Comunicato n. 51 del 15 gennaio 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Comunicato n. 51 del 15 gennaio 2015"

Transcript

1 Commissioni - Consiglio regionale della Toscana Comunicato n. 51 del 15 gennaio 2015 Ambiente e Territorio Inquinamento acustico: movida, audizione del coordinamento toscano residenti In commissione Ambiente rappresentanti di comitati e associazioni chiedono miglioramenti alla normativa e alle linee guida regionali. Gianfranco Venturi (Pd): Abbiamo trattato il problema con molta attenzione. Non siamo i superiori gerarchici dei Comuni Firenze La Regione Toscana ha affrontato il problema dell inquinamento acustico e del disagio dei residenti in zone dove l intensa e vivace vita notturna è particolarmente attiva con molto scrupolo e attenzione. Non siamo stati latitanti, ma non siamo nemmeno i superiori gerarchici dei Comuni. È quanto ha dichiarato Gianfranco Venturi (Pd), presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale, al termine dell audizione con il coordinamento toscano di comitati e associazioni di residenti. Assumeremo le vostre testimonianze e gli atti che avete consegnato per continuare, nei limiti dei nostri compiti, il contrasto alle emissioni rumorose e chiedendo una ulteriore sensibilizzazione al problema da parte della Giunta regionale, ha concluso il presidente. Da parte dei consiglieri intervenuti il riconoscimento del lavoro fatto dalla Regione è stato pressoché unanime. Giovanni Ardelio Pellegrinotti (Pd) ha parlato di un problema difficile che contrasta con troppi interessi. Le linee guida che la Regione ha varato sono tra le più severe d Italia e hanno anche dei costi, ha osservato riferendosi alle autorizzazioni in deroga. I protagonisti principali sono i Comuni. Se la normativa è da affinare lo faremo, ma occorre che le amministrazioni cittadine ragionino in termini di localizzazione degli spazi. Il confronto è più che utile, ha dichiarato Monica Sgherri (Rc/Ci). Occorre incentivare l informazione ai cittadini per quanto riguarda le deroghe concesse di cui spesso, se non sempre, nulla o poco si sa. Inoltre ha continuato è necessario un approfondimento sul rilascio delle licenze e sugli orari cui devono attenersi gli esercenti. Abbiamo una normativa avanzata in materia e l abbiamo fatta anche con fatica visti i molteplici interessi. Il problema non sono le deroghe, ma il disagio quotidiano, ha dichiarato Paolo Marcheschi (Fratelli d Italia). La Regione non è l interlocutore ideale e d altro canto non mi sembra che i Comuni abbiano individuato soluzioni efficaci. Non è stata fatta un organizzazione urbanistica adeguata. Dobbiamo affrontare la questione con un profilo di governo serio. È impensabile che la Regione possa normare tutte le strade della Toscana, ha detto Matteo Tortolini (Pd). I Comuni sono obbligati a fare i piani di classificazione acustica individuando le aree più idonee. La legge toscana interviene sulle deroghe e, se rispettata, è molto vincolante. Occorre trovare una composizione tra diverse, e tutte legittime, richieste. Le osservazioni avanzate dal coordinamento hanno, tra l altro, riguardato il decreto del presidente Enrico Rossi 2/2014 e la delibera di Giunta 490/2014 ritenute un passo avanti nella direzione della civiltà e tuttavia insufficienti a colmare il divario provocato da una deficitaria normativa nazionale. (f.cio)

2 COORDINAMENTO TOSCANO COMITATI e ASSOCIAZIONI di RESIDENTI Regione Toscana Audizione Commissione VI Ambiente e Territorio 15 gennaio 2015 Associazione Ma noi quando si dorme Firenze Comitato Per piazza Brunelleschi - Firenze Comitato Oltrarno futuro - Firenze Vivere il Centro Storico Lucca Residenti Centro Storico di Massa Massa La Cittadella Pisa Comitato Mezzogiorno - Pisa Associazione Residenti Centro Storico - Pistoia 0

3 - 1 Il consulente del sindaco Nardella, messo a capo dell ufficio Città sicura del Comune di Firenze, l ex procuratore capo della Procura Giuseppe Quattrocchi, riguardo al fenomeno della movida ha affermato che è un problema per il quale abbiamo le armi spuntate e che si tratta di una guerra asimmetrica (*) La movida, o meglio, la mala-movida, come è stata chiamata nel rapporto Censis del 2013 commissionato dalla Fipe (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi), è un fenomeno presente anche in altri paesi europei, dove però è opportunamente ed efficacemente regolato e tenuto sotto controllo. In Italia invece la mala-movida è diventata, negli ultimi anni, un grave problema di degrado urbano e di stracciamento del tessuto sociale, un problema sanitario ed educativo, che, appunto, le istituzioni non sanno come affrontare nelle sue varie emergenze, forse anche sotto varie pressioni di interessi economici, probabilmente anche in parte illegali. Si evita di inserire il problema della mala-movida notturna nella quotidiana agenda politica o addirittura si cerca di snaturarlo riducendolo ad un banale ed innocuo fenomeno costituito da qualche urlo di ragazzacci che si aggirano goliardicamente alticci nella notte. Nella realtà purtroppo è invece un fenomeno caratterizzato da sempre più inquietanti aspetti di prepotenza violenta e gratuita e da diffusi comportamenti illegali, negli spazi pubblici e monumentali-identitari dei centri storici. La mala-movida italiana è un fenomeno che va inquadrato in un contesto normativo nazionale e locale inefficiente, disorganico, contraddittorio e superficiale come la nota legge Salva Italia (D.L. 201/ 6 dic.2011) che ha esteso la liberalizzazione degli orari e la libertà di insediamento anche agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, togliendo agli organi di governo locale la possibilità ordinaria di interventi sugli orari di apertura, che dovrebbero invece essere regolati a seconda delle situazioni e delle esigenze particolari di ogni territorio. A proposito di questo decreto Salva Italia, convertito in legge n. 214 il 22 dic. 2011, è in corso la richiesta di referendum per abrogare la lettera d-bis del comma 1 dell art.3, in cui è stabilito che qualunque attività commerciale, compreso la somministrazione di alimenti e bevande, può essere svolta senza: d-bis) il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell esercizio; E un referendum che dovrebbe essere richiesto da 5 regioni come previsto dall art. 75 della Costituzione. Sappiamo che hanno aderito Veneto,che lo ha promosso, Umbria, Abruzzo, e Lombardia. Nell attesa di future auspicabili revisioni legislative statali e di un serio efficace quadro normativo per lo svolgimento delle attività commerciali notturne, non possiamo però lasciare le nostre città abbandonate ad uno sfruttamento ed uso dello spazio pubblico senza regole, senza controlli e tempestivi interventi, senza efficaci ed effettive tutele almeno nei confronti della salute dei residenti, diritto costituzionalmente protetto. In questa sede non ci occuperemo ad esempio, dei danni e dei costi sociali prodotti dall incontrollato abuso alcolico dei giovani anche adolescenti, dello spaccio di sostanze, 1

