Arpa Emilia-Romagna, Servizio IdroMeteoClima. Note di Agrometeorologia. annata

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1 Note di Agrometeorologia annata Elevatissime precipitazioni nell inverno e soprattutto nella primavera che hanno raggiunto valori cumulati eccezionali in diverse aree della regione. Più interessate, in generale, le aree centro-occidentali. Il grafico mostra l andamento delle precipitazioni cumulate 2013 della Macroarea F (che comprende l area di pianura reggiana modenese e parte di quella Bolognese) in confronto ai valori climatici (percentili) e a quelle cumulate Notare la eccezionalità delle piogge 2013 con cumulate da marzo a maggio ben oltre il 95 percentile (corrispondente a tempi di ritorno molto superiori ai 20 anni) in confronto a quelle scarsissime del La conseguente impraticabilità dei campi ha provocato forti ritardi (fino a 60 giorni per le colture a semina più precoce) nelle lavorazioni, nelle semine e nei trapianti delle colture primaverili, e forzate modifiche nei piani colturali. Diverse colture, anche in relazione alla dislocazione sul territorio regionale, hanno subito forti limitazioni nelle rese, mentre altre hanno avuto produzioni prossime alla norma. L elevata umidità dei terreni ha inoltre favorito le malattie fungine e batteriche e la lisciviazione dei nitrati. Eventi estremi 2013: Aprile: il giorno 20, tra Gainago e Colorno (pianura parmense), 140 mm di pioggia. Maggio: venerdì 3, pianura modenese e bolognese, tornado F2-F3, venti stimati 300 km/h. Giugno: pomeriggio di lunedì 24, Rimini, registrati mm in 1 ora, (92,6 in 30 minuti). Luglio: mattina di sabato 13, pianura reggiana, violentissime grandinate e trombe d aria. A cura di William Pratizzoli Area Agrometeorologia, Territorio e Clima Arpa-Simc BOLOGNA, gennaio 2014 Simc-Aatc

2 Riassunto Terminata la grande siccità 2012, l annata agraria 2013 è iniziata in condizioni meteorologiche completamente diverse con precipitazioni molto elevate e persistenti. Le precipitazioni dei primi mesi del 2013 sono state elevatissime, eccezionali in diverse aree della regione, in alcune di queste aree simili precipitazioni non si ritrovano dall inizio delle rilevazioni meteo, in molte altre è necessario risalire ai primi decenni del secolo scorso ( ). - Inverno e primavera 2013 eccezionalmente piovosi in vaste aree della regione: in diverse stazioni i valori cumulati dei primi mesi dell anno risultano i più elevati di serie storiche con inizio dal 1920 o antecedenti. Le anomalie più elevate rispetto al clima si sono verificate nelle aree del settore centrale e occidentale (dal bolognese al piacentino), scostamenti meno elevati, ma comunque importanti, su ferrarese e Romagna. - Estate 2013 siccitosa con brevi ma intense ondate di caldo e punte di temperatura massima localmente eccezionali. Anche se resa meno evidente dall andamento meteorologico precedente, l estate 2013, ha avuto caratteristiche siccitose: da giugno alla metà di agosto su gran parte della regione le piogge cumulate del periodo sono state meno del 50% di quelle attese secondo il clima , e in aree centro-occidentali meno del 25%. Riguardo alle temperature, gli scostamenti medi della stagione sono stati positivi e contenuti entro 1 C, i valori massimi giornalieri hanno invece raggiunto punte tra le più elevate degli ultimi 20 anni, compresi quindi 2003 e 2012, con valori superiori a 40 C in diverse stazioni del settore centrale e orientale. -Autunno 2013 Caldo (tra 1 e 2 C più elevato rispetto al clima ) e con piogge in generale prossime alla norma (scostamenti negativi e positivi compresi entro il 25% rispetto al clima ). 2

3 RIASSUNTO L INVERNO LA PRIMAVERA 2013: L ESTATE L AUTUNNO 2013: DICEMBRE 2012: BRUSCO SALTO NELL INVERNO CON GELO E NEVE GENNAIO 2013: TRA I PIÙ PIOVOSI DEGLI ULTIMI 30 ANNI FEBBRAIO 2013: TRA I PIÙ PIOVOSI E NEVOSI DEGLI ULTIMI 30 ANNI MARZO 2013: PIOGGE FUORI MISURA, CAMPI NON PRATICABILI APRILE 2013: EVENTI ESTREMI SULLA PIANURA PARMENSE; 140 MM IN UN SOLO GIORNO. (SOLO UNA BREVE TREGUA NELLE PIOGGE PERMETTE L INGRESSO AI CAMPI.) MAGGIO 2013: TORNADO F2-F3* POI PIOGGIA, FREDDO E NEVE IN MONTAGNA GIUGNO 2013: IN GENERALE PIOGGE SCARSE, 37 C NELLA SECONDA DECADE MA FINE MESE FREDDO E VARIABILE CON EVENTI ESTREMI NEL RIMINESE: 123 MM IN UN ORA, 147 IN UN GIORNO LUGLIO E AGOSTO 2013: BREVI MA INTENSE ONDATE DI CALDO, SUPERATI 40 C, CALDISSIMO ANCHE SUI RILIEVI MA TORNANO I TEMPORALI DI METÀ AGOSTO. DISASTROSA GRANDINATA NEL REGGIANO SETTEMBRE 2013: CALDO E SICCITOSO OTTOBRE 2013: PIOVOSO E CALDO NOVEMBRE 2013: MITE CON IMPROVVISA ONDATA DI GELO A FINE MESE DICEMBRE 2013: MITE E SOLEGGIATO SUI RILIEVI, IN PIANURA 20 GIORNI DI NEBBIA E BRINA

