Valutazione di impatto sanitario del PM 10 e dell O 3 in 16 comuni della regione Marche nel 2007 e nel 2008
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1 Dipartimento di Ancona Servizio Epidemiologia Ambientale 00 Valutazione di impatto sanitario del PM 0 e dell O 3 in 6 comuni della regione Marche nel 007 e nel 008 Mauro Rocchetti, Elena Martinelli, Mauro Mariottini ARPAM 0/0/00
2 Valutazione di impatto sanitario del PM 0 e dell O 3 in 6 comuni della regione Marche nel 007 e nel Ancona, 0 febbraio 00 - A cura di Mauro Rocchetti, Elena Martinelli e Mauro Mariottini SOMMARIO INDICE TABELLE... INTRODUZIONE... 3 MATERIALI E METODI... 4 RISULTATI... DISCUSSIONE E CONCLUSIONI... BIBLIOGRAFIA... 5 INDICE TABELLE Tabella. Popolazione residente a metà anno ( ) nei 6 comuni indagati....5 Tabella. Decessi e ricoveri ospedalieri utilizzati nel calcolo degli eventi attribuiti all inquinamento atmosferico nel Tabella 3. Decessi e ricoveri ospedalieri utilizzati nel calcolo degli eventi attribuiti all inquinamento atmosferico nel Tabella 4. Rischi relativi (RR) ed intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) utilizzati per il calcolo del numero degli eventi in eccesso attribuibili ad esposizioni acute all inquinamento atmosferico (PM 0 ed ozono)....9 Tabella 5. Rischi relativi (RR) ed intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) utilizzati per il calcolo del numero degli eventi in eccesso attribuibili ad esposizioni croniche all inquinamento atmosferico (PM,5 ) Tabella 6. Medie annuali ± deviazioni standard (DS) delle concentrazioni giornaliere (µg/m 3 ) delle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ),,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) e dell ozono (O 3 ) registrate nel 007 nei 6 comuni indagati.... Tabella 7. Medie annuali ± deviazioni standard (DS), delle concentrazioni giornaliere (µg/m 3 ) delle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ),,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) e dell ozono (O 3 ) registrate nel 008 nei 6 comuni indagati.... Tabella 8. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 50 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella 9. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 50 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella 0. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 70 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 70 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella. Anni di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella 3. Anni di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella 4. Anni totali di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Tabella 5. Anni totali di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel Pagina di 8
3 INTRODUZIONE L evidenza scientifica sugli effetti avversi per la salute umana imputabile all inquinamento atmosferico ambientale è cresciuta considerevolmente negli ultimi decenni, includendo ad oggi numerosi studi epidemiologici, clinici e tossicologici. In particolare questi ultimi hanno fornito informazioni significative sugli effetti specifici degli inquinanti e sui possibili meccanismi di azione. Su questa base la ricerca epidemiologica ha sistematicamente documentato un ampio spettro di effetti avversi per la salute umana per esposizioni, sia acute che croniche, a livelli cui sono sottoposte molte popolazioni urbane in ogni parte del mondo (). In una recente pubblicazione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) () è stato riportato che circa il 3% della mortalità per cause cardiopolmonari, circa il 5% della mortalità per tumore della trachea, dei bronchi e dei polmoni, e circa l % della mortalità per infezioni respiratorie acute nei bambini sotto i cinque anni sono attribuibili ad inquinamento atmosferico, che equivale a circa 0,8 milioni (,%) di morti premature nel mondo. In ambito europeo nel 996 è partito un progetto intitolato Air Pollution and Health: a European Approach (APHEA) (3) con gli obiettivi di stimare quantitativamente le relazioni tra fluttuazioni giornaliere di inquinamento atmosferico con mortalità e ricoveri ospedalieri, quindi sviluppare e standardizzare una metodologia per l indagine degli effetti relativi ad esposizioni acute nelle indagini epidemiologiche di serie storiche, selezionare e sviluppare un approccio di meta-analisi per gli studi epidemiologici di serie storiche, ed istituire un database europeo di inquinamento atmosferico ed indicatori sanitari. Nella regione Marche indagini epidemiologiche finalizzate a rapportare la contaminazione ambientale con una stima degli eventi sanitari attribuibili sono state svolte in passato da questo Servizio di Epidemiologia Ambientale dell ARPAM. In particolare è stata valutata nel 003 la correlazione tra i livelli di PM 0 misurati in atmosfera ed il verificarsi di eventi di mortalità e morbosità riconducibili alla contaminazione presente nei comuni di Ancona, Falconara Marittima, Montemarciano, Senigallia, Fano, Pesaro e San Benedetto del Tronto (4), a cui ha fatto seguito la Valutazione di impatto sanitario del PM 0 e dell O 3 in comuni della regione Marche nel 006 (5) in cui è stata messa in relazione la contaminazione di queste due classi di inquinanti presente nei comuni di Ancona, Chiaravalle, Fabriano, Falconara Marittima, Montemarciano, Senigallia, Civitanova Marche, Macerata, Fano, Pesaro, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto con una stima degli eventi sanitari a queste attribuibili. Nel presente studio si è stimata, tramite l utilizzo di un software (AIRQ) prodotto e distribuito dall OMS (6), la correlazione tra il verificarsi di eventi sanitari (mortalità e numero di ricoveri ospedalieri) e l esposizione all'inquinamento atmosferico in 6 comuni appartenenti alle 5 province della regione Marche negli anni 007 e 008. Sono stati considerati solo i due parametri ambientali polveri (PM) ed ozono. Le prime sono