ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI TRADIZIONALI
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- Claudio Bono
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1 Firmato digitalmente da Romano Bernasconi CN = Bernasconi Romano O = Ordine degli Architetti di Napoli/ C = IT
2 COMUNE DI PASTORANO ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI TRADIZIONALI 1 Portali di ingresso con elementi architettonici di pregio (cornice, stipiti in pietra locale) Turbativa determinata dall incongruo rivestimento ceramico utilizzato nella edilizia sostitutiva. I portali ad arco sono spesso evidenziati con cornici in rilievo in pietra a fascia semplice prive di particolari lavorazioni. In alcuni casi, tali cornici sono decorate con stemmi familiari, posti in chiave, o sovente viene evidenziata la chiave di volta o l imposta dell arco con semplici motivi floreali o geometrici. Sono tra gli elementi che più difficilmente risultano alterati, il principale fattore di deperimento e di perdita può essere attribuito alla scarsa manutenzione e all incuria. Tuttavia si registra una buona conservazione degli elementi decorativi incisi nella pietra, materiale certamente più difficilmente deteriorabile rispetto alle cornici di intonaco. Nella foto si nota un rivestimento con piastrelle ceramiche estraneo alla cultura della zona. Alterazione evidente. L intonaco dell edificio in primo piano è deteriorato, ma conserva i cromatismi dell epoca di costruzione.
3 Edificio di pregio in un contesto alterato dalla edilizia sostitutiva. Coronamento (cornicione in laterizio) di pregio Sulla sinistra un edificio di pregio con un cornicione di pregio in laterizio probabilmente oggetto di recente ripristino (restauro) eseguito con perizia e professionalità. Nello stesso edificio si notano varie tipologie di finestre disposte in maniera non armonica, esito probabile di riarticolazioni funzionali degli ambienti interni. Sulla destra edilizia sostitutiva che costituisce evidente alterazione dei valori del contesto storico. 2
4 Edificio in buono stato di conservazione con balconi, portone, serramenti e coronamento di pregio Per la semplicità delle linee, per lo stato di conservazione dopo interventi mirati di ripristino, l edificio, a parte il basamento discutibile sul piano del gusto, può costituire un esempio per gli interventi di rinnovo urbano eseguibili, nel rispetto delle norme del PUC, previa redazione di PUA con valore di Piano di recupero. Di notevole pregio il coronamento e i timpani sovrastanti i balconi. 3
5 Balconi con aggetto in ferro e soglia in marmo I balconi sono realizzati con mensole in ferro, a volte in ferro lavorato, e lastre di calpestio in pietra, i poggioli sono ringhiere con sporto minimo a protezione di porte-finestre. I parapetti sono in ferro lavorato con stilemi neoclassici e liberty ed eventuali semplici elementi di decoro e sono collocati sui fronti principali, quasi sempre sulla via pubblica. L accesso ai balconi o poggioli avviene da una porta-finestra. L edificio sul fondo presenta un portale con arco ribassato, il tetto rivestito con coppi. 4
6 Portale ad arco con più centri Caratteristico portale con cornice in rilievo con lavorazione complessa. Costituisce memoria da salvaguardare anche negli interventi di restauro/ripristino. 5
7 Loggiati Sono presenti soprattutto in palazzi, dal disegno unitario, di particolare pregio architettonico. La ringhiera di semplice disegno con pannelli dal disegno elaborato e l arco ribassato costituiscono elementi di pregio degni di salvaguardia. 6
8 Balconi, colombaia, giardino Balcone con mensola intonacata con modanature, inferriata in quadrello di semplice disegno con pannello. In secondo piano si nota una colombaia; sulla destra un giardino. Gli spazi verdi del tessuto urbano sono stati classificati dal PUC invarianti di tutela ecologica in ambito urbano. Anche dalla conservazione di tali spazi dipende la qualità dei tessuti storici. 7
9 Paramento murario di particolare pregio Ci riferiamo all edificio in destra nella foto caratterizzato oltre che dal paramento murario di pregio, anche dal portale e dal cornicione di particolare pregio. L edificio sul lato opposto è in precario stato di conservazione; si prescrive che il restauro avvenga in maniera opportuna facendo ricorso ad intonaco di malta di calce idraulica. 8
