USO SICURO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Mantenimento delle caratteristiche di sicurezza Controlli periodici Formazione degli operatori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "USO SICURO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Mantenimento delle caratteristiche di sicurezza Controlli periodici Formazione degli operatori"

Transcript

1 USO SICURO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Mantenimento delle caratteristiche di sicurezza Controlli periodici Formazione degli operatori Ravenna, 1 febbraio 2013 ing. Mario ALVINO

2 SEMINARIO di AGGIORNAMENTO Attrezzature: Verifiche e Formazione Stato dell arte: DM , ex Art. 71, comma 13, del D.Lgs. 81/2008 Accordo , ex Art. 73, comma 5, del D.Lgs. 81/2008 Appunti di: Ing. Michele CANDREVA (1) Ravenna, 01 febbraio 2013 [1] Coordinatore [1] della della "Commissione Opere Opere Provvisionali, Presidente della della Commissione DM DM , della e Presidente Commissione della Accordo Commissione DM e della Commissione del Ministero DM del Lavoro del Ministero e delle Politiche del Lavoro Sociali e delle ed autore Politiche del Sociali prontuario ed autore informativo del prontuario "PONTEGGI informativo METALLICI "PONTEGGI FISSI" METALLICI casa editrice FISSI" EPC casa LIBRI editrice IIa EPC edizione LIBRI dicembre IIa edizione 2004 dicembre Il presente 2004 intervento, Il presente ai intervento, sensi della ai circ. sensi del della MLPS circ. del del 18/03/04, MLPS ha del natura 18/03/04, personale ha natura e non personale impegnativa e non impegnativa per la P.A.. per la P.A..

3 LUOGHI DI LAVORO PERCHÈ APPROFONDIRNE LA CONOSCENZA? milioni/anno di incidenti, di cui mortali milioni/anno di malattie professionali 2 milioni di morti/anno morti/giorno Fonte dati: Stima OIL nel mondo - Convegno Internazionale "Salute e sicurezza sul lavoro nelle PMI", Roma 1-3 ottobre 2003 Infortuni (1) (annui) sul lavoro e malattie professionali in Europa (Quadro generale per l'azione della CEE nel settore della sicurezza ) Europa morti/anno Italia (2) morti/anno 10 milioni su 120 milioni di lavoratori (1) (1) Fonte dati: Commissione UE - Pubblicazione "Europa Sociale 3/93", Lussemburgo 1994 (2) Fonte INAIL: 980 nel 2010 (infortuni c.ca nel 2010); 930 nel 2011 (infortuni c.ca nel 2011)

4 Nel 2010 gli infortuni (c.ca ) sul lavoro sono costati all Italia (stima INAIL) c.ca 24 miliardi di Fonte dati: On. Luigi Abate Convegno ANCE tenutosi a Latina, 25 gennaio 2012

5 Le cause di morte nei cantieri sono le stesse di 50 anni fa!!!... In occasione di un convegno tenutosi a Rimini il 30 maggio 2008, organizzato dall Ordine degli Ingegneri di Rimini, uno dei relatori ha molto correttamente e lapidariamente asserito (peraltro suffragato da dati INAIL):

6 Non abbiamo bisogno di nuove norme, bisogna applicare quelle che abbiamo!!!... Mentre gli ultimi tre ministri, Maroni-Damiano-Sacconi del Welfare, hanno sostanzialmente dichiarato:

7 Le leggi e i regolamenti non bastano, ma sono strumenti indispensabili!!!... Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, ha sostanzialmente dichiarato (2009):

8 Morti bianche fenomeno sempre inaccettabile!!!! Non si può abbassare la guardia, è necessario continuare a contrastare con determinazione la piaga del lavoro nero al quale si accompagnano fenomeni di sfruttamento!!!! Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, ha dichiarato 61/ma giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro ( ):

9 Per ogni euro investito oltre 2. 2 euro guadagnati!!!... (Convegno mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro organizzato da ILO e ISSA: Istambul, ) Il Direttore Generale dell INAIL dott. Giuseppe Lucibello al Convegno ACCREDIA-CENSIS-INAIL dell 8 giugno 2012:

10 Ben vengano: E allora? Le buone prassi e le linee guida Gli organismi paritetici La qualificazione delle imprese L informaz.ne-formaz.-addestramento Ing. M. Candreva I modelli di organizzazione e gestione aziendale ai fini di cui all art. 30 La certif/accredit e i sistemi di gestione

11 Ma soprattutto: L INFORMAZIONE La FORMAZIONE L ADDESTRAMENTO

12 Art. 10 Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, tramite le AA.SS.LL. del SSN, il Ministero dell interno tramite le strutture del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, l Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (ISPESL), il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, il Ministero dello sviluppo economico per il settore estrattivo, l Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), l Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), gli organismi paritetici e gli enti di patronato svolgono, anche mediante convenzioni, attività di INFORMAZIONE, assistenza, consulenza, FORMAZIONE, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane, delle imprese agricole e delle piccole e medie imprese e delle rispettive associazioni dei datori di lavoro.

13 Quanto il Sistema Paese investe in SALUTE E SICUREZZA? Il MLPS, in stretta collaborazione: con l INAIL, e con il Coordinamento Tecnico delle Regioni Attraverso la Comm. cons. perm. CCP (art. 6), il Comitato per l ind. e la valutaz. delle politiche attive e per il coord. nazionale delle attività di vigilanza (art. 5), i Comitati regionali di coord. (art. 7), il Sistema informativo nazionale per la prev. SINP (art. 8), l Interpello (art. 12), etc., ha prodotto:

14 n.1 DM Lavori sotto tensione DM del MLPS e MS, ex art. 82, c. 2: Vengono individuati i criteri per il rilascio alle aziende delle autorizzazioni per lavori elettrici sotto tensione in alta tensione, nonché i requisiti per i soggetti formatori. commissione Pubblicato in GU - Serie generale - n. 83 dell 11/4/2011

15 Art. 82, c. 2 Aziende autorizzate per lavori sotto tensione -DM Trattasi di lavori sotto tensione effettuati su impianti elettrici alimentati a frequenza industriale a tensione superiore a 1000 V È prevista in Allegato I una Commissione ministeriale (MLPS-MS-CEI-INAIL) che autorizza i soggetti formatori e le aziende L Allegato II contiene i requisiti minimi previsti per le Aziende che sono interessate a svolgere lavori sotto tensione L Allegato III contiene i requisiti dei Soggetti formatori e le caratteristiche dei corsi di formazione

16 Decreto 4 febbraio 2011 Diagramma delle funzioni Aziende e Soggetti formatori richiedenti Azione: - richiesta di autorizzazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Commissione per i lavori sotto tensione Composizione: - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Ministero della Salute - CEI - INAIL Azione: a) formula il parere di autorizz./sosp./revoca; b) accertamenti tecnici-amministrativi; c) accertamenti a seguito di incidenti; d) costituisce ed aggiorna l elenco delle autorizz.ni delle aziende e dei soggetti formatori; INAIL Azione: esegue sopralluoghi e accertamenti presso il richiedente; esprime il parere per i punti a), b), c) Min. del Lavoro e delle P. S. e Min. della Salute Azione: - rilascio dell autorizzazione/sospensione/revoca

17 Commissione D.D. n. 10 del (B.U. del MLPS) Compiti della Commissione: 1.Presso la Dir. Gen. delle Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro Div. VI, è istituita la Commissione per i lavori sotto tensione per le attività di cui al punto 2 dell Allegato I al D.M La Commissione di cui al precedente comma formula altresì pareri sulle problematiche concernenti gli aspetti relativi alla sicurezza delle attività di lavoro riguardanti impianti e apparecchiature elettriche.

18 n.2 DM Verifiche periodiche Decreto ex art. 71, c. 13 Modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all allegato VII e criteri per l abilitazione dei soggetti pubblici o privati. DM del MLPS di concerto con il MS e il MiSE sentita la CPSRePA commissione

19 Art. 71 Obblighi del datore di lavoro 8. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché: a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l'installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l'installazione corretta e il buon funzionamento; b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte: 1. ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi; 2. ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività; c) gli interventi di controllo di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente.

20 Art. 71 Obblighi del datore di lavoro 11. Oltre a quanto previsto dal comma 8, il datore di lavoro sottopone le attrezzature di lavoro riportate in allegato VII a verifiche periodiche volte a valutarne l effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato. La prima di tali verifiche è effettuata dall INAIL che vi provvede nel termine di 60 giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi delle ASL e di soggetti pubblici o privati abilitati con le modalità di cui al comma 13. Le successive verifiche sono effettuate dai soggetti di cui al precedente periodo, che vi provvedono nel termine di 30 giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può avvalersi di soggetti pubblici o privati abilitati, con le modalità del comma 13.

21 Art. 71 Obblighi del datore di lavoro 12. Per l effettuazione delle verifiche di cui al comma 11, le ASL e l ISPESL possono AVVALERSI del supporto di soggetti pubblici o privati abilitati. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione. 13. Le MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE periodiche di cui all allegato VII, nonché i CRITERI PER L ABILITAZIONE DEI SOGGETTI pubblici o privati di cui al comma precedente SONO STABILITI CON DECRETO del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentita con la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da adottarsi entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 14. Con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, d intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e province autonome di Trento e di Bolzano e sentita la Commissione consultiva di cui all articolo 6, vengono apportate le modifiche all allegato VII relativamente all elenco delle attrezzature di lavoro da sottoporre alle verifiche di cui al comma 11.

