Summary. 1. Introduction
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- Elena Grande
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1 Indice Summary Introduction Methods Description of methods used for the monitoring of wolf (Canis lupus) Forms used (scientific equipment, data acquisition cards) Description of methods used for the monitoring of bear (Ursus arctos) Forms used Description of the background situation Wolf presence Bear presence Conclusions Critical discussion of results obtained References...17 Annexes
2 Summary The wolf census has been carried out using the technique of wolf-howling during the months of July and August 2009, with the purpose to count the reproduced packs. Some sessions of verification have been taken place also in June, September and October. The technique of wolf-howling consists to play an howl of wolf with a specific equipment (reader CD, portable amplifier RCF AM6020 from 10W and exponential trumpet RCF HD3422) that stimulates the answer of wild wolves in the surrounding area. A systematic strategy of sampling has been applied and a total of 116 sessions of wolf-howling has been developed, some of which in collaboration with the personnel of the Forest Body of the State. Nine answers of wolves have been recorded, both of adults and of pups, relative to a minimum of 3 different packs for which the reproduction has been verified. During the winter season a survey of wolf tracks on the snow have been developed; 15 transects have been crossed for a total of 22 days of survey / operator between December 2009 and April During the winter the wolf packs are constituted by 2 to 7 individuals. The mean value of individuals per pack is 4,6 wolves and 5 is the estimated number of packs in the SNP. These data can be an underestimate of the real dimensions of the packs, since more difficult is the counting of the number of wolves in greater packs. The pack A in 2009 didn t reproduce; it is to consider, in fact, that in the last year 10 dead wolves have been recovered in the SNP, of which 3 poisoned in one situation in April 2009, 1 shot with fire weapon, 1 probably on snare, 3 killed by road accident and 2 with mange. The monitoring activity of the marsican brown bear has been carried out from April 2009 to April 2010 during 56 days of survey/operator, through the use of 7 hair traps, 14 photo/ videotraps, search for feaces, signs of feeding, footprints and survey for damages to beehives and sheep breeders. Altogether 5 feaces have been found, 2 hair samples, several footprints on mud, about 500 m of footprints on snow, 3 videoclips and 1 photo of bear in different situations. Besides 5 sites with beehives have been damaged by bear, 2 of which a little outside the border of the SNP, 1 case of predation and 1 of probable predation, but of sure feeding, on sheep. During this period of monitoring, the presence of the bear has been verified from April to August, from October to November 2009 and from March to April The area used by the bear is surely greater than that reported; the sites of presence noticed can be considered only a small part of those actually used. The marsican brown bear is object of systematic monitoring in the SNP from September 2006 to today. The hair samples analysed by ISPRA have verified that it deals with a male with genotype G70, not noticed before in the central Apennine range (Forconi and Dell Orso, 2008; 2009b) and his presence is stable in the SNP and surrounding areas for more than 3 years and half. 1. Introduction In questo report si riportano i dati relativi al monitoraggio di lupo ed orso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini (PNMS) da aprile 2009 ad