ALLEGATO 4A. CAPITOLATO TECNICO Ed. 2008

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1 Ed di 63 ALLEGATO 4A ESECUZIONE DI UN INSIEME DI LAVORI AUTONOMI ED A ALIMENTAZIONE ELETTRICA DA ESEGUIRSI SU TRATTI DI LINEA DELLA RETE FERROVIARIA ITALIANA A termine di legge la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. si riserva la proprietà di questo documento che non potrà essere copiato, riprodotto o comunicato ad altri senza esplicita autorizzazione Rev. Data Descrizione Verifica Tecnica Autorizzazione A Emissione per applicazione A SPADINI G.P. PAVIRANI Relatore:SANTULLO - DI FLAURO

2 2 di 63 INDICE PARTE I... 5 I.1 SCOPO 5 I.2 CAMPO DI UTILIZZAZIONE 5 I.3 VERIFICHE E CONTROLLO 6 I.4 DOCUMENTAZIONE CORRELATA 6 I.5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 6 I.5.1 Definizioni 6 I.5.2 Abbreviazioni 9 PARTE II II.1 PIENA LINEA ALLO SCOPERTO II.1.1 CARATTERISTICHE DELLA LINEA DI CONTATTO II.2 POSIZIONAMENTO DEI SOSTEGNI 11 II.2.1 Distanza dei sostegni dal binario 11 II.2.2 Distanza tra sostegni successivi 11 II.3 PALI 12 II.4 BLOCCHI DI FONDAZIONE 13 II.5 TIRANTI A TERRA 14 II.6 AGGRAPPAMENTI ALLE OPERE MURARIE 14 II.7 MODALITÀ DI CALCOLO NEI CASI PARTICOLARI PER SOSTEGNI E FONDAZIONI 14 II.8 SOSPENSIONI 17 II.8.1 Mensole e tiranti di sostegno 17 II.8.2 Braccio e tirantini di poligonazione 17 II.9 ISOLATORI 18 II.10 MORSETTERIA 18 II.11 CONDUTTORI 19 II.12 ALTEZZA DEI FILI DI CONTATTO 20 II.13 RACCORDO DEI FILI DI CONTATTO IN ALTEZZA 21 II.14 POLIGONAZIONE DELLA LINEA DI CONTATTO 21 II.15 PENDINI 23 II.16 PENDINATURA II.16.1 Tabelle di pendinatura II.17 COLLEGAMENTI ELETTRICI 24 II.18 POSTO DI REGOLAZIONE AUTOMATICA 25 II.19 PUNTO FISSO 26 PARTE III III.1 PIENA LINEA IN GALLERIA 27 III.1.1 CARATTERISTICHE DELLA LINEA DI CONTATTO 27 III.2 SOSTEGNI 27 III.3 DISTANZA TRA SOSTEGNI 28 III.4 GRAPPE 28 III.5 SOSPENSIONI E POSIZIONAMENTO 29 III.6 CONDUTTORI 29 III.7 FRANCO MINIMO ED ALTEZZA DEL FILO DI CONTATTO 30 III.8 POLIGONAZIONE DELLA LINEA DI CONTATTO 30 III.8.1 Poligonazione dei fili di contatto 30

3 3 di 63 III.8.2 poligonazione della/e corda/e portante/i 31 III.9 PENDINI 31 III.10 PENDINATURA II.10.1 Tabelle di pendinatura III.11 COLLEGAMENTI ELETTRICI 32 III.12 POSTO DI REGOLAZIONE AUTOMATICA 32 III.13 SEZIONAMENTO DELLE CONDUTTURE DI CONTATTO 34 III.14 COMUNICAZIONI 34 PARTE IV IV.1 STAZIONE 35 IV.1.1 CARATTERISTICHE DELLA LINEA DI CONTATTO 35 IV.2 POSIZIONAMENTO DEI SOSTEGNI 35 IV.2.1 Posizione dei sostegni rispetto alla linea 35 IV.2.2 Distanza dei sostegni dal binario 36 IV.2.3 Distanza tra sostegni successivi 37 IV.3 PALI 37 IV.4 PORTALI 38 IV.5 TRAVI 38 IV.6 BLOCCHI DI FONDAZIONE 40 IV.7 TIRANTI A TERRA 41 IV.8 AGGRAPPAMENTI ALLE OPERE MURARIE 41 IV.9 MODALITA DI CALCOLO NEI CASI PARTICOLARI PER SOSTEGNI E FONDAZIONI 41 IV.10 BINARI DI CORSA E PRECEDENZA 41 IV.10.1 SOSPENSIONI 41 IV Mensole e tirante di sostegno 41 IV Braccio e tirantini di poligonazione 42 IV.10.2 ISOLATORI 42 IV.10.3 MORSETTERIA 42 IV.10.4 CONDUTTORI 42 IV.10.5 ALTEZZA DEI FILI DI CONTATTO 42 IV.10.6 RACCORDO DEI FILI DI CONTATTO IN ALTEZZA 42 IV.10.7 POLIGONAZIONE DELLA LINEA DI CONTATTO 42 IV.10.8 PENDINATURA IV Tabelle di pendinatura IV.10.9 PENDINI 43 IV COLLEGAMENTI ELETTRICI 43 IV POSTO DI REGOLAZIONE AUTOMATICA 43 IV PUNTO FISSO 43 IV.13 SEZIONAMENTO DELLE CONDUTTURE DI CONTATTO 43 IV.13.1 Posto di sezionamento delle condutture di contatto tra piena linea e stazione 44 IV.13.2 Sezionamento intermedio di stazione 45 IV.13.3 Sezionamento tra binari di corsa e precedenza in presenza del sezionamento intermedio 46 IV.14 SCAMBIO SEMPLICE 46 IV.15 COMUNICAZIONI PARI-DISPARI 46 IV.16 BINARI SECONDARI 47 IV.16.1 SOSPENSIONI 47 IV.16.2 Mensole e tiranti di sostegno 47 IV.16.3 Braccio e tirantini di poligonazione 47

