2016 POLITICHE LEGISLATIVE E SERVIZI SOCIALI. METODI DI ANALISI PROFESSIONALE

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1 Corso di formazione FAD per Assistenti sociali: ASSISTENTI SOCIALI S.O.S.WEB EDUCATION Modulo: POLITICHE LEGISLATIVE E SERVIZI SOCIALI. METODI DI ANALISI PROFESSIONALE 1

2 INDICE DELLA DISPENSA E DEL PODCAST 2 LE POLITICHE SOCIALI E LE PROFESSIONI: LAVORO DI SERVIZIO e SERVIZI ALLA PERSONA e alla COMUNITA PERCHE CONVIENE ELABORARE METODI DI ANALISI PROFESSIONALE le FONTI DOCUMENTALI DELLE POLITICHE SOCIALI E LEGISLATIVE IL METODO DELLE AGENDE POLITICHE SOCIALI E LEGISLATIVE IL METODO DELLE MATRICI DI ANALISI DEI TESTI IL METODO DELLE PROCEDURE IL METODO DELLE MAPPE L ATTUALE STAGIONE DELLE RIFORME IN CORSO. Alcuni casi istituzionali: riforma costituzionale 2016; riforma degli enti locali e aree vaste ; delega al Governo per la riforma del terzo settore

3 3 I PUNTI DI ATTENZIONE nella analisi delle politiche legislative di riforma

4 COME CAMBIANO, NEL CORSO DEL TEMPO, 4 I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA? Mutamenti continui nelle tre aree

5 5 POLITICHE LEGISLATIVE SERVIZI SOCIALI Polis Cultura Agende storia regole attori azioni Definizione del campo componenti METODI DI ANALISI Settore ampio e dinamico Strumenti di analisi applicabili CASI PRATICI Alcuni indispensabili e predefiniti dal docente Altri proposti dai partecipanti

6 Definizione di POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI 6 processi storici, politici, legislativi, organizzativi e professionali connessi alla lettura dei bisogni sociali, alla formazione delle domande di servizio ed alla produzione dell'offerta di servizi sociali ed educativi, sanitari e socio-sanitari

7 7 Per POLITICHE LEGISLATIVE si intendono: le configurazioni istituzionali ed organizzative assunte dai sistemi di servizio sulla base delle regole normative (leggi statali e regionali) che si sono andate definendo nei cicli delle politiche sociali in Italia

8 LE POLITICHE LEGISLATIVE 8 FATTORI INFLUENZANTI 1 3 Feedback POLITICHE SOCIALI SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA 2 REGOLE, LEGISLAZIONE EFFETTI SUL SISTEMA SOCIALE

9 SISTEMA POLITICO: FLUSSI INPUT - OUTPUT 9 AMBIENTE SOCIALE, CULTURALE, ECONOMICO INPUT DOMANDE SOSTEGNO SISTEMA POLITICO OUTPUT DECISIONI AZIONI FEEDBACK fonte: Easton 1965

10 10 AMBIENTE SOCIALE FATTORI DI CAMBIAMENTO NORME LEGISLATIVE EFFETTI

11 QUALE USO FANNO GLI OPERATORI DEI SERVIZI DELLA LEGISLAZIONE (*) la legislazione può essere assunta come un indicatore del funzionamento della rete dei servizi 11 RETE dei SERVIZI LEGISLAZIONE Fornisce informazioni su STORIA RETE SOGGETTI LEGAMI ORGANIZZAZIONI PROFESSIONI (*) Nel contesto di questa analisi il termine legislazione è usato per riferirsi, in modo più ampio, a tutto il sistema normativo che si usa per regolare i servizi sociali, sanitari, socio-sanitari

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13 CONNESSIONI FRA ISTITUZIONI, ORGANIZZAZIONI e PROFESSIONI 13 ISTITUZIONI C ORGANIZZAZIONI PROFESSIONI

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15 STORIA DELLE POLITICHE DEI SERVIZI SOCIALI E PROFESSIONI SOCIALI 15 Storia Assetti istituzionali Regole di funzionamento Biografie professionali Professionalità

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17 LE POLITICHE LEGISLATIVE come INDICATORI di cambiamento 17

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19 RESTRINGIAMO IL CAMPO A UNO SPECIFICO SOTTOSISTEMA: 19 SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA TUTELA della SALUTE SERVIZI SOCIALI SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA ISTRUZIONE SCOLASTICA FORMAZIONE PROFESSIONALE BENI e ATTIVITA CILTURALI SPETTACOLO Fonte: Dlgs n. 112/1998, artt SPORT