aprile Il lupo è sempre stato presente nell area del PNMS, anche negli anni 70 quando la popolazione di lupo raggiunse il minino nel suo areale di presenza (Boitani e Ciucci, 1998). Negli anni '80 Boscagli e Tribuzi (1985) stimarono, utilizzando la tecnica del wolf-howling, la presenza di 6-7 lupi sui M. Sibillini, alcuni monti circostanti e Laga marchigiana. Negli anni passati il lupo è stato oggetto di monitoraggio dal 2001 al 2004 e nel Nell ultimo monitoraggio tramite wolf-howling sono stati individuati 5 branchi riprodotti con successo (Forconi e Dell'Orso, 2003; 2004; 2009a). Per quanto riguarda l orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), esso si estinse dai Monti Sibillini verso la metà dell Ottocento, soprattutto a causa della persecuzione diretta. Il Ricci nel 1925 afferma L orso che nella prima meta del secolo scorso era ancora sui Sibillini è ora affatto scomparso ricacciato verso sud, cioè negli acrocori dell Abruzzo (Fermanelli, 1985). L ultima testimonianza di una uccisione è riportata in una Guida di Camerino scritta da Anna Maria Aringoli Herbst (1954), che attesta l uccisione, avvenuta nel 1870 a Statte, frazione di Camerino, dell ultimo orso bruno della zona. 2
3 Negli ultimi 15 anni, però, diverse segnalazioni hanno portato ad ipotizzare una sua presenza occasionale sui Monti Sibillini, e più in generale nell Appennino umbro-marchigiano, con individui provenienti dall esiguo areale abruzzese-molisano-laziale. Ragni (1995) riporta di aver rinvenuto le prime tracce di presenza dell orso quando nel giugno 1992 osserva depositi fecali, pietre rovesciate e scavi nella lettiera forestale, associati ad una breve pista su chiazze di neve in fusione, sul versante orientale del Monte Vettore, che fanno pensare al passaggio di un orso bruno, anche se questa osservazione sembra tutt altro che certa. Da allora ogni anno è stata raccolta qualche segnalazione di presenza della specie, sia nel Parco che fuori Parco, nelle province di Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Perugia e Pesaro-Urbino (Andreini et al., 2001; Posillico et al., 2004), anche se non sempre esiste una loro documentazione certa. Dal 2006 al 2008, invece, è stato svolto un monitoraggio sistematico, applicando sia il metodo naturalistico con la ricerca di impronte, escrementi ed altri segni di presenza, che tecniche innovative quali trappole fotografiche, videotrappole ad infrarossi, trappole per peli, sistemi di rilevamento delle impronte e analisi genetiche dei peli, che ha permesso di accertare una presenza stabile di un orso maschio nel territorio del PNMS ed alcune aree limitrofe (Forconi e Dell Orso, 2008; 2009b). 2. Methods 2.1 Description of methods used for the monitoring of wolf (Canis lupus) La tecnica del wolf-howling consiste nell'emettere un ululato di lupo con un'attrezzatura specifica (lettore CD, amplificatore portatile RCF AM6020 da 10W e tromba esponenziale RCF HD3422) che stimola la risposta dei lupi presenti nell'area, allo scopo di individuare i branchi che si sono riprodotti. L area di studio è costituita dal territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed alcune aree limitrofe (M. Fema, Pizzo di Meta, M. Ceresa) per una estensione totale di circa 700 kmq. È stata applicata una strategia di campionamento sistematica, sovrapponendo all area di studio una griglia di 3x3 km e ponendo le stazioni di emissioni in corrispondenza di ogni incrocio dei vertici. Sulla base della conoscenza del territorio e di sopralluoghi di verifica, le stazioni di emissione sono state spostate leggermente in relazione alla morfologia dell area e per meglio diffondere gli ululati. In alcuni casi sono state aggiunte altre stazioni