22 Stralcio della relazione di accompagnamento al Parlamento delle disposizioni integrative e correttive (pag.16) La modifica del comma 11 dell art. 71 è stata richiesta dalle parti sociali tramite l avviso comune Nel riconoscere l esistenza di criticità legate ai meccanismi delle verifiche ed in particolare, ai tempi delle attività devolute alle ASL ed all ISPESL ed al fine di superarle, le parti propongono di modificare il secondo capoverso del citato comma 11. Dal punto di vista tecnico la modifica è diretta a consentire che operino in funzione di verifica delle attrezzature di lavoro individuate dalla norma non solo l ISPESL e le ASL (i cui organici sono insufficienti a garantire un servizio adeguato), ai quali la verifica spetta in linea generale in prima battuta, ma anche agli organismi privati in possesso dei requisiti di legge

23 Alcuni dati.: Le ASL della Regione Lombardia risultano avere in carico sul territorio (dati presentati dalla Regione Lombardia in occasione del Convegno INAIL del a Milano): circa apparecchi di sollevamento, di cui mediamente circa /anno soggetti a verifica periodica. Nell anno 2010 sono stati sottoposti a verifica periodica apparecchi, con una copertura del 32% circa attrezzature a pressione, di cui mediamente circa /anno soggette a verifica periodica. Nel 2010 sono state sottoposte a verifica periodica attrezzature, con una copertura del 44%

24 Obiettivi del legislatore Azzerare l arretrato, cioè quel 70% 80% di verifiche periodiche inevase (con l ausilio dei S.A.) Fornire certezza al datore di lavoro circa l effettuazione delle verifiche periodiche entro i termini temporali di cui al comma 11 dell art. 71 e cioè entro 60 gg. o 30 gg., rispettivamente a seconda che trattasi di prima delle verifiche periodiche (PVP) o verifiche periodiche successive alla prima (VPS)

25 Datore di lavoro Richiede la P.V.P. all INAIL ed indica un Soggetto Abilitato Richiede le V.P.S. all ASL ed indica un Soggetto Abilitato no Entro 60 gg. dalla richiesta si no Entro 30 gg. dalla richiesta si Il Datore di lavoro si rivolge ad un Soggetto Abilitato qualsiasi end Il Datore di lavoro si rivolge ad un Soggetto Abilitato qualsiasi end

26 si Entro 60 gg. dalla richiesta l INAIL interviene direttamente l INAIL procede con accordi condizionati ai principi di economicità della PA L INAIL si avvale del Soggetto Abilitato scelto dal D.d.L. end con INAIL Dip. Perif. no con ASL verifica entro 60 gg. dalla richiesta Il Datore di lavoro si rivolge ad un Soggetto Abilitato qualsiasi end con DPL end si si end Il D.d.L. si rivolge ad un Soggetto Abilitato qualsiasi verifica entro 60 gg. dalla richiesta L INAIL comunica alla Commissione di Abilitazione no esamina sospende cancella

27 si Entro 30 gg. dalla richiesta l ASL interviene direttamente l ASL procede con accordi condizionati ai principi di economicità della PA L ASL si avvale del Soggetto Abilitato scelto dal D.d.L. end no con ASL con INAIL Dip. Perif. verifica entro 30 gg. dalla richiesta Il Datore di lavoro si rivolge ad un Soggetto Abilitato qualsiasi end con DPL end si si end Il D.d.L. si rivolge ad un Soggetto Abilitato qualsiasi verifica entro 30 gg. dalla richiesta L ASL comunica alla Commissione di Abilitazione no esamina sospende cancella

28 Ancora alcuni dati.: L INAIL, sul territorio nazionale, nel 2012 ha gestito verifiche periodiche.

29 Tariffe: Nel caso di verifiche effettuate da INAIL, ASL, ARPA, o tramite accordi (e quindi entro i termini di 60 o 30 gg) una quota pari al 15% delle tariffe definite dal soggetto pubblico titolare della funzione è destinata a coprire i costi legati all attività di CONTROLLO dell operato dei soggetti abilitati, all attività amministrativa, di controllo, di monitoraggio, di costituzione, di gestione e di mantenimento della BANCA DATI informatizzata; la rimanente quota resta di spettanza del SA che ha effettuato la verifica.

30 Tariffe: Nel caso di verifiche effettuate da soggetti abilitati di cui all elenco dell allegato III (e quindi decorsi i termini di 60 o 30 gg) : a) il datore di lavoro comunica al soggetto titolare della funzione il nominativo del S.A., pubblico o privato, incaricato della verifica; b) i compensi dovuti al S.A., pubblico o privato, non possono differire, in eccesso o in difetto, di oltre il 15% dalle tariffe applicate dal soggetto titolare della funzione (o dal decreto di prossima emanazione sulle tariffe unificate); c) il S.A., pubblico o privato, che è stato incaricato dal datore di lavoro della verifica, corrisponde all INAIL una quota pari al 5% della tariffa stabilita dal soggetto titolare della stessa funzione per la gestione ed il mantenimento della banca dati informatizzata.

31 Commissione D.D. n. 83 del (B.U. del MLPS) Compiti della Commissione:

32 Circ. MLPS n. 21/2011 OGGETTO: Verifiche periodiche delle attrezz. di lavoro Primi chiarimenti in ordine al contenuto delle istanze di cui al punto 1.1 dell Allegato III al D.M Circ. MLPS n. 11/2012 OGGETTO: D.M concernente - Chiarimenti. Circ. MLPS n. 22/2012 OGGETTO: Trasmissione documentazione concernente le attrezzature di lavoro rientranti nel D.M e nell Allegato VII del D.Lgs. 81/08. Circ. MLPS n. 23/2012 OGGETTO: D.M concernente - Chiarimenti. N. 4 elenchi di S.A. e il DD TARIFFE

33 Tariffe: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI COMUNICATO Determinazione delle "Tariffe" per le attività di verifica periodica delle attrezzature di lavoro di cui all'allegato VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni. (12A12624) (GU n. 279 del ) Si rende noto che, in data 23 novembre 2012, con decreto dirigenziale sono state determinate le «Tariffe» per le attività di verifica periodica delle attrezzature di lavoro di cui all'allegato VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, e sono reperibili nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ( all'interno della sezione «Sicurezza nel lavoro».

34 Inesattezze/Suggerimenti 1/6 Incompatibilità per i SA ad effettuare: Consulenza, Progettazione, Indagini supplementari, Calcolo vita residua, ecc.. Va da se che il SA non può asserire: Siamo inoltre autorizzati ad effettuare il calcolo dell assegnazione della vita residua delle apparecchiature. Ovviamente il verificatore di un SA non può svolgere prestazioni libero-professionali (ad es. indagini supplementari), al di fuori della collaborazione con il soggetto abilitato e/o su attrezzature diverse da quelle dallo stesso verificate Circolazione delle informazioni in tempo reale: è necessario fare in modo che la comunicazione da parte del STdF di affidamento dell incarico al SA sia una comunicazione efficace, allo scopo di evitare che la comunicazione pervenga al SA addirittura in tempi successivi ai 30 (VPS) o 60 (PVP) gg. Dopo i 30 (VPS) o 60 (PVP) gg. il DdL, fermo restando quanto previsto dall art. 3, c. 2 del DM , può avvalersi del SA: naturalmente senza ulteriori conferme da parte del STdF

35 Inesattezze/Sggerimenti 2/6 Richieste inconferenti: né il STdF né il SA può subordinare l effettuazione della verifica periodica al ricevimento preventivo del DVR, del nominativo del RSPP e del MC, degli adempimenti di cui al DPR 462/01, ecc. Contratti: i compensi dovuti al SA non possono differire, in eccesso o in difetto, di oltre il 15% dalle tariffe Sedi regionali: sedi operative simboliche in cui non si è rintracciabili né telefonicamente né a mezzo mail non sono compatibili con l attività di SA

36 Inesattezze/Sggerimenti 3/6 Comportamento non corretto: il verificatore del SA mentre può lasciare il biglietto da visita al DdL indicando in detto biglietto il nome del SA, nonché il proprio titolo professionale e il relativo nome, ovviamente non può lasciarne uno indicando accanto al proprio nome e titolo professionale anche l attività di calcolo a fatica, di effettuazione di indagini supplementari, ecc. Tariffe: le tariffe sono omnicomprensive, pertanto non devono essere incrementate del costo del carburante, dell autostrada, del verificatore, ecc. Contratti di fitto/comodato delle sedi regionali: detti contratti devono rispettare il requisito di indipendenza e imparzialità

37 Inesattezze/Sggerimenti 4/6 È ragionevole prevedere, stante l esperienza fino ad oggi maturata, che i decreti dirigenziali contenenti gli elenchi dei SA vengano pubblicati nel n. di 4 all anno. Al fine di evitare inutili perdite di tempo è opportuno che i SA trasmettano alla Commissione di cui al DM le loro richieste di estensione una per volta restando in attesa della conclusione del singolo procedimento prima dell inoltro di una successiva richiesta Il DdL deve trasmettere, con attenzione, le richieste di PVP all INAIL e quelle di VPS all ASL/ARPA, ma nel contempo anche il STdF e il SA verifichino la correttezza della trasmissione. Nell ottica della semplificazione è bene evitare che: il STdF nell affidare la verifica al SA indicato dal DdL non deve chiedere al SA la conferma o meno di accettazione dell incarico entro 5 giorni

