REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE INDICE
|
|
- Michela Colli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE INDICE Art. - Ambito di applicazione Art. 2 - Obiettivi formativi Art. 3 - Accesso al corso di laurea specialistica Art. 4 - Crediti formativi Art. 5 - Ordinamento didattico Art. 6 - Tipologia delle attività didattiche e formative Art. 7 - Obbligo di frequenza Art. 8 - Corsi curriculari Art. 9 - Attività professionalizzanti - tirocinio Art. 0 - Attività formative a scelta dello studente: elettivi Art. - Prova finale Art. 2 - Verifica dell apprendimento Art. 3 - Semestri e periodi d esame Art. 4 Regolamentazione della progressione degli studenti Art. 5 Procedure per l attribuzione dei compiti didattici Art. 6 - Valutazione dell efficienza e dell efficacia didattica Art. 7- Riconoscimento dei crediti acquisiti presso altri corsi di laurea o altre Università
2 Art. Ambito di applicazione Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche, secondo l ordinamento didattico del corso di laurea specialistica stesso, quale definito nella seconda parte del Regolamento didattico d ateneo, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti individuati dalla classe di riferimento e delle norme generali sui corsi di laurea specialistica contenute nella seconda parte del Regolamento generale e didattico della Facoltà, al quale si fa riferimento per tutti gli aspetti non disciplinati specificatamente dal presente Regolamento. Art. 2 Obiettivi formativi. L obiettivo specifico del corso di laurea specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche è quello di fornire una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe (infermiere, ostetrica/o). I laureati specialisti che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni dell'infermiere e dell'ostetrica/o e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione e ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea. I laureati specialisti sviluppano un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti. 2. Le competenze dei laureati specialisti nella classe si esplicano nel: - rilevare e valutare criticamente l'evoluzione dei bisogni dell'assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere, ove richiesto; - progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; - programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); - supervisionare l'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e svolgere azioni di consulenza professionale; - applicare e valutare l'impatto di differenti modelli teorici nell'operatività dell'assistenza; - progettare, realizzare e valutare interventi formativi; - sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell'ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente;
3 - utilizzare i metodi e gli strumenti della ricerca, pertinenti alla figura professionale, nelle aree clinico-assistenziali, nell'organizzazione e nella formazione; - analizzare criticamente gli aspetti etici correlati all'assistenza e a problemi multiprofessionali e multiculturali. I laureati specialisti nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti corrispondenti al relativo profilo professionale, così come definito dai decreti del Ministero della sanità. In particolare i laureati: nell'ambito professionale dell'infermieristica, secondo quanto previsto dal D.M. Ministero della sanità 4 settembre 994, n. 739 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di assumersi responsabilità, dal punto di vista tecnico, relazionale ed educativo, dell'assistenza infermieristica generale in risposta ai problemi di salute della persona (uomini e donne, secondo le rispettive specificità ed esigenze legate al genere) e della collettività e sotto il profilo preventivo, curativo, palliativo e riabilitativo, con riferimento alla prevenzione delle malattie, all'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e all'educazione sanitaria; di partecipare all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività; di identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formulare i relativi obiettivi; di pianificare, gestire e valutare l'intervento assistenziale infermieristico; di garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; di agire sia individualmente che in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale; di contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; nell'ambito professionale della ostetricia, secondo quanto previsto dal D.M. 4 settembre 994, n. 740 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di assistere e consigliare la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, condurre e portare a termine parti eutocici con propria responsabilità e prestare assistenza al neonato; per quanto di loro competenza, di partecipare ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunità; alla preparazione psicoprofilattica al parto; alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici; alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile; ai programmi di assistenza materna e neonatale; di gestire, nel rispetto dell'etica professionale, come membri dell'équipe sanitaria, gli interventi assistenziali di loro competenza; di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l'intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale; di contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; di assumersi responsabilità, dal punto di vista tecnico, relazionale ed educativo, dell'assistenza infermieristica generale in risposta ai problemi di salute della persona (uomini e donne, secondo le rispettive specificità ed esigenze legate al genere) e della collettività e sotto il profilo preventivo, curativo, palliativo e riabilitativo; 3. I laureati specialisti nella classe acquisiscono, nell'intero percorso formativo proprio delle singole professioni, la capacità di: - analizzare i problemi di salute di una comunità e le risposte dei servizi sanitari e socioassistenziali ai principali bisogni dei cittadini; - apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati, le conoscenze sull'ereditarietà e sui fenomeni fisiologici, anche in correlazione con le dimensioni psicologiche, sociali ed ambientali della malattia;
4 - comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicabili alle diverse situazioni cliniche, anche in relazione a parametri diagnostici; - identificare i bisogni di assistenza della persona e della collettività e formulare i relativi obiettivi; - apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, il pensiero diagnostico, l'agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate; - identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessità di aiuto delle persone di diverse età, cultura e stato di salute nei vari ambiti sociali, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche, e rispondere ad esse; - valutare le manifestazioni cliniche connesse al decorso delle principali malattie, al trattamento, alle abitudini di vita, alle reazioni alla malattia, all'ospedalizzazione, agli interventi assistenziali; - pianificare, fornire e valutare l'assistenza rivolta a persone sane e malate, sia in ospedale che nella comunità, promuovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all'autogestione e all'autocura; - realizzare interventi assistenziali pianificati e garantire l'applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute e nei diversi settori operativi; - monitorare, prevenire e affrontare situazioni critiche relative all'aggravamento clinico e/o psicologico della persona assistita, attivando tempestivamente anche altri professionisti; - dimostrare capacità di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona assistita, con la sua famiglia, applicando le conoscenze fondamentali delle dinamiche relazionali; - prendere decisioni