CONTRIBUTI SISTRI 2011

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1 CONTRIBUTI SISTRI 2011 Ricordiamo a tutte l aziende iscritte al SISTRI che entro il 30 aprile p.v. dovranno essere versati i contributi annuali di iscrizione. Il contributo si riferisce all anno solare di competenza, indipendentemente dal periodo di effettiva fruizione del servizio; l importo e le modalità sono quelle pubblicate nell allegato II del Testo Unico Sistri (D.M. 18 febbraio 2011, n.52). Qualora, al momento del pagamento del contributo annuale, sia certo che il numero dei dipendenti occupato sia modificato rispetto all anno precedente in modo da incidere sull importo del contributo dovuto, è possibile indicare il numero relativo all anno in corso, previa dichiarazione al SISTRI. Riportiamo di seguito le modalità di pagamento, le tabelle degli importi e le modalità di calcolo del numero dei dipendenti occupato. presso qualsiasi ufficio postale: MODALITÀ DI PAGAMENTO mediante versamento dell'importo dovuto sul conto corrente postale n , intestato alla Tesoreria di Roma Succursale Min. Ambiente SISTRI D.M Min. Amb. DG Tut. Ter. Via C. Colombo, ROMA In particolare, nella causale di versamento occorrerà indicare: contributo SISTRI/anno 2011; il codice fiscale dell'operatore; il numero di pratica SISTRI; presso gli sportelli del proprio istituto di credito: mediante bonifico bancario alle coordinate IBAN: IT56L Beneficiario: TESOR. DI ROMA SUCC.LE MIN.AMBIENTE SISTRI D.M MIN.AMB.DG TUT.TER.VIA C.COLOMBO ROMA CODICE FISCALE In particolare, nella causale di versamento occorrerà indicare: contributo SISTRI/anno 2011; il codice fiscale dell'operatore; il numero di pratica SISTRI;

2 IMPORTI DA VERSARE RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI PER CATEGORIA DEI SOGGETTI OBBLIGATI (VOLUTAMENTE ESCLUSI IMPRENDITORI AGRICOLI E LA REGIONE CAMPANIA) PRODUTTORI/DETENTORI. PERICOLOSI NON PERICOLOSI ADDETTI per unità locale < (*) da 11 a da 51 a da 251 a > (*) I produttori di rifiuti non pericolosi con un numero di addetti inferiore ai dieci dipendenti potranno scegliere se aderire o meno al SISTRI N.B. Tra i produttori di rifiuti pericolosi rientrano anche coloro che effettuano entrambe le operazioni e cioè la produzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi ENTI E IMPRESE PRODUTTORI RIFIUTI PERICOLOSI ADDETTI PER UNITÀ LOCALE QUANTITATIVI ANNUI CONTRIBUTO Da 1 a 5 Fino a 200 kg 50 Da 1 a 5 Oltre 200 e fino a 400 kg 60 Da 6 a 10 Fino a 400 kg 60 IMPRENDITORI AGRICOLI Da 1 a 5 Fino a 200 kg 30 Da 1 a 5 Oltre 200 e fino a 400 kg 50 Da 6 a 10 Fino a 400 kg 50 COMUNI CON MENO DI 5000 ABITANTI 60 TRASPORTATORI CONTRIBUTO. PERICOLOSI NON PERICOLOSI Quantità annua autorizzata. Trasportatori di cui all'art c. 8 dlgs 152/2006 inferiore a tonn superiore o uguale a tonn. e inferiore a tonn. superiore o uguale a tonn. e inferiore a tonn. superiore o uguale a tonn. e inferiore a tonn. superiore o uguale a tonn. e inferiore a tonn superiore o uguale a tonn

