18. Il procedimento sommario di cognizione: artt. 702-bis, ter e quater c.p.c. di Elena Occhipinti

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1 18. Il procedimento sommario di cognizione: artt. 702-bis, ter e quater c.p.c. di Elena Occhipinti Ambito di applicazione La legge 18 giugno 2009, n. 69, recante le Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile, ha inserito il nuovo capo III-bis, comprensivo degli artt. 702-bis, ter e quater c.p.c., disciplinanti il Procedimento sommario di cognizione. Il testo legislativo ha rafforzato la tutela sommaria, estendendola a tutte le cause in cui il Tribunale giudica in composizione monocratica. La versione originaria del Disegno di legge prevedeva che il procedimento de quo fosse esperibile solo in relazione alle controversie rientranti nella competenza del Tribunale monocratico, ma più limitatamente aventi ad oggetto la condanna al pagamento di una somma di denaro, ovvero alla consegna o al rilascio di cose (PUNZI, «Novità legislative e ulteriori proposte di riforma in materia di processo civile», in Riv. trim. dir. proc. civ., 2008, 1205). Il processo sommario di cognizione può essere esperito in assenza dei requisiti dell urgenza e del periculum in mora tipici, invece, della tutela sommaria di tipo cautelare. La forma della domanda La domanda può essere proposta al tribu- D NOTABENE L ambito di applicazione del procedimento sommario di cognizione coincide con le cause attribuite alla decisione monocratica del tribunale. DOTTRINA Deve escludersi che la causa in grado di appello possa trattarsi con il rito sommario di cognizione. Analoga conclusione vale per le controversie di competenza del giudice di pace, nonché per quelle che seguono un rito speciale (LUISO, Il procedimento sommario di cognizione, in Cfr.: OLIVIERI, Il procedimento sommario di cognizione (primissime brevi note, ivi). L LEGGI Seppur con rilevanti differenze, precedente normativo del procedimento ex art. 702-bis e ss. è stato il cd. sommario societario, disciplinato all art. 19 D.Lgs. n. 5/2003. Oggi il processo societario è stato interamente abrogato dalla L. 69/2009 con salvezza dei giudizi pendenti.

2 18 IL PROCESSO SOMMARIO DI COGNIZIONE 556 D nale competente con ricorso, sottoscritto a norma dell articolo 125, e deve contenere le indicazioni di cui ai numeri 1), 2), 3), 4), 5) e 6) e l avvertimento di cui al numero 7) del terzo comma dell articolo 163. DOTTRINA La fase introduttiva del procedimento de quo coincide con quella del processo ordinario di cognizione: ciò per permettere che, in caso di un eventuale mutamento di rito ai sensi dell art. 702-ter, comma sesto, c.p.c., si possa evitare una regressione del processo (LUISO, Il procedimento sommario di cognizione, cit.). A seguito della presentazione del ricorso, il cancelliere forma il fascicolo d ufficio e lo presenta senza ritardo al presidente del tribunale, il quale designa il magistrato cui è affidata la trattazione del procedimento. Il giudice designato fissa con decreto l udienza di comparizione delle parti, assegnando il termine per la costituzione del convenuto, che deve avvenire non oltre dieci giorni prima dell udienza; il ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell udienza, deve essere notificato al convenuto almeno trenta giorni prima della data fissata per la sua costituzione. La costituzione del convenuto Il convenuto deve costituirsi mediante deposito in cancelleria della comparsa di risposta, nella quale deve proporre le sue difese e prendere posizione sui fatti posti dal ricorrente a fondamento della domanda, indicare i mezzi di prova di cui intende avvalersi e i documenti che offre in comunicazione, nonché formulare le conclusioni. A pena di decadenza deve proporre le eventuali domande riconvenzionali e le eccezioni processuali e di merito che non sono rilevabili d ufficio. Le complicazioni soggettive Se il convenuto intende chiamare un terzo in garanzia deve, a pena di decadenza, farne dichiarazione nella comparsa di costituzione e chiedere al giudice designato lo spostamento dell udienza. Il giudice, con decreto comunicato dal cancelliere alle parti costituite, provvede a fissare la data della nuova udienza assegnando un termine perentorio per la citazione del terzo. La costituzione del terzo in giudizio avviene a norma del quarto comma dell art. 702-ter c.p.c. Suscita qualche perplessità la scelta di circoscrivere la chiamata al solo terzo in garanzia: posto che l ordinanza conclusiva acquista efficacia di giudicato, pienamente compatibile con questo procedimento apparirebbe anche l altra chiamata ex art. 106 c.p.c., nonché l intervento volontario ex art. 105 c.p.c. Pur nel silenzio della legge, altresì ammissibile appare anche l eventualità che l attore, a seguito delle difese del convenuto, ritenga opportuno di chiamare in causa un terzo, richiededone l autorizzazione al giudice all udienza di comparizione. Il mutamento di rito da cognizione sommaria a cognizione piena Il legislatore ha previsto che il g.i. designato possa valutare se le difese svolte dalle parti necessitino di un istruzione non sommaria, potendo egli, in tal caso, or-

