Ente Parco dei Nebrodi. Progetto di ricerca scientifica IL TRANSETTO DELLA BIODIVERSITÁ Attività di monitoraggio ambientale
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- Regina Cipriani
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1 Ente Parco dei Nebrodi Area III Conservazione della Natura e Gestione G del Territorio Area IV Promozione e Fruizione Sociale Progetto di ricerca scientifica IL TRANSETTO DELLA BIODIVERSITÁ Attività di monitoraggio ambientale Premessa Il Parco dei Nebrodi, con i suoi circa ettari di superficie, rappresenta l area protetta più vasta della Regione Siciliana, nonché uno scrigno per la biodiversità, in quanto nei diversi ecosistemi presenti si trovano custodite gran parte delle specie animali e vegetali che vivono nell isola. L attività di monitoraggio ambientale Il transetto della biodiversità intende essere un contributo per approfondire le conoscenze ambientali su alcuni ecosistemi peculiari del Parco dei Nebrodi, allo scopo di dare un apporto alla loro conservazione, nonché alla loro promozione e fruizione.
2 Obiettivi Scopo principale di questo studio, che verrà effettuato dal personale degli uffici Conservazione della Natura e Promozione e Fruizione avvalendosi dell apporto di esperti esterni, vuole essere un analisi della qualità ambientale di alcune aree rappresentative del territorio del Parco, utilizzando i mammiferi come bio-indicatori. Successivamente, nelle stesse aree oggetto dello studio, verranno promossi altri monitoraggi ambientali che potranno coinvolgere anche eventuali gruppi di ricerca interessati, in modo tale da poter continuare a raccogliere dati scientifici sui diversi aspetti della diversità biologica di questi particolari ambienti. Altra finalità di questo progetto, al fine di contribuire ad una corretta e consapevole fruizione delle peculiarità ambientali presenti, è quella di promuovere il turismo naturalistico nelle aree oggetto dello studio attraverso l individuazione di sentieri didattici tematici, che dovranno essere facilmente accessibili e fruibili per tutti, oltre alla realizzazione di apposito materiale divulgativo. Infine, è intenzione degli scriventi uffici, realizzare un idea progetto di un Centro d esperienza sulla biodiversità del Parco dei Nebrodi, che possa fungere anche da Centro di documentazione ambientale, nel quale gli ecosistemi oggetto dello studio verrebbero presentati ai fruitori tramite delle ricostruzioni includenti le specie guida e gli elementi lito-pedologici peculiari, il tutto accompagnato da una ricca documentazione, sia divulgativa che scientifica. 2
3 Aree per il monitoraggio Le aree dove verrà effettuato il monitoraggio ambientale dovranno essere rappresentative delle diverse fasce vegetazionali presenti nei Nebrodi, e nello specifico quelle di seguito elencate: 1. Macchia mediterranea costiera; 2. Querceto sempreverde sughereta; 3. Querceto a caducifoglie Roverella-Cerreta; 4. Faggeta; 5. Tassita. Ognuna delle aree campione deve avere un estensione di almeno due ettari, deve essere facilmente accessibile e preferibilmente deve svilupparsi su una superficie con lievi dislivelli. Nel territorio del Comune di Caronia, che ha la singolarità di estendersi dalla fascia costiera tirrenica fino alla fascia alto montana dei boschi di faggio, si trovano ben rappresentate tutte le predette tipologie ambientali, realtà unica almeno a livello regionale. Tra l altro, la superficie del territorio del Comune di Caronia all interno del Parco è di ettari, ben il 22,67% dell intera area protetta. Considerato che tutte e cinque le aree oggetto dello studio sono attraversate o si trovano nelle immediate vicinanze della strada provinciale Caronia-Capizzi, che di fatto è un autentico transetto, le aree campione verranno individuate lungo le zone limitrofe a questo 3
4 asse viario; questo faciliterà anche la fruizione dei sentieri didattici tematici in quanto i gruppi di utenti potranno giungervi agevolmente anche in autobus, per poi spostarsi a piedi per la breve e pratica escursione didattica. Questi itinerari didattici del transetto della biodiversità, che vanno dagli ambienti della fascia costiera a quelli dei boschi d alta quota, insieme al Centro d esperienza sulla biodiversità che li descriverebbe, risulterebbe una realtà didattica esclusiva. Il monitoraggio ambientale Le attività di monitoraggio ambientale nelle aree in questione verranno effettuate dall Ente Parco, con disponibilità di personale e di mezzi, in collaborazione con esperti esterni. Lo studio, oltre ad un esame fitosociologico delle diverse aree campione, riguarderà nel particolare il monitoraggio della fauna vertebrata a mammiferi, e nello specifico i macromammiferi a livello qualitativo, ed i micromammiferi a livello quali-quantitativo. Per quanto riguarda i macromammiferi, verranno effettuate osservazioni dirette, ricerca e riconoscimento di tracce, orme, feci, ecc. Relativamente ai micromammiferi, verranno effettuati dei trappolamenti stagionali di almeno cinque notti-trappolamento per un periodo di due anni, dove verranno svolte delle operazioni di cattura- 4
5 marcatura-ricattura e rilevate le loro biometrie, che consentiranno di avere una stima della consistenza delle popolazioni delle diverse specie rinvenute. Per quanto riguarda nello specifico la famiglia dei Gliridi, verrà effettuato uno studio più approfondito, utilizzando delle scatole nido di legno che verranno collocate sugli alberi, disposte secondo dei transetti e/o delle griglie, che gli animali utilizzeranno come rifugio, per la costruzione del nido o come deposito di cibo. Per quest ultimo monitoraggio verranno effettuati dei controlli mensili per un periodo di almeno due anni analizzando nello specifico, di tutte le specie rinvenute, il ciclo riproduttivo, le fasi del letargo ed il loro spazio vitale; sugli animali catturati, che verranno marcati con dei microchip, saranno rilevate le biometrie ed il sesso. Tempi di sviluppo del monitoraggio ambientale Il monitoraggio ambientale verrà svolto nell arco temporale di due anni. L analisi fitosociologica verrà effettuata entro il primo anno dall inizio del progetto. Trimestralmente verrà redatta una relazione descrittiva sulle attività svolte, e più precisamente: Monitoraggio qualitativo dei macromammiferi presenti. Monitoraggio sui micromammiferi presenti. Monitoraggio sui gliridi presenti. 5
6 Entro il primo anno verranno individuati i percorsi didattici da attuare nei diversi ambienti, ed entro il secondo anno verranno forniti gli elementi necessari per la realizzazione di un progetto di fruizione degli stessi. Nell ambito dell attività di che trattasi sarà altresì elaborata l idea progetto per la realizzazione di un Centro d esperienza sulla biodiversità che faccia riferimento ai percorsi didattici individuati. Alla fine del monitoraggio ambientale, verrà realizzata una relazione finale con una ricca documentazione fotografica, ed i testi per una pubblicazione scientifica ed una divulgativa. 6
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