MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

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1 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE G REATI CONTRO LA PERSONALITA INDIVIDUALE IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE PRATICHE DI MUTILAZIONE DEGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data

2 INDICE SOMMARIO 1. Funzione della Parte Speciale G Le Fattispecie dei delitti previsti dagli artt. 25-quater.1, 25-quinquies e 25-duodecies... 4 del D.Lgs. n. 231 del Le Sanzioni previste in relazione ai delitti previsti dagli artt. 25-quater.1, 25-quinquies... 7 e 25- duodecies del D.Lgs. n. 231 del Le Aree a Rischio Reato Principi Generali di Comportamento in tutte le Aree a Rischio Reato Regole specifiche di Comportamento nelle singole Aree a Rischio Reato Compiti dell OdV

3 REATI CONTRO LA PERSONALITA INDIVIDUALE IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE PRATICHE DI MUTILAZIONE DEGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI 1. Funzione della Parte Speciale G Obiettivo della presente Parte Speciale è che tutti i Destinatari adottino regole di condotta conformi a quanto prescritto dalla stessa, al fine di prevenire il verificarsi dei reati previsti dagli artt. 25-quater.1, 25- quinquies e 25-duodecies del D.Lgs. n. 231 del 2001 (di seguito in breve il Decreto) e considerati in relazione all attività svolta da Banca Popolare FriulAdria S.p.A. (di seguito in breve FriulAdria o Banca). Nello specifico, la presente Parte Speciale ha lo scopo di: - indicare le regole che i Destinatari sono chiamati ad osservare ai fini della corretta applicazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito in breve il Modello o MOG); - fornire all'organismo di Vigilanza ed ai Responsabili delle altre funzioni aziendali e di Capogruppo che cooperano con esso, i riferimenti utili per esercitare le attività di controllo, monitoraggio e verifica. La presente Parte Speciale ha la finalità di fornire, inoltre, indicazioni in merito a ciascuna delle fattispecie di reati disciplinati e di seguito riportati, al fine di facilitare la comprensione delle attività e delle funzioni nell ambito delle quali possono essere potenzialmente commessi i reati di cui al Decreto. Alcune aree di rischio attengono ad attività che FriulAdria ha esternalizzato presso la Capogruppo Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza (di seguito in breve Cariparma ) e sono dettagliate in appositi Contratti di Service. Ferma restando la responsabilità della Banca nell adozione e attuazione del Modello, e fermo restando il ruolo dell Organismo di Vigilanza di FriulAdria, le competenti funzioni di Capogruppo forniscono a FriulAdria stessa collaborazione per l espletamento dei compiti e l adozione dei presidi, e supporto per la realizzazione dei controlli negli ambiti accentrati. Oltre alla più ampia attività di direzione e coordinamento, con specifico riguardo alle attività che costituiscono aree a rischio reati contro la personalità individuale impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili, Cariparma svolge direttamente per FriulAdria attività nei seguenti ambiti: Risorse Umane - sviluppo e selezione del personale, formazione; Amministrazione del Personale e politiche sindacali - amministrazione del Personale; Servizio acquisti e gestione albo fornitori gestione albo fornitori, gestione contratti e accordi quadro, presazioni a richiesta: acquisti, gestione immobili. 3