assistenziali in coerenza con le dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l'organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale; - identificare i bisogni di assistenza che richiedono competenze preventive, assistenziali, riabilitative e palliative in settori specialistici in età pediatrica, adulta e geriatrica; - riconoscere le principali reazioni della persona alla malattia, alla sofferenza e all'ospedalizzazione rispettando le differenze comportamentali legate alla cultura di appartenenza; - contribuire ad organizzare l'assistenza, nell'ambito della specifica professione, attraverso la definizione di priorità, l'utilizzo appropriato delle risorse a disposizione, delegando ai collaboratori le attività di competenza, assicurando continuità e qualità assistenziale; - applicare i risultati di ricerche pertinenti per migliorare la qualità dell'assistenza; - utilizzare strumenti e metodologie di valutazione e revisione della qualità dell'assistenza; - dimostrare capacità didattiche orientate alla formazione del personale di supporto e al tutorato degli studenti in tirocinio; - riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell'équipe assistenziale, stabilendo relazioni collaborative; - interagire e collaborare attivamente con équipe interprofessionali al fine di programmare e gestire interventi assistenziali multidimensionali in età pediatrica, adulta e geriatrica; - acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente; - effettuare una ricerca bibliografica; - effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici; - raggiungere un elevato livello di conoscenza sia scritta che parlata di almeno una lingua della Unione Europea; - acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ma anche alla propria autoformazione. 4. Al termine del corso di studi, i laureati specialisti nella classe, nell'ambito della specifica figura professionale, sono in grado di:
5 - comprendere, attraverso i metodi epidemiologici, i bisogni sanitari della comunità e i fattori socio-culturali che li influenzano ai fini della programmazione dei servizi; - costruire, sulla base dell'analisi dei problemi di salute e dell'offerta dei servizi, un sistema di standard assistenziali e di competenza professionale; - applicare i fondamenti metodologici della ricerca scientifica all'assistenza, all'organizzazione dei servizi pertinenti e alla ricerca; - approfondire e sviluppare l'analisi storico-filosofica del pensiero assistenziale; - approfondire i fondamenti teorici disciplinari al fine di analizzarli criticamente, produrre modelli interpretativi, orientare la ricerca e l'assistenza pertinente; - approfondire il processo decisionale per una soluzione efficace di problemi assistenziali e organizzativi; - analizzare i principali approcci metodologici relativi ai sistemi di classificazione dei fenomeni di interesse pertinenti; - approfondire e rielaborare i principi e le tecniche della relazione di aiuto e della conduzione dei gruppi; - approfondire le conoscenze delle influenze socio-culturali e biopsichiche sul comportamento umano come base per una migliore comprensione di sé e degli altri; - progettare e rendere operativi modelli assistenziali innovativi basati su risultati di ricerca per la prevenzione e gestione dei problemi prioritari di salute della comunità; - supervisionare l'assistenza pertinente e fornire consulenza professionale, utilizzando informazioni di comprovata evidenza scientifica, un approccio globale e personalizzato alle diverse esigenze degli utenti, applicando i modelli teorici e promuovendo il confronto multiprofessionale; - progettare ed attuare modelli di organizzazione dei servizi infermieristici o ostetrici nell'ambito dei servizi sanitari; - progettare e coordinare interventi organizzativi e gestionali diversificati, finalizzati allo sviluppo di una efficace ed efficiente azione professionale; - negoziare, selezionare, assegnare le risorse del personale tecnico in relazione agli standard di competenza professionale e a carichi di lavoro delle specifiche aree assistenziali; - valutare le competenze del personale per accrescerne le potenzialità professionali; - contribuire alla definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualità e definire standard e indicatori condivisi per la valutazione dell'assistenza pertinente; - progettare percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi; - sviluppare l'insegnamento disciplinare infermieristico o ostetrico; - sviluppare l'analisi storico filosofica del pensiero assistenziale infermieristico o ostetrico; - applicare le cognizioni fondamentali dei valori etico deontologici del rapporto tra la persona, la malattia, le istituzioni sanitarie e gli operatori al fine di sviluppare le capacità di giudizio etico e di assunzione delle responsabilità; - sperimentare strategie e interventi orientati alla complessità relazionale dell'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e ai processi di educazione alla salute; - gestire gruppi di lavoro e strategie per favorire processi di integrazione multiprofessionali ed organizzativi; - approfondire i modelli di apprendimento dall'esperienza per condurre processi di formazione professionalizzante; - approfondire l'applicazione di modelli e strumenti di valutazione dei processi di apprendimento, dell'efficacia didattica e dell'impatto della formazione sui servizi; - applicare, in relazione allo specifico contesto operativo, metodologie didattiche formali e tutoriali;
6 - progettare e realizzare, in collaborazione con altri professionisti, interventi educativi e di sostegno del singolo e della comunità per l'autogestione e il controllo dei fattori di rischio e dei problemi di salute; - identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito clinico, organizzativo e formativo; - verificare l'applicazione dei risultati di ricerca in funzione del continuo miglioramento di qualità dell'assistenza; - sviluppare la ricerca e l'insegnamento riguardo a specifici ambiti della disciplina pertinente alla specifica figura professionale e dell'assistenza; - analizzare l'evoluzione e i cambiamenti dei sistemi sanitari; - approfondire le strategie di gestione del personale e i sistemi di valutazione dei carichi di lavoro; - approfondire i sistemi di valutazione e di accreditamento professionale. 5. Al raggiungimento di tali obiettivi concorrono, ciascuno con le proprie specificità, i diversi curricula. In dettaglio, il percorso formativo dei diversi curricula, con il corrispettivo di crediti precisato per ciascun insegnamento e per ciascuna attività formativa, è stabilito come segue: a) Curriculum Infermiere Anno Corso/corso integrato SSD CFU corso I Statistiche demografiche e INF/0 6 sanitarie MED/0 4 I I I I I Metodi epidemiologici di studio e programmazione e valutazione servizi sanitari Psicologia applicata alle dinamiche di gruppo e sociali Principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore sociosanitario Deontologia infermieristica e ostetrica/o e regolamentazione dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Storia e filosofia avanzata dell assistenza infermieristica e ostetrica/o CFU insegnamenti Tipologia attività Di base Di base SECS-S/02 Caratterizzante MED/ Di base M-PSI/ Caratterizzant e SECS-P/ Di base () Car. (7) MED/ Caratterizzan te MED/ Caratterizzan te I Inglese L-LIN/2 2 2 Altre Attività I Attività a scelta dello studente 3 A scelta dello studente I Esperienze di osservazione MED/06 MED/0 MED/ MED/2 0,5