4 1. L inverno L inverno è stato particolarmente piovoso. Escluso dicembre, che ha visto precipitazioni in generale inferiori alla norma, i mesi di gennaio e febbraio hanno fatto registrare valori elevatissimi, tra i più alti degli ultimi 30 anni. Considerando l intera stagione le piogge hanno superato 200 mm su gran parte del settore centrale della regione (fig.1), precipitazioni minori solo su ferrarese, Romagna e in aree del piacentino. Confrontate con il clima , le precipitazioni dell inverno risultano superiori tra 50 e 100 mm (fig.2), corrispondenti a scostamenti percentuali tra il 50 ed il 75 % rispetto ai valori attesi (fig.3). Differenze inferiori si calcolano sui rilievi e nel piacentino. Riguardo alle temperature, l inverno 2013 è stato più freddo della norma, mediamente tra 1 e 2 C riferibile principalmente ai valori massimi giornalieri (fig.4). Le sommatorie termiche sono state inferiori alla norma. In pianura le sommatorie con base 5 C non hanno raggiunto il 50 % dei valori attesi secondo il clima (fig.5). Le minime assolute non hanno toccato le punte minime registrate negli anni precedenti (fig.6). Il contenuto idrico dei terreni è andato aumentando nel corso dell inverno; da valori ancora nella norma di dicembre 2012 (fig.7) si è passati a contenuti superiori alla norma di gennaio 2013 (fig.8) sino ai valori molto superiori alla norma di febbraio 2013 (fig.9) con scostamenti percentili superiori al 90 sul settore centrale della regione, equivalenti a tempi di ritorno superiore al decennio. 2. La primavera 2013 E proseguita la tendenza a precipitazioni superiori alla norma. Nei mesi da marzo a maggio si sono calcolate, in pianura, piogge da 200 a 500 mm (fig.10) con scostamenti positivi rispetto al clima compresi in generale tra 100 e 300 mm (fig.11), percentualmente tra il 25 ed il 200 % in più (fig.12). Le anomalie più intense hanno riguardato le aree occidentali con le punte massime nella pianura parmense ed in quella piacentina. Analizzando più in dettaglio, le anomalie più intense si sono verificate a marzo. I valori cumulati di precipitazione di marzo 2013 (fig.13) sono stati quasi ovunque superiori a 100 mm: in pianura, valori minimi in aree del ferrarese, tra 75 e 100, e massimi nell alta pianura parmense, oltre 200 mm. Confrontate con il clima del periodo (Fig.14), i valori cumulati di precipitazione di marzo 2013 risultano ovunque molto superiori. In pianura gli scostamenti positivi vanno dai mm della Romagna e ferrarese orientale, agli oltre 150 dell alta pianura parmense. Sui rilievi più elevati gli scostamenti positivi superano i 200 mm. Espresse in percentuale sui valori attesi (fig.15) le piogge di marzo 2013 risultano oltre il doppio sul settore orientale (+100 / %), gli scostamenti percentuali positivi superano il 300 % (4 volte i valori attesi) su gran parte del settore centro-occidentale, dal reggiano al piacentino. I grafici delle figure 16, 17 e 18, sono ottenuti ricostruendo, con interpolazione spaziale, i valori più probabili di precipitazione per un area della pianura bolognese occidentale, dal 1961 ad oggi. Pur considerando diversi periodi si osserva la fortissima anomalia delle precipitazioni dei primi 5 mesi del 2013 rispetto a tutte alle annate dal Riguardo alle temperature anche la primavera ha avuto valori inferiori alla norma, e come per la stagione precedente più nei valori massimi giornalieri (fig. 19) che in quelli minimi. La sommatoria primaverile con base 10 C è risultata infatti inferiore alla norma tra il 10 ed il 20 % (fig. 20), (escluso solo le aree orientali dover gli scostamenti sono stati più contenuti) rispetto ai 5-10 % di quella a base 0 C. Le minori temperature hanno limitato i consumi evapotraspirativi primaverili di circa mm, il Bilancio Idroclimatico (Prec-ETP) primaverile risulta quindi superiore alla norma generalmente tra 100 e 300 mm, con valori inferiori sulle aree orientali, superiori su quelle occidentali (fig.21). Gli elevatissimi apporti idrici hanno mantenuto l umidità dei terreni notevolmente superiore alla norma. Gli scostamenti più elevati rispetto al clima ( ) sono stimati nella seconda decade di marzo 2013 (fig.22) in cui i valori di contenuto idrico sul settore centrale della regione erano calcolati superiori al 99 percentile e quindi assolutamente eccezionali. Nei mesi successivi (fig.23 e 24) i valori dell umidità dei terreni è restata superiore alla norma ma in progressiva diminuzione rispetto a marzo. 4