4 4 di 63 IV.17 ISOLATORI 47 IV.18 MORSETTERIA 47 IV.19 CONDUTTORI 48 IV.20 ALTEZZA DEI FILI DI CONTATTO 48 IV.21 RACCORDO DEI FILI DI CONTATTO IN ALTEZZA 48 IV.22 POLIGONAZIONE DELLA LINEA DI CONTATTO 48 IV.23 PENDINATURA IV.23.1 Tabelle di pendinatura IV.24 PENDINI 48 IV.25 COLLEGAMENTI ELETTRICI 49 IV.26 POSTO DI REGOLAZIONE AUTOMATICA 49 IV.27 PUNTO FISSO 49 PARTE V V.1 COLLEGAMENTO A TERRA E CIRCUITO DI RITORNO 50 V.2 CIRCUITO DI RITORNO 50 V.3 CONNESSIONI LONGITUDINALI DELLE ROTAIE 50 V.4 COLLEGAMENTI TRASVERSALI TRA LE ROTAIE DI PIENA LINEA 51 V.5 SISTEMI DI CONNESSIONI ALLE ROTAIE 51 V.6 RESISTENZA ELETTRICA DELLE CONNESSIONI 51 VI.1 CIRCUITO DI TERRA DI PROTEZIONE 51 VI.2 PIENA LINEA 52 VI.3 LINEE A SEMPLICE BINARIO 52 VI.4 LINEA A DOPPIO BINARIO 53 VI.5 STAZIONE 54 VI.6 PRESE DI TERRA 54 VI.7 RETI DI PROTEZIONE 54 VI.7 VERIFICA E COLLAUDO DEL CIRCUITO DI PROTEZIONE E MESSA A TERRA55 PARTE VII VII.1 LINEE DI ALIMENTAZIONE PROTEZIONI E SEGNALETICA 60 VII.2 CONDUTTORI 60 VII.3 SOSTEGNI 60 VII.4 SOSPENSIONI DI SICUREZZA 60 VII.5 MORSETTERIA 60 VII.6 ALTEZZA DAL SUOLO 61 VII.7 DISTANZA DI RISPETTO PER I CONDUTTORI 61 VII.8 DISTANZA MINIMA DAI RAMI DELLE PIANTE 61 VII.9 PROTEZIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO 61 VII.10 FASCE A PUNTE 61 VII.11 SEZIONAMENTI 62 VII.12 SEZIONATORI 62 VII.13 ARGANI A MOTORE 62 VII.14 POSTO DI COLLEGAMENTO PARI - DISPARI 62 VII.15 SEGNALETICA 63 VIII ELENCO DISEGNI... 63

5 5 di 63 PARTE I I.1 SCOPO Lo scopo del presente capitolato è quello di definire i criteri generali per la realizzazione della linea di contatto, di fissare le prescrizioni fondamentali che devono essere osservate facendo riferimento ai disegni tipologici delle attrezzature e delle disposizioni standard previste per la installazione ed il montaggio della linea di contatto elencati nella successiva parte IX. I.2 CAMPO DI UTILIZZAZIONE Nella tabella 1 sono riportate le caratteristiche delle varie tipologie di linea di contatto oggetto del presente capitolato. Sezione mm² Corde portanti mm² Regolazio ne Fili di contatto mm² Regolazio ne Impiego x 120 FISSA 1x819 dan (a 15 C) 1 x 100 REGOLATO 1x750 dan Binari secondari di stazione 320 1x x x x 155 FISSA 1x1100 dan (a 15 C) REGOLAT A 1x1375 dan REGOLAT E 2x1125 dan REGOLAT E 2x1000 dan 2 x x x x 150 Tabella 1 REGOLATI 2x900 dan REGOLATI 2x1000 dan REGOLATI 2x1000 dan REGOLATI 2x1125 dan Piena linea e stazione in galleria con velocità 150 km/h dove non è possibile regolare la corda Piena linea e stazione allo scoperto ed in galleria con velocità fino a 200 km/h per bassi assorbimenti Piena linea e stazione allo scoperto ed in galleria con velocità fino a 200 km/h Piena linea e stazione allo scoperto ed in galleria con velocità fino a 200 km/h per elevati assorbimenti

6 6 di 63 I.3 VERIFICHE E CONTROLLO Nell elaborato E64359 sono indicate delle verifiche e misure da effettuare per controllare lo stato dell impianto. I.4 DOCUMENTAZIONE CORRELATA Per quanto non precisato diversamente nel presente documento la costruzione delle linee di contatto a 3 kv c.c. dovrà rispondere alle istruzioni, circolari e disegni della Rete Ferroviaria Italiana, alle Norme CEI EN (CEI 9.2) e CEI EN (CEI 9.6), alle Norme UNI, CEN/CENELEC e alle prescrizioni UIC nelle edizioni più recenti. I.5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI I.5.1 Definizioni Ai fini del presente Capitolato Tecnico T.E., oltre a quelle esposte nelle altre norme, valgono le seguenti definizioni: Campata tratto di linea di contatto compreso tra due punti di sospensione contigui. Corda di terra fune metallica tesa fra i sostegni per assicurare la continuità del circuito di terra di protezione T.E. e la protezione della linea di contatto dagli effetti delle sovratensioni di origine atmosferica. Corda portante fune metallica avente la funzione meccanica di sostenere il filo di contatto attraverso pendini e quella elettrica di trasporto dell energia. Filo di contatto conduttore aereo dal quale gli organi di presa di corrente del mezzo di trazione captano direttamente l energia elettrica. Fondazione blocco in conglomerato cementizio armato e non completamente o parzialmente interrato atto a fissare al terreno il sostegno. Linee di alimentazione complesso di conduttori aerei che alimentano la linea di contatto a partire dalle SSE, dalle Cabine TE o da Posti di Sezionamento Automatico o realizza la continuità tra le diverse sezioni.

7 7 di 63 Linea di contatto si intende il complesso dei conduttori (alimentatori, fili di contatto, corde portanti) destinato al trasporto dell energia elettrica per l alimentazione dei mezzi di trazione. Include anche i sostegni, le fondazioni e gli isolatori con i relativi accessori. Linea di contatto in stazione si intende il tratto di linea di contatto compreso tra i portali esterni dei posti di sezionamento situati ai due estremi della stazione. Piena linea si intende il tratto di linea di contatto compreso tra i portali esterni dei posti di sezionamento di due stazioni successive. Pendino dispositivo di sospensione articolato e flessibile atto a realizzare il collegamento tra filo di contatto e corda portante. Pendinatura criterio che definisce ubicazione e lunghezze dei pendini per realizzare il posizionamento del filo di contatto rispetto al piano del ferro. Poligonazione disposizione trasversale del filo di contatto atta a realizzare un consumo uniforme dell organo di captazione del mezzo di trazione. Posto di Regolazione Automatica (RA) tratto di linea dotato di appositi cinematismi preposti a convertire con un dato rapporto la forza verticale generata dalla massa dei contrappesi in tiro longitudinale della conduttura. Punto Fisso (PF) punto della linea di contatto caratterizzato dalla presenza di una mensola che non subisce rotazioni a causa dell escursione termica. Ciò è realizzato ormeggiando, per mezzo di appositi stralli, l anzidetta mensola di punto fisso ai pali adiacenti denominati pali di ormeggio di punto fisso. Sospensione a mensola orizzontale sospensione composta da una mensola tubolare Ø 76.1 mm che sostiene, l isolatore I621 della/e corda/e portante/i tramite una apposita staffa, ed i tirantini di poligonazione tramite un braccio di poligonazione (costituito da un profilato U sagomato) su cui è montato un isolatore I621 (es. E56000/1s). Sospensione a traversa isolata Sospensione composta da due isolatori (di tipologia simile all I621) montati contrapposti in orizzontale fra i quali è posto il sostegno della/e corda/e portante/i (carrucola o

8 8 di 63 morsetto) e lateralmente è montato, tramite un braccio di poligonazione costituito da un tubo Ø 51 mm, un isolatore I621 che sostiene i tirantini di poligonazione (es. E64253, E56605). Sostegno palo o portale o idoneo sistema di ancoraggio necessario per sostenere le sospensioni. Sostegno di ormeggio Palo o portale idoneo a sistemare sospensioni e dispositivi di ormeggio della linea di contatto o gli stralli di punto fisso. Sezionamento delle condutture separazione meccanica ed elettrica delle condutture. Sezionamento intermedio di stazione separazione elettrica e/o meccanica della linea di contatto nelle stazioni. Tirante a terra dispositivo collegato ad un sostegno di ormeggio per bilanciare il tiro orizzontale dei conduttori. Tiro di regolazione forza applicata alla corda portante o al filo di contatto atta a consentire il massimo parallelismo tra filo di contatto e piano del ferro in funzione della variazione di temperatura.

