s i l e n t i a n c o r a n o n ci s i a m o di Arvedo Marinelli Presidente Nazionale A.N.CO.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari

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1 le pagine di ANCOT Contributi s i l e n t i a n c o r a n o n ci s i a m o Come è cambiata la pensione dei professionisti senza Albo nella Gestione Separata INPS. Rimane aperto il problema dei Contributi Silenti Arvedo Marinelli Presidente Nazionale A.N.CO.T Associazione Nazionale Consulenti Tributari di Arvedo Marinelli Presidente Nazionale A.N.CO.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari Legge istitutiva Con la Legge 8 agosto 1995 n 335, articolo 2 comma 26, a decorrere dal 1 gennaio 1996 sono tenuti all iscrizione presso un apposita gestione separata, preso l INPS (omissis) : i soggetti che esercitano per professione abituale, ancor che non esclusiva, attività di lavoro autonomo di cui alla comma 1 dell art. 49 (ora art. 53) del testo unico delle imposte dirette... (omissis); nonché i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui al comma 2 dell art. 49 (ora art. 53) (omissis); e gli incaricati alla vendita a domicilio di cui (omissis) Le aliquote contributive Le aliquote contributive sono sensibilmente variate nel tempo; 22 - GIVA partiti con un 10% nel 1996, con l aumento di un punto percentuale contenuto nell art. 22, comma 1, della Legge 12/11/2011 n 183, con effetto dal 1 gennaio 2012 siamo arrivati al 27,72% (di cui 0,72% quota non destinata al fondo pensione, ma solo al fondo maternità ed assegni familiari); l aliquota invece è del 18% per coloro che sono iscritti ad altra forma di previdenza. Il contributo è pagato con modalità diverse: a) i lavoratori autonomi la pagano interamente, ma possono recuperare in fattura il 4%; b) i Co.Co.Co. invece pagano un contributo che per 2/3 è al carico del committente e per 1/3 a carico del lavoratore Le prestazioni della Gestione Separata La Gestione Separata da diritto alle seguenti prestazioni: a) l assegno di maternità sia per i lavoratori autonomi che per i co.co.co. nella misura dell 80% del reddito in base al quale vengono versati i contributi; b) l indennità post-partum dal 1 febbraio 2012, solo per le parasubordinate e per la durata di tre mesi, nella misura del 30%; c) l assegno familiare per l assegno familiare i parasubordinati sono stati equiparati ai lavoratori dipendenti, quindi hanno diritto agli assegni in base al reddito del nucleo familiare e al numero dei componenti d) l indennità di malattia l indennità di malattia viene erogata solo per i para-subordinati in caso di degenza ospedaliera a condizione che nei dodici mesi precedenti il ricovero, siano maturati almeno tre mesi di contribuzione, anche non continuativa, e che il reddito dell anno precedente, assoggettato al contributo, non sia stato superiore al 70% del massimale contributivo valido per l anno in cui si verifica la degenza

2 febbraio 2012 e) la pensione L età della pensione è variabile; nell opuscolo stampato dall INPS nel 1977 si doveva aver compiuto almeno 57 anni per aver diritto alla pensione; oggi con la Riforma Fornero l età è salita a 66 anni, ma con l aggancio alle aspettative di vita, l età potrebbe variare ancora. Per aver diritto alla pensione occorre avere almeno cinque anni di contribuzione effettiva, ma attenti al minimale! Infatti ogni anno è riconosciuto per intero solo se i contributi sono versati sul reddito minimale previsto per artigiani e commercianti che, per il 2012, è di ,00 (per avere dodici mesi interi è necessario versare almeno 4.138,00 pari al 27,72% del reddito di ,00) Se il contributo è versato su redditi inferiori i mesi di assicurazione da accreditare a favore dell interessato sono ridotti in proporzione alla somma versata (es.: reddito annuo 7.200,00-600,00 al mese contributo 27,72% pari a 1.996,00; ai fini della pensione saranno maturati solo sei mesi anziché dodici); si rischi quindi che i cinque anni di contribuzione minima possono passare facilmente da cinque a sette a dieci ed anche più; Inoltre c è da tenere in considerazione la misura minima che significa che la pensione viene riconosciuta se l importo del trattamento non risulta inferiore a 1,5 l ammontare dell assegno sociale INPS annuo (nel 2012 l assegno sociale è pari ad 644,00 mensili). Il metodo di calcolo della pensione Il metodo è quello contributivo. I contributi validi ai fini della pensione sono solo il 27% perché, come già detto sopra, lo 0,72% va al fondo maternità ed assegni familiari. I contributi vengono accantonati e producono un montante contributivo con un tasso di capitalizzazione o di rivalutazione dato dalla variazione media nel quinquennio precedente del PIL (prodotto interno lordo) nominale, determinato dall ISTAT. Il montante contributivo alla data del pensionamento, moltiplicato per il coefficiente di trasformazione che cresce in base all età, ci darà l importo della pensione. Pertanto la pensione dipende dalle seguenti variabili: 1) i contributi versati; 2) l età di cui si và in pensione; 3) il tasso di rivalutazione (legato al PIL ed insufficiente a mantenere il GIVA - 23