ritenute in grado di rappresentare, con buona approssimazione, il complesso insieme di particelle di origine sia naturale che antropica presenti in atmosfera; l ozono è considerato un contaminante non correlato con il PM e per ciò con probabile effetto additivo (). Naturalmente questa misura di effetto rappresenta solo una stima del fenomeno, cui si aggiungono ulteriori fattori di incertezza quali la mancanza di dati di mortalità recenti e l utilizzo prevalente di centraline da traffico per rappresentare la contaminazione dell intera area comunale. Rimane comunque un utile e scientificamente accettato strumento per valutare l andamento della mortalità e morbosità attribuibile all inquinamento atmosferico nel tempo. L obiettivo di questo studio è di valutare l impatto sanitario riferibile alle quote di PM ed ozono riconducibili all attività antropica e dare continuità ai precedenti studi svolti in passato da questo Servizio. Pagina 3 di 8
4 MATERIALI E METODI Nello studio sono stati presi in considerazione 6 comuni della Regione, scelti sulla base della loro relativa importanza a livello demografico e per la presenza di un sistema di monitoraggio della qualità dell'aria urbana. Per la provincia di Ancona sono stati selezionati i comuni di Ancona, Chiaravalle, Fabriano, Falconara Marittima, Jesi, Montemarciano, Osimo e Senigallia; Fano, Pesaro e Urbino, per la provincia di Pesaro-Urbino; Civitanova Marche e Macerata, per la provincia di Macerata; Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, per Ascoli Piceno; Porto Sant Elpidio per la provincia di Fermo. Figura. Localizzazione delle centraline di monitoraggio. I dati demografici per comune, anno e classi di età sono stati sono stati ricavati dalle statistiche nazionali (7). La popolazione annuale a metà anno è stata calcolata come semisomma dei residenti nel comune al gennaio e al 3 dicembre dello stesso anno. Pagina 4 di 8
5 Tabella. Popolazione residente a metà anno ( ) nei 6 comuni indagati. COMUNE Provincia di Ancona POPOLAZIONE A METÀ ANNO 007 POPOLAZIONE A METÀ ANNO 008 Ancona Chiaravalle Fabriano Falconara Marittima Jesi Montemarciano Osimo Senigallia Provincia di Ascoli Piceno Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Provincia di Macerata Civitanova Marche Macerata Provincia di Pesaro-Urbino Fano Pesaro Urbino Provincia di Fermo Porto Sant Elpidio Totale I dati di mortalità sono stati estratti dalle statistiche nazionali (fonte: ISTAT; archivio nazionale delle cause di morte), suddivisi in classi di età quinquennali e per cause: tutte escluse le violente (ICD-9: 799) (8), cardiache (ICD-9: ) (8), respiratorie (ICD-9: , esclusa la 487) (8) e per tumori all apparato respiratorio (ICD-9: 6) (8). Poiché il database consultato non fornisce dati posteriori al 003, al fine di ottenere una stima della mortalità il più possibile realistica, si sono calcolati i tassi specifici per classe di età annui del quadriennio per ogni comune, e li si sono poi rapportati alla popolazione presente nell anno in studio. I dati di morbosità riferiti ad ogni comune, considerati come numero di ricoveri ospedalieri totali per cause cardiache (ICD-9: ) (8) e respiratorie (ICD-9: , esclusa la 487) (8), sono stati ricavati dall archivio regionale delle Schede di Dimissione Ospedaliera (fonte: Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Marche). Pagina 5 di 8
6 Tabella. Decessi e ricoveri ospedalieri utilizzati nel calcolo degli eventi attribuiti all inquinamento atmosferico nel 007. COMUNE Provincia di Ancona Tutte le cause (escluse violente) MORTALITÀ* Cause cardiovascolari ICD-9: -799 ICD-9: Cause respiratorie ICD-9: , esclusa 487 Tumori all'apparato respiratorio ICD-9: 6 RICOVERI OSPEDALIERI Cause cardiache Cause respiratorie ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 Ancona Chiaravalle Fabriano Falconara Marittima Jesi Montemarciano Osimo Senigallia Provincia di Ascoli Piceno Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Provincia di Macerata Civitanova Marche Macerata Provincia Pesaro-Urbino Fano Pesaro Urbino Provincia Fermo Porto Sant Elpidio Totale Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed. *Valori di mortalità calcolati dai dati relativi al quadriennio come descritto nel testo Pagina 6 di 8
7 Tabella 3. Decessi e ricoveri ospedalieri utilizzati nel calcolo degli eventi attribuiti all inquinamento atmosferico nel 008. COMUNE Provincia di Ancona Tutte le cause (escluse violente) MORTALITÀ* Cause cardiovascolari ICD-9: -799 ICD-9: Cause respiratorie ICD-9: , esclusa 487 Tumori all'apparato respiratorio ICD-9: 6 RICOVERI OSPEDALIERI Cause cardiache Cause respiratorie ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 Ancona Chiaravalle Fabriano Falconara Marittima Jesi Montemarciano Osimo Senigallia Provincia di Ascoli Piceno Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Provincia di Macerata Civitanova Marche Macerata Provincia Pesaro-Urbino Fano Pesaro Urbino Provincia Fermo Porto Sant Elpidio Totale Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed. *Valori di mortalità calcolati dai dati relativi al quadriennio come descritto nel testo I dati di contaminazione ambientale relativamente al PM 0, PM,5 e ozono sono stati ottenuti dalle stazioni fisse di monitoraggio situate in aree urbane, considerate strumenti validi per stimare l esposizione media in una popolazione attribuibile a fonti outdoor (9; 0). Questi dati sono raccolti nell archivio BRACE (), un database online sulla qualità dell aria creato da APAT (ora ISPRA), in conformità con la Decisione della Commissione del 00/75/EC e con la Direttiva 00/3/EC. BRACE consente di scaricare i record orari delle concentrazioni degli inquinanti, così come le informazioni sulle centraline di monitoraggio (localizzazione, caratteristiche, inquinanti rilevati e metodo di misurazione adottato). I dati di PM 0 e PM,5 sono calcolati come medie giornaliere e, in accordo con la metodologia AIRQ, sono stati considerati soltanto i giorni con più del 50% delle rilevazioni orarie, e le centraline con almeno il 50% dei rilevamenti annuali. Pagina 7 di 8