3 557 IL PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE: ARTT. 702 BIS E SS. C.P.C. 18 dinare il mutamento di rito e fissare con ordinanza non impugnabile, udienza di cui all art. 183 c.p.c. con conseguente applicazione delle disposizioni del libro II. Anche la domanda riconvenzionale deve rientrare tra quelle indicate all art. 702-bis NOTABENE L ordinanza con cui il giudice ordina il mutamento di rito non è impugnabile. c.p.c., ed appartenere, cioè, alla competenza del Tribunale monocratico; in caso contrario, il giudice la dichiara inammissibile ed essa, eventualmente, potrà essere riproposta con un ordinario processo a cognizione piena. Quando, invece, la causa relativa alla domanda riconvenzionale richiede un istruzione non sommaria, il giudice ne dispone la separazione. Così come è stato strutturato il nuovo procedimento sommario di cognizione, pare che il convenuto non abbia modo di eccepire la cognizione piena per la trattazione della causa in cui è coinvolto. Il mutamento di rito può essere, infatti, ordinato sontanto dal giudice ai sensi del comma 3 dell art. 702-ter c.p.c., quando ritenga che le difese svolte dalle parti richedano un istruzione non sommaria. L incompetenza del giudice Il giudice, se ritiene di essere incompetente, lo dichiara con ordinanza che pur nel silenzio della legge, coerentemente alle nuove disposizioni del processo ordinario a cognizione piena parrebbe suscettibile di essere impugnata con regolamento di competenza. Non è chiaro vista la genericità del comma primo dell art. 702-ter c.p.c. -, se il giudice possa rilevare qualsiasi tipologia d incompetenza, e dunque anche quella per territorio semplice posto che, nel giudizio ordinario di cognizione, questo tipo d incompetenza è deducibile solo su istanza di parte. Il procedimento Se il giudice non provvede ai sensi dei commi 1, 2, 3, e 4 dell art. 702-ter c.p.c., alla prima udienza il giudice, sentite le parti, omessa ogni formalità non essenziale al contraddittorio, procede nel modo che ritiene più opportuno agli atti di istruzione rilevanti in relazione all oggetto del provvedimento richiesto e provvede con ordinanza all accoglimento o al rigetto delle domande. NOTABENE L art. 702-ter, comma quinto, c.p.c. ricalca il modello procedimentale delineato per il processo cautelare all art. 669-sexies c.p.c. Il provvedimento All esito della sommaria trattazione, il giudice emette un ordinanza provvisoriamente esecutiva, che costituisce titolo per l iscrizione di ipoteca giudiziale e per la trascrizione. Il giudice provvede in ogni caso sulle spese del procedimento ai sensi degli articoli 91 e seguenti.