per meglio indagare la totalità delle aree boscate mentre sono state escluse le stazioni ricadenti in ambiente non boscato (Fig. 5). In ogni stazione sono stati svolti 3 trial, ciascuno costituito dall'emissione di 4-5 ululati della durata totale di circa 35 secondi e da un periodo di ascolto di 90 secondi; il primo trial viene emesso a basso volume, mentre i due successivi a volume sempre maggiore. Alla fine dei 3 trial è stato effettuato un periodo di ascolto di minuti. Questi 3 trial costituiscono una sessione di wolf-howling. In ogni stazione sono state effettuate da 1 a 3 sessioni in giorni successivi, ma non sempre contigui. Le sessioni di wolf-howling sono state svolte dall'imbrunire (21:00) alle 02:00, durante i mesi di luglio e agosto Alcune sessioni di verifica sono state svolte a giugno, settembre ed ottobre In totale il monitoraggio è stato svolto durante 23 notti su 9 circuiti comprendenti 64 stazioni, per un totale di 116 sessioni di wolf-howling. Durante la stagione invernale è stata svolta l'attività di rilevamento delle tracce di lupo su neve e conteggio degli individui nelle aree considerate più idonee al rilevamento dei diversi branchi, anche sulla base dei dati raccolti negli anni precedenti e dei risultati del wolf-howling. L area di studio ha una estensione di circa 500 kmq. Sono stati percorsi 15 transetti, alcuni più volte, dipendentemente dalle condizioni della neve, per un totale di 22 gg di rilevamento/operatore tra dicembre 2009 e aprile I transetti sono stati percorsi con fuoristrada 4x4, a piedi e con le ciaspole. 3
4 2.1.1 Forms used (scientific equipment, data acquisition cards) Per lo svolgimento del wolf-howling è stata utilizzata un'attrezzatura specifica (lettore CD, amplificatore portatile RCF AM6020 da 10W e tromba esponenziale RCF HD3422). La relativa scheda di rilevamento è la seguente, mentre durante lo snow-tracking le tracce rilevate sono state riportate direttamente su mappa cartacea. SCHEDA WOLF-HOWLING Parco Nazionale dei Monti Sibillini Rilevatore Data Nome circuito..... Ora inizio Ora fine..km inizio..km fine... Cielo:..Vento.. Staz. n. Ora inizio emissione 1 Direzione risposta 3 Adulti+cuccioli 5 Località Ora risposta 2 Località risposta Solo cuccioli 5 Durata risposta Distanza 4 Solo adulti 5 Altro e note 4
5 Sono stati analizzati i dati della relazione sull analisi genetica dei depositi fecali di lupo redatta dal Laboratorio di Ecologia Applicata (2010). I dati raccolti sono stati inseriti in un data base in formato Excel e riportati su GIS in formato Shape con coordinate Gauss-Boaga. 2.2 Description of methods used for the monitoring of bear (Ursus arctos) L attività di monitoraggio è stata svolta mediante l uso di trappole per peli, fototrappole, videotrappole, ricerca di escrementi, segni di alimentazione, impronte e rilevamento dei danni ad apicoltori e allevatori. L area di studio ha una estensione di circa 500 kmq. Sono state montate e controllate 7 trappole per peli e 14 trappole foto/video (Fig. 6). Il controllo delle trappole per peli e foto/video è stato svolto in genere ogni 30 gg. Le trappole per peli sono state attive da maggio a dicembre 2009 per 563 giorni/trappola, mentre le foto/video trappole da maggio 2009 ad aprile 2010 per 958 giorni/foto trappola (Tab. 6). I peli raccolti sono stati conservati in provette con alcool puro per le successive analisi genetiche. Il metodo è stato applicato in modo opportunistico, cioè le trappole sono state posizionate nelle aree potenzialmente più idonee al passaggio della specie. Non sono state predisposte trappole per peli nell area Nord del Parco, frequentata maggiormente dall orso nell ultimo periodo per evitare di attrarre nelle