8 Poiché i dati relativi al PM,5 non sempre sono stati disponibili, in questi casi si è scelto di calcolarne i valori di concentrazione dai dati disponibili di PM 0 utilizzando un fattore di conversione PM,5 /PM 0 pari a 0,7, in accordo con precedenti studi europei () e italiani (). Nella stima dell ozono è stata calcolata la media mobile sulle 8 ore, considerando come dato giornaliero il valore medio massimo ottenuto nelle 4 ore. In accordo con la metodologia AIRQ sono state considerate soltanto le medie di 8 ore con almeno il 75% delle rilevazioni e, per considerare valido il dato giornaliero con almeno il 75% delle rilevazioni nelle 4 ore. Le stazioni devono raggiungere almeno il 50% delle rilevazioni annuali. In caso di più centraline posizionate in un comune il dato utilizzato rappresenta il valore medio tra le diverse misure disponibili. Per il calcolo dell impatto sanitario, in termini di mortalità e morbosità, è stato utilizzato il software AIRQ (6) versione..3 prodotto e distribuito dal WHO European Centre for Environment and Health. Il software in questione permette di calcolare, per ogni comune, il numero di decessi e ricoveri ospedalieri, attribuibili all esposizione a concentrazioni di contaminanti superiori ad una certa soglia prestabilita che arbitrariamente consideriamo di non effetto (conterfactual). La proporzione di attribuibili (AP), ossia la frazione di eventi sanitari che può essere attribuita all esposizione di una popolazione ad un dato agente inquinante in un certo periodo di tempo, assumendo l esistenza causale tra l esposizione e l esito sanitario in mancanza di importanti fattori confondenti, può essere calcolata usando la seguente formula (3) : AP = { [ RR(c) ] * p(c) } / [ RR(c) * p(c) ] Dove: RR(c) rappresenta il rischio relativo nella categoria c di esposizione (il rischio relativo viene definito come l aumento nella probabilità del verificarsi dell effetto sanitario avverso associato a un determinato cambiamento nei livelli di esposizione, considerando generalmente incrementi di 0 µg/m 3 nelle concentrazioni () ); i valori di RR utilizzati sono riassunti nella tabella 4 c rappresenta l intervallo di contaminazione considerato. Il software raggruppa i dati dei rilevamenti delle centraline fisse in intervalli di 0 µg/m 3 (0; 0 9; 0 9; ) e partendo dal numero di giorni dell anno che ricadono in ognuno di questi calcola la percentuale di popolazione esposta per ogni intervallo di contaminazione c p(c) rappresenta la proporzione della popolazione studiata che il software stima come esposta all intervallo di contaminazione c Pagina 8 di 8
9 Tabella 4. Rischi relativi (RR) ed intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) utilizzati per il calcolo del numero degli eventi in eccesso attribuibili ad esposizioni acute all inquinamento atmosferico (PM 0 ed ozono). INQUINANTE ESITI SANITARI Mortalità (esposizione acuta) PM 0 O 3 RR RR (IC 95%) Rif. bib. (IC 95%) Rif. bib. Tutte le cause (escluse le violente),006 (4),003 (4) (,004,008) (,00,004) Cardiovascolari,009 (4),004 (4) (,005,03) (,003,005) Respiratorie,03 (4),03 (5) (,005,00) (,005,0) Morbosità (ricoveri ospedalieri) Cardiache,003 (6) (,000,006) - Respiratorie,006 (6),005 (5) (,00,0) (0,998,0) * Abbreviazioni: PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; RR, rischio relativo; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%; Rif. bib., riferimento bibliografico. * Data l assenza di plausibilità biologica relativa ad un effetto protettivo dell O 3, il limite inferiore dell IC è stato posto pari a per la valutazione di impatto sanitario. Da questa, il numero di casi attribuibili per unità di popolazione (IE) può essere calcolata secondo la seguente: IE = I * AP Dove I rappresenta il l incidenza data o stimata dell evento sanitario considerato. Per una popolazione composta da N persone, il numero dei casi totali attribuibili alla contaminazione (NE) si calcola con la seguente: NE = IE * N. Il software permette inoltre di calcolare effetti sanitari attribuibili all esposizione cronica al PM,5 (RR utilizzati in tabella 5). Questi vengono espressi come anni di vita persi nell anno di simulazione, che rappresentano il tempo non vissuto nell anno analizzato, e come anni totali di vita persi a causa dei decessi attribuibili all esposizione cronica al PM,5, espressi secondo la formula: YOLL = (N x * AV x ) Dove: YOLL rappresenta gli anni totali di vita persi N x rappresenta il numero di decessi attribuibili all esposizione al PM,5 nel comune considerato nell anno in esame riferiti alla classe di età x AV x rappresenta la rimanente aspettativa di vita media relativa alla classe di età considerata Pagina 9 di 8
10 Tabella 5. Rischi relativi (RR) ed intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) utilizzati per il calcolo del numero degli eventi in eccesso attribuibili ad esposizioni croniche all inquinamento atmosferico (PM,5 ). INQUINANTE ESITI SANITARI Mortalità (esposizione cronica) RR (IC 95%) PM,5 Rif. bib. Tutte le cause (escluse le violente),06 (6) (,06,0) Cardio-respiratorie,093 (6) (,033,58) Tumori all apparato respiratorio,35 (6) (,044,34) Abbreviazioni: PM,5, polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico; RR, rischio relativo; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%; Rif. bib., riferimento bibliografico. Pagina 0 di 8