38 Inesattezze/Sggerimenti 5/6 Da una FAQ di un STdF: D.: Ho richiesto una verifica, ma non ho ricevuto risposta dal Servizio. R.: Le verifiche vengono pianificate solo in seguito al pagamento del corrispettivo. A partire dalla data del pagamento il Servizio effettua l intervento entro i termini fissati dalla normativa. Nell ottica della semplificazione è bene evitare che: il verbale di verifica periodica debba essere quello consegnato dal STdF numerato progressivamente e recante il logo del STdF. Viceversa e per ovvi motivi si utilizza quello riportato in Allegato IV al DM

39 Inesattezze/Sggerimenti 6/6 Comportamento non corretto: il STdF invita. Ad utilizzare unicamente gli strumenti disponibili nel Portale del Servizio per la Richiesta di Verifiche. Ad inoltrare Richiesta di Verifica preferibilmente entro 30 giorni dal relativo termine di scadenza (in caso contrario il Servizio si riserva il diritto di invitare la ditta a riformulare la richiesta entro i termini sopra indicati). Ricordo, viceversa, che è consentito effettuare la richiesta cumulativa

40 Tutti i provvedimenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono pubblicati nella sezione: sicurezza nel lavoro del sito del MLPS Grazie per l attenzione e buon lavoro

41 n.3 Accordi in sede di CPSRePA ex artt. 34, c. 2 e 37, c. 2, del D.Lgs. 81/08 (pubblicati in G.U. n. 8 dell 11 gennaio 2012) 1. Accordo Stato-Regioni sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti del RSPP, ai sensi dell art. 34, c. 2, del D.Lgs. 81/ Accordo Stato-Regioni per la formazione dei lavoratori, dirigenti e preposti, ai sensi dell art. 37, c. 2, del D.Lgs. 81/2008.

42 n.4 Accordo in sede di CPSRePA ex art. 73, c. 5, del D.Lgs. 81/08 (approvato il e pubb.in G.U. n. 60 del S.O. n. 47) Accordo Stato-Regioni ex art. 73, c. 5 Vengono individuate le ATTREZZATURE di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (ivi compresi i soggetti di cui all art. 21, c. 1 del D.Lgs. 81/08: compon. impresa fam., lav. aut., coltiv. diretti fondo, artigiani, ecc.), le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione.

43 Art. 73, c. 5 Attestato di abilitazione c.d. Patentino Il presente accordo costituisce attuazione dell'articolo 73, comma 5 del D.Lgs. n. 81/2008, ove si demanda alla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome l'individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali é richiesta una specifica abilitazione degli operatori, ivi compresi i soggetti di cui all articolo 21, comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008, e delle modalità per il riconoscimento di tale abilitazione nonché la individuazione dei soggetti formatori, della durata, degli indirizzi e dei requisiti minimi di validità della formazione. La partecipazione ai suddetti corsi, secondo quanto disposto dall'articolo 37 del D.Lgs. n. 81/2008, deve avvenire in orario di lavoro e non può comportare oneri economici per i lavoratori. La formazione di seguito prevista, essendo formazione specifica, non è sostitutiva della formazione obbligatoria spettante comunque a tutti i lavoratori e realizzata ai sensi dall'articolo 37 del D.Lgs. n. 81/2008. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi.

44 Art. 73, c. 5 Attestato di abilitazione c.d. Patentino Elenco delle attrezzature Soggetti formatori Contenuti dei corsi di formazione riportati in 8 allegati

45 Attrezzature ALLEGATO III PLE con stab. MG 1 h + MT 3 h + MP 4 h = 8 h PLE senza stab. MG 1 h + MT 3 h + MP 4 h = 8 h PLE con e senza stab. MG 1 h + MT 3 h + MP 6 h = 10 h ALLEGATO IV GRU caricatrici idrauliche MG 1 h + MT 3 h + MP 8 h = 12 h ALLEGATO V GRU a torre a rotazione in basso MG 1 h + MT 7 h + MP 4 h = 12 h GRU a torre a rotazione in alto MG 1 h + MT 7 h + MP 4 h = 12 h GRU a torre a rotazione in basso e in alto MG 1 h + MT 7 h + MP 6 h = 14 h

46 Attrezzature ALLEGATO VI CARRELLI ind.li semoventi_mg 1 h + MT 7 h + MP 4 h = 12 h CARRELLI semoventi a braccio telescopico MG 1 h + MT 7 h + MP 4 h = 12 h CARRELLI sollevatori elevatori semoventi telescopici rotativi MG 1 h + MT 7 h + MP 4 h = 12 h CARRELLI ind.li+telescopici+telescopici rotativi MG 1 h + MT 7 h + MP 8 h = 16 h ALLEGATO VII GRU mobili su ruote con braccio telescopico o tralicciato ed eventuale falcone fisso MG 1 h + MT 6 h + MP 7 h = 14 h in aggiunta GRU mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile T 4 h + MP 4 h = 8 ore per un totale di 22 h

47 Attrezzature ALLEGATO VIII TRATTORI agricoli e forestali a ruote MG 1 h + MT 2 h + MP 5 h = 8 h TRATTORI agricoli e forestali a cingoli MG 1 h + MT 2 h + MP 5 h = 8 h TRATTORI agr. e for. a ruote/cingoli MG 1 h + MT 2 h + MP 10 h = 13 h ALLEGATO IX ESCAVATORI idraulici MG 1 h + MT 3 h + MP 6 h = 10 h ESCAVATORI a funi MG 1 h + MT 3 h + MP 6 h = 10 h PALE CARICATRICI frontali MG 1 h + MT 3 h + MP 6 h = 10 h TERNE MG 1 h + MT 3 h + MP 6 h = 10 h AUTORIBALTABILI a cingoli MG 1 h + MT 3 h + MP 6 h = 10 h Esc. Idraulici-Pale caric.-terne MG 1 h + MT 3 h + MP 12 h = 16 h ALLEGATO X POMPE per cls MG 1 h + MT 6 h + MP 7 h = 14 h

48 Soggetti formatori Regioni e province autonome o soggetti da loro accreditati ai sensi dell intesa del MLPS INAIL Associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori nel settore anche tramite loro società di servizi partecipate Ordini o collegi professionali cui afferiscono i soggetti di cui al c. 1 dell art. 98 del D.Lgs. n. 81/2008, nonché le associazioni di professionisti senza scopo di lucro, riconosciute dai rispettivi ordini o collegi professionali di cui sopra

49 Soggetti formatori aziende produttrici/distributrici/noleggiatrici/utilizzatrici (limitatamente ai loro lavoratori) di attrezzature oggetto della formazione, organizzate per la formazione e accreditate in conformità al modello di accreditamento ai sensi dell intesa del soggetti formatori specializzati nella formazione per le attrezzature su elencate, con esperienza documentata almeno triennale nella suddetta formazione, accreditati in conformità al modello di accreditamento ai sensi dell intesa del

50 Soggetti formatori soggetti formatori, con esperienza documentata di almeno sei anni nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma ai sensi dell intesa sancita in data e pubblicata su GURI del 23 gennaio 2009

51 Soggetti formatori enti bilaterali, quali definiti all art. 2, c. 1, lett. h), del D.Lgs , n. 276, e smi, e gli organismi paritetici quali definiti all art. 2, c. 1, lett. ee), del D.Lgs. n. 81/2008 e per lo svolgimento delle funzioni di cui all art. 51 del D.Lgs. n. 81/2008, entrambi istituiti nel settore di impiego della attrezzatura oggetto della formazione scuole edili costituite nell ambito dei suddetti organismi paritetici

52 Individuazione e requisiti dei docenti Le docenze verranno effettuate, con riferimento ai diversi argomenti teorici, da personale con esperienza documentata, almeno triennale, sia nel settore della formazione sia nel settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e da personale con esperienza professionale pratica, documentata, almeno triennale, nelle tecniche dell utilizzazione delle attrezzature di che trattasi

53 Organizzazione In ordine all'organizzazione dei corsi di formazione, si conviene sui seguenti requisiti: a) individuazione di un responsabile del progetto formativo che può essere anche il docente; b) tenuta del registro di presenza dei partecipanti da parte del soggetto che realizza il corso che può essere anche il docente; c) numero dei partecipanti per ogni corso: massimo 24 unità; d) per le attività pratiche il rapporto istruttore/allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 6 (almeno 1 docente ogni 6 allievi); e) le attività pratiche dovranno essere effettuate in area idonea, come previsto in allegato I, al fine di movimentare/utilizzare l attrezzatura di che trattasi in modo adeguato; f) assenze ammesse: massimo il 10% del monte orario complessivo.

54 Metodologia didattica Ai fini dell abilitazione degli operatori, di cui al presente accordo, è riconosciuta la Formazione in modalità e-learning esclusivamente per la parte di formazione generale concernente rispettivamente i moduli giuridico-normativo e tecnico di cui agli allegati III e seguenti e sempre che ricorrano le condizioni di cui all allegato II.