trappole sempre lo stesso individuo. Infine, nei casi di segnalazioni di avvistamenti o tracce presunte da parte di residenti o turisti sono stati effettuati dei sopralluoghi specifici di verifica immediata. Nei casi di danni da orso agli apicoltori, oltre al sopralluogo di verifica e prelievo dei campioni di pelo, è stato montato un recinto elettrificato fornito dal Parco. L attività di monitoraggio è stata svolta da aprile 2009 ad aprile 2010 durante 56 gg di rilevamento/operatore Forms used Le trappole per peli sono costituite da un esca olfattiva circondata da un filo spinato a cm di altezza dal suolo (Randi et al., 2004; Gervasi V., com. pers.). L esca olfattiva è costituita da un contenitore con pesce marcio appeso ad un albero ed in parte a terra in una vaschetta sotto una catasta di legna e pietre. Le foto/videotrappole utilizzate sono 2 Bushnell, 2 Scout Guard e 2 Keep Guard. I dati raccolti sono stati inseriti direttamente in un data base Excel, di seguito riportato: Data 27/4/09 Descrizione Attività (Coordinate Gauss-Boaga) Orso nella notte danneggia 1 arnia a R.Vagnarelli a Casali. Recinzione elettrificata non attiva, ai Piani di Pao trovate orme su fango in un passaggio consueto per l'orso. lungo la strada bianca Casali-Piani di Pao trovata pista su fango. Rilevator i P.F.-M.D. I dati raccolti sono stati inseriti in un data base in formato Excel e riportati su GIS in formato Shape con coordinate Gauss-Boaga. 5
6 3. Results 3.1. Description of the background situation Il lupo è sempre stato presente nell area del PNMS, anche negli anni 70 quando la popolazione di lupo raggiunse il minino nel suo areale di presenza (Boitani e Ciucci, 1998). Negli anni '80 Boscagli e Tribuzi (1985) stimarono, utilizzando la tecnica del wolf-howling, la presenza di 6-7 lupi sui M. Sibillini, alcuni monti circostanti e Laga marchigiana. Per quanto riguarda l orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), esso si estinse dai Monti Sibillini verso la metà dell Ottocento, soprattutto a causa della persecuzione diretta. Il Ricci nel 1925 afferma L orso che nella prima meta del secolo scorso era ancora sui Sibillini è ora affatto scomparso ricacciato verso sud, cioè negli acrocori dell Abruzzo (Fermanelli, 1985). L ultima testimonianza di una uccisione è riportata in una Guida di Camerino scritta da Anna Maria Aringoli Herbst (1954), che attesta l uccisione, avvenuta nel 1870 a Statte, frazione di Camerino, dell ultimo orso bruno della zona. Negli ultimi 15 anni, però, diverse segnalazioni hanno portato ad ipotizzare una sua presenza occasionale sui Monti Sibillini, e più in generale nell Appennino umbro-marchigiano, con individui provenienti dall esiguo areale abruzzese-molisano-laziale. Ragni (1995) riporta di aver rinvenuto le prime tracce di presenza dell orso quando nel giugno 1992 osserva depositi fecali, pietre rovesciate e scavi nella lettiera forestale, associati ad una breve pista su chiazze di neve in fusione, sul versante orientale del Monte Vettore, che fanno pensare al passaggio di un orso bruno, anche se questa osservazione non sembra certa. Da allora ogni anno è stata raccolta qualche segnalazione di presenza della specie, sia nel Parco che fuori Parco, nelle province di Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Perugia e Pesaro-Urbino (Andreini et al., 2001; Posillico et al., 2004), anche se non sempre esiste una loro documentazione certa. Negli anni passati il lupo è stato oggetto di monitoraggio dal 2001 al 2004 e nel Nel erano stati stimati 3-4 branchi, aumentati a 5 branchi nel 2008 (Forconi e Dell'Orso, 2003; 2004; 2009a). Per quanto riguarda l orso, dal 2006 al 2008 è stato svolto un monitoraggio