Utilizzo del termine Biomasse nella gestione complessiva del Termoutilizzatore

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1 Utilizzo del termine Biomasse nella gestione complessiva del Termoutilizzatore ASM Brescia, con DGR del 2 agosto 1993, n , è stata autorizzata dalla Regione Lombardia alla costruzione dell impianto TermoUtilizzatore (di seguito TU), costituito da due unità di combustione per il trattamento di rifiuti urbani ed assimilabili. L'autorizzazione regionale prevedeva la successiva realizzazione di una 3 a linea, collegata funzionalmente e strutturalmente al sistema complessivo. Per tale motivo il TU è stato predisposto per il successivo intervento di completamento mediante installazione di tale linea. L atto formale con il quale il Comune di Brescia ha avviato le procedure per la costruzione della 3 a linea del TU, è la Deliberazione N. 70/3935 P.G. del 30 gennaio 2002, che tra gli altri aspetti stabilisce: Premesso: che la Regione Lombardia con deliberazione n del ha autorizzato ASM Brescia S.p.A. alla realizzazione di un impianto di termoutilizzazione dei rifiuti costituito da due linee di trattamento dei medesimi, con predisposizione per una terza linea; che ASM Brescia S.p.A. intende realizzare la terza linea di trattamento (originariamente prevista per i rifiuti), destinandola ai soli combustibili ad elevata valenza ambientale (biomasse), quali residui agro-alimentari, sanze, vinacce, residui di lavorazione del legno, residui del processo di riciclaggio della carta recuperata mediante raccolta differenziata, ecc. recependo gli orientamenti del cosiddetto "decreto Ronchi"; ( ) Con i voti favorevoli di tutti i presenti delibera: a) di esprimere il proprio benestare ad ASM Brescia S.p.A. per l'avvio di tutti gli atti inerenti alla realizzazione della linea dedicata alle biomasse presso il termoutilizzatore, alle seguenti condizioni: esclusività dell'alimentazione a biomasse di tale nuova linea, con riferimento ai materiali già indicati da questa amministrazione e precisamente: scarti vegetali, rifiuti della lavorazione del legno ed affini, trattati e non trattati, rifiuti da fibra tessile, rifiuti della lavorazione del tabacco, scarti di pulper da industria della carta, fanghi da acque reflue, fanghi dell'industria cartaria e oleosa, - pollina da allevamento avicoli; nonché separazione fisica della vasca destinata alle biomasse con relativo controllo del sistema di caricamento, separato da quello utilizzato per le due linee dedicate ai rifiuti solidi urbani e speciali; destinazione, da parte di ASM Brescia S.p.A., di un importo pari a 5 e per ogni tonnellata di biomasse bruciate nella linea ad esse dedicata, ad un fondo che il Comune utilizzerà per iniziative in campo ecologico, quali l'incentivazione dell'uso delle fonti rinnovabili, il risparmio energetico, azioni di miglioramento del territorio, ecc.; ( ) Con la deliberazione sopra citata è stato introdotto il termine di biomasse associato ai combustibili ad elevata valenza ambientale, sia per descrivere il tipo di rifiuti che possono essere utilizzati nell alimentazione della futura 3 a linea del TU, sia per quantificare l importo che ASM dovrà corrispondere al Comune di Brescia per iniziative in campo ecologico. Detto termine è stato utilizzato anche da ASM Brescia S.p.A. nella nota del 15 marzo 2002 laddove comunica a Regione Lombardia e Provincia di Brescia quanto segue: La scrivente società informa gli 1

