Il commercio estero in Lombardia. Anno 2015

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1 Lombardia Statistiche Report N 3 / 216 Il commercio estero in Lombardia. Anno 215 Sintesi Nel 215 il saldo commerciale in Lombardia continua ad essere negativo (-4,2 miliardi di euro), al contrario di quello italiano e del Nord-Ovest. Variazione positiva rispetto all anno precedente sia per le importazioni sia per le esportazioni in Lombardia, nel Nord-Ovest e in Italia. La Lombardia è responsabile del 27% delle esportazioni e del 31% delle importazioni italiane. Con i Paesi UEM la Lombardia nel 215 ha registrato un deficit di oltre 17 miliardi di euro, con i BRICS di 7,6 miliardi. La Germania, primo partner commerciale della Lombardia, da sola rappresenta un quinto delle importazioni e produce un disavanzo commerciale pari a 8,7 miliardi di euro, pari alla metà del disavanzo che la Lombardia ha con i Paesi dell Unione Economica e Monetaria. Bilancia commerciale in attivo con l America settentrionale (+5,2 miliardi), il Medio Oriente (+4,1) e i Paesi europei non UE (+3,3). L 83% dell import lombardo proviene da 2 Paesi. I primi venti Paesi destinatari di prodotti lombardi cumulano il 73% delle esportazioni. Circa il 4% delle merci lombarde è destinato ai Paesi dell Unione Economica e Monetaria. Il 96% del commercio internazionale lombardo in valore riguarda la produzione manifatturiera. L export lombardo è particolarmente elevato nei settori dei macchinari, dei metalli e derivati e di tessile, abbigliamento, pelli e accessori. La Lombardia è importatrice netta di elettronica, di sostanze e prodotti chimici, di articoli farmaceutici e di prodotti alimentari, bevande e tabacco. A cura di: Laura Fossi La provincia di Milano è responsabile di oltre il 5% dell import ma solo di un terzo dell export: questo genera un deficit pari a 24 miliardi di euro nella bilancia commerciale milanese. Numero chiuso il: 18 aprile 216

2 I dati sul commercio estero provengono da due diverse rilevazioni che monitorano lo scambio di merci. Per rilevare gli acquisti e le cessioni tra Paesi UE si utilizza l indagine Intrastat, che raccoglie gli elenchi riepilogativi dei movimenti presentati dagli operatori economici obbligati in funzione di un sistema di soglie a presentare dichiarazioni mensili o trimestrali. Le dichiarazioni mensili coprono circa il 98 per cento degli scambi complessivi. Per rilevare importazioni ed esportazioni con il resto del mondo vi è l indagine Extrastat, che a cadenza mensile raccoglie il dato dalle dichiarazioni doganali. Da poco Istat ha rilasciato i dati territoriali relativi all anno 215 di seguito analizzati. Lo scambio commerciale in Lombardia e in Italia Nel 215 il saldo commerciale in Lombardia continua ad essere negativo (-4,2 miliardi di euro), al contrario di quello italiano e del Nord-Ovest (tabella 1). Rispetto all anno precedente le importazioni e le esportazioni sono cresciute in tutti e tre gli ambiti territoriali, anche se l import è aumentato maggiormente in Lombardia (+4,6%), mentre l export (+1,5 in Lombardia) ha avuto una dinamica migliore a livello nazionale. Nel 215 in Lombardia deficit commerciale di 4,2 miliardi Tabella 1 Scambio commerciale in Lombardia, nel Nord-Ovest e in Italia. Anni Italia Nord-ovest Lombardia Importazioni 214 Valori Migliaia di Euro Variazione % sull'anno -1,1% -,2%,1% precedente 215 Valori Migliaia di Euro Variazione % sull'anno 3,3% 4,3% 4,6% precedente Esportazioni 214 Valori Migliaia di Euro Variazione % sull'anno 2,2% 2,2% 1,3% precedente 215 Valori Migliaia di Euro Variazione % sull'anno 3,8% 2,7% 1,5% precedente Saldo commerciale 214 Valori Migliaia di Euro Valori Migliaia di Euro Figura 1 Esportazioni in Lombardia, nel Nord-Ovest e in Italia. Anni (valori in milioni di euro) ITALIA Nord-Ovest Lombardia La figura 1 rappresenta un più lungo trend temporale delle esportazioni. Da questa si osserva che l unica grande caduta si è avuta nel 29 ma che i livelli pre-crisi sono stati 2