5 3. L estate 2013 Con l arrivo della stagione estiva si osserva un netto cambio di tendenza; in giugno su gran parte della regione è piovuto meno della metà delle attese climatiche (fig. 25), meno di un quarto in aree del settore centro-occidentale e della Romagna (escluso riminese). Non molto differente l andamento pluviometrico di luglio (fig.26), con la sola eccezione del ferrarese ed aree limitrofe del ravennate, le piogge sono rimaste inferiori alla norma e in vaste aree del settore centrooccidentale gli scostamenti negativi rispetto al clima hanno superato il 75%. In agosto (fig.27), i temporali della seconda metà del mese hanno portato precipitazioni superiori alla norma sul settore orientale e nell area di bassa pianura modenese e reggiana, lasciando le altre aree ancora in deficit pluviometrico. Nel complesso le piogge dell estate 2013 hanno raggiunto i valori più elevati sul settore orientale e nella bassa pianura modenese e reggiana con cumulate prossime o superiori ai 100 mm. Nell alta pianura reggiana e modenese le piogge sono risultate invece complessivamente inferiori alla norma con mancate piogge, rispetto alle attese climatiche, superiori a 75 mm (fig.28) e scostamenti percentuali oltre il 50 % (fig.29). La carenza nelle precipitazioni dell estate 2013 è inoltre accentuata dal fatto che, escluso il ferrarese, circa la metà delle precipitazioni estive 2013 si sono concentrate nella seconda metà di agosto (fig.30), epoca in cui diminuiscono le esigenze irrigue di diverse colture. Riguardo le temperature, l estate 2013 ha avuto temperature medie della stagione solo lievemente superiori al clima , le massime giornaliere hanno invece raggiunto punte massime paragonabili e in alcuni casi superiori, ai massimi assoluti raggiunti nelle annate più calde come 2003 e La mappa di fig. 31 mostra i valori massimi assoluti registrati dalle stazioni meteorologiche regionali. I valori evapotraspirativi cumulati nell estate 2013 sono stimati, in pianura, tra 450 e 550 mm. L entità dell ETP non si scosta significativamente dai valori medi di riferimento calcolati nel periodo I valori del Bilancio IdroClimatico nell estate 2013 sono stimati, in pianura, tra 350 e 500 mm, rispetto al clima il bilancio dell estate 2013 è risultato in generale negativo (fig.32), con tendenza crescente dalle aree orientali a quelle occidentali dove si sono registrati i maggiori scostamenti rispetto alla norma, stimabili tra 75 e 100 mm. A fine agosto il contenuto idrico dei terreni risultava in generale prossimo alla norma (fig.33), ancora superiore solo in aree della pianura modenese e ferrarese e sui rilievi della Romagna. 4. L autunno 2013 Stagione in generale mite, con temperature di circa 1-2 C superiori alla norma. Piogge inizialmente inferiori alle attese climatiche, durante il mese di settembre, poi più abbondanti, in ottobre, soprattutto sulle aree orientali della regione. A fine novembre le piogge risultavano, in pianura, comprese tra 150 e 300 mm (fig. 34), valori in generale prossimi alla norma, con moderati scostamenti positivi sulle aree orientali (ferrarese e Romagna) e negativi su quelle centrali (fig.35). A fine novembre il contenuto idrico dei terreni era stimato, in pianura, generalmente superiore alla norma con anomalie positive più accentuate sulla fascia costiera (fig.36) 5

6 Fig.1 Fig.2 Fig 3 6

7 Fig.4 Fig.5 Fig.6 7

8 Fig.7 Fig.8 Fig.9 8

9 Fig.10 Fig.11 Fig.12 9

10 Fig.13 Fig.14 Fig.15 10

11 Fig.16 Fig.17 Fig.18 11

12 Fig.19 Fig.20 Fig.21 12

13 Fig.22 Fig 23 Fig 24 13

14 Fig 25 Fig.26 Fig.27 14

15 Fig.28 Fig.29 Fig.30 15

16 Fig.31 Fig.32 Fig.33 16

17 Fig.34 Fig.35 Fig.36 17

18 5. dicembre 2012: brusco salto nell inverno con gelo e neve. Dopo un novembre molto mite, tra i più caldi degli ultimi 25 anni, dicembre 2012 è iniziato in condizioni decisamente invernali, con temperature in picchiata e neve anche in pianura. Il 28 novembre le minime erano ancora prossime a 10 C, dopo circa 10 giorni in tutta la pianura centro-occidentale si sfioravano i -10 C e nel piacentino si registrava la punta estrema di C. La neve è caduta anche in pianura dal pomeriggio di venerdì 7 alla mattina di sabato 8 con accumuli però inferiori a 10 cm. Nel successivo fine settimana, a causa dell arrivo di correnti più miti in quota e temperature ancora prossime allo zero in pianura, si è osservato il fenomeno del gelicidio. Le precipitazioni sono state deboli in pianura ma localmente elevatissime sui rilievi centrali ed occidentali; nella sola giornata di sabato 15 sul crinale appenninico modenese sono stati registrati 177 mm di pioggia. La seconda parte del mese ha visto un miglioramento delle condizioni meteorologiche, ma mentre sui rilievi le buone condizioni di insolazione hanno permesso di raggiungere massime sino a 15 C, sulla pianura interna, almeno sino a Natale, hanno prevalso nebbie persistenti e temperature massime non superiori a 5-6 C. Le precipitazioni del mese sono risultate molto inferiori alla norma, in pianura si sono registrati tra 20 e 25 mm rispetto ai 50 attesi dal clima. In Campagna: nella norma la ricarica dei terreni Nonostante le scarse precipitazioni del mese i valori di umidità del terreno si mantengono prossimi alla norma. Dalle misure effettuate presso il Centro Meteorologico Operativo di S.Pietro Capofiume (BO) risulta che il contenuto idrico dei terreni è prossimo alla condizione di capacità di campo lungo tutto il profilo sino alla profondità di circa 2 metri. Gli estremi di dicembre in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura minima in pianura -14,8 C il 9 Villanova D Arda (PC) Temperatura minima sui rilievi -12,3 C il 9 Lagdei -Corniglio (PR) Temperatura massima in pianura 16,2 C il 15 Cattolica (RN) Temperatura massima sui rilievi 16,8 C il 24 Febbio - Villa Minozzo (RE) Massima Precipitazione cumulata in pianura 69 mm Vergiano (Rimini) (RN) Massima Precipitazione cumulata sui rilievi 390 mm Lago Scaffaiolo Fanano (MO) 18