11 RISULTATI La normativa vigente in Italia sui limiti di esposizione ammissibili stabilisce, per il PM 0, una soglia massima di 40 µg/m 3 come media annuale e 50 µg/m 3 come media giornaliera da non superare più di 35 volte in un anno (DM 60 del /4/ 00). Per l ozono non viene invece stabilito un valore limite come media annuale, ma vengono stabilite tre diverse soglie: 80 µg/m 3, valore registrato come media oraria, rappresenta la soglia di informazione ; 40 µg/m 3 come media oraria registrata per tre ore consecutive, viene definita come soglia di allarme per la protezione della salute umana ; 0 µg/m 3, registrato come media mobile su 8 ore, rappresenta il livello di riferimento per la protezione della salute umana da non superare più di 5 volte in un anno (Dlgs 83 del /5/004). Non sono attualmente in vigore limiti per le concentrazioni del PM,5, sebbene la nuova direttiva 008/50/CE, pubblicata l giugno 008 sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione europea ed in via di recepimento in Italia, stabilisca che i Paesi membri fissino un limite massimo di 0 µg/m 3 come media su tre anni da non superare nei centri urbani da raggiungere entro il 05 (7). Tabella 6. Medie annuali ± deviazioni standard (DS) delle concentrazioni giornaliere (µg/m 3 ) delle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ),,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) e dell ozono (O 3 ) registrate nel 007 nei 6 comuni indagati (come medie dei valori delle centraline disponibili). INQUINANTE COMUNE PM 0, µg/m 3 O 3, µg/m 3 PM,5, µg/m 3 Media ± DS Media ± DS Media ± DS Provincia di Ancona Ancona 44,9 ± 8,9 66,4 ± 5,8 9, ± 5,3 Chiaravalle 37, ± 5,6 66,9 ± 34,9 6, ± 4,3 Fabriano 36, ± 6,0,4 ±, Falconara Marittima 40,4 ± 7, 69,8 ± 33,5 8,8 ± 0,4 Jesi 43,4 ± 0,6 6, ± 4, Montemarciano 5,3 ± 8,0 30,4 ± 4,4 Osimo 8,6 ± 3,5 0,0 ± 9,5 Senigallia 5,4 ± 6,3 36,7 ±,4 Provincia di Ascoli Piceno Ascoli Piceno 4,5 ±,0 48,6 ± 9,9 5,5 ± 8,4 San Benedetto del Tronto 33,7 ± 5,9 68,5 ± 3,4 3,6 ±, Provincia di Macerata Civitanova Marche 33,4 ± 0,,5 4,6 Macerata 8, ± 4,5 7,9 0,6 Provincia di Pesaro-Urbino Fano 47,6 ±,0 76,9 ± 4,0 33,3 ± 5,4 Pesaro 4, ± 0,0 93, ± 46,7 9,4 ± 5,8 Urbino 3,8 ± 3, 00,9 ± 40,4,3 ± 9, Provincia di Fermo Porto Sant'Elpidio Abbreviazioni: PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; PM,5, polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; DS, deviazione standard;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. In rosso i valori di PM,5 calcolati dalle concentrazioni rilevate di PM 0 tramite la formula di conversione: PM,5 = 0,7 * PM 0. Pagina di 8
12 Tabella 7. Medie annuali ± deviazioni standard (DS), delle concentrazioni giornaliere (µg/m 3 ) delle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ),,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) e dell ozono (O 3 ) registrate nel 008 nei 6 comuni indagati (come medie dei valori delle centraline disponibili). COMUNE Provincia di Ancona INQUINANTE PM 0, µg/m 3 O 3, µg/m 3 PM,5, µg/m 3 Media ± DS Media ± DS Media ± DS Ancona 37,9 ±, 69,6 ± 6, 4, ± 3,6 Chiaravalle 7, ± 4, 73,0 ± 3,6 9,8 ±, Fabriano 38,5 ± 5, 8,8 ± 8,5 Falconara Marittima 63,5 ± 7,3 Jesi 39,9 ± 6,6 8,0 ± 3,9 Montemarciano 4,3 ± 9,0,9 ± 5,0 Osimo 7,9 ± 3,5 9,5 ± 9,4 Senigallia 43,7 ± 8,6 30,6 ± 3,0 Provincia di Ascoli Piceno Ascoli Piceno 0,4 ± 0,5 38,0 ± 7,3 3,7 ± 8, San Benedetto del Tronto 3,4 ± 6,3 59, ± 4,9,6 ±,4 Provincia di Macerata Civitanova Marche 3,0 ± 9, 96,6 ± 3,,6 ± 3,9 Macerata 6,8 ±,6 88,9 ± 30,9 7,0 ± 9,4 Provincia di Pesaro-Urbino Fano 38,8 ± 3,7 67,8 ± 33,7 7, ± 9,6 Pesaro 36,6 ± 4, 73,5 ± 3,5 4,4 ±,5 Urbino 8,3 ± 0,4 86, ± 8, 9,8 ± 7,3 Provincia di Fermo Porto Sant'Elpidio 38,8 ± 8,3 5,9 ± 9,5,6 ± 8, Abbreviazioni: PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; PM,5, polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; DS, deviazione standard;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. In rosso i valori di PM,5 calcolati dalle concentrazioni rilevate di PM 0 tramite la formula di conversione: PM,5 = 0,7 * PM 0. In questo studio si è stimato il verificarsi di eventi avversi alla salute attribuibili all esposizione all inquinamento atmosferico, scegliendo come soglia di non effetto per l esposizione al PM 0 la concentrazione di 50 µg/m 3, che rappresenta sia il limite della normativa vigente che il valore raccomandato dalle linee guida dell OMS (8), e per l ozono 0 µg/m 3, considerato come soglia di allarme secondo la normativa vigente. Inoltre si è optato per confrontare i risultati così ottenuti con la stima degli effetti avversi che si avrebbero in assenza di attività antropica, considerando cioè le concentrazioni di PM0 superiori a 0 µg/m 3 (9) e di ozono maggiori di 70 µg/m 3 (8), corrispondenti ai livelli di background naturale. Nelle tabelle 8 e 9 si riportano gli eventi sanitari in eccesso attribuibili all'esposizione acuta a PM 0 e ozono per esposizione giornaliera superiore rispettivamente a 50 µg/m 3 e a 0 µg/m 3. Nei comuni non riportati non viene stimato un numero apprezzabile di casi. Pagina di 8
13 Tabella 8. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 50 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 007. PROVINCIA COMUNE MORTALITÀ RICOVERI OSPEDALIERI Tutte le Cause Cause Cardiache Cause Respiratorie Cause Cardiache Cause Respiratorie ICD-9: -799 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 PM 0 O 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 > 50µg/m 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in eccesso Eventi in Eventi in eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona (-4) (-3) (0-6) (-6) ANCONA Jesi (-) (-) (0-3) (-4) Senigallia (-3) (-) (0-3) (-4) PESARO-URBINO Fano Pesaro 3 4 (-4) (0-) (-3) (0-5) (-6) (0-4) (-3) (-3) (-) (-) (0-) (0-5) (-6) (0-0) Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Tabella 9. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 50 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 008. PROVINCIA COMUNE MORTALITÀ RICOVERI OSPEDALIERI Tutte le Cause Cause Cardiache Cause Respiratorie Cause Cardiache Cause Respiratorie ICD-9: -799 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 PM 0 O 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 > 50µg/m 3 > 50µg/m 3 >0µg/m 3 Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in eccesso Eventi in Eventi in eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona (-) (-) (0-3) (-3) ANCONA Jesi (-) (0-) (0-) (0-) Senigallia (-) (-) (0-) (-3) PESARO-URBINO Fano Pesaro (0-) (0-) (0-) (0-) (-) (0-) (0-) (0-) Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 3 di 8