20 La matrice cognitiva utile per mettere sotto osservazione professionale il SISTEMA DEI SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA PUNTI CHIAVE ASSETTI ISTITUZIONALI dello stato 1 Bisogni, domande, problemi; 2 Politiche sociali e legislative; 3 Organizzazioni e reti; 4 Professioni e formazione 20 SERVIZI SANITARI E SOCIO SANITARI SERVIZI SOCIALI E SOCIOEDUCATIVI FAMIGLIE e MINORI DISABILITA SALUTE MENTALE DIPENDENZE E TOSSICODIPENDENZE VECCHIAIA E ANZIANI DEMENZE BIOPOLITICHE MIGRAZIONI e IMMIGRAZIONE

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23 Perché un percorso formativo innanzitutto di METODO DI ANALISI sulle politiche legislative? 23 continui CAMBIAMENTI ESITI sugli assetti istituzionali sulle reti di offerta EFFETTI sulle PROFESSIONI

24 24 I METODI STRUMENTI Per costruire proprie strategie di analisi delle POLITICHE LEGISLATIVE su PROBLEMATICHE SPECIFICHE

25 Fare lavoro sociale significa proprio stare dentro le politiche sociali e agire in rapporto ad esse, sfruttandone le opportunità e mettendo in atto continuamente strategie di miglioramento. 25 In queste azioni abbiamo bisogno di qualche strumento cognitivo che ci consenta di non essere travolti dalla quantità e dall intreccio delle informazioni emergenti. Ci viene in aiuto l utile regola, innanzi tutto mentale e poi metodologica, di cui parla Rudyard Kipling I keep six honest serving-men (they taught me all I knew); their names are What and Why and When and How and Where and Who I sei amici che hanno sempre spiegato tutto ci permettono di leggere con estrema precisione all interno dei territori la struttura e il funzionamento dei servizi alla persona e alla comunità (art del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112).

26 Informazione e studio: L utile regola delle cinque W : 26 i cinque amici che mi hanno sempre spiegato tutto, come diceva Ryduard Kipling Who (Chi) Where (Dove When (Quando) Why (Perché) What (Cosa)

27 27 Chi? Quale soggetto istituzionale, con quali organi di governo aventi funzione decisionale Cosa? Le risorse, le competenze, la tipologia dei servizi gestiti, la domanda cui è chiamato rispondere Dove? In quale territorio: il Comune singolo, i Comuni associati, la zona montana, i quartieri periferici Quando? Il contesto storico della nascita del servizio, i diversi momenti costitutivi, le criticità che si sono manifestate nel corso del tempo Come? Gli organigrammi del personale assegnato ai compiti, le procedure amministrative e professionali messe in atto, i capitolati di appalto, le regole di accreditamento, le Carte dei servizi e il loro aggiornamento, collaborazioni interistituzionali e interorganizzative Perché? Il dibattito pubblico sulle questioni problematiche, le visioni culturali sui problemi, le motivazioni che sostengono le scelte

28 28 FONTI ARCHIVI delle leggi statali e regionali PERIODIZZAZIONE Elaborare le MATRICI DEL TESTO Disegnare le MAPPE COGNITIVE Disegnare le PROCEDURE accedere a fonti sicure confrontare le fonti aggiornare le fonti cronologico in ordine decrescente tematico individuare i testi chiave arco di tempo in cui è possibile osservare con precisione storica una politica legislativa tavole a due (o più) colonne) per individuare i punti chiave di un testo legislativo e gli articoli e commi che ne spiegano il contenuto rappresentazione visiva di uno o testo più testi legislativi allo scopo di farne vedere contenuti e connessioni Diagramma per mostrare le azioni contenute in un testo legislativo secondo la sequenza A fa B

29 29 I TRE LIVELLI TERRITORIALI DELLO STATO ITALIANO STATO CENTRALE REGIONI ENTI LOCALI

30 LE REGOLE nel SISTEMA DEI SERVIZI ALLA PERSONA sintetica rassegna di orientamento 30 GENERALE SPECIFICO NAZIONALE REGIONALE LOCALE