4 2. Le Fattispecie dei delitti previsti dagli artt. 25-quater.1, 25-quinquies e 25-duodecies del D.Lgs. n. 231 del 2001 Si descrivono qui di seguito le singole fattispecie di reato per le quali, agli artt. 25-quater.1, 25- quinquies e 25-duodecies del Decreto, è prevista una responsabilità degli enti nei casi in cui tali reati siano stati compiuti nell'interesse o a vantaggio degli stessi. In particolare, sono contemplate le fattispecie delittuose di seguito elencate: Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583-bis c.p.) Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione da quattro a dodici anni. Ai fini del presente articolo, si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo. Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, provoca, al fine di menomare le funzioni sessuali, lesioni agli organi genitali femminili diverse da quelle indicate al primo comma, da cui derivi una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre a sette anni. La pena è diminuita fino a due terzi se la lesione è di lieve entità. La pena è aumentata di un terzo quando le pratiche di cui al primo e al secondo comma sono commesse a danno di un minore ovvero se il fatto è commesso per fini di lucro. La condanna ovvero l applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell art 444 del codice di procedura penale per il reato di cui al presente articolo comporta, qualora il fatto sia commesso dal genitore o dal tutore, rispettivamente: 1) la decadenza dall esercizio della potestà del genitore; 2) l interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all amministrazione di sostegno. Le disposizioni del presente articolo si applicano altresì quando il fatto è commesso all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia, ovvero in danno di cittadino italiano o di straniero residente in Italia. In tal caso, il colpevole è punito a richiesta del Ministro della giustizia. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque pratichi operazioni di mutilazione degli organi genitali femminili che colpiscono bambine e adolescenti, e che violano i fondamentali diritti della persona, primo fra tutti quello alla integrità fisica. Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p., primo e secondo comma) Chiunque esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà ovvero chiunque riduce o mantiene una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all'accattonaggio o comunque a prestazioni che ne comportino lo sfruttamento, è punito con la reclusione da otto a venti anni. La riduzione o il mantenimento nello stato di soggezione ha luogo quando la condotta è attuata mediante violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità o approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità, o mediante la promessa o la dazione di somme di denaro o di altri vantaggi a chi ha autorità sulla persona. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque eserciti su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà ovvero chiunque riduce o mantiene una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all'accattonaggio o comunque a prestazioni che ne comportino lo sfruttamento. La riduzione o il mantenimento nello stato di soggezione ha luogo quando la condotta è attuata mediante violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità o approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità, o mediante la promessa o la dazione di somme di denaro o di altri vantaggi a chi ha autorità sulla persona. Prostituzione minorile (art. 600-bis c.p.) È punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro a euro chiunque: 1) recluta o induce alla prostituzione una persona di età inferiore agli anni diciotto; 4

5 2) favorisce, sfrutta, gestisce, organizza o controlla la prostituzione di una persona di età inferiore agli anni diciotto, ovvero altrimenti ne trae profitto. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, in cambio di un corrispettivo in denaro o altra utilità, anche solo promessi, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro a euro Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque induce alla prostituzione una persona di età inferiore agli anni diciotto ovvero ne favorisce o sfrutta la prostituzione. Pornografia minorile (art. 600-ter c.p.) È punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro a euro chiunque: 1) utilizzando minori di anni diciotto, realizza esibizioni o spettacoli pornografici ovvero produce materiale pornografico; 2) recluta o induce minori di anni diciotto a partecipare a esibizioni o spettacoli pornografici ovvero dai suddetti spettacoli trae altrimenti profitto. Alla stessa pena soggiace chi fa commercio del materiale pornografico di cui al primo comma. Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui al primo e al secondo comma, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga, diffonde o pubblicizza il materiale pornografico di cui al primo comma, ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro a euro Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui ai commi primo, secondo e terzo, offre o cede ad altri, anche a titolo gratuito, il materiale pornografico di cui al primo comma, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro a euro Nei casi previsti dal terzo e dal quarto comma la pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale sia di ingente quantità. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque assiste a esibizioni o spettacoli pornografici in cui siano coinvolti minori di anni diciotto è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro a euro Ai fini di cui al presente articolo per pornografia minorile si intende ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un minore degli anni diciotto coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o simulate, o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un minore di anni diciotto per scopi sessuali. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque sfrutta minori degli anni diciotto al fine di realizzare esibizioni pornografiche o di produrre materiale pornografico. Detenzione di materiale pornografico (art. 600-quater c.p.) Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 600-ter, consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa non inferiore a euro La pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque, al di fuori delle ipotesi previste nell'articolo 600-ter, consapevolmente si procura o dispone di materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori degli anni diciotto. Pornografia virtuale (art. 600-quater.1 c.p.) Le disposizioni di cui agli articoli 600-ter e 600-quater si applicano anche quando il materiale pornografico rappresenta immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto o parti di esse, ma la pena è diminuita di un terzo. Per immagini virtuali si intendono immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali. Tale ipotesi di reato si configura quando il materiale pornografico di cui agli articoli precedenti rappresenti immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto o parti di esse (per immagini virtuali si intendono immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non 5