14 Dai risultati ottenuti (tabelle 8 e 9), considerando come soglia di non effetto i valori suddetti, si stima il verificarsi di eventi sanitari attribuibili all inquinamento in numero apprezzabile soltanto in alcuni comuni delle province di Ancona (Ancona, Jesi e Senigallia) e Pesaro-Urbino (Pesaro e Urbino), caratterizzati dalla concomitante presenza di una popolazione numerosa ed elevata contaminazione ambientale. Nei restanti comuni indagati non si stimano effetti sanitari in numero apprezzabile per concentrazioni di inquinanti superiori a queste soglie. Se invece consideriamo le stime effettuate prendendo come soglia di non effetto i valori di 0 µg/m 3 per il PM 0 e di 70 µg/m 3 per l ozono, cioè considerando gli eventi attribuibili all aumentata esposizione frutto dell attività antropica, si stimano significativi incrementi nell attribuzione di eventi sanitari legati all esposizione all inquinamento atmosferico. In misura particolare, risultano maggiormente rilevanti quelli attribuibili all esposizione al particolato sottile (tabelle 0 e ). In questo studio sono stati inoltre valutati gli effetti sanitari attribuibili ad esposizione cronica al PM,5 per valori di concentrazione superiore a 0 µg/m 3, considerato come soglia limite nelle linee guida dell OMS (8). Questi sono stati calcolati come anni di vita persi nell anno della simulazione (tabelle e 3) ed anni totali di vita persi nell anno della simulazione (tabelle 4 e 5). Nella stima di questi due parametri si assume che le concentrazioni atmosferiche di inquinanti, la struttura della popolazione ed i tassi di mortalità per cause siano rimasti immutati nel tempo. Poiché per convenzione si ammette che i decessi attribuibili all esposizione cronica al PM,5 siano avvenuti a metà anno, il numero di anni di vita persi nell anno della simulazione può essere interpretato come la metà dei decessi attribuibili all esposizione cronica al particolato fine presente in atmosfera. La stima degli anni totali di vita persi nell anno della simulazione è invece un utile strumento per valutare il peso dei decessi stimati per esposizione cronica al PM,5 in una comunità, in quanto tiene in considerazione anche l età in cui si stima sia avvenuto il decesso e si assegna a questa un peso tanto maggiore quanto più essa è precoce. Dai risultati mostrati nelle tabelle e 3, si può notare che la maggior parte dei decessi attribuibili ad una esposizione cronica al PM,5 risulta a carico delle persone di età superiore ai 65 anni. In particolare, il numero di anni di vita persi per tutte le cause non violente attribuibili a questa fascia di ètà è circa 0 volte maggiore rispetto a quello attribuibile nei soggetti più giovani (con età compresa tra 30 e 65 anni). Questo, come sopra citato, si traduce in un numero di decessi stimati in un anno circa 0 volte maggiore. Considerando le cause cardio-respiratorie, il rapporto degli anni di vita persi tra over 65 / under 65 risulta circa 0. Ciò si può tradurre in un numero di decessi attribuibili circa 40 volte maggiore nelle persone con più di 65 anni. Infine, nella stima degli anni di vita persi per tumori all apparato respiratorio, il rapporto tra le due classi di età è circa 4. Si stima, cioè, che in un anno si possa attribuire, per esposizione cronica al PM,5, un numero di decessi per tumore all apparato respiratorio circa 8 volte maggiore nei soggetti di età superiore a 65 anni rispetto a quelli attribuibili per le classi di età inferiori. Pagina 4 di 8
15 Tabella 0. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 70 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 007. PROVINCIA COMUNE MORTALITÀ RICOVERI OSPEDALIERI Tutte le Cause Cause Cardiache Cause Respiratorie Cause Cardiache Cause Respiratorie ICD-9: -799 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 PM 0 O 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 > 0µg/m 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 Ancona Chiaravalle Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in eccesso Eventi in Eventi in eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (5-9) (-4) (8-) (-) (-4) (0-) (0-39) (8-4) (0-) 3 3 (-4) (0-) (-3) (0-4) (-5) (0-3) Fabriano (3-7) (-5) (0-) (0-8) (-) ANCONA Falconara Marittima (3-6) (0-) (-4) (0-) (0-9) (-) (0-5) Jesi (6-) (3-8) (-) (0-5) (4-) Montemarciano Osimo Senigallia (-3) (-) (0-4) (-4) (-4) (-3) (0-5) (-7) 8 8 (8-6) (4-) (-3) (0-6) (4-) ASCOLI PICENO MACERATA PESARO-URBINO Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Civitanova Marche Macerata Fano Pesaro Urbino (3-6) (-4) (0-) (0-8) (-8) (4-8) (-) (-6) (0-) (0-) (0-4) (3-6) (0-9) (3-7) (-4) (0-8) (-) (3-7) (-5) (0-) (0-8) (-0) (9-7) (-5) (5-) (-3) (-3) (0-) (0-) (6-30) (0-9) (-) (3-) (6-5) (4-6) (-4) (-4) (0-33) (7-36) (0-40) 3 4 (-3) (0-) (-) (0-) (0-) (0-3) (-5) (0-9) FERMO Porto Sant'Elpidio Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 5 di 8
