P.I. Relazione Programmatica COMUNE DI TERRAZZO PROVINCIA DI VERONA. Elaborato. Scala DATA: 10/06/2013. Adottato con Del. C.C. Approvato con Del. C.C.

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1 COMUNE DI TERRAZZO PROVINCIA DI VERONA P.I. Elaborato 2 Scala Relazione Programmatica COMUNE DI TERRAZZO Il Sindaco Sabrina Chinaglia Adottato con Del. C.C. Approvato con Del. C.C. UFFICIO TECNICO COMUNALE Geom. Antonio Granzarolo IL PROGETTISTA STUDIO ASSOCIATO ZANELLA Dott. Pian. Terr.le Alice Zanella Architettura e Urbanistica Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic. (VI) Tel Fax info@studiozanella.it ANALISI AGRONOMICHE E AMBIENTALI Dott. Agr. Gino Benincà Dott. Agr. Pierluigi Martorana Dott. P.a. Giacomo De Franceschi Realizzazione informatica: Studio Associato Zanella DATA: 10/06/2013

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3 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. INDICE 1. IL P.I. NELLA LEGISLAZIONE URBANISTICA VIGENTE P.I. E P.A.T.I FINALITA, CONTENUTI E EFFICACIA DEL P.I ELABORATI DEL PI MODALITA DI INTERVENTO DEL PI DIMENSIONAMENTO S.A.U COMPATIBILITA IDRAULICA VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 3

4 1. IL P.I. NELLA LEGISLAZIONE URBANISTICA VIGENTE La nuova Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 per il governo del territorio ha introdotto un nuovo concetto di pianificazione urbanistica comunale prevedendo la sostituzione del vecchio Piano Regolatore Generale - P.R.G., introdotto dalla ex L.R. 61/85, con un nuovo Piano Regolatore Comunale che si articola nei seguenti due strumenti urbanistici: - il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) o Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI) se redatto da più Comuni, costituito da disposizioni strutturali e strategiche; - il Piano degli Interventi (P.I.) contenente disposizioni operative, come il vecchio P.R.G. In particolare, come previsto dall art. 12 della L.R. 11/04, commi 2 e 3: - il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) o Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI) se redatto da più Comuni è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale, individuando le specifiche vocazioni e le invarianti di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livello superiore ed alle esigenze dalla comunità locale; - il Piano degli Interventi (P.I.) è lo strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del PAT o PATI, individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità.

5 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. 2. P.I. E P.A.T.I. La nuova L.U.R. 11/2004 e s.m. e i. prevede all'art. 12 che la pianificazione urbanistica si esplichi mediante il Piano Regolatore Comunale P.R.C., articolato in disposizioni strutturali, contenute nel Piano di Assetto del Territorio (PAT o PATI se Piano Intercomunale) ed in disposizioni operative, contenute nel Piano degli Interventi (P.I.). Il primo comma dell'art. 17 della L.R. 11/04 stabilisce che il P.I. si rapporta con il bilancio pluriennale comunale, con il programma triennale delle opere pubbliche e con gli altri strumenti settoriali previsti da leggi statali e regionali e si attua attraverso interventi diretti o per mezzo di Piani Urbanistici Attuativi (P.U.A.). Considerato che il Comune di Terrazzo con il Comune di Bevilacqua (VR) hanno espresso la volontà di redigere un Piano di Assetto del Territorio Intercomunale al fine di risolvere tematiche sovracomunali comuni e che il P.A.T.I. è approvato e vigente a seguito del seguente iter urbanistico, limitatamente al comune di Terrazzo, avvenuto: - con Deliberazione di Giunta Comunale n. 19 del , esecutiva a tutti gli effetti, il Comune di Terrazzo (VR), ha adottato il Documento preliminare e lo schema di accordo; - con nota n /470 in data è stato acquisito il parere del Dirigente della Direzione Urbanistica e in data e stato sottoscritto l'accordo di pianificazione ai sensi dell'art. 15 della LR n. 11/2004 tra i Comuni di Terrazzo e Bevilacqua (VR) e la Regione del Veneto, e in data è stato sottoscritto l Accordo Integrativo con la Provincia di Verona; - con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 19 del il Comune di Terrazzo ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale; - In data , ai sensi dell'art. 15, comma 6, della LR 11/2004, si è riunita, presso la presso gli Uffici della Regione Veneto Direzione Urbanistica in Venezia, la Conferenza di Servizi, che ha approvato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale dei Comuni di Terrazzo e Bevilacqua facendo proprie le conclusioni di cui alla Valutazione Tecnica Regionale (V.T.R.) n.143 del e gli atti in essa richiamati. Per quanto riguarda le osservazioni pervenute, la Conferenza dei Servizi si è conformata integralmente al parere della V.T.R. Il parere favorevole è stato espresso sugli elaborati, adottati con la deliberazione di Consiglio sopraccitata, da aggiornarsi a seguito dell'accoglimento delle osservazioni pervenute e delle integrazioni apportate a seguito della Valutazione Tecnica Regionale e del parere della Commissione regionale VAS, costituenti il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale dei Comuni di Terrazzo e Bevilacqua. La Conferenza ha pertanto demandato al Sindaco del comune capofila l'onere di inviare alla Regione Veneto copia degli elaborati aggiornati alle decisioni assunte dalla Conferenza di Servizi, per la ratifica di cui all'art. 15, comma 6, della LR 11/2004; - l approvazione del P.A.T.I. è stata ratificata con Delibera di Giunta Regionale del Veneto n in data e pertanto il P.A.T.I. è entrato in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regionale n. 95 del 21 dicembre 2010; e tenuto conto che: - il Piano Regolatore Generale vigente acquista, ai sensi del 50 comma dell'art. 48 della L.R. 11/04, il valore e l'efficacia del P.I. per le sole parti compatibili con il P.A.T.I.; Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 5