4 delle attività illegali, del degrado igienico, degli odori fetidi specialmente nella stagione estiva e così via. Ci concentreremo esclusivamente sull inquinamento acustico notturno dovuto alla immissione illegale di sonorità musicali ad alto e altissimo volume e all esagerata presenza antropica che riempie gli spazi pubblici, piazze e vie, e che vi staziona durante la notte schiamazzando e urlando, a causa soprattutto del ricercato eccessivo stato alcolico della maggioranza dei frequentatori, che spesso da anche luogo a rumorosissime e pericolose risse. Si tratta di un inquinamento acustico a livelli così esagerati e con modalità martellanti sulle note basse e schiamazzanti senza sosta durante tutte le ore notturne fino alle prime ore dell alba, che impedisce ai residenti circostanti di poter dormire. E noto che impedire il sonno per ore ad una persona è strumento usato da sempre come terribile tortura. Senza sonno si può impazzire. I residenti dunque sono le vittime finali della grave miopia politica e della insensibilità umana di chi avrebbe, a vari livelli, il dovere di intervenire e consente lo svolgersi di questa tortura notturna collettiva. I residenti chiedono di essere tutelati nel loro diritto alla salute, previsto dall articolo 32 della costituzione italiana, e anche nel rispetto alla propria vita familiare e privata, tutelato dall articolo 8 della convenzione europea per i diritti dell uomo e dall articolo 7 della carta dei diritti fondamentali dell Unione Europea. Diritti che sono sistematicamente violati ogni notte. Pensiamo che l inquinamento acustico notturno sia l aspetto nocivo della mala-movida che possa e debba essere affrontato per primo, sia perché le norme statali e quelle regionali secondo noi consentono di provvedervi, sia perché il danno che produce agli abitanti che lo subiscono è gravissimo, come tutta la letteratura medica sull argomento ha da anni dimostrato e confermato. Ricordiamo che beni primari ed essenziali per i viventi, almeno per quelli dotati di un sistema nervoso complesso sono aria, acqua, cibo e l indispensabile quantità di sonno. Questi sono beni di cui questa commissione VI si occupa nel quadro più generale di tutela e protezione dell ambiente aggredito da inquinamenti dell aria, delle acque e acustico. Quello che chiediamo è che la Regione intervenga nei confronti delle amministrazioni comunali mediante azioni di stimolo, di controllo, di formazione del personale destinato alle tutele ambientali, di aiuti anche finanziari, di miglioramenti normativi, e che raccolga questa urgente richiesta di aiuto da parte delle migliaia di residenti che nelle storiche città toscane abitano e subiscono il grave inquinamento acustico provocato dalla esagerata presenza di esercizi di somministrazione notturni che sfruttano le pubbliche vie e piazze come prolungamento dei loro modesti locali dando luogo ad un esagerato affollamento di persone nello spazio pubblico. Suggeriamo come opportuna la formazione di un tavolo regionale permanente su questo tema con la partecipazione dei cittadini, degli organi tecnici e delle rappresentanze istituzionali. Guardiamo ora in dettaglio quegli aspetti normativi, tecnici e amministrativi sui quali chiediamo una attenta riflessione e una presa di posizione da parte della Commissione. (*) ers_bici_punzonate_e_rotazione_anti-corruzione / 2

5 2 Crediamo che tutte le Amministrazioni, compreso la Regione Toscana, nelle sue varie articolazioni, debba essere a conoscenza del fatto che, accanto alle legittime richieste degli esercenti, ci sono anche quelle altrettanto legittime dei residenti. Per questi motivi, ringraziando per l attenzione che Codesta Commissione intende riservarci, riteniamo opportuno e costruttivo dettagliare le osservazioni di seguito riportate. Osservazioni circa il DPRT 2/2014 e alla DGR 490/2014 Il riferimento è esplicitamente diretto al DPRT 2/2014 (normativa sull acustica) e alla DGRT 490 del 16 Giugno (Linee guida per gli esposti). Sono per noi provvedimenti importanti che segnano un passo in avanti nella direzione della civiltà, ma che risultano tuttora insufficienti a colmare il divario provocato da una deficitaria normativa nazionale, la quale, di fatto, fa si che i cittadini residenti nelle zone rumorose per la presenza di locali notturni e dei loro avventori che stazionano sulla pubblica via, si trovino a dover vivere in condizioni insalubri a causa della impossibilità di riposare. Al fine di cercare di fornire un contributo costruttivo e propositivo, finalizzato ad avvicinare sempre di più le condizioni di vita dei cittadini a quello standard previsto da tutte le normative emanate in materia di salute e chiaramente espresso dall art. 32 della Costituzione, questo Coordinamento ritiene opportuno evidenziare alcuni suggerimenti che, ci auguriamo, verranno tenuti in considerazione. Linee Guida DGR 490/2014 Sia in premessa che all art. 4 comma 3 si prevede che i Comuni possano avvalersi di Arpat per la verifica fonometrica, il che porta le Amministrazioni Comunali a credere erroneamente di dover necessariamente avvalersi di Arpat per questa importante funzione di controllo delle emissioni rumorose che invece la legge 447/95, con il combinato disposto dall art. 6 comma g e dall art. 14 comma 2, pone a loro carico. Quanto descritto nelle linee guida non appare, a nostro avviso, abbastanza esauriente in quanto, seppure non proibendolo, non stimola le amministrazioni comunali ad organizzare un servizio di controllo sul rumore come invece dovrebbero fare. Appare opportuno rilevare che il controllo del rumore da parte della Polizia Municipale, se aggiunto agli altri controlli che il Corpo dovrebbe effettuare - come: verifica della regolarità degli orari, del possesso delle licenze funzionali allo svolgimento dell attività, affollamenti ecc. - fornirebbe un quadro più esaustivo del problema inteso come somma delle varie concause. E vero che nelle Linee guida si fa riferimento ad un azione istruttoria da parte del Comune che arriva a prevedere un gentile invito all esercente a verificare per proprio conto il livello di rumorosità, tuttavia la frammentazione dei ruoli fra Polizia Municipale e Arpat risulta funzionalmente controproducente. Secondo i dati Arpat a fronte di un numero circa pari di esposti dei cittadini a Firenze e Lucca, il numero di controlli in capo ad Arpat è nettamente maggiore nel caso di quest ultima. Questo perché i Vigili di Firenze sono dotati di fonometro che, tra le altre cose, li porta ad avere un maggior rispetto da parte degli esercenti, mentre questo non vale per i loro colleghi lucchesi. La Carta dei Servizi di ARPAT prevista dalla legge regionale 30/2009, prevede che la Agenzia sia tenuta a fornire supporto ai Comuni entro un numero definito di controlli complessivo in Toscana, pari - per quanto riguarda il rumore - a 300 interventi annui. 3

