Progetto di restauro conservativo dei lapidei
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- Gennara Orsini
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1 Progetto di restauro conservativo dei lapidei Il Progetto di restauro conservativo dei lapidei presenti sulla facciata di palazzo Madama Rossi a Visone Il Progetto dei Lapidei presenti sul prospetto su Via Acqui ha interessato nello specifico: Il Portale sagom Diagnosi sullo stato di conservazione 1 / 8
2 L' esame diretto dello stato di conservazione dei lapidei ha confermato la necessità di procedere con la massima sollecitudine al loro restauro. Anche in questo caso si è proceduto tramite apposita mappatura, individuando in sito le principali forme di degrado in seguito catalogate in apposite legende. Per ciascuna voce di degrado è stata stabilita una specifica veste grafica (retino) successivamente trasposta sul rilievo dei singoli elementi. I lapidei analizzati rivelavano un livello di degrado molto avanzato, i maggiori danni erano da imputare all'azione combinata degli agenti atmosferici sotto forma di erosione del vento, sbalzi termoigrometrici e conseguente dilatazione termica indotta dal sole e all'opposto dal freddo, dissoluzione causata dall'acqua sotto forma di pioggia battente, azione di elementi inquinanti e di organismi biologici. La superficie lapidea del portale, della loggia e della piccola edicola votiva si presentava ricoperta anzitutto da sostanze incoerenti di varia natura (polveri, particellato, depositi carboniosi, microrganismi e guano di piccione) estese in maniera diffusa. A ciò si aggiungevano depositi di natura coerente, manifesti sotto forma di incrostazioni nerastre a base acida (visibili soprattutto nelle parti più riparate dalla pioggia) che a contatto con la componente carbonatica della pietra avaveno favorito la disgregazione tra gli strati lapidei, innescando fenomeni di fratturazione (o fessurazione) e scagliatura. 2 / 8
3 Sul superficie aggetto zone loggiato la pietra (balaustrine) lapidea era risultava rintracciabile molto che sollevata decoesa, più di il fenomeno tutti in l'effetto strati avevano sottili dell'erosione era subito maggiormente (scaglie) l'azione per totalmente corrosione ruscellante visibile in sugli fase che dell'acqua, elementi di aveva stacco. reso plastici in queste in Nella localizzate parte scure separare La da maldestramente conservativa. I balaustrini lettura parti parte bassa, simili completamente i del cristalli (macchie) alta nell'aspetto della invece, loggiato del con di loggiato, calcite, si materiali dovute in trovavano alle mancanti, più prima croste favorendo punti sulle alla non del presenza colonie e colonne, restauro. compatibili perse nere del il portale di progressivo irreversibilmente di origine erano di microrganismi, Particolare materiale (malte nella rintracciabili chimica; parte lesionarsi cementizie) estraneo con bassa o, l'azione manifeste evidenziazione ancora pigmentazioni della degli al e di senza substrato più pietra. queste sotto stipiti grave, alcuna forma delle dell'avanzato risultava tendeva accidentali (ruggine). ricostruite rappezzature caratteristica di patine interrotta a Nella e degrado cementizi 3 / 8
4 Sull'edicola ridotto: pittorica Durante nella vistosamente il votiva, parte restauro. interna considerate alterata Fase della di Dopo (ossidazione rimozione anche nicchia il restauro. le erano piccole delle della leggibili Particolare rappezzature dimensioni, doratura). tracce del il di cementizie parapetto livello una precedente di degrado della dal parapetto loggia decorazione era molto dopo della l'intervento loggia. Evide di c Il progetto di restauro conservativo Il progetto di restauro si è prefisso, anzitutto, la conservazione delle parti oggetto di intervento tramite operazioni di messa in sicurezza e consolidamento. 4 / 8
5 Rispetto al portale e alla piccola edicola votiva che presentavano forme di degrado ancora controllabili, l Il portale prima del restauro. Particolare con evidenziazione dell'avanzato degrado prevedendo pertanto solo il consolidamento delle singole parti, quindi la pulitura, la stuccatura e un intervento finale di protezione. Queste operazioni, tese a conservare e proteggere, non hanno reso l'idea di "finito", poiché hanno evitato volutamente "l' aggiunta" azione che notoriamente non appartiene al restauro. Descrizione delle procedure di intervento 5 / 8
6 Le operazioni di consolidamento, preliminari a quelle di puliture, si sono basate anzitutto sul ristabilimen Trattandosi prevalentemente di oggetti a tutto tondo (colonne o balaustrine) l'impacco è stato sostenuto Terminato il consolidamento si è passati alle operazioni di pulitura mediante operazioni progressive e graduali. Sono stati rimossi anzitutto i depositi superficiali coerenti che si presentavano piuttosto compatti, tramite compresse di sali inorganici e di carbonato di ammonio, testando previa provinatura la soluzione più idonea e i migliori tempi di applicazione. Terminata questa operazione è stato indispensabile rimuovere meccanicamente i depositi solubilizzati con apposita strumentazione: bisturi e ablatore ad ultrasuoni per le zone più tenaci. 6 / 8
7 Durante il restauro. Tassello di sporco sul parapetto della loggia Per rimuovere le pigmentazioni rossastre, visibili sulle colonne, presumibilmente imputabili agli ossidi di ferro (ruggine) si è ricorsi all'applicazione tramite tamponatura di specifici complessati. Infine, si è proceduto alla rifinitura meccanica a bisturi di quelle parti ricoperte da scialbi o ridipinture compatte che alteravano visivamente l'aspetto originario della pietra. Le successive operazioni di stuccatura si sono basate sulla sigillatura con malta compatibile delle zone fessurate, fratturate o mancanti (fino ad una profondità massima di 3 cm). In questa 7 / 8
8 fase è stato necessario equilibrare le stuccature, assimilando al colore della pietra tutte le parte reintegrate. L incuria e lo stato di generale abbandono cui l'immobile è stato lasciato per anni hanno spiegato l'avanzato stato di degrado, visibile soprattutto sulle balaustrine della loggia che risultavano mancanti in più punti. Per questa ragione non è stata vagliata l'ipotesi della reintegrazione delle parti mancanti. Quindi, dopo le operazioni di stuccatura ci si è limitati alla protezione superficiale della pietra tramite impacchi di sostanze protettive (alchil alcossi silani), al fine di rallentare il progredire del degrado. 8 / 8
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