16 Tabella. Eventi sanitari in eccesso attribuibili alle polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico (PM 0 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 ed all ozono (O 3 ) in concentrazioni superiori a 70 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 008. PROVINCIA COMUNE MORTALITÀ RICOVERI OSPEDALIERI Tutte le Cause Cause Cardiache Cause Respiratorie Cause Cardiache Cause Respiratorie ICD-9: -799 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: ICD-9: , esclusa 487 INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE INQUINANTE PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 O 3 PM 0 PM 0 O 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 > 0µg/m 3 > 0µg/m 3 > 70µg/m 3 Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in Eventi in eccesso Eventi in Eventi in eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona Chiaravalle (-3) (-5) (7-7) (-3) (-3) (0-) (0-30) (6-3) (0-3) (-3) (0-) (-) (0-3) (-3) (0-3) Fabriano (4-8) (-9) (0-) (0-9) (-) ANCONA Falconara Marittima Jesi (0-) (0-3) (5-) (3-7) (-) (0-) (3-9) Montemarciano Osimo Senigallia (-) (-) (0-) (-3) (-4) (-3) (0-5) (-7) (7-3) (4-9) (-4) (0-) (3-6) ASCOLI PICENO MACERATA PESARO-URBINO Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Civitanova Marche Macerata Fano Pesaro Urbino (-4) (-3) (0-) (0-6) (-7) (4-8) (0-) (-6) (0-) (0-) (3-4) (0-4) (3-6) (-4) (-4) (-3) (0-) (0-) (0-6) (-) (0-7) (3-6) (-4) (-5) (-3) (0-) (0-) (0-7) (-0) (0-5) (7-3) (3-6) (4-9) (-) (-) (0-) (0-6) (4-3) (0-) (9-9) (-5) (5-3) (-3) (-3) (-) (0-8) (6-3) (0-9) (-) (0-) (-) (0-3) (-4) (0-5) FERMO Porto Sant'Elpidio (-4) (-3) (0-7) (-9) (0-) Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; PM 0, polveri al di sotto di 0 micron di diametro aerodinamico; O 3, ozono; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 6 di 8
17 Tabella. Anni di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 007. PROVINCIA COMUNE ANNI DI VITA PERSI NELL'ANNO DELLA SIMULAZIONE Tutte le cause (escluse violente) Cause cardio-respiratorie Tumori all'apparato respiratorio ICD-9: -799 ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: 6 >30 anni 30< anni <65 >30 anni 30< anni <65 >30 anni 30< anni <65 Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona (6-99) (-0) (7-70) (-3) (-0) (-) Chiaravalle 8 6 (-4) (0-) (-0) (0-) Fabriano 9 (3-9) (0-) (3-4) (0-) ANCONA Falconara Marittima 4 (4-4) (0-) (4-7) (0-) (-3) Jesi 6 3 (6-37) (-3) (6-5) (0-) (-4) Montemarciano 5 4 (-9) (0-) (-6) (0-) Osimo 9 7 (-5) (0-) (3-) (0-) (0-) Senigallia (-64) (-6) (-44) (-) (-6) (0-) ASCOLI PICENO Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto 7 6 (-) (0-) (-9) (0-) 0 5 (5-33) (-3) (6-4) (0-) (-3) MACERATA Civitanova Marche Macerata 5 (4-5) (0-3) (4-8) (0-) (-) 9 (3-9) (0-) (3-4) (0-) PESARO-URBINO Fano Pesaro Urbino (-64) (-7) (-44) (-3) (-7) (0-) (5-89) (-9) (5-6) (-3) (-9) (0-) 6 5 (-) (0-) (-8) (0-) FERMO Porto Sant'Elpidio Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 7 di 8
18 Tabella 3. Anni di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 008. PROVINCIA COMUNE ANNI DI VITA PERSI NELL'ANNO DELLA SIMULAZIONE Tutte le cause (escluse violente) Cause cardio-respiratorie Tumori all'apparato respiratorio ICD-9: -799 ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: 6 >30 anni 30< anni <65 >30 anni 30< anni <65 >30 anni 30< anni <65 Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona (-74) (-7) (-53) (-) (-8) (0-) Chiaravalle 5 4 (-9) (-6) Fabriano 9 8 (-6) (0-) (3-) (0-) ANCONA Falconara Marittima Jesi (7-4) (-4) (7-8) (0-) (-4) Montemarciano Osimo 4 3 (-6) (-4) (0-) 8 6 (-4) (0-) (-0) (0-) Senigallia (9-53) (-5) (9-37) (0-) (-5) (0-) ASCOLI PICENO Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto 4 3 (-6) (-5) 9 5 (5-3) (-3) (5-3) (0-) (-3) MACERATA Civitanova Marche Macerata 3 0 (3-) (0-) (4-6) (0-) (0-) 9 7 (-5) (0-) (3-) (0-) PESARO-URBINO Fano Pesaro Urbino (8-50) (-5) (8-34) (-) (-5) (0-) (-73) (-7) (-5) (-) (-8) (0-) 5 4 (-9) (0-) (-7) (0-) FERMO Porto Sant'Elpidio (0-3) (-) Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 8 di 8
19 Tabella 4. Anni totali di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 007. PROVINCIA COMUNE ANNI TOTALI DI VITA PERSI NELL'ANNO DELLA SIMULAZIONE Tutte le cause (escluse violente) Cause cardio-respiratorie Tumori all'apparato respiratorio ICD-9: -799 ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: 6 Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona Chiaravalle Fabriano (336-0) (86-39) (7-305) (43-8) (36-58) (7-30) (6-400) (5-3) (7-57) ANCONA Falconara Marittima Jesi (87-57) (76-38) (-94) (0-79) (97-4) (-96) Montemarciano Osimo Senigallia (34-5) (3-35) (9-36) (50-37) (44-95) (9-4) (9-435) (86-790) (47-87) ASCOLI PICENO Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto (38-50) (34-5) (9-40) (3-745) (0-450) (4-05) MACERATA PESARO-URBINO FERMO Civitanova Marche (87-57) (77-337) (9-83) Macerata (6-404) (54-39) (4-65) Fano (33-54) (99-845) (56-8) Pesaro ( ) (55-0) (66-76) Urbino (36-35 ) (3-34) (8-37) Porto Sant'Elpidio Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 9 di 8
20 Tabella 5. Anni totali di vita persi nell anno di simulazione attribuibili all esposizione cronica alle polveri al di sotto di,5 micron di diametro aerodinamico (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 in alcuni comuni della regione Marche nel 008. PROVINCIA COMUNE ANNI TOTALI DI VITA PERSI NELL'ANNO DELLA SIMULAZIONE Tutte le cause (escluse violente) Cause cardio-respiratorie Tumori all'apparato respiratorio ICD-9: -799 ICD-9: , esclusa 487 ICD-9: 6 Eventi in eccesso Eventi in eccesso Eventi in eccesso (IC 95%) (IC 95%) (IC 95%) Ancona Chiaravalle Fabriano (46-67) (09-96) (54-38) (7-78) (3-03) (4-0) (50-33) (44-96) (-48) ANCONA Falconara Marittima Jesi (36-894) (-48) (5-07) Montemarciano Osimo Senigallia (-4) (0-89) (5-3) 75 3 (46-303) (4-80) (8-37) (7-3) (47-63) (37-54) ASCOLI PICENO MACERATA PESARO-URBINO FERMO Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Civitanova Marche Macerata Fano Pesaro Urbino Porto Sant'Elpidio (9-7) (7-77) (4-0) (06-670) (96-4) (3-99) (75-49) (66-9) (5-68) 77 3 (47-307) (40-8) (-50) (76-56) (50-650) (4-74) (44-604) (06-897) (54-3) (30-95) (6-4) (7-3) (-70) (0-45) (-) Abbreviazioni: ICD-9, international classification of diseases 9 th ed.; IC 95%, intervallo di confidenza al 95%;, non disponibile a causa della mancanza o insufficienza delle rilevazioni ambientali. Pagina 0 di 8