6 In Provincia di Lucca, a causa della mancanza di controlli fonometrici da parte dei Vigili, si effettuano interventi l anno, quindi appunto il 25-30% del complesso della regione. Cosa succederà ai cittadini toscani quando i 300 interventi annui saranno esauriti? Si passerà a quelli a pagamento? Quanto costeranno? Visto che nel bilancio comunale non ci saranno sicuramente soldi per finanziare i controlli a pagamento, le Amministrazioni si troveranno a dover rischiare l omissione di atti di ufficio per non poter effettuare i controlli richiesti a seguito dei giusti reclami dei residenti? Da tenere presente che questa situazione e destinata a peggiorare in quanto i 300 rilevamenti annui che Arpat e chiamata a d effettuare vennero decisi con la vecchia LRT n. 89 del 98 e quindi basandosi sul personale Arpat che era allora in servizio. Consultando il sito Arpat ci rendiamo conto che da una dotazione organica di 842 unita nel 2006 Arpat e passata a 757 unita al 31/12/2010, mentre adesso la dotazione organica totale dovrebbe consistere di circa 700 unita. Dotazione organica che dovra essere ulteriormente diminuita con i provvedimenti che codesta Giunta andra a prendere durante il mese di Febbraio prossimo venturo. Per questi motivi si richiede di voler coinvolgere più direttamente i Comuni nel controllo fonometrico conseguente agli esposti. Fra le varie ipotesi ci potrebbe essere il coordinamento fra più amministrazioni, se di piccole dimensioni, oppure rendere più stringente l invito nel caso di comuni più popolosi, favorendo la creazione di un nucleo di Polizia per svolgere i rilevamenti fonometrici ed in grado di esercitare il potere sanzionatorio. Ovviamente in collaborazione con Arpat della cui esperienza e professionalità non sarà possibile fare a meno. DPRT 2/2014 Nuovo Regolamento Regionale dei Rumori All art. 16, 5 ter, comma c (deroghe concesse in zone I e II) si recita: i livelli sonori emessi siano controllati, a cura del richiedente, per tutta la durata dell evento. Se tale previsione venisse resa obbligatoria anche per le zone III e IV si potrebbero diminuire in maniera consistente le spese che la collettività deve sostenere per la attuazione dei controlli e si eliminerebbe a monte la gran parte dei problemi conseguenti alla concessione delle autorizzazioni in deroga. In tal modo si conseguirebbe una parità di diritti fra gli animali che vivono nei parchi, i residenti delle zone prevalentemente residenziali e quelli sfortunati che vivono nei centri storici, dove comunque, durante l orario notturno, anch essi diventano zone prevalentemente residenziali, in quanto ci sono diverse decine se non centinaia di famiglie per ogni locale pubblico. Nelle more della creazione di un adeguato servizio di monitoraggio da parte dei Comuni, ipotesi che purtroppo diverra sempre più necessaria di fronte ai tagli di personale in ambito Arpat, sarebbe opportuno che la Regione stabilisse l obbligatorieta dell autocontrollo da parte di tecnici incaricati dal richiedente, subordinando il rilascio della successiva autorizzazione in deroga al deposito di tale autocontrollo, il quale dovrebbe poi essere reso consultabile dai ricettori vicini con una semplice richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge 241/90. Questa potrebbe rappresentare una soluzione, magari parziale perché è vero che l' autocontrollo va verificato, ma il tecnico non puo' escludere che in quel momento ci sia qualcuno che fa i rilevamenti presso il ricettore piu' vicino e quindi ha tutto l' interesse, al fine di non fare una falsa dichiarazione, di richiedere l' abbassamento del volume quando questo sorpassa i limiti 4

