1 PREMESSE. 2 2 DESCRIZIONE DEI LAVORI Lavori di ripascimento con sabbia naturale. 3

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2 1 PREMESSE. 2 2 DESCRIZIONE DEI LAVORI Lavori di ripascimento con sabbia naturale. 3 3 QUADRO DEGLI ADEMPIMENTI PER LA SICUREZZA DEI CANTIERI Fase di progettazione degli interventi Fase di esecuzione dei lavori Attività propedeutiche all'inizio dei lavori Fasi di costruzione delle opere ed attività del cantiere. 5 4 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PSC E DEL FASCICOLO DELL OPERA Metodo di redazione, argomenti da approfondire e schema tipo per la composizione del PSC Indice del Piano di Sicurezza e di Coordinamento Prime indicazioni sul Fascicolo dell opera di 12

3 1 PREMESSE La presente relazione è stata elaborata in ottemperanza a quanto disposto dall art. 17, comma 1, lettera f) del DPR 207/2010 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del DLgs 12 aprile 206 n.163), nell ambito della redazione del Progetto Preliminare INTERVENTO DI RIPASCIMENTO IN AREE A FORTE EROSIONE A COMPLETAMENTO DI DIFESA COSTIERA NEI COMUNI DI MARTINSICURO, ALBA ADRIATICA, PINETO, SILVI, FRANCAVILLA, di cui la Regione Abruzzo è Committente. L art. 17 (di cui sopra) prevede infatti che in fase di redazione del Progetto preliminare vengano date le Prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza con i contenuti minimi di cui al comma 2. Nel rispetto del DLgs 494/96, della Merloni Ter (L. 415/98), del DLgs 528/99, del D.P.R. 3/07/2003 n. 222 e del DLgs 81/2008- con particolare riferimento a quanto disposto in merito ai PSC, PSS ed ai POS. Si ritiene innanzitutto che i lavori di cui sopra rientrino negli obblighi riepilogati nello schema che segue e che si propone venga applicato nell iter di progettazione e di esecuzione dell Opera nel quale sia prevista la presenza, anche non contemporanea, di più Imprese. 2 DESCRIZIONE DEI LAVORI Il lavoro in oggetto possono essere suddivisi in funzione delle due tipologie principali di opere di difesa litoranea previste dal progetto preliminare: 1) Lavori di prelievo dai fondali marini di sabbia; 2 di 12

4 2) Ripascimento tramite versamento di miscela di acqua e sabbia nei siti di Martinsicuro, Alba Adriatica, Pineto, Silvi, Francavilla al Mare ed Ortona. Questi lavori possono essere condotti con mezzi e maestranze marittime e terrestri in funzione delle caratteristiche topografiche e batimetriche delle aree di cantiere, delle metodologie di approvvigionamento del materiale sabbioso, della tipologia delle opere, dei vincoli ambientali. 2.1 Lavori di ripascimento con sabbia naturale I lavori relativi al ripascimento con sabbia naturale devono essere realizzati sia con mezzi e maestranze marittime che con mezzi e maestranze terrestri. In questo le lavorazioni andranno comunque investigate e pianificate con apposito PSC le operazioni relative alle fasi di prelievo dai fondali marini di sabbia e refluimento a terra tramite apposita tubazione. Da valutare in fase esecutiva dei lavori le eventuali interferenze e sovrapposizioni di lavorazioni effettuate con mezzi e maestranze marittime e terrestri. In questa fase di progettazione preliminare, considerata la tipologia dell intervento previsto e le possibili interferenze dei cantieri con l ambiente esterno è possibile ipotizzare un esame del seguente schema di attuazione dei PSC conformi al D.Lgs 494/96: - i lavori effettuati con mezzi marittimi andranno comunque investigate e pianificate con apposito PSC le operazioni relative alle fasi di prelievo dal fondale marino di sedimenti con successivo refluimento a terra, tramite apposita tubazione subacquea; 3 di 12