7 MED/22 MED/23 MED/25 MED/34 2 2,5 II II II II II II Organizzazione dei sistemi aziendali SECS-P/0 IUS/07 IUS/0 6 4 Caratterizzan te Caratterizzan te Caratterizzan te Metodi della ricerca infermieristica e ostetrica/o MED/ Caratterizzan te Teoria e metodologia MED/ Caratterizzan dell insegnamento delle te scienze infermieristiche e ostetriche Progettazione, valutazione e direzione dei processi dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Pedagogia generale e sociale Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/ Caratterizzan te M-PED/0 M-DEA/0 MED/42 MED/43 MED/44 MED/45 MED/ ,5,5 Di base(2) Car.(2) Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante II Inglese L-LIN/2 Altre attività II Attività a scelta dello studente 4 A scelta dello studente II Esperienze di osservazione MED/ Caratteriz.(3) Altre at. (2) Totale 09 di cui: Att.di base Att.caratt 69,5 Att.affini 3,5 A scelta 7 dello studente Prova ( ) finale esclusi da 06
8 Altre attività 3 Inglese 2 Tirocinio 3 Computer, ricerca bibliografica informatica per elaborazione progetti 8 20 b) Curriculum Ostetrica/o Anno Corso/corso integrato SSD CFU corso I Statistiche demografiche e INF/0 sanitarie MED/0 I I I I I Metodi epidemiologici di studio e programmazione e valutazione servizi sanitari Psicologia applicata alle dinamiche di gruppo e sociali Economia delle imprese pubbliche e private / Principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore sociosanitario Deontologia infermieristica e ostetrica/o e regolamentazione dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Storia e filosofia avanzata dell assistenza infermieristica e ostetrica/o CFU insegnamenti Tipologia attività 6,05,05 4 Di base Di base SECS-S/02 Caratterizzante MED/ Di base M-PSI/ Caratterizzante SECS-P/ Caratterizzante MED/ Caratterizzant e MED/ Caratterizzant e I Inglese L-LIN/2 2 2 Altre Attività I I Attività a scelta dello studente Esperienze di osservazione MED/03 MED/7 MED/33 MED/35 MED/24 MED/5 MED/3 MED/34 2 A scelta dello studente 4,5 2 2,5 2
9 MED/25 MED/06 MED/20 0,5 2 0,5 II II II II II II Organizzazione dei sistemi aziendali SECS-P/0 IUS/07 IUS/0 6 4 Caratterizzant e Caratterizzant e Caratterizzant e Metodi della ricerca infermieristica e ostetrica/o MED/ Caratterizzant e Teoria e metodologia MED/ Caratterizzant dell insegnamento delle e scienze infermieristiche e ostetriche Progettazione, valutazione e direzione dei processi dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Pedagogia generale e sociale Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/ Caratterizzant e M-PED/0 M-DEA/0 MED/42 MED/43 MED/44 MED/47 MED/40 7,45 4 3,45 5,05,05 Di base(2) Car.(2) Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante II Inglese L-Lin2 Altre attività II Attività a scelta dello 4 A scelta dello studente studente II Esperienze di osservazione 5 5 0,6 0,7 Altre attività Di base Attività di sede Total e Att.di base Att.ca ratteri zz Att.aff ini A scelta dello studen Primo e secondo anno 09 di cui: 9,65 67,05 7,6 6
10 te Altre attivit à Attivit à di sede Prova finale Inglese ( e 2 anno) 3 Tirocinio (secondo anno) 5 8 0,7 Art. 3 Accesso al corso di laurea specialistica. Possono essere ammessi al corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche i candidati che siano in possesso di una laurea della classe delle lauree in Professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche o di altro titolo di studio, conseguito anche all estero, ritenuto idoneo. 2. Il numero di studenti ammessi al corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche è programmato a livello nazionale sulla base del fabbisogno indicato dal Ministero della Salute ed alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche, coerentemente con le raccomandazioni dell'unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposti dall Ateneo e dalla Facoltà. Art. 4 Crediti formativi. Il corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche prevede 300 C.F.U. complessivi ( credito equivale a 25 ore di lavoro dello studente), di cui 80 conseguiti nel corso di laurea. 2. I crediti corrispondenti a ciascun corso di insegnamento sono acquisiti dallo studente in uno dei modi seguenti: - nel caso di corsi curriculari, con il superamento del relativo esame; - nel caso di attività elettive, con l acquisizione di un giudizio di approvazione da parte del docente responsabile dell attività; - nel caso di attività professionalizzanti, con l attestato di frequenza rilasciato dal tutore professionale e verifica nell esame finale. Art. 5 Ordinamento didattico. L ordinamento didattico del corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche, approvato dal Consiglio di Coordinamento didattico e dal Consiglio di Facoltà, è parte integrante del Regolamento didattico generale dell Università degli Studi di Milano, è allegato al presente Regolamento e ad esso viene fatto riferimento nell assegnazione degli obiettivi e dei crediti ai singoli corsi di insegnamento.
11 2. L elenco dei corsi di insegnamento che costituiscono il curriculum per il conseguimento della laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche gli obiettivi generali, il numero di crediti, nonché l indicazione dei settori scientifico-disciplinari che possono contribuire al loro svolgimento sono riportati nella Tabella I, che costituisce parte integrante del presente Regolamento. 3. Qualora uno dei corsi d insegnamento elencati nella Tabella I non venisse attivato per uno o più cicli, i relativi obiettivi saranno perseguiti nell ambito di applicazione degli altri corsi d insegnamento ed i corrispondenti crediti saranno ridistribuiti. 4. Al compimento degli studi viene conseguita la laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche. 5. Qualora i docenti intendano apportare cambiamenti al Regolamento, devono presentare le loro proposte al Consiglio di Coordinamento didattico per l approvazione e la successiva delibera da parte del Consiglio di Facoltà. Art. 6 Tipologia delle attività didattiche e formative. Nella programmazione dei corsi potranno essere utilizzate le seguenti tipologie di attività didattiche e formative: a) didattica formale - lezioni frontali: trattazione di uno specifico argomento, identificato da un titolo, effettuata da un docente, anche con l ausilio di supporti informatici e/o multimediali, sulla base di un calendario predefinito; - seminari: attività didattica con le stesse caratteristiche della lezione frontale, ma svolta contemporaneamente da più docenti con competenze diverse e come tale annotata nel registro delle lezioni di ciascuno di essi; b) didattica non formale: - attività formativa tutoriale: forma di attività interattiva, indirizzata a un piccolo gruppo di studenti e coordinata da un tutore, il cui compito è quello di facilitare gli studenti nell acquisizione di conoscenze e abilità comportamentali. La funzione di tutore può essere affidata anche a personale non universitario di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico - attività professionalizzante: forma di attività, indirizzata a singoli studenti, caratterizzata da un impegno in attività pratiche professionalizzanti inerenti gli obiettivi del corso nel quale è inserita, svolte nelle sedi all uopo convenzionate, sotto il controllo di un tutore professionale. L attività di tirocinio nell ambito dei corsi curriculari deve assolvere al duplice fine di integrare i contenuti dell insegnamento formale, con l apprendimento di idonei comportamenti e verifiche nell attività pratica, e di realizzare la formazione professionalizzante. 2. Sono insegnamenti del corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche definiti in relazione ai curricula di cui all art. 2 punto 5, nell ambito dei settori di seguito precisati: INF/0 IUS/07 Statistiche demografiche e sanitarie Organizzazione dei sistemi aziendali