6 il P.I. di Terrazzo è stato redatto in coerenza e attuazione del P.A.T.I. approvato e ha individuato e disciplinato gli interventi di valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi e il loro completamento.

7 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. 3. FINALITA, CONTENUTI E EFFICACIA DEL P.I. In generale, ai sensi dell'art. 12 della L.R. 11/04 il P.I. è lo strumento urbanistico operativo che, in coerenza e in attuazione del P.A.T.I., ha la finalità di individuare e disciplinare gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio, programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità. Il Piano degli Interventi è lo strumento generale comunale di natura operativa, pianificatoria e programmatica che sostituisce il P.R.G. mantenendo, dopo attenta verifica di compatibilità con il P.A.T.I., una parte dei suoi contenuti. E da precisare che il presente e primo P.I. non affronta tutti i tematismi di Piano ma quelli di carattere più urgente, in recepimento delle scelte strategiche del P.A.T.I.. Inoltre il vigente P.R.G., a seguito dell'entrata in vigore del P.A.T.I., acquisisce il valore e l efficacia del P.I. e pertanto il completamento delle previsioni inattuate potrà procedere senza ricorrere a nuove progettazioni. In particolare le priorità di questo primo Piano degli Interventi, tenuto conto del P.A.T.I. e di quanto stabilito dalla Legge Regionale 11/2004 e s.m.i., sono state finalizzate a rispondere alle attuali e reali necessità sociali e urbanistiche del Comune di Terrazzo. Considerato che decorsi cinque anni dall entrata in vigore del Piano le previsioni dello stesso P.I., ai sensi dell art. 18, comma 7, L.R. 11/2004, decadono se non ancora approvate, e che pertanto il Piano deve essere mirato a soddisfare le reali ed attuali esigenze del territorio, al fine di rispondere in modo più adeguato possibile a tali esigenze, si è ritenuto opportuno far partecipare la popolazione e gli enti locali alla pianificazione prima dell adozione del Piano, al fine di definire le scelte e le priorità dello stesso Piano secondo principi di massima trasparenza e equità, mediante: la divulgazione di avvisi pubblici al fine di: - rendere noto che l amministrazione comunale stava provvedendo alla redazione del primo Piano degli Interventi. A tal fine è stata redatta una concertazione presentazione dei principali e generali contenuti del PI con la popolazione il 22 settembre 2011; - avvisare che tutti i cittadini potevano formulare le proprie richieste e necessità territoriali mediante la compilazione di un apposito modulo di richiesta reperibile dal Comune, che è stato valutato prima della predisposizione del Piano degli Interventi. La suddetta formulazione di proposte di intervento da parte dei privati ha permesso, successivamente, di valutare le proposte e richieste pervenute e, se ritenute compatibili con il P.A.T.I. e pertinenti agli obiettivi e ai contenuti del P.I., di recepirle nel Piano stesso; la vari incontri con i tecnici operanti nel territorio e/o privati, al fine di: - illustrare i pareri alle richieste pervenute, ovvero se ritenute accoglibili o non accoglibili; - chiedere eventuali integrazioni e/o delucidazioni alle richieste pervenute; - spiegare gli indirizzi ed i contenuti generali ed i principi normativi primi del P.I.; - esporre le modalità di calcolo della perequazione e credito edilizio rispetto alle diverse tipologie di interventi di trasformabilità del territorio da indicare nel PI; Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 7

