Incentivi nazionali su fonti rinnovabili e risparmio energetico Ferrara 22 Febbraio 2007

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1 Incentivi nazionali su fonti rinnovabili e risparmio energetico Ferrara 22 Febbraio 2007 Andrea Seminara Responsabile della Comunicazione Kyoto Club

2 Consumi finali di energia per settore Andrea Seminara I consumi finali di energia nel settore civile evidenziano nel periodo un aumento del 10%. L energia elettrica è l unica fonte energetica il cui impiego fa registrare un continuo graduale aumento in tutto l arco temporale La quota predominante dei consumi energetici del civile è da attribuire al settore residenziale, anche se va aumentando negli ultimi anni il peso del terziario: tra il 1995 e il 2003 il residenziale si contrae dal 71% al 65%, parallelamente il terziario cresce dal 29% al 35% circa. In termini di funzione d uso la domanda energetica del settore, nel 2003, è prodotta per il 67% dal riscaldamento, per il 15% da usi elettrici obbligati, per il 12% dalla produzione di acqua calda e per il rimanente 6% dagli usi cucina. Fonte: elaborazione ENEA su dati MAP

3 L efficienza negli usi finali nelle politiche energetiche 1. Studi UE indicano nel 20% un obiettivo minimo ragionevole di risparmio con il recupero di efficienza energetica negli usi finali, anche se da un punto di vista tecnico il risparmio potenziale si colloca sul 40% 2. Nel parco edilizio italiano questo obiettivo può essere decisamente superiore (anche 40-60% con progetti alta efficienza) 3. La Proposta di Direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo sugli usi finali di energia e sui servizi energetici pone un obiettivo annuale di risparmio energetico pari all 1% sulla media dei consumi dell anno precedente. 4. Per il settore pubblico l obiettivo proposto è pari al 1,5%.

4 INVESTIRE IN EFFICIENZA NELL EDILIZIA CONVIENE: Si possono costruire edifici che consumano dal 40 al 60% in meno rispetto agli standard attuali, con incrementi minimi dei costi I sovraccosti sono contenuti: dal 2% al 4% in più sul costo di costruzione. Le esperienze dei Regolamenti Edilizi hanno dimostrato che i sovraccosti delle migliori prestazioni non incidono sul costo di vendita. Trasformare l emergenza energetica in una opportunità di crescita del comparto edilizio rappresenta un processo in direzione della sostenibilità anche economica.

5 CONTESTO Situazione critica 1. Le fonti energetiche rinnovabili e il risparmio energetico sono dal 1991 dichiarati interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti ai fini dell applicazione delle norme sugli appalti pubblici; 2. Le tecnologie del risparmio energetico negli impianti termici sono da 13 anni obbligatori per gli edifici pubblici e ad uso pubblico nuovi o ristrutturati ai sensi del combinato disposto della legge 10/1991 e del DPR 412/ Nonostante la normativa, l Italia è negli edifici in ritardo su moltissimi fronti: caldaie efficienti, termoregolazione, teleriscaldamento, solare termico, isolamento dell involucro, etc. Andrea Seminara

6 CONTESTO Quadro normativo Legge 10/91, comma 4, articolo 1 L'utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili e del risparmio energetico è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità e le opere relative sono equiparate alle opere dichiarate indifferibili e urgenti ai fini dell'applicazione delle leggi sulle opere pubbliche. Legge 10/91, comma 7, articolo 26 Negli edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico è fatto obbligo di soddisfare il fabbisogno energetico degli stessi favorendo il ricorso a fonti rinnovabili di energia o assimilate salvo impedimenti di natura tecnica od economica. Andrea Seminara

7 CONTESTO Perché non è stata promossa l efficienza energetica? Andrea Seminara 1. Non sono mai stati emanati i decreti attuativi della legge 10 in particolare quelli previsti dai comma 1 e 2 dell articolo 4 della legge 10/ Nel settore pubblico scarsa percezione dell obbligo. 3. Scarsa preparazione tecnica dei responsabili di procedimento delle gare d appalto pubbliche e dei soggetti preposti alle autorizzazioni; 4. Scarsa capacità progettuale da parte di ingegneri ed architetti sulla progettazione di interventi che esulano dall edilizia standard.