12 IUS/0 Organizzazione dei sistemi aziendali L-LIN/2 Lingua inglese M-DEA/0 Pedagogia generale MED/0 Statistiche demografiche e sanitarie MED/03 Esperienze di osservazione MED/06 Esperienze di osservazione MED/0 Esperienze di osservazione MED/ Esperienze di osservazione MED/3 Esperienze di osservazione MED/5 Esperienze di osservazione MED/7 Esperienze di osservazione MED/20 Esperienze di osservazione MED/2 Esperienze di osservazione MED/22 Esperienze di osservazione MED/23 Esperienze di osservazione MED/24 Esperienze di osservazione MED/25 Esperienze di osservazione MED/33 Esperienze di osservazione MED/34 Esperienze di osservazione MED/35 Esperienze di osservazione MED/40 Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/42 Metodi epidemiologici di studio e programmazione e valutazione servizi sanitari Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/43 Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/44 Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/45 Deontologia infermieristica e ostetrica/o e regolamentazione dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Storia e filosofia avanzata dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Metodi della ricerca infermieristica e ostetrica/o Teoria e metodologia dell insegnamento delle scienze infermieristiche e ostetriche Progettazione, valutazione e direzione dei processi dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Prevenzione e assistenza per la salute di comunità MED/47 Deontologia infermieristica e ostetrica/o e regolamentazione dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Storia e filosofia avanzata dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Metodi della ricerca infermieristica e ostetrica/o Teoria e metodologia dell insegnamento delle scienze infermieristiche e ostetriche Progettazione, valutazione e direzione dei processi dell assistenza infermieristica e ostetrica/o Prevenzione e assistenza per la salute di comunità M-PED/0 Pedagogia generale M-PSI/05 Psicologia applicata alle dinamiche sociali e di gruppo SECS-P/07 Principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore sociosanitario
13 SECS-P/0 SEC-S/02 Organizzazione dei sistemi aziendali Statistiche demografiche e sanitarie Art. 7 Obbligo di frequenza. La frequenza a tutte le attività didattiche previste dal manifesto degli studi è obbligatoria. L introduzione di apposite modalità organizzative per studenti non impegnati a tempo pieno, prevista dal D.M. 3 novembre 999, n. 509, art., comma 7, lettera h), non è compatibile con le caratteristiche fortemente professionalizzanti del corso di laurea specialistica e con i vincoli orari ed organizzativi imposti dalla frequenza alle attività formative professionalizzanti. 2. Per essere ammesso a sostenere la relativa verifica di profitto, lo studente deve aver frequentato almeno il 75% delle ore di attività didattica formale e non formale previste per ciascuna attività formativa. In caso di mancato raggiungimento di tale livello di frequenza, il/i docente/i responsabile/i possono indicare attività formative alternative, anche in forma di autoapprendimento, che lo studente deve svolgere prima di essere ammesso all esame. La frequenza obbligatoria alle attività pratiche, di cui al presente Regolamento, non è sostituibile. Art. 8 Corsi curriculari. Le attività formative del corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche sono organizzate in semestri. 2. I corsi curriculari sono tenuti da uno o più docenti, in funzione degli obiettivi specifici assegnati a ciascun corso. Il corpo docente di ciascun corso è individuato annualmente secondo le procedure indicate nel presente Regolamento. 3. Nel caso di insegnamenti organizzati come corsi integrati, al cui svolgimento concorrono più settori scientifico-disciplinari con docenti diversi, deve essere comunque individuato tra loro il docente responsabile del corso integrato al quale compete, d intesa con gli altri docenti interessati, il coordinamento della didattica, delle modalità di verifica del profitto, delle prove d esame e delle relative registrazioni. 4. La struttura e l articolazione specifica di ciascun insegnamento e delle altre attività formative, con l indicazione di ogni elemento utile per gli studenti iscritti, sono specificati annualmente nel manifesto degli studi e nella guida ai corsi di studio predisposta dalla Facoltà. Art. 9 Attività professionalizzanti - tirocinio. L articolazione e l organizzazione delle attività pratiche professionalizzanti (tirocinio, stage, esperienze di osservazione, ecc.) sono demandate al corpo docente del corso di laurea specialistica, che predispone annualmente un piano dettagliato del loro svolgimento.
14 Art. 0 Attività formative a scelta dello studente: elettivi. Per essere ammesso a sostenere la prova finale, lo studente deve avere acquisito 09 CFU (oltre ai 80 derivanti dalla laurea), dei quali 7 per il curriculum Infermiere e 6 per il curriculum Ostetrica/o (oltre ai 9 derivanti dalla laurea) ottenuti frequentando attività formative liberamente scelte entro un ventaglio di proposte offerte annualmente dal corso di laurea specialistica o sottoposte dallo studente stesso all approvazione del Consiglio di Coordinamento didattico. 2. Le attività elettive proposte dal corso di laurea specialistica possono corrispondere a due tipologie diverse: - corsi di tipo seminariale, che prevedono studio autonomo; - attività pratiche e/o esperienziali, con un ridotto impegno di studio autonomo. 3. Le proposte di attività elettive redatte dai docenti devono contenere l indicazione degli obiettivi, delle modalità didattiche, del numero di studenti ammessi, del numero e delle date delle edizioni, delle modalità di svolgimento delle prove di verifica del profitto. Le proposte sono avanzate da docenti o gruppi di docenti e sottoposte all approvazione del Consiglio di Coordinamento didattico. 4. La frequenza alle attività elettive prescelte è obbligatoria e non può essere inferiore al 70%. Il mancato raggiungimento di tale livello di frequenza comporta la non ammissione alla verifica di profitto e la non acquisizione dei crediti relativi. 5. La verifica del profitto delle attività elettive dà luogo ad una valutazione di approvato/non approvato ed è effettuata da una commissione costituita dal/dai docenti responsabili dell attività stessa. Le modalità di tale verifica sono scelte dal/dai docente/i a seconda della tipologia dell attività elettiva ed approvate dal Consiglio di Coordinamento didattico, e possono consistere in colloqui, relazioni scritte, questionari, prove pratiche. Le date delle prove di verifica del profitto sono concordate con gli studenti e possono svolgersi anche al di fuori dei normali periodi d esame. 6. La verifica del profitto deve svolgersi entro la fine dell anno accademico nel quale l attività si è svolta. La frazione di C.F.U. propria dell attività elettiva si intende acquisita quando sia stata superata la relativa verifica di profitto. 7. Lo studente che, avendo frequentato una attività elettiva, rinunci a sostenere la verifica di profitto, non può acquisirne i crediti. Qualora la verifica di profitto non venga superata, lo studente può concordare con il docente di sostenerla in altra data oppure rinunciare a ripresentarsi; in tal caso non potrà acquisire alcun credito. 8. Le attività elettive, anche se assegnate ad un preciso anno di corso, non danno luogo a propedeuticità. 9. Gli studenti che intendano proporre attività elettive sono tenuti a indicare il tipo di attività, la sede, il periodo di svolgimento e la durata, il docente di riferimento che si assume la responsabilità dell attività, gli obiettivi che si intendono raggiungere, le modalità della verifica del profitto ed il numero di crediti di cui si richiede il riconoscimento. Le proposte devono essere sottoposte al vaglio e all approvazione al Consiglio di Coordinamento Didattico. 0. L attività didattica erogata dai docenti in attività elettive è riconosciuta come attività didattica a tutti gli effetti.
