CITTÀ DI ISPICA Libero Consorzio Comunale di Ragusa

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1 Letto, confermato e sottoscritto IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO F.TO: A. M. FORTUNA F.TO: G. ROCCUZZO CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione verrà affissa all albo Pretorio online del Comune per quindici giorni consecutivi a partire dal 21/07/2016 Data 18/07/2016 IL SEGRETARIO GENERALE Il sottoscritto Segretario Generale, su conforme dichiarazione del Responsabile dell Albo Pretorio online attesta che la presente deliberazione è stata pubblicata dal 21/07/2016 al 04/08/2016 con n. di registro di pubblicazione. Data F.TO: A. M. FORTUNA IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE F.TO : ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITÀ IL SEGRETARIO GENERALE F.TO: Delibera dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell art. 16 della L.R. 03/12/1991 n. 44. Delibera divenuta esecutiva il giorno, ai sensi dell art. 12, comma 1, della L.R. 03/12/1991, n. 44, trascorsi dieci giorni dall inizio della Pubblicazione. Ispica, lì 18/07/2016 IL SEGRETARIO GENERALE E Copia conforme per uso amministrativo F.TO: A. M. FORTUNA Ispica, lì IL SEGRETARIO GENERALE Timbro ORIGINALE COPIA CITTÀ DI ISPICA Libero Consorzio Comunale di Ragusa VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 49 R.V. Seduta del 18 LUGLIO 2016 OGGETTO: Modifica e integrazione della delibera del C.C. n. 29 del 28 Aprile 2016 avente ad oggetto: Determinazione aliquote e detrazioni per abitazione principale Imposta Municipale Propria (IMU) per l anno 2016 Proposta di iniziativa consiliare. L anno DUEMILASEDICI il giorno DICIOTTO del mese di LUGLIO alle ore in Ispica, nella Casa Comunale. Dietro avviso notificato nei modi e termini di legge si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Ordinaria di 1^ Convocazione, in seduta pubblica, sotto la presidenza del Presidente Sig. Roccuzzo Giuseppe, con l assistenza di me A. M. FORTUNA Segretario Generale. All appello risultano: PRES. ASS. PRES. ASS. 1 Roccuzzo Giuseppe 11 Denaro Carmelo 2 Arena Serafino 12 Leontini Gerry 3 Gambuzza Giovanni 13 Muraglie Giovanni 4 Barone Giuseppe 14 Pluchinotta Giuseppe 5 Rosa Stefania 15 Genovese Gianluca 6 Stornello Giovanni 16 Marina Francesca 7 Pisani Rodolfo 17 Oddo Carmelo 8 Sudano Angelina 18 Santoro Gaetano 9 Corallo Giuseppe 19 Spataro Massimo 10 Sessa Matilde 20 Quarrella Giuseppe TOTALE 15 5 Premesso che sulla proposta di deliberazione relativa all oggetto hanno espresso ai sensi dell art. 12 L.R. 23/12/2000 n. 30: Parere del Responsabile del Servizio in merito alla regolarità tecnica: FAVOREVOLE Ispica lì 20/6/2016 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Parere del Responsabile di Ragioneria in merito alla regolarità contabile: FAVOREVOLE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ispica lì 20/6/2016 Per l assunzione dell impegno di spesa, si attesta la regolare copertura finanziaria, ai sensi dell art. 55, comma 5 della legge 8/6/1990, n. 142, recepito dalla L.R. 11/12/1991, n. 48. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO Ispica lì

2 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Pone in trattazione il punto n. 4 posto all o.d.g.: Modifica e integrazione della delibera del C.C. n. 29 del 28 Aprile 2016 avente ad oggetto: Determinazione aliquote e detrazioni per abitazione principale Imposta Municipale Propria (IMU) per l anno 2016 Proposta di iniziativa consiliare, divenuto punto n. 5 a seguito di votazione ed informa il Consiglio ch su questo punto sono stati presentati due emendamenti Il Consigliere Genovese afferma che la presente proposta di deliberazione è necessaria al fine di adeguare alle disposizioni di legge vigenti, l'applicazione imposta municipale propria dei terreni agricoli del territorio comunale ispicese per l'anno fiscale 2016, questo perché il 28 aprile ultimo scorso il C.C. con deliberazione n. 29 ha approvato la proposta di Giunta n. 43 del 2016 avente ad oggetto: determinazione aliquote detrazione per l'abitazione principale imposta municipale IMU per l'anno 2016, la quale definiva l'aliquota del 10,60 