COMUNE di RIGNANO FLAMINIO (Provincia di Roma) Cap Piazza IV Novembre n.1 Telefono 0761/ telefax 0761/597952

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1 COMUNE di RIGNANO FLAMINIO (Provincia di Roma) Cap Piazza IV Novembre n.1 Telefono 0761/ telefax 0761/ OGGETTO: ESAME E APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA (LEGGE N. 190 DEL 6 NOVEMBRE 2012) 2014/2016 Il piano è stato redatto dal Responsabile dell Anticorruzione, nominato con Decreto del Sindaco n. 6 del ed individuato nella persona del Segretario Generale, in collaborazione con gli Apicali dell Ente. CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO ANTICORRUZIONE La predisposizione del piano anticorruzione presuppone una verifica organizzativa atta a capire dove l eventuale rischio possa annidarsi. Non va dimenticato che un rischio organizzativo è la combinazione di due eventi: - la probabilità che un evento dato accada e che esso sia idoneo a compromettere la realizzazione degli obiettivi dell organizzazione; - l impatto che l evento provoca sulle finalità dell organizzazione una volta che esso è accaduto. A tal fine è opportuno ricordare che la Pubblica Amministrazione è sia un organizzazione che eroga servizi alla collettività, spesso in condizioni di monopolio legale, che un organizzazione preordinata, o tale dovrebbe essere, a favorire situazioni di uguaglianza per l accesso alle prestazioni ed alle utilità erogate; in tale prospettiva l attività posta in essere in attuazione delle funzioni previste dalla normativa si presta a valutazioni discrezionali da parte dei responsabili dei servizi e del personale dello stesso. Da quanto detto discende che eventuali rischi organizzativi possono determinare diseconomia nella gestione che si riflettono sia sui costi dei servizi erogati che sulla qualità dello stesso e sull aspettativa del cittadino utente. Poiché il fine della normativa è prevenire il rischio organizzativo onde evitare fenomeni di illegalità, oltre che di corruzione è rilevante individuare gli elementi che consentono di gestire tale rischio: - il contesto: è relativo ai processi di erogazione del servizio e all individuazione di eventuali centri di responsabilità e quindi all individuazione dei dipendenti che a vario titolo partecipano all adozione del provvedimento finale; - identificazione dei rischi: a tale fine sono rilevanti sia il rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi (art. 28, co., 1 L. 190/2012) sia il concetto di corruzione quale è stato individuato dalla circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione pubblica 25/1/2013, n. 1: [ ] il concetto di corruzione deve essere inteso in senso lato, come comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell'attività amministrativa, si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Le situazioni rilevanti sono quindi evidentemente più ampie della fattispecie penalistica, che, come noto, è disciplinata negli artt. 318, 319 e 319-ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l'intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati nel titolo II, capo I, del codice penale, ma anche le situazioni in cui - a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza un malfunzionamento dell'amministrazione a causa dell'uso a fini privati delle funzioni attribuite. - analisi del rischio: questa presuppone l inserimento del contesto amministrativo degli atti e dei comportamenti che in quella particolare situazione organizzativa e in rapporto alla situazione ambientale possono probabilmente in concreto essere realizzati; - valutazione dei rischi: sulla base dei presupposti sopra indicati è possibile compiere una verifica tra i rischi individuati in astratto e l evento che in base all organizzazione dell Ente, da incerto possa prevedersi diventare certo; per tale ragione il documento che conduce alla formazione del piano dei rischi è soggetto a costante aggiornamento; - strategie di contrasto: sono le linee previste e che per espressa disposizione normativa passano attraverso i corsi di formazione, che, consentono di prevenire i fenomeni di corruzione e di illegalità nella organizzazione dell Ente; - monitorare i rischi: sia per valutare costantemente i rischi relativi alle scelte organizzative e alle attività ed ai comportamenti ed agli atti posti in essere dal personale addetto ai servizi sia per valutare l efficacia

2 inibitoria delle misure poste in essere al fine di scongiurare il rischio organizzativo e le conseguenze dannose eventuali. I N D I C E Art. 1 Premessa Art. 2 I settori, le materie e le attività particolarmente esposti alla corruzione Art. 3 Attuazione e controllo delle decisioni per prevenire il rischio di corruzione Art. 4 I meccanismi di formazione, idonei a prevenire il rischio di corruzione - Valutazione e Gestione del Rischio Art. 5 Gli Obblighi di Trasparenza Art. 6 I contenuti del Programma triennale Art. 7 Le iniziative di comunicazione della trasparenza Art. 8 - Individuazione dei responsabili della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati Art. 9 Le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi Art. 10 Il sistema di monitoraggio con l individuazione dei responsabili Art. 11 Gli strumenti e le tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione Amministrazione Trasparente Art. 12 I compiti del responsabile della prevenzione della corruzione Art. 13 I compiti dei dipendenti e dei Responsabili Art. 14 Compiti del Nucleo di Valutazione Art. 15 Inconferibilità ed Incompatibilità per Incarichi Dirigenziali Art. 16 Patti di Integrità negli Affidamenti Art. 17 Tutela del Dipendente che Denuncia Illeciti Art. 18 Attività Successiva alla Cessazione del Rapporto di Lavoro Art. 19 Responsabilità Art. 20 Recepimento dinamico modifiche legge 190/2012 Cronoprogramma Schede delle Misure di prevenzione delle maggiori attività istituzionali a rischio corruzione ART. 1 PREMESSA 1. Il piano della prevenzione della corruzione redatto ai sensi del comma 59 dell art. 1 della legge 190/2012 e secondo le linee di indirizzo dettate dal Piano Nazionale dell Anticorruzione approvato dall A.N.A.C. Autorità Nazionale Anticorruzione (già C.I.V.I.T.) con delibera n.72/2013, si prefigge i seguenti obiettivi: - Ridurre le opportunità che favoriscano i casi di corruzione; - Aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; - Stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischi corruzione; - Creare un collegamento tra corruzione trasparenza performance nell ottica di una più ampia gestione del rischio istituzionale ; - fornire il diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; - non disciplina protocolli di legalità o di integrità, ma ne disciplina le regole di attuazione e di controllo; - indicare le procedure appropriate per selezionare e formare, in collaborazione con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, i dipendenti chiamati a operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di e funzionari. 2. Il Piano di prevenzione della corruzione del Comune di Rignano Flaminio, costituisce imprescindibile atto di organizzazione degli Uffici e dei Servizi, ai sensi del III co. dell art. 48 del D.Lgs. 267/ Il Programma triennale per la trasparenza e l integrità costituisce appendice del presente Piano triennale per la prevenzione della corruzione. 4. Ai sensi dell art. 3 legge e ss. mm. ii., fanno parte integrante e sostanziale del presente piano di prevenzione della corruzione: - le strategie, le norme e i modelli standard successivamente definiti con il DPCM indicato all art. 1, co. IV, legge 190 del 2012; - le linee guida successivamente contenute nel piano nazionale anticorruzione. ART. 2 I SETTORI LE MATERIE E LE ATTIVITÀ PARTICOLARMENTE ESPOSTI ALLA CORRUZIONE 1. I Settori maggiormente esposti al rischio di corruzione sono così individuati:

3 - il Settore Lavori pubblici e manutenzioni ; - il Settore Sviluppo del territorio ed Urbanistica. 2. Con una graduazione immediatamente inferiore il rischio investe i settori: - Settore Amministrativo e tutti i servizi alla cittadinanza ; - Settore Programmazione e gestione delle risorse umane e strumentali ; - Settore Vigilanza, trasporti e viabilità. 3. Le materie a rischio di corruzione (art. 1 co. IV, co. IX lett. a ), sono individuate nelle seguenti: - materie oggetto di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi; (art. 53 d.lgs. 165/2001 modificato dai commi XLII e XLIII); - materie oggetto di codice di comportamento dei dipendenti dell Ente; (art. 54 dlgs. 165/2001 cfr. co. XLIV); - materie il cui contenuto è pubblicato nei siti internet delle pubbliche amministrazioni art. 54 dlgs. 82/2005 (codice amministrazione digitale); - retribuzioni dei Responsabili P.O. e tassi di assenza e di maggiore presenza del personale (art. 21 legge 69/2009); - trasparenza (art. 11 legge 150/2009); - materie oggetto di informazioni rilevanti con le relative modalità di pubblicazione individuate con DPCM ai sensi del co. XXXI art. 1 legge 190/ Le attività a rischio di corruzione sono di seguito individuate: 1) attività oggetto di autorizzazione o concessione; 2) attività nelle quali si sceglie il contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; 3) attività oggetto di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; 4) concorsi e prove selettive per l assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all articolo 24 del citato decreto legislativo n. 150 del 2009; 5) opere pubbliche e gestione diretta delle stesse, scelta del contraente e conseguente gestione dei lavori; 6) flussi finanziari e pagamenti in genere; 7) manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici comunali; 8) attività edilizia privata, cimiteriale, condono edilizio e sportello attività produttive; 9) controlli ambientali; 10) pianificazione urbanistica: strumenti urbanistici e di pianificazione di iniziativa privata; 11) rilascio autorizzazioni allo svolgimento di attività di vendita su aree pubbliche; 12) attività di accertamento, di verifica della elusione ed evasione fiscale; 13) Attività nelle quali si sceglie il contraente nelle procedure di alienazione e/o concessione di beni; 14) Attività di Polizia Municipale Procedimenti sanzionatori relativi a illeciti amministrativi e penali accertati nelle materie di competenza Nazionale e Regionale attività di accertamento e informazione svolta per conto di altri Enti e/o di altri settori del Comune Espressione di pareri, nullaosta e similia obbligatori e facoltativi, vincolanti e non, relativi ad atti e provvedimenti da emettersi da parte di altri Enti e/osettori del Comune rilascio di concessioni e/o autorizzazioni di competenza del settore gestione dei procedimenti di settore riguardanti appalti e/o concessioni sia nella fase di predisposizione che nella fase di gestione dell appalto o della concessione. 15) assegnazione beni antimafia. 16) Attività connesse alla spending review; telefonia, consip; 17) Rilascio carte di identità ai non aventi titolo; 18) Rilascio cittadinanza italiana; 19) Trasferimenti di residenza; 20) Smembramenti nuclei familiari; 21) Dichiarazioni salario accessorio; 22) Controllo informatizzato della presenza; 23) Mensa scolastica: controllo corretta indicazione del nr. giornaliero kit dei pasti forniti; 24) Mensa scolastica: materia delle derrate consumate; 25) Trasporto di materiali a discarica per conto di terzi; 26) Trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi; 27) Estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti; 28) Confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;