15 Art. Prova finale. Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento del titolo, lo studente deve aver acquisito 09 crediti formativi (oltre ai 80 derivanti dalla laurea). La prova finale, che consente di acquisire i restanti crediti formativi, consiste nella presentazione e discussione di una tesi scritta elaborata in forma originale dallo studente sotto la guida di un relatore. Tale attività è definita internato di laurea. 2. Lo studente che intenda svolgere l internato di laurea in una struttura esterna alla Facoltà deve presentare domanda al Presidente del Consiglio di Coordinamento didattico, indicando la struttura presso la quale intende svolgere l internato, l argomento oggetto dell elaborato, il docente esterno alla Facoltà responsabile della supervisione del lavoro, che, al momento della discussione, svolgerà il ruolo di correlatore. Il Presidente provvede a dare il nulla osta all inizio dell internato e a nominare un docente della Facoltà che seguirà il lavoro dello studente e svolgerà il ruolo di relatore al momento della discussione dell elaborato. 3. Per conseguire la laurea specialistica lo studente deve aver acquisito complessivamente 300 crediti. Art. 2 Verifica dell apprendimento. I corsi del curriculum danno luogo ad un unico esame di profitto, sempre individuale, la cui votazione è espressa in trentesimi. 2. Rientra nel percorso didattico al quale lo studente è tenuto ai fini della ammissione alla prova finale anche il superamento di prove di verifica, con giudizio di approvato o di riprovato. Il superamento delle prove di verifica comporta l acquisizione di crediti formativi nella misura così stabilita, come previsto dall art. 0 del presente Regolamento: - Attività a scelta dello studente (elettivi) 7 CFU per il curriculum Infermiere 6 CFU per il curriculum Ostetrica/o 3. Gli esami di profitto si svolgono esclusivamente in periodi liberi da altre attività didattiche, come previsto dall art. 3 del presente Regolamento. 4. Le commissioni per gli esami di profitto sono nominate dal Presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico. 5. Le modalità di verifica del profitto sono definite dai docenti responsabili di ciascun corso in accordo con i seguenti principi generali: a) i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi pubblicati prima dell inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie didattiche utilizzate durante il corso; b) l acquisizione da parte dello studente delle conoscenze previste da ciascun corso viene verificata attraverso prove scritte o colloqui orali, secondo quanto stabilito dai relativi docenti; c) l acquisizione da parte dello studente di abilità ed attitudini viene verificata mediante mediante soluzione di problemi ed elaborazioni di progetti di diversa complessità
16 Tutte le modalità di verifica devono essere rese pubbliche all inizio dell anno accademico, unitamente al programma dei relativi corsi. 6. Le prove orali devono essere pubbliche e quelle scritte devono prevedere la possibilità di verifica da parte dello studente. 7. Nel caso di prove scritte, è consentito allo studente di ritirarsi durante tutta la durata delle prove stesse; nel caso di prove orali, il ritiro può avvenire fino al momento antecedente la verbalizzazione della valutazione finale di profitto. 8. La commissione esaminatrice è tenuta a comunicare allo studente la valutazione dell esame prima di procedere alla verbalizzazione del voto. Lo studente ha diritto di rifiutare il voto proposto ritirandosi. 9. Non è consentita la ripetizione, con eventuale modifica della valutazione relativa, di un esame già verbalizzato. Art. 3 Semestri e periodi d esame. L anno accademico si articola in semestri, della durata media di 4 settimane. Le date di inizio e di fine dei semestri sono fissate annualmente dal Consiglio di Coordinamento didattico al momento della definizione del manifesto degli studi. 2. Gli esami, per gli studenti in corso, si svolgono in appositi periodi durante i quali sono sospese le altre attività didattiche. 3. Sono previsti tre periodi di esami: I periodo: dalla fine dei corsi del primo semestre al 28 febbraio, con prolungamento di una settimana entro il mese di aprile II periodo: dalla fine dei corsi del secondo semestre al 3 luglio; III periodo: dal settembre al 30 settembre, con un prolungamento di una settimana entro il 0 novembre. 4. In ciascuna dei periodi di esame devono essere fissati almeno due appelli, con un intervallo di almeno 2 settimane l uno dall altro. Nella settimana di prolungamento del primo e terzo periodo è previsto un solo appello. 5. Le date degli appelli sono fissate con almeno 60 giorni di anticipo rispetto allo svolgimento delle prove. Il calendario deve essere concordato tra i docenti dei corsi dello stesso semestre in modo da evitare sovrapposizioni e da facilitare al massimo l utilizzazione degli appelli da parte degli studenti. 6. La durata di ogni appello deve essere tale da consentire a tutti gli studenti che lo hanno pianificato di sostenere l esame in tale appello. Non sono ammessi appelli a numero chiuso. 7. Una volta fissata, la data d inizio di un appello non può essere anticipata.
17 8. Fatto salvo quanto previsto in materia di obblighi di frequenza e di propedeuticità, un esame può essere sostenuto in qualsiasi periodo a partire da quello immediatamente successivo alla fine del relativo corso. 9. Uno studente che non abbia superato un esame, può ripresentarsi ad un successivo appello, anche dello stesso periodo, purché siano trascorse almeno due settimane. 0. Per gli studenti ripetenti che abbiano già ottemperato agli obblighi di frequenza, per gli studenti fuori corso nonché per gli studenti del secondo anno che abbiano completato la frequenza a tutte le attività didattiche previste dal curriculum, possono essere fissati appelli anche al di fuori dei normali periodi d esame. Art. 4 Regolamentazione della progressione degli studenti. Il superamento degli esami del primo anno entro il periodo di recupero di novembre è condizione necessaria per l iscrizione e la frequenza ai corsi del secondo anno. 2. Lo studente che non abbia superato tutti gli esami del primo anno entro il termine del terzo periodo è iscritto al secondo anno come ripetente. La condizione di ripetente dura l intero anno accademico e viene modificata a partire dall anno accademico successivo alla regolarizzazione della posizione. 3. Nell anno accademico in cui è iscritto come ripetente, lo studente che abbia già assolto agli obblighi di frequenza può recuperare il debito d esame e frequentare i corsi elettivi, sostenendone i relativi esami. 4. Lo studente assume la qualifica di fuori corso qualora, pur avendo completato gli anni di iscrizione previsti, non abbia acquisito tutti i crediti richiesti per il conseguimento del titolo di laurea specialistica, come disposto dall art. 5, comma 9 del Regolamento didattico d Ateneo. Art. 5 Procedure per l attribuzione dei compiti didattici. Al Consiglio di Coordinamento didattico afferiscono i docenti universitari destinati dal Consiglio di Facoltà alla titolarità degli insegnamenti del Corso di laurea specialistica sulla base del settore scientifico disciplinare o di settore affine. 2. Il Consiglio di Coordinamento Didattico propone al Consiglio di Facoltà la nomina annuale di: a) docenti non universitari di norma tra il personale dipendente dalle strutture accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale e convenzionate con l Università. Tale nomina dopo l approvazione del Consiglio di Facoltà e del Senato Accademico e il ricevimento del nulla osta del Direttore Generale delle Aziende accreditate, viene disposto dal Rettore senza oneri per l Università; docenti non dipendenti da Università o strutture accreditate, reclutati sulla base di competenze specifiche.