55 Aggiornamento Validità dell abilitazione pari a 5 anni Aggiornamento dell abilitazione ogni 5 anni con corso di durata di 4 ore di cui almeno 3 ore relative agli argomenti dei moduli pratici

56 Riconoscimento della formazione pregressa Sono riconosciuti i: a) corsi di formazione della durata complessiva non inferiore a quella prevista dagli allegati, con verifica finale dell apprendimento b) corsi, composti di modulo teorico, modulo pratico e verifica finale dell apprendimento, di durata complessiva inferiore a quella prevista dagli allegati, a condizione che gli stessi siano integrati tramite il modulo di aggiornamento di cui al punto 6, entro 24 mesi (13 marzo 2015) dalla data di entrata in vigore del presente accordo c) corsi di qualsiasi durata non completati da verifica finale di apprendimento a condizione che entro 24 mesi (13 marzo 2015) dalla data di entrata in vigore del presente accordo siano integrati tramite il modulo di aggiornamento di cui al punto 6 e verifica finale dell apprendimento

57 Riconoscimento della formazione pregressa Gli attestati di abilitazione conseguenti ai corsi di cui sopra hanno validità di 5 anni a decorrere rispettivamente dalla data di attestazione di superamento della verifica finale di apprendimento per quelli di cui alla lettera a), dalla data di aggiornamento per quelli di cui alla lettera b) e dalla data di attestazione di superamento della verifica finale di apprendimento per quelli di cui alla lettera c). Al fine del riconoscimento del corso effettuato prima dell entrata in vigore del presente accordo, questo deve essere documentato tramite registro del corso recante: elenco dei partecipanti (con firme), nominativi e firme dei docenti, contenuti, ora di inizio e fine, esiti della valutazione teorica e dell esercitazione pratica. La documentazione deve essere conservata per almeno 10 anni dalla data di conclusione del corso. Il partecipante al corso deve essere in possesso di attestato di partecipazione. I lavoratori del settore agricolo che alla data di entrata in vigore (13 marzo 2013) del presente accordo sono in possesso di esperienza documentata almeno pari a 2 anni sono soggetti al corso di aggiornamento di cui al punto 6 da effettuarsi entro 5 anni (13 marzo 2017) dalla data di pubblicazione del medesimo accordo.

58 Norma transitoria ed entrata in vigore dell accordo I lavoratori che alla data di entrata in vigore del presente accordo sono incaricati dell uso delle attrezzature su elencate, devono effettuare i corsi di che trattasi entro 24 mesi dall entrata in vigore del presente accordo (13 marzo 2015) L accordo entra in vigore dopo 12 mesi dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (13 marzo 2013)

59 Monitoraggio attività formative e aggiornamento dell accordo Ferme restando le specifiche attribuzioni delle Regioni e delle Provincie Autonome in materia di formazione, allo scopo di monitorare la corretta applicazione del presente accordo e di elaborare proposte migliorative della sua efficacia, è costituita, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello stato, una Commissione composta da: un rappresentate effettivo ed uno supplente del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con funzione di Presidente; un rappresentante effettivo ed uno supplente del Coordinamento tecnico delle Regioni.

60 Monitoraggio attività formative e aggiornamento dell accordo La Commissione svolge i seguenti compiti: effettua attività di monitoraggio sull attuazione del presente accordo; formula pareri relativi a quesiti di carattere generale sull'applicazione del presente accordo; elabora documenti sulla base dei pareri formulati che possono costituire utili elementi per l elaborazione di linee guida così come definite all articolo 2, comma 1, lettera z), del D.Lgs. n. 81/2008; elabora eventuali proposte di adeguamento del presente accordo, tenendo conto di quanto emerso nell attività di monitoraggio e di quanto espresso nei pareri, da esaminare in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano; propone eventuali integrazioni dell elenco delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori da esaminare in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.

61 Commissione D.D. n. 107 del (B.U. del MLPS) Compiti della Commissione: 1. Presso la Direzione Generale delle Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro Divisione VI, è istituita una Commissione allo scopo di monitorare la corretta applicazione dell Accordo 22 febbraio 2012 e di elaborare proposte migliorative della sua efficacia; 2. La Commissione di cui al precedente comma 1 svolge i compiti di cui al punto 11.2 dell Accordo 22 febbraio 2012; 3. La Commissione di cui al precedente comma 1, ai fini del monitoraggio delle attività formative, assume iniziative propositive sulle problematiche connesse al punto 11.3 dell Allegato 22 febbraio 2012.

62 Requisiti minimi di natura generale (previsti dall all. I) Idoneità dell area e disponibilità delle attrezzature un area opportunamente delimitata con assenza di impianti o strutture intereferenti per l effettuazione di tutte le manovre pratiche i carichi, gli ostacoli fissi e/o in movimento e gli apprestamenti necessari per l effettuazione di tutte le manovre pratiche le attrezzature e gli accessori conformi alla tipologia per la quale viene rilasciata la categoria di abilitazione ed idonei (possibilità di intervento da parte dell istruttore) all attività di addestramento o equipaggiati con dispositivi aggiuntivi per l effettuazione in sicurezza delle attività pratiche di addestramento e valutazione

63 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) Piattaforme di lavoro mobili elevabili: macchina mobile destinata a spostare persone alle posizioni di lavoro, poste ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita almeno da una piattaforma di lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio. Definizione conforme a quella delle PLE nella norma UNI EN 280:2009 (salvo la limitazione a 2 m di quota)

64 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) Premessa (punto 1.0) Contenuti del modulo giuridico (punto 1.1) Contenuti del modulo tecnico (punto 2) Contenuti dei moduli pratici specifici (punto 3): 3.1. Modulo pratico per PLE che operano su stabilizzatori 3.2. Modulo pratico per PLE che possono operare senza stabilizzatori 3.3 Modulo pratico ai fini dell abilitazione all uso sia di PLE con stabilizzatori che di PLE senza stabilizzatori Valutazione (punto 4)

65 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) Il titolo dell allegato Requisiti minimi dei corsi di formazione teoricopratico per lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) ( ore) Modulo giuridico Modulo teorico Modulo pratico Totale Abilitazione per sole PLE che operano su stabilizzatori (1., 2., 3.1) Abilitazione per sole PLE che operano senza stabilizzatori (1., 2., 3.2) Abilitaz. per PLE che operano con o senza stabilizzatori (1., 2., 3.3), in unico corso Abilitaz. per PLE che operano con o senza stabilizzatori (1., 2., 3.1 e 3.2), in due corsi

66 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) Premessa (punto 1.0) 1.0. Fermi restando gli obblighi di formazione ed addestramento specifici previsti dall articolo 73, comma 4 del D.Lgs. n. 81/2008, l utilizzo di PLE con caratteristiche diverse da quelle esplicitamente considerate nel presente allegato, richiede il possesso, da parte dell operatore, di almeno una delle abilitazioni di cui al presente allegato. Occorre: 1.Formazione particolare per la specifica PLE 2.Almeno una delle abilitazioni previste dall accordo

67 Art. 73 Informazione, formazione e addestramento 4. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all articolo 71, comma 7, ricevano una formazione, informazione e addestramento adeguati e specifici, tale da consentirne l utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone.

68 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) 1. Modulo giuridico normativo (1 ora) 1.1. Presentazione del corso. Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori in quota ed all uso di attrezzature di lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell operatore Il modulo giuridico normativo di cui ai singoli allegati del presente accordo deve essere effettuato una sola volta a fronte di attrezzature simili. Esso è riconosciuto come credito formativo per i corsi di specifica abilitazione di altre attrezzature di lavoro simili. ESISTONO ATTREZZATURE SIMILI ALLE PLE NELL ACCORDO, PER LE QUALI SI POSSA FAR VALERE COME CREDITO FORMATIVO IL MODULO GIURIDICO PREVISTO PER LE P.L.E.?

69 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) 2. Modulo tecnico (3 ore) Categorie di PLE Componenti strutturali Dispositivi di comando e di sicurezza Controlli da effettuare prima dell utilizzo DPI specifici da utilizzare con le PLE Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi Procedure operative di salvataggio

70 La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) Attestato di abilitazione Viene rilasciato, al termine del percorso formativo, se: Esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale Presenza pari ad almeno il 90% del monte ore

71 2. Al termine di ognuno dei moduli pratici (al di fuori dei tempi previsti per i moduli pratici): prova pratica di verifica finale, consistente nell esecuzione di almeno 2 delle prove per ciascuno dei punti 3.1 (PLE con stabilizzatori) e 3.2 (PLE senza stabilizzatori) e almeno 3 delle prove per il punto 3.3 (PLE sia con stabilizzatori che senza stabilizzatori) La struttura degli allegati (con particolare riferimento all all. III PLE) Valutazione Sono previste due prove: 1. Al termine dei due moduli teorici (al di fuori dei tempi previsti per i moduli teorici): prova intermedia di verifica consistente in un questionario a risposta multipla concernente anche quesiti sui DPI. Due possibilità: a) si danno almeno il 70% delle risposte esatte: la prova è superata e si passa alla prova pratica b) non si danno almeno il 70% delle risposte esatte: si devono ripetere i moduli giuridico e tecnico

72 Tutti i provvedimenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono pubblicati nella sezione: sicurezza nel lavoro del sito del MLPS Grazie per l attenzione e buon lavoro