4 29) Attività di accertamento, di verifica della elusione ed evasione fiscale; 30) Sussidi e contributi di vario genere (Settore solidarietà sociale) a sostegno del reddito; 31) Attività progettuali (Settore solidarietà sociale); 32) Gestione dei servizi appaltati (Settore solidarietà sociale) con fondi comunali o con fondi ex lege 328/ Attività a rischio corruzione per funzioni e servizi attribuiti al Comune come individuati dal D.P.R. gennaio 1996, n. 194 (Regolamento per l'approvazione dei modelli di cui all'art. 114 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, concernente l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali. (GU n.87 del Suppl. Ordinario n. 63) - Codice FUNZIONE Codice ARTICOLAZIONE IN SERVIZIO Codice ATTIVITÀ A RISCHIO CORRUZIONE 01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo. 01 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento 02 Segreteria generale, personale e Organizzazione 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione, economato e controllo di gestione 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali levata dei protesti cambiari; - dichiarazioni salario accessorio; - controllo informatizzato della presenza; Accertamento e verifica dell elusione; - definizione di tributi e sanzioni (accertamenti con adesioni); 06 Ufficio tecnico Scelta del contraente per affidamento lavori, servizi, forniture; - approvazioni varianti in corso d opera, contabilità finali; - rilascio titoli abilitativi

5 all edificazione (permessi, DIA, SCIA); - verifiche ed ispezioni di cantiere, - urbanistica negoziata, - pianificazione urbanistica generale. 07 Anagrafe, Stati civile, elettorale, leva e servizio statistico rilascio carte di identità ai non aventi titolo; - rilascio cittadinanza italiana; - trasferimenti di residenza; - smembramenti nuclei familiari; 08 Altri servizi generali Funzioni relative alla giustizia 03 Funzioni di polizia locale 01 Uffici giudiziari 0201 Non attivo 02 Casa circondariale e altri servizi 0202 Non attivo 01 Polizia municipale Comminazione e riscossione delle sanzioni CDS, - compiti di vigilanza e verifiche di pubblica sicurezza 02 Polizia commerciale Verifiche e ispezioni presso gli esercenti 03 Polizia amministrativa procedimenti sanzionatori relativi ai illeciti amministrativi e penali accertati nelle materie di competenza nonché il rispetto dei termini, perentori, ordinatori o semplici, previsti

6 per il compimento dei relativi atti e compreso il rispetto delle garanzie di legge riconosciute ai soggetti interessati; 04 Funzioni di istruzione pubblica 01 Scuola materna Istruzione elementare 03 Istruzione media Assistenza scolastica, trasporto refezione e altri servizi mensa scolastica: controllo corretta indicazione del nr. giornaliero kit dei pasti forniti; - mensa scolastica: materia delle derrate consumate; 05 Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 07 Funzioni nel campo turistico 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 01 Biblioteche, musei e pinacoteche Servizi diversi nel settore culturale 01 Impianti Sportivi Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo Servizi turistici Manifestazioni turistiche 01 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi con particolare riferimento alle modalità di scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi e forniture Particolare

7 attenzione meritano le procedure in economia, l approvazione di varianti in corso d opera, lapprovazione di contabilità finali. 09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente 02 Illuminazione pubblica e servizi connessi 03 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 01 Urbanistica e gestione del territorio 02 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare Rilascio titoli abilitativi all edificazione (permessi, DIA, SCIA); -verifiche ed ispezioni di cantiere, - urbanistica negoziata, - pianificazione urbanistica generale ed attuativa Assegnazione alloggi, - rilascio titoli abilitativi all edificazione (permessi, DIA, SCIA), - verifiche ed ispezioni di cantiere, - urbanistica negoziata, - pianificazione urbanistica generale e attuativa - attività edilizia privata, cimiteriale e condono edilizio; in particolare l attività istruttoria

8 10 Funzioni nel settore sociale 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 03 Servizi di protezione civile 04 Servizio idrico integrato 05 Servizio smaltimento rifiuti 06 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all ambiente 01 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 05 Servizio necroscopico e cimiteriale 01 Affissioni e pubblicità trasporto di materiali a discarica per conto di terzi; - trasporto e smaltimento di rifiuti per conto di terzi; - estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti; - confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume; manutenzione ordinaria e straordinaria; con particolare riferimento a concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici Fiere, mercati e servizi connessi 03 Industria

9 04 Servizi relativi al commercio rilascio autorizzazioni allo svolgimento di attività di vendita su aree pubbliche 12 Funzioni relative a servizi produttivi 04 Servizi relativi all artigianato 05 Servizi relativi all agricoltura 01 Distribuzione gas 1201 Non attivo 02 Centrale del latte 1202 Non attivo 03 Teleriscaldamento 1204 Non attivo 04 Farmacie Altri servizi produttivi ART. 3 I MECCANISMI DI FORMAZIONE, IDONEI A PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE - VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO 1. Il Comune emana il piano annuale di formazione inerente le attività a rischio di corruzione; 2. Nel piano di formazione si indica: - le materie oggetto di formazione corrispondenti alle attività indicate all art. 2 del presente Piano, nonché sui temi della legalità e dell etica e ove possibile, mediante corsi della Scuola superiore della pubblica amministrazione; - i dipendenti ed i funzionari Responsabili P.O. che svolgono attività nell ambito delle materie sopra citate; - il grado di informazione e di conoscenza dei dipendenti nelle materie/attività a rischio di corruzione; - le metodologie formative: prevedendo la formazione applicata ed esperienziale (analisi dei rischi tecnici) e quella amministrativa (analisi dei rischi amministrativi); - la individuazione dei docenti: deve essere effettuata con personale preferibilmente non in servizio presso il Comune e che, collocato in quiescenza, abbia svolto attività in pubbliche amministrazioni nelle materie/attività a rischio di corruzione; - un monitoraggio sistematico della formazione e dei risultati acquisiti; - le attività formative devono essere distinte in processi di formazione base e di formazione continua per aggiornamenti, azioni di controllo durante l espletamento delle attività a rischio di corruzione; - il bilancio di previsione annuale deve prevedere, in sede di previsione oppure in sede di variazione o mediante appositi stanziamenti nel p.e.g., gli opportuni interventi di spesa finalizzati a garantire la formazione; - il personale docente viene individuato, entro un anno dall approvazione del piano, con procedura ad evidenza pubblica, con il sistema dell offerta economicamente vantaggiosa, finalizzato a valutare il miglior progetto di formazione triennale, nelle more sarà possibile tale affidamento in economia previa idonea valutazione della qualità formativa offerta; 3. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, con la definizione del piano di formazione, assolve la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. ART. 4 I MECCANISMI DI ATTUAZIONE E CONTROLLO DELLE DECISIONI, IDONEI A PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE 1. Per ogni processo di cui all art. 2 del presente Piano è stata quindi elaborata una scheda, tenendo conto