per mille per la suddetta tipologia di immobile, ovvero i terreni agricoli, quando invece l' articolo 1 comma 13 della legge 208 del 2015 ovvero legge di stabilità 2016 reintroduce l'esenzione dei terreni agricoli del comuni montani e collinari sulla base dei criteri stabiliti dalla circolare n. 9 del 93 del Ministero delle Finanze, applicando tale esenzioni su tutto il territorio del Comune di Ispica. Considerato il parere non favorevole del capo Settore servizi Finanziari alla presente proposta di deliberazione, che lamenta l'impossibilita di modificare questa delibera oltre il termine di approvazione del bilancio che quest'anno è stata fissata al 30 aprile 2016, sottolinea che, assieme ai Consiglieri Santoro, Quarrella e Denaro, ha presentato un emendamento che sostituisce il termine modificare con rettificare, perchè la vera intenzione di questa proposta non è quella di modificare una delibera già approvata fuori dai termini ma è quella di renderla legittima perchè al momento l'esenzione dei terreni agricoli, comuni montani e collinari quindi per il Comune di Ispica non è previsto essendo applicabile un aliquota del 60 per 1000; con questa proposta si intende aggiornare alla legge di stabilità 2016, quindi l'esenzione dei terreni agricoli del territorio comunale ispicese. Il Presidente precisa, per chiarezza nei lavori, che il Consigliere Genovese ha illustrato l'emendamento n. 2 mentre è stato distribuita copia dell'emendamento n. 1 che è munito di parere favorevole di regolarità tecnica, contabile e del Collegio dei Revisori. L Assessore Barone afferma che la proposta è stata presentata allo scopo di chiarire che l' IMU sui terreni agricoli del Comune di Ispica per l'anno 2016 è esente in virtù di una norma che contiene questo contenuto; in effetti la proposta originale è la n. 29 del 28 aprile del 2016, la quale non prevedeva la specificità del contenuto della norma che esentava i terreni agricoli fermo restando che era una norma che dettava l'esenzione; è stata data subito pubblicità all'esenzione dell' IMU sui terreni agricoli tanto è vero che il comportamento dei contribuenti è stato esemplare; infatti il comune di Ispica nel 1 semestre non ha ricevuto introiti per IMU agricoli; quindi al fine di evitare confusione anche perchè le delibere vanno presentate al MEF, si è ritenuto opportuno emendare la delibera originale n. 29 in modo tale che al Mef venisse presentato solo ed esclusivamente la delibera approvata entro il 28 aprile, cercando di fare poca confusione per quanto riguarda quella delibera presentata successivamente alla data del 30 aprile che, come ha ricordato il Consigliere Genovese, ha avuto i pareri sfavorevoli solo perché presentata successivamente a questa data; l'emendamento che si sta proponendo ha lo scopo di chiarire che i terreni agricoli del Comune di Ispica con decorrenza del 2016 sono esenti; illustra e dà lettura dell emendamento ed afferma che, a suo avviso, questo sia lo strumento più idoneo e adatto a fare chiarezza su una svista relativa alla delibera del 29 del ; ritiene sia lo strumento più efficace per fare chiarezza anche al MEF. Il Consigliere Genovese manifesta i suoi dubbi sul fatto che la reintroduzione dell'esenzione dei terreni agricoli sia stata una svista perché non crede che tecnici, assessore che è anche un tecnico commercialista, Presidente del Consiglio che lavora in un sindacato, non si siano accorti che da quest'anno i terreni agricoli dei comuni montani e collinari erano di nuovo esenti. Ribadisce di non ritenerla una svista e che questa è la sua opinione personale; ritiene che con questo emendamento a firma di alcuni Consiglieri della maggioranza si voglia mettere il cappello sulla rettifica proposta dall'opposizione, eliminando tutti i punti di quest ultima, sostituendola con i loro punti e disponendo che la delibera n. 29 così come modificata dal loro emendamento venga trasmessa al MEF. Chiede al Segretario se quando si modifica una delibera di Consiglio l'atto originario viene proprio materialmente modificato o si redige un secondo che comunque costituisce la modifica del primo; chiede inoltre quale documento deve essere mandato al MEF.