10 Edificio di pregio senescente in secondo piano nella foto Ripristino edificio in primo piano non condivisibile La foto mostra l edificio in primo piano ripristinato di recente con poca o nessuna cura dei valori del contesto. Manca del tutto l apparato decorativo, i balconi sono delle semplici mensole in cemento armato, il paramento murario è ricoperto da intonaco di cemento. Di contro un edificio in precario stato di manutenzione (senescente) che mostra una serie di elementi armonici: il portale, il semplice apparato decorativo: modanature, stucchi, la qualità dell intonaco e delle finiture che contribuiscono a valutare l edificio di pregio. Spesso, anche con regole e norme adeguate la poca sensibilità del progettista e dell esecutore generano prodotti di poca o nulla qualità in grado di alterare un contesto storico. 9
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12 Particolari scale o passaggi di collegamento esterni Le scale costituiscono elemento di distribuzione alle unità abitative ai piani superiori. Disposte su più livelli stratificati nel tempo, le scale caratterizzano parte dei cortili interni del centro storico. Generalmente esterne al corpo di fabbrica le rampe si presentano con varia inclinazione su archi. Il prospetto della scala, e di conseguenza quello della facciata, è diversamente connotato in base al disegno dell arco paramentale. Le strutture sono in tufo e il loro consolidamento è riconducibile a tecniche previste per gli archi e i solai voltati. Nei ripristini e/o consolidamenti viene spesso usato il cemento che produce evidenti alterazioni del contesto. Fattore di alterazione è anche la improvvida chiusura degli spazi sottoscala. 11
13 Ballatoi I ballatoi, diffusi nelle corti interne, costituiscono elemento di collegamento orizzontale alle diverse unità abitative. Nel centro storico è rara la presenza di logge o porticati. La struttura a sbalzo con mensoloni in pietra locale funge da appoggio per la struttura ad arco. Per ballatoi estesi, la struttura ad archi e mensole è modulare e ripetuta. In alcuni casi sono elemento comune a più unità. Purtroppo tali elementi vengono tompagnati con evidente alterazione della originaria struttura. Pozzi Molti pozzi del centro storico, in disuso, sono stati chiusi con solette in cemento che creano turbativa e compromissione di questo caratteristico elemento architettonico, indispensabile, un tempo, per la vita della civiltà contadina dell area. Forni Lavatoi Mulini, Alcuni forni nelle corti comuni risultano dismessi, chiusi o precariamente tamponati e in molti casi demoliti per creare spazi liberi. E una testimonianza ormai praticamente scomparsa. Un attento piano di recupero dovrebbe, tra l altro, avere il compito di censire e salvaguardare tali elementi, come i lavatoi, i mulini e altri manufatti funzionali alla vita contadina. 12
14 PASTORANO Cenni storici edifici di pregio 1 Real Opificio Tipografico di Napoli 1850 Pastorano, San Secondino e Pantuliano sono i tre nuclei originari sorti intorno alle chiese e ad alcuni palazzi storici. Nel corso degli anni si è sviluppata la trama viaria che li connette per formare l attuale comune di Pastorano. I tre nuclei sono caratterizzati dalla presenza di alcuni edifici storici costruiti e/o ampliati nel 700. Friozzi, Pera, Lanza, Pantoliano sono le ricche famiglie che dal circondario e prevalentemente da Capua si insediarono nelle campagne che oggi sono il territorio di Pastorano.
15 La crescita urbana più significativa avviene alla fine dell ottocento; i tre nuclei iniziano a saldarsi, gli edifici e le masserie hanno carattere rurale e la popolazione è dedita in maniera quasi esclusiva all agricoltura. Gli insediamenti industriali, in parte in agglomerato ASI di Caserta, a partire dagli anni settanta dello scorso secolo hanno progressivamente contribuito all attuale assetto del territorio che è attraversato dall Autostrada del Sole il cui casello Capua è in territorio di Pastorano. Le attività industriali e commerciali sviluppatesi a sud del territorio comunale hanno avuto indubbi riflessi sui nuclei urbani di Pastorano, San Secondino e Pantuliano. Tuttavia è ancora possibile identificare il tessuto morfologico di antico impianto che non ha subito alterazioni della trama, ma, spesso, in luogo degi edifici originari sorgono corpi di fabbrica di modesta qualità architettonica. Si è sviluppata anche nel centro storico l edilizia sostitutiva senza far ricorso ai pur prescritti piani particolareggiati. Gli elementi caratteristici dell edilizia storica ancora presente nei tre nuclei sono: - La muratura di tufo - Ampi portali prevalentemente ad arco a tutto sesto - Scale esterne - Corti interne - Girdino o orto - Ballatoi - Forni - Lavatoi - Balconi con ringhiere in ferro 2 L apparato decorativo: stucchi, modanature, cornici è, in genere di disegno semplice e di buon gusto. Le sedi viarie dei centri storici hanno in genere pvimentazioni con cubetti di porfido; l illuminazione pubblica presenta spesso corpi illuminanti in cui prevale il mimetismo e la riproposizione in stile.