7 Tale richiesta dovrebbe riguardare tutte le autorizzazioni in deroga, sia normali che semplificate, rilasciate per manifestazioni musicali, trascurando ovviamente quelle rilasciate per lavori. Sicuramente le categorie avrebbero da ridire perche questa operazione richiede un esborso di alcune centinaia di euro. Un costo che comunque verrebbe facilmente ammortizzato con l incasso della serata considerato che si tratta di attivita commerciali molto redditizie use a registrare introiti di migliaia oppure decine di migliaia di euro in poche ore e che, comunque, potrebbe essere considerevolmente contrattato stipulando accordi fra le associazioni di categoria e tecnici in grado di svolgere questo tipo di attivita. Altra soluzione, soprattutto per i centri dove si verificano elevate concentrazioni di locali in una zona ristretta, potrebbe essere quella di installare delle centraline acustiche che, una volta registrato e segnalato il superamento dei limiti massimi, indichino agli esercenti la necessita di intervenire per i riportare l inquinamento acustico entro i limiti. Per ultimo, ma non per questo meno importante, si verrebbe a facilitare lo spostamento delle attività rumorose verso le zone V e VI, le quali presentano carenza se non assenza di ricettori. A voler essere concreti, questa ultima appare l unica soluzione reale per far si che i cittadini possano dormire e allo stesso tempo i giovani possano divertirsi come meglio credono. Una situazione già attuata in diversi casi come a Madrid dove si è favorito lo spostamento dei locali notturni nelle zone, prive di residenti, che di giorno hanno funzione direzionale con uffici, attività commerciali ecc. All art 16 comma 9 si prevede: Sul sito web del comune è pubblicato l elenco aggiornato delle autorizzazioni rilasciate sul proprio territorio ai sensi del presente articolo. Purtroppo tale previsione viene disattesa, oppure la pubblicazione viene realizzata in ritardo. Sarebbe utile e necessario dare la possibilità ai cittadini di sapere se la manifestazione che non gli permette di dormire sia stata autorizzata o meno. Tale bisogno confligge con la carenza di personale comunale che rende impossibile un aggiornamento in tempo reale del database previsto dalla normativa. Vista la scarsa disponibilita di cassa dei Comuni, per risolvere cio occorrono strumenti in cui gli oneri non ricadano soltanto sulle Amministrazioni. Prevedendo nuove norme e fornendo un minimo di mezzi e di strumenti, si dovrebbe incentivare il trattamento online dei dati facendo in modo che sia il richiedente ad aggiornare tale database, prevedendo che tale operazione costituisca elemento essenziale per il rilascio dell autorizzazione richiesta. Lo stesso dicasi per la mappatura delle autorizzazioni richieste dalla normativa che gli Uffici Comunali devono aggiornare per evitare di incorrere nel rischio di rilasciare autorizzazioni nella stessa zona in quantita maggiore di quanto previsto dalla normativa. A conclusione preme rilevare che il rumore antropico, vale a dire quello prodotto dagli schiamazzi della gente sulla pubblica via, viene completamente ignorato nei provvedimenti attuativi dalla normativa regionale Ai locali si dà la possibilità di vendere bevande da asporto che possono essere consumate sulla pubblica via. Questo è profondamente ingiusto per diversi motivi. Innanzi tutto si consente una concorrenza sleale fra il locale diligente che paga il suolo pubblico per tavoli e sedie e quello gestito dall esercente spregiudicato che non chiede alcun suolo pubblico, potendo contare sull utilizzo della pubblica via a titolo gratuito. 5

8 Un permissivismo tutto italiano che, al di là dei danni erariali conseguenti alla palese evasione della tassazione derivante dall occupazione di suolo pubblico a fini commerciali, pone gli avventori al di fuori della responsabilità del gestore dando loro un lasciapassare che gli consente di provocare impunemente rumori molesti per tutta la notte. Non c'è dubbio che la concentrazione spaziale delle concessioni di licenze per attività di pubblico spettacolo in aree densamente abitate pone le basi per avere poi dei problemi e ciò andrebbe regolato con norme apposite atte a consentire una ragionevole coesistenza tra residenti e locali pubblici. Il rumore antropico provocato dagli avventori dei bar che stazionano sulla pubblica via non è escluso nella legge quadro, ma mancano indicatori utili a valutarlo. L unica tutela offerta sotto questo profilo è quella dall art. 659 del CP (peraltro in via di depenalizzazione), di difficile attivazione sia da parte del privato che da parte del pubblico ufficiale. Per questi motivi riteniamo necessario che venga riconosciuto il rumore antropico, provocato fino a tarda notte dalle persone che stazionano al di fuori dei locali, come conseguenza diretta dell attività svolta dal pubblico esercizio, in modo da poter riportare tale disturbo all interno delle tutele previste dalla DPRT 2/2014. Firenze 15 Gennaio

9 (a) ALLEGATI 17/04/2014 Chiarimento ARPAT in merito ad alcune polemiche in corso in Provincia di Lucca Chi deve controllare l inquinamento acustico? Per primo il Comune In queste ultime settimane in vari comuni si stanno approntando nuovi regolamenti per regolare le attività in deroga ai limiti (ad es. locali pubblici con riproduzione musicale) dovendo tener conto del Regolamento della Regione Toscana n.2/2014. ARPAT è intervenuta a più riprese (vedi link in fondo pagina) per chiarire i contenuti dello stesso regolamento e la stessa Regione Toscana ha predisposto delle FAQ (risposte a domande frequenti) per aiutare i comuni a ben interpretare la norma. Dal dibattito presente sui giornali appare evidente come se da un lato di cerchi attraverso incontri tra le parti (si veda tavolo presso la Prefettura di Lucca) di trovare soluzioni per lo sviluppo di attività ricreative e musicali senza compromettere il riposo dei residenti, dall altro le proposte di regolamento di alcuni comuni sembrano limitare l azione della Polizia Municipale. Si ricorda, a tale proposito, che l art. 6 comma1 lettera d) della Legge quadro sull'inquinamento acustico n.447/95 assegna al Comune i compiti del controllo del rispetto della normativa per la tutela dall'inquinamento acustico all'atto del rilascio delle concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché dei provvedimenti di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive. Il personale incaricato dei controlli, come stabilito dall art. 4 comma 3 della stessa legge non è esclusivamente composto da dipendenti di ARPAT, ma da personale del Comune che è munito di documento di riconoscimento rilasciato dall'ente. Il ruolo quindi della Polizia Municipale è cruciale perché consente al Comune di svolgere le proprie funzioni di controllo, ricorrendo in fase residuale all Agenzia per l Ambiente per i controlli più complessi. Comuni come quello di Firenze, integrando, nel caso dei pubblici esercizi, il controllo sul rumore con quelli più complessivi su regolarità degli orari, degli affollamenti ecc, di competenza della polizia municipale, tenendo conto che tutte queste cose sono spesso concause dei problemi lamentati, hanno operato in tal senso e infatti come si evince daidati sugli esposti: a fronte di un numero circa pari di esposti dei cittadini a Firenze e Lucca, il numero di controlli in capo ad ARPAT è nettamente maggiore nel caso di quest ultima provincia. E evidente come in provincia di Lucca il ricorso da parte dei comuni all Agenzia sia molto presente, fino a determinare la situazione per cui tra le prime 8 prime località toscane come numero di controlli ce ne siano 5 della provincia di Lucca. In provincia di Lucca si effettuano circa il 25-30% dei controlli ARPAT sull inquinamento acustico in Toscana, e questo evidentemente determina un impegno notevole, non incrementabile, dovendo garantire una risposta dell Agenzia omogenea sul territorio, pur nella consapevolezza delle differenti pressioni presenti. Quanto riportato è in linea con la Carta dei Servizi di ARPAT prevista dalla legge regionale 30/2009, secondo la quale l Agenzia è tenuta a fornire supporto ai Comuni entro un numero definito di controlli complessivo in Toscana, pari - per quanto riguarda lil rumore - a 300 interventi annui. In Provincia di Lucca si effettuano interventi l anno, quindi appunto il 25-30% del complesso della regione. Stante quanto riportato, è assolutamente indispensabile che i Comuni si attrezzino e formino il loro personale per eseguire i controlli che la legge pone a loro carico. Regolamenti che cerchino di delegare completamente tale funzione, finiranno per scaricare sui cittadini disturbati il problema dell assenza dei controlli e determineranno ovviamente il ricorso all azione della magistratura con ovvi costi sociali ed economici sugli stessi gestori dei locali. Peraltro, la consapevolezza di quanto espresso dovrebbe spingere a far riflettere le amministrazioni comunali sul dato che il fatto di non regolamentare i controlli in maniera adeguata potrebbe essere letto come un tentativo di non voler svolgere gli stessi controlli, come appare già da qualche presa di posizione riportata negli stessi commenti alle proposte dei nuovi regolamenti in discussione Contenuti correlati ARPATNews Facciamo chiarezza sulle deroghe all inquinamento acustico e sul nuovo regolamento ARPATNews In vigore il nuovo Regolamento regionale di attuazione ai sensi della Legge Regionale 89/1998, Norme in materia di inquinamento acustico ARPATNews Movida estiva ed il controllo del rumore ARPATNews Inquinamento acustico: le competenze di ARPAT e quelle dell'azienda Unità Sanitaria Locale archiviato sotto: ARPAT, Rumore, Versilia, Viareggio, Lucca 7