6 associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni reali). Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies c.p.) Chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione a danno di minori o comunque comprendenti tale attività è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro a euro Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione a danno di minori o comunque comprendenti tale attività. Tratta di persone (art. 601 c.p.) Chiunque commette tratta di persona che si trova nelle condizioni di cui all'articolo 600 ovvero, al fine di commettere i delitti di cui al primo comma del medesimo articolo, la induce mediante inganno o la costringe mediante violenza, minaccia, abuso di autorità o approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità, o mediante promessa o dazione di somme di denaro o di altri vantaggi alla persona che su di essa ha autorità, a fare ingresso o a soggiornare o a uscire dal territorio dello Stato o a trasferirsi al suo interno, è punito con la reclusione da otto a venti anni. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i delitti di cui al presente articolo sono commessi in danno di minore degli anni diciotto o sono diretti allo sfruttamento della prostituzione o al fine di sottoporre la persona offesa al prelievo di organi. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque commette tratta di persona che si trova nelle condizioni di cui all art. 600 c.p. ovvero, al fine di commettere i delitti di cui al medesimo articolo, la induce mediante inganno o la costringe mediante violenza, minaccia, abuso di autorità o di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità, o mediante promessa o dazione di somme di denaro o di altri vantaggi alla persona che su di essa ha autorità, a fare ingresso o a soggiornare o a uscire dal territorio dello Stato o a trasferirsi al suo interno. Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p., primo comma) Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo 601, acquista o aliena o cede una persona che si trova in una delle condizioni di cui all'articolo 600 è punito con la reclusione da otto a venti anni. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui chiunque, fuori dei casi indicati nell art. 601 c.p., acquista o aliena o cede una persona che si trova in una delle condizioni di cui all art. 600 c.p. Per quanto attiene ai reati connessi alla schiavitù, tali ipotesi di reato si estendono non solo al soggetto che direttamente realizza la fattispecie illecita, ma anche a chi consapevolmente agevola anche solo finanziariamente la medesima condotta. La condotta rilevante in questi casi può essere costituita dal procacciamento illegale della forza lavoro attraverso il traffico di migranti e la tratta degli schiavi. Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare (art. 2 D.Lgs. n.109 del ) 1. In relazione alla commissione del delitto di cui all'articolo 22, comma 12-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, si applica all'ente la sanzione pecuniaria da 100 a 200 quote, entro il limite di euro. Il reato sopra citato si configura nel caso in cui il datore di lavoro occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, con permesso scaduto, non rinnovato, revocato o annullato se: a) i lavoratori occupati sono in numero superiore a tre; b) i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa; c) i lavoratori occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento, di cui al 3 comma dell art. 603-bis c.p. (ovvero esposizione dei lavoratori 6