19 6. Gennaio 2013: tra i più piovosi degli ultimi 30 anni Su quasi tutta la pianura sono piovuti oltre 50 mm, 100 e oltre i mm caduti dal reggiano al piacentino. Tanti, se si considera che gennaio è climaticamente uno dei mesi meno piovosi dell anno e che in pianura sono attesi, secondo le medie , circa mm. Per trovare simili precipitazioni in questo mese bisogna tornare indietro agli anni 96 e 97, e più indietro ancora agli anni dall 85 all 87. Prosegue quindi, dopo l eccezionale siccità, la fase di lento recupero delle riserve idriche iniziata nell autunno Ad eccezione di dicembre infatti, tutti i mesi da settembre ad oggi hanno avuto, in generale, precipitazioni superiori alla norma. Sul reggiano, parmense e in tutta la fascia di media e bassa pianura si calcolano, rispetto al clima, maggiori precipitazioni tra 100 e 150 mm. In Romagna le piogge da settembre 2012 a oggi risultano invece nella norma. Le precipitazioni di gennaio si sono registrate quasi tutte nella seconda decade, dal 13 al 20. Gli ultimi giorni del mese, complici la stabilità atmosferica e correnti calde da sud-ovest, hanno visto un curioso divario termico con temperature elevatissime sui rilievi (punte massime prossime e superiori a 20 C), mentre in pianura, causa la presenza di nebbia, i valori restavano di pochi gradi al di sopra dello zero. 27 Gennaio 2013: stima dell acqua ancora necessaria al raggiungimento della capacità di campo nello strato radicato (mm). I valori negativi indicano contenuti idrici dei terreni già superiori a questa condizione. In Campagna: verso la completa ricarica dei terreni, ora in risalita anche la falda ipodermica. Tutti i terreni dal modenese al piacentino si stima abbiano raggiunto o superato la condizione di capacità di campo; i modelli di bilancio idrico vedono invece ancora in ritardo la ricarica dei terreni del ferrarese e quelli di pianura del bolognese e della Romagna. In queste aree, per completare la ricarica e raggiungere la capacità di campo servirebbero ancora piogge utili tra 25 e 100 mm. Dopo un lunghissimo periodo di permanenza a profondità elevate le falde ipodermiche riprendono ora a salire a livelli che saranno raggiungibili e utilizzabili dalle colture. Gli estremi di gennaio in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura massima in pianura 16.2 C il 5 Vergiano - Rimini (RM) Temperatura massima sui rilievi 21.8 C il 5 Calestano (PR) Temperatura minima in pianura -8.2 C il 18 S. Nicolò - Rottoffreno- (PC) Precipitazione cumulata massima in pianura mm Correggio (RE) Precipitazione cumulata massima sui rilievi mm Campigna S. Sofia (FC) 19

20 7. Febbraio 2013: tra i più piovosi e nevosi degli ultimi 30 anni Prosegue la forte anomalia positiva nelle precipitazioni. Come accaduto in gennaio, anche febbraio 2013 ha visto piogge e nevicate molto superiori alla norma. Rispetto ai circa 30 mm attesi in pianura (clima ), in gran parte della regione i pluviometri hanno registrato oltre 75 mm, sul ravennate e nell alta pianura bolognese si sono superati 100 mm. Molta la neve, anche in pianura. Le nevicate più intense si sono verificate all inizio della seconda decade, più precisamente tra il 21 ed il 24; in pianura misurati fino a 40 cm nel modenese, 30 nel bolognese, tra 10 e 20 cm in Romagna. In precedenza era nevicato in pianura il giorno 11 con accumuli consistenti su tutto il settore occidentale, dal reggiano al piacentino. Sui rilievi più elevati la neve ha raggiunto spessori tra 1 e 2 metri. In generale i valori misurati sono tra i più elevati degli ultimi 30 anni, secondi, in molte aree, solo a quelli straordinari del febbraio Riguardo alle temperature, il mese è stato più freddo della norma, di circa 2 gradi in pianura e 3 sui rilievi, ma non sono state raggiunte le minime molto basse toccate nel 2012 e del In Campagna: completata la ricarica dei terreni, ora in risalita anche la falda ipodermica. I modelli di bilancio idrico stimano che gran parte dei terreni abbia raggiunto, nello strato interessato dalle radici, un contenuto idrico pari o momentaneamente superiore alla capacità di campo. Prosegue anche la risalita della falda ipodermica che, dopo oltre un anno di stazionamento a livelli estremamente profondi, ora si sta velocemente riavvicinando alla superficie. Le misurazioni, effettuate in continuo presso il Centro Meteorologico Operativo di S.Pietro Capofiume, mostrano che al di sotto dei 45 cm il contenuto idrico del terreno è superiore alla capacità di campo e prossimo alla saturazione. Gli estremi di febbraio in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura minima in pianura -7.8 C il 10 Marzaglia (MO) Temperatura minima sui rilievi C il 10 Febbio- Villa Minozzo (RE) Temperatura massima in pianura 17.2 C il 2 Carpineta (FC) Temperatura massima sui rilievi 15.7 C il 15 Pavullo (MO) Precipitazione cumulata massima in pianura 139 mm Zola Predosa (BO) 20