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33 LE REGOLE NORMATIVE E IL GIOCO DEGLI SCACCHI 33 OGNI PEZZO E MOSSO IN FUNZIONE DEL RUOLO CHE SVOLGE: IL RE PUO MUOVERSI LUNGO QUALSIASI DIREZIONE, PERO DI UNA SOLA CASELLA LA REGINA PUO MUOVERSI LUNGO QUALSIASI DIREZIONE NEL NUMERO DI CASELLE DESIDERATO LA TORRE PUO MUOVERSI SOLO LUNGO LE CASELLE ORIZZONTALI E VERTICALI, DIAGONALI MAI LUNGO LE L ALFIERE PUO MUOVERSI PER UN QUALSIASI NUMERO DI CASELLE, PERO SOLO LUNGO LE DIAGONALI. QUINDI PUO MUOVERSI SOLO LUNGO LE CASELLE DI UN UNICO COLORE E SOLO LUNGO LA META DELLE CASELLE DELLA SCACCHIERA LA MOSSA DEL CAVALLO DESCRIVE UNA L : DUE CASELLE A SINISTRA, DESTRA, IN ALTO O IN BASSO E POI, DOPO UNA ROTAZIONE DI 90, UN ALTRA CASELLA IL PEDONE PUO MUOVERSI SOLO DI UNA CASELLA ALLA VOLTA. PERO, QUANDO E NELLA POSIZIONE INIZALE, PUO MUOVERSI ANCHE DI DUE CASELLE

34 Un metodo efficace per analizzare le REGOLE: 34 considerare un testo regolativo (esempio: legge statale, legge regionale, delibera di consiglio comunale, ecc.) come un CONTENITORE DI INFORMAZIONI TESTO Articoli e Commi sono unità testuali ricche di informazioni Tempo storico istituzioni competenze territorio procedure cultura

35 35 Le FONTI INFORMATIVE (regole, leggi statali e regionali,.. Ci servono per: Conoscere e poi osservare l ASSETTO ISTITUZIONALE DEL SISTEMA DEI SERVIZI

36 36 FONTI DI INFORMAZIONE Per fare l analisi professionale delle politiche legislative Occorre accedere a FONTI informative Occorrono ARCHIVI LEGISLATIVI Occorre applicare TECNICHE DI ANALISI

37 37 Passaggi metodologici individuare le FONTI costruire il proprio personale ARCHIVIO LEGISLATIVO identificare la RETE ISTITUZONALE selezionare le REGOLE tavole di PERIODIZZAZIONE MATRICI di analisi dei testi disegnare le MAPPE COGNITIVE allargare ed approfondire le proprie griglie cognitive con L ANALISI SOCIOCULTURALE

38 FONTI 38 QUOTIDIANI (es Il Sole 24 Ore) RIVISTE SPECIALIZZATE cartaceo web LIBRI SPECIALISTICI rassegne bibliografiche WEB risorsa ma anche problema: sovra informazione

39 39 Affidarsi a fonti istituzionali es Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Normattiva i siti delle singole regioni verificare se nella unità informativa prevale l INFORMAZIONE o il GIUDIZIO confrontare le fonti affidarsi a siti o blog che hanno un valore professionale esempio ordini assistenti sociali

40 40 FONTI RAGGIUNGIBILI TRAMITE il Blog Mappeser.com Link alle AGENDE POLITICHE Agenda delle POLITICHE SOCIALI Agenda della POLITICA ITALIANA Agenda della Camera dei Deputati Agenda del Senato Lega Autonomie Locali

41 41 Link alle fonti legislative: STATO Gazzetta Ufficiale Legislature della Repubblica italiana dal 1946 RicercaLegis Informazione e ricerca parlamentare NormAttiva Camera: Leggi Camera Istituzioni, su Twitter Camera: temi sociali Camera Commissione XII Affari Sociali Camera dei Deputati/Documenti Camera dei Deputati Biblioteca Senato della Repubblica/Documenti Senato della repubblica: Disegni di Legge Senato Biblioteca Giornale dei Comuni: selezione leggi dalla Gazzetta Ufficiale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Agenas Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali Decreti Legislativi

42 42 Link alle fonti legislative: REGIONI Legislazione regionale su Normattiva LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA REGIONALE, a cura di SOS servizi sociali online REGIONE LOMBARDIA: Banca dati delle leggi regionali

43 43 LIBRI PROFESSIONALI ESTRAZIONE REGOLE

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61 Raffaello Maggian, I servizi socioassistenziali: sistema integrato di interventi e servizi sociali, Carocci Faber, 2013, p

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65 65 Metodo delle PERIODIZZAZIONI, ossia della analisi dei CICLI STORICI DELLE POLITICHE l arco temporale entro il quale è possibile VEDERE con una certa precisione: contesto storico inizio sviluppo ed evoluzione connessioni con altre politiche successivi cambiamenti

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67 Gli strumenti analitici delle PERIODIZZAZIONI (timing) e delle AGENDE delle POLITICHE SOCIALI 67 L asse del TEMPO STORICO Vai al Link delle AGENDE delle POLITICHE SOCIALI nel blog mappeser:

68 L OROLOGIO DELLE RIFORME LE CONNESSIONI FRA POLITICHE SOCIALI, AMMINISTRAZIONE dei SERVIZI, ORGANIZZAZIONE dei SERVIZI, LAVORO PROFESSIONALE 68 POLITICHE POLITICHE SOCIALI SOCIALI OBIETTIVI, PRIORITA LEGGI LAVORO LAVORO PROFESSIONALE PROFESSIONALE AMMINISTRAZIONE DEI DEI SERVIZI SERVIZI PROFESSIONALITA CONTESTI di LAVORO GRUPPI PROFESSIONALI DECISIONI FINANZIAMENTI PROCEDURE SETTING PROFESSIONALI COMUNICAZIONI ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DEI DEI SERVIZI SERVIZI STRUTTURE PROCESSI ORGANIZZATIVI RELAZIONI INTERNE RELAZIONI INTER-ORGANIZZATIVE WS

69 69 STRUTTURA E PROCESSI DI SVILUPPO DEL SISTEMA ITALIANO DEI SERVIZI: Una formula per memorizzare: Trenta + Dieci Ultimo trentennio del Attuale situazione

70 PERIODI DELLO SVILUPPO DELLE POLITICHE DEI SERVIZI BIOGRAFIE INDIVIDUALI ed ETA ANAGRAFICA Attuale legislatura: 2013-

71 71 REGIONI Da: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014, p. 33

72 72 REGIONI SERVIZI SANITARI medicina di base assistenza farmaceutica medicina specialistica ospedali SERVIZI SOCIOSANITARI servizi per le disabilità psichiatria servizi per le famiglie e i minori servizi per le tossicodipendenze Da: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014, p. 49

73 73 COMUNI SERVIZI SOCIALI e SERVIZI EDUCATIVI servizi sociali comunali Da: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014, p. 64

74 Agenda delle politiche dei servizi in Lombardia dagli anni 70 ad oggi 74 Anni 70 Anni 80 Primi anni 90: Ciclo legislativo Ciclo legislativo X Legislatura in corso Costruzione della prima rete: consorzi intercomunali sanitari di zona, asili nido, anziani, consultori familiari, handicap, tossicodipendenze Attivazione dell assetto istituzionale e organizzativo delle USSLunità sociosanitarie locali, con riferimento alla legge quadro n. 833/1978 Legge di organizzazione e sviluppo dei servizi sociali comunali (LR n. 1/1986) Piani socio-assistenziali e Programmi di zona dei servizi sociali Prima riorganizzazione e diminuzione numerica delle ASL: da 85 a 44 Legge di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie Locali e loro ulteriore riduzione numerica (da 44 a 15); Attivazione delle Aziende Ospedaliere Processi di attuazione della Legge n. 328/2000 Trasformazione delle IPAB in Fondazioni o ASP- Aziende pubbliche di servizi alla persona Piani socio-sanitari regionali Regolazione normativa delle tre reti: servizi sociosanitari; servizi sanitari; servizi sociali (LR n. 3/2008) Testo unico delle leggi in materia di sanità (LR n. 33/2009) Libro bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario lombardo e consultazioni nei territori Riorganizzazione istituzionale e organizzativa del SSR- servizio sanitario e sociosanitario regionale (LR n. 23/2015)

75 LE MATRICI PER L ANALISI dei TESTI LEGISLATIVI 75 LE MATRICI SERVONO A COSTRUIRE UNA TAVOLA DI LETTURA PER LA CONSULTAZIONE RAPIDA di un TESTO LEGISLATIVO SUL PIANO ANALITICO LE MATRICI SONO FORMATE DA RIGHE E DA COLONNE Numero/data/testo Numero/data/testo PUNTO CHIAVE Articolo/comma Articolo/comma PUNTO CHIAVE Articolo/comma Articolo/comma PUNTO CHIAVE Articolo/comma Articolo/comma Sulle RIGHE SI SCRIVONO I PUNTI CHIAVE DEL TESTO REGOLATIVO Sulle COLONNE SI SCRIVE IL RIFERIMENTO DEL TESTO All INCROCIO FRA RIGHE E COLONNE SI SCRIVONO GLI ARTICOLI ED I COMMI CRUCIALI PER OGNI SOTTO-PUNTO DEL TESTO

