Parliamo di AIB CONVEGNI E MANIFESTAZIONI. AAttorno a un tavolo sotto il gazebo della

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1 Parliamo di AIB AAttorno a un tavolo sotto il gazebo della Regione Veneto ci accomodiamo sulle panche prese a prestito dagli stand AIB presenti: Friuli Venezia Giulia, Corpo Volontari AIB del Piemonte, Parco del Ticino (Lombardia) e Pro vincia di Un padiglione di quest ultima edizione del REAS era interamente dedicato all antincendio boschivo, con una nutrita e qualificata presenza di operatori del settore provenienti da Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. L occasione era troppo ghiotta per non sedersi attorno a un tavolo, discutere e sentire le opinioni di chi opera da tanti anni in questa delicata branca della Protezione civile sui gemellaggi estivi, sugli ultimi protocolli d intesa tra regioni confinanti, ma anche su vecchie questioni non ancora risolte e su una nuova preoccupazione: lo scioglimento del CFS, che potrebbe incidere negativamente nella capacità di risposta del sistema AIB di Franco Pasargiklian Visita al Padiglione AIB del REAS dello staff della Protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia. Da sinistra: Giorgio Nardone, volontario del Corpo pompieri volontari Trieste; Guglielmo Galasso, direttore Servizio NUE 112, Pianificazione, Centro funzionale, Sistemi tecnologici e Servizio Volontariato, SOR e Pronto intervento in emergenza; Luciano Sulli, direttore centrale Protezione civile Friuli Venezia Giulia; Gianpiero Marozzi, ispettore provinciale Corpo AIB del Piemonte; Mauro Cozzuto, segreteria direzione PCR FVG; Alessandro Todaro, DOS volontari Parco del Ticino; Lorenzo Arrigoni, direttivo Coordinamento provinciale PC di Savona; Mario Pugnetti, esperto AIB PC regionale del Friuli Venezia Giulia; Maurizio Fuser, vice capo squadra Gruppo comunale di Gradisca d Isonzo e Giorgio De Dominici, comandante Distaccamento Area non montana di Novara 2

2 Inizia il confronto tra volontari dei sistemi regionali presenti su alcune tematiche AIB di attualità. Di spalle, Sandro Berruti, referente del volontariato PC della Regione Liguria Savona (Liguria). Tutte queste Regioni, Veneto compreso, da molti anni partecipano a gemellaggi estivi AIB in varie parti d Italia e in particolare Liguria, Lombardia e Piemonte hanno perfezionato di recente un protocollo di mutuo soccorso AIB in cui, in caso di necessità, è prevista l attivazione di squadre AIB a supporto della Regione che lo richieda. A prendere per primo la parola è Gianpiero Marozzi, ispettore provinciale del Corpo Volontari AIB del Piemonte, per il quale l esperienza dei gemellaggi più volte svolti in Liguria, è stata senz altro positiva: Sia sul lato personale che da quello tecnico. Perché il confronto tra i diversi si- La Protezione civile ITALIANA OTTOBRE Da sinistra: l ispettore provinciale del Corpo volontari AIB del Piemonte, Gianpiero Marozzi; Mario Pugnetti, funzionario e volontario del Corpo pompieri volontari di Moggio Udinese e Alessandro Todaro, DOS dei volontari Parco del Ticino 87

3 Da sinistra: Lorenzo Arrigoni, direttivo Coordinamento provinciale PC di Savona; Giuliano Perissuti, presidente Associazione AIB/PC di Finale Ligure e Gianfranco Sarpero, operatore TLC del Coordinamento provinciale di Savona 88 Tre giovanissimi volontari veneti presenti al dibattito stemi e la grinta messa dai volontari producono sempre dei cambiamenti migliorativi. Vengo dalle esperienze di gemellaggi in Liguria, Puglia e dagli interventi delle ultime settimane svolti su richiesta dei sistemi regionali. Si tratta di un esperienza di scuola positiva sul come intervenire e gestire il personale e le relazioni con le altre componenti preposte (Regione, Forestali ecc.), perché passando di regione in regione ognuna si comporta in modo diverso. Gli obiettivi a cui aspiriamo sono l ulteriore miglioramento delle relazioni sia tra le regioni che tra noi, attori diretti, della materia. Non è inusuale scoprire che molti dei volontari siano allo stesso tempo funzionari impegnati direttamente in questa realtà. In fondo al manifesto che abbiamo stampato per questa occasione (esposto al REAS, ndr) abbiamo osato scrivere AIB Italia. Credo che questo riassuma bene il nostro pensiero. Certo è che se si procede a fare protocolli d intesa tra tutte le regioni confinanti, almeno in que-