8 Strumenti per la l Efficienza Energetica e la Qualità in Edilizia Direttive comunitarie di indirizzo e obbligatorie Leggi nazionali ( dlgs 192/2005, dlgs 311/2007) Leggi regionali promozione del risparmio energetico e le fonti rinnovabili in edilizia. Regolamenti Edilizi Comunali fortemente orientati alla sostenibilità che impongono l incremento della qualità energetica degli edifici Meccanismi di incentivazione (DM 20 luglio 2004, defiscalizzazione, bandi in conto capitale) Certificazione energetica Andrea Seminara

9 Strumenti legislativi Principali novità per il Modifica del Dlgs 311/2007; Rappresenta il potenziamento delle norme di promozione del risparmio energetico previste dal dlgs 192; 2. Finanziaria 2007; Approvate alcune misure di defiscalizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici fino al 55% in tre anni; 3. Introduzione del conto energia per il fotovoltaico; In pubblicazione il DM di modifica del conto energia per il fotovoltaico italiano avviato con il DM 28 luglio Certificazione energetica degli edifici; con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dell Ambiente devono essere approvate le linee guida per al certificazione energetica degli edifici; Andrea Seminara

10 Strumenti legislativi Modifica del Dlgs 192/ Limiti di trasmittanza massima dell involucro più restrittivi e livello obiettivo al 2010; Resi più restrittivi i limiti di trasmittanza massima di chiusure verticali opache, vetrate, basamento e copertura e introdotto un livello obiettivo al 2010; 2. Obbligo del solare termico e del fotovotlaico sui nuovi edifici pubblici e privati; Potenziato l obbligo già introdotto per i nuovi edifici pubblici dal 192 di realizzare impianti solari termici per produrre acqua calda sanitaria per coprire almeno il 50% del fabbisogno di ACS; Per il FV necessario decreto attuativo; Obbligo di installazione di sistemi frangisole esterni fissi o mobili; Misura correttiva di quanto già previsto nel 192 prima versione che prevedeva in alternativa l installazione di frangisole interni; 4. Certificazione energetica; Nelle more della definizione degli strumenti attuativi introdotta la qualificazione energetica degli edifici Andrea Seminara

11 Strumenti legislativi in discussione Finanziaria 2007 Riqualificazione energetica edifici esistenti (art. 22, comma 1) Interventi su parti di edifici esistenti, (strutture opache verticali, strutture opache orizzontali finestre comprensive di infissi (art.22, comma 2) Pannelli solari per la produzione di acqua calda Condizione di accesso Fabbisogno energia primaria inferiore del 20% al valore indicato in all.c c.1, tab 1 del dlgs 192/05 Rispetto dei requisiti di trasmittanza massima prevista dalla tabella allegata, entro il 28 febbraio 2007 DM MEF e MSE Incondizionata, entro il 28 febbraio 2007 DM MEF e MSE Detrazione dell imposta lorda degli importi rimasti a carico del contribuente Tetto massimo di detrazione con spese documentate entro il 31/12/2007 in 3 quote annuali di pari importo 55% % % Caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione Edifici nuovi ad alta efficienza energetica: nuovi edifici o nuovi complessi di edifici, di volumetria complessiva superiore a metri cubi Incondizionata, entro il 28 febbraio 2007 DM MEF e MSE inferiore di almeno il 50 per cento rispetto ai valori riportati nell allegato C, comma 1, tabella 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, nonché del fabbisogno di energia per il condizionamento estivo e l illuminazione, 55% % Fondo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio condizioni definite con DM MEF concerto MSE Andrea Seminara

12 Strumenti legislativi in discussione Finanziaria 2007 (2) Frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+ Motori ad elevata efficienza di potenza elettrica compresa tra 5 e 90 kw, Variatori di velocità (inverter) su impianti con potenza elettrica compresa tra 7,5 e 90 kw Condizione di accesso entro il 28 febbraio 2007 DM MEF e MSE entro il 28 febbraio 2007 DM MEF e MSE entro il 28 febbraio 2007 DM MEF e MSE Detrazione dell imposta lorda degli importi rimasti a carico del contribuente Tetto massimo di detrazione con spese documentate entro il 31/12/2007 in 3 quote annuali di pari importo 20% 200 di detrazione in una unica rata 20% 1500 di detrazione in una unica rata 20% 1500 di detrazione in una unica rata, Andrea Seminara

13 Nuovo conto energia fotovoltaico Pubblicazione prevista per il 28 febbraio 2007; Eliminazione dei tetti annuali di potenza; estensione della potenza complessiva a 3000 MW; Eliminazione delle gare trimestrali; Istituzione di procedura semplificata; Premio per integrazione architettonica in edilizia; Tariffe differenziate per impianti di potenza compresa tra 1-3 kw; 3-20 kw; e maggiore di 20 kw; Ridotte le tariffe per le installazioni a terra;

