 10
11 2. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Le date del Regolamento 1257/2013 Entrata in vigore: Applicazione: non prima del o 6 mesi dalla data in cui il volume annuo massimo combinato di riciclaggio delle navi degli impianti di riciclaggio delle navi iscritti nell elenco europeo rappresenta almeno 2,5 milioni di tonnellate di dislocamento a vuoto (LDT). In ogni caso non oltre il Elenco europeo delle SRF: entro il Obbligo IHM: dal per le nuove navi, tempo fino al per quelle esistenti, appena disponibile l elenco delle SRF per quelle da demolire 11
12 2. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Cass. Sez. III n del 13 settembre 2007 [ ] l attività di demolizione in senso stretto non può ricondursi ad una raccolta o smaltimento di rifiuti, attività queste successive che debbono essere realizzate da soggetto autorizzato. Nella nozione di gestione di rifiuti non può rientrare l attività di demolizione di una nave, così come non vi rientrano, di per sé, le attività di demolizione di un edificio o di strutture presso cantieri mobili e temporanei quali quello in questione. E evidente che la demolizione del delitto costituisca una attività che, per sua natura, produce rifiuti di diverse tipologie, che hanno necessità, una volta prodotti, di essere gestiti in conformità alle prescrizioni della normativa sui rifiuti, ma l attività di demolizione in sé non costituisce attività di gestione di rifiuti e non richiede quindi il possesso della relativa autorizzazione. [ ] E perciò chiaro che non la nave, oggetto di eventuale demolizione, sia configurabile come rifiuto, bensì quelle parti della stessa (sostanze, prodotti, materie) che sono prodotte dalla demolizione e siano destinate al recupero o allo smaltimento. Né potrebbe assimilarsi il relitto della nave ai veicoli fuori uso, sia in considerazione del fatto che per questi esiste una specifica disciplina in materia (d.lgs. 24 giugno 2003, n. 209), la cui applicabilità non può essere estesa al caso di specie, sia del fatto che per essi è previsto l inserimento nel Catalogo europeo dei rifiuti, che n è invece previsto per le navi. Pertanto, stante l impossibilità di qualificare giuridicamente la nave arenata in questione come un rifiuto, la sua demolizione non poteva essere ricondotta ad una attività di gestione di rifiuti, ma a quella di un cantiere di demolizione. 12
13 2. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Deliberazione del Consiglio dei ministri 11 marzo 2013 La nave Concordia è destinata alla demolizione e, come tale, soddisfa la definizione di rifiuto ai sensi della direttiva 2008/98/UE e del regolamento (CE) n. 1013/2006. La delibera specifica che l'allegato III al regolamento (CE) n. 1013/2006, voce GC030, classifica tra i rifiuti contenenti metalli le "navi ed altre strutture galleggianti destinate alle demolizioni adeguatamente vuotate di qualsiasi carico e di altri materiali serviti al loro funzionamento che possono essere classificati come sostanze o rifiuti pericolosi" 13
14 2. INQUADRAMENTO GENERALE L AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE n del 17 luglio 2014 «l attività rientra nel campo di applicazione della parte II del D.Lgs. 152/2006 in quanto impianto di trattamento di rifiuti pericolosi con potenzialità superiore a 10 t/giorno (voce 5.1 dell allegato VIII alla parte II)» 14
15 2. INQUADRAMENTO GENERALE L AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE n del 17 luglio
16 2. INQUADRAMENTO GENERALE L AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE n del 17 luglio 2014 All interno delle aree autorizzate in AIA sono effettuabili le seguenti operazioni: Cernita ed eventuale riduzione volumetrica (R12 D13) Riconfezionamento (R12 D14) Recupero metalli (R4 R12) Prà-Voltri Area Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) Molo Ex Superbacino Area Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) Calata Grazie Aree Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) / Recupero Metalli (R4) 16