4 18 IL PROCESSO SOMMARIO DI COGNIZIONE 558 Critica la scelta dell idoneità al giudicato ex art c.c. del provvedimento in questione RICCI, Ancora novità (non tutte importanti, non tutte pregevoli) sul processo civile, in Riv. Dir. Proc., 2008, 1364 e ss. D NOTABENE DOTTRINA La dottrina ha evidenziato che l applicazione della disciplina delle impugnazioni in generale, e dell appello in particolare, debba comunque adattarsi alle peculiarità del procedimento in esame, sicché è stato mosso qualche dubbio in merito alla compatibilità dell istituto della rimessione in termini ex artt. 353 e 354 c.p.c., il quale presupporrebbe che entrambi i giudizi si svolgano con una piena cognizione (OLIVIERI, Il procedimento sommario di cognizione (primissime brevi note, cit.). L appello L ordinanza, emessa ai sensi del sesto comma dell articolo 702-ter, produce gli effetti di cui all art c.c. se non è appellata entro trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione: il procedimento de quo consente dunque di pervenire all accertamento del diritto con efficacia di cosa giudicata. Il legislatore non ha precisato alcunché in ordine alla decorrenza del termine lungo per l impugnazione in mancanza di comunicazione o notificazione: tuttavia, dato il generico riferimento all appello pare doversi ritenere pienamente operativa la disciplina delle impugnazione in generale, e dell appello in particolare (artt. 323 e ss.; art. 339 e ss.). In appello, sono ammessi nuovi mezzi di prova e nuovi documenti quando il collegio li ritiene rilevanti ai fini della decisione, ovvero la parte dimostra di non aver potuto proporli nel corso del procedimento sommario per causa ad essa non imputabile. Nel riproporre il contenuto del terzo comma dell art. 345 c.p.c., il giudice ha sostituito l indispensabilità della prova nuova alla semplice rilevanza incorrendo, in tal modo, in un evidente refuso, posto che il requisito della rilevanza è elemento generalmente necessario per ammettere una prova in giudizio e, pertanto, non bisognevole di un ulteriore precisazione. Il presidente del collegio può delegare l assunzione dei mezzi istruttori ad uno dei componenti del collegio. Le questioni 1. Quali caratteristiche deve avere l atto introduttivo del procedimento sommario di cognizione? Il procedimento sommario di cognizione deve essere introdotto con un atto avente la forma del ricorso, che deve essere sottoscritto a norma dell art. 125 c.p.c., e che deve contenere le indicazioni di cui ai numeri 1), 2), 3), 4), 5), 6) e l avvertimento di cui al numero 7) dell art. 163 c.p.c. Detti richiami parrebbero altresì deporre per l applicazione della disciplina di cui all art. 164 c.p.c. 2. Quando decorre la litispendenza del procedimento sommario di cognizione? Il procedimento sommario di cognizione, introducendosi con un ricorso, a tutti gli

5 559 IL PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE: ARTT. 702 BIS E SS. C.P.C. 18 effetti decorre dal momento in cui il ricorso medesimo viene depositato dall istante in cancelleria. 3. In quali ipotesi il giudice ordina il mutamento di rito dalla cognizione sommaria alla cognizione piena? Il giudice una volta adito ex art. 702-bis c.p.c. ha facoltà di valutare se la cognizione sommaria risulti consona al tipo di controversia sottoposta al suo giudizio, sicché sarà prevedibile che egli disponga il mutamento di rito con ordinanza non impugnabile - ogni qualvolta si prospetti la necessità di svolgere un attività istruttoria impegnativa e macchinosa, tale da necessitare lo svolgimento di molte udienze per l assunzione delle istanze probatorie ritenute rilevanti.

6 18 IL PROCESSO SOMMARIO DI COGNIZIONE 560 Gli schemi 1. La forma della domanda e fase introduttiva del procedimento RICORSO ex artt. 125 e 163 n. 1-7 c.p.c. Deposito in cancelleria Formazione del fascicolo d ufficio Presentazione senza ritardo al Presidente del Tribunale Designazione del G.I. per la trattazione Fissazione con decreto dell udienza di comparizione delle parti Notifica del ricorso e del decreto al convenuto almeno 30 giorni prima dell udienza Costituzione del convenuto almeno 10 giorni prima dell udienza 2. Comparsa di costituzione COMPARSA DI COSTITUZIONE deve contenere: Le difese La presa di posizione sui fatti indicati nel ricorso Mezzi di prova e documenti Conclusioni A PENA DI DECADENZA: Le domande riconvenzionali Le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d ufficio La chiamata del terzo in garanzia

7 561 IL PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONE: ARTT. 702 BIS E SS. C.P.C Il procedimento e il provvedimento di rito Il G.I. Ritiene di essere incompetente Ritiene che la domanda non rientra tra quelle indicate nell art. 702-bis Ritiene che le difese svolte NON possano essere trattate sommariamente Ordinanza di rito ove dichiara la propria incompetenza Ordinanza non impugnabile d inammissibilità Ordinanza non impugnabile ove ordina il mutamento di rito, ove fissa udienza ex art. 183 c.p.c. 4. Il procedimento e il provvedimento sul merito Il G.I. Sente le parti Omette ogni formalità non necessaria per il contraddittorio Svolge l istruttoria nel modo che ritiene più opportuno Provvede Ordinanza di accoglimento Ordinanza di rigetto appello entro 30 giorni dalla comunicazione o notificazione ex art. 702-quater c.p.c. Non appellata dopo 30 giorni Passaggio in giudicato ex art C.C.

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