5 - i lavori effettuati con mezzi terrestri andranno comunque investigate e pianificate con apposito PSC le operazioni relative al ripascimento e livellamento del materiale proveniente dalla draga, con appositi mezzi terrestri. In questa fase di progettazione preliminare, considerata la tipologia dell intervento previsto e le possibili interferenze dei cantieri con l ambiente esterno è possibile ipotizzare un esame del seguente schema di attuazione dei PSC conformi al D.Lgs n. 81/2008: Schema dei PSC previsti Siti di intervento Martinsicuro, Alba Adriatica, Pineto, Silvi, 1 Francavilla al Mare, e Ortona pennelli da mare da terra PSC PSC 3 QUADRO DEGLI ADEMPIMENTI PER LA SICUREZZA DEI CANTIERI Nel presente capitolo si riporta il quadro degli adempimenti che, in ottemperanza a quanto disposto dal DLgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, dovranno essere attuati da parte del Committente, del Coordinatore per la Progettazione dei Lavori e dal Coordinatore per l Esecuzione dei Lavori. 3.1 Fase di progettazione degli interventi Il Committente o il Responsabile dei lavori, contestualmente all affidamento dell incarico di progettazione esecutiva dell Opera, designa il Coordinatore per la 4 di 12

6 progettazione (DLgs 81/2008, art. 90, commi 3 e 4) che redigerà il Piano di sicurezza e di coordinamento (DLg. 81/2008 smi). 3.2 Fase di esecuzione dei lavori Attività propedeutiche all inizio dei lavori Il Committente o il Responsabile dei lavori: prima dell affidamento dei lavori, designa il Coordinatore per l esecuzione dei lavori art. 90 D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.; verifica l idoneità Tecnico Professionale delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi (DLgs 528/99, art. 3, comma 8, lettera a); richiede alle Imprese esecutrici una dichiarazione sull organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuale all Inps, Inail e casse edili e da una dichiarazione relativa al contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti (DLgs 528/99, art. 3, comma 8, lettera b); trasmette alla Azienda Sanitaria Locale (ASL) ed alla Direzione Provinciale del Lavoro la Notifica Preliminare, elaborata conformemente all Allegato III (DLgs 494/96 Invariato nel nuovo DLgs 528/99). L Impresa appaltatrice: entro 30 giorni dall aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori, redige il Piano Operativo della Sicurezza (POS) (DLgs 528/99, art. 9, comma 1, lettera c-bis; Legge 415/98 art. 31, comma 1-bis, lettera c, D.P.R. 3/07/2003 n.222. art. n. 6) Fasi di costruzione delle opere ed attività del cantiere Il Coordinatore per l esecuzione dei lavori (DLgs 528/99, art. 5): verifica l applicazione, da parte delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, del Piano di sicurezza e di Coordinamento (PSC) (comma 1, lettera a); verifica l idoneità del POS redatto dalle Imprese (comma 1, lettera b); organizza il coordinamento delle attività tra le Imprese ed i lavoratori autonomi (comma 1, lettera c); verifica l attuazione di quanto previsto in relazione agli accordi tra le parti sociali e coordina i Rappresentanti per la sicurezza (comma 1, lettera d); segnala alle Imprese ed al Committente le inosservanze alle leggi sulla sicurezza, al PSC ed al POS (comma 1, lettera e); 5 di 12