8 - fornire la bozza dell accordo pubblico privato da proporre al Comune rispetto alle richieste ritenute accoglibili. Una volta stabilite le linee guida relative alla costruzione della città pubblica per gli ambiti considerati, nonché valutate le proposte dei privati ritenute accoglibili e sottoscritti gli accordi per tutte le trasformazioni urbanistiche richieste, si è proceduto alla redazione del Piano, che affronta in particolare gli obiettivi, contenuti e priorità specificate qui di seguito: a) aggiornare e individuare il sistema delle Fasce di rispetto, dei Vincoli, della Rete Natura 2000, della pianificazione di livello superiore compreso il nuovo P.A.I. (artt delle N.T.O.). In particolare rispetto al PATI sono stati aggiornati in base alla legislazione vigente in materia e in base allo studio agronomico, le fasce di rispetto degli allevamenti zootecnici intensivi (art. 42); b) individuare e disciplinare il Sistema degli elementi di interesse storico ambientale e di tutela paesaggistico ambientale di cui aagli artt delle N.T.O., anche in recepimento e aggiornamento gli elementi del P.R.G. in particolare: 1. individuate le Ville di cui alla pubblicazione dell Istituto Regionale per le Ville Venete (art. 30 delle NTO), quali: - Villa Fascinato; - Villa Cà Nogarola; - Palazzo Tomelleri, Degan; - Villa Adele, Brizzi; - Casa Bottagisio per la quale viene fatto salvo quanto previsto per la Corte rurale di antica origine n. 12 di cui all art. 33 delle NTO norme. 2. indicati come Altri edifici o elementi con valore storico ambientale tutti quegli edifici che rivestono particolare interesse storico ambientale, in recepimento al PATI. Per gli elementi di cui alle lett. a e b sopra, se non già normati dal PI, in recepimento al vecchio PRG, fintantoché una apposita Variante al PI non detta specifica disciplina a tali beni, sono limitati interventi descritti al relativo art. 30 delle NTO 3. indicato e tutelato in recepimento al PATI, quale contesto figurativo dei complessi monumentali e/o storici presenti quello di Corte Bottagisio rappresentate lo spazio scoperto circostante che, oltre a possedere in sé e per sé valore storico-ambientale, concorre a comporre l immagine storica dei fabbricati di cui all art. 31 delle NTO 4. recepimento e aggiornamento rispetto al P.R.G. della zonizzazione Edifici significativi con indicazione nelle tavole di P.I. dei rispettivi gradi di intervento (lettere A, B, C, D e E) di cui all art. 32 delle N.T.O.; 5. recepimento e aggiornamento rispetto al P.R.G. dell individuazione delle Corti rurali di antica origine con lo stralcio dell indicazione della corte n.11 in quanto i fabbricati non sono più esistenti, sia dalle tavole di P.I. sia dall Elaborato n.10 di P.I. recepito come tale dal P.R.G.; 6. recepimento della Variante parziale di P.R.G. di cui alla D.C.C. e n.13 del e di cui alla rispettiva D.G.R. n.704 del , relativa al centro storico, con indicazione dei relativi gradi di protezione (grado 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8) di cui all art. 10 delle N.T.O.;