3 Il Segretario precisa che, nella misura in cui il Consiglio sta approvando quest'atto deliberativo e va a incidere emendando e correggendo la versione precedente, all'autorità ministeriale va mandata la copia dell'atto nella sua versione definitiva e non una versione che contenga due delibere, per mettere in condizione il MEF di avere prontezza dell'atto definitivo; quindi la semplificazione della comunicazione da dare è semplicemente la versione definitiva, che non è una mistificazione;; si trasmette l'atto conclusivo di un procedimento che ha visto un atto deliberativo e un successivo che ha corretto o ha apportato degli elementi correttivi al precedente; al MEF interessa l'atto conclusivo del procedimento, qualora il MEF ritenesse di avere anche al di là dell'atto conclusivo quel che in gergo si chiamano atti endoprocedimentali, verranno trasmessi anche quelli; la sintesi è l atto conclusivo; qualora con questa delibera il Consiglio Comunale ritenesse di approvare degli elementi correttivi all'atto precedente e in quanto elementi correttivi lo conclude nella versione definitiva cioè a dire corretta, sarà questo atto ad essere trasmesso al MEF, l'atto conclusivo, quello corretto; ribadisce che qualora l'autorità Ministeriale ritenesse di avere anche acquisiti gli atti endoprocedimentali che hanno generato quell' atto conclusivo verranno forniti al MEF anche questi ultimi. Il Consigliere Santoro chiede al Segretario se le due delibere non sono due provvedimenti a se, perché per quanto gli risulta, delibera è un procedimento a parte addirittura vengono pubblicati e diventano efficaci con la pubblicazione; chiede ulteriori chiarimenti in merito a questa procedura. Il Segretario precisa che gli atti amministrativi hanno effetti produttivi e gli unici elementi che possono mettere nel nulla del diritto amministrativo è la revoca; ritiene ci sia stato un difetto di comunicazione tra il Segretario Generale ed il Consigliere, per cui sottolinea di aver detto semplicemente che c'è un atto amministrativo deliberato da tutti i Consiglieri e su cui questo Consiglio, tramite un'apposita proposta è chiamato ad apportarvi degli elementi correttivi; qualora il Consiglio ritenesse di approvare gli elementi correttivi, al Ministero si deve produrre l'atto definitivo così come 'è emendato; se il procedimento ha visto più tappe per pervenire all'atto conclusivo, al Ministero necessita l'atto definitivo conclusivo, ultimo della volontà di un Consiglio Comunale che prima di trasmettere all'autorità Ministeriale ha ritenuto di apportare ultimi elementi correttivi per rendere sia il procedimento che contiene l'atto amministrativo ma anche lo stesso atto amministrativo legittimo in tutti i suoi aspetti, altrimenti rimarrebbe un atto contenente qualche vizio; quindi questa procedura, prima di trasmettere l atto al Ministero è a tutela, non solo dei Consiglieri Comunali che hanno adottato l'atto, ma anche dello stesso ente che può fregiarsi di un atto amministrativo legittimo trasmesso, nelle maniere corrette previste dalla legge, al Ministero; qualora quest ultimo volesse comprendere quali sono state le tappe, le fasi procedimentali che hanno portato alla trasmissione dell'atto conclusivo, si trasmettono gli altri atti che comunque non sono stati sottratti alla trasparenza di tutti, sono atti già deliberati in evidenza. Il Consigliere Genovese precisa che quando si va a modificare una precedente delibera, quando si emenda un atto, bisogna avere tutte e due documenti perchè sono entrambi degli atti definitivi, la proposta originale e quella di modifica, per