7 sospende le Fasi lavorative che ritiene siano interessate da pericolo grave ed imminente (comma 1, lettera f). L Impresa Appaltatrice nei confronti delle Imprese subappaltatrici: verifica l idoneità Tecnico Professionale delle Imprese esecutrici anche mediante l iscrizione alla Cciaa (D.Lgs 528/99, art. 3, comma 8, lettera a); verifica il rispetto degli obblighi Inps Inail (D.Lgs 528/99, rt. 3, comma 8, lettera b); trasmette il suo Piano Operativo della Sicurezza (POS) (DLgs. 528/99, art. 9, comma 1, lettera c-bis) alle Ditte subappaltatrici; verifica che esse abbiano redatto il loro Piano Operativo della Sicurezza (POS) (D.Lgs 528/99, art. 9, comma 1, lettera c-bis) e ne consegna una copia anche al Coordinatore per la sicurezza ( 1 ); coordina gli interventi di protezione e prevenzione (DLgs 528/99, art. 8, comma 1, lettera g). 4 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PSC E DEL FASCICOLO DELL OPERA In questa prima fase di progettazione Preliminare sono evidenziati al Committente soprattutto la metodologia per la redazione e l individuazione degli argomenti che verranno approfonditi e sviluppati, secondo lo schema tipo di composizione del PSC, progettazione nelle successive fasi di progettazione Definitiva ed Esecutiva. Nella seconda fase dell attività di progettazione, con la stesura del Progetto Definitivo, verranno date le necessarie indicazioni al Committente sui costi presunti della sicurezza; questi saranno chiaramente computati ed evidenziati nel Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) che verrà redatto in sede di progettazione esecutiva ed allegato al contratto di appalto ed i cui contenuti minimi sono dettati all art. 2, 3, 4 del DPR 3/07/2003 n. 222, onde permettere di inserirli nel Quadro 1 Il POS deve essere realizzato anche dalle Imprese con meno di 10 addetti e dalle Imprese familiari; limitatamente al Cantiere sostituisce la Valutazione dei rischi ed il Documento del D. Lgs. 626/94. 6 di 12

8 economico di cui all art. 25, comma 2, lettera m) del DPR 554/99 (Regolamento di attuazione Merloni Ter). Per quanto riguarda i costi della sicurezza, sulla base dell esperienza diretta maturata nel campo delle costruzioni marittime si può stimare che rappresenteranno circa il 3 4 % dell importo totale del computo metrico estimativo, ma non costituiranno ulteriore onere aggiuntivo in quanto sono genericamente inclusi in ogni articolo dell Elenco Prezzi utilizzato (e nelle Analisi dei prezzi unitari che sono alla base di ogni Elenco Prezzi); inoltre, al momento, non sono previsti oneri aggiuntivi imputabili a particolari dispositivi di protezione collettiva. Una corretta valutazione dei costi della sicurezza nasce dallo scorporo degli stessi dai prezzi unitari utilizzati (dal Prezzario ufficiale) e non da aggiunte generalizzate (perché significherebbe pagare due volte la sicurezza). Nella terza fase dell attività di progettazione, con la stesura del Progetto Esecutivo, il CSP (art. 91 del D.Lgs. 81/08) redige il Piano di Sicurezza e di Coordinamento, conforme all allegato XV del D.Lgs 81/08, ed il Fascicolo adattato alle caratteristiche dell opera in conformità all allegato XVI del D.Lgs. 81/08. Il PSC verrà elaborato tenendo conto innanzi tutto che la vita di ogni Cantiere temporaneo o mobile ha una storia a se e non è riconducibile a procedure ingessate come può accadere, ad esempio, in uno stabilimento o in una catena di montaggio dove, una volta progettata la sicurezza, questa può essere codificata e ricondotta ad operazioni e movimenti ripetitivi e sempre uguali nel tempo. 7 di 12

9 I compiti del Coordinatore per la progettazione e del Coordinatore per l esecuzione dovranno essere finalizzati a redigere e far applicare i contenuti di un Piano di sicurezza che: non lasci eccessivi spazi all autonomia gestionale dell Impresa esecutrice nella conduzione del lavoro, perché altrimenti diventerebbe troppo generico (disattendendo al fatto che il PSC deve essere uno strumento operativo che parte da una corretta programmazione e deve dare delle indicazioni ben precise per operare in sicurezza ) ma non programmi neppure in maniera troppo minuziosa la vita del Cantiere per evitare di ingessarlo in procedure burocratiche che oltre a ridurre il legittimo potere gestionale dell Impresa esecutrice (DLgs 528/99, art. 9, comma 1, lettera c-bis; Legge 415/98 art. 31, comma 1-bis, lettera c) non garantirebbero comunque la sicurezza sul lavoro perché troppo rigidamente imposte o troppo macchinose. (Con la conseguenza che l Impresa e lo stesso Coordinatore per l esecuzione dei lavori, di fronte ad eccessive difficoltà procedurali, finirebbero spesso con il disattenderle). 4.1 Metodo di redazione, argomenti da approfondire e schema tipo per la composizione del PSC Come già accennato, le Prime indicazioni e disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC), che sono di seguito riportate, riguardano principalmente il metodo di redazione e l individuazione degli argomenti da approfondire che verranno successivamente elaborati con l avanzare del grado di 8 di 12