9 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. c) recepire ed aggiornare la suddivisione delle Zone Territoriali Omogenee per l'intero territorio comunale del P.R.G., prevedendo alcuni aggiustamenti e completamenti per alcune ZTO al fine di rispondere alla reale situazione di fatto e in recepimento alle Varianti parziali di P.R.G. di cui alle D.C.C. n.12 e n.13 del e di cui alle rispettive D.G.R. n.703 e n.704 del Tali aggiustamenti e modifiche sono descritte dettagliatamente alla colonna Interventi del PI e relativi accordi al cap. 2.1 dell Elab. n. 6 Verifica del dimensionamento; d) aggiornare in base alla L.R. 11/2004 e s.m.i. la Zona agricola E non recependo la suddivisione delle sottozone di P.R.G., ma disciplinandola ai sensi degli artt delle NTO (vedasi anche Elaborati agronomici), redigendo un Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale (vedi Elaborato n. 5) da seguire in caso di intervento in Zona agricola; e) recepire ed aggiornare le Zone a servizi F1, F2, F3, F4 del vecchio P.R.G., anche il verde di quartiere, e definire la dotazione minima aree per servizi adeguata alla L.R. 11/2004 e a quanto previsto dal P.A.T.I. e le opere di urbanizzazione, distinte in primarie e secondarie (Titolo VII e Elab. n. 6 Verifica del dimensionamento). In particolare viene indicata, rispetto al vecchio PRG: a. due nuove ZTO F2 in corrispondenza delle aree cimiteriali del capoluogo Terrazzo e della frazione di Begosso; b. in recepimento al PATI, la nuova area F3.4 relativa all ambito per la formazione dei parchi e delle riserve naturali di interesse comune di cui all art delle NTO; f) individuare nuove ZTO mediante riclassificazione di quelle dell ex PRG o completamenti delle ZTO residenziali esistenti in base agli accordi pubblico privati sottoscritti, ed in particolare: a. ampliamento della Z.T.O. C1/3 esistente (accordo n.1) a seguito riclassificazione da Z.T.O. Verde di quartiere (superficie da CTR mq), prevedendo una possibilità edificatoria diretta di max 500 mc (vedi Tabella specifica art e Elab. 6. Verifica dimensionamento); b. modesto ampliamento dell esistente Z.T.O. B/12 (accordo n.2) per una superficie di mq 615 a seguito riclassificazione da Z.T.O. C/2 di espansione (vedi Tabella specifica art e Elab. 6. Verifica dimensionamento); c. previsione nuova Z.T.O. C2.2/4 con obbligo di PUA di iniziativa pubblica la cui attuazione è descritta alla specifica Tabella Specifica Z.T.O. C2/2, par delle NTO; g) disciplinare l intera Zona agricola (Titolo VI) definendo le caratteristiche edilizie consentite, ed i relativi: - Nuclei rurali (art. 19 NTO) individuati dal P.I. in recepimento e aggiornamento delle edificazioni diffuse di cui alla Tav. 4 del P.A.T.I., ricadenti in zona agricola la cui destinazione è prioritariamente residenziale e/o compatibile. In tali aggregazioni edilizie il P.I. opera, nelle aree non sottoposte alla formazione di un P.U.A. o di una progettazione unitaria, individuando limitati e puntuali interventi, di cui all art delle N.T.O., di nuova edificazione e/o riordino e/o recupero edilizio ad uso residenziale e/o compatibile. Gli interventi suddetti non sono stati puntualmente indicati nelle Tavole grafiche in quanto non sono pervenute richieste in tal senso; potranno essere indicati in sede di Varianti al PI. ; Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 9

