Regione Autonoma Valle d Aosta Legge regionale 11 agosto 1976, n. 34. Consorzio regionale pesca
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1 Regione Autonoma Valle d Aosta Legge regionale 11 agosto 1976, n. 34 Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali Consorzio regionale per la tutela, l incremento e l esercizio della pesca in Valle d'aosta (Legge regionale 10 maggio 1952, n. 2) Consorzio regionale pesca a) otto rappresentanti dei pescatori, nel numero di un rappresentante per ogni Comunità montana, di cui uno con funzioni di Presidente; b) cinque rappresentanti delle strutture regionali competenti in materia di gestione del patrimonio ittico, designati dalla Giunta regionale, di cui uno appartenente al Corpo forestale regionale e uno all ARPA. 1
2 Consorzio regionale pesca promuovere la conservazione e la propagazione del patrimonio ittico dando la preminenza alle specie pregiate indigene favorire la piscicoltura e curare il ripopolamento ittico mediante la gestione dello stabilimento ittico regionale promuovere ricerche idrobiologiche ed idrologiche attuare programmi di sperimentazione con la collaborazione di esperti nel settore effettuare e disporre studi ed indagini su quanto attinente l'ittica e la pesca Consorzio regionale pesca curare l'osservanza delle norme di legge sulla pesca avvalendosi di guardie ittiche emanare regolamenti relativi all'esercizio della pesca sportiva valorizzare la pesca quale attrattiva turistica, in collaborazione con gli organi turistici della Regione; svolgere attività didattico-divulgativa allacciare rapporti con altre organizzazioni ittiologiche, alieutiche e sportive, sia nazionali che estere, allo scopo di approfondire la conoscenza sull'ittiologia e sulla pesca 2
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4 Estensione: 3000 kmq Quota min: 343 m. Quota max: 4810 m. Altitudine media: 2100 m. 60% del territorio sopra i 2000 m. 4
5 Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali Struttura Flora, Fauna, Caccia e Pesca Ufficio per la Fauna Selvatica e Ittica Tutela Studio Pianificazione Tutela della fauna ittica Gestione delle attività conflittuali 5
6 Studio della fauna ittica Pianificazione Carta ittica 1 fase (1994) Carta ittica 2 fase (1998) 6
7 Pianificazione Progetto Interreg A III - Truites autochtones IDENTIFICAZIONE, SALVAGUARDIA E RIABILITAZIONE DELLE POPOLAZIONI DI TROTE AUTOCTONE IN VALLE D AOSTA E IN ALTA SAVOIA 7
8 Pianificazione Carta ittica 1 fase Carta ittica 2 fase Progetto Interreg A III Piano regionale tutela acque Piano regionale tutela acque Norme di Piano. Allegato Attuazione SII. Allegato DMV. Allegato Classificazione dei corpi idrici. Allegato Interventi in alveo. Allegato Linee di azione. Allegato Monitoraggio Piano. Allegato Obiettivi e Indirizzi Programmatici. 8
9 Pianificazione Redazione e adozione dei disciplinari di conduzione dello stabilimento ittico regionale, finalizzati la processo di conversione dello stesso. Avvio del processo di conversione dello stabilimento ittico regionale Lo stabilimento ittico regionale si distingue dalle piscicolture commerciali in quanto non deve avere lo scopo di massimizzare la conversione di mangime in carne ma, piuttosto, quello di produrre materiale ittico di pregio, dagli elevati standards qualitativi, per poter ricostituire e/o mantenere popolazioni selvatiche funzionali agli ambienti propri del reticolo idrografico valdostano. 9
10 Avvio del processo di conversione dello stabilimento ittico regionale Obiettivi principali 1. Produzione di materiale rustico e autoctono (marmorata, temolo, salmerino, scazzone) (Interreg III A 2005) 2. Ottimizzazione delle potenzialità riproduttive dei ceppi autoctoni o funzionali (fario ceppo mediterraneo) 3. Sostituzione graduale della produzione attuale di trote fario di ceppo atlantico Avvio del processo di conversione dello stabilimento ittico regionale Attività indicate dal disciplinare 1. Corretto approvvigionamento idrico ( C, O 2, portata) 2. Dimensionamento parco riproduttori (densità, ambiente di allevamento, rifugi) 3. Riproduzione, incubazione, schiusa e svezzamento (metodi, densità, disinfezioni) 4. Alimentazione e selezione dimensionale (coefficiente K, selezioni) 5. Quota di rimonta e semine (Rinsanguamento, pronta pesca) 6. Aspetti igienico sanitari (medicinali, disinfezioni) 10
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