10 della metodologia proposta all interno del Piano Nazionale Anticorruzione, per la valutazione del rischio (allegato 5 del PNA). 2. La pubblicazione delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, nel sito internet del Comune, costituisce il metodo fondamentale per il controllo, da parte del cittadino e/o utente, delle decisioni nelle materie a rischio di corruzione disciplinate dal presente piano. 3. Per le attività indicate all art. 2 del presente Piano, sono individuate le seguenti regole di legalità o integrità, che saranno oggetto di specifica deliberazione da parte dell Amministrazione Comunale e che integreranno il presente piano della prevenzione della corruzione: - Regolamento sui criteri per lo svolgimento di incarichi affidati ai dipendenti comunali; - Regolamento su obbligo di astensione degli amministratori della Giunta Comunale; - trasparenza sulle retribuzioni dei Responsabili P.O. e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale; - Regolamento di promozione della massima trasparenza nella organizzazione degli uffici e dei servizi e della loro attività; - eventuali altri protocolli di intesa stipulati tra il Comune (con approvazione da parte del Consiglio Comunale) e le associazioni ed Enti che operano in materia di legalità, riconosciute nei modi di legge; - la carta dei servizi da adottarsi presso ogni Settore con atto dirigenziale; - codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (D.P.R. n. 62 del 16 aprile 2013); - codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Rignano Flaminio approvato con Deliberazione di G.M. n. 241 del ; - procedere, almeno sei mesi prima della scadenza dei contratti aventi per oggetto la fornitura dei beni e servizi, alla indizione delle procedure di selezione secondo le modalità indicate dal dlgs. 163/2006; l Amministrazione Comune indica, entro il mese di febbraio di ogni anno, le forniture dei beni e servizi da appaltare nei successivi dodici mesi; - attuare i procedimenti del controllo di gestione, monitorando con la applicazione di indicatori di misurazione dell efficacia ed efficienza (economicità e produttività) le attività individuate dal presente piano, quali a più alto rischio di corruzione; - contenere, ai sensi di legge, gli incarichi dirigenziali a contratto nella misura massima di percentuale dei posti effettivamente coperti della dotazione organica della qualifica dirigenziale; - le regole di legalità o integrità del presente piano della prevenzione della corruzione, riferentesi a forniture di beni, servizi o realizzazione di lavori, devono essere introdotte, a pena di esclusione (co. XVII legge 190/2012), nella lex specialis di gara; 4. La rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione rappresenta una misura di importanza cruciale tra gli strumenti di prevenzione della corruzione e l esigenza del ricorso a questo sistema è stata sottolineata anche a livello internazionale. L alternanza tra più professionisti nell assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure, infatti, riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l aspettativa a risposte illegali improntate a collusione. Pur precisandosi che il Comune di Rignano Flaminio in quanto privo di dirigenza e dove sono nominati solo le Posizioni Organizzative ai sensi degli art del CCNL , per tanto non appare direttamente applicabile la soluzione della rotazione tra i responsabili di categoria D, poiché i titolari di PO, a differenza dei dirigenti, rivestono, di regola, anche il ruolo di responsabili dei procedimenti. Certamente la rotazione non si applica per le figure infungibili; sono dichiarate infungibili i profili professionali di Ragioniere Generale e quelli nei quali è previsto il possesso di lauree specialistiche possedute da una sola unità lavorativa. 5. Il Comune comunica al cittadino, imprenditore, utente che chiede il rilascio del provvedimento autorizzativo, abilitativo, concessorio oppure qualsiasi altro provvedimento o atto: il responsabile del procedimento, il termine entro il quale sarà concluso il procedimento amministrativo, l e il sito internet del Comune; nel predetto sito internet del Comune, comunicato ai soggetti sopracitati, sono resi pubblici i dati più rilevanti riguardanti i procedimenti amministrativi delle loro attività e in particolare quelle indicate all art. 2 del presente Piano, permettendo di conoscere e verificare gli aspetti tecnici dell'intervento e quelli amministrativi del procedimento volto al rilascio del provvedimento, a effettuare i controlli e a condividere anche esso lo spirito etico e moralizzatore che è insito nell adozione dello strumento, assumendosi le responsabilità connesse e conseguenti. 6. Tutti i cittadini e gli imprenditori che si rivolgono al Comune per ottenere un provvedimento o un atto devono rilasciare una dichiarazione ove si impegnano a: - comunicare il proprio indirizzo e/o il proprio numero del telefonino ove poter inviare messaggi-sms e/o e.mail;

