Le misure per il sostegno della CAR: esperienza del Gruppo A2A nei Certificati Bianchi. Andrea Bordoni

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1 Le misure per il sostegno della CAR: esperienza del Gruppo A2A nei Certificati Bianchi Andrea Bordoni Convegno su Cogenerazione ad alto rendimento organizzato dalla Sezione Energia dell'unione Industriali di Mantova Mantova, 29 ottobre 2014

2 Profilo del Gruppo A2A Attività del Gruppo ENERGIA AMBIENTE CALORE RETI % TOT. MOL 2013 ORGANICO AL SOCIETÀ CONSOLIDATE (ITALIA) 47% RISORSE 22% 8% 23% RISORSE 366 RISORSE RISORSE Approvvigionamento combustibili Raccolta Impianti di cogenerazione Reti elettriche Produz. EE Wholesale & Trading Trattamento Reti Reti Gas Vendita Gas/ Energia Elettrica Smaltimento Vendita Calore/ EE Vendita Calore/ Energia Elettrica Ciclo Idrico Integrato Nota: Escluso organico EPCG unità e Staff corporate 627 unità; non incluse società minori non consolidate A2A opera in 4 filiere, fra queste la filiera energia rappresenta quasi il 50% del MOL aziendale 2

3 A2A Energia Energia per piccole e grandi imprese A2A Energia è la società commerciale del Gruppo A2A che si occupa di vendita di: - energia elettrica - gas naturale Oltre 6,5 TWh di energia elettrica e 600 Mmc di gas naturale venduti ai clienti sul Mercato Libero: Domestici Piccole/medie imprese Grandi clienti industriali Gas (Tutela) Gas (Libero) Clienti Gas e Energia [Milioni] 1 0,06 Energia (Libero) 0,1 0,85 Energia (Tutela) 6,6 2,6 Volumi Energia elettrica [TWh] Mercato Libero Mercato tutela 0,6 0,9 Gas Naturale [Bm3] Forte radicamento sul territorio Attenzione alla soddisfazione dei propri clienti e alla qualità del servizio offerto Trasparenza e correttezza nelle proposte commerciali 3

4 A2A Ambiente Servizi ambientali integrati A2A Ambiente è il primo operatore in Italia nell ambito delle attività di recupero di materia ed energia attraverso la valorizzazione dei rifiuti. A2A Ambiente gestisce i tre più grandi termovalorizzatori in Italia Al servizio di enti locali e imprese private per la gestione di: - rifiuti urbani - rifiuti industriali pericolosi e non - risanamenti ambientali acqua e suolo nei siti industriali sia operativi che dismessi Rifiuti trattati: t/anno 4

5 AGENDA Quadro normativo di riferimento Alcuni dati 2012 sulla Generazione Distribuita La proposta del Gruppo A2A sui Certificati Bianchi 5

6 Quadro normativo di riferimento sulla cogenerazione D.Lgs Bersani --> demanda all Autorità la definizione di cogenerazione, introduce l esenzione dall obbligo di acquisto dei CV e la priorità di dispacciamento per l energia elettrica prodotta da impianti di cogenerazione (dopo le fonti rinnovabili). Delibera AEEG 42/02 --> definisce la cogenerazione come processo integrato di produzione combinata di energia elettrica e calore al fine di garantire un significativo risparmio di energia rispetto alle produzioni separate delle stesse quantità di energia elettrica e di calore (effetti positivi in termini di impatto ambientale). LT IRE 2004 Direttiva 2004/08/CE --> introduce i concetti di «cogenerazione basata su una domanda di calore utile ovvero calore prodotto in un processo di cogenerazione per soddisfare una domanda economicamente giustificabile», cogenerazione ad alto rendimento, energia elettrica cogenerativa che consente di considerare assetti cogenerativi per porzioni di anno D.Lgs 8 febbraio 2007, n 20 --> recepimento della Direttiva 2004/08/CE; distinzione di diversi tipi di cogenerazione in funzione della taglia elettrica (micro, piccola, grande). PES η globale 2011 DM 4 agosto > decreto attuativo che modifica l allegato del D.Lgs n. 20/07 per il riconoscimento della Cogenerazione ad Alto Rendimento. DM 5 settembre > decreto attuativo che contiene le misure per il sostegno della Cogenerazione ad Alto Rendimento (Certificati Bianchi CAR + altre misure) 6