3 PER OGNI MEZZO DI TRASPORTO TRASPORTATORI CONTRIBUTO. PERICOLOSI NON PERICOLOSI Trasportatori di cui all'art. 212 c.8 dlgs 152/ fino a due veicoli 100 per ogni veicolo. oltre i due veicoli 150 per ogni veicolo DISCARICHE (D1, D5, D12) CONTRIBUTO Quantità in tonnellate/anno PERICOLOSI NON PERICOLOSI INERTI < tra e tra e tra e tra e tra e tra e > DEMOLITORI E ROTTAMATORI Quantità in tonnellate/anno CONTRIBUTO < tra e tra e tra e tra e oltre FRANTUMATORI Quantità in tonnellate/anno CONTRIBUTO < tra e tra e tra e tra e tra e oltre

4 INCENERITORI RIFIUTI PERICOLOSI (D10) Quantità in tonnellate/anno CONTRIBUTO < tra e tra e tra e tra e oltre INCENERITORI RIFIUTI NON PERICOLOSI (D10) Quantità in tonnellate/anno CONTRIBUTO < tra e tra e tra e tra e oltre IMPIANTI DI COINCENERIMENTO (R1). Quantità in tonnellate/anno PERICOLOSI NON PERICOLOSI. < tra e tra e tra e tra e oltre IMPIANTI DI RECUPERO DI MATERIA (R2, R3, R4, R6, R7, R8, R9)*. Quantità in tonnellate/anno PERICOLOSI NON PERICOLOSI. < tra e tra e tra e

5 tra e oltre *Inclusi gli impianti produttivi di recupero ATTIVITA' DI RECUPERO (R5, R10, R11, R12, R13) E DI SMALTIMENTO (D2, D3, D4, D6, D7, D13, D14, D15) Quantità in tonnellate/anno PERICOLOSI NON PERICOLOSI. < tra e tra e tra e tra e oltre IMPIANTI DI TRATTAMENTO CHIMICO FISICO E BIOLOGICO (D8, D9)* Quantità in tonnellate/anno PERICOLOSI NON PERICOLOSI. < tra e tra e tra e tra e oltre * Inclusi gli impianti di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E DI DIGESTIONE ANAEROBICA (R3). CONTRIBUTO Quantità in tonnellate/anno NON PERICOLOSI < tra e tra e tra e tra e oltre

6 CONSORZI INTERMEDIARI ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E LORO SOCIETA' DI SERVIZI CONTRIBUTO UNICO ANNUO CONTRIBUTO UNICO ANNUO CONTRIBUTO UNICO ANNUO TERMINALISTI, OPERATORI LOGISTICI E RACCOMANDATARI MARITTIMI CONTRIBUTO UNICO ANNUO. CENTRO RACCOLTA / PIATTAFORMA CONTRIBUTO UNICO ANNUO A) Per le imprese, ad esclusione di quelle di raccolta e trasporto dei rifiuti, il contributo, determinato in relazione alla tipologia di rifiuti (pericolosi e non pericolosi) ed alle quantità degli stessi, è dovuto: per ciascuna unità locale e per la sede legale, qualora quest'ultima produca e/o gestisca rifiuti; per ciascuna operazione di recupero o smaltimento svolta all'interno dell'unità locale o della sede legale, qualora quest'ultima produca e/o gestisca rifiuti. Per le unità locali in cui insistano più unità operative da cui originano in maniera autonoma rifiuti per le quali, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), è stato richiesto un dispositivo per ciascuna unità operativa, il calcolo dei contributi è effettuato per ciascuna unità operativa. B) Per le imprese che producono sia rifiuti pericolosi che rifiuti non pericolosi, si applica il contributo relativo ai rifiuti pericolosi. C) Per gli impianti che gestiscono sia rifiuti pericolosi sia rifiuti non pericolosi, sia rifiuti urbani, il contributo dovuto è dato dalla sommatoria del contributo corrispondente alla quantità di rifiuti pericolosi, del contributo corrispondente alla quantità di rifiuti non pericolosi e del contributo corrispondente alla quantità di rifiuti urbani (equiparati, ai fini del pagamento, ai rifiuti non pericolosi). Per le discariche il contributo è versato con riferimento alla categoria autorizzata (inerti, non pericolosi o pericolosi). Le seguenti tipologie di impianti: discariche (D1, D5, D12); demolitori/rottamatori; frantumatori; inceneritori (D10); impianti di coincenerimento (R1); impianti di trattamento chimico-fisico e biologico (D8, D9); impianti compostaggio e di digestione anaerobica; impianti di recupero di materia (R2, R3, R4, R6, R7, R8, R9); sono considerate, ai fini del pagamento del contributo, come una unica "attività di gestione dei rifiuti" (articolo 7, comma 2, del regolamento). Pertanto, una unità che effettua, nell'ambito dello stesso impianto, più operazioni di recupero/smaltimento è tenuta a versare, comunque, una sola volta il contributo. Per le "attività di recupero (R5, R10, R11, R12, R13) e smaltimento (D2, D3, D4, D6, D7, D13, D14, D15)" il contributo è dovuto per ogni operazione di recupero e/o smaltimento svolta nell'unità locale; in tale ipotesi nel modulo di iscrizione dovranno essere compilate tante sezioni 2A quante sono le attività di recupero e/o smaltimento svolte nell'unità locale o operativa di riferimento. Per i demolitori, i rottamatori e i frantumatori, il contributo da versare è quello previsto per la specifica attività svolta (demolitore/rottamatore, frantumatore), indipendentemente dalla tipologia di rifiuti trattati (pericolosi o non pericolosi) e dalle diverse operazioni di recupero e/o smaltimento effettuate dall'impianto. Il contributo è versato sulla base della quantità dichiarata di rifiuti trattati. Le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti e che risultino produttori di rifiuti di cui all'articolo 184, comma 3, lettera g), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, sono tenuti ad iscriversi sia nella categoria dei gestori che in quella dei produttori e a versare i contributi per ciascuna categoria di appartenenza. D) per le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti, il contributo è dovuto per la sede legale, per le eventuali unità locali per le quali si sia scelto di richiedere il dispositivo USB e per ciascun veicolo a motore adibito al trasporto di rifiuti. Per le imprese che trasportano sia i rifiuti pericolosi che non pericolosi, il contributo relativo alla sede legale è dato