2 Enti in indirizzo di aver avviato le attività per il completamento dell impianto termoutilizzatore di Brescia, mediante l istallazione di una nuova unità di combustione a sole biomasse (materiali inclusi nell allegato 2 sub allegato 1 del DM ). L Asm, nella nota sopra citata, ha utilizzato la definizione di biomasse individuata dal Comune di Brescia, ma al contempo richiama la normativa vigente in tema di Norme tecniche per l utilizzazione dei rifiuti non pericolosi come combustibili o come altro mezzo per produrre energia ed in particolare l allegato n. 2 del DM Il Decreto della Regione Lombardia n del 5 dicembre 2005 di autorizzazione all esercizio delle operazioni di smaltimento del Termoutilizzatore richiama la norma nazionale prima citata ma non il termine biomasse e stabilisce che la terza linea è dedicata esclusivamente al recupero a fini energetici dei rifiuti non pericolosi di cui ai CER, previsti dall allegato 2 sub allegato 1 del DM 05/02/98, per le tipologie 1 (CDR ), 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 12, 14, Con il Decreto della Regione Lombardia n del 31/08/2007 viene pubblicata la Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata alla ditta ASM per l Impianto in via Malta 25/R a Brescia - Termoutilizzatore che stabilisce, anche per la 3 a linea, la tipologia dei rifiuti che può essere conferita all impianto (in tabella B.4. allegata sono riportati i codici relativi alla 3a linea). La definizione biomasse è stato utilizzata anche nella delibera n 22 del del Comune di Brescia in quanto l impiego di detto termine è in linea con la terminologia adottata negli accordi relativi all incentivo che ASM deve corrispondere al Comune, per le iniziative in campo ecologico. Per quanto concerne inoltre il tema della trasparenza nella valutazione del funzionamento del TU, a partire dal 2000, è stato avviato l Osservatorio sul funzionamento del Termoutilizzatore di Brescia con le seguenti attività: verificare attraverso i dati forniti dall ASM Brescia S.p.A., dalla Provincia di Brescia, dall ASL di Brescia e dall ARPA di Brescia, la tipologia, la quantità e la provenienza geografica dei rifiuti combusti nell impianto nonché la quantità e le caratteristiche delle scorie e delle polveri dell impianto di abbattimento; esaminare i dati delle emissioni a camino del T.U. forniti dall ASL di Brescia, ARPA di Brescia e ASM Brescia S.p.A.; promuovere iniziative periodiche per la divulgazione alla cittadinanza dei dati rilevati e per le azioni che la normativa ambientale assegna al Comune relativamente al Termoutilizzatore. Sul tema si ricordano, le seguenti relazioni a cura dell Osservatorio: a) rapporto sul funzionamento del Termoutilizzatore per gli anni 2000 e 2001; b) rapporto sul funzionamento del Termoutilizzatore per gli anni 2002 e 2003; c) rapporto sul funzionamento del Termoutilizzatore per gli anni 2004 e 2005; d) rapporto sul funzionamento del Termoutilizzatore per gli anni 2006 e 2007; e) rapporto sul funzionamento del Termoutilizzatore per gli anni 2008, 2009 e 2010; Tali documenti sono tutti consultabili sul sito del Comune di Brescia al link Termoutilizzatore.aspx). 2

3 L utilizzo del termine biomasse è stato adottato anche nell ambito dell Osservatorio del Termoutilizzatore, ed in particolare nelle pubblicazioni di cui alle precedenti lettere c) d) e), ove nei capitoli in cui sono riportate le tabelle con le quantità di rifiuti conferite al TU di Brescia, viene riportata la dicitura Biomasse per caratterizzare la tipologia di rifiuti che possono alimentare la 3a linea. Al fine di evitare equivoci nelle tabelle viene chiarito che: (**) Biomasse: Rifiuti con codici di cui all allegato 2 sub allegato 1 del DM 05/02/1998 ovvero scarti vegetali, scarti della lavorazione del legno, scarti di fibra tessile, scarti di pulper da industria di riciclaggio della carta, fanghi da acque reflue, ecc.. E stata inoltre dedicata una specifica tabella che riporta per ogni anno le tipologie e le quantità di rifiuti trattati nella 3a linea, a conferma della volontà di assicurare la massima trasparenza nella valutazione del funzionamento del TU. Con deliberazione della Giunta comunale in data 10 giugno 2014 è stato ricostituito l Osservatorio sul TU per gli anni 2014 e Il nuovo Osservatorio prenderà in esame il nuovo assetto di funzionamento determinato dall AIA n 1494 del 25/02/2014 ponendo particolare attenzione al conferimento dei rifiuti. 3

4 ALLEGATO N. 1 4

5 NB: Il Decreto Regionale n.9560 del 31/08/2007 nella tabella B.4 oltre ai codici CER sopra riportati ricomprendeva anche il codice (RSU), al fine di consentire durante le fasi di manutenzione della prima e seconda linea, il conferimento di RSU nei limiti delle tonnellate/anno alla 3 linea. Questo per raggiungere l obiettivo di limitare il più possibile il ricorso allo smaltimento in discarica dei RSU. Questo rifiuto non è più previsto nella tabella B.4 dell A.I.A vigente n del 25/02/2014, in quanto l alimentazione alle 3 linee del TU non viene più differenziata come in passato. E rimasto però il vincolo in A.I.A. di mantenere almeno 1/3 dei rifiuti totali conferiti al TU ricompresi nella tabella B.4. 5

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