questo non capisce come si possa trasmettere un atto solo quando il primo non si può più toccare. Il Segretario sottolinea che il diritto amministrativo italiano fornisce degli istituti che consentono di rimediare a degli atti deliberativi che possono essere inficiati, come la revoca o l'annullamento; quello che è sta adottato in un momento successivo rispetto al precedente è un atto deliberativo che pone rimedio ad eliminare dei vizi presenti in un atto precedente, quindi è l'atto definitivo. Il Consigliere Genovese ribadisce che è composto da due atti. Il Segretario precisa che l'atto definitivo si ha nel momento in cui viene adottato quello emendato che è quello ha apportato degli elementi correttivi, quindi si recupera quell'atto nella misura in cui si elimina il correttivo e lo rende poi nella versione rielaborata, riaggiornata, ritoccata, nella misura in cui sono stati apportati correttivi definitivi, altrimenti gli istituiti della revoca totale o parziale, gli istituti dell'atto, l'istituto del ritiro non avrebbero motivo di esistere; ribadisce che con questo atto deliberativo sta intervenendo chirurgicamente sull'atto per eliminare dei vizi contenuti nello stesso per renderlo il più possibile coerente e conforme alle disposizioni legislative e, in quanto coerente e conforme trasmesso al MEF perché è quell'atto che si sta recuperando con questo ulteriore documento che lo rende definitivo perché altrimenti se si avessero due atti definitivi non si riuscirebbe a comprendere quale dei due deve poi trovare effettiva esecuzione, inoltre non si riuscirebbe a comprendere qual è la ratio che soggiace a questo atto nella misura in cui si richiama il precedente e si provvede ad inserire degli elementi correttivi per togliere o per aggiungere qualche cosa. Il Consigliere Genovese chiede, nel caso in cui questa proposta dovesse essere approvata, se all albo si trova solo quest ultima. Il Segretario ribadisce che ci sono degli atti endoprocedimentali, perché la prima delibera rimane e nessuno la può eliminare; nella misura in cui il Consiglio Comunale adotta una delibera con cui interviene sulla precedente per togliere qualche elemento che non è più coerente alle

4 leggi, la prima rimane sempre; sottolinea che la revoca, annullamento e ritiro sono gli istituti che il diritto amministrativo dà alla pubblica amministrazione per rendere una delibera già esecutiva o comunque un atto amministrativo, recuperabile, per renderlo più coerente e conforme alle prescrizioni legislative; con questa delibera si sta facendo uso di uno di questi strumenti; precisa che si sta intervenendo con un sistema previsto dalla legge, perché mantenendo inalterata la struttura della prima delibera, si sta intervenendo con un semplice correttivo e si sta recuperando l efficacia e la validità dell atto che altrimenti sarebbe viziata. Il Consigliere Genovese chiede se la loro proposta di mandare anche la modifica al Ministero è una procedura scorretta. Il Segretario precisa di non avere detto che può o non può essere mandata; questa proposta è contenuta in questo atto deliberativo, perché è messa a verbale; afferma di dispiacersi se il Consigliere Genovese pensa che gli atti di un Consigliere che fanno parte di un processo verbale non siano messi a disposizione di tutti; Il Consigliere Genovese afferma di non comprendere cosa intenda dire il Segretario. Il Segretario sottolinea che tutte le dichiarazioni dei Consiglieri sono a verbale e nessuno le può mai eliminare. Il Consigliere Genovese precisa di non voler dire questo e ribadisce di avere chiesto se è corretto quello