10 (b) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 gennaio 2014, n. 2/R Regolamento regionale di attuazione ai sensi dell articolo 2, comma 1, della legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamentoacustico). Art. 16 Autorizzazioni comunali in deroga 1. Le autorizzazioni di cui all articolo 15 possono essere rilasciate anche in deroga ai valori limite di immissione di cui all articolo 2, comma 3, della l. 447/1995 qualora lo svolgimento delle attività o delle manifestazioni risponda a particolari esigenze locali o a ragioni di pubblica utilità, fermo restando quanto previsto al comma Nel caso di manifestazioni che si svolgono al di fuori delle aree di cui all articolo 10, comma 5, anche se riferite a eventi o sorgenti di rumore diverse, possono essere rilasciate, nella stessa area, autorizzazioni in deroga per un totale di giorni l anno non superiore a: a) se all aperto ed organizzate o patrocinate dagli enti locali e soggetti pubblici: 1) trenta giorni all anno in aree di classe V; 2) venticinque giorni all anno in aree di classe IV; 3) venti giorni all anno in aree di classe III; b) nell ambito del limite massimo di giorni individuato dalla lettera a), se all aperto ed organizzate da soggetti privati: 1) venti giorni all anno in aree di classe V; 2) quindici giorni all anno in aree di classe IV; 3) dieci giorni all anno in aree di classe III; c) se al chiuso, cinque giorni all anno da chiunque siano organizzate. 3. I limiti massimi di giorni indicati al comma 2 sono riferiti all area interessata e non possono essere superati anche in caso di richieste provenienti da soggetti diversi o per eventi o sorgenti di rumore diverse. 4. Con l autorizzazione di cui al comma 1 il comune: a) stabilisce la durata della deroga; b) individua puntualmente l area in cui la deroga è consentita; c) prescrive le misure necessarie a mitigare l impatto acustico dell attività o della manifestazione. 5. L autorizzazione di cui al comma 1 è rilasciata previa acquisizione del parere delle aziende unità sanitarie locali territorialmente competenti le quali possono chiedere il supporto tecnico dell ARPAT ai sensi dell articolo 10 della legge regionale 22 giugno 2009, n. 30 (Nuova disciplina dell Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ARPAT ). 6. I comuni possono prevedere forme semplificate per il rilascio delle autorizzazioni di cui al comma 1 nei casi individuati all Allegato 4 al presente regolamento. 7. Ai fi ni del rilascio delle autorizzazioni in forma semplifi cata di cui al comma 6, i comuni possono disciplinare, sulla base degli indirizzi di cui all Allegato 4, le fasce orarie ed i valori limite di immissione, in deroga a quelli individuati per la classe di appartenenza, da rispettare per lo svolgimento delle attività e delle manifestazioni. 8. I comuni disciplinano le modalità di presentazione delle domande per il rilascio delle autorizzazioni di cui al presente articolo. 9. Sul sito web del comune è pubblicato l elenco aggiornato delle autorizzazioni rilasciate sul proprio territorio ai sensi del presente articolo. 8

11 PISTOIA: al mattino i residenti devono togliere i resti organici e non rilasciati nella notte 9

12 Lucca Affluenza presso un locale a tarda ora. Il locale ha una superficie interna di 2 metri per 5, un dehor esterno di 2 mq e un bagno di 1,5 mq. Se fosse un sagra sarebbe obbligato a pagare il servizio di sicurezza,pompieri, ambulanza, nonché ad avere bagni pubblici adeguati. Lucca Ovviamente nella giungla tutti i componenti di questa assumono un atteggiamento selvaggio. Ecco quello che segue ad una non pacifica discussione fra ubriachi. (foto messa a disposizione degli organi di Polizia) 10

13 PISA Piazza dei Cavalieri. notte fonda e.. al mattino 11

ARGOMENTI PER INCONTRO CON L ARCH. CARLA CHIODINI RESPONSABILE DELLE POLITICHE AMBIENTALI REGIONE TOSCANA

ARGOMENTI PER INCONTRO CON L ARCH. CARLA CHIODINI RESPONSABILE DELLE POLITICHE AMBIENTALI REGIONE TOSCANA ARGOMENTI PER INCONTRO CON L ARCH. CARLA CHIODINI RESPONSABILE DELLE POLITICHE AMBIENTALI REGIONE TOSCANA Ci piacerebbe sapere come si e svolto l incontro avvenuto tra Codesto Ufficio e le associazioni