10 progettazione. Nello schema tipo di composizione che sarà adottato, il PSC sarà distinto in due parti, con uno scopo ben preciso. Nella prima parte del PSC saranno trattati argomenti che riguardano le prescrizioni di carattere generale, anche se concretamente legati al lavoro progettato e che si deve realizzare. Queste Prescrizioni di carattere generale potranno essere considerate alla stregua di un Capitolato Speciale della Sicurezza adattato alle specifiche esigenze del lavoro e rappresentano in pratica gli argini legali entro i quali si vuole che l Impresa si muova con la sua autonoma operatività. Tutto ciò nell intento di evitare il più possibile di imporre procedure troppo burocratiche, troppo rigide e soprattutto troppo minuziose e macchinose, che potrebbero indurre l Impresa a sentirsi deresponsabilizzata o comunque non in grado di impegnarsi ad applicarle perché troppo teoriche e di fatto di poca utilità per la vita pratica del Cantiere. In particolare si dovrà cercare di contenere per quanto possibile il dispendio delle risorse umane del cantiere per aggiornare schede, procedure burocratiche ecc.., esageratamente imposte motivandone per contro l impegno nella corretta gestione giornaliera del Cantiere che significa anche Prevenzione, Formazione ed Informazione continua del personale. Inoltre, la definizione dei margini legali entro i quali l Impresa potrà e dovrà muoversi con la sua autonomia operativa rappresenteranno anche un valido tentativo per evitare l insorgere del contenzioso tra le parti. Nella seconda parte del PSC saranno trattati argomenti che riguardano il Piano dettagliato della sicurezza per Fasi di lavoro che nasce da un Programma di 9 di 12

11 esecuzione dei lavori, che naturalmente va considerato come un ipotesi attendibile ma preliminare di come verranno poi eseguiti i lavori dall Impresa. Al Cronoprogramma ipotizzato saranno collegate delle Procedure operative per le Fasi più significative dei lavori e delle Schede di sicurezza collegate alle singole Fasi lavorative programmate con l intento di evidenziare le misure di prevenzione dei rischi simultanei risultanti dall eventuale presenza di più Imprese (o Ditte) e di prevedere l utilizzazione di impianti comuni, mezzi logistici e di protezione collettiva. Concludono il PSC le indicazioni alle Imprese per la corretta redazione del Piano Operativo per la Sicurezza (POS) e la proposta di adottare delle Schede di sicurezza per l impiego di ogni singolo macchinario tipo, che saranno comunque allegate al PSC in forma esemplificativa e non esaustiva (crediamo che quest ultimo compito vada ormai delegato principalmente alla redazione dei POS da parte delle Imprese). Per maggior chiarezza, si ritiene opportuno riportare di seguito lo schema dell Indice del PSC che verrà redatto: Indice del Piano di Sicurezza e di Coordinamento Parte Prima Prescrizioni di carattere generale Copertina (con indicati sinteticamente i dati del cantiere e i nominativi dei soggetti responsabili) Premessa del Coordinatore per la sicurezza Modalità di presentazione di proposte di integrazione o modifiche da parte dell Impresa esecutrice al Piano di sicurezza redatto dal Coordinatore per la progettazione Obbligo alle Imprese di redigere il Piano operativo di sicurezza complementare e di dettaglio Elenco dei numeri telefonici utili in caso di emergenza 10 di 12