7 intermediati a situazione di grave pericolo, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro). 3. Le Sanzioni previste in relazione ai delitti previsti dagli artt. 25-quater.1, 25-quinquies e 25- duodecies del D.Lgs. n. 231 del 2001 Si riporta, di seguito, una tabella riepilogativa delle sanzioni a carico degli enti previste dagli artt. 25- quater.1, 25-quinquies e 25-duodecies del Decreto in riferimento ai reati indicati al precedente paragrafo 2. Reato Sanzione Pecuniaria 1 Sanzione Interdittiva Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.); Tratta di persone (art. 601 c.p.); Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.) Prostituzione minorile (art. 600-bis, primo comma, c.p.); Pornografia minorile (art. 600-ter, primo e secondo comma, c.p.), anche se relativi al materiale pornografico di cui all art. 600-quater.1 e 600-quinquies, c.p.; Prostituzione minorile (art. 600-bis, secondo comma, c.p.); Pornografia minorile (art. 600-ter, terzo e quarto comma, c.p.), Detenzione di materiale pornografico (art quater c.p.) anche se relativi al materiale pornografico di cui Da 400 a 1000 quote Da 300 a 800 quote Da 200 a 700 quote Le sanzioni interdittive previste dall'art. 9 comma 2 per una durata inferiore ad un anno. Le sanzioni interdittive previste dall'art. 9 comma 2 per una durata inferiore ad un anno. nessuna 1 Si ricorda che come previsto nel paragrafo 3.2 della Parte Generale, le sanzioni sono calcolate in base ad un sistema per quote in un numero non inferiore a cento né superiore a mille, la cui commisurazione viene determinata dal giudice sulla base della gravità del fatto e del grado di responsabilità dell ente, dall attività svolta dall ente per eliminare o attenuare le conseguenze del fatto illecito e per prevenire la commissione di ulteriori illeciti; ogni singola quota va da un minimo di Euro 258 ad un massimo di Euro e l importo di ogni quota viene determinato dal giudice tenendo in considerazione le condizioni economiche e patrimoniali dell ente; l ammontare della sanzione pecuniaria, pertanto, viene determinata per effetto della moltiplicazione del primo fattore (numero di quote) per il secondo (importo della quota). 7

8 Reato Sanzione Pecuniaria 1 Sanzione Interdittiva all art. 600-quater.1 Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583-bis c.p.) Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare (Articolo 22, comma 12- bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286). da 300 a 700 quote da 100 a 200 quote, entro il limite di euro Le sanzioni interdittive previste dall'art. 9 comma 2 per una durata inferiore ad un anno. Nessuna In aggiunta alle sanzioni sopra indicate, devono essere considerate le ulteriori misure previste in generale dalla normativa di riferimento (i.e.: la confisca del prezzo o del profitto del reato e l eventuale pubblicazione della sentenza di condanna). 8

9 4. Le Aree a Rischio Reato Sulla base di quanto previsto dall art. 6 comma 2 del D.Lgs. 231/01, sono state identificate, con riferimento a ciascuna categoria di reato, le aree aziendali della Banca nell ambito delle quali si potrebbe configurare la commissione dei reati contro la personalità individuale, impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili previsti dagli artt. 25-quater.1, 25-quinquies e 25-duodecies del Decreto. All interno di ciascuna area sono state individuate le attività sensibili, i controlli ed i principi di comportamento che devono essere rispettati da tutti coloro che operano in nome e per conto della Banca. Nel corso dell attività di analisi, condotta a livello di Gruppo nell ambito delle funzioni aziendali di volta in volta interessate (c.d. risk assessment) ed in considerazione delle attività connesse alla: assunzione e gestione del personale aziendale, con particolare riferimento alla gestione dei corsi di formazione. organizzazione di eventi quali, ad esempio, viaggi all estero e/o corsi di formazione; affidamento di contratti di fornitura di servizi e di appalto; concessione di credito; FriulAdria ha individuato alcune Aree a Rischio Reato, che sono di seguito elencate: 1. Selezione e sviluppo del personale 2. Gestione degli acquisti di beni e servizi 3. Gestione del credito verso clienti privati La Banca, in considerazione dell attività svolta, non ha rinvenuto rischi specifici di particolare rilevanza con riferimento alla presente Parte Speciale. Gli unici reati in astratto configurabili sembrano essere quelli potenzialmente comuni a tutte le realtà economiche ed imprenditoriali di: riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.); iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies c.p.); impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare (Articolo 22, comma 12-bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286). Sotto altro aspetto, ulteriore profilo di rischio può essere quello che i flussi finanziari erogati dalla Banca possano direttamente o indirettamente avere come destinatari soggetti coinvolti nei reati di cui alla presente Parte Speciale 2. 2 A tal fine, tuttavia, ci si richiama lo specifico obbligo per la Banca di verificare puntualmente la destinazione effettiva dei fondi da essa erogati. 9