sistematico, applicando sia il metodo naturalistico con la ricerca di impronte, escrementi ed altri segni di presenza, che tecniche innovative quali trappole fotografiche, videotrappole ad infrarossi, trappole per peli, sistemi di rilevamento delle impronte e analisi genetiche dei peli, che ha permesso di accertare la presenza stabile di un individuo maschio nel territorio del PNMS ed alcune aree limitrofe (Forconi e Dell Orso, 2008; 2009b) Wolf presence Nel 2009 sono state rilevate 9 risposte di lupi, sia di adulti che di cuccioli, relative ad un minimo di 3 branchi diversi per i quali è stata accertata la riproduzione (Tab. 3). Delle 9 risposte ricevute, 3 sono di soli adulti, 1 di soli cuccioli, mentre le altre 5 riguardano sia adulti che cuccioli. Le risposte ricevute hanno avuto una durata variabile da 8 secondi a 8 minuti e 30 secondi. Data 22/7/0 9 Stazion e 4/8/ /8/0 9 Tab. 3 - Risposte di lupo durante l'attività di wolf-howling nel h inizio h inizio Durata Nome Direzion Località sessio rispost rispost n. lupi Note stazione e risposta ne a a 87 Val Trattora " Curva sopra Vallestretta Piazzale Valle Acqua Gilarda " 160 2' 240 Torrone sud? Fosso Acquamicci ola Pta Valloprare est 2 adulti deboli o coperti da colle Cerreta Rilevato ri P.F.-M.D. Ale.Ross etti 2 adulti P.F.-R.C. alcuni adulti e 2 cuccioli P.F.- M.D.- Paolo Salvi 6
7 20/8/0 9 21/8/ /9/ /9/ /9/0 9 13/9/ Piazzale Valle Acqua Gilarda Scoglio ramaggiore- Valle Acquasanta Piazzale Valle Acqua Gilarda Colle Pisciano E Valle Infante Piazzale Valle Acqua Gilarda '' '30'' '' '20'' 120 5' " 190 Sotto valico Madonna della Cona Valle Acquasant a Sotto valico Madonna della Cona Tra m.ceresa e monterone Valle Infante fosso Bottegone Sotto Valico della Cona alcuni guaiti di cuccioli diversi ad e cuccioli 1 ad. diversi ad. e cuccioli diversi ad. e cuccioli 1-2 ad. e almeno 2 cuccioli abbaiano i cani al valico della conadopo 3' faccio altri 2 ululati e rispondono con altri guaiti per 10'' abbaiano i cani al valico della cona entriamo in valle e i lupi ululano spontaneamente sopra abbaiano i cani dello stazzo P.F. P.F.-M.F. P.F. P.F. P.F.-M.D. Ale.Ross etti P.F.-M.D. Ale.Ross etti Nella Tab. 4 sono riportati i principali parametri relativi al wolf-howling. L'attività di wolf-howling ha permesso di individuare 4 siti di rendez-vous (Fig. 7) relativi ai 3 branchi che si sono riprodotti. Tab. 4 - I principali parametri relativi al wolf-howling nel N. notti N. stazioni N. sessioni N. risposte Tasso di risposta/notte Tasso di risposta/stazion Tasso di risposta/sessione ,61% 14,06% 7,76% Durante la stagione invernale, i branchi di lupo rilevati sono costituiti da 2 a 7 individui, anche se quelli più numerosi si dividono spesso durante i loro spostamenti. In Fig. 8 è riportato il n. di lupi rilevati durante il tracking su neve, mentre in Tab. 5 si riporta il numero massimo di individui rilevati per i 5 branchi stimati, anche sulla base dei dati degli anni precedenti. Il valore medio di individui per branco è di 4,6 lupi. 7
8 Tab. 5 - Numero massimo di lupi rilevati per i diversi branchi nell inverno Codice branco N. massimo individui rilevati A 2 B 5 C 6 D 7 E 3 Media 4,6 Rapportando i 23 lupi rilevati nel Parco per la superficie dell area di studio di circa 700 kmq, la densità risultante è di un lupo ogni 30 kmq. Considerando che i branchi di lupo rilevati estendono il loro home range anche in aree esterne al Parco, il calcolo di tale stima di densità non si può considerare preciso. Nella Fig. 9 è riportato il numero di denunce e di capi morti di bestiame domestico nel periodo per ogni comune del Parco. Inoltre, sono indicati anche i siti di rendezvous dei lupi rilevati nel Dalla sovrapposizione non