4 Barella da soccorso arrotolabile RollUP RL RL RL4000 I vantaggi di RollUP - Soccorso in mulino a vento - Soccorso Alpino - Soccorso in altezza Urbano e soccorso in spazi limitati - soccorso acquatico n Nessuna compressione del torace, fianchi e le gambe! Tre stecche estraibili trasversali in fibra di vetro impediscono la compressione dolorosa e pericolosa del torace, fianchi e gambe mentre offrono la stessa comodità di una barella rigida. n Colonna vertebrale protetta! n Protezione stabile della testa! n Appoggio stabile del piede! n La parte inferiore è priva di cinghie! Prodotti all avanguardia per PREVENZIONE, SICUREZZA e SOCCORSO sto settore, il risultato sarà quello di non avere più confini amministrativi a vantaggio di una maggiore operatività. Alessandro Todaro, DOS del Parco del Ticino, operativo in molte occasioni in Liguria, in Sardegna e in Sicilia, spiega che al di là dei gemellaggi, resta da risolvere il problema dei limiti dei confini in cui gli operatori intervengono normalmente. Su questo aspetto una forte esperienza è stata fatta l anno scorso con i colleghi del Piemonte con il cui territorio confiniamo per 130 km lungo l asse del fiume Ticino. Poiché il fiume scorre a corso libero, i territori sulle due sponde piemontese e lombarda non corrispondono in quanto confini amministrativi e più volte ci siamo trovati a operare spalla a spalla inconsapevoli di trovarci nel territorio di una o dell altra Regione, anche perché non è che per terra si trovi tracciato il confine. Ciò ci ha spinto a organizzare un esercitazione congiunta per cercare di capire se gli operatori parlassero lo stesso linguaggio e se i moduli operativi fossero compatibili per valutare il reciproco sussidio. Un test tra l altro proficuo, che ha dato modo alle squadre di conoscersi e in base a questo di coinvolgere le diverse amministrazioni titolari nel comprendere l importanza di questa collaborazione. Di fatto non può la presenza di un fiume al confine limitarci se i colleghi sull altra sponda hanno bisogno di una mano e viceversa. Per l AIB della Regione Lombardia potrebbe anche essere importante un gemellaggio con quello del Veneto. E con tutti le regioni confinanti sotto questo aspetto. Ma entriamo in un ambito in cui a decidere dovrà essere la componente politica anche se per gli operatori è già auspicabile, spiega Todaro. In Liguria sono intervenuti negli anni contingenti AIB da diverse regioni. Con il passare del tempo questi gemellaggi sporadici sono stati più sistematici e diversi accordi o protocolli d intesa sono stati via via perfezionati. A entrare nel merito di questo rapporto di cooperazione del volontariato ligure è Sandro MERCOLEDISANTO Rescue & Adventure S.r.l. Via Melo da Bari 33/a BARI - Tel info@mercoledisantorescueadventure.it

5 Franco Pasargiklian, conduttore del confronto AIB, con alcuni partecipanti al dibattito, tra i quali (non citati prima) Luigi Fasani del Parco del Ticino e Massimiliano Pup, vice comandante del Corpo pompieri volontari di Trieste Berruti, referente del Volontariato regionale PC della Liguria. Certamente queste collaborazioni sono un utile supporto specie in alcuni particolari periodi, quando gli incendi aumentano per numero ed estensione. Essendo la nostra Regione a vocazione turistica, specie d estate molti dei nostri volontari difficilmente possono staccarsi dal lavoro e dedicarsi all AIB se non in determinate occasioni. Tali esperienze sono sempre positive 90

6 I fili che idealmente uniscono i volontari dei vari sistemi regionali di PC perché ci permettono di confrontarci e acquisire anche tecniche diverse di spegnimento (quantità d acqua usata, diverse tipologie di manichette ecc.). L augurio è che tutte queste attività proseguano e non sopravvengano intoppi a causa della nuova riforma del settore. Con la scomparsa del Corpo Forestale dello Stato, occorrerà, infatti, vedere se le strutture sin qui utilizzate allo scopo possono essere ancora usate, o al contrario non essere più presidiate. Possibilmente cercando di capire chi saranno i nuovi proprietari di tali strutture. Parliamo principalmente delle caserme, in questo caso sia di Borghetto Vara che d Imperia, utili per il ricovero notturno e il vettovagliamento dei volontari piemontesi o lombardi che siano, nel momento in cui portano la loro assistenza in Liguria. Un problema che potrebbe creare difficoltà nelle attività AIB messe in campo in tutto il Paese. Mario Pugnetti è funzionario PC della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ma anche volontario del Corpo Pompieri Volontari di Moggio Udinese, costituitosi 40 anni fa dopo il terremoto del Con i suoi colleghi funzionari e volontari ha operato anche in Sicilia. Come in tutti i gemellaggi c è un momento di studio reciproco. Nel momento in cui si capisce che si è sul posto per la gestione, o comunque per fare attività antincendio o di supporto sia con le popolazioni locali che con gli operatori volontari, nell interscambio si superano anche le diverse difficoltà tecniche: dalla disponibilità di elicottero o dell acqua dell autobotte dei Vigili del Fuoco che rifornisce i forestali. Per quanto riguarda i gemellaggi avviati come Regione Friuli abbiamo partecipato alle attività AIB in Sardegna, Puglia e Sicilia ed essendo confinanti con due stati esteri, specie sul Carso per la zona di Trieste, abbiamo siglato dei protocolli d intesa con la Slovenia e l Austria. Tali accordi riguardano sia il personale a terra sia i mezzi aerei del COAU e gli elicotteri regionali, che possono intervenire nel raggio di La Protezione civile ITALIANA OTTOBRE