10 - Edifici non più funzionali alle esigenze del fondo oggetto di riqualificazione e riconversione (art. 20 N.T.O.) dove il P.I. disciplina il loro riutilizzo e riconversione a destinazione anche diversa da quella agricola, e comunque residenziale e compatibili, nei parametri stabili dalla norma relativa. Tali edifici sono stati puntualmente indicati nelle Tavole grafiche e oggetto di accordi pubblico privati sottoscritti di cui all elaborato n. 8; - Azioni di tutela, mitigazione e valorizzazione del territorio agricolo (art. 21 N.T.O.) dove il P.I. individua le azioni di tutela, mitigazione e valorizzazione del territorio agricolo; - Serre e vivai, strutture per lo stoccaggio dei rifiuti zootecnici, allevamenti di cui agli artt delle NTO; h) definire il prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale, con particolare riferimento oltre che al tema degli interventi edilizi anche al tema degli interventi di mitigazione ambientale (elaborato n. 5 di P.I.); i) disciplinare le modalità di attuazione del P.I. (Titolo XIV N.T.O.) in recepimento e aggiornamento del vecchio P.R.G. e in base a quanto previsto dalla L.R. 11/2004 e s.m.i.; j) in recepimento e aggiornamento del P.R.G., definire le disposizione per l edificabilità (Titolo XV); k) disciplinare l attuazione della trasformazione urbanistica perequativa definendo la perequazione, Credito edilizio e gli accordi pubblico privati (Titolo XVI N.T.O. ed elaborato n. 8); l) definire il Sistema della mobilità (Tit. VIII NTO) in recepimento ed aggiornamento della viabilità di progetto del vecchio P.R.G. e individuare i percorsi di particolare interesse (art. 29 NTO), in recepimento a quanto indicato dal P.A.T.I., che andranno valorizzati rispetto alle caratteristiche specifiche e alle preesistenze significative; m) verificare il dimensionamento (Elaborato 6 di PI) nel quale il P.I.: verifica le aree a standards del P.R.G. P.I.; verifica il fabbisogno Aree per Servizi per le nuove zone previste dal P.I.; Verifica il dimensionamento generale del P.I. - Fabbisogno aree per Servizi; Verifica il carico insediativo aggiuntivo e verifica la S.A.U. Superficie Agricola Utilizzata e S.A.T. Superficie Agricola Trasformabile e Trasformata tra P.A.T.I. P.I.. In particolare la suddetta verifica del dimensionamento è stata redatta considerando: le previsioni di nuove zone residenziali; la ridefinizione e/o individuazione di nuove aree destinate ai servizi pubblici o di uso pubblico; la nuova definizione della capacità insediativa teorica di Terrazzo in recepimento al P.A.T.I. che è stata calcolata attribuendo ad ogni abitante teorico 295 mc di volume edificabile. n) considerato che il P.A.T.I. ha determinato il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola, avendo riguardo al rapporto tra SAU (Superficie Agricola Utilizzata) e STC (Superficie Agricola Comunale), il P.I. ha determinato l ammontare della SAT (Superficie Agricola

11 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. Trasformabile) utilizzata per gli interventi previsti, anche in riferimento all ultimo atto di indirizzo regionale approvato dalla Seconda Commissione Consigliare il (vedi Elaborati agronomici e Elab. 6 - Verifica del dimensionamento); o) redigere la banca dati alfa numerica e vettoriale del P.I. che contiene tutti gli elaborati del PI. In particolare si è provveduto a: - adeguare il P.R.G. vigente rispetto alla C.T.R. di P.A.T.I.: gli atti di indirizzo prevedono che il nuovo P.I. si appoggi alla C.T.R.N. aggiornata seguendo delle regole precise; - aggiornare gli ambiti o elementi relativi ai vincoli, alla Rete Natura 2000, alla pianificazione di livello superiore, alle fasce di rispetto o servitù, in riferimento al P.A.T.I.: verifica e aggiornamento dei vincoli, della Rete Natura 2000, delle fasce di rispetto e degli elementi della strumentazione urbanistica sovraordinata presenti nel P.R.G. vigente con quelli riportati dal P.A.T.I. (Tav. 1) e con le ultime normative vigenti; - inserire le varianti parziali di P.R.G. non ancora aggiornate nel vecchio P.R.G.; - inserire gli elaborati agronomici derivanti dallo studio specialistico; - predisporre e aggiornare gli elaborati del P.I. al fine di adeguarli ai nuovi contenuti, in particolare progettazione del Piano Interventi e redazione/aggiornamento delle Tavole di P.I. in scala 1: 5.000, 1:2.000 per le zone significative. Ai sensi dell art. 18 della L.R. 11/20004, il Piano degli Interventi diventa efficace quindici giorni dopo la pubblicazione nel BUR dell'avviso della avvenuta approvazione. Decorsi cinque anni dall entrata in vigore del piano decadono le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all esproprio di cui all'articolo 34 della L.R. 11/2004. In tali ipotesi, fino ad una nuova disciplina urbanistica, si applica l articolo 33 della L.R. 11/2004 che prevede: - nelle aree non pianificate per le quali è intervenuta la decadenza suddetta esterne al perimetro dei centri abitati, fino alla approvazione di un nuovo Piano degli Interventi o di una sua variante che le riguardi, sono consentiti i soli interventi ammessi per la zona agricola limitatamente alla residenza; - nelle aree non pianificate per le quali è intervenuta la decadenza suddetta interne al perimetro dei centri abitati, fino alla approvazione di un nuovo piano degli interventi o di una sua variante che le riguardi, sono consentiti i soli interventi di cui alle lettere a), b), c), d), dell articolo 3 del decreto del presidente della repubblica n. 380 del Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 11