73 Per garantire la sicurezza d impiego delle attrezzature di lavoro sono ugualmente necessarie: attrezzature intrinsecamente sicure, cioè conformi ai canoni della sicurezza tecnica procedure organizzative e gestionali adatte a realizzare un contesto sicuro per l operatore e per tutte le persone esposte ai rischi determinati dal funzionamento dell attrezzatura. Il mancato - o non rigoroso - rispetto anche di una di queste condizioni può rendere inaccettabili le condizioni di sicurezza in cui se ne svolge l utilizzo. 2

74 La prima condizione è utilizzare attrezzature che integrano la migliore funzionalità produttiva con la massima sicurezza nel funzionamento. Questo è compito precipuo dei fabbricanti i quali trovano nelle norme tecniche lo strumento appropriato a questo scopo. Oggi sono disponibili norme: di tipo C: applicabili al singolo specifico prodotto, di tipo B: riferite alle principali componenti (meccanismi, azionamenti, circuiti di comando,...) di tipo A: che regolano in generale la progettazione, la redazione delle istruzioni d uso, le ispezioni e i controlli, ecc. 3

75 La seconda condizione richiede al DDL di porre in atto procedure organizzative e gestionali per soddisfare una serie di esigenze tra loro indipendenti, ma tutte volte a realizzare un contesto sicuro per l operatore addetto all attrezzatura e per le altre persone che possono comunque risultare esposte ai rischi determinati dall attrezzatura. Ogni attrezzatura deve essere: adeguata alla funzione da eseguire, adattata, se necessario, alle effettive esigenze di lavoro, compatibile con il contesto operativo in cui è operata, valutata circa gli effetti del suo inserimento sul luogo di lavoro, se prima non presente. 4

76 Ma occorre anche: garantire che l attrezzatura mantenga nel tempo il livello di sicurezza originariamente garantito dal costruttore e per evitare che il suo naturale deterioramento induca un fattore non controllato di pericolo, affidarne l utilizzo a operatori in grado di usarle in sicurezza (per sé e per gli altri). Appare evidente che specialmente su queste disposizioni - suscettibili più di tutte le altre già viste di essere disattese o sottovalutate - occorre, in particolar modo, attivare procedure di sorveglianza sul loro costante rispetto. 5

77 IL MANTENIMENTO DELLE CARATTERISTICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO 6

78 La regolamentazione attuale (d.lgs. n. 81/08 e s. m. i.) prevede un duplice regime di sorveglianza per le attrezzature di lavoro, articolato su: interventi di controllo (iniziali, occasionali, periodici, straordinari) da parte dei datori di lavoro, in generale su tutte le attrezzature di lavoro, verifiche periodiche (con specifica periodicità e su particolari attrezzature) da parte di soggetti pubblici o privati (abilitati dal sistema pubblico). 7

79 Dall art , lett. a) Il datore di lavoro deve tenere sotto osservazione le attrezzature la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione, mediante una azione che prevede: controlli iniziali, al termine dell'installazione e prima della messa in esercizio, controlli occasionali dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto. Scopo di questa azione è quello di assicurare la corretta installazione e il buon funzionamento delle attrezzature. 8

80 Dall art , lett. b) Per le attrezzature soggette ad influssi che possono provocare situazioni pericolose sono da fare : controlli periodici, secondo le indicazioni dei fabbricanti, delle norme tecniche, o dei codici di buona prassi; controlli straordinari, ogni volta che intervengano eventi eccezionali quali riparazioni trasformazioni, o periodi prolungati di inattività. Questi controlli: sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e di efficienza a fini di sicurezza dell attrezzatura, devono essere effettuati da persona competente, non hanno per obiettivo il riscontro della conformità costruttiva. 9

81 Il rinvio alle norme Tipo, modalità e grado di approfondimento dei controlli e le caratteristiche ed il livello di competenza delle persone richiesti per l effettuazione dei controlli non possono essere inferiori a quelli previsti dai fabbricanti, dalle norme tecniche o dai codici di buona prassi applicabili alle specifiche tipologie di attrezzature. (art ) 10

82 Il regime delle verifiche periodiche obbligatorie Per le attrezzature di lavoro riportate nell allegato VII, sono previste verifiche periodiche, con frequenze riportate nel medesimo allegato. 11

83 Le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche nonché i criteri per l abilitazione dei soggetti pubblici o privati sono stati approvati con D.M. 11 aprile 2011 pubblicato sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 29 aprile. 12

84 LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO 13

Accordo Stato-Regioni sulla formazione per le attrezzature (art. 73 c.5 D.Lgs 81/08)

Accordo Stato-Regioni sulla formazione per le attrezzature (art. 73 c.5 D.Lgs 81/08) Accordo Stato-Regioni sulla formazione per le attrezzature (art. 73 c.5 D.Lgs 81/08) L articolo 73 del Decreto Legislativo 81/08 stabilisce gli obblighi di informazione, formazione e addestramento relativi

Dettagli

FORMAZIONE SULLE ATTREZZATURE DA LAVORO ING. VINCENZO D ONOFRIO

FORMAZIONE SULLE ATTREZZATURE DA LAVORO ING. VINCENZO D ONOFRIO FORMAZIONE SULLE ATTREZZATURE DA LAVORO ING. VINCENZO D ONOFRIO DEFINIZIONI INFORMAZIONE= attività dirette a fornire le conoscenze che servono per identificare, ridurre e gestire i rischi FORMAZIONE= processo

Dettagli

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)

Dettagli

LA FORMAZIONE: INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO DEI LAVORATORI PER L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO

LA FORMAZIONE: INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO DEI LAVORATORI PER L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Quaderno LA FORMAZIONE: INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO DEI LAVORATORI PER L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO a cura di Ing. F. Catalano Ing. M. Di Pasquale Ing. G. evangelista Ing. e. Grimaldi Ing. e. Satragno

Dettagli

VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ

VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ L'attività di vigilanza sulla corretta gestione delle attrezzature di sollevamento: verifiche, controlli,

Dettagli

LE ATTREZZATURE DI LAVORO LA FORMAZIONE DOPO L ACCORDO STATO REGIONI

LE ATTREZZATURE DI LAVORO LA FORMAZIONE DOPO L ACCORDO STATO REGIONI LE ATTREZZATURE DI LAVORO LA FORMAZIONE DOPO L ACCORDO STATO REGIONI D. Lgs 81 TITOLO III: uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale CAPO I: uso delle attrezzature di

Dettagli

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm.

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm. LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm. 1 Tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza indicate nell art. 15 comma 1, alla lettera

Dettagli

Allegato 2. Premessa. Soggetti attuatori

Allegato 2. Premessa. Soggetti attuatori Allegato 2 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI CHE UTILIZZANO ATTREZZATURE DI LAVORO CHE NECESSITANO DI SPECIFICA ABILITAZIONE, AI SENSI DELL ACCORDO STATO-REGIONI DEL 22 FEBBRAIO 2012, ATTUATIVO

Dettagli

Appunti di: Ing. Michele CANDREVA (1) S. Giovanni Teatino (CH), 06 ottobre 2012

Appunti di: Ing. Michele CANDREVA (1) S. Giovanni Teatino (CH), 06 ottobre 2012 4 SEMINARIO di Formaz. e Aggior. Messa in servizio delle attrezzature dell Allegato VII del D.Lgs. 81/08. Le comunicazioni e la richiesta di prima verifica da inviare all INAIL. Attuazione delle circolari

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute

Dettagli

FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO e ABILITAZIONE ATTREZZATURE

FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO e ABILITAZIONE ATTREZZATURE FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO e ABILITAZIONE ATTREZZATURE Accordo Conferenza Permanente Stato-Regioni n. 53 del 22/02/2012, ATTREZZATURE DI LAVORO per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto Imola, 25 novembre 2015 Dott.ssa Paola Tarozzi Tecnico della Prevenzione presso l unità operativa Complessa Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di Lavoro

Dettagli

Verifiche periodiche di attrezzature di lavoro ex art 71 co e allegato VII D.lgs 81/08. Decreto 11 aprile 2011

Verifiche periodiche di attrezzature di lavoro ex art 71 co e allegato VII D.lgs 81/08. Decreto 11 aprile 2011 Verifiche periodiche di attrezzature di lavoro ex art 71 co.1.111 e allegato VII D.lgs 81/08 Decreto 11 aprile 2011 Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Impiantistica Antinfortunistica Direttore: Dott.

