6.6 - MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ AMBIENTALE COME DETERMINANTE PER LA SALUTE (Vincitorio D, Mariottini M)

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1 6.6 - MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ AMBIENTALE COME DETERMINANTE PER LA SALUTE (Vincitorio D, Mariottini M) Fonti informative: Rapporto sulla qualità delle acque di balneazione anno 23: elaborazione del Ministero della Salute su dati ISTAT; one.jsp Annuario dei dati ambientali 23: Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. IT/APAT/Pubblicazioni/Stato_Ambiente/Annuario_Dati_Ambienta li/ Elaborazione dei dati forniti dal Dipartimento Territorio e Ambiente Regione del Servizio Tutela Ambientale; I dati riguardanti gli effetti dell inquinamento sulla salute fanno riferimento allo studio eseguito dal Servizio di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Effetti sanitari 23.pdf che segue la modellistica della sperimentazione MISA II a livello nazionale: metanalisi italiana sugli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico: Biggeri A Epidemiol Prev 24; 28 (suppl): 1-1. Osservatorio Rifiuti delle Province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro-Urbino. Acqua Acque superficiali e profonde La costa marchigiana è totalmente controllata con prelievi periodici sia ai fini di protezione ambientale che di tutela della salute. Per quanto riguarda la balneabilità, le con il 96,9%, sono fra le regioni a percentuale maggiore di costa controllata e balneabile rispetto ai Km di costa adeguatamente campionata, (dati 23 del Ministero della Salute). 1

2 Figura Percentuale di costa balneabile dal 2 al 23, confronto tra e Italia ,2 87,4 87,4 87,2 65, , Fonti: ISTAT e Ministero della Salute. Italia Figura Percentuale di costa in permanente divieto di balneazione suddivisa per province 16, 14, 12, 1, 8, 6, 4, 2,, 14,5 6,7 6,6 4,5 3,6 2,7 3,2 1,8 1, 1,6 Ascoli Piceno Macerata Ancona Pesaro percentuale di costa con divieto permanente di balneazione per inquinamento percentuale di costa in permanente divieto di balneazione per ragioni diverse dall'inquimanento *Il totale del divieto delle è calcolato sul totale di costa regionale. Fonte:Ministero della Salute - Rapporto sulla balneabilità 23-. La provincia di Ancona ha, con 14,6%, la percentuale maggiore di costa non balneabile per cause diverse dall inquinamento (zone portuali e foci dei fiumi). Il 6,7% della costa di Ascoli Piceno è vietata alla balneazione per problemi di inquinamento permanente. 2

3 Acque destinate al consumo umano L 85% circa dell approvvigionamento idrico marchigiano deriva dalle acque profonde del sottosuolo (dato APAT 1998). La provincia di Ascoli Piceno possiede rifornimento idrico prevalentemente da acqua sorgiva (86%). Macerata ed Ancona hanno una distribuzione di acqua derivata da falde profonde rispettivamente del 58% (36% acque sorgive) 88% per la seconda (Libri bianchi provinciali sulle acque potabili - ARPAM 23). Il 6% delle falde acquifere marchigiane ha contaminazione antropica minima e buone caratteristiche idrochimiche (Fonte APAT 23). Figura Acqua potabile sicura per popolazione totale regionale (migliaia di m 3 ). m3 per , , , anni Fonte: Servizio tutela ambientale regionale. L erogazione di acqua potabile e sicura per la popolazione marchigiana ha subito un riduzione nel 22. Tabella Consumo di acqua per uso domestico (m 3 per abitante) per provincia. Provincia 2 21 Pesaro 69,7 67,6 Ancona 65,1 67, Macerata 67,3 63,5 Ascoli Piceno.... *I consumi idrici fanno riferimento all acqua fatturata Fonte: ISTAT 3

4 Negli anni 2-21 si osserva una diminuzione del consumo idrico pro-capite tranne che per la provincia di Ancona, per la quale si registra, invece, un aumento. Aria La qualità dell aria La combinazione tra condizioni meteoclimatiche ed immissione in atmosfera di prodotti delle combustioni, innalza pericolosamente il livello delle polveri sottili (PM 1 e PM 2,5 ), queste, per le loro dimensioni non vengono fermate nelle prime vie aeree (cavità nasali e trachea), potendo raggiungere in tal modo gli alveoli polmonari ed espletare in quella sede azioni nocive o addirittura permettendo l assorbimento diretto delle sostanze tossiche che le compongono. Il monitoraggio di questi inquinanti è effettuato attraverso centraline di rilevamento dei parametri atmosferici, ormai presenti in molte città. Nelle le stazioni di rilevamento delle polveri sottili sono posizionate in punti ad alto traffico e quindi sono poco rappresentative dell esposizione residenziale della popolazione. Figura Media annua delle concentrazioni medie giornaliere in µg/m 3 del PM 1. µg/m Pesaro Via Giolitt Pesaro Via Scarpelli Fano Via Montegrapp Senigallia Montemarciano Ancona Torrette Ancona P.zza Rom Ascoli Via Marcon Ancona Via Boccon Campolungo SanBenedetto Monsampolo Civitanova Jesi Macerata stazione valore limite 24 valore limite 25 Fonti: Servizio tutela ambientale regionale e servizio di epidemiologia ambientale ARPAM. Le concentrazioni PM 1 hanno subito un miglioramento nell arco dei due anni considerati. Le località dove nel 24 si è superato il limite per le concentrazioni medie annue delle polveri sottili sono: Montemarciano con 57,9 µg/m 3, Ancona via Bocconi con 58,3 µg/m 3, Fano 53,9 µg/m 3, ed infine Senigallia 54,8 µg/m 3. 4