17 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. FASI OPERATIVE 5. STATO DELL ARTE 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 17
18 4. IL PROGETTO CONCORDIA 18
19 3. IL PROGETTO CONCORDIA 27/07 Il secolo XIX.it 30/06 Repubblica.it 26/07 Protezione civile.it 9 di ottobre 2014 è stato espletato tutto l iter amministrativo per l ottenimento delle autorizzazioni Repubblica.it Il 14 ottobre è stato conferito all impianto il primo carico di rifiuti 19
20 3. IL PROGETTO CONCORDIA IL PRIMO GRANDE PROGETTO DI RICICLAGGIO NAVALE IN ITALIA E IL PIÙ GRANDE IN EU 20
21 3. IL PROGETTO CONCORDIA PORTO DI PRÀ-VOLTRI e PORTO DI GENOVA Tre differenti aree di lavoro: 1. Porto di Prà Voltri 2. Porto di Genova Molo «Ex Super Bacino» 3. Porto di Genova Bacino di carenaggio n. 4 21
22 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. FASI OPERATIVE 5. STATO DELL ARTE 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 22
23 4. FASI OPERATIVE FASE 1 Ricezione Relitto a Prà-Voltri ed alleggerimento Operazioni necessarie per ricevere il relitto nel sito di Prà- Voltri e ridurre il pescaggio attraverso la rimozione di arredi ed allestimenti dei ponti al di sopra della linea di galleggiamento (Alleggerimento) FASE 2 Trasferimento al Molo Ex Superbacino e smantellamento FASE 3 Attività preparatorie per ingresso in Bacino n.4 FASE 4 Smantellamento finale in Bacino n.4 Trasferimento al Molo Ex Superbacino e attività di demolizione dei ponti dal 14 al 2, in preparazione al trasferimento del Relitto nel Bacino di Carenaggio n.4 Attività necessarie alla rimozione degli "sponsons" e trasferimento al Bacino di Carenaggio n.4 Include tutte le operazioni restanti da eseguire nel Bacino di Carenaggio n.4 fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del Relitto 23
24 4. FASI OPERATIVE FASE 1 PORTO DI PRÀ-VOLTRI Operazioni di alleggerimento BANCHINA VI MODULO DIGA FORANEA 24
25 4. FASI OPERATIVE FASE 2-3 PORTO DI GENOVA Operazioni di smantellamento dei ponti superiori e rimozione sponson Molo Ex Superbacino (380 m x 19 m) 25
26 4. FASI OPERATIVE FASE 4 PORTO DI GENOVA Demolizione finale presso il bacino di carenaggio n.4 (267 m x 40 m) Bacino 4 Bacino 5 26
27 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. FASI OPERATIVE 5. STATO DELL ARTE 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 27
28 5. STATO DELL ARTE : Ormeggio presso la diga foranea del porto di Prà-Voltri e passaggio di proprietà a Saipem / San Giorgio del Porto Avvio messa in sicurezza e predisposizione del relitto per le lavorazioni successive (impianti antincendio, elettrico, installazione gru, ecc.) e dell iter amministrativo Preparazione del Piano Riciclaggio Nave : Conclusa prima fase di ricerche dell'ultimo disperso nei ponti riemersi col rigalleggiamento (2, 3, 4, 5) : Consegna del Piano di Riciclaggio Nave in sede di Osservatorio di Monitoraggio; incontri con Enti Pubblici per approfondimento dettaglio delle attività : Il Consorzio ha ricevuto Provvedimento che sancisce a tutti gli effetti la chiusura dell iter amministrativo e consente di avviare le attività di alleggerimento : Partono i primi camion destinati agli impianti di smaltimento : Conclusione Fase : Arrivo della Concordia presso il Molo Ex Superbacino (GE) : Fase 2 in corso ultimata rimozione dal ponte 14 al ponte 7 28
29 5. STATO DELL ARTE FASE 1 DI ALLEGGERIMENTO PORTO DI PRÀ-VOLTRI È consistita nella rimozione degli arredi e degli allestimenti interni al relitto nei ponti emersi Obiettivo: riduzione del pescaggio per successivo trasferimento della nave presso il molo Ex Superbacino dove si procederà con la demolizione dei ponti superiori e delle relative strutture Operatori impegnati: fino ad un picco di circa 350 ingombranti legno rottami metallici raee inerti isolanti 30/04/2015 GESTITE 5691,88 tonnellate di rifiuti 29