21 8. Marzo 2013: piogge fuori misura, campi non praticabili. Ancora non sono terminati gli effetti negativi conseguenti alla straordinaria siccità 2012 che l agricoltura regionale deve fare i conti con nuovi problemi legati all andamento meteorologico, ma di verso diametralmente opposto. Ora è l eccessiva pioggia a creare forti difficoltà, rallentando, nella migliore delle ipotesi, o impedendo, nella peggiore, l avvio della nuova campagna agraria per molte colture a semina primaverile. Veramente elevatissime le piogge di Marzo; rispetto ai mm attesi in pianura (clima ), ne sono caduti circa 100 sul settore orientale (ferrarese e Romagna), oltre 150 sulle aree centro-occidentali (reggiano, parmense e piacentino) con punte di oltre 200; quindi dal doppio a 4 volte quanto atteso secondo il clima. Considerando ad esempio l area della pianura bolognese, bisogna tornare al 1964 per trovare simili precipitazioni. Per comprendere l eccezionalità delle condizioni dei terreni si deve considerare che anche nei due mesi precedenti le precipitazioni sono state notevolmente superiori alla norma. Considerando sempre la pianura bolognese, le piogge cadute nei primi tre mesi dell anno hanno superato i 300 mm, (circa la metà di quanto piove nell intero anno), tre volte tanto i valori previsti nei tre mesi dal clima degli ultimi 20 anni; tali valori sono tra i più elevati se non in assoluto i più elevati almeno dal Considerando le temperature, Marzo 2013 è stato più freddo della norma, mediamente da 1 (aree orientali) a 3 C (aree occidentali); le minime in pianura sono scese in diversi giorni al di sotto dello zero, a inizio e a meta mese, con i valori minimi assoluti registrati nel piacentino e nel parmense. L umidità del suolo: Quantità di acqua disponibile nel terreno rispetto alla norma al 24 marzo 2013: 0=minimo 100=massimo I terreni, dopo tre mesi di piogge molto superiori alla norma, hanno completato la fase di ricarica. L umidità dei terreni, stimata dai modelli di bilancio idrico, ha in seguito raggiunto valori elevatissimi, con ogni probabilità tra i più elevati degli ultimi 50 anni (aree in verde nella mappa a fianco). Queste condizioni rendono estremamente difficoltoso se non impossibile l ingresso in campo delle macchine per le lavorazioni di affinamento, per le semine ed i primi trapianti. Gli estremi di marzo in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Pioggia cumulata massima in pianura 238 mm Salsomaggiore Terme (PR) Temperatura massima in pianura 18,6 C il 22 San Felice Sul Panaro (MO) Temperatura minima in pianura -7,6 C il 19 S.Nicolò a Trebbia- Rottofreno- (PC) 21

22 9. Aprile 2013: eventi estremi sulla pianura parmense; 140 mm in un solo giorno. (solo una breve tregua nelle piogge permette l ingresso ai campi.) Un altro mese, ed è il quarto consecutivo, di piogge superiori alla norma su gran parte della regione. Le situazioni peggiori si osservano ancora sulle province occidentali dove le piogge nel mese hanno raggiunto valori anche doppi rispetto a quanto atteso dal clima degli ultimi 20 anni. In pianura le precipitazioni più elevate si sono registrate sulla bassa pianura parmense anche come fenomeni estremi; tra le località di Gainago e Colorno nella sola giornata di sabato 20 i pluviometri hanno registrato circa 140 mm, il clima dell intero mese ne prevede circa 80. Solo la Romagna ha visto in aprile una inversione di tendenza con piogge prossime alla norma in pianura e inferiori sui rilievi. Le precipitazioni hanno concesso una tregua nella seconda decade di aprile, più precisamente dal 10 al 19. Dal 20 l arrivo di un fronte freddo ha prodotto gli eventi estremi sopra ricordati oltre che grandinate in diverse aree della regione nella giornata del 22. Per dare un idea dell entità delle precipitazioni 2013 si consideri che alla fine di aprile sono già cadute più di metà delle piogge attese nell intero anno; sulle province occidentali le precipitazioni già registrate rappresentano i 2/3 del totale annuo, con punte su parmense e reggiano dove hanno raggiunto l 80%. Effetti sull agricoltura: solo una tregua nelle piogge permette un breve accesso ai campi. Quantità di acqua disponibile nel terreno rispetto alla norma ( ) al 28 aprile 2013: 0=minimo 100=massimo In molte aree della regione solo la provvidenziale combinazione di una tregua nelle piogge (dal 10 al 19) e temperature elevatissime (con punte massime di C rispetto ai attesi) ha reso possibile entrare in campo e, non senza difficoltà, procedere alle semine e ai trattamenti più urgenti. Le condizioni dei terreni, a seguito dell eccessiva umidità, restano in generale ancora critiche e lontano dalla normalità. Le maggiori anomalie, rispetto alla norma, si stimano nei terreni di bassa pianura nella fascia adiacente al corso del Po. Gli estremi di aprile in Emilia-Romagna Temperature e precipitazioni rilevate nel 2013 Temperatura massima in pianura 29 C il 18 Mirabello (FE) Temperatura minima in pianura 0.8 C il 6 Cavriago (RE) Precipitazione massima in pianura 255 mm Gainago (PR) Precipitazione massima in montagna mm Lagdei Corniglio- (PR) 22