7 . D.Lgs Bersani, Delibera AEEG n. 42/02 Il D.Lgs Bersani ha introdotto benefici per la cogenerazione demandando all Autorità la determinazione dei parametri tecnici che quantificano il risparmio energetico. La Delibera AEEG n. 42/02, come successivamente integrata, introduce i parametri LT e IRE per ottenere il riconoscimento di cogenerazione. Indici ex Del. n. 42/02 Limite Termico (LT) Esprime l incidenza percentuale dell energia termica utile prodotta annualmente rispetto alla totale produzione di energia elettrica e calore. Indice di Risparmio Energetico (IRE) Esprime il risparmio percentuale di energia primaria conseguito da una sezione di cogenerazione rispetto alla produzione separata delle medesime quantità di energia elettrica e termica durante un anno solare. Benefici direttamente legati al D.Lgs Bersani Esonero dall obbligo di acquisto dei CV Priorità di dispacciamento Altri benefici ottenibili dalla cogenerazione ex Del. 42/02 Legge 239/04 Marzano: possibilità di ottenere i CV TLR per gli impianti di cogenerazione abbinati al TLR solo transitoriamente e a determinate condizioni definite dal D.Lgs n. 20/07 e possibilità di usare gli stessi CV TLR per coprire fino ad una quota del 20% dell obbligo (n.b. prezzo di ritiro del GSE fisso e pari a 84,34 /MWh). DM 20 luglio 2004: possibilità di ottenere i Certificati Bianchi. Agevolazioni fiscali sull accisa del gas naturale che è ridotta se lo stesso gas è utilizzato per la cogenerazione (D.Lgs n. 504/95 aggiornato dal D.Lgs n. 26/2007). IVA 10% per il gas naturale utilizzato per la cogenerazione. Condizioni tecnico-economiche per la connessione alla rete degli impianti semplificate ex Del ARG/elt 74/08. 7

8 D.Lgs 8 febbraio 2007, n. 20 Le «taglie» di cogenerazione kw Micro cogenerazione Piccola cogenerazione Cogenerazione Per gli impianti di micro cogenerazione sono previste delle agevolazioni per quanto riguarda la misura di alcuni parametri unità di cogenerazione ovvero sezione di impianto di produzione combinata di energia elettrica e calore: un'unità che può operare in cogenerazione; domanda economicamente giustificabile: una domanda non superiore al fabbisogno di calore o di raffreddamento e che sarebbe altrimenti soddisfatta a condizioni di mercato mediante processi di generazione d energia diversi dalla cogenerazione; Analisi del potenziale nazionale per lo sviluppo della CAR a cura del GSE ( > vedi anche D.lgs 4 luglio 2014, n. 102). Fino al 31 dicembre 2010 è considerata CAR la cogenerazione che rispetta i requisiti della delibera AEEG n. 42/02. 8

9 DM 4 agosto 2011 I criteri e i parametri che devono essere rispettati entrambi per il calcolo e la verifica della condizione CAR η globale: rapporto tra l energia elettrica termica utile prodotta e l energia primaria in ingresso al sistema di cogenerazione η globale = E + H CHP F PES Primary Energy Saving: indice che consente di confrontare produzione combinata e produzione separata quantificando il risparmio energetico ottenuto PES = 1 1 CHPH η + CHPE 100 η REFH η REFE η Condizioni per la cogeneratività ad alto rendimento η globale PES > 0,75 Turbina a vapore a contropressione Turbina a gas con recupero di calore Motore a combustione interna Microturbine Motori Stirling Pile a combustibile > 0 micro cogenerazione piccola cogenerazione > 0,8 Turbina a gas a ciclo combinato con recupero di calore Turbina a condensazione con estrazione di vapore > 10% Impianti di cogenerazione 9

10 DM 5 settembre 2011 (1) Condizioni per l accesso al meccanismo dei CB Data entrata in esercizio dell impianto Criterio Cogenerazione Percentuale incentivo ex DM CAR Imp. senza TLR Durata incentivo Imp. CON TLR 1/4/99 <...< 7/3/07 Norme vigenti all epoca 30% 5 anni 5 anni 7/3/07< <31/12/10 IRE ex Del. AEEG N. 42/02 100% 10 anni 15 anni > PES ex DM CAR 100% 10 anni 15 anni I CB riconosciuti sono denominati TEE II CAR (riconducibili a risparmio di gas) e non sono cumulabili con i CV TLR. La valorizzazione dei TEE II CAR può avvenire: sul mercato o attraverso contratti di vendita bilaterali 110 /CB); mediante richiesta di ritiro al GSE con fissazione del prezzo pari al contributo tariffario vigente al momento dell entrata in esercizio dell impianto per tutto il periodo di ritiro. Una volta acquistati dal GSE i TEE II CAR non possono essere oggetto di successive contrattazioni ma devono essere contabilizzati ai fini degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico. E prevista la possibilità di switch tra le due modalità di valorizzazione 1 sola volta nel periodo di incentivazione. Nel 2013 il GSE ha rilasciato circa TEE II CAR di cui sono stati oggetto di contrattazione sul mercato e ritirati da parte del GSE. 10