che hanno previsto di maggioranza di trasmettere al MEF la delibera modificata e se è ammissibile pure la trasmissione della prima delibera. Il Segretario ribadisce che entrambe le procedure sono legittime, se l emendamento stabilisce di trasmettere la delibera nella sua versione definitiva è legittimo; se poi c è un altra proposta di trasmissione di atti endoprocedimentali, anche questa è legittima; sarà poi il Ministero a provvedere da se a collezionare gli atti e costruire il ragionamento per trovarsi la versione definitiva. Il Consigliere Genovese sottolinea di non avere detto niente di offensivo ma di avere fatto solo delle domande per capire quale fosse la scelta più corretta. Il Segretario precisa che si tratta di una scelta politica-amministrativa. Il Presidente ringrazia il Segretario per essere stato piuttosto chiaro nell esplicitazione di un concetto che dovrebbe essere chiaro a tutti. Il Consigliere Santoro afferma che il Segretario è stato chiarissimo; ritiene che questo emendamento non dovrebbe essere presentato perché l o.d.g. è un altro e riguarda questa proposta di delibera, la n. 29 è già passata; è quella precedente che si vuole modificare ma stasera si sta discutendo di un altra proposta. Il Segretario precisa che nell emendamento è scritto che va a sostituire quindi fa riferimento sia alla proposta deliberativa di cui si sta discutendo, sia alla precedente, perché c è un punto in cui si dice di sostituire i punti nn. 1,2,3,4,5,6,7 e 8. Il Consigliere Santoro ritiene che si riferisca alla vecchia proposta e che l argomento del giorno è un altro, per cui questo emendamento doveva essere presentato allora e non adesso; stasera si discute soltanto il fatto che non sia stata prevista la circolare del MEF; leggendo i pareri del capo settore della precedente delibera, afferma di non capire alcuni aspetti, per cui chiede dei chiarimenti; precisa che la loro proposta riguarda l inserimento della circolare del MEF n. 9 del 14/6/93, per cui si tratta di una rettifica ad una dimenticanza; se i Consiglieri di maggioranza vanno a fare un richiamo alla delibera n. 29 e propongono una modifica, a suo avviso è sbagliato. Il Segretario fa vedere al Consigliere la proposta di delibera per togliere i dubbi. Il Presidente spiega al Consigliere Santoro che ci sono otto punti sul deliberato della proposta e precisa che si tratta di quella firmata da lui. A questo punto, non avendo altri Consiglieri chiesto di intervenire, il Presidente pone in votazione l emendamento n. 1, che viene approvato con n. 11 voti favorevoli (Roccuzzo, Gambuzza, Barone, Rosa, Pisani, Sudano, Corallo, Sessa, Muraglie, Pluchinotta e Marina), n. 3 voti contrari (Santoro, Quarrella e Genovese) e n. 1 astenuto (Denaro). Il Presidente comunica di passare alla votazione del secondo emendamento, informando che lo stesso è munito dei pareri favorevoli di regolarità tecnica, contabile e dei Revisori. Il Consigliere Genovese ritiene che, essendo passato il primo emendamento, non si necessario discutere e votare il secondo emendamento. Il Presidente precisa che l emendamento porta quattro firme, per cui necessita la dichiarazione di ritiro dello stesso da parte dei firmatari. Il Consigliere Quarrella dichiara di avere messo la firma per dare la possibilità di presentare l emendamento e di essere d accordo a ritirare l emendamento. Il Consigliere Genovese dichiara di ritirare l emendamento. Il Consigliere Denaro dichiara di ritirare l emendamento. Il Consigliere Santoro dichiara di ritirare l emendamento. Il Presidente conferma che l emendamento è stato ritirato e comunica di passare alla discussione sulla proposta di delibera. Il Consigliere Quarrella chiede chiarimenti in merito alla nomina di un componente del Collegio dei Revisori, tenuto conto delle dimissioni di uno di loro presentate nel mese di febbraio; chiede a che punto è l iter e