21 Poiché nei comuni considerati sono presenti popolazioni numericamente e strutturalmente diverse, al fine di rendere i dati più facilmente confrontabili tra loro può essere utile rapportare i risultati ottenuti ad una popolazione di abitanti, in modo da ottenere per ogni comune stime indipendenti dalla specifica demografia. Nelle figure e 3 sono riportati i tassi per abitanti degli anni totali di vita persi per tutte le cause (escluse le violente) negli anni 007 e 008 attribuibili all esposizione cronica al PM,5 in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3. Figura. Tasso per abitanti degli anni totali di vita persi per tutte le cause non violente attribuibili all esposizione cronica al particolato fine (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 nell anno 007 in alcuni comuni della regione Marche. tasso anni totali di vita persi x abitanti Figura 3. Tasso per abitanti degli anni totali di vita persi per tutte le cause non violente attribuibili all esposizione cronica al particolato fine (PM,5 ) in concentrazioni superiori a 0 µg/m 3 nell anno 008 in alcuni comuni della regione Marche. tasso anni totali di vita persi x abitanti Dai risultati mostrati nelle figure e 3 si nota una maggiore criticità attribuibile all esposizione al PM,5 in concentrazioni superiori a 0µg/m 3 associata ai comuni presenti nelle province di Ancona e Pesaro-Urbino. Pagina di 8
22 DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Dai risultati ottenuti si stima che, nell anno 007, tra la popolazione residente nei 5 comuni studiati (dati ambientali di Porto Sant Elpidio non disponibili) siano da attribuire 3 decessi all esposizione al PM 0 presente in atmosfera per concentrazioni superiori a 0 µg/m 3. Tra questi, vengono stimati 75 decessi per cause cardiocircolatorie e 6 per cause respiratorie. Ai suddetti si aggiungono 00 ricoveri ospedalieri stimati per cause cardiache e 33 per cause legate all apparato respiratorio. Si stimano inoltre decessi attribuibili all ozono presente in atmosfera (dati ambientali disponibili per 8 comuni), di cui per cause cardiocircolatorie e 6 per cause respiratorie. A questi vanno aggiunti 4 ricoveri ospedalieri stimati per cause respiratorie. Nell anno 008 nei comuni in studio si sono attribuiti al PM 0 atmosferico di origine antropica 96 decessi, di cui 6 per cause cardiocircolatorie e 3 per cause respiratorie (rilevazioni ambientali di Falconara Marittima insufficienti). A questi si aggiungono 79 ricoveri ospedalieri stimati per cause cardiache e per cause respiratorie. Si stima inoltre che l ozono presente in atmosfera sia responsabile, negli comuni di cui si avevano le misure, di decessi, di cui 9 per cause cardiocircolatorie e 5 per cause respiratorie. A questi si aggiungono 39 ricoveri ospedalieri stimati per cause respiratorie. L esposizione cronica al PM,5 atmosferico, nell ipotesi che siano rimasti invariati nel tempo i valori di concentrazione atmosferica, la struttura demografica ed i tassi di mortalità stimati nell anno 007 nei comuni esaminati (escluso Porto Sant Elpidio), viene considerata come responsabile della perdita di 689 anni di vita totali attribuiti nell anno. Nell ipotesi che i parametri presenti nel territorio siano sempre stati quelli rilevati nel 008, gli anni totali di vita persi attribuibili nei comuni indagati (escluso il comune di Falconara Marittima) sarebbero, nell anno, La stima di impatto sanitario viene comunemente descritta come la mortalità e/o la morbosità che si riuscirebbe ad evitare se i livelli di concentrazione degli inquinanti cui la popolazione è esposta fossero inferiori o uguali al counterfactual. In questa stima un importante fattore è rappresentato dalla temporalità. Stabilita un associazione causale tra inquinamento dell aria ed effetti sanitari, è corretto assumere che riduzioni nelle concentrazioni medie dei contaminanti siano associate a riduzioni negli eventi sanitari a questi attribuibili. Tuttavia, non è possibile determinare esattamente il periodo di tempo entro il quale questi guadagni in termini di salute possano essere raggiunti. Se da una parte per gli effetti relativi ai picchi di esposizione, che rappresentano la maggior parte degli esiti sanitari considerati, si osservano risultati abbastanza immediati (0-5 giorni) (0; ; ), l incertezza riguarda principalmente gli effetti a lungo termine, in quanto il tempo di induzione non è noto. In uno studio di Dockery e colleghi svolto in 6 città statunitensi (3), in cui si relazionano le concentrazioni di particolato presenti in atmosfera con il verificarsi di eventi di mortalità per cause cardio-respiratorie e per tumori all apparato respiratorio nel periodo , si osserva che ad una diminuzione della concentrazione media della contaminazione atmosferica si associa una diminuzione della mortalità per cause cardiache e respiratorie attribuibili ad una esposizione cronica a questa classe di contaminanti, ma non per tumori all apparato respiratorio, portando alla conclusione che gli effetti a lungo termine di questi inquinanti sono solo parzialmente reversibili nell arco di una decade. In una successiva ricerca, svolta nelle medesime città nel periodo (4), ad una ulteriore diminuzione della contaminazione da particolato presente in atmosfera si è associata, oltre che una ulteriore diminuzione della mortalità per cause cardio-respiratorie da attribuire ad una esposizione cronica, anche una diminuzione della mortalità per tumori all apparato respiratorio, portando alla luce in questo i lunghi tempi necessari per un apprezzabile miglioramento in termini di salute per queste cause. Parallelamente, anche i benefici sanitari legati ad esposizioni acute all inquinamento atmosferico possono suscitare alcune domande, in particolare circa il fenomeno denominato " harvesting" (mietitura). In questo si ipotizza una breve anticipazione della mortalità a seguito di un picco di inquinamento a carico dei soli individui più fragili, che sarebbero comunque morti entro un breve periodo di tempo. Se questa fosse la realtà, si assisterebbe a un innalzamento immediato dei tassi di mortalità in seguito a un giorno con alti livelli di inquinamento, seguito da una diminuzione nei giorni successivi. Questa considerazione, tuttavia, è in disaccordo con l'evidenza scientifica recentemente emersa da studi di serie storiche, in cui si dimostra che condizioni di forte inquinamento atmosferico fanno precipitare fino al decesso le condizioni di salute più critiche, ma peggiorano anche lo stato di salute dei soggetti in condizioni meno gravi, che contribuiscono alla mortalità o all aumento dei ricoveri nei giorni successivi se l inquinamento rimane elevato (5; ). Quindi, Pagina di 8