3 presto recuperati e sorpassati. Il grafico permette anche di cogliere l evoluzione della quota di esportazioni rappresentata dalla Lombardia e dal Nord-Italia sul totale nazionale: Il Nord-Ovest è responsabile del 4% delle esportazioni italiane e la Lombardia del 27%, (in lieve e lento calo), dato quest ultimo tuttavia inferiore alla quota di import della Lombardia sul totale nazionale (31%). Se paragonati alla quota di Pil prodotta nella regione sul totale nazionale (21,6% nel 214), si rende evidente l elevato grado di apertura commerciale della Lombardia. Con quali aree geografiche gli scambi sono più intensi? I tre contesti territoriali non si discostano molto per aree geografiche di esportazione (figura 2): circa il 4% delle merci è destinata ai Paesi dell Unione Economica e Monetaria (UEM), aggiungendo le merci esportate negli altri Stati dell UE si cumula oltre il 54% e con riferimento all export nell intera Europa si arriva al 65%. Le altre destinazioni più rilevanti sono l America settentrionale, più intensamente per il resto d Italia che per la Lombardia, e, con intensità inversa, l Asia orientale e centrale. Figura 2 Composizione percentuale per area di destinazione delle esportazioni in valore di Lombardia, Nord-Ovest e Italia. Anno 215. Il 65,8% dell export lombardo ha l Europa come destinazione. Italia Nord-Ovest 4,2% 39,6% 14,7% 14,4% 1,8% 11,7% 3,2% 1,4% 9,6% 2,9% 1,3% 9,4% 3,3% 5,2% 3,7% 5,1% 9,8% 1,7% 1,8% 1,3% Lombardia 4,% 14,3% 11,5% 2,9% 1,4% 8,3% 3,3% 5,7% 11,3% 1,3%,% 1,% 2,% 3,% 4,% 5,% 6,% 7,% 8,% 9,% 1,% UEM Altri Paesi UE Paesi Europei non Ue Africa settentrionale Altri paesi africani America settentrionale America centro-meridionale Medio Oriente Altri paesi asiatici Oceania e altri territori Data la peculiarità della struttura produttiva lombarda, così come il saldo commerciale complessivo, sono diversi dal dato nazionale anche i saldi che sintetizzano la direzione del commercio estero lombardo con le varie aree del mondo. In particolare, molto del deficit lombardo si crea nei rapporti commerciali con i Paesi dell Unione Europea, area in cui a livello nazionale si registra invece un saldo positivo. La tabella 2 indica che con i Paesi UEM la Lombardia nel 215 ha registrato un deficit di oltre 17 miliardi di euro, a cui si aggiunge un -7,6 miliardi con i BRICS. Bilancia in attivo invece con l America settentrionale (+5,2 miliardi), il Medio Oriente (+4,1) e i Paesi europei non UE (+3,3). In realtà questi andamenti sono dovuti per la maggior parte ai flussi commerciali con un numero limitato di Paesi. 3

4 Tabella 2 Importazioni ed esportazioni della Lombardia per area geografica e geoeconomica. Anni (valori in migliaia di euro) Importazioni Esportazioni Saldo commerciale Unione europea Europei non Ue Africa settentrionale Altri paesi africani America centro-meridionale America settentrionale Asia centrale Asia orientale Medio Oriente Oceania Altro Totale Mondo UEM BRICS I rapporti commerciali con la Germania nel 215 hanno rappresentato per la Lombardia un disavanzo di 8,7 miliardi La Germania si conferma il primo partner commerciale per la Lombardia (da sola rappresenta un quinto delle importazioni tabella 3), con quote stabili di import ed export rispetto all anno precedente. Il saldo è tuttavia negativo per la regione: il disavanzo commerciale è pari a 8,7 miliardi di euro, pari alla metà del disavanzo che la Lombardia ha con i Paesi dell Unione Economica e Monetaria. Tabella 3 Classifica dei primi 2 paesi per quote di importazioni ed esportazioni in valore in Lombardia. Anno 215. Importazioni 215 Esportazioni 215 Classifica Paesi Valore (milioni ) Quota % Classifica Paesi Valore (milioni ) Quota % 1. = Germania ,4% 1. = Germania ,3% 2. Cina ,2% 2. = Francia ,1% 3. Francia ,7% 3. = Stati Uniti ,4% 4. = Paesi Bassi ,5% 4. = Svizzera ,8% 5. = Belgio ,6% 5. = Spagna ,3% 6. = Spagna ,3% 6. = Regno Unito ,8% 7. = Svizzera ,8% 7. = Cina ,1% 8. Stati Uniti ,2% 8. Polonia ,7% 9. Regno Unito ,1% 9. Paesi Bassi ,5% 1. Austria ,% 1. Turchia ,4% 11. Polonia ,9% 11. Belgio ,2% 12. Russia ,8% 12. Austria ,% 13. = Repubblica ceca ,7% 13. Russia ,8% 14. Turchia ,5% 14. Emirati Arabi Uniti ,5% 15. Ungheria ,5% 15. = Romania ,5% 16. Vietnam ,3% 16. Giappone ,5% 17. India ,1% 17. Hong Kong ,5% 18. = Svezia ,1% 18. Repubblica ceca ,5% 19. Giappone ,1% 19. Corea del Sud ,2% 2. Corea del Sud ,% 2. Arabia Saudita ,2% MONDO % MONDO % 4