5 con quale procedura si procederà; chiede che si arrivi al più presto alla nomina del componente e che si applichi la nuova legge vigente in materia. Il Presidente precisa che appena la proposta sarà trasmessa in Presidenza, lo stesso provvederà immediatamente a trasmetterla al Consiglio Comunale. Si dà atto che durante l intervento del Presidente esce dall aula il Consigliere Quarrella: presenti n. 14. A questo punto il Presidente comunica di passare alla fase do votazione. Il Consigliere Genovese annuncia il suo voto favorevole anche perché la proposta è partita dalla minoranza, nonostante la maggioranza non lasci margini di lavoro né offre collaborazione. A questo punto, non avendo altri Consiglieri chiesto di intervenire per dichiarazione di voto, il Presidente pone in votazione il punto n. 4 posto all o.d.g.: Modifica e integrazione della delibera del C.C. n. 29 del 28 Aprile 2016 avente ad oggetto: Determinazione aliquote e detrazioni per abitazione principale Imposta Municipale Propria (IMU) per l anno 2016 Proposta di iniziativa consiliare, divenuto punto 5 a seguito di votazione, così come emendato, che viene approvato all unanimità dai 14 Consiglieri presenti e votanti. Subito dopo il Presidente propone l immediata esecutività dell atto, ai sensi dell art. 12 della L.R. n. 44 del 3/12/1991. Messa ai voti, la superiore proposta viene approvata all unanimità dai 14 Consiglieri presenti e votanti. Si dà atto che tutti gli interventi, nella loro integralità, sono riportati nella registrazione agli atti, che per eventuale verifica sarà messa a disposizione dei sigg.ri Consiglieri Comunali, che ne potranno richiedere copia su supporto informatico. IL CONSIGLIO COMUNALE Vista la proposta di delibera di iniziativa consiliare avente ad oggetto: Modifica e integrazione della delibera del C.C. n. 29 del 28 Aprile 2016 avente ad oggetto: Determinazione aliquote e detrazioni per abitazione principale Imposta Municipale Propria (IMU) per l anno 2016 Proposta di iniziativa consiliare ; Visti i pareri di regolarità tecnica e contabile; Visto il parere della II^ Commissione Consiliare, trasmesso in data 14/07/2016, prot. n ; Visto il parere del Collegio dei Revisori dei Conti; Visto l emendamento n. 1 a firma di n. 8 Consiglieri Comunali, munito dei pareri di regolarità tecnica, contabile e dei Revisori dei Conti; Visto l emendamento n. 2, a firma di n. 5 Consiglieri Comunali e dagli stessi ritirato; Sentiti gli interventi in aula; Visto l esito delle eseguite votazioni, accertate e proclamate dal Presidente, con l ausilio degli scrutatori nominati; D E L I B E R A 1) Di approvare l emendamento n. 1 a firma n. 8 Consiglieri Comunali, munito dei pareri di regolarità tecnica, contabile e dei Revisori dei Conti; 2) Di approvare la proposta di delibera di iniziativa consiliare avente ad oggetto: Modifica e integrazione della delibera del C.C. n. 29 del 28 Aprile 2016 avente ad oggetto: Determinazione aliquote e detrazioni per abitazione principale Imposta Municipale Propria (IMU) per l anno 2016 Proposta di iniziativa consiliare, così come emendata. Successivamente, con separata ed unanime votazione, D E L I B E R A 3) Di rendere il presente atto di esecuzione immediata ai sensi dell art. 12 della L.R. n. 44 del 3/12/1991.

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