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81 Sistema sanitario, sociosanitario e sociale lombardo: Tavola di lettura della LR n. 33/2009, come modificata dalla LR n. 23/ Punti chiave del testo normativo Articoli e commi CULTURA DEI SERVIZI Valori, principi 2; 3/1 Bisogni, accesso, percorsi di cura 21/b; 3/6; 3/7; 4/1/f; 4/1/h Appropriatezza 2/1/f; 4bis/5/d; 5/6; 5/7/f Tecnologie sanitarie 5/8; 5/10 Medicina difensiva 5/11 SOGGETTI DEL SISTEMA Regione 5 Comuni, Conferenza dei sindaci 7 bis; 20 Volontariato, Terzo Settore 2/1/i; 5/16; 24 Università 28

82 82 STRUTTURA ISTITUZIONALE SSL sistema sanitario, sociosanitario e sociale lombardo Assessorato alla salute e politiche sociali Articoli e commi 1/1; 3/2; ½ 27/ter ATS 6, 12, 13 ASST 7

83 83 PROGRAMMAZIONE FINANZIAMENTO CONTROLLO PSL 4 Finanziamento 27 Articoli e commi Drg 5 bis/1/ì; 27/2 Sistema informativo sanitario e contabile Programma regionale di prevenzione Agenzia per la promozione del SSL 22 4/bis 14 Valutazione della qualità 17/7 Controllo e agenzia di controllo 11 Osservatorio sanitario 5/14 Osservatorio epidemiologico 5 bis Tessera sanitaria 21/4

84 ORGANIZZAZIONE dell OFFERTA Articoli e commi Organizzazione e regole di sistema 3/3; 5/6; 17 Rete territoriale 7/12; 7 bis 6 Polo ospedaliero 7/4; 7/9 Distretti e ambiti distrettuali 7 bis: 20 MMG, PLS 10; 10/6 Cure primarie 10 Unità di offerta sociosanitarie 26 Unità di offerta sociali Regolate dalla LR n. 3/2008 Servizi sociali comunali Accreditamenti 15 Separazione delle funzioni 1/1; 1/3; 6/5; 7 bis/6; 26/5/a 2/1/d Integrazione 3/3; 2/1/j; 2/1/k; 1/3; 3/1/d; 5/16 Presa in carico 9/1 Pazienti cronici e fragili 26/5 POT 7/15 PRESST 7/16 Sperimentazioni gestionali 19 Formazione 17 bis; 18 84

85 EFFETTI DELLE RIFORME COSTITUZIONALI SULLE POLITICHE DEI SERVIZI e

86 RIFORME dei COMUNI e delle PROVINCE RIFORME COSTITUZIONALI RIFORME SANITARIE 86 RIFORME degli APPALTI RIFORME del TERZO SETTORE

87 LE LEGGI COSTITUZIONALI DEL 2011 E DEL Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 24 ottobre 2001 Testo di legge costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione» (GU Serie Generale n.88 del )

88 L EFFETTO PIU IMPORTANTE DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL 2001 (LC N. 3/2001) è UNA DIVERSA DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE FRA STATO REGIONI ENTI LOCALI 88 STATO REGIONI COMUNI PREVIDENZA Pensioni di vecchiaia infortuni sul lavoro e malattie professionali Disoccupazione Assegni familiari Previdenza complementare LIVELLI ESSENZIALI DEI DIRITTI SERVIZI SANITARI medicina di base assistenza farmaceutica medicina specialistica ospedali SERVIZI SOCIOSANITARI servizi per le disabilità psichiatria servizi per le famiglie e i minori servizi per le tossicodipendenze SERVIZI SOCIALI e SERVIZI EDUCATIVI servizi sociali comunali

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90 DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE FRA STATO E REGIONI NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL STATO COMPETENZE ESCLUSIVE dello Stato COMPETENZE CONCORRENTI Stato/Regioni REGIONI COMPETENZE RESIDUALI delle Regioni

91 91 TRE DIFFERENTI TIPI DI LEGISLAZIONE REGIONALE ESCLUSIVA: in alcune materie (in particolare nelle Regioni a Statuto Speciale) CONCORRENTE: legiferazione autonoma nel rispetto delle leggi-quadro ATTUATIVE: le leggi statali assegnano slle regioni di legiferare su specifiche materie

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94 ITER DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE IN CORSO DI APPROVAZIONE 94 Aprile lettura SENATO 2 lettura CAMERA Gennaio lettura SENATO 4 lettura CAMERA Modifica della COSTITUZIONE REFERENDUM

95 PUNTI CHIAVE DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE 95 fine del bicameralismo perfetto: solo la Camera dà o toglie la fiducia al Governo il Senato rappresenta le istituzioni territoriali ed è organo di raccordo fra Stato, Unione Europea e territori 100 senatori eletti tra i consiglieri e i sindaci di ciascuna Regione meno decreti legge e priorità ai disegni di legge del Governo, in attuazione del programma abolite le Province, sostituite dagli enti di area vasta abolita la legislazione concorrente tra Stato e Region più autonomia finanziaria agli enti locali con bilanci in equilibrio