11 - non offrire, accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa vantaggio o beneficio sia direttamente che indirettamente tramite intermediari al fine del rilascio del provvedimento autorizzativo oppure abilitativo oppure concessorio o al fine di distorcere l'espletamento corretto della successiva attività o valutazione da parte dell'amministrazione; - denunciare immediatamente alle Forze di Polizia ogni illecita richiesta di denaro o altra utilità ovvero offerta di protezione o estorsione di qualsiasi natura che venga avanzata nei confronti di propri rappresentanti o dipendenti, di familiari dell'imprenditore o di eventuali soggetti legati all'impresa da rapporti professionali; - comunicare ogni variazione delle informazioni riportate nei certificati camerali concernenti la compagine sociale; - richiedere le informazioni del Prefetto di cui all'articolo l0 del D.P.R. n. 252/1998 per le imprese fornitrici e appaltatrici con cui si stipulano, per l'esecuzione dei lavori o per la prestazione di servizi o forniture connessi al provvedimento autorizzativo, abilitativo, concessorio, contratti privati di importo superiore a ,00; - autorizzare l utilizzo dei propri dati personali ai fini istituzionali del Comune; - indicare eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i Responsabili P.O. e i dipendenti dell'amministrazione. 7. Stante l obbligo di prevenire i possibili rapporti illeciti tra privato e pubblico ufficiale, il Responsabile prevede specifici vademecum ove sia codificata l azione del pubblico ufficiale (anche al di fuori dell ambito del proprio lavoro e/o servizio) ed identificato il procedimento amministrativo, garantendo la certezza del rispetto dei tempi procedimentali e rispettando scrupolosamente le seguenti modalità: - la esecuzione dei regolamenti, protocolli e procedimenti disciplinanti le decisioni nelle attività a rischio corruzione, deve essere preceduta dalla redazione della lista delle operazioni da eseguirsi, ove sia indicato l iter del procedimento amministrativo; - la lista delle operazioni indica, per ciascuna fase procedimentale: A) le norme da rispettare e la interpretazione giurisprudenziale; B) il responsabile unico del procedimento; C) i tempi di ciascuna fase del procedimento e i tempi di conclusione del procedimento; D) gli schemi (modulistica) tipo da redigersi prima della attuazione dei regolamenti, protocolli e procedimenti sopra citati; E) gli atti - se emanati in conformità alla modulistica, validata dal Segretario Generale e dai Responsabili P.O. competenti per materia - non sono oggetto del controllo di regolarità amministrativa, salvo verifiche a campione; F) lo scadenziario del controllo di regolarità amministrativa, da parte del Responsabile della posizione organizzativa, in merito al corretto adempimento delle operazioni indicate nella lista, con l obbligo dio eliminare le anomalie riscontrate e/o comunicate dal responsabile unico del procedimento. 8. Il Responsabile verifica periodicamente la corretta esecuzione dei regolamenti, protocolli e procedimenti disciplinanti le decisioni nelle attività a rischio corruzione. 9. Il Responsabile P.O. ha l obbligo di informare mensilmente il responsabile della prevenzione della corruzione della corretta esecuzione della lista e delle azioni di correzioni delle anomalie. 10. Per le attività indicate all art. 2 del presente piano sono individuate le seguenti regole per l attuazione della legalità o integrità, e le misure minime di contrasto per la prevenzione del rischio corruzione: Misure di contrasto: I Controlli Frequenza report Responsabile Note Controllo di gestione Annuale Segretario Generale Servizio Controlli Interni Il monitoraggio delle attività individuate dal presente piano, quali quelle a più alto rischio di corruzione, e inserite nel Piano Esecutivo di Gestione avviene con l applicazione di indicatori di misurazione dell efficacia ed efficienza (economicità e produttività) Controllo di regolarità amministrativa Ogni tre mesi Ogni tre mesi Segretario Generale

12 Controllo di regolarità contabile Controllo equilibri finanziari Costante Responsabile Settore Economico - Finanziario Ogni 3 mesi Responsabile Settore Economico - Finanziario Controllo della qualità dei servizi Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti Annuale Costante Tutti i Responsabili Tutti i Responsabili Verifica di attività lavorative da parte dei dipendenti cessati dal rapporto di lavoro con l Ente, che durante il servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali Annuale Responsabile Ufficio Personale Controllo composizione delle commissioni di gara e di concorso Controllo a campione (min. 10%) delle dichiarazioni sostitutive In occasione della nomina della commissione Ogni 3 mesi Presidente Commissione per le Gare e Responsabile Ufficio Personale per i Concorsi - Tutti i Responsabili - - Verifica dei tempi di rilascio delle autorizzazioni, abilitazioni, concessioni Ogni 6 mesi - Tutti i Responsabili Responsabile Anticorruzione La verifica riguarda inoltre qualsiasi altro provvedimento o atto in sintonia con le tempistiche previste nel regolamento dei procedimenti amministrativi. L esito del monitoraggio sarà pubblicato nel sito web dell Ente

13 Compilazione vademecum dell azione del pubblico ufficiale Informazione trimestrale Tutti i Responsabili Nel vademecum viene identificato il procedimento amministrativo ed i tempi procedimentali. Per ciascun procedimento deve redigersi la lista delle operazioni da eseguirsi che deve necessariamente contenere, per ciascuna fase procedimentale: - le norme da rispettare; - il responsabile unico del procedimento; - i tempi di ciascuna fase del procedimento e i tempi di conclusione del procedimento; - gli schemi (modulistica) tipo già pubblicati nel sito dell Ente, nell apposita sezione Amministrazione Trasparente Ogni Responsabile verifica periodicamente la corretta esecuzione dei regolamenti, protocolli e procedimenti disciplinanti le decisioni nelle attività a rischio corruzione con obbligo di eliminare le anomalie riscontrate e informare trimestralmente il responsabile della prevenzione della corruzione della corretta esecuzione della lista e delle azioni di correzioni delle anomalie. ART. 5 GLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA 1. La trasparenza è assicurata mediante la pubblicazione, nel sito web del Comune e mediante la trasmissione alla Commissione di cui al co. II art. 1 della legge 190/2012 (cfr. co. XXVII):