5 Figura Numero dei superamenti oltre la soglia limite di 55 µg/m 3 del PM N Pesaro Via Giolitti Pesaro Via Scarpellini Fano Via Montegrappa Senigallia Montemarciano Ancona Torrette Ancona P.zza Roma Ancona Via Bocconi Ascoli Via Marconi Campolungo stazioni SanBenedetto Monsampolo Jesi Macerata Civitanova limite superamenti Fonte:Servizio Tutela Ambientale Dipartimento Territorio e Ambiente Regione. Quasi tutte le stazioni hanno superato per almeno 35 giorni, il limite di 55 µg/m 3. Dal 25 è entrato in vigore il nuovo limite di 5 µg/m 3 (D.M. 6/2). Altri importanti inquinanti per la salute umana sono gli ossidi di azoto (NO x ), l ossido di carbonio (CO), l ozono (O 3 ) e vari composti carboniosi (IPA, Benzene, ecc.). Particolare attenzione destano nelle le concentrazioni di ozono, costituente principale dello smog fotochimico. Figura Concentrazione massima di O 3 su 1 ora µg/m Chiaravalle/2 stazione aprile maggio giugno luglio agosto settembre livello di attenzione Fonte: Servizio tutela ambientale dipartimento territorio e ambiente regione. 5

6 La soglia di attenzione dell Ozono posta dal DM 16/5/96 e dalla Dir. 92/72/EC è di 18 µg/m 3 come valore medio orario. Nel 24 nelle il superamento del livello di attenzione si è verificato nel solo mese di Luglio e solo per le stazioni di Chiaravalle/2 e Falconara Scuola. Figura Media delle concentrazioni medie giornaliere su 8 ore nei mesi estivi da Aprile a Settembre 24 e valore limite per la protezione della salute (11 µg/m 3 ).. µg/m3 16, 14, 12, 1, 8, 6, 4, 2,, Chiaravalle/2 136,9 134,9 137,2 139,6 Falconara Acquedot Falconara Alta stazione Civitanova 122,3 Ascoli 129, San Benedetto 133,7 concentrazioni medie su 8 ore valore limite Fonte: Servizio tutela ambientale dipartimento territorio e ambiente regione Il valore limite per la protezione della salute su otto ore di rilevamento entra in vigore dal 25; è evidente che i superamenti del limite di 11 µg/m 3, da parte delle stazioni considerate, dovranno essere ridotti. Effetti dell inquinamento sulla salute Esiste un associazione tra agli agenti inquinanti atmosferici e particolari eventi sanitari. Sulla base dei rischi individuati con un recente studio metanalitico italiano (Studio MISA II), l esposizione nel 23 alle polveri sottili (PM1), per il superamento del valore naturale di fondo di 1 µg/m 3 si stima possa aver comportato il decesso per malattie cardiovascolari di 36,9 persone (i.c. 1,4 68,3) nei comuni di Pesaro, Fano, Senigallia, Montemarciano, Falconara, Ancona e San Benedetto. Negli stessi comuni sarebbero da attribuire allo stesso inquinante lo 86,7 (i.c. 32,3 148,9) dei ricoveri ospedalieri per malattie polmonari (Servizio di Epidemiologia Ambientale ARPAM 24). Lo studio metanalitico suddetto indica infine che per incrementi di 1 µg/m 3 di O 3 il rischio relativo di mortalità per tutte le cause aumenta dello,27% (i.c. -,26-,7). 6

7 Rifiuti Siti inquinati e discariche I siti contaminati regionali di interesse nazionale (Annuario ambientale 23-APAT) secondo i dati APAT, risultano essere il Basso bacino del fiume Chienti e Falconara Marittima. I siti potenzialmente contaminati di interesse regionale risultano di cui 13 già bonificati e 4 con progetto di bonifica approvato (Annuario ambientale 23-APAT). Nel erano le discariche autorizzate per lo smaltimento dei rifiuti urbani nelle. La provincia di Ancona (5 discariche), smaltisce la maggior quantità di rifiuti solidi urbani ( tonnellate), mentre la provincia di Macerata è quella che ne elimina di meno ( tonnellate) nell unica discarica di Morrovalle (Rapporto rifiuti 24 Osservatorio Nazionale Rifiuti).L impianto di incenerimento di Cosmari distrugge il 14% dei rifiuti, pari a 16.34,58 tonnellate. (RAPPORTO RIFIUTI 23). Rifiuti urbani Le province di Pesaro-Urbino ed Ascoli Piceno sono quelle che segnano una produzione pro-capite maggiore (rispettivamente 1,55 e 1,58 Kg). La circoscrizione di Macerata registra la quota maggiore di raccolta differenziata pari a,22 Kg pro-capite nel 23. Figura Produzione di rifiuti solidi urbani pro-capite al giorno (Kg/ab die), raccolta differenziata e indifferenziata. Regione 23. 1,8 1,6 1,4 1,2 1, kg/die,8,6,4,2, Pesaro Ancona Macerata Ascoli Piceno province Prod.pro capite Kg Raccolta Indiff. Raccolta Diff. Fonte: Osservatorio Nazionale Rifiuti- Rapporto rifiuti

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