18 3. L assunzione dell incarico di insegnamento obbliga i docenti alla osservanza dei compiti didattici, secondo le modalità proprie della formazione universitaria, e comporta la loro afferenza al Consiglio di Coordinamento Didattico. 4. I criteri di assegnazione annuale dei compiti didattici al personale non universitario tengono conto del curriculum formativo, della produzione scientifica e dell esperienza didattica e professionale dei candidati. Art. 6 Valutazione dell efficienza e dell efficacia didattica. Il corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche è sottoposto con frequenza annuale a valutazione da parte di studenti e docenti su: qualità della didattica, efficienza organizzativa, strutture didattiche, assistenza tutoriale, qualità e quantità dei servizi messi a disposizione degli studenti, facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell attività didattica, rendimento medio degli studenti determinato in base alla regolarità della progressione negli studi ed ai risultati conseguiti nel percorso formativo. 2. Il Consiglio di Coordinamento didattico, in accordo con il Nucleo di Valutazione dell Ateneo, indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e applica gli strumenti più idonei per la valutazione dell efficienza e dell efficacia didattica. Art.7 Riconoscimento dei crediti acquisiti presso altri corsi di laurea o altre Università. I Consigli di coordinamento didattico operano il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente proveniente da altro corso dell'università o da altra Università che ne abbia fatto richiesta, tenuto conto delle disposizioni del Senato accademico e del Consiglio di Facoltà, anche sulla base di specifici accordi interateneo e comunque sulla base di un documentato accertamento dei contenuti didattici e formativi corrispondenti ai crediti dei quali si chiede il riconoscimento. 2. I Consigli di coordinamento didattico possono riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri approvati dai Consigli di Facoltà di riferimento e dal Senato accademico, le conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso l'università.
19 TABELLA I Elenco dei corsi di insegnamento costituenti i curricula Corso integrato di Statistiche demografiche e sanitarie - Applicare le conoscenze dei sistemi operativi informatici per la gestione dei dati - Analizzare attraverso le conoscenze dei metodi della statistica descrittiva e inferenziale i fenomeni demografici e sanitari - INF/0 informatica - MED/0 statistica medica - SECS/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Crediti formativi universitari 6 - INF/0 informatica - MED/0 statistica medica - SECS/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Crediti formativi universitari 6,05 Corso integrato di Metodi epidemiologici di studio e programmazione e valutazione servizi sanitari - Comprendere, attraverso i metodi epidemiologici i bisogni sanitari della comunità e quelli prodotti dalla condizione femminile al suo interno e i fattori socio-culturali che li influenzano ai fini della programmazione dei servizi MED/42 Igiene generale e applicata Crediti formativi universitari 3 MED/42 Igiene generale e applicata Crediti formativi universitari 2 Corso integrato di Psicologia applicata alle dinamiche di gruppo e sociali - Comprendere e rielaborare i principi e le tecniche della relazione di aiuto e della conduzione dei gruppi - Approfondire le conoscenze delle influenze socio-culturali e biopsichiche sul comportamento umano come base per una migliore comprensione di sé e degli altri - Comprendere la conoscenza delle strategie utili a favorire i processi di integrazione multiprofessionali e multiculturali - M-PSI/05 Psicologia Sociale Crediti formativi universitari 3
20 - M-PSI/05 Psicologia Sociale Crediti formativi universitari 3 Corso integrato di Principi e strumenti di economia aziendale applicati al settore socio-sanitario - Acquisire i concetti base dell analisi economico-aziendale applicata ai sistemi sanitari (sanità pubblica, privata e privata accreditata); - Acquisire una visione unitaria sul funzionamento delle aziende e una capacità di osservare i fenomeni aziendali in ambito sanitario pubblico e privato privato accreditato; - Comprendere le specificità del settore sanitario (pubblico e/o privato, privato accreditato); - Comprendere come le funzioni manageriali possano contribuire al perseguimento delle finalità di azienda ASL/Ospedale e di sistema sanitario (pubblico e/o privato, privato accreditato) SECS-P/07 Economia aziendale Crediti formativi universitari 8 SECS-P/07 Economia aziendale Crediti formativi universitari 8 Corso integrato di Deontologia infermieristica e ostetrica/o e regolamentazione dell assistenza infermieristica e ostetrica/o - Sviluppare la capacità di analisi delle conoscenze e dei metodi della deontologia infermieristica e ostetrica/o tradizionale. - Acquisire la capacità di leggere criticamente le nuove tensioni nel rapporto fra professione infermieristica e ostetrica/o e società. - Acquisire una approfondita conoscenza sui contenuti e sui limiti degli impegni etici dell infermiere e dell ostetrica/o nel rapporto con la persona, finalizzata a perseguirne la salute e il benessere, a favorirne la partecipazione alle scelte assistenziali e a contribuire all equa ripartizione delle risorse. - Acquisire la capacità di analisi sistematica dei problemi etici rilevabili nella pratica infermieristica e ostetrica/o per esprimere ed orientare un comportamento professionale responsabile. - Comprendere il significato dell evoluzione storica della regolamentazione dell assistenza infermieristica e ostetrica/o in epoca contemporanea MED/45 Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche Crediti formativi universitari 9
21 MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Crediti formativi universitari 9 Corso integrato di Storia e Filosofia avanzata dell assistenza infermieristica e ostetrica/o - Acquisire la padronanza nell analisi dell evoluzione del pensiero assistenziale infermieristico e ostetrico nei diversi periodi storici e nelle diverse culture. - Acquisire le conoscenze avanzate inerenti l impianto metodologico di studio della storia interna ed esterna dell assistenza e dell assistenza infermieristica e ostetrica/o. - Approfondire lo studio sullo sviluppo della conoscenza e sulla classificazione epistemologica della disciplina infermieristica. - Acquisire le conoscenze dei modelli di valutazione delle teorie infermieristiche e ostetriche, per analizzarle criticamente e definirne le potenzialità di cambiamento della pratica professionale. - Sviluppare le conoscenze inerenti il processo di applicazione di teorie e modelli infermieristici e ostetrici, al fine di ipotizzarne un piano di sperimentazione MED/45 Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche Crediti formativi universitari 9 MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Crediti formativi universitari 9 Corso integrato di Programmazione, organizzazione, controllo nelle aziende sanitarie - Acquisire la capacità di comprendere il significato dei sistemi di programmazione e controllo dei risultati nell ambito dei processi di funzionamento delle aziende sanitarie sia in ambito pubblico che privato/privato accreditato - Acquisire la capacità di capirne la significatività dei sistemi e degli strumenti di programmazione e controllo rispetto alle finalità istituzionali e gestionali dell azienda sanitaria sia in ambito pubblico che privato/privato accreditato - Comprendere le relazioni tra i sistemi di programmazione e controllo ed i concetti di efficacia, efficienza ed economicità dell azienda sanitaria sia in ambito pubblico che privato/privato accreditato - Acquisire criteri mediante i quali leggere gli assetti organizzativi delle aziende sanitarie pubbliche, private/private accreditate, e le politiche adottate delle aziende sanitarie pubbliche e private/private accreditate in tema di risorse umane - SECS/P/0 Organizzazione aziendale - IUS/07Diritto del lavoro - IUS/0 Diritto amministrativo Crediti formativi universitari 6 - SECS/P/0 Organizzazione aziendale
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE PREMESSA, CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il Corso di Laurea in Specialistica/Magistrale
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE PREMESSA, CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il di Laurea Specialistica/Magistrale
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE PREMESSA, CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il di Laurea
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE ASSISTENZIALI
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE ASSISTENZIALI PREMESSA, CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il di Laurea
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE INDICE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE INDICE Art. - Ambito di applicazione Art. - Obiettivi formativi Art. 3 - Accesso al corso
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE PREMESSA, CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il di Laurea
LM/SNT1 - Scienze infermieristiche e ostetriche
A.A. 2016/2017 LM/SNT1 Scienze infermieristiche e ostetriche Info generali Presentazione del corso INFO Generali Classe Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Eventuale indirizzo internet del corso
Classe delle lauree magistrali in SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE
Classe delle lauree magistrali in SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati della classe della laurea magistrale nelle scienze infermieristiche
Ordinamento Didattico del Corso di Laurea in INFERMIERISTICA PEDIATRICA (Abilitante alla professione sanitaria di infermiere pediatrico)
Università degli Studi di Messina Facoltà di Medicina e Chirurgia Ordinamento Didattico del Corso di Laurea in INFERMIERISTICA PEDIATRICA (Abilitante alla professione sanitaria di infermiere pediatrico)
SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
Scheda informativa Università Classe Nome del corso SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria Data del DM di approvazione del ordinamento 07/11/2001