si evidenzia una correlazione chiara tra i 2 elementi. Anche considerando i siti di rendezvous rilevati nel 2008 la situazione non appare chiara. Forse si potrebbe evidenziare una possibile correlazione analizzando tutti i diversi siti di rendezvous utilizzati dai lupi durante l estate e l autunno. Altri fattori, molto probabilmente, svolgono un ruolo preponderante, tra cui le diverse regolamentazioni nel risarcimento dei danni tra la parte umbra e marchigiana ed eventuali frodi Bear presence Le attività di monitoraggio e la presenza dell orso nel PNMS sono sintetizzate nella Tab. 6. Segni di presenza di orso sono stati rilevati in 24 giorni e complessivamente sono stati rinvenuti un totale di 5 escrementi, 2 campioni di pelo, diverse impronte su fango, circa 500 m di pista su neve, 3 videoclip e 1 foto di orso in situazioni diverse. Inoltre, sono stati rilevati danni da orso su 5 siti con arnie, di cui 2 poco fuori il confine del parco, 1 caso di predazione ed 1 di probabile predazione, ma di sicura alimentazione, su ovini sul M. Careschio. Il primo rilevamento di orso si è avuto il 27 aprile 2009 quando danneggia delle arnie a Casali di Ussita (MC), poi viene attivato il recinto elettrificato ed il 30 aprile danneggia altre arnie a Vallestretta di Ussita (anche qui montato recinto elettrificato) (Fig. 10). Il 7 maggio danneggia un arnia per la sciamatura, posta fuori dal recinto elettrificato, ad Acquacanina (MC), poi sono stati rinvenuti 2 escrementi, nella Valle dell Acquasanta e nella Valle di Rapegna. Il 1 giugno l allevatore Maurizio Sabbatini rinviene la pelle di una pecora mangiata dall orso sul M. Careschio (Fig. 11) e il giorno successivo vengono danneggiate delle arnie ad Aschio di Visso (anche qui montato recinto elettrificato) (Fig. 12). Il 13 giugno l orso danneggia un arnia a Villa S. Antonio, poco fuori il confine del Parco e l apicoltore installa un sensore ad infrarosso con allarme sonoro. Il 23 giugno l orso è stato fotografato con trappola fotografica nella Riserva Naturale Montagna di Torricchio (Forconi P. e Di Martino V., com. pers.), a 4-5 km dal confine del PNMS. Il 19 luglio un video documenta la presenza dell orso sul M. Cardosa (Fig. 13), in una trappola per peli, la stessa frequentata negli anni precedenti. L orso, probabilmente abituatosi al sistema delle esche olfattive, non è entrato completamente all interno del recinto di filo spinato, come si può vedere dal video, per cui non sono rimasti peli sul filo spinato. Ad agosto sono state rinvenute alcune impronte (Fig. 14) ed un escremento sul M. Careschio. Ad ottobre, successivamente ad una nevicata, è stata rinvenuta una pista di orso ed un escremento nella Valle del Rio Sacro ed una predazione su ovini sul M. Careschio (Fig. 15). 8
9 A novembre è stato rilevato un video ed una foto di orso (Fig. 16) nella zona della Valle del Rio Sacro. Nel 2010 l orso è stato rilevato per la prima volta a fine marzo, con impronte su fango e neve ed un escremento tra la Valle del Rio Sacro e Le Arette. Il 9 aprile è stato rilevato anche un video (Fig. 17). Durante questo periodo di monitoraggio, la presenza dell orso è stata accertata da aprile ad agosto, da ottobre a novembre 2009 e da marzo ad aprile 2010 (Tab. 7). Nella Fig. 18 sono indicati tutti i siti in cui è stata documentata la presenza dell orso nel periodo aprile aprile Tab. 6 - Giorni di monitoraggio della presenza dell orso da aprile 2009 ad aprile In giallo sono evidenziati i periodi di attivazione delle trappole per peli (lettere) e foto/video (numeri). Data Segni di presenza B C G H L M N x x x x x x x x x x x x x x x x x x x