23 10. Maggio 2013: Tornado F2-F3* poi pioggia, freddo e neve in montagna. Pomeriggio di venerdì 3 maggio 2013; un evento convettivo di particolare intensità ha provocato la formazione di tre tornado molto intensi (di grado F2- F3 nella scala Fujita) e numerose trombe d aria minori nelle zone limitrofe. I danni più ingenti si sono verificati nel modenese (Mirandola, frazione di S.Martino Spino e Castelfranco) e nel bolognese (Comuni di Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale); si sono registrati danni notevoli all agricoltura, alberi abbattuti, case danneggiate (soprattutto tetti scoperchiati) ed inoltre più di cento persone sono state temporaneamente evacuate, tanto da richiedere lo stato di emergenza dalla Regione. La definizione di F3 è la seguente Danni gravi. Asportazione tegole o abbattimento di muri di case in mattoni; ribaltamento di treni; sradicamento di alberi anche in boschi e foreste; sollevamento di auto pesanti dal terreno. Vento stimato di km/h. Inoltre le zone investite dai forti temporali sono state oggetto di intense grandinate, con chicchi di notevolissime dimensioni. Il mese è poi proseguito in prevalenti condizioni di tempo instabile o variabile. Ad esclusione della pianura ravennate, dove le piogge sono state in linea o lievemente inferiori al clima degli ultimi anni, ha continuato a piovere più della norma; in gran parte della regione è il 5 mese consecutivo. Le anomalie positive più intense hanno riguardato soprattutto le aree occidentali, in particolare le province di Parma e Piacenza che con le piogge di quest ultimo mese (oltre 100 mm) hanno superano, da inizio anno, i 600 mm. Prendendo a riferimento la pianura bolognese orientale (area S.Agata Bolognese), le piogge cumulate da inizio anno hanno raggiunto i 500 mm, il doppio di quanto atteso secondo il clima e più di quanto piovuto in tutto l anno sia nel 2012 che nel Particolarmente fredda la terza decade del mese con temperature inferiori alla norma mediamente di 4-5 C; il 25 si è verificata una inusuale nevicata sui rilievi, oltre i 1100 m di quota. * I Report completi degli eventi sono presenti sul sito del Servizio IdrometeoClima di Arpa Emilia Romagna Effetti sull agricoltura: terreni ancora molto umidi, forte pressione delle malattie batteriche e fungine. Dal punto di vista fitosanitario le maggiori preoccupazioni sono legate alla diffusione delle malattie batteriche e fungine, in testa la batteriosi del kiwi. Elevato anche il rischio di infezioni per Colpo di fuoco nel pero e per tutte le malattie fungine delle colture. Ancora in generale molto alta l umidità dei terreni, in particolare nelle aree occidentali e nella fascia di bassa pianura prossima al corso del Po. Verso la normalità invece il contenuto idrico dei terreni della Romagna. Gli estremi di maggio in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura minima in pianura 3,2 C il 26 Rottofreno (PC) Temperatura massima in pianura 27,8 C l 8 Sellarino - Voghiera (FE) Precipitazione cumulata massima in pianura 170 mm Villanova D Arda (PC) Precipitazione cumulata massima sui rilievi 366 mm Lagdei Corniglio- (PR) 23

24 11. Giugno 2013: in generale piogge scarse, 37 C nella seconda decade ma fine mese freddo e variabile con eventi estremi nel riminese: 123 mm in un ora, 147 in un giorno. Diversamente dai mesi precedenti, tendenzialmente piovosi, giugno 2013 è stato in prevalenza caratterizzato da scarse piogge e temperature superiori alla norma. Su gran parte della regione le piogge del mese non hanno raggiunto il 50 % di quanto atteso dal clima ( ). Dal 15 al 20 una breve ma intensa ondata di caldo ha spinto le temperature massime a punte di oltre 37 C. L ultima settimana del mese ha visto una brusca variazione delle condizioni meteo, l irruzione di aria fredda da nord ha fatto scendere le temperature a valori inferiori alla norma. Nell ultima decade le temperature massime sono diminuite di circa C; in Romagna, dal 20 al 28 del mese, le massime sono passate da 35 a C. La brusca diminuzione delle temperature ha inoltre innescato una fase temporalesca con eventi estremi; nel pomeriggio di lunedì 24 un nubifragio di straordinaria intensità ha colpito il riminese con fortissime grandinate e precipitazioni elevatissime. La stazione pluviometrica regionale di Rimini Ausa ha registrato mm in un ora, di cui 92.6 mm in mezz ora. Da quando sono disponibili i dati sull intensità di pioggia, in Emilia-Romagna dal 1920, valori così elevati non sono mai stati registrati. Anche la stima del tempo di ritorno (Tr) di questo evento evidenzia che è stata una precipitazione record : il tempo di ritorno per una pioggia di questa intensità sul riminese è maggiore di 100 anni. L acqua nel suolo: Gli elevati valori di evapotraspirazione (oltre 160 mm nella pianura interna) e le scarse piogge hanno prodotto un bilancio idroclimatico negativo, con deficit medi stimati tra 130 e 150 mm, circa 50 mm superiori al clima degli ultimi 20 anni. Questo ha portato alla rapida diminuzione del contenuto idrico dei terreni, in particolare nei primi 50 cm. Molto migliore la situazione negli strati più profondi grazie soprattutto alla presenza di falda ipodermica accumulata dalle elevate precipitazioni dei mesi precedenti. Gli estremi di giugno in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura massima assoluta in pianura 37,5 C il 20 San Felice Sul Panaro (MO) Temperatura min in pianura 7,7 C il 4 Granarolo Faentino (RA) Pioggia cumulata massima in pianura 183,4 mm Rimini (RN) Pioggia cumulata massima sui rilievi 103,4 mm Civago - Villa Minozzo (RE) 24