Dettagli

Prot Moniga del Garda, lì 8/6/2017. Ordinanza N. 3/2017

Prot Moniga del Garda, lì 8/6/2017. Ordinanza N. 3/2017 Prot.0003664 Moniga del Garda, lì 8/6/2017 Ordinanza N. 3/2017 DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI DIFFUSIONE SONORA NEGLI SPAZI PUBBLICI ED APERTI AL PUBBLICO ILSINDACO Premesso Considerato Rilevato Preso atto

Dettagli

1. Dal punto di vista delle norme edilizie, lo sgabuzzino di via Stracceria a cosa può essere destinato? 2. Ammesso che possa essere un esercizio di

1. Dal punto di vista delle norme edilizie, lo sgabuzzino di via Stracceria a cosa può essere destinato? 2. Ammesso che possa essere un esercizio di 1. Dal punto di vista delle norme edilizie, lo sgabuzzino di via Stracceria a cosa può essere destinato? 2. Ammesso che possa essere un esercizio di somministrazione, rispetta tutte le norme igieniche

Dettagli

COMUNE DI VANZAGO Classificazione Acustica del territorio comunale

COMUNE DI VANZAGO Classificazione Acustica del territorio comunale COMUNE DI VANZAGO Classificazione Acustica del territorio comunale Obblighi e Competenze inerenti l Attuazione del Piano di Classificazione Acustica dicembre 2010 COMUNE DI VANZAGO Il presente documento

Dettagli

Apertura degli esercizi pubblici durante il periodo estivo: arriva chiarezza dal Comune di Macchiagodena

Apertura degli esercizi pubblici durante il periodo estivo: arriva chiarezza dal Comune di Macchiagodena Apertura degli esercizi pubblici durante il periodo estivo: arriva chiarezza dal Comune di Macchiagodena Il sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone, in una nota prova a fare chiarezza sugli orari di apertura

Dettagli

O R D I N A N Z A Registro Generale n. 33

O R D I N A N Z A Registro Generale n. 33 CITTÀ DI NARNI Provincia di Terni O R D I N A N Z A Registro Generale n. 33 ORIGINALE Ufficio: AREA BENI CULTURALI E SVILUPPO ECONOMICO N. 1 DEL 17-03-2015 Oggetto: disciplina orari di svolgimento pubblici

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 novembre 1997.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 novembre 1997. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. Doc. 497A14NO.900 di Origine Nazionale emanato/a da : Presidente del Consiglio dei

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante «Legge quadro sull'inquinamento acustico»;

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante «Legge quadro sull'inquinamento acustico»; D.P.C.M. 14 novembre 1997 (1). Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 1 dicembre 1997, n. 280. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante «Legge quadro sull'inquinamento acustico»;

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante «Legge quadro sull'inquinamento acustico»; 1 di 7 14/10/2013 10:32 Leggi d'italia D.P.C.M. 14-11-1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. Pubblicato nella Gazz. Uff. 1 dicembre 1997, n. 280. D.P.C.M. 14 novembre 1997 (1). Determinazione

Dettagli

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 Il sottoscritto Alla Provincia di Pistoia tramite lo sportello Unico per le Attività Produttive di Nome Cognome codice

Dettagli

MANIFESTAZIONI MUSICALI

MANIFESTAZIONI MUSICALI DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE IN DEROGA ALL EMISSIONE SONORA TEMPORANEA PER MANIFESTAZIONI MUSICALI Al Responsabile del Comune di Pisa Il sottoscritto......, nato a... il..., residente in...., Via/Piazza....,

Dettagli

Comune di Bologna Attività Produttive e Commercio ORDINANZA SINDACALE E DIRIGENZIALE

Comune di Bologna Attività Produttive e Commercio ORDINANZA SINDACALE E DIRIGENZIALE Comune di Bologna Attività Produttive e Commercio ORDINANZA SINDACALE E DIRIGENZIALE ORDINANZA SINDACALE AI SENSI DELL'ART. 50 COMMA 7 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267 IN MATERIA DI TUTELA

Dettagli

COMUNE DI MASSA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE IN OCCASIONE DI SAGRE E MANIFESTAZIONI

COMUNE DI MASSA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE IN OCCASIONE DI SAGRE E MANIFESTAZIONI COMUNE DI MASSA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE IN OCCASIONE DI SAGRE E MANIFESTAZIONI Approvato con atto del Consiglio Comunale n. 74 del 27/12/2002 Art. 1 Oggetto Il

Dettagli

Vigente al: Capo I. Ambito di riferimento IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Vigente al: Capo I. Ambito di riferimento IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 ottobre 2011, n. 227 Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese, a norma dell'articolo 49,

Dettagli

COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso

COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso COMUNE DI PONZANO VENETO Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE DI IGIENE IN MATERIA DI RUMORI (Approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 16.06.1992) SOMMARIO PREMESSA...3 ART. 1 DISPOSIZIONI PRELIMINARI...3

Dettagli

COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso

COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso Settore Uso e Assetto del Territorio Piano di Zonizzazione Acustica Valutazioni tecniche sulle Osservazioni 7 settembre 2016 Numero Ditta 01 Secco Sistemi Spa Data

Dettagli

Esame delle diverse problematiche relative alle cabine elettriche dal punto di vista della disciplina urbanistica e della normativa edilizia.

Esame delle diverse problematiche relative alle cabine elettriche dal punto di vista della disciplina urbanistica e della normativa edilizia. Seminario CABINE ELETTRICHE Esame delle diverse problematiche relative alle cabine elettriche dal punto di vista della disciplina urbanistica e della normativa edilizia. Seminario CABINE ELETTRICHE Queste

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 46 DELIBERAZIONE 7 novembre 2011, n. 956

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 46 DELIBERAZIONE 7 novembre 2011, n. 956 DELIBERAZIONE 7 novembre 2011, n. 956 Circolari in ordine agli effetti delle disposizioni di cui agli articoli 28 e 35, commi 6 e 7, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione

Dettagli

COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE

COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE ORDINANZA n 216 del 01/06/2017 Oggetto: SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' ACCESSORIE NEGLI STABILIMENTI

Dettagli

Limiti della classificazione acustica Limiti per le infrastrutture stradali Limiti per le infrastrutture ferroviarie...