9 9 di 63 I.5.2 Abbreviazioni Ai fini del presente Capitolato Tecnico T.E. valgono le seguenti abbreviazioni: RFI STC IT LS LSF M MH CT = Rete Ferroviaria Italiana; = Specifica Tecnica di Costruzione; = Istruzione Tecnica; = Palo di acciaio a traliccio ad infissione; = Palo di acciaio a traliccio flangiato alla base; = Palo di acciaio tubolare rastremato tipo Mannesman ad infissione; = Palo di acciaio tubolare rastremato con saldatura longitudinale ad infissione; = Capitolato Tecnico T.E.

10 10 di 63 PARTE II II.1 PIENA LINEA ALLO SCOPERTO II.1.1 CARATTERISTICHE DELLA LINEA DI CONTATTO Nella tabella 2 seguente sono riportate le caratteristiche principali delle linee di contatto allo scoperto: Sezione mm² Corde portanti mm² Regolazio ne Fili di contatto mm² Regolazio ne Impiego 320 1x120 REGOLA TA 1x1375 dan 2 x 100 REGOLATI 2x1000 dan Linee allo scoperto con velocità fino a 200 km/h per bassi assorbimenti x 120 REGOLA TE 2x1125 dan 2 x 100 REGOLATI 2x1000 dan Linee allo scoperto con velocità fino a 200 km/h x 155 REGOLA TE 2x1000 dan 2 x 150 REGOLATI 2x1125 dan Linee allo scoperto con velocità fino a 200 km/h per elevati assorbimenti Tabella 2

11 11 di 63 II.2 POSIZIONAMENTO DEI SOSTEGNI I sostegni in piena linea sono posizionati secondo le seguenti modalità: * Linee a doppio binario: esternamente ai binari; * Linee a semplice binario: sul lato opposto a quello relativo alla sede del probabile raddoppio. Nel caso in cui il raddoppio non sia previsto, si deve preferire il lato opposto a quello relativo ad eventuali condotte di fluidi o canalizzazione per cavi adiacenti alla sede ferroviaria. Nel caso infine che non esistano i vincoli sopra citati, i sostegni sono impiantati a sinistra di chi percorre la linea nel senso dei treni dispari. Non si debbono impiantare sostegni sul prolungamento dei binari tronchi a meno di 30 metri dal paraurti, per garantire la sicurezza degli stessi nel caso che il paraurti medesimo venga abbattuto da qualche carro o colonna di carri in manovra. Per installazioni specifiche, in caso di particolari impedimenti, è necessaria l autorizzazione di RFI. II.2.1 Distanza dei sostegni dal binario La distanza dei sostegni dalla più vicina rotaia deve essere non inferiore a 2,25 metri. Tale distanza deve essere misurata sul piano del ferro tra la superficie esterna dei sostegni (dal lato del binario) ed il bordo interno della più vicina rotaia. II.2.2 Distanza tra sostegni successivi Nella tabella 3 sono indicate le massime distanze tra sostegni successivi (campate) e la massima freccia positiva dei fili di contatto a centro campata per le varie tipologie della linea di contatto: SEZIONE mm² CAMPATA MAX. (m) FRECCIA POSITIVA CENTRO CAMPATA 1/1000 Tabella 3 La massima differenza di lunghezza tra due campate successive non può essere maggiore di 10 metri. Nella tabella 4 è indicata la lunghezza massima delle campate in funzione dei diversi raggi di curvatura per linee normali e per linee battute da forte vento (velocità del vento superiore a 100 km/h).

12 12 di 63 R (m) CAMPATE PER LINEE NORMALI (m) CAMPATE PER ZONE A FORTE VENTO (m) ,85 16, ,60 21, ,00 26, ,00 30, ,80 35, ,00 37, ,80 40, ,30 42, ,10 43, ,00 45, ,80 46, ,50 47, ,10 49, ,60 50, ,00 50,00 Tabella 4 II.3 PALI Il dimensionamento dei sostegni di piena linea allo scoperto è normalizzato. Per ciascuna tipologia di linea di contatto sono forniti gli elaborati costruttivi e le tabelle di utilizzazione dei pali LS\LSF, come indicato nelle tabella 5. Tabella 5 Sezione 1 Palo Tabella Impiego 2 LS LSF LS LSF 320 mm 2 (*) 440 mm 2 E E E E mm 2 (*) (*) Tabelle da realizzare secondo le avvertenze e le indicazioni fornite dalla Norma CEI EN (CEI 9.2) e della IT RFI DMA IM TE SP IFS Sezione nominale della linea di contatto; 2 Sono elencate le tabelle di utilizzazione indicanti il tipo di palo da impiegare con il relativo strapiombo, in funzione delle seguenti caratteristiche:

13 13 di 63 raggio di curvatura della linea; posizione del palo (interno/esterno curva); condizioni di impiego (ormeggio conduttura, intermedia inattiva, normale, punto fisso, ormeggio punto fisso). Per qualsiasi tipo di linea i pali da utilizzare sono della serie LSF. Solo in casi eccezionali si potranno utilizzare i pali della serie LS. Pertanto il dimensionamento dei sostegni si rende necessario solo nel caso di installazioni particolari e va effettuato secondo le avvertenze e le indicazioni fornite dalla Norma CEI EN (CEI 9.2) e dalla IT RFI DMA IM TE SP IFS 006. Ai sostegni, nella messa in opera, deve essere data una inclinazione, trasversale al binario, tale che lo strapiombo alla quota della mensola del sostegno stesso, sia uguale ed opposto alla freccia elastica del sostegno calcolata alla quota medesima della mensola per effetto del solo carico permanente cui è soggetta la struttura, senza considerare i sovraccarichi accidentali. In tal modo, la mensola stessa potrà assumere all atto del montaggio un allineamento orizzontale più corretto. II.4 BLOCCHI DI FONDAZIONE I blocchi di fondazione, devono essere costituiti da conglomerato cementizio armato con resistenza caratteristica Rck 30 N/mm 2 (classe di resistenza 25/30). Le dimensioni e la forma dei blocchi di fondazione sono normalizzate e sono riportate nei seguenti elaborati: - E blocchi di fondazione per pali LS sono di forma parallelepipeda e impiegati secondo le tabelle di utilizzazione elaborato E 64252; - E blocchi di fondazione per pali LSF sono di forma parallelepipeda con pilastrino e impiegati secondo le tabelle di utilizzazione elaborato E Il montaggio dei pali LS dovrà avvenire per infissione, nel foro di alloggiamento previsto nella fondazione, realizzato secondo quanto previsto nella STC TE 671. Il montaggio dei pali LSF dovrà avvenire tramite quattro tirafondi di acciaio, interponendo l apposito isolamento secondo l elaborato E che per mezzo di appositi dadi, vengono collegati alla piastra base del sostegno. Quando nel punto ove è da infiggere il palo si trova roccia sana o resistente oppure muratura, il blocco di fondazione potrà ridursi al solo riempimento del vano ricavato nella roccia o nella muratura, per poter mettere in opera il palo o tirafondi sino alla profondità voluta. Per tali opere speciali occorre un progetto particolare approvato da RFI.