25 12. Luglio e agosto 2013: brevi ma intense ondate di caldo, superati 40 C, caldissimo anche sui rilievi ma tornano i temporali di metà agosto. Disastrosa grandinata nel reggiano. Un altra estate con temperature estremamente alte. Sebbene più brevi rispetto a simili eventi nel passato, le ondate di caldo di luglio e agosto 2013 hanno raggiunto intensità molto elevate con picchi di temperature massime localmente superiori sia a quelle dell anno scorso che a quelle dello storico La seconda ondata di caldo dell anno si è sviluppata nell ultima decade di luglio, il culmine si è raggiunto nella giornata di domenica 28 con valori prossimi a 40 C in diverse stazioni del settore centro-orientale. Dopo alcuni giorni di tregua, ancora temperature elevatissime e il giorno 7 agosto di nuovo toccati i 40 C in diverse aree della regione. Considerando la pianura interna, nei due mesi considerati, si sono potuti contare tra 8 e 12 giorni con temperature oltre 35 C; circa il doppio di quanto atteso secondo il clima degli ultimi 20 anni. Straordinarie anche le temperature sui rilievi; nei primi giorni di agosto a Montese (Appennino modenese, 920 m di quota) le massime hanno oscillato tra 30 e 32,7 C (attesi 25-26), le minime tra 21 e 25 C (attesi 16-17); negli stessi giorni in pianura si registravano minime tra 16 e 20 C. Le temperature sono rientrate nella norma con i tradizionali temporali di metà agosto (nei giorni 14, e 25-27). In Luglio le piogge sono state in generale inferiori alla norma; prossime alla norma, localmente superiori in agosto. Non sono mancati eventi estremi: i giorni dall'11 al 13 luglio sono stati caratterizzati da una sequenza di eventi temporaleschi intensi, durante la mattina di sabato 13 violentissime grandinate e trombe d'aria hanno colpito un vasta area della pianura reggiana (Boretto, Poviglio, Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra), mentre nella tarda serata forti temporali e trombe d'aria hanno colpito il ferrarese. L acqua nel suolo Gli estremi di Luglio e Agosto in Emilia-Romagna Valori massimi rilevati nel 2013 L estate 2013 ha visto piogge inferiori alla norma e valori di evapotraspirazione superiori. Il bilancio idroclimatico estivo risulta infatti negativo, rispetto alla norma, per circa mm in pianura; nonostante ciò, grazie alle elevatissime precipitazioni dei mesi precedenti, molte colture hanno potuto soddisfare buona parte delle loro esigenze idriche raggiungendo la falda ipodermica che si è mantenuta a livelli poco profondi. Temperatura massima in Luglio 40.9 C il 28 Mirabello (FE) Temperatura massima in Agosto 41.2 C il 7 Cusercoli - Civiltella di Romagna (RA) Minima e massima del giorno più caldo C il 28 luglio Imola (stazione Imola- Mario Neri) 25

26 13. Settembre 2013: caldo e siccitoso Come accade sempre più di frequente negli ultimi anni, anche settembre 2013 ha presentato fasi tipicamente estive. Pur senza toccare gli eccessi del 2011, quando le massime raggiunsero punte superiori a 34 C, le temperature quest anno sono rimaste per lunghi periodi decisamente superiori ai valori attesi. Particolarmente calda la prima settimana, con massime prossime e localmente superiori a 32 C, e gran parte dell ultima, in cui ancora si sfioravano i 30 C; entrambi gli episodi mostravano scostamenti positivi rispetto al clima compresi tra 3 e 4 C. Nessuna anomalia termica significativa nella parte centrale del mese. Scarse le precipitazioni, che in quasi tutta la pianura non hanno raggiunto il 50% dei valori attesi dal clima, e pochi i giorni di pioggia, concentrati nella seconda decade, più precisamente nei giorni 11 e 15, e soprattutto verso fine mese, nella giornata di domenica 29. In conclusione un mese siccitoso con bilancio idroclimatico negativo, in pianura, tra 60 e 90 mm, e maggiori deficit per circa mm rispetto al clima degli ultimi 20 anni. L acqua nel suolo: A fine mese, grazie soprattutto alle piogge diffuse di domenica 29, il contenuto idrico dei terreni è stimato ovunque nella norma. Ma, come mostra il grafico delle misure effettuate presso il Centro Meteorologico Operativo di S. Pietro Capofiume, gli strati intermedi del terreno, da -25 a -70 cm, sono estremamente secchi, prossimi al punto di appassimento. Al di sotto l umidità risale oltre la capacità di campo anche per la presenza di falda ipodermica sottostante. Gli estremi di settembre in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura minima in pianura 6.5 C il 18 Castelfranco Emilia (MO) Temperatura massima in pianura 33.2 C il 3 Castelfranco Emilia (MO) Precipitazione cumulata massima mensile sui rilievi 211 mm Lago Scaffaiolo - Fanano (MO) Precipitazione cumulata massima mensile in pianura 55.4 mm S.Pietro in Vincoli (RA) 26

27 14. Ottobre 2013: piovoso e caldo. Caratteristica distintiva del mese sono state le elevatissime temperature dell'ultima decade, tra le più alte degli ultimi 25 anni. In particolare sono state le temperature minime ad essere eccezionalmente elevate. Negli ultimi 10 giorni del mese le minime giornaliere della pianura sono rimaste attorno ai 15 C, valori circa doppi rispetto ai 7-8 attesi dal clima. Cercando nel passato, solo ottobre 2004 ha presento un analogo andamento ma con valori comunque inferiori. Ottobre 2013 era peraltro iniziato con temperature inferiori alla norma, particolarmente per le massime, causa una perturbazione che, dal 5 al 8, ha portato piogge intense e diffuse su tutta la regione. Nei 4 giorni sono caduti, in pianura, dai 60 ai 120 mm di pioggia, valori che in molte aree orientali sono prossime o uguali alle attese climatiche di tutto il mese. Altre piogge rilevanti sono cadute il 14, dal 20 al 21, dal 23 al 24, e dal 29 al 30, portando il cumulato delle piogge del mese al di sopra dei valori normali. Le anomalie positive più intense, con valori di pioggia superiore del 50 % rispetto al clima, hanno riguardato il ferrarese, la fascia costiera e vaste aree del reggiano, parmense e bassa pianura modenese. Da segnalare, tra gli eventi più intensi, le precipitazioni di Domenica 20 ottobre sul crinale appenninico con valori superiori a 100 mm in 6 ore e quelle di lunedì 7 a S. Arcangelo di Romagna (Rimini) con intensità di 50 mm in 1 ora. In Campagna: prosegue regolare la ricarica delle riserve idriche, rischio batteriosi e virosi. Grazie alle elevate piogge del mese il contenuto idrico dei terreni è stimato prossimo alla norma sul settore occidentale, superiore nelle province centrali e orientali (vedi figura accanto). In crescita anche la riserva da falda ipodermica. L andamento meteo ha permesso regolari lavorazioni dei terreni e le prime semine di frumento ed orzo; le temperature elevate e le condizioni di umidità mentre da un lato hanno favorito una rapida germinazione, dall'altra mantengono alto il rischio di virosi. Altrettanto favorite dall'andamento meteo le infezioni batteriche su actinidia e pero. Gli estremi di ottobre in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura massima 28.9 C il 29 S.Carlo - Cesena - (FC) Temperatura minima in pianura 4.2 C l 11 Correggio (RE) Temperatura minima in montagna -0.2 C l 11 Casoni Tornolo- (PR) Precipitazione cumulata massima mensile in pianura 173 mm Vergiano Rimini- (RN) Precipitazione massima mensile in montagna mm Corniglio- Lagdei- (PR) 27