11 DM 5 settembre 2011 (2) Quantificazione dei risparmi energetici e dei benefici economici ηe rif : rendimento elettrico sostituito pari a 0,46 e da correggere in base alla tensione di allacciamento e alla quota di autoconsumo come indicato all Allegato VII del DM 4 agosto 2011 RISP[MWh] = E CHP ηe rif + H CHP ηt rif F CHP I valori di ECHP, HCHP e FCHP sono riferiti alla sola «macchina cogenerativa»: Se η globale > 0,75 (o 0,8) --> corrispondono ai valori complessivi di energia elettrica, calore utile e energia consumata dal cogeneratore; Se η globale < 0,75 (o 0,8) --> corrispondono ai valori della macchina «virtuale» (*) ηt rif : rendimento termico di riferimento assunto per tutti pari a: 0,9 per la produzione di acqua calda o vapore 0,82 per l uso diretto dei gas di scarico I TEE II CAR riconosciuti dipendono oltre, che dal risparmio, anche dalla taglia dell impianto 0,086 --> fattore di conversione da MWh a TEP TEE II CAR =RISP*0,086*K K --> fattore di armonizzazione variabile in funzione della taglia dell impianto pari a: 1,4 per impianti fino a 1 MWe 1,3 per impianti da 1 MWe a 10 MWe 1,2 per impianti da 10 MWe a 80 MWe 1,1 per impianti da 90 MWe a 100 MWe 1 per impianti oltre i 100 MWe (*) Qualora l impianto non rispetti globalmente la condizione di CAR, ai fini dell accesso ai CB entra in gioco la macchina virtuale dove una stessa unità fisica è scomposta in due macchine virtuali: una cogenerativa e l altra non cogenerativa. Ovvero a partire dal calore utile recuperato si individua l energia elettrica (inferiore a quella totale) che permette di soddisfare i requisiti CAR. 11

12 La generazione distribuita in Italia 2012 Numero impianti Potenza lorda Prod 2012 (TWh) Idrolettrici ,0 Eolici ,7 Fotovoltaici ,8 Termoelettrici ,6 Totale ,03 Di questi circa 20 TWh sono cogenerativi (v. slides seguenti) Per Generazione Distribuita (GD) si intende l insieme di impianti di generazione connessi al sistema di distribuzione, indipendentemente dal valore di potenza dei medesimi impianti. Nel 2012, la produzione lorda di energia da impianti GD è stata pari a 57,1 TWh, circa il 19% dell intera produzione nazionale, attraverso più di impianti per una potenza efficiente lorda di oltre 30 GW. Il 68,7% dell energia prodotta da impianti GD è di origine rinnovabile, soprattutto di origine solare (circa il 31%). La quota di utilizzo per autoconsumo dell energia elettrica prodotta è pari al 40%. Fonte: Delibera AEEGSI 7 agosto /2014/I/eel «Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita per l anno 2012» 12

13 Fonti primarie utilizzate per la cogenerazione nella GD Il gas naturale è la fonte primaria predominante, sia per aspetti legati alla sua diffusione laddove vi è una domanda congiunta di calore ed energia elettrica (le altre fonti spesso necessitano di essere utilizzate in loco o vicino al sito di produzione e, quindi, non sempre soddisfano domande di energia elettrica e calore) sia per i minori problemi tecnologici che l utilizzo del metano comporta rispetto ad altre fonti. Fonte: Delibera AEEGSI 7 agosto /2014/I/eel «Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita per l anno 2012» 13

14 Energia immessa in rete e autoconsumata nella GD Gli impianti di produzione combinata presentano una maggiore percentuale di autoconsumi (32,4%) rispetto a quelli progettati per la sola produzione elettrica in quanto nascono dove vi sono utenze termiche che, spesso, sono contestuali alle utenze elettriche, soprattutto nel caso in cui tali impianti vengono realizzati presso siti industriali. Fonte: Delibera AEEGSI 7 agosto /2014/I/eel «Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita per l anno 2012» 14

15 Diverse tecnologie cogenerative utilizzate nella GD I motori a combustione interna rappresentano la maggioranza delle sezioni (87,6%) ma con taglie < 1MW (e con una Potenza efficiente > Produzione lorda). Discorso differente per le turbine a gas e per i cicli combinati (taglie comprese tra i 3 e i 9 MW) dove il numero delle sezioni risulta sensibilmente inferiore ma presentano dei valori di Potenza efficiente < Produzione lorda segno di un maggior utilizzo medio degli impianti Fonte: Delibera AEEGSI 7 agosto /2014/I/eel «Monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita per l anno 2012» 15