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15 PERCHE SCUOLE PER KYOTO? 1. Le scuole rappresentano il miglior ambito per la realizzazione di programmi di promozione della sostenibilità ambientale in quanto straordinario veicolo di conoscenza verso docenti, studenti e famiglie; 2. Le scuole rappresentano di gran lunga la fetta più consistente dei consumi energetici dell edilizia pubblica se si considera che sono presenti in Italia oltre scuole di cui pubbliche; 3. Le novità legislative a livello europeo, nazionale e regionale stanno cambiando il quadro normativo dando un impulso enorme alla generazione distribuita e al risparmio energetico: opportunità di lavoro per gli installatori e professionisti di domani;

16 PERCHE SCUOLE PER KYOTO? 1. I consumi energetici complessivi delle scuole italiane si aggirano attorno ad 1 milione di TEP all anno di cui il 70% circa per il riscaldamento e il 30% per i consumi di energia elettrica 2. Le scuole secondarie superiori rappresentano il 27% circa dei consumi complessivi. medie 14% secondarie superiori 27% secondarie superiori 13% elementari 31% Figura 1: Numero di scuole per grado (circa scuole di cui pubbliche) medie 21% materne 16% Figura 2: Consumi energetici (consumi totali pari a circa TEP) materne 42% elementar 36%

17 PERCHE SCUOLE PER KYOTO? 1. Il decreto legislativo 192/2005 prevede una accelerazione decisa al risparmio energetico e alle fonti solari in edilizia (obbligo del solare termico su tutti i nuovi edifici di metri quadrati di impianti solari termici all anno; obbligo della certificazione energetica negli edifici) 2. E in partenza un nuovo meccanismo di incentivazione del fotovoltaico in conto energia che aprirà finalmente il mercato (previsti oltre 100 MW all anno di installazioni) 3. La finanziaria 2007 prevede incentivi fiscali per privati cittadini e imprese che intendano investire nel risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili integrati negli edifici (55% sull IRPEF in 3 anni) 4. I DM 20 luglio 2004 attivano un meccanismo pluriennale permanente di promozione del risparmio en. negli usi finali

18 COSA PREVEDE SCUOLE PER KYOTO? Obiettivi generali "Scuole per Kyoto" si pone come obiettivo di promuovere interventi di risparmio energetico e diffusione delle tecnologie solari negli edifici scolastici allo scopo di: 1. ridurre l impatto ambientale nelle scuole; 2. attivare programmi didattici rivolti agli studenti con lo scopo di formare le nuove generazioni ai principi della sostenibilità ambientale nel settore energetico e in edilizia; 3. formare professionalità in grado di rispondere al meglio alle sfide che il settore dovrà affrontare nella transizione verso la generazione distribuita e una maggiore efficienza energetica.

19 COSA PREVEDE SCUOLE PER KYOTO? Obiettivi operativi Sensibilizzazione dei docenti e degli studenti alle tematiche del risparmio energetico delle fonti rinnovabili. Supporto nella realizzazione degli interventi promuovendo l accesso a meccanismi di incentivazione nazionale disponibili (DM 28 luglio 2005, DM 20 luglio 2004, Bando solare termico del Ministero dell Ambiente, etc.)ed al finanziamento tramite terzi attraverso il coinvolgimento di ESCO. Istituzione di un premio provinciale, regionale o nazionale Scuole per Kyoto

20 COSA PREVEDE SCUOLE PER KYOTO? Percorso formativo "Scuole per Kyoto" prevede che le classi partecipino ad un percorso formativo sviluppato dai docenti delle scuole con il supporto tecnico-scientifico del Kyoto Club che consenta agli studenti di: 1. affrontare l analisi energetica della scuola 2. identificare le migliori soluzioni per il risparmio energetico e l installazione tecnologie solari sull involucro 3. proporre interventi realizzabili sulla base dei meccanismi di incentivazione esistenti. 4. realizzare gli interventi proposti in modo parziale o totale con il supporto delle istituzioni e dei partner coinvolti

21 SCUOLE PER KYOTO Percorso didattico 1. Analisi della struttura della scuola (documentale, fotografica, stato di conservazione dell involucro); 2. Analisi degli impianti (documentale e fotografica, valutazione dell efficienza degli impianti); 3. Analisi dei consumi di gas ed elettricità associati al riscaldamento, acqua calda e usi finali elettrici; 4. Elaborazione di proposte di intervento su involucro (isolamento, schermature, tecnologie solari, etc.) sugli impianti elettrici e termici (sistemi di illuminazione, caldaie, impiantistica, etc.) sulle apparecchiature utilizzate (dispositivi da ufficio, cucine, etc.); 5. Analisi energetico, economica e ambientale delle soluzioni proposte compatibili con il budget disponibile e alla luce dei meccanismi di incentivazione esistenti.