14 - delle informazioni relative alle attività indicate all art. 2 nel presente piano, tra le quali è più elevato il rischio di corruzione; - delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati personali; - dei bilanci e conti consuntivi, nonché dei costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi erogati ai cittadini. Le informazioni sui costi sono pubblicate sulla base di uno schema tipo redatto dall'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; - delle informazioni sui costi indicate nello schema tipo da adottarsi da parte della Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, forniture e servizi ai sensi co. XV art. 1; - trasparenza sulle retribuzioni dei Responsabili P.O. e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale (art. 21 legge 69/2009); - delle informazioni di attuazione dei protocolli di legalità o delle regole integrità indicate nel presente piano all art. 4 (c. XVII art. 1). 2. I documenti e gli atti, in formato cartaceo oppure in formato elettronico, inoltrati dai soggetti interessati al Comune, devono essere trasmessi dagli uffici preposti al protocollo della posta, ai Responsabili delle posizioni organizzative oppure ai Responsabili dei procedimenti, esclusivamente ai loro indirizzi di posta elettronica istituzionale. La mancata trasmissione della posta in entrata e, ove possibile, in uscita, costituisce elemento di valutazione della responsabilità del dipendente preposto alla trasmissione mediante p.e.c., quale violazione dell obbligo di trasparenza. 3. La corrispondenza tra gli uffici deve avvenire esclusivamente mediante semplice mail; la corrispondenza tra il Comune e il cittadino/utente deve avvenire ove possibile mediante p.e.c.. 4. Il presente piano recepisce dinamicamente i DPCM indicati al comma XXXI della legge 190/2012 con cui sono individuate le informazioni rilevanti e le relative modalità di pubblicazione. 5. Il Comune provvede al monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali attraverso la tempestiva eliminazione delle anomalie. I risultati del monitoraggio sono consultabili nel sito web del Comune (XXVIII). 6. Il Comune rende noto, tramite il proprio sito web istituzionale, i seguenti indirizzi di posta elettronica certificata: - di ciascun Responsabile; - dei dipendenti destinati ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione; - dei responsabili unici dei procedimenti. Agli indirizzi sopra citati il cittadino può rivolgersi per trasmettere istanze ai sensi dell'articolo 38 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445, e successive modificazioni, e ricevere informazioni circa i provvedimenti e i procedimenti amministrativi che lo riguardano. 7. Il Comune, nel rispetto della disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi di cui al capo V della legge 7 agosto 1990, n.241, e successive modificazioni, in materia di procedimento amministrativo, s impegna ad adeguare, ove necessario, i propri software per rendere accessibili in ogni momento agli interessati, tramite strumenti di identificazione informatica di cui all'articolo 65, comma 1, del codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82, e successive modificazioni, le informazioni relative ai provvedimenti e ai procedimenti amministrativi, ivi comprese quelle relative allo stato della procedura, ai relativi tempi e allo specifico ufficio competente in ogni singola fase. 8. Le stazioni appaltanti, con riferimento ai procedimenti di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali, in formato digitale standard aperto: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. (co. XXXII). Misure di contrasto alla Corruzione rispetto agli obblighi di trasparenza Frequenza report Responsabile report Note Adozione e pubblicazione Annuale Responsabile Trasparenza Il Piano definisce le azioni per l attuazione

15 Piano Triennale per la Trasparenza del principio della trasparenza Adozione e pubblicazione del Codice di comportamento dei dipendenti Annuale Responsabile Anticorruzione - Responsabile Ufficio Personale Pubblicazione dati stato patrimoniale Amministratori Annuale Responsabile trasparenza Facoltativo in base alla normativa vigente Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti Costante Tutti i Responsabili Organizzazione Giornate della Trasparenza Ogni 6 mesi Responsabile trasparenza L incontro è previsto con i rappresentanti di categoria, dei Cittadini e associazioni per illustrare le azioni previste nel piano Anticorruzione, nel piano della Trasparenza nel P.E.G. e nel sistema dei controlli Pubblicazione delle Informazioni relative alle attività indicate nell art. 2 del presente Piano tra le quali è più elevato il rischio di corruzione Integrale applicazione del D.Lgs. n.33/2012 Annuale Tempi diversi indicati nel Decreto - Tutti i Responsabili - Tutti i Responsabili -Responsabile Trasparenza L applicazione del Decreto consente di rendere nota in modo capillare l attività della pubblica amministrazione ai fini dell applicazione del principio della trasparenza e del controllo dell attività svolta dall Amministrazione Pubblicazione costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi erogati ai cittadini Costante - Tutti i Responsabili Le informazioni sui costi sono pubblicate sulla base di uno schema tipo redatto dall'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi

16 Trasmissione dei documenti e degli atti, in formato cartaceo oppure in formato elettronico, inoltrati al Comune dai soggetti interessati, da parte degli uffici preposti al protocollo della posta, ai Responsabili P.O. e/o ai Responsabili dei procedimenti, esclusivamente ai loro indirizzi di posta elettronica Costante - Responsabile Settore Amministrativo e Servizi alla Cittadinanza - Ufficio Protocollo e forniture La mancata trasmissione della posta in entrata e, ove possibile, in uscita, costituisce elemento di valutazione e di responsabilità disciplinare del dipendente preposto alla trasmissione La corrispondenza tra il Comune e il cittadino/utente deve avvenire, ove possibile, mediante p.e.c.. Costante - Tutti i Responsabili - - Pubblicazione degli indirizzi di posta elettronica seguenti relativi a: - ciascun responsabile di servizio; - ciascun dipendente destinato ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione; - responsabili unici dei procedimenti. Aggiornamento costante - Tutti i Responsabili - Responsabile Anticorruzione A tali indirizzi il cittadino può rivolgersi per trasmettere istanze ai sensi dell'articolo 38 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive modificazioni, e ricevere informazioni circa i provvedimenti e i procedimenti amministrativi che lo riguardano. Pubblicazione, con riferimento ai procedimenti di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione e prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 Entro 31 gennaio di ogni anno per le informazioni relative all anno precedente - Tutti i Responsabili - - Le informazioni sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici.