Dettagli

Abilitazione degli operatori per l uso di attrezzature. Accordo Stato Regioni del 22/02/2012

Abilitazione degli operatori per l uso di attrezzature. Accordo Stato Regioni del 22/02/2012 Istituto Professionale Edile Seminario 29/04/2013 - Imola Abilitazione degli operatori per l uso di attrezzature Accordo Stato Regioni del 22/02/2012 Dott. Fabio Rimini Unità Operativa Complessa Prevenzione

Dettagli

LA FORMAZIONE ABILITATIVA PER GLI OPERATORI DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (ex art. 73 comma 5 D.lgs 81/08)

LA FORMAZIONE ABILITATIVA PER GLI OPERATORI DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (ex art. 73 comma 5 D.lgs 81/08) LA FORMAZIONE ABILITATIVA PER GLI OPERATORI DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (ex art. 73 comma 5 D.lgs 81/08) Massimo Rizzati AUSL di Ferrara Milano 2 Dicembre 2015 COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE DELLA

Dettagli

SEMINARIO. Le nuove regole

SEMINARIO. Le nuove regole SEMINARIO Le nuove regole Attuazione del D.M. 04/02/2011: lo stato dell arte Ing. Michele Candreva Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Presidente della Commissione per i Lavori sotto tensione

Dettagli

Newsletter 05/2012. Introduzione. Codroipo, lì 10 maggio 2012 Prot. 3112LM

Newsletter 05/2012. Introduzione. Codroipo, lì 10 maggio 2012 Prot. 3112LM Codroipo, lì 10 maggio 2012 Prot. 3112LM Newsletter 05/2012 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici:la Direttiva n. 2012/11/UE proroga al 31 ottobre 2013 il termine

Dettagli

MODULO PRATICO (ORE) RSPP 16/32/48 // // Provana Quality Center. Aggiornamento RSPP 6/10/14 // // Provana Quality Center

MODULO PRATICO (ORE) RSPP 16/32/48 // // Provana Quality Center. Aggiornamento RSPP 6/10/14 // // Provana Quality Center CATALOGO CORSI ANNO 2016 1. RIEPILOGO CORSI Area SICUREZZA SUL LAVORO ATTREZZATURA MODULO TEORICO (ORE) MODULO PRATICO (ORE) SEDE DEL CORSO Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE) 4 4 per PLE con

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI TRATTORE (Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, art. 73, COMMA 4)

CORSO DI FORMAZIONE ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI TRATTORE (Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, art. 73, COMMA 4) Data Orario // Sede formativa CORSO DI FORMAZIONE ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI TRATTORE (Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, art. 73, COMMA 4) Da stabilire con l azienda richiedente Via Sardegna, 76

Dettagli

SOGGETTI FORMATORI E SISTEMI DI ACCREDITAMENTO (Allegato A - Punto 2) ACCORDO STATO REGIONI 07/07/2016

SOGGETTI FORMATORI E SISTEMI DI ACCREDITAMENTO (Allegato A - Punto 2) ACCORDO STATO REGIONI 07/07/2016 C P R P SOGGETTI FORMATORI E SISTEMI DI ACCREDITAMENTO (Allegato A - Punto 2) ACCORDO STATO REGIONI 07/07/2016 (Pubblicato G.U. N 193 DEL 19/08/2016, IN VIGORE DAL 03 SETTEMBRE 2016) SOGGETTI FORMATORI

Dettagli

SCHEMA PER LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI MACCHINARI

SCHEMA PER LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI MACCHINARI SCHEMA PER LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI MACCHINARI Formazione teorica Formazione pratica Valutazione finale Formazione da integrare Aggiornamento, almeno 4 ore di cui almeno 3 di pratica Lavoratori già

Dettagli

Appunti di: Ing. Michele CANDREVA (1) S. Giovanni Teatino (CH), 30 giugno 2012

Appunti di: Ing. Michele CANDREVA (1) S. Giovanni Teatino (CH), 30 giugno 2012 3 SEMINARIO di Formaz. e Aggior. SICUREZZA NELL USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Il nuovo quadro legislativo per le verifiche periodiche, la manutenzione, la qualificazione degli operatori Parte 1/1 Appunti

Dettagli

AMBIENTE LAVORO 2014 Bologna Fiere, 23 ottobre 2014

AMBIENTE LAVORO 2014 Bologna Fiere, 23 ottobre 2014 AMBIENTE LAVORO 2014 Bologna Fiere, 23 ottobre 2014 L uso delle piattaforme di lavoro elevabili nei cantieri temporanei e mobili: norme e buone prassi Relatore: Avv. Lorenzo Perino Segretario IPAF Italia

Dettagli

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 Provvedimento n. 816 Proponente: Formazione Classificazione: 14-05-02 2014/1 del 10/03/2014 Oggetto: AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA'

Dettagli

FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA: COSA CAMBIA DOPO GLI ACCORDI SANCITI DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI. Pescara, 1 febbraio Pag.

FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA: COSA CAMBIA DOPO GLI ACCORDI SANCITI DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI. Pescara, 1 febbraio Pag. FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA: COSA CAMBIA DOPO GLI ACCORDI SANCITI DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI Pescara, 1 febbraio 2013 Pag. 1 Formazione degli operatori addetti alla conduzione delle attrezzature

Dettagli

Gli strumenti di controllo degli organi di vigilanza territoriale

Gli strumenti di controllo degli organi di vigilanza territoriale Gli strumenti di controllo degli organi di vigilanza territoriale Ing. Massimo Rizzati COORDINAMENTO TECNICO DELLE REGIONI 8. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le

Dettagli

TABELLA RIASSUNTIVA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

TABELLA RIASSUNTIVA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO TABELLA RIASSUNTIVA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Ricordiamo che la formazione dei lavoratori deve essere periodicamente ripetuta in relazione a: evoluzione

Dettagli

E MAC CAMPAGNA SICUREZZA CAMPAGNA SICUREZZA. sicurezza in cantiere. edilizia >>>integrata APPLICATO AGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

E MAC CAMPAGNA SICUREZZA CAMPAGNA SICUREZZA. sicurezza in cantiere.  edilizia >>>integrata APPLICATO AGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E MAC edilizia >>>integrata CAMPAGNA SICUREZZA CAMPAGNA SICUREZZA INFORMAZIONI SUL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs 81/2008 APPLICATO AGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DECRETO VERIFICHE PERIODICHE 11 APRILE

Dettagli

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 22 febbraio 2012 Accordo ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.

Dettagli

IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08. Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine. Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro

IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08. Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine. Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08 Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro ART. 69 - Definizioni Agli effetti delle disposizioni di

Dettagli

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI Il presente documento è utile per poter permettere a Lasi Srl di informare la vostra azienda nel momento in cui si attivano i corsi per i quali indicate il vostro interesse oppure possono essere progettati

Dettagli

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DURATA ORE gen feb mar apr mag giu lug Formazione generale 4 20-27 3-27 2-24 12-21 12-26 5-30 14 Formazione specifica-per i settori della classe di rischio basso 4 20-27

Dettagli

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 Provvedimento n. 1634 Proponente: Formazione Classificazione: 14-05-02 2013/1 del 15/05/2013 Oggetto: AUTORIZZAZIONE ALLA SOCIETA' CREA SRL ALL'ESERCIZIO

Dettagli

TABELLA DEI CONTENUTI E DELLA DURATA DEI CORSI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA

TABELLA DEI CONTENUTI E DELLA DURATA DEI CORSI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA TABELLA DEI CONTENUTI E DELLA DEI CORSI ED AGGIORNAMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA COORDINATORE DELLA SICUREZZA 0 R.S.P.P. (DATORE DI LAVORO) R.S.P.P. A.S.P.P. 32 100 1 1 7 92 2 ore Modulo Giuridico (anche

Dettagli

Premessa ed iter del provvedimento

Premessa ed iter del provvedimento DM 11 aprile 2011 Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'all. VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l'abilitazione dei soggetti

Dettagli

3. Moduli pratici specifici 3.1. Modulo pratico per escavatori idraulici (6 ore) Esempio di escavatore a ruote. Esempio di escavatore a cingoli

3. Moduli pratici specifici 3.1. Modulo pratico per escavatori idraulici (6 ore) Esempio di escavatore a ruote. Esempio di escavatore a cingoli Allegato IX Requisiti minimi dei corsi di formazione teorico-pratico per lavoratori addetti alla conduzione di escavatori, pale caricatrici frontali, terne e autoribaltabili a cingoli (10 16 22 28 34 ore)

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G02033 del 02/03/2015 Proposta n. 2759 del 26/02/2015

Dettagli

E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI

E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature

Dettagli

Escavatori, Pale caricatrici frontali, Terne e Autoribaltabili a cingoli

Escavatori, Pale caricatrici frontali, Terne e Autoribaltabili a cingoli Escavatori, Pale caricatrici frontali, Terne e Autoribaltabili a cingoli A) CORSO PER UTILIZZO ESCAVATORE/PALA A CARICAMENTO FRONTALE I contenuti del corso saranno conformi a quanto previsto dall Allegato

Dettagli

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: La formazione dei lavoratori in quota

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: La formazione dei lavoratori in quota Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: La formazione dei lavoratori in quota In questa unità didattica spiegheremo a chi è rivolta la formazione per i lavoratori in quota e in particolare ci

Dettagli

Rev 1 del 21_05_2015. Catalogo Formativo

Rev 1 del 21_05_2015. Catalogo Formativo Rev 1 del 21_05_2015 Catalogo Formativo Presentazione La Si.Farm. srl è un'azienda qualificata per tutti gli adempimenti richiesti dalle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, igiene

Dettagli

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO AI SENSI DEL D.M. 140/ ART. 5 DURATA: 15 ORE

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO AI SENSI DEL D.M. 140/ ART. 5 DURATA: 15 ORE Agenzia Formativa Accreditata Codice Anagrafico Operatore n B317 Certificato di Accreditamento n 1073/001 Via Giovanni Borello, 1/A - 14100 ASTI CORSO DI AGGIORNAMENTO PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO

Dettagli

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Servizio Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Compiti e funzioni - Area D. Lgs. 81/08

Dettagli

Direttore Dipartimenti Territoriali di Bologna e Piacenza INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica

Direttore Dipartimenti Territoriali di Bologna e Piacenza INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro: analisi tecnica, giuridica ed economica DI 11 aprile 2011: Disciplina delle modalità di effettuazione delle

Dettagli

Addetto alla conduzione di autoribaltabili a cingoli 5 Anni Attrezzature. con conducente a bordo (Carrelli industriali semoventi)

Addetto alla conduzione di autoribaltabili a cingoli 5 Anni Attrezzature. con conducente a bordo (Carrelli industriali semoventi) ADDETTO AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO, TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI O PER PREPOSTI ALLA SORVEGLIANZA 4 Anni Addetto alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (Carrelli industriali

Dettagli

Dalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008

Dalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008 Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 16605 del 13/11/2014 Proposta: DPG/2014/16871 del 10/11/2014 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

CHIEDE che il Sig. (Nome e Cognome) nato a il

CHIEDE che il Sig. (Nome e Cognome) nato a il Modulo di iscrizione singolo a corso di formazione teorico-pratico per lavoratori addetti alla conduzione di attrezzature specifiche. (Riferimento accordo stato regioni 22 febbraio 2012) Dati validi ai

Dettagli

ART. 32 DEL DECRETO DEL FARE 69/ SEMPLIFICAZIONE DI ADEMPIMENTI FORMALI IN MATERIA DI LAVORO

ART. 32 DEL DECRETO DEL FARE 69/ SEMPLIFICAZIONE DI ADEMPIMENTI FORMALI IN MATERIA DI LAVORO ART. 32 DEL DECRETO DEL FARE 69/2013 - SEMPLIFICAZIONE DI ADEMPIMENTI FORMALI IN MATERIA DI LAVORO 32 26 comma 3 Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell

Dettagli

Catalogo Corsi Sicurezza con Docente in aula

Catalogo Corsi Sicurezza con Docente in aula Catalogo Corsi Sicurezza con Docente in aula Nome Corso R.S.P.P. datore di lavoro rischio alto 48 R.S.P.P. datore di lavoro rischio medio 32 R.S.P.P. datore di lavoro - rischio basso 16 Aggiornamento RSPP

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08)

LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08) LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08) DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 n.81 Integrato DECRETO LEGISLATIVO 3 agosto 2009 n.106 pubblicato

Dettagli

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2016 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2016 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2016 PMINFORMA CONFAPINDUSTRIA PIACENZA 1 INDICE ATTREZZATURE 4 LAVORATORI 6 CORSI TECNICO SPECIFICI 7 FORMAZIONE FORMATORI 8 RSPP 9 RLS 11 PREPOSTI 12

Dettagli

05 SUPPORTI DIDATTICI

05 SUPPORTI DIDATTICI SUPPORTI DIDATTICI SUPPORTI DIDATTICI 05 SUPPORTI DIDATTICI Di quali strumenti ho bisogno per migliorare l efficacia dell erogazione di corsi sulla sicurezza sul lavoro? SUPPORTI DIDATTICI AiFOS I supporti

Dettagli

Sicurezza delle PLE Importanza della manutenzione e delle verifiche periodiche

Sicurezza delle PLE Importanza della manutenzione e delle verifiche periodiche Sicurezza delle PLE Importanza della manutenzione e delle verifiche periodiche La disciplina delle verifiche periodiche Bologna, 28 ottobre 2010 ing. Mario ALVINO IS Soggetti Titolari id della funzione

Dettagli

ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Ubaldo Minniti 13 aprile 2016

ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Ubaldo Minniti 13 aprile 2016 CONFRONTO TRA LE ATTIVITA DI PREVENZIONE SVOLTE DAL SERVIZIO PSAL: Attività verifiche Impianti di Sollevamento ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Ubaldo Minniti 13 aprile 2016 ATTIVITA ASCENSORI

Dettagli

REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni

REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni Allegato A) REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni Disposizioni per la realizzazione degli interventi formativi per lo svolgimento diretto

Dettagli

LISTINO PREZZI al PUBBLICO per realizzazione di CORSI DI FORMAZIONE ATTREZZATURE di LAVORO rif. Accordo Stato Regioni feb. 2012

LISTINO PREZZI al PUBBLICO per realizzazione di CORSI DI FORMAZIONE ATTREZZATURE di LAVORO rif. Accordo Stato Regioni feb. 2012 PREZZI al PUBBLICO per realizzazione di CORSI DI FORMAZIONE ATTREZZATURE di LAVORO rif. Accordo Stato Regioni feb. 2012 presso GAVARINI LOCAZIONI (Sedi di PSG, Arezzo, Città di castello) Tipo di Attrezzatura:

Dettagli

La formazione dei datori di lavoro RSPP LA FORMAZIONE. Durata Art. 34 D.Lgs. 81/08

La formazione dei datori di lavoro RSPP LA FORMAZIONE. Durata Art. 34 D.Lgs. 81/08 LA FORMAZIONE DEL DATORE DI LAVORO-RSPP Durata 05 27 Accordo Stato-Regioni 21 dicembre 2011 Formazione del datore di lavoro-rspp (G.U. n. 8 dell 11.1.2012) 2/10 Il datore di lavoro RSPP Art. 34 D.Lgs.

Dettagli

COFILOC SCHOOL DOVE NASCE LA SICUREZZA

COFILOC SCHOOL DOVE NASCE LA SICUREZZA COFILOC SCHOOL DOVE NASCE LA SICUREZZA COSA DICE LA LEGGE L accordo Stato Regioni del 22.2.2012 individua le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori,

Dettagli

ELEMENTI TECNICI PER LA GESTIONE DELLE ATTESTAZIONI DI FREQUENZA E DI FREQUENZA CON PROFITTO VALIDE COME ATTESTATI DI ABILITAZIONE

ELEMENTI TECNICI PER LA GESTIONE DELLE ATTESTAZIONI DI FREQUENZA E DI FREQUENZA CON PROFITTO VALIDE COME ATTESTATI DI ABILITAZIONE ELEMENTI TECNICI PER LA GESTIONE DELLE ATTESTAZIONI DI FREQUENZA E DI FREQUENZA CON PROFITTO VALIDE COME ATTESTATI DI ABILITAZIONE Il presente documento è articolato in due parti, relative rispettivamente

Dettagli

Sviluppo & Ambiente S.r.l.

Sviluppo & Ambiente S.r.l. Sviluppo & Ambiente S.r.l. via G. Leopardi, 231-80125 Napoli tel. 081/5937455-333/9996324 www.sviluppoeambiente.it CORSO PER COORDINATORE IN MATERIA DI SICUREZZA E DI SALUTE DURANTE LA PROGETTAZIONE E

Dettagli

ATTREZZATURE DI LAVORO. Ing. Giovanni Andrea Zuccarello

ATTREZZATURE DI LAVORO. Ing. Giovanni Andrea Zuccarello DALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI ALL ADDESTRAMENTO: COME AUMENTARE LA PROFESSIONALITÀ DEI LAVORATORI ATTREZZATURE DI LAVORO DI 11 aprile 2011: Disciplina delle modalità di effettuazione delle Verifiche Periodiche

Dettagli

FOCUS TECNICO DI AMBIENTE & SICUREZZA

FOCUS TECNICO DI AMBIENTE & SICUREZZA FOCUS TECNICO DI AMBIENTE & SICUREZZA ANALISI GIURIDICA E ISTRUZIONI OPERATIVE SU SISTRI, LAVORI IN SPAZI CONFINATI, ATTREZZATURE DI LAVORO E DEPURAZIONE ACQUE FORMAZIONE ALLA SICUREZZA PER LE ATTREZZATURE

Dettagli

ATTREZZATURE DI LAVORO E MACCHINE AGRICOLE PARTE 1

ATTREZZATURE DI LAVORO E MACCHINE AGRICOLE PARTE 1 1 E MACCHINE AGRICOLE PARTE 1 D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Data: novembre 2014 Docente: ing. Marco Cotto 2 RIFERIMENTI NORMATIVI Testo unico della sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs 81/2008 (coordinato con

Dettagli

L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO

L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO gennaio 2017 Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Dipartimento di Prevenzione S.O.C. Prevenzione

Dettagli

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in

Dettagli

La formazione sull uso di ATTREZZATURE DI LAVORO

La formazione sull uso di ATTREZZATURE DI LAVORO Seminario tecnico Quale formazione per la sicurezza Perugia, 28 settembre 2012 Hotel Giò Jazz Via Ruggero D'Andreotto, 19 (PG) La formazione sull uso di ATTREZZATURE DI LAVORO Dispensa a cura del relatore

Dettagli

Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti)

Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti) Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti) La società CIFAP FORMAZIONE SRL Organismo di Formazione accreditato presso la Regione Abruzzo con DL 35/94 del 08/04/2013, in collaborazione

Dettagli

NOTIZIARIO SULLA SICUREZZA N IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI 7 LUGLIO 2016

NOTIZIARIO SULLA SICUREZZA N IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI 7 LUGLIO 2016 ACCREDITATA REGIONE PIEMONTE "accreditamento n. 1029/001 del 29/11/2010" nell'ambito della formazione corsi riconosciuti CERTIFICATA ISO 9001:2008 BUREAU VERITAS ITALIA S.P.A. Certificato n. 220703 NOTIZIARIO

Dettagli

LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI

LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI PREMESSA In data 8 gennaio 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 6), è stato pubblicato il D.P.R.