10 5. Principi Generali di Comportamento in tutte le Aree a Rischio Reato In linea generale ed al fine di prevenire la commissione dei reati contro la personalità individuale, impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili previsti dagli artt. 25-quater.1, 25-quinquies e 25 duodecies del Decreto, i Destinatari che svolgono la propria attività nell ambito delle Aree a Rischio Reato individuate sono tenuti al rispetto dei seguenti principi generali di condotta, fermo restando quanto indicato nel successivo paragrafo 6, dal Codice Etico, dal Codice di Comportamento Interno, e dalle specifiche Normative Aziendali, quali: astenersi dal porre in essere o partecipare alla realizzazione di condotte che, considerate individualmente o collettivamente, possano integrare le fattispecie di reato riportate nel precedente paragrafo 2; astenersi dal porre in essere ed adottare comportamenti che, sebbene non integrino, di per sé, alcuna delle fattispecie dei reati indicati nel precedente paragrafo 2, possano potenzialmente diventare idonei alla realizzazione dei reati medesimi. A questo proposito, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, è fatto divieto in particolare di: gestire le risorse umane in violazione delle vigenti disposizioni in materia di diritto del lavoro (con particolare attenzione alle condizioni igienico-sanitarie, alla sicurezza, ai diritti sindacali, di associazione e rappresentanza, ai diritti dei minori e delle donne); istituire rapporti contrattuali (connessi all assunzione di incarichi o all acquisto di beni e servizi, etc.) con soggetti che non rispettino la normativa vigente in materia di lavoro, con particolare attenzione al lavoro minorile, a quanto disposto in tema di salute e sicurezza (in particolare, con soggetti che si procaccino forza lavoro attraverso il traffico di migranti e la tratta degli schiavi) ed infine a quanto previsto dalle legge in vigore circa l impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno risulta irregolare; utilizzare gli strumenti informatici aziendali al fine di procurarsi e detenere materiale pedopornografico; fornire, direttamente o indirettamente, fondi a favore di soggetti per i quali si ha anche solo il sospetto che possano porre in essere uno o più reati connessi alla tratta di persone o alla pedopornografia ovvero a favore di soggetti che perseguono, direttamente o in qualità di prestanome, tali finalità, agevolandoli nel perseguimento dei loro obiettivi criminosi attraverso la messa a disposizione di risorse finanziarie o, comunque, mediante l incremento delle loro disponibilità economiche; effettuare prestazioni in favore di terzi che non trovino adeguata giustificazione nell ambito del rapporto contrattuale in essere con gli stessi; riconoscere compensi in favore di terzi che non trovino adeguata giustificazione in relazione al tipo di incarico da svolgere e alle prassi vigenti in ambito locale. In aggiunta a quanto sopra previsto, è necessario precisare che: qualunque transazione finanziaria deve presupporre la conoscenza del soggetto beneficiario, quantomeno diretto, della relativa somma di denaro; i dati raccolti relativamente ai rapporti con i clienti, i consulenti e i partners commerciali devono essere completi ed aggiornati sia per la corretta e tempestiva individuazione dei medesimi, sia per una valida valutazione del profilo. 10