10 Data Segni di presenza B C G H L M N x x x x x Tab. 7 - Mesi in cui è stata rilevata la presenza dell orso nel PNMS (in giallo). Mese e Anno Aprile 2009 Maggio 2009 Giugno 2009 Luglio 2009 Agosto 2009 Settembre 2009 Ottobre 2009 Novembre 2009 Dicembre 2009 Gennaio 2010 Febbraio 2010 Marzo 2010 Aprile 2010 Presenza orso X X X X X X X X X 10
11 Fig Arnie danneggiate e recinto elettrificato di Vallestretta di Ussita (maggio 2009). Fig Pecora consumata dall orso su M. Careschio (1 giugno 2009). 11
12 Fig Arnie danneggiate ad Aschio (2 giugno 2009). Fig Un fotogramma del videoclip dell orso nei pressi di una trappola per peli il 19 luglio
13 Fig Orma di orso su fango in alta Val Cannutola (M. Careschio) del Fig Una delle pecora predate dall orso su M. Careschio (25 ottobre 2009). 13
14 Fig Foto del 27 novembre Fig Video del 9 aprile 2010 alle 5.45 (ora solare). 14
15 Le interazioni tra orso con le attività umane hanno riguardato le arnie, con 5 siti danneggiati, di cui 2 poco fuori il confine del Parco, e gli ovini, con 1 caso di predazione ed 1 di probabile predazione, ma di sicura alimentazione, su ovini sul M. Careschio. Nei siti con arnie danneggiate sono stati montati dei recinti elettrificati, tranne in un caso fuori parco in cui l apicoltore ha installato un sensore ad infrarosso con allarme sonoro. Anche nel caso di predazione di ovini è stato installato un recinto elettrificato. Tutti i recinti elettrificati sono stati concessi in comodato d uso gratuito. Successivamente all installazione dei recinti elettrificati non si sono più verificati danni alle arnie o agli ovini. 15
16 4. Conclusions 4.1 Critical discussion of results obtained I dati del wolf-howling e del tracking su neve possono presentare una sottostima della reale situazione poiché i branchi che non si riproducono sono difficili da rilevare e risulta difficile riuscire a contare il numero effettivo di lupi durante il tracking su neve in branchi di grandi dimensioni. Del branco D non è stata rilevata la cucciolata, anche se doveva essere presente sulla base dei dati rilevati durante il tracking su neve. Il branco A molto probabilmente non si è riprodotto; è da considerare, infatti, che nell ultimo anno sono stati rinvenuti 10 lupi morti nel PNMS, di cui 3 avvelenati in un unica situazione ad aprile 2009, 1 sparato con arma da fuoco, 1 probabilmente su laccio, 3 investiti da autoveicoli e 2 con rogna. Il 3 ottobre 2009 sono stati filmati, con videotrappola ad infrarosso posizionata per il monitoraggio dell orso, 2 lupi nella Valle del Rio Sacro; un maschio ed una femmina, quest ultima con la zampa posteriore sx troncata (Fig. 19). La causa della frattura è probabile che sia di origine antropica (proiettile, tagliola, laccio o investimento). Per quanto riguarda l orso, l area effettivamente frequentata è sicuramente maggiore di quella rilevata; i siti di presenza individuati si possono considerare solo come una piccola parte di quelli effettivamente utilizzati. L orso bruno marsicano è oggetto di monitoraggio sistematico nel PNMS dal settembre 2006 ad oggi. I campioni di pelo raccolti ed inviati all INFS hanno accertato che si tratta di un maschio con genotipo G70, non rilevato in precedenza nell areale abruzzese-laziale-molisano (Forconi e Dell Orso, 2008; 2009b). Risulta pertanto una presenza stabile nel territorio del Parco di questo orso per più di 3 anni e mezzo. Fig Un fotogramma del videoclip con un lupo che presenta una zampa troncata ( ). 16