Limiti della classificazione acustica Limiti per le infrastrutture stradali Limiti per le infrastrutture ferroviarie... Allegati al piano di classificazione acustica Parte prima: limiti Limiti della classificazione acustica... 1 Limiti per le infrastrutture stradali... 4 Limiti per le infrastrutture ferroviarie... 6 Limiti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEL PARCO COMUNALE ASUSA E AREE VERDI

REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEL PARCO COMUNALE ASUSA E AREE VERDI COMUNE DI ISILI PROVINCIA DI CAGLIARI REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEL PARCO COMUNALE ASUSA E AREE VERDI ADOTTATO CON DELIBERA DEL C.C. N. 13 DEL 20 luglio 2007 PUBBLICATO ALL ALBO PRETORIO DAL 3 agosto

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE INERENTE LA CONCESSIONE IN USO DEL PARCO FESTE VIA DUCA D AOSTA

REGOLAMENTO COMUNALE INERENTE LA CONCESSIONE IN USO DEL PARCO FESTE VIA DUCA D AOSTA COMUNE DI MANERBIO (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE INERENTE LA CONCESSIONE IN USO DEL PARCO FESTE VIA DUCA D AOSTA Approvato con deliberazione C.C. n. 20 del 29.05.2008 Modificato con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA

PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA COMUNE DI GUBBIO REGIONE DELL UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA

Dettagli

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013 Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013 Settore Politiche Ambientali Piano di Azzonamento Acustico Classifica il territorio in zone acustiche omogenee, assegnando ad ogni porzione

Dettagli

CITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO ATTIVITÀ INTEGRATE Ufficio Studi e Formazione

CITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO ATTIVITÀ INTEGRATE Ufficio Studi e Formazione CITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO ATTIVITÀ INTEGRATE Ufficio Studi e Formazione CIRCOLARE N. 48 Operativa OGGETTO: Attività produttive. Esercizi pubblici. Disciplina degli

Dettagli

La compatibilità acustica della variante rispetto alla. zonizzazione acustica

La compatibilità acustica della variante rispetto alla. zonizzazione acustica La compatibilità acustica della variante rispetto alla zonizzazione acustica PREMESSA Su incarico del Comune di Santo Stefano Belbo (CN) si procede di seguito ad analizzare la compatibilità della Variante

Dettagli

ARPAT. Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI LUCCA

ARPAT. Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI LUCCA Resoconto delle attività di controllo delle emissioni sonore derivanti dalla diffusione di musica da parte di locali pubblici od in occasione di pubblici spettacoli svolte nell estate 7 da Arpat e proposte

Dettagli

copia n 071 del OGGETTO : INDIVIDUAZIONE AREA PER INSTALLAZIONE GIOSTRE PER BAMBINI PERIODO 22/3/2013 7/1/2013.

copia n 071 del OGGETTO : INDIVIDUAZIONE AREA PER INSTALLAZIONE GIOSTRE PER BAMBINI PERIODO 22/3/2013 7/1/2013. CITTÀ DI AGROPOLI (Provincia di Salerno) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE copia n 071 del 21.03.2013 OGGETTO : INDIVIDUAZIONE AREA PER INSTALLAZIONE GIOSTRE PER BAMBINI PERIODO 22/3/2013 7/1/2013. L

Dettagli

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO GENNAIO 2009 AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO LOCALIZZAZIONE AREA STRADARIO DI ACQUI TERME Area con destinazione residenziale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA DISCIPLINA DELL ORARIO DI CHIUSURA DEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO

PROTOCOLLO D INTESA DISCIPLINA DELL ORARIO DI CHIUSURA DEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO PROTOCOLLO D INTESA DISCIPLINA DELL ORARIO DI CHIUSURA DEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO PREMESSO CHE L attuale disciplina dell Amministrazione Comunale sugli orari dei locali di pubblico spettacolo è

Dettagli

DECRETO-LEGGE 17 MARZO 2017, N. 25 DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ABROGAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI

DECRETO-LEGGE 17 MARZO 2017, N. 25 DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ABROGAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DECRETO-LEGGE 17 MARZO 2017, N. 25 DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ABROGAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LAVORO ACCESSORIO NONCHÉ PER LA MODIFICA DELLE DISPOSIZIONI SULLA RESPONSABILITÀ SOLIDALE IN MATERIA

Dettagli

Oggetto: DISCIPLINA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO. IL SINDACO

Oggetto: DISCIPLINA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO. IL SINDACO Comune di Bologna Ord. P.G. 294395/08 integrata da Ord. 106104/11 Oggetto: DISCIPLINA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO. IL SINDACO Premesso che con propria ordinanza P.G.n.

Dettagli

COMUNE DI PRATO. Ordinanza n.3113 del 02/11/2016

COMUNE DI PRATO. Ordinanza n.3113 del 02/11/2016 COMUNE DI PRATO Ordinanza n.3113 del 02/11/2016 Oggetto: LEGGE REGIONALE N. 9/2010 E SUCCESIVI PROVVEDIMENTI APPLICATIVI - TUTELA DELLA QUALITA' DELL'ARIA NELLE AREE URBANE - SUPERAMENTO DEL VALORE LIMITE

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE CONSULTE COMUNALI

REGOLAMENTO DELLE CONSULTE COMUNALI REGOLAMENTO DELLE CONSULTE COMUNALI Approvato con deliberazione consiliare n. del ART. 1 Istituzione 1Come previsto dall art. 26 del vigente Statuto comunale, il presente regolamento disciplina la costituzione

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. Relazione

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. Relazione Oggetto: Disegno di legge concernente Norme in materia di inquinamento acustico Relazione Il presente disegno di legge recepisce i contenuti della legge quadro dello Stato in materia di antinquinamento

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 45/2014 (Atti del Consiglio) Contributi straordinari in favore della popolazione e degli enti locali colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI SAN PIETRO MOSEZZO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE AI SENSI DELLA L.R. N 52/2000 Oggetto: RELAZIONE PRELIMINARE DELLA VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ

Dettagli

COPIA CONFORME ALL ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D UFFICIO DELLA ORDINANZA N. 33 DEL ORDINANZA DEL SINDACO N.