11 6. Regole specifiche di Comportamento nelle singole Aree a Rischio Reato Oltre ai principi generali sopra esposti e a quelli contenuti nella Parte Generale del MOG, devono essere rispettate le specifiche regole di comportamento indicate per ogni attività sensibile nelle Aree a Rischio Reato e di seguito elencate. 6.1 Aree a rischio Selezione e sviluppo del personale All interno dell area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili: ricerca, selezione e assunzione del personale; formazione ed addestramento del personale; definizione del sistema di incentivazione e valutazione del personale ed erogazione di bonus ed incentivi. Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono: riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.); iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art quinquies c.p.); impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare (Articolo 22, comma 12-bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286). A titolo esemplificativo e non esaustivo, la possibile modalità di commissione del reato può essere così descritta: selezione e impiego di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, con permesso scaduto, non rinnovato, revocato o annullato; pianificazione di corsi di formazione in paesi potenzialmente a rischio per iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile; sfruttamento del personale dipendente mediante costrizione a condizioni lavorative contrarie ai principi dei diritti umani. In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, è stato implementato un sistema di controlli preventivi che prevede: segregazione dei compiti nell ambito delle attività di gestione della selezione e valutazione del personale nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere; attività di verifica connesse alla gestione della selezione e valutazione del personale. Le attività prevedono tra l altro: la verifica, al momento dell assunzione, finalizzata al controllo della regolarità della documentazione fornita dai candidati; la definizione di regole volte a disciplinare le modalità di predisposizione di un piano formativo per i dipendenti in linea con i valori espressi dal Codice Etico e di Comportamento Interno; 11

12 tracciabilità di tutte le attività tramite l archiviazione della documentazione a supporto Gestione degli acquisti di beni e servizi All interno dell area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili: ricerca e selezione dei fornitori di beni/servizi/consulenze; predisposizione e rilascio di Richieste di Acquisto; formalizzazione dei rapporti con fornitori e consulenti (emissione e gestione di Ordini di Acquisto e Contratti); verifica di corrispondenza tra acquistato/ordinato e ricevuto e monitoraggio delle prestazioni. Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate in concorso, nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono: riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.); impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare (Articolo 22, comma 12-bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286). A titolo esemplificativo e non esaustivo, la possibile modalità di commissione del reato può essere così descritta: conferimento di incarichi a fornitori che impiegano alle loro dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, al fine di ottenere un indebito vantaggio (es. applicazione di prezzi più bassi); conferimento di incarichi a fornitori che impiegano personale sottoposto a condizioni lavorative contrarie ai diritti umani, al fine di ottenere un indebito vantaggio. In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, è stato implementato un sistema di controlli preventivi che prevede: segregazione dei compiti nell ambito delle attività di gestione degli acquisti di beni e servizi nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere; predisposizione di uno specifico regolamento delle spese finalizzato a disciplinare le modalità di gestione degli acquisti; attività di verifica connesse alla gestione degli acquisti di beni e servizi. Le attività prevedono tra l altro: l applicazione di regole volte a disciplinare la creazione e la gestione di un Albo Fornitori di Gruppo, a cui la Banca ha accesso per la selezione dei fornitori e che viene manutenuto ed aggiornato da preposta struttura, al fine di disporre delle informazioni necessarie a rilevare la solidità, affidabilità finanziaria, onorabilità dei fornitori stessi; la definizione del processo di qualifica e valutazione costante dei fornitori; 12