17 aprile 2006, n.163, nei propri siti web istituzionali, in formato digitale standard aperto: - la struttura proponente; - l'oggetto del bando; - l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; - l'aggiudicatario; - l'importo di aggiudicazione; - i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; - l'importo delle somme liquidate. La pubblicazione degli atti e dei provvedimenti avverrà nel rispetto della classificazione sotto indicata come previsto dal D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013. La sezione del sito istituzionale, denominata AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, deve essere organizzata in sotto-sezioni all interno delle quali devono essere inseriti i documenti, e tutte le informazioni previste dal D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013. DENOMINAZIONE SOTTO- DENOMINAZIONE SOTTO- CONTENUTI (rif. a decreto) SEZIONE 1 LIVELLO Disposizioni generali SEZIONE 2 LIVELLO - Programma per la trasparenza e l integrità - Atti generali - Oneri informativi per cittadini e imprese Art. 10, co. 8 lett. a Art. 12, co. 1, 2 Art. 34, co. 1, 2 Organizzazione - Organi di indirizzo politicoamministrativo - Sanzioni per mancata comunicazione dei dati - Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali - Articolazione degli uffici - Telefono e posta elettronica Art. 13, co. 1 lett. a Art. 14 Art. 47 Art. 28 co. 1 Art. 13 co. 1 lett. b, c Art. 13 co. 1 lett. d Consulenti e Collaboratori Art. 15 co. 1, 2 Personale - Incarichi amministrativi di vertice - Dirigenti - Posizioni organizzative - Dotazione organica - Personale non a tempo indeterminato - Tassi di assenza - Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti - Contrattazione collettiva - Contrattazione integrativa - OIV Art. 15 co. 1, 2 Art. 41 co. 2, 3 Art. 10 co. 8 lett. d Art. 15 co. 1, 2, 5 Art. 41 co. 2, 3 Art. 10 co. 8 lett. d Art. 16 co. 1, 2 Art. 17 co. 1, 2 Art. 16 co. 3 Art. 18 co. 1 Art. 21, co. 1 Art. 21, co. 2 Art. 10, co. 8 lett. c

18 Bandi di concorso Art. 19 Performance Enti Controllati - Piano della performance - Relazione sulla performance - Ammontare complessivo dei premi - Dati relativi ai premi - Benessere Organizzativo - Enti pubblici vigilati - Società partecipate - Enti di diritto privato controllati - Rappresentazione grafica Art. 10, co. 8 lett. b Art. 10, co. 8 lett. b Art. 20 co. 1 Art. 20 co. 2 Art. 20 co. 3 Art. 22 co. 1 lett. a Art. 22 co. 2, 3 Art. 22 co. 1 lett. b Art. 22 co. 2, 3 Art. 22 co. 1 lett. c Art. 22 co. 2, 3 Art. 22 co. 1 lett. d Attività di procedimenti - Dati aggregati attività amministrativa - Tipologie di procedimento - Monitoraggio tempi procedimentali - Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d ufficio dei dati Art. 24 co. 1 Art. 35 co. 1, 2 Art. 24 co. 2 Art. 35 co. 3 Provvedimenti - Provvedimenti organi indirizzo politico - Provvedimenti dirigenti Art. 23 Art. 23 Controlli sulle imprese Art. 25 Bandi di gara e contratti Art. 37 co. 1, 2 Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici Bilanci Beni immobili e gestione patrimonio Controlli e rilievi sull Amministrazione Servizi Erogati - Criteri e modalità - Atti di concessione - Bilancio preventivo e consuntivo - PIano degli indicatori e risultati attesi di bilancio - Patrimonio immobiliare - Canoni di locazione affitto - Carta dei servizi e standard di qualità - Costi contabilizzati - Tempi medi di erogazione dei servizi - Liste di attesa Art. 26, co. 1 Art. 26 co. 2 Art. 27 Art. 29 co. 1 Art. 29 co. 2 Art. 30 Art. 30 Art. 31 co. 1 Art. 32 co. 1 Art. 32 co. 2 lett. a Art. 10 co. 5 Art. 32 co. 2 lett. b Art. 41 co. 6 Pagamenti dell Amministrazione - Indicatore di tempestività dei Art. 33