96 DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE FRA STATO E REGIONI NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL STATO COMPETENZE ESCLUSIVE dello Stato REGIONI COMPETENZE delle Regioni

97 COMPETENZE DELLO STATO NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE DEL (estratto) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale disposizioni generali e comuni per la tutela della salute disposizioni generali e comuni per le politiche sociali disposizioni generali e comuni sull istruzione istruzione universitaria tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici disposizioni generali e comuni sulle attività culturali ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali tutela e sicurezza del lavoro, politiche attive del lavoro ordinamento delle professioni previdenza sociale cittadinanza immigrazione

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100 100 RIFORMA DELLE AUTONOMIE LOCALI, 2015 LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

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102 RIFORMA DELLE AUTONOMIE LOCALI e transizione dalle Province alle AREE VASTE STATO MINISTERI REGIONI COMUNI ASL PROVINCE - CITTA METROPOLITANE - AREE VASTE LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

103 PUNTI CHIAVE della Legge 56/ ulteriore riforma delle autonomie locali individuazione di Regioni e Comuni come fondamentali livelli di governo locale la riforma costituzionale abolisce il riferimento nella Costituzione alle Province e introduce il concetto di Province intese come enti di area vasta che tendono a diventare livelli di organizzazione delle funzioni a servizio dei Comuni (art. 1/1) CITTA METROPOLITANE come enti delle grandi città (art 1/2) incentivi alle UNIONI DI COMUNI (art. 1/4)

104 Regolazione delle PROVINCE/AREE VASTE con la Legge 56/ ridefinite enti territoriali di area vasta (art 1/3) gli organi politici sono costituiti con un sistema elettorale di secondo livello sono titolari di funzioni fondamentali di interesse statale attribuite dallo Stato possono essere titolari di ulteriori funzioni di interesse regionale non fondamentali attribuite dalle Regioni le Regioni delimitano i confini degli enti di area vasta

105 105 Art. 1/85

106 UNIONI e FUSIONI intercomunali 106 Art. 1/107

107 RIFORMA del TERZO SETTORE,

108 RIFORMA DEL TERZO SETTORE: FASI DI APPROVAZIONE E ATTUAZIONE 6 GOVERNO 1 7 DECRETI ATTUATIVI 108 Linee Guida 3 Non profit 2 Pareri e indicazioni sui punti chiave DISEGNO di LEGGE 4 CAMERA approva 5 SENATO LEGGE approva

109 109 Parlamento Legge 106/2016 Governo Decreti attuativi

110 RIFORME dei COMUNI e delle PROVINCE RIFORME COSTITUZIONALI RIFORME SANITARIE 110 RIFORME degli APPALTI RIFORME del TERZO SETTORE

111 111 Agenda politica tratta da: PAOLO FERRARIO, Politiche sociali e servizi Carocci Faber, 2014 Pag. 64

112 MATRICE DI ANALISI DELLA LEGGE 106/2016 di RIFORMA DEL TERZO SETTORE 112 Punti chiave Articoli/commi DEFINIZIONE 1/comma 1 FINALITA : civili, solidaristiche, di utilità sociale 1/comma 1 REVISIONE DEL CODICE CIVILE (libro primo/titolo secondo 1/comma 2/a; 3 CODICE DEL TERZO SETTORE 1/comma 2/b; 4 REGISTRO UNICO 4/comma 1/m Riforma delle organizzazioni di VOLONTARIATO 5 SERVIZIO CIVILE 8 IMPRESA SOCIALE 6 PROGRAMMAZIONE NEI TERRITORI 4/comma 1/o APPALTI 4/comma 1/h VIGILANZA, MONITORAGGIO, CONTROLLO, 7 POLITICHE FISCALI 9 RELAZIONE ANNUALE 12 FONDAZIONE ITALIA SOCIALE 10

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116 116 STATO TERZO SETTORE MERCATO

117 SISTEMA dei SERVIZI SOCIO-SANITARI: RELAZIONI INTER - ISTITUZIONALI 117 SISTEMA PUBBLICO CONTRATTI ACQUISTO di BENI e SERVIZI CONVENZIONI TERZO SETTORE, ACCREDITAMENTO PRIVATO SOCIALE SETTORE NON PROFIT SISTEMA PRIVATO