7 92 km oltre il confine nel momento in cui le due sale operative comunichino l attività in corso. La stessa cosa avviene sul confine austriaco; fermo restando la validità dei protocolli, ma al di là di questi, con un giro di telefonate tra la Sala operativa del Friuli Venezia Giulia e quella della Carinzia riusciamo a operare evitando i nodi burocratici legati all intervento in zona di confine di cui si accennava prima. Grazie, insomma, alla conoscenza e stima reciproca, al rapporto umano che da tempo abbiamo instaurato tra di noi, riusciamo a risolvere rapidamente tutte quelle problematiche che i tempi della burocrazia, invece non ci consentirebbero. E accaduto di recente, nel 2014, nell incendio della Val Raccolana durato 53 giorni. Si sono mobilitati in massa anche gli austriaci chiedendoci di quale settore occuparsi. Hanno lavorato 24 ore su 24 per proteggere le malghe in cui si produce il famoso formaggio Montasio e dove per fortuna l incendio non è arrivato. Anche Berruti si riallaccia all argomento dei confini amministrativi, sottolineando che Anche la Liguria ha un protocollo d intesa con la Toscana per le zone confinanti con una fascia più stretta corrispondente a un raggio di circa 2 km. In tema di limiti burocratici si esprimono, invece, Luciano Arrigoni, dirigente del Coordinamento provinciale del Volontariato PC di Savona e Giuliano Perissuti, storico presidente dell Associazione AIB/PC di Finale Ligure operativa da quasi 40 anni sul territorio. I limiti dell azione in Liguria sono molteplici. Nei mesi estivi gli spostamenti sono impossibili percorrendo la viabilità ordinaria e dobbiamo per forza di cose utilizzare l autostrada. E qui il limite è più che altro economico e riguarda il fatto che nonostante una legge nazionale dica che i mezzi dedicati all antincendio non debbano pagare il pedaggio, le società gestori delle autostrade lo esigono lo stesso. Prima abbiamo parlato di rapporti di vicinato. In Liguria la provincia di Imperia confina per un buon tratto con la Francia, dove l antincendio è demandato alle prefetture che s interfacciano unicamente con le prefetture italiane. In Italia però la competenza dell AIB è in capo alle Regioni e questo si traduce con il fatto che un protocollo d intesa tra l Italia e la Francia, pur essendo pronto da anni, non viene ovviamente firmato dalla nostra Prefettura perché non ha tale competenza, e la Francia continua a non riconoscere la Regione come ente deputato a interfacciarsi con la Prefettura di Nizza, perché la considera un ente amministrativo locale e non statale. Altre problematiche riguardano le trasmissioni anche tra una provincia e l altra perché non sempre i comandi provinciali del Corpo Forestale si parlano tra di loro; noi andiamo a intessere collaborazioni con le regioni confinanti e magari due stazioni forestali di due province diverse non interagiscono per motivi burocratici. Ma il problema di fondo, come accennato prima, è proprio cosa succederà il primo gennaio perché se in Lombardia, Veneto, Piemonte e Toscana, il Corpo Forestale è supportato dal Volontariato, o da appartenenti a strutture regionali anche per la figura del DOS, in Liguria ciò non avviene perché tale responsabilità è per istituto demandata al personale del CFS. Che il Corpo Forestale dello Stato venga sciolto come corpo indipendente che si dedica allo spegnimento degli incendi è risaputo da oltre un anno ma ancora oggi chi dovrebbe decidere in merito non ha fatto nulla per risolvere questa situazione e a poco più di due mesi dalla fine dell anno non sappiamo ancora cosa succederà. Di questo problema si discuterà anche nel meeting AIB di Ceva del 22 e 23 di ottobre seppur senza la partecipazione dei politici (assessori, ndr) di riferimento. In chiusura il presidente dell Associazione di Finale Ligure, Perissuti, ringrazia i presenti per la partecipazione a questo confronto, sottolineando come i volontari di tutte le regioni, nonostante problemi simili, parlino la stessa lingua : Di fatto tra di noi esiste un protocollo d intesa implicito, indipendentemente dalle appartenenze regionali, in quanto da sempre siamo uniti nell operatività. n

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