19 pagamenti - IBAN e pagamenti informatici Art. 36 Opere pubbliche Art. 38 Pianificazione e governo del Art. 39 territorio Informazioni ambientali Art. 40 Strutture sanitarie private accreditate Interventi straordinari e di emergenza Altri contenuti Art. 41 co. 4 Art. 42 ART. 6 CONTENUTI DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA 1. L art. 10 del D.lgs. n. 33/2013 individua i principali contenuti del Programma triennale, che sono i seguenti: - L organizzazione e le funzioni dell amministrazione; - I collegamenti con gli atti di indirizzo generale; - Le iniziative di comunicazione della trasparenza. 2. Il processo di attuazione del Programma, che prevede: l individuazione degli obblighi di pubblicazione; i responsabili della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati; le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi; il sistema di monitoraggio con l individuazione dei dirigenti responsabili; gli strumenti e tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione Amministrazione Trasparente. ART. 7 LE INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE DELLA TRASPARENZA 1. Al fine di promuovere l attività dell Amministrazione Comunale in materia di trasparenza, oltre al presente piano e alla tipologia di documentazione da pubblicarsi nella sezione Amministrazione trasparente, vengono pubblicate sul sito istituzionale e costantemente aggiornate tutte le informazioni che riguardano l amministrazione, le sue strutture, gli atti e le attività dalla stessa adottati e promossi. 2. Il coinvolgimento e l interazione con i diversi soggetti o gruppi portatori di interesse (stakeholder) viene garantito e agevolato dalla possibilità per gli stessi di comunicare con l Ente sia tramite la casella di posta elettronica sia mediante un apposita sezione sul sito del Comune, destinata alla pubblicazione di notizie e/o informazioni sull attività dell Amministrazione Comunale. ART. 8 INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLA PUBBLICAZIONE E DELL AGGIORNAMENTO DEI DATI I responsabili della pubblicazione individuati, che corrispondono ai Responsabili d Area, sono i seguenti: Macrofamiglia Tipologia dei dati Responsabilità Disposizioni generali - Programma trasparenze e integrità - Atti generali Resp. Area S. Amministrativi Organizzazione Consulenti e collaboratori - Organi politici Sanzioni mancata comunicazione dati - Articolazione uffici - Telefono e Posta elettronica Consulenti e collaboratori Resp. Area S. Amministrativi Resp. dell Area che conferisce l incarico

20 Personale Posizioni organizzative Resp. Area S. Amministrativi Performance Enti controllati Attività e procedimenti Provvedimenti Dotazione organica Personale non a tempo determinato Tassi di assenza Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti non dirigenti Contrattazione collettiva Costi contratti integrativi Bandi di concorso Elenco bandi in corso ed espletati nel triennio Dati procedure selettive Contratti integrativi OIV Sistema misurazione performance Piano della performance Relazione sulla performance Documento OIV validazione Relazione performance Benessere organizzativo Ammontare complessivo premi Dati relativi ai premi Società partecipate Rappresentazione grafica Dati aggregati attività Amministrativa Tipologie di procedimento Monitoraggio tempi procedimentali Dichiarazioni sostitutive e acquisizioni d ufficio Provvedimenti organi politici Provvedimenti dirigenti Resp. Area S. Generali Resp. Area S. Amministrativi Resp. Area S. Amministrativi Resp. Area S. Generali Resp. Area S. Amministrativi Resp. dell Area che adotta il procedimento Resp. Area S. Amministrativi Controlli sulle imprese Controlli Resp. Area S. Generali Bandi di gara e contratti Sovvenzioni, contributi e sussidi Bilancio Beni immobili e gestione patrimonio Bilancio preventivo Piano degli indicatori Patrimonio immobiliare Canoni di locazione Resp. dell Area che adotta il provvedimento Resp. dell Area che adotta il provvedimento Resp. Area S. Finanziari Resp. Area S. Tecnici

21 Controlli e rilievi sull amministrazione Servizi erogati Pagamenti dell amministrazione Opere pubbliche Pianificazione e governo del territorio Informazioni ambientali Interventi straordinari in emergenza Corruzione Accesso civico Concessioni Rilievi organi di controllo o revisione Rilievi Corte dei Conti Carta dei servizi Costi contabilizzati Tempi medi erogazione servizi IBAN e pagamenti informatici Resp. Area S. Finanziari Resp. dell Area che gestisce il servizio Resp. Area S. Finanziari Resp. Area S. Tecnici Resp. Area Urbanistica Resp. Area Urbanistica Resp. dell Area che dispone l intervento Segretario comunale Resp. Area S. Amministrativi ART. 9 LE MISURE ORGANIZZATIVE VOLTE AD ASSICURARE LA REGOLARITÀ E LA TEMPESTIVITÀ DEI FLUSSI INFORMATIVI 1. La regolarità e la tempestività dei flussi informativi ai fini della loro pubblicazione è garantita dai responsabili della pubblicazione individuati all ART I tempi di inserimento dei dati e la frequenza del loro aggiornamento è quella prevista dalla legge e sintetizzata nella tabella elaborata dalla competente Commissione Civit, e dalle sue successive integrazioni e modifiche. 3. La raccolta, predisposizione ed elaborazione dei dati soggetti a pubblicazione è assicurata dagli uffici, secondo le direttive impartite dal Responsabile d Area competente, e dagli automatismi informatici attivati nell ambito del sistema informatico in uso. Viene in ogni caso assicurata la massima collaborazione tra le Aree e gli Uffici allo scopo di garantire la raccolta dei dati di natura trasversale. 4. L attuale sezione del sito istituzionale Amministrazione trasparente viene infatti alimentata sia per inserimento manuale che attraverso automatismi che attingono le informazioni dalla procedura informatica in uso presso l ente. Per rendere meno gravose le incombenze connesse agli obblighi di pubblicazione, il Servizio Informatica collabora con la software house fornitrice della struttura informatica e del sito istituzionale nella ricerca e definizione di percorsi e soluzioni tecniche per la massima automazione della produzione e pubblicazione dei dati richiesti. ART. 10 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO CON L INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI 1. L attività di controllo sull'adempimento degli obblighi di pubblicazione da parte dei responsabili individuati al precedente ART. 8 viene svolta dal Segretario Comunale, in qualità di Responsabile della Trasparenza. 2. A tal fine, con cedenza trimestrale il Responsabile della Trasparenza verifica che le informazioni previste dalla normativa e dal presente Programma siano state pubblicate nella forma e nei tempi previsti, e che le stesse siano complete, chiare e aggiornate. 3. In caso di mancato o ritardato adempimento il Responsabile della Trasparenza provvede a segnalare detto inadempimento al responsabile della pubblicazione, con nota scritta inserita nel sistema informatico del

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