14 14 di 63 II.5 TIRANTI A TERRA Il tirante deve essere collegato al blocco dalla parte opposta della conduttura ormeggiata ed isolato alla base tramite l interposizione di un isolatore ad anello (E 51085). Il collegamento al palo deve avvenire tramite un attacco e un tenditore che consente a montaggio eseguito di fornire al tirante la tensione richiesta. Nella STC TE 672 sono indicati i tiranti da utilizzare nelle diverse condizioni di montaggio e il criterio di realizzazione dei relativi blocchi di fondazione che devono essere costruiti da conglomerato cementizio con resistenza caratteristica Rck 30 N/mm 2. (classe di resistenza 25\30). Per i pali LSF devono essere utilizzati i tiranti previsti per i pali LS. Nell elaborato E è riportato il montaggio tra il tirante a terra e il blocco. II.6 AGGRAPPAMENTI ALLE OPERE MURARIE Quando non è possibile impiegare il blocco di fondazione, il sostegno può essere aggrappato all opera d arte con adatte ferramenta. Le tipologie di aggrappamento per i pali LS sono indicate nel disegno E Per opere speciali che non rientrano nella casistica standard occorre un progetto particolare approvato dalla RFI. II.7 MODALITÀ DI CALCOLO NEI CASI PARTICOLARI PER SOSTEGNI E FONDAZIONI Il dimensionamento dei sostegni non compresi nelle precedenti tabelle standard va effettuato secondo le avvertenze e le indicazioni contenute nella IT RFI DMA IM TE SP IFS 006. Per i blocchi di fondazione, invece, è necessario conoscere le caratteristiche geologiche del terreno e l insieme dei carichi trasversali, longitudinali e verticali agenti, per effettuare il dimensionamento della fondazione tenendo conto del valore massimo della pressione del terreno. La verifica delle fondazioni non previste dalle tabelle RFI (fuori standard) deve tenere conto del contributo del terreno laterale al momento stabilizzante, solo per quelli in piano o con un margine di 80 cm rispetto al ciglio del rilevato. Per tutti gli altri (blocchi in rilevato), invece, non si deve tenere in conto il contributo laterale del terreno, in quanto gli stessi devono essere verificati come fondazioni a gravità. I valori di riferimento per quanto riguarda il coefficiente di pressione laterale (K) e la pressione max sul terreno (σ) sono dati nella tabella seguente:

15 15 di 63 DATI NUMERICI PER VERIFICA FONDAZIONI A B C D TIPO BLOCCO PESO SPECIFICO DEL CALCESTRUZZO γ b [dan/m 3 ] NON ARMATO 2400 ARMATO 2500 NON ARMATO 2400 ARMATO 2500 NON ARMATO 2400 ARMATO 2500 NON ARMATO 2400 ARMATO 2500 PESO SPECIFICO DEL TERRENO γ t [dan/m 3 ] 1600 NATURA DEL TERRENO COEFFICIENTE DI SPINTA DEL TERRENO K [dan/m 3 ] PRESSIONE AMMISSIBILE SUL TERRENO σ [dan/cm²] INCOERENTE COMPATTO 795 1,6 CONSISTENTE MOLTO COMPATTO calcolo del momento (M t ) dovuto al contributo laterale del terreno (fig. 1): M t= K B h 3 e h=c-hs dove: B = dimensione parallela al binario della fondazione; C = dimensione verticale della fondazione; Hs = altezza terreno sciolto. Il valore di Hs è pari a 0,10 m.

16 16 di 63 - fig. 1 - Nell effettuare il dimensionamento di fondazioni fuori dallo standard si dovrà tener conto dell insieme dei carichi alla base del sostegno calcolati secondo la IT RFI DMA IM TE SP IFS 006, dei principi sopra esposti per i blocchi e delle caratteristiche geotecniche del terreno, valutandone la consistenza e la qualità. La tabella di impiego dei blocchi standard sono state calcolate ipotizzando un terreno compatto con: K piano = 795 dan/m 3 K rilevato = 0 dan/m 3 sigma t = 1,6 dan/cm 2 sigma t = 1,6 dan/cm 2. Nel caso in cui la Direzione Lavori ritenga che le caratteristiche geologiche del terreno di fondazione siano diverse da quelle con cui è stato calcolato lo standard, è necessario procedere ad una revisione delle stesse sulla base delle caratteristiche fornite da apposita relazione geologica. Anche il dimensionamento dei ferri di armatura dovrà essere eseguito in funzione dei carichi esterni, valutati come sopra descritto e delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo e del materiale dei ferri di armatura indicate nelle STC TE 671 ed STC TE 63.

17 17 di 63 Tutte le verifiche ed i calcoli eseguiti per i sostegni e le fondazioni fuori standard dovranno essere accompagnate da elaborati grafici e da una relazione di calcolo come stabilito al punto V.1 della IT RFI DMA IM TE SP IFS 006. II.8 SOSPENSIONI Il complesso di montaggio della sospensione allo scoperto è indicata nell elaborato E 56000/1s. Di seguito vengono indicate le parti componenti della sospensione. II.8.1 Mensole e tiranti di sostegno La mensola orizzontale è realizzata con tubo in acciaio trafilato senza saldatura e la lunghezza è di circa 3800 mm. L attacco della mensola al sostegno è realizzato attraverso una cerniera che consente la rotazione della mensola nel piano orizzontale. Il montaggio delle mensole è funzione della temperatura e nell elaborato E46195 sono riportate le relative indicazioni. La lunghezza dei tiranti, realizzati in acciaio tondo del diametro 16 mm, dipende dalla sopraelevazione, dal raggio di curvatura della linea e dalla posizione del sostegno (interno - esterno curva). Nelle tabelle di utilizzazione E ed E sono riportate le indicazioni relative alla lunghezza e tipologia dei tiranti ed il loro impiego. In casi particolari in cui la distanza dei sostegni dal binario è maggiore di quanto previsto, la lunghezza della mensola e del tirante dovranno essere opportunamente maggiorate. II.8.2 Braccio e tirantini di poligonazione I tirantini di poligonazione sono fissati attraverso un gancio su apposito attacco fissato alla testa di un isolatore I621. In questo modo il collegamento snodato consente al tirantino di seguire la dilatazione termica del filo di contatto ed il sollevamento del filo stesso sotto la pressione verticale del pantografo. Esistono due tipologie di tirantini per le varie condizioni di impiego: il tirantino utilizzato di norma è di lunghezza 900 mm; il tirantino da utilizzare nel caso si debbano poligonare i fili di contatto a zero è di lunghezza 1100 mm. In particolare, per situazioni nelle quali è necessario il rispetto di franchi elettrici, è possibile utilizzare un tirantino di poligonazione isolato costituito da una barra isolante in vetroresina rivestita da materiale isolante.