16 3 CHIESA DI SAN SECONDINO La Chiesa è edificio vincolato ai sensi dell art. 4 della L.S. 1089/1939. L originario impianto risale alla seconda metà del XII secolo (piccola Cappella detta del Purgatorio), caratterizzata da un altarino sormontato da un dipinto raffigurante, tra le fiamme, numerose anime con le braccia protese verso il cielo. La Cappella ha subito vari interventi di rimaneggiamento fino ad ottenere l attuale impianto. Non è nota la data della trasformazione; all interno una acquasantiera di pregevole fattura datata 1513.
17 PALAZZO DEL MARCHESE COCOZZA IN PANTULIANO Originariamente era una villa di campagna, con corpo di fabbrica a base rettangolare sulla Via Marchese. Vi è un ampio cortile parzialmente impegnato per la conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli, delimitato da un muro di tufo nel quale sono posizionati gli ingressi al giardino di notevole estensione che testimonia la connotazione nobiliare dell edificio. L affresco in precario stato di conservazione si caratterizza per la brillantezza dei colori. 4
18 CAPPELLA DELLA MADONNA DI COSTANTINOPOLI CAPPELLA DELLA MADONNA DEL CARMINE La Cappella della Madonna di Costantinopoli venne costruita nel 1690 e per moltissimi anni ha costituito l unico edificio di culto di Pastorano. Gli stucchi interni sono di epoca barocca. Della Cappella della Madonna del Carmine si hanno poche e frammentarie notizie; presumibilmente è stata edificata tra la fine del 700 e gli inizi dell 800 a cura della famiglia Di Cervo. 5
19 AZZO NOBILIARE DEL XVIII SECOLO 6
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21 CAPPELLA DELLA MADONNA DI LORETO CAPPELLA DI SANT ANNA La Cappella della Madonna di Loreto, nel 1750 da uno storico (Francesco Granata) viene definita chiesa della Madonna Lauretana appartenente alla famiglia Pera. Oggi è in stato di abbandono e parzialmente crollata; si salva il nobile prospetto che conserva, si ritiene, gli originari colori. La Cappella di Sant Anna faceva parte del complesso di Casa Lanza. Venne eretta nel 1712 ed è prospiciente la SS. Appia. La sua notorietà è dovuta anche alla circostanza di aver ospitato Papa Benedetto XIII nel corso del viaggio da Roma a Benevento. 8
22 9 CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA L interno si presenta a navata unica diviso in due campate con volta a crociera. Di notevole pregio gli affreschi di autore ignoto. Il restauro della cappella del 1981 ha fatto rinvenire un altare in muratura del 400.
23 10 CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA Trattasi di edificio vincolato ai sensi della LS 1089/1939 art.4 in località Pantuliano. La chiesa parrocchiale, nel suo originario impianto, risale al periodo tardo gotico. L attuale battistero è, probabilmente, la parte più antica del complesso; era una cappella costruita su impulso dell arcivescovo di Capua.
24 11 CHIESA DI PASTORANO L originario impianto (seconda metà del XII secolo) consisteva in una piccola cappella detta del Purgatorio.
25 CHIESA DI PASTORANO L apparato decorativo è di epoca barocca. 12
26 13 CHIESA DI PANTULIANO Edificio di culto vincolato, chiesa parrocchiale al centro del paese. Le prime notizie storiche risalgono al 1583 in quanto molti documenti andarono in fiamme nella cattedrale di Calvi. Da notizie della fine del 600 si apprende che la chiesa era di forma rettangolare con quattro cappelle ai lati, la sacrestia ad ovest, il campanile ad est dell ingresso. La chiesa ad unica navata è coperta da volta con lunette.
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