Classe SNT/1-Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
Page 1 of 5 Università Università degli Studi di BARI ALDO MORO Classe SNT/1-Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica Nome del corso di laurea Ostetricia
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA CHIMICA REGOLAMENTO DIDATTICO A.A.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA CHIMICA REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2008/09 Art. 1. Articolazione del corso di laurea Specialistica in
SNT_SPEC/1 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze infermieristiche e ostetriche
Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi di PADOVA SNT_SPEC/1 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze infermieristiche e ostetriche Data del DM di approvazione
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA ELETTRICA REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2009/10
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA ELETTRICA REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2009/10 Art. 1. Articolazione del corso di laurea Specialistica in Ingegneria Elettrica Presso la Facoltà di Ingegneria
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Chimica industriale, secondo l ordinamento didattico del corso di laurea stesso,
LM-SNT/1 Classe delle lauree magistrali in Scienze infermieristiche e ostetriche Ordinamento D.M. 270/04 Accesso
La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 2016-2017. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio Professioni Sanitarie (tel. 0321/660601 660627 660568)
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Scienze e tecnologie
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2014/15 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2014/15 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE (Classe LM/SNT1) Immatricolati dall'a.a. GENERALITA' Classe di laurea di
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Ingegneria Elettronica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Ingegneria Elettronica Classe di laurea n. L-8 (Ingegneria dell'informazione) Dipartimento Politecnico di Ingegneria
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza Classe di laurea magistrale LM-77 Dipartimento di riferimento DIES DM 270/2004,
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria Classe di laurea magistrale
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE. Classe LM-31 Ingegneria Gestionale
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE Classe LM-31 Ingegneria Gestionale Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento Didattico
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Facoltà di TRIENNALI MAGISTRALI... Infermieristica > Scienze infermieristiche e ostetriche Ostetricia... Fisioterapia Educazione professionale Logopedia Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in International Marketing, Management and Organization Classe di laurea magistrale n. LM-77
REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2006/07
Corso di studio: Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni Facoltà: Classe: Ingegneria II Sede di Cesena 9 Ingegneria dell informazione Obiettivi Formativi Specifici REGOLAMENTO DIDATTICO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016/17 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016/17 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE (Classe LM/SNT1) Immatricolati dall'a.a. 2011/2012 GENERALITA' Classe di
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE POLITICA E SOCIALE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE POLITICA E SOCIALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Comunicazione
STUDENTE. Contratto di Apprendimento Clinico. Stage I II III R
1 STUDENTE Università degli Studi di Torino Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Corso di Laurea in Infermieristica Sede di Asti Anno
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Comunicazione digitale, secondo l ordinamento didattico
trasformazione ai sensi del DM 19 febbraio 2009 convenzionale MEDICINA e CHIRURGIA
Università Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Codice interno all'ateneo del corso Il corso é Università degli Studi "G. d'annunzio" CHIETI-PESCARA L/SNT1 - Professioni sanitarie,
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Classe delle Lauree specialistiche Scienze infermieristiche ed ostetriche SNT_SPEC/1) REGOLAMENTO Sommario 1) Denominazione e classe
/2016, 4724 /I/3
Regolamento didattico - parte normativa del Corso di Laurea magistrale in SCIENZE PEDAGOGICHE (Classe LM-85 - Scienze pedagogiche) PEDAGOGIC SCIENCES Emanato con DR Rep. n. 19 /2016, prot. n. 4724 /I/3
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2017/18 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2017/18 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE (Classe LM/SNT1) Immatricolati dall'a.a. 2011/2012 GENERALITA' Classe di
Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in GIURISPRUDENZA Classe 22/S
Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in GIURISPRUDENZA Classe 22/S Art.1 Definizioni Nel seguito, quando non ulteriormente specificato, si intende: - per Università o Ateneo, l Università
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione
Psicologia clinica e della salute
Psicologia clinica e della salute Università Classe Nome del corso Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico Data di approvazione del consiglio
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 (Ingegneria meccanica) Dipartimento
LUMSA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
LUMSA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Classe n. 71/S delle lauree specialistiche in Scienze delle pubbliche amministrazioni Corso di laurea in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (D.M. 509/99) REGOLAMENTO
Scienze infermieristiche e ostetriche
L/20 D.R. n.5024 del 01.08.2011 Classe LM/SNT1 - Scienze infermieristiche e ostetriche Nome del corso Scienze infermieristiche e ostetriche Nome inglese Nursing and Midwifery Sciences Lingua in cui si
Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione
Corso integrato 1: Scienze Informatiche e Statistiche MED/01 - Statistica medica ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni SEC-S/02 - Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA
SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2018/2019 PIANO DI STUDI DEL CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE) Obiettivi del Corso di Studi Obiettivi
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2007/2008 CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE PROFESSIONALE
MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2007/2008 CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE PROFESSIONALE PREMESSA, CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il di Laurea in Educazione Professionale, appartenente alla Classe delle
PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI
Università di Parma Regolamento didattico del Corso di Studio PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI (Classe LM-50 secondo il D.M. n. 270/2004) Art. 1 - Denominazione del corso di studio e
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Architettura
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Architettura Classe di laurea magistrale n. LM-4 (Architettura) Dipartimento Politecnico
FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1
SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Scienze del servizio sociale b) corso di laurea in
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Scienze e tecnologie
Università degli Studi dell'insubria Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi dell'insubria Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE PROFESSIONALE (Abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale ) Presidente Prof. Simone
REGOLAMENTO DIDATTICO CORSI DI TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO PARTE NORMATIVA Art. 1 - Accesso 1. L attivazione dell anno di Tirocinio Formativo Attivo è subordinata alla previsione annuale di fabbisogno di
O/5 D.R. n del Scienze e tecniche psicologiche
O/5 D.R. n. 5024 del 1.08.2011 Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso L-24 - Scienze e tecniche psicologiche Scienze e tecniche psicologiche Psychological sciences and techniques
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale Classe di laurea magistrale n. LM-31 (Ingegneria gestionale) DM 270/2004,
MURST- DI 2 aprile Classi di laurea sanitarie - Allegato 1
Pagina 1 di 5 DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 2001 Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie (Pubblicato nel S.O. n. 136 alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016/17 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE ASSISTENZIALI
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016/17 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE ASSISTENZIALI (Classe LM/SNT3) Immatricolati dall'a.a. 2011/2012 GENERALITA'
CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA
CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Matematica, secondo l ordinamento didattico del corso di laurea stesso, quale definito
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Scienze della formazione primaria
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Scienze della formazione primaria Classe di laurea LM-85 bis - Scienze della formazione primaria DM 270/2004,
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN CHIMICA APPLICATA E AMBIENTALE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN CHIMICA APPLICATA E AMBIENTALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Chimica applicata e ambientale, secondo
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Lingue e Letterature straniere. Classe di laurea n.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Lingue e Letterature straniere Classe di laurea n. 11 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 1 Art. 1 Finalità 1.