18 18 di 63 Il braccio di poligonazione è un profilato ad U montato diversamente a seconda che si tratti di rettifilo o curva e in base al fatto che la poligonazione sia destra o sinistra rispetto all asse del binario. La distanza corda portante - fili di contatto, in corrispondenza della sospensione, è normalmente di 1400 mm. In casi particolari (linea sottopassante cavalcavia, imbocco gallerie, ecc.) tale distanza può essere opportunamente diminuita utilizzando bracci di poligonazione ridotti e staffa ribassata per corde portanti. In questo modo (con i diversi tipi di bracci di poligonazione e staffe) si può ottenere una serie di combinazioni della distanza corda-filo (da 900 a 1400 mm). Nelle diverse combinazioni, le distanze del bordo inferiore della mensola rispetto al piano di contatto, in base al braccio di poligonazione utilizzato, sono le seguenti: * 780 mm; * 440 mm; * 540 mm. Per linea da 610 mm², per le sospensioni precedenti l ormeggio, nel caso di interno curva di raggio minore di 2000 metri (dove le condizioni di esercizio sono più gravose), è necessario utilizzare il braccio di poligonazione rinforzato riportato nell elaborato E II.9 ISOLATORI Gli isolatori sono costituiti da una barra isolante in vetroresina rivestita da una copertura alettata in materiale isolante e con alle estremità terminali metallici. La sospensione a mensola orizzontale è equipaggiata con due isolatori del tipo: - I 621 (E 49998) oppure Portante (E 64447) Nel caso in cui sia necessario, per ragioni di ingombro, ridurre la distanza corda-filo si può utilizzare la staffa di collegamento ribassata oppure un braccio di poligonazione ridotto. Per le linee da 440 e 610 mm², nelle curve con raggio inferiore a 1000 m e nelle sospensioni precedenti all ormeggio, si dovranno installare due isolatori tipo I 621 accoppiati tramite una traversa elaborato E oppure un solo isolatore portante (E 64447). Per l ormeggio delle condutture (E 56000/11s) devono essere utilizzati isolatori tipo I 622 (E 51872). II.10 MORSETTERIA I morsetti per il sostegno e per i collegamenti elettrici della corda portante e del filo di contatto sono in bronzo-alluminio o in rame-nichel-silicio (E 56000/11s).

19 19 di 63 II.11 CONDUTTORI Nelle tabelle 6 e 7 di seguito riportate sono indicate le caratteristiche delle corde e dei fili: SEZION E mm² COMPOSIZIO NE DIAMETR O mm MATERIAL E NORME x 2,8 14 Cu NT TE x 2,3 16,1 Cu NT TE x 2 14 Cu NT TE x 1,7 11,9 Cu NT TE x 2,9 14,5 Al CEI-UNEL UNI ,66 19 x 2 10 Acciaio UNI x84 6,2 CuMg0,4 STF TE 51 Tabella 6 IMPIEGO Corda portante Collegamenti elettrici Corda portante Collegamenti elettrici Collegamenti elettrici Collegamenti elettrici Circuito di terra Strallo di punto fisso Cordino per pendino conduttore SEZIONE mm² DIAMETR O mm MATERIAL E NORME IMPIEGO ,8 Cu NT TE 19 Filo di contatto ,5 Cu NT TE 19 Filo di contatto 20 5 Cu NT TE 19 Filo per pendini Tabella 7 Si fa presente che: Nel caso si utilizzino due corde portanti (linee da 440 mm² e 610 mm²) vanno collegate tra loro ogni 15 metri (E 56000/11s) mediante appositi morsetti distanziatori in bronzo-alluminio (E 56663).

20 20 di 63 Le varie pezzature del filo occorrente vanno definite sulla base del piano di elettrificazione. II.12 ALTEZZA DEI FILI DI CONTATTO In corrispondenza delle sospensioni, l'altezza normale dei fili di contatto sul piano del ferro deve essere correlata al tipo di sagoma ammessa a transitare. Si riportano di seguito le quote sotto sospensione da rispettare, distinte per tipo di sagoma. Sagoma Altezza del filo mm Gabarit G1 - B e B plus Gabarit C In casi particolari (in corrispondenza dei cavalcavia, pensiline, ecc.) possono essere accettate sotto sospensione altezze inferiori fino ai minimi seguenti: Sagoma Gabarit G1 Gabarit B Gabarit B plus Gabarit C Nuove linee Altezza del filo mm purché, previa verifica, si accerti che in qualsiasi altro punto della campata, nella peggiore condizione di carico e di temperatura ambiente, l'altezza dei fili di contatto non risulti inferiore ai valori di seguito riportati: Sagoma Gabarit G1 Gabarit B Gabarit B plus Gabarit C Nuove linee Altezza del filo mm In alcuni tratti di linea (indicati da RFI) l'altezza del piano di contatto può essere aumentata.

21 21 di 63 II.13 RACCORDO DEI FILI DI CONTATTO IN ALTEZZA I raccordi tra tratti di filo di contatto ad altezza diversa vanno fatti con pendenza non superiore al due per mille. Quando i fili di contatto debbono abbassarsi ad una quota inferiore alla normale, per sottopassare un cavalcavia o altra opera d'arte, od imboccare una galleria, la quota bassa di cui sopra dovrà essere mantenuta per tutta la campata precedente e per tutta la campata susseguente il tratto sottopassante l'opera d'arte. In corrispondenza dei cavalcavia o di altre opere d arte la corda portante potrà passare senza ormeggi, purché la distanza verticale tra la corda e l'intradosso del cavalcavia, misurata per la freccia minima della corda, risulti maggiore di 300 mm. La corda portante regolata può ormeggiarsi ai due fronti del cavalcavia od opera d'arte solo nel caso in cui quest'ultimo corrisponda al punto fisso della tratta di regolazione automatica. In ogni caso occorre installare un cavallotto di continuità tra le due corde ormeggiate sui due fronti del cavalcavia od opera d'arte, che potrà essere fissato anche lateralmente ad un ritto dell opera. Tale impiego va limitato ai cavalcavia ed altre opere con lunghezze di canna non superiore a 10 metri. Nell elaborato E sono indicate, in funzione della lunghezza di canna, della lunghezza di campata e dell altezza del filo di contatto, le altezze dei cavalcavia per linee da 320 e 440 mm². II.14 POLIGONAZIONE DELLA LINEA DI CONTATTO In corrispondenza di ogni sospensione i due fili di contatto vengono poligonati rispetto all asse del binario per mezzo di due tirantini di poligonazione. Pertanto la conduttura di contatto si posiziona nel suo insieme alternativamente inclinata verso il sostegno e verso l esterno. In rettifilo, in corrispondenza delle sospensioni, la poligonazione dei fili di contatto misurata sulla mezzeria dei fili stessi deve essere di 200 mm rispetto all asse del binario. Pertanto, montando i tiranti di poligonazione delle successive sospensioni rispettivamente a destra e a sinistra dell asse del binario, si ottiene una zona di strisciamento del filo sul pantografo che ha una larghezza pari a 400 mm. Nelle curve di raggio maggiore o uguale di 6000 metri (4000 metri in caso di linee con forte vento) la poligonazione si realizza come quella in rettifilo. Per le curve di raggio minore di 6000 metri (4000 metri in caso di linee con forte vento) la poligonazione si realizza montando tutte le sospensioni poligonate a 200 mm esternamente alla curva, ma facendo attenzione a non superare a metà campata il valore di 200 mm interno curva.