118 LEGGE Obiettivo: Regolazione complessiva di questo SISTEMA SOCIALE ED ECONOMICO Il terzo settore È caratterizzato da molte differenze interne Ruoli Valori Culture PROBEMI DA GOVERNARE le specificità delle varie culture dei soggetti la loro regolazione: codice unico del terzo settore

119 119 La legislazione degli anni 90 ha definito le componenti specifiche del terzo settore, ossia i singoli soggetti Questa legge (2016) ha l obiettivo di regolare nel suo insieme tutto il complesso di questo sistema

120 La galassia del Terzo settore è composta da una serie di attori diversi per organizzazione del lavoro, status giuridico, struttura. 120 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), disciplinate dal decreto legislativo n. 460 del 1997, che riconosce a tali realtà un regime tributario di favore in considerazione delle finalità di solidarietà sociale perseguite. Possono dunque qualificarsi come Onlus le associazioni con o senza personalità giuridica, i comitati, le fondazioni, le società cooperative e altri enti di carattere privato purché perseguano finalità di solidarietà sociale. Vi rientrano inoltre tipologie che troviamo in seguito elencate, quali le Ong o le organizzazioni di volontariato. La normativa di riferimento non indica quindi una tipologia giuridica aggiuntiva di diritto civile, ma una specifica categoria di diritto tributario. Le organizzazioni non governative (Ong), specializzate nella cooperazione allo sviluppo e regolamentate dalla legge n. 49 del 1987, che a breve sarà abrogata, come previsto dalla legge n. 125 del Quest ultima norma definisce una nuova governance del sistema della cooperazione attraverso l istituzione di una serie di organismi partecipati dalla società civile e dai partenariati internazionali. Le organizzazioni di volontariato, regolamentate dalla legge n. 266 del 1991, che definisce il volontariato come attività prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, anche indiretto, ed esclusivamente per fini di solidarietà. La legge non individua i settori nei quali le organizzazioni devono operare e prevede che possano assumere forma giuridica compatibile con lo scopo solidaristico. Tra le fonti economiche accessibili a tali organizzazioni, oltre alle sottoscrizioni pubbliche e private, da ricordare anche il Fondo previsto dall articolo 15 della suddetta legge 266 del 1991, istitutiva dei centri di servizio per il volontariato (Csv). Le cooperative sociali, di cui al Codice civile (art. 2512), sono destinate dalla legge n. 381 del 1991 ad occuparsi della gestione dei servizi socio-sanitari (tipo A) o allo svolgimento di attività produttive finalizzate all inserimento di persone svantaggiate (tipo B). Le cooperative sono caratterizzate dal voto capitario dei soci, vale a dire dal fatto che ogni socio ha diritto a un voto in assemblea, indipendentemente dal valore della propria quota di capitale sociale. per il personale impiegato e vincoli sui beni o servizi prodotti, che devono perseguire obiettivi di utilità sociale.

121 121 Le associazioni di promozione sociale, istituite dalla legge 383 del Possono essere associazioni riconosciute e non, movimenti e gruppi, purché svolgano attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza scopo di lucro e garantendo il rispetto della libertà degli associati. Si esclude espressamente che rientrino nella categoria i partiti politici, le organizzazioni sindacali e professionali e le associazioni che pongano limitazioni alle condizioni economiche degli associati o discriminazioni in relazione all ammissione dei medesimi. Le imprese sociali, introdotte dalla legge n. 118 del 2005 e disciplinate dal decreto legislativo n. 155 del Sono «organizzazioni private senza fini di lucro che esercitano, in via stabile e principale, un attività economica di produzione o di scambio di beni o di servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale»: una qualificazione che può essere assunta da soggetti costituiti con qualsiasi forma giuridica. Tra i soggetti che compongono il Terzo settore sono i più orientati al mercato, dal momento che svolgono normale attività imprenditoriale e sono iscritti al Registro imprese della Camera di commercio. Le imprese sociali devono, per loro natura, rispettare i contratti di lavoro e ascoltare gli stakeholders. Prevedono regole specifiche

122 122 COOPERATIVE SOCIALI Dal latino co e operari, nel senso di operare insieme IMPRESE COOPERATIVE CHE PRODUCONO SERVIZI SOCIOSANITARI ED EDUCATIVI O CHE COINVOLGONO SOGGETTI SVANTAGGIATI NELLE LORO ATTIVITA Legge n. 381/1991