23 anche ammettendo che l harvesting possa non essere del tutto escluso, la sua importanza risulta probabilmente limitata. Come detto in premessa lo studio effettuato presenta comunque rilevanti limitazioni. In primo luogo si considera la contaminazione presente nel comune come omogenea con quella rilevata dalle centraline fisse di monitoraggio. Queste sono spesso rappresentate da centraline denominate da traffico, che non possono essere rappresentative dell intera area comunale. Se infatti è vero che i contaminanti analizzati possiedono una elevata mobilità e quindi si possono spostare anche per lunghe distanze rispetto alla sorgente emissiva, è anche vero che la dispersione è fortemente influenzata dalle condizioni meteorologiche, in quanto condizioni di scarsa ventilazione, specie se in associazione a basse temperature, possono provocare una sorta di intrappolamento dei contaminanti nella zona di origine (6), tanto da indurre alcuni autori a restringere il campo di azione sulla contaminazione presente a 00 metri dalla fonte (7). Altresì vero che nell area comunale sono presenti altre sorgenti di inquinanti, particolari condizioni geomorfologiche ed architettoniche che in determinate situazioni possono anche essere estremamente rilevanti. Nonostante questi limiti la stima della contaminazione urbana utilizzando questa metodologia viene generalmente considerata come una buona rappresentazione della situazione reale (8; 9). Altra forte limitazione al calcolo preciso dei risultati deriva dal fatto che i dati di mortalità utilizzati non sono aggiornati agli anni in questione, ma si è dovuto ricorrere ad una stima per ottenere un dato al limite realistico, ma comunque non esatto. Inoltre c è da considerare il fatto che la validità dei risultati ottenuti dipende in larga misura dall attendibilità dei RR utilizzati, oltre che dalla possibile presenza di particolari confondenti o modificatori di effetto (5). Il valore di rischio relativo non si mantiene costante nel tempo. Da recenti studi epidemiologici realizzati nel territorio italiano emerge che, ad esempio, l incremento percentuale della mortalità per tutte le cause attribuibili ad una aumentata esposizione di 0 µg/m 3 al PM 0 riferito a 0 città nel periodo è risultato pari allo 0,69% (30). In un analogo studio riferito al periodo si era ottenuto per lo stesso parametro un valore dello 0,60% (3) mentre nello studio MISA riferito agli anni (6) si è ottenuto un incremento percentuale della mortalità per tutte le cause non violente dello 0,3%. Essendo le metodologie utilizzate confrontabili (3), si sono ipotizzate diverse spiegazioni tra cui una modificazione nella composizione del PM 0 verso una maggiore percentuale ascrivibile alle sostanze più tossiche, piuttosto che una aumentata suscettibilità nelle persone esposte (33). L attuale evidenza scientifica indica che, all interno di ogni popolazione, esiste un ampio spettro di suscettibilità, in cui alcuni soggetti sono più vulnerabili alla contaminazione atmosferica rispetto ad altri. Questo implica, ad esempio, un rischio maggiore di mortalità e morbosità per persone con malattie cardiache e polmonari preesistenti, specialmente tra gli anziani e tra i giovanissimi (34). Anche le condizioni socioeconomiche possono determinare situazioni di suscettibilità differenziale, in quanto le persone più svantaggiate sotto questo punto di vista possono essere esposte ai fattori di rischio in misura maggiore rispetto alla popolazione generale. Tra le possibili cause si può annoverare una peggiore qualità abitativa, in quanto la vicinanza di importanti sorgenti emissive deprime il valore delle proprietà immobiliari attraendo così in misura maggiore le persone con uno stato socioeconomico svantaggiato (35), ed inoltre, le popolazioni socioeconomicamente deprivate possono essere sottoposte ad un maggior rischio a causa di un più limitato accesso al sistema sanitario e alle cure mediche (). Guadagni sostanziali in termini di salute si potrebbero ottenere attraverso politiche mirate alla riduzione delle emissioni provenienti da due fonti principali: trasporto urbano e produzione di energia. Da un rapporto preparato dall APAT (36) emerge che nelle aree metropolitane italiane la principale fonte del PM primario è rappresentata dal trasporto su strada (50-70%), emissioni che potrebbero essere ridotte adottando politiche mirate a limitare il trasporto motorizzato privato a favore del mezzo pubblico o di mezzi ecologici quali la bicicletta o a piedi (). Una recente proposta prevede di inserire nei contratti collettivi di lavoro, nelle realtà urbane più grandi, la possibilità di offrire abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici (eventualmente con parziale partecipazione del dipendente in analogia con il servizio di mensa e con possibili contributi dell'ente locale). Con questa proposta si incentiverebbe il dipendente all'uso del mezzo pubblico, l'azienda di trasporto al miglioramento del servizio ed al rinnovo del parco autoveicoli ed infine si renderebbero più accettabili le ordinanze di limitazione del traffico privato nelle aree urbane che dovranno essere presto e inevitabilmente emanate. Le azioni rivolte al settore dei trasporti, oltre che portare benefici in termini di contaminazione ambientale, porterebbero anche ad una riduzione dell esposizione al rumore, senza considerare che potrebbero condurre Pagina 3 di 8
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