22 22 di 63 In casi particolari in cui sia necessario utilizzare sospensioni con campate di 20 o 30 metri i fili devono essere poligonati ogni due campate (± 200 mm, con sospensione centrale a poligonazione nulla). Nei raccordi rettifilo curva, nel caso in cui il primo braccio di poligonazione della curva seguendo il normale sfalsamento dovesse cadere interno curva (contrariamente all esterno curva previsto), l ultimo braccio di poligonazione del rettifilo dovrà essere installato con poligonazione nulla utilizzando i tirantini di poligonazione da 1100 mm. In questo modo si provoca lo sfalsamento necessario affinché il primo braccio di poligonazione in curva si possa poligonare esternamente. La poligonazione dei fili di contatto in corrispondenza degli scambi deve essere tale che i fili di contatto di un binario, nella tratta dove entrambi i fili che formano lo scambio vengono in contatto con il pantografo, premano sul pantografo medesimo dalla stessa parte degli altri fili che formano lo scambio. Per assicurare questa condizione è ammesso che la poligonazione sugli scambi raggiunga i 300 mm ed i cavallotti in corrispondenza degli scambi siano sistemati in modo che tutti i fili che si incrociano possano liberamente scorrere sotto l'azione dei contrappesi. Non sono ammessi, comunque, valori di poligonazione tali per cui i tirantini siano soggetti a compressione o forza nulla. La poligonazione della corda portante è la seguente: Sull'asse del binario (0 mm): in rettifilo; curve di raggio superiore o uguale di 2000 metri nelle zone normali; curve di raggio superiore o uguale di 1400 metri nelle zone a forte vento. Esterna (+ 600 mm): curve di raggio inferiore ai casi precedenti.

23 23 di 63 II.15 PENDINI I fili di contatto vengono appesi alla corda portante attraverso dei pendini. Per le linee 320 mm² I pendini sono realizzati in tondo di rame di diametro 5 mm che attraverso due morsetti reversibili vengono collegati al filo di contatto ed alla corda portante. Nell elaborato E sono mostrate le varie tipologie dei pendini per corda fissa e regolata. Per le linee 440 e 610 mm² Deve essere usato il pendino conduttore costruito sulla base del disegno E formato da tre elementi: da un morsetto per il collegamento alla corda portante di sezione da 120 o 155 mm². da un morsetto per il collegamento al filo sagomato di sezione da 100 o 150 mm². I due morsetti sono formati da un corpo ed una piastrina, stampati a caldo, in CuNi2Si ed assemblati mediante bulloneria in acciaio inox. Da un cordino in bronzo, per realizzare il collegamento tra due morsetti, di sezione 16 mm² e di lunghezza da determinare in base alle esigenze. II.16 PENDINATURA La lunghezza e la disposizione dei pendini è determinata dall ampiezza della campata e dalla necessità di realizzare una freccia a centro campata pari ad 1/1000 della lunghezza della campata stessa. Fanno eccezione le campate di striscio nelle quali, allo scopo di facilitare la commutazione, è prevista una freccia a centro campata nulla. La disposizione e la lunghezza dei pendini, per ogni tipo di conduttura di contatto, sono standardizzate dalle tabelle di pendinatura che definiscono la posizione precisa dei pendini e la loro lunghezza in funzione delle seguenti caratteristiche: Tipo di campata: - campata normale, - campata di punto fisso, - campata di striscio, - campata di approccio Lunghezza della campata Raggio di curvatura.

24 24 di 63 II.16.1 Tabelle di pendinatura Le tabelle di pendinatura forniscono la lunghezza teorica dei pendini fra asse corda portante e asse filo di contatto e la loro disposizione nella campata. In generale i pendini di due campate adiacenti in corrispondenza della sospensione, sono distanziati di circa 9 metri mentre la distanza normale fra i pendini è di metri 6 con distanze inferiori nella zona centrale delle campate. Nelle campate di approccio dei posti di regolazione automatica i primi due pendini (lato campata di striscio) dovranno essere montati, rispetto alla sospensione, rispettivamente a 4,5 m e 5,5 m, anziché 4,0 m e 5,0 m come previsto nelle tabelle di pendinatura, in modo da aumentare la distanza di questi dalla mensola della conduttura che va all ormeggio così da evitare, nel caso di una forte rotazione della mensola per escursione termica, l interferenza della stessa con i pendini. In tal caso la lunghezza dei due pendini dovrà essere opportunamente corretta. I pendini tra i due fili di contatto sono sfalsati di circa un metro. Nelle tabelle di pendinatura, di seguito riportate per le varie tipologie di linea di contatto, sono indicate, nelle diverse tipologie impiantistiche, le lunghezze dei pendini e la loro posizione: linea da 320 mm² - (pendino realizzato con tondo di rame diam. 5 mm): E tabella di pendinatura per binari di corsa E tabella di pendinatura per posti di regolazione automatica tabella di pendinatura nei punti fissi deve essere realizzato e sottoposto ad approvazione di RFI. linea da 440 mm² - (pendino conduttore): tabelle di pendinatura da realizzare per: linea da 610 mm²- (pendino conduttore): tabelle di pendinatura da realizzare per: - binari di corsa; - posti di regolazione automatica; - punti fissi. - binari di corsa; - posti di regolazione automatica; - punti fissi. Le tabelle di pendinatura devono essere opportunamente ricalcolate e sottoposte per l approvazione a RFI. II.17 COLLEGAMENTI ELETTRICI Per assicurare il collegamento elettrico delle corde portanti ai fili di contatto vengono applicati dei cavallotti di continuità tra i due conduttori realizzati con degli spezzoni di corda in rame. Analogamente, ove previsto, vengono realizzati cavallotti di continuità tra le corde portanti. Nell elaborato E 56000/11s vengono illustrate le varie tipologie di collegamento.