7 dalla sommatoria del contributo dovuto per il quantitativo autorizzato di rifiuti non pericolosi e del contributo dovuto per il quantitativo autorizzato di rifiuti pericolosi. Nel caso di veicoli adibiti sia al trasporto di rifiuti pericolosi che al trasporto di rifiuti non pericolosi, il contributo per i veicoli è dovuto unicamente per l'importo relativo ai rifiuti pericolosi. E) Per le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti di cui all'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, il contributo è dovuto in base alla categoria dei produttori di appartenenza; esse, inoltre, sono tenute a versare il contributo per ciascun veicolo adibito al trasporto di rifiuti, pari ad euro cento per i primi due veicoli ed ad euro centocinquanta oltre i due veicoli. Qualora l'impresa utilizzi lo stesso veicolo ai sensi dei commi 5 e 8 dell'articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, si applica il contributo previsto peri veicoli adibiti ai trasporti ai sensi del predetto comma 5. H) Per i consorzi, gli intermediari, i terminalisti, gli operatori logistici, i raccomandatari marittimi, i centri di raccolta comunali, le piattaforme, le associazioni imprenditoriali e società di servizi di diretta emanazione delle stesse, il contributo dovuto è determinato con riferimento alla specifica categoria. CALCOLO DIPENDENTI OCCUPATI - ULA Il numero di dipendenti ha rilevanza ai fini del calcolo dei contributi per le unita locali e viene espresso in ULA (Unità Lavorative Annue). Art. 188 ter del D.Lgs 152/2006: il numero dei dipendenti è calcolato con riferimento al numero delle persone occupate nell unità locale dell ente o dell impresa con una posizione di lavoro indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale, con contratto di apprendistato o contratto di inserimento), anche se temporaneamente assenti (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni, eccetera). I lavoratori stagionali sono considerati come frazioni di unità lavorative annue con riferimento alle giornate effettivamente retribuite. Per il calcolo dei lavoratori dipendenti si fa riferimento alle metodologie di calcolo delle Unità Lavorative Annue così come stabilite dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 Aprile In base a tale decreto, ai fini del calcolo delle ULA i dipendenti occupati part-time sono conteggiati come frazione di ULA in misura proporzionale al rapporto tra le ore di lavoro previste dal contratto part-time e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento. Ad esempio, qualora il contratto di riferimento preveda l'effettuazione di 36 ore settimanali e quello part-time di 18, il dipendente viene conteggiato pari a 0,5 ULA per il periodo di lavoro; qualora il contratto di riferimento preveda l'effettuazione di 40 ore settimanali e quello part-time di 28, il dipendente viene conteggiato pari a 0,7 ULA per il periodo di lavoro. Nei casi di assenza prolungata (maternità e malattie lunghe) verrà conteggiata una sola unità lavorativa anche nel caso in cui il datore di lavoro abbia provveduto a sostituire l'assente mediante la stipulazione di un contratto a termine. Si considerano dipendenti dell impresa anche i proprietari gestori (imprenditori individuali) ed i soci che svolgono attività regolare nell impresa; con riferimento a questi ultimi gli stessi devono percepire un compenso per l attività svolta diverso da quello di partecipazione agli organi amministrativi della società. Al fine del calcolo in termini di ULA il socio che percepisce tali compensi viene considerato una ULA a meno che il contratto che regola i rapporti tra la società ed il socio stesso specifichi una durata inferiore all anno (in tal caso si calcola la frazione di ULA). Per il calcolo dei lavoratori autonomi e parasubordinati, questi vanno conteggiati: come frazione di ULA in misura proporzionale al rapporto tra le ore di lavoro previste dal contratto come parasubordinato o lavoratore autonomo e quelle fissate dal contratto collettivo di riferimento. Con la dizione lavoro indipendente si indicano le posizioni di lavoro autonomo che prevedono una diretta relazione tra datore di lavoro e prestatore di lavoro.