28 15. Novembre 2013: mite con improvvisa ondata di gelo a fine mese Davvero notevole il contrasto tra l andamento meteorologico delle prime due decadi e quello che ha caratterizzato gli ultimi giorni del mese, tra i più freddi degli ultimi anni. Proseguendo nella tendenza avviata a fine ottobre, anche novembre ha visto prevalere, per quasi tutto il mese, temperature superiori alla norma. Le minime, in particolare, si sono mantenute quasi costantemente al di sopra del clima con differenze medie, durante i primi 20 giorni, di circa 3 C e punte sino a 4 C in Romagna. Il crollo delle temperature si è verificato tra il 24 ed il 25 a seguito dell arrivo di aria artica e venti di bora che hanno prodotto diffuse ed intense gelate. I valori minimi assoluti si sono registrati il giorno 26 quando in vaste aree della pianura centro-occidentale si sono toccati i -5 C; solo una settimana prima le temperature minime erano ancora prossime a 10 C. Questi intensi sbalzi termici potrebbero confermare una tendenza degli ultimi anni che vedono, dopo l eccezionalità del 2007, inverni con temperature sempre contenute, mentre nella stagione autunnale prosegue, più accentuato che in inverno, l effetto del mutamento climatico. Riguardo alle precipitazioni, il mese ha visto piogge prossime alla norma su gran parte della regione, superiori invece sul settore orientale. Gli eventi di pioggia più consistenti si sono verificati dal 10 al 15, quando in Romagna si sono verificate piene dei fiumi, e nella giornata del 23, con precipitazioni diffuse, localmente intense. In campagna: regolare la ricarica delle riserve idriche. Grazie alle elevate piogge di novembre e di ottobre, e in generale all andamento di tutto il 2013, i quantitativi di acqua presenti nel terreno sono stimati in generale superiori alla norma. I valori, se confrontati con quelli medi del periodo, sono particolarmente elevati nei terreni del settore orientale della regione, ferrarese e Romagna, e in quelle aree raggiungono i massimi sulla fascia costiera e, più localmente, sui rilievi. Gli estremi di novembre in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura massima in pianura 25.3 C il 3 Bagnacavallo (RA) Temperatura minima in pianura -5,9 C il 26 Marzaglia Modena (MO) Pioggia cumulata mensile massima in pianura mm Vergiano Rimini (RN) Pioggia cumulata mensile massima in montagna 423 mm Lago Ballano Monchio delle Corti (PR) 28

29 16. Dicembre 2013: mite e soleggiato sui rilievi, in pianura 20 giorni di nebbia e brina. L alta pressione, persistente durante le prime due decadi del mese, ha diviso nettamente le condizioni meteorologiche di pianura da quelle di collina e montagna. In pianura sono stati giorni di nebbia, brina e qualche fenomeno di galaverna (nebbia che gela); le temperature minime, causa inversione termica, sono quasi sempre scese al di sotto dello zero, con intense e diffuse gelate. Nelle aree interne le medie delle minime dei primi 20 giorni del mese hanno oscillato tra -1 e -3 C, rispetto ad un clima che calcola minime ancora superiori allo zero; anche le massime, per la bassa insolazione dovuta alle foschie e nebbie presenti anche di giorno, si sono mantenute in pianura lievemente inferiore alla norma. In collina e montagna, all opposto, sono stati giorni miti con cielo in prevalenza sereno e temperature al di sopra della norma. Sui rilievi del piacentino, a causa di un particolare fenomeno di foehn, si sono raggiunte punte massime elevatissime per il periodo; 18 C registrati il 4 dicembre dalla stazione di Selva Ferriere a 1109 m di quota, mentre in pianura non si superavano i 9 C. L ultima decade ha visto una netta variazione delle condizioni meteo; l arrivo di una perturbazione ha attivato correnti meridionali con un forte aumento della temperatura (quasi ovunque 4-5 C al di sopra della norma) e piogge elevatissime sul crinale appenninico emiliano; tra 200 e 300 mm nei giorni dal 24 al 26. Sul resto della regione le piogge del mese sono state invece molto scarse, in pianura generalmente inferiori a 10 mm rispetto ai attesi secondo il clima In Campagna: umidità dei terreni nella norma Nonostante piogge in generale molto inferiori al clima del mese (le precipitazioni hanno raggiunto valori prossimi o superiori ai valori a solo sul crinale Appenninico emiliano), i valori di umidità del terreno, grazie alle piogge dei mesi precedenti, si mantengono in generale nella norma, o ancora superiori su gran parte del ferrarese e Romagna. Gli estremi di dicembre in Emilia-Romagna Valori massimi e minimi rilevati nel 2013 Temperatura minima in pianura -7.4 C il 18 S.Antonio Medicina (BO) Temperatura minima sui rilievi -7,3 C il 4 Albareto (PR) Temperatura massima in pianura 16.8 C il 26 Vergiano (Rimini) (RN) Temperatura massima sui rilievi 18 C il 4 Selva Ferriere (PC) 29

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