3 Le pagine di ANCOT potere d acquisto); 4) il coefficiente di trasformazione Purtroppo i coefficienti di trasformazione dal 01/01/2010 sono variati in diminuzione, determinando quindi una riduzione del trattamenti pensionistici di circa un 6, 8%. Da alcune simulazioni fatte, le pensioni future oscilleranno dal 30 al 45% dell ultimo reddito!! TABELLA DEI COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE Età Coefficienti fino al Coefficienti dal pensione 31/12/ /01/ anni 4,720 % 4,419 % 58 anni 4,860 % 4,535 % 59 anni 5,006 % 4,664 % Che cos e ancot è stata la prima associazione nata per tutelare gli interessi sindacali dei professionisti appartenenti alla categoria per poi ampliare i propri ambiti di intervento e i propri obiettivi a tutela non solo degli associati ma anche a garanzia della qualità del servizio per l utenza. è l Associazione di Professionisti specializzati nella consulenza tributaria. 60 anni 5,163 % 4,798 % 61 anni 5,334 % 4,940 % 62 anni 5,514 % 5,093% 63 anni 5,706 % 5,257 % 64 anni 5,911 % 5,432 % 65 anni e oltre 6,136 % 5,620 % Esempi: Fonte Senza pensioni di Ignazio Marino e Walter Passerini Gruppo editoriale Mauri Spagnol Spa - settembre 2011 Gestione separata INPS/2 Una volta totalizzati i vari periodi, ciascuna gestione paga la pensione a suo carico. Una buona notizia nella batosta pensionistica. Anagrafica Anno di nascita Età avvio professione 30 anni 30 anni 30 anni Anni contribuzione oggi 20 anni 10 anni nessuno Reddito annuo lordo oggi Avanzamento carriera 5 % annuo 5 % annuo 5 % annuo Pensionamento Età di pensionamento 65 anni e 9 mesi 65 anni e 9 mesi 65 anni e 9 mesi Decorrenza pensione ottobre 2025 ottobre 2035 ottobre 2045 Anzianità contributiva 35 anni e 5 mesi 35 anni e 5 mesi 35 anni e 5 mesi Performance Ultimo reddito (a) Pensione annua (b) , Differenza (a-b) Tasso sostituzione 28 % 35 % 34 % 24 - GIVA