8 Ai fini del SISTRI vanno prese in considerazione le sole prestazioni che abbiano caratteristiche stabilità e continuità, anche se fornita in maniera indipendente, con esclusione, quindi, delle forme occasionali di collaborazione lavorativa. In base a quanto sopra devono essere computate, tra i soggetti che rientrano nel numero di dipendenti, le seguenti figure: - lavoratori dipendenti (comprendendo anche quelli assenti con diritto alla conservazione del posto di lavoro; in tal caso, in una situazione di assenza prolungata, viene conteggiata una sola unità lavorativa anche nel caso in cui il datore di lavoro abbia provveduto a sostituire l assente mediante la stipulazione di un contratto a termine); - lavoratori parasubordinati con contratto di durata superiore a 30 gg/anno (rientrano nella fattispecie i lavoratori con contratti a progetto e contratti di collaborazione coordinata e continuativa; vanno, altresì, conteggiati i lavoratori autonomi che prestino in modo continuativo la loro attività professionale esclusivamente nell unità locale); - lavoratori autonomi con una presenza stabile e continuativa nell unità locale (superiore a 30 gg/anno); - lavoratori stagionali (va considerata la generalità dei rapporti a termine, con inclusione dei lavoratori a part-time con conteggio dei giorni in funzione dell entità dell orario previsto; vengono, in analogia, considerati anche i lavoratori interinali con loro riproporzionamento in base alle giornate di lavoro); - stagisti; devono, invece, essere escluse dal computo le seguenti figure: - lavoratori autonomi con presenza non continuativa nell unità locale (inferiore a 30gg/anno); - lavoratori in somministrazione; - lavoratori occasionali (fino a 30 giorni nell arco di un anno solare); - lavoratori distaccati presso altra azienda o sede per un periodo superiore a 6 mesi; - lavoratori che operano in virtù di contratti di appalto. Va inoltre ricordato che per calcolare il numero di dipendenti della singola unità locale occorre fare riferimento al numero medio degli addetti nell anno solare precedente a quello a cui si riferisce il pagamento del contributo, indipendentemente dalla chiusura del bilancio.

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