Dettagli

fornitore o esecutore? se fornitore non è un problema e si fa riferimento solo all'art.23; se esecutore (proprio in alcuni casi con l'autopompa e

fornitore o esecutore? se fornitore non è un problema e si fa riferimento solo all'art.23; se esecutore (proprio in alcuni casi con l'autopompa e fornitore o esecutore? se fornitore non è un problema e si fa riferimento solo all'art.23; se esecutore (proprio in alcuni casi con l'autopompa e comunque solo chi conduce l'autopompa non l'autobotte)

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto Imola, 25 novembre 2015 Dott.ssa Paola Tarozzi Tecnico della Prevenzione presso l unità operativa Complessa Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di Lavoro

Dettagli

Calendario Corsi Sicurezza sul Lavoro Date 2016

Calendario Corsi Sicurezza sul Lavoro Date 2016 Codice PROGRAMMAZIONE OTTOBRE-DICEMBRE 20 Ore Date AGG.30 COME RISPONDERE ALLE RICHIESTE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO (AGGIORNAMENTO PER RSPP/ASPP/RSPP DATORE DI LAVORO) 8 30/09/20 non 10 Formazione Preposti

Dettagli

Ruolo dell'informazione e della formazione

Ruolo dell'informazione e della formazione Ruolo dell'informazione e della formazione Modulo C4 Programma Parte 1a Ruolo dell informazione e della formazione. Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione

Dettagli

TAVOLO TECNICO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

TAVOLO TECNICO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO NOVITA SICUREZZA SUL LAVORO E SULLA STRADA CON LE MACCHINE AGRICOLE TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. n. 81 del 09.04.2008 CODICE DELLA STRADA D.Lgs. n. 285 del 30.04.1992 A - B - C LA FORMAZIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 34/9. Legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, 6

DELIBERAZIONE N. 34/9. Legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, 6 Oggetto: Legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, 6, art. 3 comma 38. Semplificazione e snellimento degli adempimenti amministrativi in agricoltura. Individuazione procedimenti per i quali è ammessa sa la

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO

LINEE GUIDA PER L ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO LINEE GUIDA PER L ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA SUL LAVORO ai sensi dell art. 37 del D.Lgs. 81/08 e dell Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 UNIVERSITÀ

Dettagli

DECRETA Articolo 1 (Definizioni) Ai fini del presente decreto si intende per:

DECRETA Articolo 1 (Definizioni) Ai fini del presente decreto si intende per: VISTO l articolo 1, commi da 1180 a 1185 della legge 27 dicembre 2006, n.296 Legge Finanziaria 2007 ; VISTO l articolo 17, comma 3 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276; VISTO il decreto legislativo

Dettagli

LE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO

LE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO LE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Lo scopo di questa nota, di tipo strettamente informativo, assolve all'esigenza propria dell'ente pubblico, di portare a conoscenza il Datore di Lavoro

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 95/16/CE del Parlamento

Dettagli

Codice Fiscale Accreditamento 422/001del 01/03/2004 Certificato ISO 9001:2008

Codice Fiscale Accreditamento 422/001del 01/03/2004 Certificato ISO 9001:2008 ENTE SCUOLA PER L INDUSTRIA EDILIZIA ED AFFINI DELLA PROVINCIA DI BIELLA Codice Fiscale 81066340027 Accreditamento 422/001del 01/03/2004 Certificato ISO 9001:2008 L Ente Scuola per l Industri Edilizia

Dettagli

REGOLAMENTO FORMAZIONE CONTINUA DEGLI SPEDIZIONIERI DOGANALI

REGOLAMENTO FORMAZIONE CONTINUA DEGLI SPEDIZIONIERI DOGANALI REGOLAMENTO FORMAZIONE CONTINUA DEGLI SPEDIZIONIERI DOGANALI Ai sensi dell art. 7, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137 Ricevuto parere favorevole del Ministro dell

Dettagli

TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81

TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81 Note all Art. 77 Richiami all Art. 77: - Art. 78, co. 1 - Art. 79, co. 1 Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori 1. In ottemperanza a quanto previsto dall articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si

Dettagli

CALENDARIO CORSI GENNAIO-GIUGNO 2017

CALENDARIO CORSI GENNAIO-GIUGNO 2017 GENNAIO- FORMAZIONE DATORE DI LAVORO protezione per datore di lavoro GRADO DI RISCHIO BASSO 01-08-15-22 27 FEBBRAIO 06 9.00-18.00 300,00/cad. protezione per datore di lavoro GRADO DI RISCHIO MEDIO 32 ORE

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO. Corso di formazione sui ponteggi: normativa, progettazione e PiMUS. Durata 16 ore. D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

PROGRAMMA DEL CORSO. Corso di formazione sui ponteggi: normativa, progettazione e PiMUS. Durata 16 ore. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Corso di formazione sui ponteggi: normativa, progettazione e PiMUS Durata 16 ore PROGRAMMA DEL CORSO Responsabile del progetto formativo: Dott. Ing. Antonio Razionale Tutor: Dott.

Dettagli

SCHEDA DI ISCRIZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE

SCHEDA DI ISCRIZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE SCHEDA DI ISCRIZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE DATI AZIENDA Ragione Sociale con sede in alla via tel. fax. e-mail attività esercitata n. dipendenti Partita Iva Codice Fiscale DATI DEL TITOLARE/AMM./LEGALE

Dettagli

Corso di Formazione per il ruolo di Istruttore e Soccorritore di Parchi acrobatici in altezza

Corso di Formazione per il ruolo di Istruttore e Soccorritore di Parchi acrobatici in altezza Corso di Formazione per il ruolo di Istruttore e Soccorritore di Parchi acrobatici in altezza La norma europea sui Parchi Avventura UNI EN 15567 2:2008 stabilisce, per la gestione di un impianto acrobatico

Dettagli

CORSO TRATTORI AGRICOLI

CORSO TRATTORI AGRICOLI CORSO TRATTORI AGRICOLI D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. art. 73, c. 5 Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012 ATTREZZATURE DI LAVORO Formazione e Abilitazione degli Operatori PROGRAMMA DEL CORSO COD. 6.1. TRATTORI

Dettagli

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Il corretto montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi metallici fissi Il PiMUS 1 I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC.

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTI gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante delega al Governo per la precisa individuazione

Dettagli

Proposta d Accordo Datori di Lavoro

Proposta d Accordo Datori di Lavoro Proposta d Accordo Datori di Lavoro Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore

Dettagli

La formazione in materia di salute e sicurezza

La formazione in materia di salute e sicurezza La formazione in materia di salute e sicurezza Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte 23 novembre 2016 Campus L. Einaudi Lungo Dora Siena 110 Torino Le Indicazioni operative La Regione Piemonte

Dettagli

Il comma 2, primo periodo, dello stesso art. 32, citato dal comma 5, recita che:

Il comma 2, primo periodo, dello stesso art. 32, citato dal comma 5, recita che: ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA BARLETTA ANDRIA TRANI Modalità formative degli Ingegneri ed Architetti responsabili del servizio prevenzione e protezione (RSPP) (Approfondimenti dell Area tematica

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione

Dettagli

PRESIDENZA DELLA REGIONE DIPARTIMENTO PERSONALE E ORGANIZZAZIONE STATO GIURIDICO, FORMAZIONE E SERVIZI GENERALI INDAGINE DI MERCATO

PRESIDENZA DELLA REGIONE DIPARTIMENTO PERSONALE E ORGANIZZAZIONE STATO GIURIDICO, FORMAZIONE E SERVIZI GENERALI INDAGINE DI MERCATO PRESIDENZA DELLA REGIONE DIPARTIMENTO PERSONALE E ORGANIZZAZIONE STATO GIURIDICO, FORMAZIONE E SERVIZI GENERALI INDAGINE DI MERCATO AVVISO ESPLORATIVO PER L ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

14-9-2012 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 39

14-9-2012 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 39 1 Allegato 1 Modello istanza per organismi paritetici - Enti bilaterali - Associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori - Fondi interprofessionali di settore - Ordini e Collegi professionali

Dettagli

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Agric o lt u ra, Sport, Tu rism o e Cult u ra Fitosanitario Regionale - Settore

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Agric o lt u ra, Sport, Tu rism o e Cult u ra Fitosanitario Regionale - Settore O GG E TTO : Nuove disposizioni per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all'acquisto e all'uso e per la consulenza sull'impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura. D. Lgs. 150/2012

Dettagli

Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c.

Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. Determinazione dirigenziale n. 1 del 07.01.2015 adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. OGGETTO: RINNOVO INCARICO SUPPORTO CONSULENZIALE QUALIFICATO PRESIDENTE

Dettagli

PRIMA FORMAZIONE H A C C P - REGIONE TOSCANA

PRIMA FORMAZIONE H A C C P - REGIONE TOSCANA CORSI DI FORMAZIONE ANNO 2016 PRIMA FORMAZIONE H A C C P - REGIONE TOSCANA HACCP T01 - FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER ADDETTO AD ATTIVITÀ ALIMENTARI SEMPLICI Ore corso: 8 HACCP T02 - FORMAZIONE OBBLIGATORIA

Dettagli