4 Gestione separata INPS/1 Anagrafica Anno di nascita Età avvio professione 30 anni 30 anni 30 anni Anni contribuzione oggi 20 anni 10 anni nessuno Reddito annuo lordo oggi Avanzamento carriera 5 % annuo 5 % annuo 5 % annuo Pensionamento Età di pensionamento 65 anni e 9 mesi 65 anni e 9 mesi 65 anni e 9 mesi Decorrenza pensione ottobre 2025 ottobre 2035 ottobre 2045 Anzianità contributiva 35 anni e 5 mesi 35 anni e 5 mesi 35 anni e 5 mesi Performance Ultimo reddito (a) Pensione annua (b) , Differenza (a-b) Tasso sostituzione 31 % 40 % 44 % L Istituto della totalizzazione Fino al 31/12/2011 i periodi contributivi inferiori ai tre anni non erano validi ai fini della totalizzazione. Con la Legge di Natale la n 214 del 22/12/2011, con decorrenza 01/01/2012 tutti i periodi assicurativi, quindi anche quelli inferiori i tre anni, saranno validi per la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini delle pensione di vecchiaia e di anzianità di cui all art. 1 comma 1 della Legge 02/02/2006 n 42. Che vuol dire? Vuol dire che gli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti, nonché alle forme pensionistiche obbligatorie, tra cui anche la Gestione Separate INPS, possono cumulare tutti i periodi assicurativi non coincidenti, al fine del conseguimento di un unica pensione, senza nessuna perdita. In altre parole la totalizzazione consente di riunire gratuitamente i contributi versati presso gestioni previdenziali diverse che, da soli, non darebbero diritto alla pensione. Una volta totalizzati i vari periodi, ciascuna gestione paga la pensione a sua carico. Una buona notizia nella batosta pensionistica della Manovra di Natale. Una ingiustizia eliminata dal Governo Monti grazie anche all innalzamento dell età pensionabile, non certo un regalo! L Istituto della ricongiunzione La Riforma invece non ha toccato l Istituto della Ricongiunzione che come la totalizzazione risulta utile a coloro che sempre più frequentemente hanno carriere lavorative discontinue e con versamenti contributivi in più gestioni. La ricongiunzione è divenuta più interessante per la sempre più frequente mobilità dei lavoratori dal settore privato a quello GIVA - 25

5 le pagine di ANCOT La ricongiunzione può essere pagata entro sessanta giorni dalla richiesta pubblico e viceversa e per la coesistenza di periodi di lavoro dipendete con attività di lavoro autonomo o professionale. Quindi sempre più frequentemente all età pensionabile ci si trova con contributi sparsi in vari enti, casse e fondi quali: - INPS per dipendenti privati; - INPS per artigiani, commercianti e coltivatori; - INPS Gestione Separata per lavoratori autonomi e Co.Co. Co.; - Casse di Previdenza per professionisti; - vari Enti per dipendenti pubblici La ricongiunzione dei contributi permette a chi ha posizioni assicurative in gestioni previdenziali diverse, di riunire, mediante trasferimento, tutti i periodi assicurativi presso una unica gestione alla scopo di ottenere una sola pensione, una pensione unica. Questa operazione, fino al 26 - GIVA 30/06/2010 era gratuita. Dal 01/07/2010, per effetto della Legge n 122/2010, la ricongiunzione nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti FPLD dei periodi contributivi di altre gestioni è diventata a titolo oneroso. L onere a volte è molto alto ed è determinato da diversi fattori: età del richiedente; anzianità contributiva; sesso; importo della pensione che spetterebbe senza la ricongiunzione La ricongiunzione può essere pagata entro sessanta giorni dalla richiesta in un unica rata oppure tramite rateizzazione ed anche con trattenute sullo stipendio e/o sulla pensione. Nell Istituto della ricongiunzione c è una grave ingiustizia: gli assicurati nella Gestione Separata INPS non possono ricongiungere i propri contributi nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti. Per i Contributi Silenti bisogna trovare una soluzione che metta fine a questa grande ingiustizia Contributi Silenti Anche con la manovra di Natale non si è eliminato ancora il problema del Contributi Silenti ovvero di quei contributi versati dagli obbligati al versamento dei contributi della Gestione Separata INPS che non maturano un pensione e che, pure essendo ora totalizzabili, restano non ricongiungibili. I più giovani e più deboli sul mercato del lavoro, costretti a contratti Co.Co.Co. o ad aprire P.IVA per lavori stagionali o ad interemittenza, non possono essere puniti anche in vecchiaia non riconoscendo loro contributi molto elevati versati a spezzoni. Per questi contributi bisogna trovare una soluzione che metta fine a questa grande ingiustizia! Essendo il metodo di calcolo della pensione contributivo, bisogna considerare validi tutti i contributi versati senza nessuna perdita, sia ai fini della totalizzazione come già fatto, sia ai fini della ricongiunzione.