25 25 di 63 II.18 POSTO DI REGOLAZIONE AUTOMATICA La tesatura automatica del filo di contatto e della corda portante viene realizzata ogni 1400 metri circa, collegando le estremità dei conduttori a colonne di contrappesi mobili che attraverso dei cinematismi applicano un tiro ai conduttori. La catena di ormeggio va realizzata secondo l elaborato E 56000/3s. Le condutture vanno ormeggiate su pali, in corrispondenza di appositi posti di regolazione automatica, tramite l'interposizione di una taglia, avente rapporto 1:5 (E 56325). Alle taglie sono collegati dei contrappesi il cui numero è funzione del tiro da regolare. Nel palo di ormeggio sono previsti: - i dispositivi a taglia costituiti da quattro carrucole in alluminio o lega di alluminio con cuscinetti a rullini; - le coppie di carrucole di rinvio ormeggiate al palo tramite forcelle e staffe con occhiolo; - a fune metallica del diametro 8 mm che, attraverso le carrucole di rinvio, collegano le taglie alle colonne dei contrappesi. Nell elaborato E 56000/4s è indicato l esecutivo costruttivo del palo LS/LSF attrezzato per l ormeggio delle linee con sezione da e 610 mm². Nei dispositivi di tensionatura saranno utilizzati i contrappesi di altezza ridotta h=67 mm (E 52040) come previsto nell elaborato precedente. La lunghezza massima di una intera tratta di contrappesatura è di circa metri comprese le zone di sovrapposizione (la lunghezza massima della sovrapposizione è 180 metri in rettifilo per linee da 440 mm² e 150 metri per linee da 610 mm²). Nel montaggio dei posti di contrappesatura si dovrà aver cura che lo scorrimento dei contrappesi ed il movimento delle taglie risultino liberi per qualsiasi temperatura compresa tra 15 e + 45 centigradi. Nell elaborato E è contenuta la tabella in cui sono indicate le posizioni geometriche per il montaggio delle apparecchiature di regolazione automatica in funzione della temperatura. Lo schema del posto di regolazione automatica è illustrato negli elaborati E (per linee con sezione 320 e 440 mm²) ed E (per linee con sezione 610 mm²). Negli elaborati sono indicate il numero, la lunghezza delle campate ed i valori delle poligonazioni da applicare in funzione del raggio della curva. I collegamenti elettrici devono essere eseguiti in modo tale da non ostacolare l'azione dei contrappesi e dei tenditori. Tali collegamenti vanno realizzati utilizzando corda flessibile di rame di sezione 85 mm² collegata alle condutture tramite appositi morsetti. In casi particolari può essere utilizzata come struttura di ormeggio anche l'imbocco di una galleria o il fronte di un cavalcavia, previo accertamento della sufficiente resistenza delle murature all istallazione delle ferramenta occorrenti per l'ormeggio delle condutture o quelle degli eventuali dispositivi di contrappesatura che sono da mettere in opera in questi casi.

26 26 di 63 II.19 PUNTO FISSO Il punto fisso (E 64776) è realizzato su un apposito palo (palo di punto fisso) disposto al centro di ogni tratta di contrappesatura ed è realizzato tramite un dispositivo che non prevede il taglio delle corde portanti e utilizza per il sostegno delle corde stesse un particolare morsetto in bronzo-alluminio. Il morsetto è fissato, tramite due isolatori portanti montati inclinati a V rovescia, su una staffa sagomata fissata alla mensola a cui vengono collegate una coppia di corde di acciaio per il fissaggio della mensola stessa. Per fornire alla mensola la rigidità necessaria ad impedirne la rotazione, viene realizzato un collegamento attraverso due corde di acciaio (ciascuna per ogni lato) che si ammara al rispettivo palo adiacente il palo di punto fisso (E 56000/2s). In tal modo la risultante delle forze longitudinali agenti sulla mensola è nulla. Ciascuna corda di acciaio è fissata al palo adiacente, opportunamente tirantato a terra sul relativo blocco di fondazione, attraverso l interposizione di un tenditore. I fili di contatto sono bloccati sulle corde portanti, nei due lati, tramite stralli formati da due spezzoni di corda portante. Gli stralli sono collegati ai due fili con morsetti in bronzo-alluminio. La mensola dovrà risultare sempre perfettamente perpendicolare al binario. I primi due pendini, nei pressi della sospensione, dovranno essere realizzati in modo tale da evitare che venga a mancare il previsto franco elettrico fra gli stralli ed i pendini stessi attraverso un adeguato isolamento. Il progetto di tali pendini isolati dovrà essere approvato da RFI.

27 27 di 63 PARTE III III.1 PIENA LINEA IN GALLERIA III.1.1 CARATTERISTICHE DELLA LINEA DI CONTATTO Nella tabella 8 seguente sono riportate le caratteristiche principali delle linee di contatto in galleria: Sezione mm² Corde portanti mm² 320 1x x x x 155 Regolazio ne FISSA 1x1100 dan (a 15 C) REGOLA TA 1x1375 dan REGOLA TE 2x1125 dan REGOLA TE 2x1000 dan Fili di contatto mm² 2 x x x x 150 Regolazion e REGOLATI 2x900 dan REGOLATI 2x1000 dan REGOLATI 2x1000 dan REGOLATI 2x1125 dan Impiego Linee in galleria con velocità 160 km/h dove non è possibile regolare la corda Linee in galleria con velocità fino a 200 km/h per bassi assorbimenti Linee in galleria con velocità fino a 200 km/h Linee in galleria con velocità fino a 200 km/h per elevati assorbimenti Tabella 8 III.2 SOSTEGNI La scelta delle sospensioni è legata al tipo di sagoma ammessa a transitare e alla sezione utile della galleria. La sospensione a mensola orizzontale è utilizzabile nel caso in cui esista lo spazio orizzontale e verticale sufficiente per la sua installazione. Quando detto spazio non è sufficiente va utilizzata la sospensione a traversa isolata.

28 28 di 63 Nell elaborato E64500 sono esemplificate le posizioni di montaggio, nelle sezioni tipo di galleria, delle diverse tipologie di sospensioni. Si distinguono in funzione della sezione di galleria e del tipo di impiantistica scelte le seguenti sospensioni: Sospensione a mensola orizzontale con corda portante regolata; Sospensione a mensola orizzontale con corda portante fissa; Sospensione a traversa isolata con corda portante regolata; Sospensione a traversa isolata corda portante fissa. Le sospensioni a mensola orizzontale devono essere sostenute da appositi supporti a traliccio aventi in cima una piastra saldata per il collegamento, con apposite grappe al volto della galleria. Nel caso di linee a doppio binario i supporti devono essere montati nelle parti laterali della galleria. Qualora sia necessario installare i supporti penduli al centro della galleria, questi vanno posti sfalsati tra di loro in senso longitudinale di 3 metri e vanno posizionati in senso trasversale, alla massima distanza possibile dall asse della galleria verso il binario. In ogni caso dovrà essere progettato e realizzato un apposito circuito di protezione e messa a terra dei suddetti supporti penduli da sottoporre all approvazione di RFI. III.3 DISTANZA TRA SOSTEGNI Per le sospensioni a mensola orizzontale con corda regolata la lunghezza massima delle campate è di 50/60 metri per linee con sezione di 320 e 440 mm², con una freccia positiva dei fili di contatto al centro campata pari a 1/1000 della lunghezza della campata stessa. Per linee di sezione 610 mm², fermo restando il valore della freccia positiva al centro campata (1/1000 della lunghezza della campata stessa), la lunghezza massima della campata è 50 metri. Per le sospensioni a traversa isolata con corda portante regolata la campata massima è di 30 metri e per corda fissa è di 20 metri. La freccia positiva dei fili di contatto al centro campata è pari a 1/1000 della lunghezza della campata stessa per linee a corda regolata e per le linee a corda fissa la freccia dei fili di contatto al centro campata è nulla. La massima differenza di lunghezza tra due campate successive non può essere maggiore di 10 metri nel caso di sospensioni a mensola orizzontale. III.4 GRAPPE Le sospensioni in galleria sono fissate alla volta mediante grappe in rame (E 7358). Per sporgenze inferiori a 400 mm si utilizzano barre di rame di diametro 34 mm, mentre per sporgenze superiori si usano barre di diametro 38 mm. La parte infissa della grappa, nel volto della galleria, deve essere:

29 29 di 63 minimo 200 mm se il volto della galleria è rivestito; minimo 300 mm se il volto della galleria è naturale. Le grappe devono essere installate al volto della galleria tramite apposito ancoraggio chimico approvato dalla struttura preposta di RFI. Detto ancoraggio deve essere costituito da resina epossidica. III.5 SOSPENSIONI E POSIZIONAMENTO La prima sospensione in galleria viene posizionata tra 2,5 m e 4 m dall inizio della galleria compatibilmente con il profilo della stessa. Le sospensioni da utilizzare sono indicate nei seguenti elaborati: Corda portante fissa: La sospensione a mensola orizzontale per linee da 320 mm² con corda portante fissa è riportata nell elaborato E 56000/1g. Distanza corda portante-fili di contatto = mm campata massima m; La sospensione a traversa isolata per linee da 320 mm² con corda portante fissa è riportata negli elaborati E E Distanza corda portante-fili di contatto = 437 mm (=267 mm con morsetto montato capovolto) campata massima 20 m.; La sospensione a traversa isolata per linee da 320 mm² con corda portante fissa è riportata negli elaborato E Distanza corda portante-fili di contatto = 260 mm campata massima = 20 m; Quest ultima sospensione va utilizzata per sagome di galleria a sezione particolarmente ridotta. Corda portante regolata: La sospensione a mensola orizzontale per linee da mm² con corda portante regolata è riportata nell elaborato E 56000/1g. Distanza corda portante-fili di contatto = mm - campata massima m; Le sospensioni a traversa isolata per linee da mm² con corda portante regolata è riportata negli elaborati E E E Distanza corda portante-fili di contatto = 460 mm campata massima = 30 m; La sospensione del tipo a mensola orizzontale è analoga del tipo analoga a quella utilizzata per la piena linea allo scoperto ad esclusione dei tirantini di poligonazione, che sono di lunghezza 700 mm. Gli elaborati dei posti di R.A. e sezionamento devono essere realizzati e sottoposti per l approvazione a RFI. III.6 CONDUTTORI Si utilizzano gli stessi tipi di conduttori della piena linea allo scoperto.

30 30 di 63 III.7 FRANCO MINIMO ED ALTEZZA DEL FILO DI CONTATTO Le distanze in aria (franco elettrico) tra le parti attive della linea di contatto e qualsiasi componente dell infrastruttura e/o dei veicoli messi a terra in modo intenzionale o di fatto ad essa collegati dal punto di vista elettrico, devono rispettare i seguenti valori minimi: 1) Condizioni statiche della catenaria: - ambiente senza polluzione/inquinamento 150 mm; - ambiente con polluzione/inquinamento 160 mm. 2) Condizioni dinamiche della catenaria: - ambiente senza polluzione/inquinamento 100 mm; - ambiente con polluzione/inquinamento 110 mm. I valori minimi dell altezza del filo di contatto sono uguali a quelli della piena linea allo scoperto. III.8 POLIGONAZIONE DELLA LINEA DI CONTATTO III.8.1 Poligonazione dei fili di contatto I criteri generali di poligonazione sono analoghi a quelli relativi alla piena linea allo scoperto. In rettifilo, in corrispondenza delle sospensioni, la poligonazione dei fili di contatto, misurata sulla mezzeria dei fili stessi e l asse del binario, deve essere di 200 mm per sospensioni a mensola orizzontale (campata massima 50 o 60 metri) e di 110 mm per sospensioni a traversa isolata (campata massima 20 o 30 metri). Nelle curve di raggio maggiore o uguale a 6000 metri, con sospensioni a mensola orizzontale, la poligonazione dei fili è analoga a quella in rettifilo, ma il punto di poligonazione zero risulta spostato verso la sospensione con poligonazione esterna rispetto al raggio della curva. Per le curve di raggio minore a 6000 metri la poligonazione dei fili si realizza montando tutte le sospensioni a mensola orizzontale poligonate a 200 mm esternamente alla curva. Nel montaggio va posta attenzione al fatto che non venga superato a metà campata il valore di 200 mm interno curva. Dove è necessario realizzare campate di 20 o 30 metri, con sospensioni a mensola orizzontale, i fili di contatto devono essere poligonati ogni due o tre campate. In caso contrario la poligonazione deve essere opportunamente ridotta. Dove è necessario impiegare sospensioni a traversa isolata (campata massima 20 o 30 metri), nelle curve di raggio maggiore o uguale a 500 metri la poligonazione dei fili di contatto è analoga a quella in rettifilo. Per curve con raggio inferiore a 500 metri la poligonazione, pari a 110 mm, deve essere esterna rispetto al raggio di curva.

31 31 di 63 III.8.2 poligonazione della/e corda/e portante/i Per quanto riguarda la poligonazione della corda portante regolata si utilizzano i criteri di seguito riportati: La corda va sempre posizionata sull'asse del binario quando si impiegano sospensioni a traversa isolata sia per corda fissa che regolata. In caso di sospensioni a mensola orizzontale la corda portante regolata deve essere posta sull' asse del binario in rettifilo e per curve di raggio superiore a 3000 metri. Nelle curve di raggio inferiore o uguale a 3000 metri la poligonazione è esterna (+400 mm). In caso di sospensioni a mensola orizzontale con corda portante fissa questa deve essere sempre posta sull asse del binario. In ogni caso la prima sospensione di galleria deve avere sia la corda portante che i fili di contatto con poligonazione zero. III.9 PENDINI In galleria analogamente a quanto previsto nella piena linea allo scoperto, i fili di contatto vengono appesi alla corda portante attraverso dei pendini. In presenza di catenaria con distanza corda portante/fili di contatto a centro campata inferiore a 280 mm, dovrà essere utilizzato il pendino snodato realizzato con morsetti incernierati e cordino da 16 mm 2. Esistono varie tipologie di pendini e relativa morsetteria per il loro collegamento alla corda portante e ai fili di contatto. Di seguito vengono riportate tali tipologie in funzione della sezione della linea e del tipo di sospensione utilizzata. sospensione a mensola orizzontale nel caso di corda portante regolata valgono gli stessi principi e gli stessi elaborati della piena linea allo scoperto; sospensione a traversa isolata il progetto deve essere eseguito dalla ditta appaltatrice in collaborazione con RFI con gli stessi principi delle linee con sospensione a mensola orizzontale. III.10 PENDINATURA Per la pendinatura in galleria valgono gli stessi criteri previsti per la piena linea allo scoperto. II.10.1 Tabelle di pendinatura

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