16 I CB sono un opportunità per l industria meccanismo consolidato dal 2005 di incentivazione dell efficienza energetica nell industria; possono coprire il 20%-30% del costo di investimento; analisi energetiche e conoscenze energetiche specifiche È opportuno appoggiarsi ad una ESCO affidabile A2A Trading Il Gruppo A2A è il terzo soggetto obbligato 16

17 Il meccanismo dei CB: domanda obbligata e offerta Certificati Bianchi MSE/GSE Incentivo in Obiettivo di efficienza KEY POINT MSE determina gli obiettivi nazionali di RISPARMIO in Tep Il GSE ripartisce gli obiettivi ai singoli distributori di energia elettrica e gas. Certificati Bianchi DISTRIBUTORI Interventi IN HOUSE I distributori possono: realizzare gli interventi sulle proprie reti coinvolgere altri soggetti o utenti. Ricavi da risparmio energetico INDUSTRIE Ricavi da vendita CB Il risparmio è certificati tramite i Certificati Bianchi A fronte del riconoscimento del risparmio energetico l industria beneficia di un ulteriore ricavo. 17

18 Gli interventi ammessi al beneficio Quali interventi posso rientrare nel meccanismo? Tutti gli interventi che generano risparmio energetico in qualsiasi settore, tranne quello della produzione (FV escluso): risparmi di elettricità, gas o gasolio. Tutti gli interventi di produzione di calore da fonte rinnovabile Non c è limite alla fantasia! 18

19 Esempi e casistiche: la grande esperienza A2A In A2A abbiamo acquisito grande esperienza nel settore e 19

20 Certificati Bianchi Il processo per ottenere certificati Bianchi Per ottenere Certificati Bianchi occorre predisporre un pratica denominata progetto di Efficienza Energetica con il GSE A2A Trading si occupa di TUTTO il processo e paga direttamente al cliente 20

21 Attività previste dall Accordo A2A Trading Cosa fare per ottenere i benefici? ACCORDO A2A - Azienda Incontri formativi/informativi presso ciascuna singola società. Screening energetico con individuazione: interventi già effettuati che possono ancora ottenere CB; nuovi interventi. Analisi e preparazione della documentazione per la Qualifica del Progetto. Rendicontazione annuale (se necessaria). Ottenimento CB per 5 anni e.. Nessun costo fisso per l azienda. Solo benefici ad ottenimento dei Certificati Bianchi 21

22 E oggi l Audit Energetico.. Lo scorso mese di luglio è stato adottato il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica con il quale il Governo ha identificato gli strumenti e le linee di azione per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica al 2020 definiti in ambito UE (per l Italia pari ad un risparmio di 20 MTEP di energia primaria). Tra le diverse linee di azione, rivestono un ruolo importante le Diagnosi Energetiche (art. 8). Per le grandi imprese (definite con più di 250 addetti e fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro) e per quelle a forte consumo di energia (ai sensi della legge 7 agosto 2012) si introduce un obbligo (con sanzione) di diagnosi energetica: dovranno eseguirla entro il 5 dicembre 2015 nei siti produttivi localizzati in Italia e successivamente ogni 4 anni, salvo che l impresa abbia adottato un sistema di gestione (EMAS, ISO o EN ISO 14001). In caso di non ottemperanza, le aziende obbligate dovranno pagare una multa i cui proventi sono destinati ad alimentare il fondo per l efficienza energetica previsto nel decreto stesso. L audit energetico è un opportunità per osservare da un chiaro punto di vista i costi energetici dell azienda La diagnosi energetica permette di fotografare l azienda e verificare rispetto ai benchmark di riferimento quali siano le reali possibilità di risparmio La condivisione delle attività effettuate durante il percorso permette di individuare quali saranno le migliori opportunità in termini di efficienza energetica e di incentivazioni L audit, così come svolto da A2A Trading, permette di essere pronti ad assolvere l obbligo normativo secondo il D.Lgs. 4 luglio 2014 n. 102 (Recepimento della Direttiva Europea sull Efficienza Energetica) 22

23 Ing. Francesco Carlini Negoziazione bilaterale e Origination Ing. Andrea Bordoni andrea.bordoni@a2a.eu Origination Ing. Diego Garrone diego.garrone@a2a.eu Origination Dott.ssa Alessandra D Ettorre alessandra.dettorre@a2a.eu Negoziazione bilaterale mercati.ambiente@a2a.eu certificatibianchi@a2a.eu 23

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