30 5. STATO DELL ARTE FASE 1 DI ALLEGGERIMENTO PORTO DI PRÀ-VOLTRI 30
31 5. STATO DELL ARTE FASE 2 SMANTELLAMENTO PONTI SUPERIORI FASE 3 RIMOZIONE STRAND JACKS E TAGLIO SPONSON Attività in corso: FASE2: Attività di STRIP OUT e smantellamento AREE TECNICHE Taglio ponti superiori (ponte 12 e ponte 14 già eseguiti, ponte 11 in corso) FASE3: Modifica del sistema di galleggiamento (BCS) Rimozione num. 36 Strand Jacks Esterni Rimozione parte non strutturale dei cassoni (sponson) 31
32 5. STATO DELL ARTE Porto di Genova 32
33 5. STATO DELL ARTE Porto di Genova - Molo ex Superbacino 33
34 5. STATO DELL ARTE 34
35 5. STATO DELL ARTE IERI OGGI 35
36 5. STATO DELL ARTE IERI OGGI 36
37 1. IL CONSORZIO SHIP RECYCLING 2. INQUADRAMENTO GENERALE 3. IL PROGETTO CONCORDIA 4. LE FASI OPERATIVE 5. GESTIONE DEI RIFIUTI 37
38 6. GESTIONE DEI RIFIUTI STRATEGIA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Mappatura preliminare dei materiali e caratterizzazione delle differenti tipologie di rifiuti Separazione delle differenti tipologie di materiali al fine di massimizzare i quantitativi da avviare a recupero Minimizzazione delle attività di gestione a terra dei rifiuti, con il confezionamento e il taglio rottami a bordo Riduzione volumetrica nelle aree autorizzate in banchina del rottame metallico Rispetto del principio di prossimità per invio a recupero / smaltimento Tracciabilità di ogni fase di gestione dei rifiuti 38
39 6. GESTIONE DEI RIFIUTI CONFEZIONAMENTO A BORDO 39
40 6. GESTIONE DEI RIFIUTI IMPIANTO DI RICICLAGGIO NAVI - AIA n del 17 luglio
41 6. GESTIONE DEI RIFIUTI IMPIANTO DI RICICLAGGIO NAVI - AIA n del 17 Luglio 2014 VOLTRI Area Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) MOLO EX SUPERBACINO Area Deposito Rifiuti NP (R13/D15) CALATA GRAZIE Aree Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) / Recupero Metalli (R4) All interno delle aree autorizzate in AIA, sono effettuabili le seguenti operazioni: Cernita ed eventuale riduzione volumetrica (R12 o D13) Riconfezionamento (R12 o D14) Recupero metalli (R4) 41
42 6. GESTIONE DEI RIFIUTI 42
43 6. GESTIONE DEI RIFIUTI Situazione al 31/01/2016 CER DESCRIZIONE Q.tà (t) Fanghi di lavorazione con mitili 2, Oli idraulici 6, Rifiuti liquidi oleosi 4, Oli combustibili 49, Altre emulsioni 12, Imballaggi contaminati 0, Materiali Assorbenti 3, Materiali Assorbenti 6, Frigo 13, Televisori e lampade al neon 25, Apparecchiature elettriche ed elettroniche 261, Prodotti confezionati 23, Bombole a pressione 25, Sostanze inorganiche 0, Batterie al piombo 30, Pavimentazioni con resina 40, Rottami ferrosi 4180, Cavi elettrici 302, FAV (isolamenti) 1.696, Inerti 921, Carta e cartone 1, Metalli Ferrosi 7.435, Metalli non ferrosi 410, Plastica 25, Vetro 80, Legno 557, Rifiuti indifferenziati 1.560, Rifiuti ingombranti 860,0 Totale complessivo ,9 43
44 6. GESTIONE DEI RIFIUTI gestione rifiuti: DESTINAZIONI TIPOLOGIA MATERIALI OPERAZIONE (R/D) AREA GEOGRAFICA IMPIANTI INGOMBRANTI (es. sedie, tavoli divani, materassi, poltrone, ecc.) SMALTIMENTO SAVONA / BERGAMO / PISTOIA LEGNO (es. porte, ripiani) RECUPERO ALESSANDRIA VETRO RECUPERO GENOVA PLASTICA RECUPERO MILANO CARTA E CARTONI RECUPERO MILANO RAEE (es. televisori, frigoriferi, lampade) RECUPERO MILANO PRODOTTI CONFEZIONATI (es. saponi, detergenti, alimentari confezionati) SMALTIMENTO ALESSANDRIA / TORINO ROTTAMI METALLICI RECUPERO TORINO/MILANO ISOLAMENTI SMALTIMENTO SAVONA / TORINO / PISTOIA INERTI (es. piastrelle, ripiani, marmi) RECUPERO ALESSANDRIA 44
45 6. GESTIONE DEI RIFIUTI PRINCIPALI CRITICITÀ Condizioni del relitto Limitata disponibilità delle aree a terra Operatività a bordo Logistica di cantiere «Nuovo» quadro normativo Classificazione dei rifiuti 45
46 46
Concordia Recycling Project. Rimini, 04 novembre 2015 Valerio Mulas
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