5 Oltre il 5% dell import lombardo è addebitabile a soli 5 Paesi Osservando i maggiori partner commerciali, si nota che pur rimanendo salda al secondo posto come Paese importatore di merci lombarde, la Francia, tra i maggiori esportatori in Lombardia, ha ceduto il secondo posto alla Cina, la quale ha aumentato la propria quota sull import di,7 punti percentuali. La tabella 3 mostra anche l alta concentrazione degli scambi, soprattutto sul lato importazioni: i primi cinque Paesi di provenienza delle merci (Paesi Bassi e Belgio oltre ai tre già menzionati) cumulano oltre il 5% del valore della merce importata in Lombardia e i primi dieci, insieme, sfiorano il 7%. Sul lato dell export, particolarmente dinamico quello verso gli Stati Uniti, che, pur mantenendo la stessa posizione nella classifica dei principali destinatari dell export regionale, nel 214 rappresentavano la destinazione per il 6,7% dell export lombardo, quota salita a 7,4% nel 215. Al contrario, la Russia, che nel 214 era il nono paese per destinazione dell'export lombardo, è diventata nel 215 tredicesima, passando da una quota del 2,6% all 1,8% (tale flessione è attribuibile all embargo russo all'importazione di alcuni prodotti dall'unione Europea in seguito al conflitto in Ucraina). Le destinazioni dell export lombardo sono meno concentrate rispetto ai Paesi di origine dell import. Sul lato importazioni i primi 2 Paesi raggiungono l 83% dell import lombardo mentre i primi venti Paesi destinatari cumulano solo il 73% delle esportazioni. Anche se la testa di quest ultima classifica appare stabile tra 214 e 215, occorre segnalare che il Brasile, diciottesima destinazione nel 214 (per il valore di 1,4 miliardi di euro), nel 215 ha lasciato il posto agli Emirati Arabi Uniti (1,7 miliardi). Quali sono le merci più scambiate? I macchinari generano 32 miliardi di euro di scambi, due terzi in export, un terzo in import. Il 96% del commercio internazionale lombardo in valore riguarda la produzione manifatturiera. La figura 3 pertanto mostra il valore delle merci scambiate per settore merceologico offrendo un particolare dettaglio per la manifattura. Nei principali settori non manifatturieri (prodotti agricoli e minerari), come noto, la Lombardia è importatore netto. In ambito manifatturiero la situazione è diversificata. I macchinari, i prodotti della lavorazione dei metalli e quelli chimici sono le merceologie in cui, data la caratterizzazione produttiva regionale fortemente ancorata a questi settori, gli scambi sono più ingenti (intorno ai 3 miliardi). Seguono l elettronica, i prodotti tessili e i mezzi di trasporto. Con un volume di scambi tra i 1 e i 15 miliardi è poi la volta di apparecchi elettrici, articoli farmaceutici, prodotti alimentari e in gomma e materie plastiche. L export lombardo è particolarmente elevato, anche in relazione all import, per i macchinari, i metalli e derivati e il tessile. La Lombardia è invece importatrice netta di elettronica, di sostanze e prodotti chimici, di articoli farmaceutici e di prodotti alimentari, bevande e tabacco. Il 215, si osserva in figura 4, ha rappresentato per la Lombardia un momento di rilevante crescita rispetto all anno precedente nel commercio di mezzi di trasporto (+17% l import, +12% l export). In generale si è registrata una crescita in tutti i settori; in termini di esportazioni si è avuta una lieve contrazione solo per gli articoli farmaceutici e i prodotti in metallo. Discorso a parte merita la dinamica negativa di import ed export rispetto all anno precedente in relazione a coke e a prodotti petroliferi raffinati (unica significativa contrazione di importazioni), effetto tuttavia dovuto alla dinamica negativa dei prezzi del petrolio, che non si traduce anche in una diminuzione delle quantità importate ed esportate del prodotto. 5