123 123 IMPRESA SOCIALE ORGANIZZAZIONI PRIVATE CHE ESERCITANO IN VIA STABILE E PRINCIPALE UN ATTIVITA ECONOMICA ORGANIZZATA AL FINE DELLA PRODUZIONE E DELLO SCAMBIO DI BENI E SERVIZI DI UTILITA SOCIALE DIRETTA A REALIZZARE FINALITA DI INTERESSE GENERALE Fonti giuridiche: Dlgs 155/2006 Sitografia

124 124 ASSOCIAZIONI ORGANIZZAZIONI COLLETTIVE PRIVATE CHE PERSEGUONO UNO SCOPO COMUNE (IDEALITA, VALORI, ) DIVERSO DALL ESERCIZIO DI UNA ATTIVITA ECONOMICA Si dividono in: ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE (hanno autonomia patrimoniale) e in ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE Fonti giuridiche: Cost. art , 39, 49; Codice civile art. 12; Per il diritto civile italiano l elemento soggettivo, cioè l insieme di persone, è quello essenziale e fondativo mentre quello patrimoniale è secondario

125 125 FONDAZIONI ENTE DI DIRITTO PRIVATO, COSTITUITO DA UNO O PIU FONDATORI E IN POSSESSO DI UN PATRIMONIO DA DESTINARE A PRECISI SCOPI: RELIGIOSI, CULTURALI, EDUCATIVI, SOCIALI, SCIENTIFICI Fonti giuridiche: Codice Civile artt Sitografia:

126 fra le fondazioni che interessano il mondo culturale dei servizi occorre segnalare le FONDAZIONI BANCARIE ENTI PRIVATI CHE HANNO RIORGANIZZATO LE ATTIVITA DELLE CASSE DI RISPARMIO E DEGLI ISTITUTI DI CREDITO, DISTINGUENDO DUE SOGGETTI: LE FONDAZIONI LE BANCHE Fonti giuridiche: Legge 218/1990; Dlgs 153/ Sitografia:

127 FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE 127 NON HANNO UNA SPECIFICA LEGISLAZIONE, MA MIRANO A UNIRE LA CULTURA DELLE FONDAZIONI E QUELLA DELLE ASSOCIAZIONI. L ORGANIZZAZIONE E COSTITUITA DA FONDATORI PROMOTORI, CHE PARTECIPANO DESTINANDO UNA QUOTA PATRIMONIALE E DA FONDATORI PARTECIPANTI CHE ENTRANO IN UN SECONDO MOMENTO, SULLA BASE DELLE MODALITA STABILITE DALLO STATUTO Sitografia:

128 128 ENTI RELIGIOSI ENTI CHE HANNO ORIGINE DALLE STRUTTURE E DALL ORDINAMENTO DELLA CHIESA CATTOLICA E POSSONO AGIRE, A DETERMINATE CONDIZIONI, NEL QUADRO DELL ORDINAMENTO DELLO STATO Fonte giuridica: Legge 222/1985, art. 1 Enti religiosi: enti costituiti o approvati dall autorità ecclesiastica, aventi sede in Italia, i quali abbiano fine di religione o di culto

129 129 VOLONTARIATO Le attività di volontariato sono quelle prestate in modo personale e gratuito tramite l organizzazione di cui il volontariato fa parte senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà Fonte giuridica: Legge 266/1991 Sitografia:

130 130 BANCHE DEL TEMPO Associazione fra persone il cui l obiettivo è di scambiare fra loro beni, servizi e saperi. Nella banca del tempo ogni socio mette a disposizione il suo tempo, le sue capacità, le sue competenze, affinché chi ne è in ricerca possa chiederli. In cambio verrà offerto parte del proprio tempo ad un altro socio della banca del tempo. Tutto questo richiede reciproca informazione e una organizzazione anche minima che riesca mettere in rete le persone. La cultura che tiene insieme queste persone è il principio di reciprocità Sitografia

131 131

132 132

133 133

134 134

135 135

136 136

137 137 SPUNTI BIBLIOGRAFICI Paolo Ferrario, POLITICHE SOCIALI E SERVIZI, Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014 CAMPANINI A. (a cura di), NUOVO DIZIONARIO DI SERVIZIO SOCIALE, Carocci Faber, 2013 A cura di BERTOTTI TERESA con la collaborazione di GHETTI GIULIA, IL SERVIZIO SOCIALE IN COMUNE, Maggioli editore, 2016 SOLOMBRINO M.R. (a cura di), L assistente sociale. Manuale completo per la preparazione. Per concorsi e prove selettive, Edizioni Simone, 2010 FONTI WEB Paolo Ferrario, Blog Mappeser.com e Blog Aulevirt.com

138 138 Grazie per l attenzione e buon futuro personale e professionale Paolo Ferrario, Ottobre 2016

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