a valere dall a.a
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE E BANCARIE (ECONOMICS AND BANKING) Classe L-33, Scienze Economiche (Emanato con D.R. n. 1828/2015 del 18.12.2015 pubblicato all Albo Online
Corso di Laurea Magistrale. SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE (Master of Science in Nursing)
La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 2017-2018. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio Professioni Sanitarie (tel. 0321/660601 660627 660568)
Data del DM di approvazione del ordinamento 28/04/2006 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 04/05/2006 didattico
Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di MESSINA Data del DM di approvazione del ordinamento 28/04/2006 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 04/05/2006
FACOLTA': Economia sede di Forlì CLASSE: LM-77 Scienze economico-aziendali
REGOLAMENTO DIDATTICO Corso di laurea magistrale in ECONOMIA E GESTIONE AZIENDALE FACOLTA': Economia sede di Forlì CLASSE: LM-77 Scienze economico-aziendali Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti
Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE
Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina e Chirurgia Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE LM/SNT/1 CLASSE DELLE LAUREE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento Didattico
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale Classe di laurea magistrale n. LM-31 (Ingegneria gestionale) Dipartimento
BIOLOGIA. Corso di Laurea magistrale in. (classe LM-6)
Corso di Laurea magistrale in BIOLOGIA (classe LM-6) Corso di laurea magistrale in Biologia (LM47, Classe LM-6) Informazioni generali Il Corso di laurea Magistrale in Biologia, attivato ai sensi del DM
Riepilogo. FISIOTERAPIA (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Page 1 of 6 Università Classe Nome del corso Riepilogo FISIOTERAPIA (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista) Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico Data del DR di emanazione
SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede di Forlì Corso di Laurea Magistrale in Economia e Gestione Aziendale
SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede di Forlì Corso di Laurea Magistrale in Economia e Gestione Aziendale Art. 1 Requisiti per l accesso al corso Requisiti curriculari Per frequentare proficuamente
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Matematica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Matematica Classe di laurea n. L-35 Scienze Matematiche Corso di laurea in Matematica Dipartimento di Scienze
ANNO ACCADEMICO 2017/2018 LAUREA TRIENNALE 3 ANNI. Ostetricia ABILITANTE ALLA PROFESSIONE DI OSTETRICA/O
ANNO ACCADEMICO 2017/2018 LAUREA TRIENNALE 3 ANNI Ostetricia ABILITANTE ALLA PROFESSIONE DI OSTETRICA/O IL CORSO IN BREVE Il Corso di laurea in Ostetricia si articola in tre anni, per un totale di 180
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in TRADUZIONE E MEDIAZIONE CULTURALE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in TRADUZIONE E MEDIAZIONE CULTURALE Classe di laurea magistrale LM-94 Traduzione specialistica
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2011/12 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2011/12 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE GENERALITA' Classe di laurea di appartenenza: SNT_SPEC/3
Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
ANNO ACCADEMICO 07/08 LAUREA MAGISTRALE ANNI Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche IL CORSO IN BREVE La finalità del Corso di laurea in Scienze delle professioni sanitarie tecniche
(Emanato con D.R. n. 618 del pubblicato all Albo on line di Ateneo in data e nel B.U. n. 129) a valere dall a.a.
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA E DELL INFORMAZIONE (Computer and Information Engineering) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione (Emanato con D.R. n. 618 del 07.06.2017
SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE REGOLAMENTO DIDATTICO
SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE REGOLAMENTO DIDATTICO 1. Definizione degli obiettivi formativi Il Corso di Laurea Magistrale
AREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO
AREA FORMAZIONE Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO - relazionali - di leadership - di programmazione - di organizzazione del lavoro - di autoformazione Obiettivi formativi specifici: alla
SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali
SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali Art. 1 Requisiti per l accesso al corso Conoscenze richieste per l accesso Per essere ammessi al corso di laurea
Manifesto degli Studi per l a. a. 2004/2005. Corso di Laurea specialistica in AMMINISTRAZIONI E POLITICHE PUBBLICHE (APP)
Manifesto degli Studi per l a. a. 2004/2005 Corso di Laurea specialistica in AMMINISTRAZIONI E POLITICHE PUBBLICHE (APP) Classe di appartenenza Accesso Scienze delle pubbliche amministrazioni (Classe 71/S)
SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Giurista di impresa e delle amministrazioni pubbliche
SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Giurista di impresa e delle amministrazioni pubbliche Art. 1 Requisiti per l accesso al corso Conoscenze richieste per l accesso Per essere ammessi al corso
UNIVERSITA DI FERRARA DIAPRTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE GUIDA AL TIROCINIO
UNIVERSITA DI FERRARA DIAPRTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE GUIDA AL TIROCINIO Anno accademico 2015/2016 1 1. FIGURA LAUREATO MAGISTRALE IN
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Lingue e letterature straniere. Classe di laurea: L-11
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Lingue e letterature straniere Classe di laurea: L-11 Dipartimento di riferimento: Lingue e Letterature, Comunicazione,
SCHEDA DI VALUTAZIONE APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO
Università degli Studi di Torino di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Dipartimento Area Materno Infantile Incidenti Malattie cardiovascolari Malattie cerebrovascolari Malattia diabetica Malattie
LIBRETTO DI TIROCINIO /
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche Area Medica LIBRETTO DI TIROCINIO / ڤ TIROCINIO LAUREA MAGISTRALE Scienze Riabilitative delle professioni
La formazione nelle lauree magistrali delle professioni sanitarie
La formazione nelle lauree magistrali delle professioni sanitarie Dott.ssa Vanda Lanzafame, Dirigente Ufficio VI Esami di Stato e Dottorati Direzione generale per lo studente, lo viluppo e l intrenazionalizzazione
Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia e Commercio
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Economia e Commercio Classe di laurea n. L-33 Scienze economiche DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD 1 Art.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza Classe di laurea magistrale n.. DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Mediazione culturale. Classe di laurea L-12
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Mediazione culturale Classe di laurea L-12 Dipartimento di riferimento: Lingue e Letterature, Comunicazione,
Scienze infermieristiche ed ostetriche
ANNO ACCADEMICO 2017/2018 LAUREA MAGISTRALE 2 ANNI Scienze infermieristiche ed ostetriche IL CORSO IN BREVE Il Corso di studio prevede 120 CFU in due anni di corso. La didattica, sviluppata in presenza