13 l attivazione di un sistema di blocco di eventuali fornitori ritenuti non idonei a seguito della valutazione svolta dalla funzione aziendale preposta, in merito al bene / servizio ricevuto; la verifica, per i fornitori esterni, della disponibilità, di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) adeguatamente aggiornato; la verifica, per i dipendenti extracomunitari di fornitori esterni, della regolarità dei permessi di soggiorno, chiedendone una copia degli stessi ovvero mediante autocertificazione da parte del fornitore; l applicazione di regole volte a disciplinare la gestione dei contratti di outsourcing relativi ai servizi e/o attività essenziali (Policy PSEE - Contratti PSEE); l applicazione di regole finalizzare all inserimento di specifiche clausole contrattuali 231/01 all'interno di tutti i contratti stipulati con i fornitori; la definizione di regole volte a disciplinare l iter di attestazione a sistema della congruità della prestazione ricevuta, da parte del Centro di Responsabilità o funzione preposta, finalizzato a poter autorizzare il relativo pagamento; tracciabilità di tutte le attività tramite la redazione ed archiviazione di relazioni annuali sulle attività prestate dai fornitori al fine di informare i vertici aziendali della Banca e gli Organi Sociali Gestione del credito verso clienti privati All interno dell area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili: gestione delle attività di istruttoria del credito; gestione delle delibere di affidamento; gestione delle attività di monitoraggio crediti. Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono: pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583-bis c.p.); riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.); prostituzione minorile (art.600-bis c.p.); pornografia minorile (art. 600-ter c.p.1 e 2 comma); detenzione di materiale pornografico (art.600-quater c.p.); pornografia virtuale (art.600-quater.-1 c.p.); iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art quinquies c.p.); tratta di persone (art. 601 c.p.); alienazione e acquisto di schiavi (art. 602 c.p.); impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare (Articolo 22, comma 12-bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286). A titolo esemplificativo e non esaustivo, la possibile modalità di commissione del reato può essere così descritta: 13

14 gestione da parte della Banca, o supporto diretto ad un soggetto, delle risorse economiche necessarie per la costituzione o il mantenimento di una struttura organizzativa finalizzata allo sfruttamento di prostitute o di lavoratori non regolari, ovvero a favorire il loro ingresso nel nostro paese a fini di sfruttamento o alla mutilazione degli organi genitali femminili; gestione da parte della Banca o supporto ad un soggetto delle risorse economiche necessarie per l acquisto della strumentazione per la realizzazione di riprese fotografiche o filmati a contenuto pedopornografico, oppure per la gestione di un sito pedopornografico, nella consapevolezza della destinazione del finanziamento, oppure nel caso in cui la banca finanzi un imprenditore operante nel settore del turismo sapendo che l agenzia organizza e gestisce attività dedite allo sfruttamento della prostituzione minorile. In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, è stato implementato un sistema di controlli preventivi che prevede: segregazione dei compiti in merito alle attività di gestione del credito ai clienti privati nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base alla normativa aziendale in essere; attività di verifica connesse alla gestione del credito. Le attività prevedono tra l altro: l applicazione di regole volte a disciplinare le politiche commerciali per l affidamento del credito; la verifica di completezza e correttezza della documentazione necessaria all affidamento del credito; la verifica da parte dei Soggetti/Organi Deliberanti in merito alla valutazione dei requisiti del cliente al fine di deliberare sulla concessione del credito in funzione di determinate soglie di importo; il monitoraggio dell esecuzione degli impegni nell ambito del credito accordato; attivazione di un sistema di controlli concernente la valutazione del merito creditizio e del processo decisionale di affidamento; tracciabilità di tutte le attività tramite la redazione ed archiviazione della documentazione a supporto delle decisioni prese e la predisposizione di apposita reportistica volta a tracciare specifici aspetti. 14

15 7. Compiti dell OdV Fermi restando i compiti e le funzioni dell OdV statuiti nella Parte Generale del presente Modello, ai fini della prevenzione dei reati contro la personalità individuale, impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili, lo stesso è tenuto a: verificare il rispetto da parte dei Destinatari delle prescrizioni e dei comportamenti esposti ai precedenti paragrafi; monitorare l adozione ed effettiva implementazione delle azioni correttive che la Banca ha pianificato di porre in essere al fine di prevenire il rischio di commissione dei reati contro la personalità individuale, impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili; verificare l adozione di un sistema di deleghe conforme ai principi dettati dal D.Lgs. n. 231/01. Si ricorda, inoltre, che, tra i suoi compiti, l OdV deve comunicare i risultati della propria attività di vigilanza e controllo in materia di reati contro la personalità individuale, impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili al Consiglio di Amministrazione nonché al Collegio Sindacale. 15

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