6 Figura 3 Valore delle importazioni e delle esportazioni per settore merceologico in Lombardia. Anno 215. (milioni di euro) AA-Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca BB-Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati CE-Sostanze e prodotti chimici CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici CG-Articoli in gomma e materie plastiche; da minerali non metalliferi CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici CJ-Apparecchi elettrici CK-Macchinari ed apparecchi n.c.a. CL-Mezzi di trasporto CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere DD-Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata EE-Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento JA-Prodotti dell'editoria e audiovisivi; delle attività radiotelevisive MC-Prodotti delle altre attività professionali, scientifiche e tecniche RR-Prodotti delle attivita' artistiche, di intrattenimento e divertimento SS-Prodotti delle altre attività di servizi VV-Merci dichiarate come provviste di bordo, di ritorno e respinte, varie Import Export % 2% 1% % -1% -2% Figura 4 Variazione percentuale sull anno precedente delle importazioni e delle esportazioni nel manifatturiero in Lombardia. Anno 215. Importazioni - variazione percentuale Esportazioni - variazione percentuale % 1% % 1% 1% 2% 6% 4% 9% 1% 6% 6% 7% 5% 5% -1% CA CB CC CD CE CF CG CH CI CJ CK CL CM -3% -6% 8% 1% 17% 12% 9% 5% -3% -4% -24% -36% 6

7 La dinamica territoriale in Lombardia Così come a livello nazionale emergono significative differenze sui saldi commerciali, lo stesso vale per il territorio della Lombardia. La tabella 4 mostra sia l ammontare in valore delle esportazioni e delle importazioni nelle dodici province che la variazione rispetto all anno precedente e il saldo commerciale al 215. Tabella 4 Scambio commerciale per provincia. Lombardia. Anno 215. in migliaia di euro e variazione percentuale su anno precedente) (valori Importazioni Esportazioni Saldo commerciale valore 215 var% su 214 valore 215 var% su Bergamo ,2% ,3% Brescia ,8% ,4% Como ,1% ,3% Cremona ,5% ,1% Lecco ,1% ,4% Lodi ,7% ,4% Monza e Brianza ,5% ,3% Milano ,7% ,1% Mantova ,4% ,8% Pavia ,8% ,4% Sondrio ,4% ,% Varese ,4% ,5% Totale ,6% ,5% Milano è responsabile di oltre il 5% dell import ma solo di un terzo dell export: questo genera un deficit pari a 24 miliardi di euro nella bilancia commerciale milanese, che, non risultando sufficientemente compensato dal saldo delle altre province, genera un saldo negativo per l intera regione. In termini di avanzo commerciale, particolarmente buona rispetto alle altre province, è la performance di Brescia (+6,6 miliardi), Bergamo (+6,1) e Varese (+4,2), che rappresentano anche, dopo Milano, le prime tre province per valore delle esportazioni. Per quanto riguarda la dinamica rispetto al 214, le importazioni hanno registrato una crescita superiore al 9% in cinque province, mentre solo Lecco ha superato il +9% in termini di variazione dell export. Al contrario Pavia fa registrare valori fortemente negativi sia per l import che per l export (-14%). 7

8 Glossario Fonti Esportazioni: includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo. Esse sono valutate al valore FOB (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende il prezzo exfabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all'esportazione. Importazioni: comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano dal territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse sono valutate al valore CIF (cost, insurance, freight), che comprende: il valore FOB dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Merci: beni mobili, ossia tutti i prodotti concreti e tangibili oggetto di transazione commerciale. L energia elettrica, pur non essendo un bene mobile, è considerata merce ai fini statistici. Nelle statistiche del commercio con l estero sono incluse tutte le merci che formano oggetto di scambi internazionali, a eccezione di quelle che, per la loro particolare natura ovvero a seguito di accordi intervenuti in sede internazionale, vengono escluse dalla rilevazione. Intrastat: sistema di rilevazione relativo alle statistiche sugli scambi di beni tra gli Stati membri dell Unione europea, nel quale sono stabilite soglie temporali per le dichiarazioni degli operatori che effettuano tali scambi (cfr. operatore soggetto a dichiarazione Intrastat). Valore statistico: base di valutazione convenzionale, definita a livello internazionale, che comprende oltre al valore ex-fabrica della merce, le spese afferenti al trasferimento della merce sostenute dalla fabbrica fino alla frontiera nazionale del paese importatore (valore Cif) o esportatore (valore Fob). ISTAT Statistiche sul commercio con l estero di merci. Rilevazioni Cessioni/acquisti beni con i paesi UE (sistema Intrastat) e Commercio speciale esportazione/importazione extra UE. Per ulteriori approfondimenti: Commercio con l estero - Le esportazioni nelle regioni italiane - Annuario statistico Commercio estero e attività internazionali delle imprese Edizione Éupolis Lombardia Lombardia Statistiche Report Éupolis Lombardia - Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione supporta l esercizio delle funzioni di Regione Lombardia, attraverso la promozione e diffusione di un sistema avanzato di conoscenze, al fine di sostenere lo sviluppo complessivo del territorio lombardo e degli enti, istituzioni e organismi a esso relazionati. Lombardia Statistiche Report propone approfondimenti tematici presentando il posizionamento regionale sullo specifico argomento, frutto di apposite elaborazioni sui micro-dati delle più recenti indagini rese disponibili da ISTAT. 8