17 5. References Andreini F., Cordiner E., Felicetti N., Marini S., Ragni B., Orso bruno (Ursus arctos marsicanus) e lince eurasiatica (Lynx lynx) nell appennino umbro-marchigiano con particolare riferimento al Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Poster presentato al III Congresso italiano di Teriologia. San Remo settembre Aringoli Herbst A.M., Guida di camerino. Boitani L., Ciucci P., Il Lupo. Elementi di biologia, gestione e ricerca. Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "Alessandro Ghigi". Documenti tecnici, 23, 114 pp. Boscagli G., Tribuzi S., Il lupo nelle Marche meridionali: rapporto preliminare. L uomo e l ambiente 6. Fermanelli A., Aree Interne e Sviluppo. Il comprensorio dei Monti Sibillini. Regione Marche- Assessorato all Ambiente. Ancona. Forconi P., Dell'Orso M., Il lupo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini: censimento, uso del territorio ed aree sensibili. Relazione finale dello Studio Faunistico Chiros per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 35 pp. Forconi P., Dell'Orso M., Sperimentazione di recinzioni elettrificate atte a prevenire o ridurre i danni arrecati al patrimonio zootecnico dal lupo e dai cani vaganti. Relazione finale dello Studio Faunistico Chiros per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 25 pp. Forconi P., Dell'Orso M., La presenza dell Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Hystrix, Italian Journal of Zoology. Forconi P., Dell'Orso M., 2009a - Monitoraggio del lupo (Canis lupus), valutazione dei fattori di rischio, elaborazione e analisi dati GIS nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Relazione finale dello Studio Faunistico Chiros per l Università di Roma La Sapienza. Forconi P., Dell'Orso M., 2009b - Monitoraggio dell orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), valutazione dei fattori di rischio, elaborazione e analisi dati GIS nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Relazione finale dello Studio Faunistico Chiros per l Università di Roma La Sapienza. Posillico M., Petrella A., Sammarone L., Potena G., Piano preliminare di conservazione dell Orso Bruno (Ursus arctos L. 1758). Prodotto identificabile del Progetto LIFENAT99/IT/ Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Roma. Ragni B., La fauna selvatica e l ambiente naturale della Valnerina e dei Monti Sibillini. Provincia di Perugia. Randi E., Pierpaoli M., Potena G., Sammarone L., Filippone I., Petrella A., Posillico M., Azione D1: Relazione finale sul conteggio della popolazione, sullo status genetico e demografia/dinamica della popolazione. Prodotto identificabile D1 del Progetto LIFE NAT99/IT/ Conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale. Corpo Forestale dello Stato. 48 pp. 17
18 Annexes 5.1 Attach maps with geo-referenced results. Fig. 5 - Distribuzione delle stazioni per il wolf-howling (reticolo di 10x10 km). 18
19 Fig. 6 - Distribuzione dei siti delle trappole per peli e foto/video (reticolo di 10x10 km). 19
20 Fig. 7 - Siti di rendez-vous (rosso), mentre in azzurro sono indicati i siti di risposta di soli lupi adulti. 20
21 Fig. 8 - Numero di lupi rilevati durante il tracking su neve nell inverno e codici dei branchi. B A E D C 21
22 Fig. 9 - Numero di denunce e di capi morti di bestiame domestico nel periodo e siti di rendezvous rilevati nel
23 Fig Siti in cui è stata documentata la presenza dell orso nel periodo aprile 2009-aprile
24 24
25 Responsabile tecnico-scientifico Paolo Forconi Realizzazione Paolo Forconi, Maurizio Fusari, Giorgio Marini Studio Faunistico Chiros Cartografia Diana Galdenzi Studio Faunistico Associato Chiros Via Nazionale, Sforzacosta (MC) P.IVA
Studio Faunistico Chiros
Studio Faunistico Chiros MONITORAGGIO DELL ORSO BRUNO MARSICANO (Ursus arctos marsicanus), VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO, ELABORAZIONE E ANALISI DATI GIS NEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI Relazione
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