12 Quadro generale con i dati necessari alla notifica (da inviare all organo di vigilanza territorialmente competente, da parte del Committente) Struttura organizzativa tipo richiesta all Impresa (esecutrice dei lavori) Referenti per la sicurezza richiesti all Impresa (esecutrice dei lavori) Requisiti richiesti per eventuali ditte Subappaltatrici Requisiti richiesti per eventuali Lavoratori autonomi Verifiche richieste dal Committente Documentazioni riguardanti il Cantiere nel suo complesso (da custodire presso gli uffici del cantiere a cura dell Impresa) Descrizione dell Opera da eseguire, con riferimenti alle tecnologie ed ai materiali impiegati Aspetti di carattere generale in funzione della sicurezza e Rischi ambientali Considerazioni sull Analisi, la Valutazione dei rischi e le procedure da seguire per l esecuzione dei lavori in sicurezza Tabelle riepilogative di analisi e valutazioni in fase di progettazione della sicurezza Rischi derivanti dalle attrezzature Modalità di attuazione della valutazione del rumore Organizzazione logistica del Cantiere Pronto Soccorso Sorveglianza Sanitaria e Visite mediche Formazione del Personale Protezione collettiva e dispositivi di protezione personale (DPI) Segnaletica di sicurezza Norme Antincendio ed Evacuazione Coordinamento tra Impresa, eventuali Subappaltatori e Lavoratori autonomi Attribuzioni delle responsabilità, in materia di sicurezza, nel cantiere Stima dei costi della sicurezza Elenco della legislazione di riferimento Bibliografia di riferimento Parte seconda Piano dettagliato della sicurezza per Fasi di lavoro Copertina Premessa Cronoprogramma Generale di esecuzione dei lavori Cronoprogramma di esecuzione lavori di ogni singola opera Fasi progressive e procedure più significative per l esecuzione dei lavori contenuti nel Programma Procedure comuni a tutte le opere in c.a. Procedure comuni a tutte le opere di movimento terre ed opere varie Elenco non esaustivo di macchinari ed attrezzature tipo (con caratteristiche simili a quelle da utilizzare) 11 di 12

13 Indicazioni alle Imprese per la corretta redazione del Piano Operativo per la Sicurezza (POS) Schede di sicurezza per l impiego di ogni singolo macchinario tipo, fornite a titolo esemplificativo e non esaustivo (con le procedure da seguire prima, durante e dopo l uso) 4.2 Prime indicazioni sul Fascicolo dell opera L obbligo della predisposizione del Fascicolo, è stato introdotto definitivamente, a livello europeo, con l Allegato II del Documento U.E. n. 260 del 26 Maggio 1993 (Modello tipo di redazione). Nell introduzione al Modello tipo di redazione del Fascicolo di cui sopra è testualmente riportato che in esso vanno precisate la natura e le modalità di esecuzioni di eventuali lavori successivi all interno o in prossimità dell area dell opera, senza peraltro pregiudicare la sicurezza dei lavoratori ivi operanti. In senso lato si tratta quindi della predisposizione di un piano per la tutela della sicurezza e dell igiene, specifica per i futuri lavori di manutenzione e di riparazione dell opera. In Italia il Modello tipo di redazione del Fascicolo approvato dalla Commissione europea è stato adottato integralmente nella Nota all art. 4 del DLgs 494/96 (Allegato II al documento UE 26/05/93). Pertanto, a tale Modello ci si atterrà per la redazione del Fascicolo, a partire dalla fase di progettazione esecutiva del INTERVENTO DI RIPASCIMENTO IN AREE A FORTE EROSIONE A COMPLETAMENTO DI DIFESA COSTIERA NEI COMUNI DI MARTINSICURO, ALBA ADRIATICA, PINETO, SILVI, FRANCAVILLA di cui la Regione Abruzzo è Committente. 12 di 12

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