12 4. ELABORATI DEL PI Gli elaborati del Piano degli Interventi sono: Elaborati grafici ELABORATI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI 1.1.A Tav. PI - Zonizzazione riquadro nord - scala 1: B Tav. PI - Zonizzazione riquadro sud - scala 1: Tav. PI - Zone significative - scala 1: Relazione programmatica 3. Norme tecniche operative 4. Regolamento edilizio 5. Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale 6. Verifica Dimensionamento 7. Registro del Credito edilizio 8. Accordi pubblico privati sottoscritti 9.1 Allegato A P.R.G. Schedature edifici: Quadro generale e per zone 9.2 Allegato A P.R.G. Schedature edifici: - Schede attività produttive secondarie - Schede attività produttive commerciali direzionali - Schede attività produttive primarie - Schede attrezzature di interesse comune 10. Allegato B P.R.G. Corti rurali di antica origine 11. DVD del Q.C. - Banca dati alfanumerica e vettoriale del P.R.C. (P.A.T. P.I.) 12. Verifica di Compatibilità idraulica 13. V.INC.A. Valutazione di Incidenza Ambientale

13 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. 5. MODALITA DI INTERVENTO DEL PI Il P.I. è attuato mediante: b) Piani Urbanistici Attuativi (P.U.A.) di iniziativa pubblica, privata, o congiunta, anche a seguito di accordi tra soggetti pubblici e privati ai sensi dell'art. 6 L.R. 11/2004 o accordi di programma, ai sensi dell'art. 7 della L.R. 11/2004; c) Permessi a costruire d) Segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) e) Denuncia di inizio attività (D.I.A.) e (super-d.i.a.) f) Approvazioni di progetti di opere pubbliche g) Comparti Urbanistici come definiti dall art. 21 della L.R. 11/2004 h) Interventi edilizi diretti. Le scelte strutturali e le azioni strategiche individuate nel P.A.T.I. trovano attuazione nel P.I. attraverso pratiche di perequazione urbanistica. La formazione di P.U.A. può riguardare anche zone ed aree non assoggettate dal P.I. alla formazione di detti strumenti. Si rimanda al Titolo XIV delle N.T.O. dove vengono esplicitate puntualmente le modalità di attuazione del P.I.. Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 13

14 6. DIMENSIONAMENTO Il PI verifica all Elaborato 6 Verifica del dimensionamento se il fabbisogno di aree per servizi previste soddisfano gli abitanti insediabili dati da quelli del vecchio PRG di ab. (=5.617 abitanti quelli derivanti dalla zone non prettamente residenziali - Zone D, Corti rurali e Zone E) di cui al cap Elab. 6) più quelli derivanti dalle previsioni delle nuove aree residenziali previste dal presente P.I di 41 ab. di cui al cap Elab. 6, per un totale di abitanti. Verifica del dimensionamento P.I. - Fabbisogno Aree per Servizi Fabbisogno Servizi per abitanti insediabili Totale (compresivo del ab. Totale verde di Verde di insediabili F1 F2 F3 F4 quartiere quartiere) n. mq/ab mq mq/ab mq mq/ab mq mq/ab mq mq mq Totale Fabbisogno per ab. insediabili PRG per le sole Zone residenziali (escluse Zone D, Corti rurali, Zone E) Fabbisogno per ab. Insediabili previsti dal PI 41 5, , , , Totale Fabbisogno per ab. insediabili PI (di PRG + di PI) Servizi previsti PI vigente Verifica Fabbisogno Aree per Servizi Differenza tra Previsti PI vigente e Fabbisogno per ab. insediabili PI Come si può constatare dalla Tabella Verifica del dimensionamento P.I. - Fabbisogno Aree per Servizi qui sopra riportata le aree a servizi pubblici totali previste dal P.I., anche escludendo le aree di verde di quartiere, soddisfano abbondantemente gli abitanti insediabili previsti di abitanti. Si precisa che, considerato che le Z.T.O. F1 e F4 sono moderatamente carenti per rispettivamente -533 mq e mq, non si è ritenuto necessario intervenire in quanto: - si prende atto che le zone già esistenti, funzionalmente consolidate, non richiedono alcun intervento migliorativo e integrativo in quanto appagano il reale fabbisogno degli abitanti, preferendo invece incrementare le aree di interesse comune F2 ed a verde F3 che superano invece i minimi previsti dalla legge; - il totale delle aree per Servizi previste dal PI soddisfano abbondantemente gli abitanti insediabili con un surplus di ben mq.

15 Relazione Programmatica Comune di Terrazzo (VR) P.I. 7. S.A.U. Il PI è accompagnato dagli elaborati agronomici distinti in: ELABORATI AGRONOMICI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI AA.1 Relazione tecnico- agronomica AA. 2 Tavola Ambiti della aziende agricole AA. 3 Tavola Allevamenti intensivi e fasce di rispetto ai sensi della L.R. 11/ DGR 856/2012; AA. 4 Tavola Vincolo Forestale LR n.52/78 aggiornamento aree boscate - interventi di mitigazione AA. 5 Tavola della SAU e sovrapposizione degli interventi di previsione AA.6 Rete ecologica Scheda N.1 - Richiesta per riconoscimento di non funzionalità dei fabbricati compresi in ZTO E Nella Relazione tecnico - agronomica e nelle relative Tavv. allegate si evidenzia la sovrapposizione della S.A.U. (così come rilevata nel Q.C per la redazione delle analisi agronomiche del P.A.T.I. approvato dalla Regione Veneto) con gli ambiti di progetto del P.I. Da tale banca dati è stato effettuato il calcolo della S.A.U e la S.A.U. consumabile dalle nuove aree e o interventi di trasformazione urbanistica previsti dal PI. Tali elaborazioni hanno lo scopo di: - rappresentare graficamente la S.A.U a disposizione e verificare in scala adeguata l eventuale sovrapposizione dei nuovi interventi; - consentire nel tempo il conteggio del relativo consumo. In particolare nella Relazione tecnico - agronomica si presenta il conteggio della S.A.U sulla base delle previsioni del P.I.. Annualmente poi, mediante il piano di monitoraggio degli interventi, verrà conteggiata esattamente la superficie realmente sottratta. Pertanto al momento attuale si avrà un indicazione della massima della S.A.U residua che potrebbe essere consumata ed una indicazione di minima della S.A.U. residua. Sarà dunque in sede di monitoraggio che verrà puntualmente scalata dal computo la reale S.A.U. consumata sulla base dei progetto a disposizione presso l U.T. A tale riguardo si rimanda alla Relazione tecnico - agronomica del P.I. e all ultima tabella VERIFICA CARICO INSEDIATIVO E SAU TRA P.A.T. P.I. dell Elab. 5 del PI. Studio Associato Zanella (Progettista) Via Vittime delle Foibe, 74/ Noventa Vic.na (VI) info@studiozanella.it 15

16 8. COMPATIBILITA IDRAULICA Il P.I. viene accompagnato dalla Relazione di Compatibilità idraulica di cui si rimanda al rispettivo elaborato. 9. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE Il P.I. viene accompagnato dalla Valutazione di Incidenza Ambientale di cui si rimanda al rispettivo elaborato.

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