COPIA CONFORME ALL ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D UFFICIO DELLA ORDINANZA N. 33 DEL ORDINANZA DEL SINDACO N. COMUNE DI ALBA ADRIATICA PROVINCIA DI TERAMO COPIA CONFORME ALL ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D UFFICIO DELLA ORDINANZA N. 33 DEL 03-07-2015 Alba Adriatica, lì 03-07-2015 Registro Generale n. 68 ORDINANZA

Dettagli

COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a

COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a Copia COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo - - - - - - D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a n 212 del 22-06-2010 Oggetto: Modifiche Z.S.C. - determinazione tariffe abbonamenti. ==========================================================

Dettagli

(2) Nella Gazzetta Ufficiale la legge n. 447 viene erroneamente indicata con la data del 26 novembre IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

(2) Nella Gazzetta Ufficiale la legge n. 447 viene erroneamente indicata con la data del 26 novembre IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D.P.R. 3 aprile 2001, n. 304 (1). Regolamento recante disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche, a norma dell'articolo 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447

Dettagli

AVVISO. ing. Lucia Rossi

AVVISO. ing. Lucia Rossi AVVISO Con la legge n. 16 del 7 agosto 2014 (BURC n. 57 del 7/8/2014), il legislatore regionale campano ha inteso dare applicazione al disposto della norma nazionale recante il cosiddetto Decreto Sviluppo.

Dettagli

Gianluca Segatto Ufficio Tutela dell Ambiente e del Territorio

Gianluca Segatto Ufficio Tutela dell Ambiente e del Territorio Gianluca Segatto Ufficio Tutela dell Ambiente e del Territorio Pubblici esercizi Inquinamento acustico Leggi e regolamenti di riferimento Legge prov.le n. 66 del 20.11.1978 e D.P.G.P. n. 4 del 6.3.1989

Dettagli

COMUNE DI SESTO FIORENTINO Assegnazione spazi estivi LOTTO 1 PIAZZA VITTORIO VENETO

COMUNE DI SESTO FIORENTINO Assegnazione spazi estivi LOTTO 1 PIAZZA VITTORIO VENETO LOTTO 1 PIAZZA VITTORIO VENETO Periodo di concessione 18 giugno 18 settembre 2016 Requisiti del progetto culturale Il progetto dovrà prevedere attività di intrattenimento culturale rivolte a varie fasce

Dettagli

COMUNE DI BASTIA UMBRA PROVINCIA DI PERUGIA ORDINANZA DEL SINDACO N. 1 DEL Ufficio: SETTORE POLIZIA E ATT. PRODUTTIVE

COMUNE DI BASTIA UMBRA PROVINCIA DI PERUGIA ORDINANZA DEL SINDACO N. 1 DEL Ufficio: SETTORE POLIZIA E ATT. PRODUTTIVE COMUNE DI BASTIA UMBRA PROVINCIA DI PERUGIA ORDINANZA DEL SINDACO N. 1 DEL 19-01-2012 Ufficio: SETTORE POLIZIA E ATT. PRODUTTIVE Oggetto: Liberalizzazioni in materia di orari e di chiusura domenicale e

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO A TERZI DI STRUTTURE COMUNALI PER L ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO A TERZI DI STRUTTURE COMUNALI PER L ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI Comune di Licata Dipartimento 5 Lavori Pubblici - Servizi Tecnologici ed Operativi e Programmazione OO.PP. Approvato con Delibera del Commissario Straordinario n 2 del 23/02/2010 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE

Dettagli

EMENDAMENTO ALL ART. 29, COMMA 1 QUATER DEL D.L. 207/2008

EMENDAMENTO ALL ART. 29, COMMA 1 QUATER DEL D.L. 207/2008 EMENDAMENTO ALL ART. 29, COMMA 1 QUATER DEL D.L. 207/2008 Dopo l articolo., inserire il seguente: Art.1. Il comma 1 quater, dell articolo 29, del decreto legge 30 dicembre 2008, n.207, convertito, con

Dettagli

Messaggio municipale risoluzione municipale no. 232 / 2016 No aprile 2017

Messaggio municipale risoluzione municipale no. 232 / 2016 No aprile 2017 Municipio del Comune di Cevio Messaggio municipale risoluzione municipale no. 3 / 06 No. 57 4 aprile 07 OGGETTO: Esame ed approvazione del nuovo Regolamento comunale concernente la videosorveglianza Gentile

Dettagli

La Corte costituzionale (artt della Costituzione)

La Corte costituzionale (artt della Costituzione) La Corte costituzionale (artt. 134 135 136 137 della Costituzione) La Corte costituzionale è al di fuori dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario). Corte costituzionale = funzione

Dettagli

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE MODIFICA NON SOSTANZIALE (Art. 29-nonies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.)

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE MODIFICA NON SOSTANZIALE (Art. 29-nonies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE MODIFICA NON SOSTANZIALE (Art. 29-nonies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) Il sottoscritto nato/a a Prov. il in qualità di Gestore Legale Rappresentante delegato della Ditta

Dettagli

Orario di apertura e chiusura degli esercizi di vendita al dettaglio in sede fissa e del commercio su aree pubbliche in forma itinerante.

Orario di apertura e chiusura degli esercizi di vendita al dettaglio in sede fissa e del commercio su aree pubbliche in forma itinerante. COMUNE DI CASTEL SAN GIORGIO Provincia di Salerno Settore Commercio ORDINANZA N 22 Castel San Giorgio lì, 24/ 02/2011 Orario di apertura e chiusura degli esercizi di vendita al dettaglio in sede fissa

Dettagli

E' legge il decreto n. 14/2017 sulla sicurezza urbana

E' legge il decreto n. 14/2017 sulla sicurezza urbana 1 STUDIO LEGALE AMMINISTRATIVO Avv. ATTILIO PECORA PATROCINANTE IN CONSIGLIO DI STATO CONSULENTE LEGALE NAZIONALE SILB-FIPE VIALE C. ROSSI, 5 - TEL 335/7245376 84043 AGROPOLI (SA) E' legge il decreto n.

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO AREA A SERVIZI DEL 3 PEEP - 2 STRALCIO VIA MATTARELLA VIALE C.A. DALLA CHIESA

VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO AREA A SERVIZI DEL 3 PEEP - 2 STRALCIO VIA MATTARELLA VIALE C.A. DALLA CHIESA COMUNE DI MODENA SETTORE AMBIENTE UNITÀ SPECIALISTICA IMPATTO AMBIENTALE VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO AREA A SERVIZI DEL 3 PEEP - 2 STRALCIO VIA MATTARELLA VIALE C.A. DALLA CHIESA CAPO SETTORE

Dettagli

Concessione del patrocinio e utilizzo del logo e dei segni distintivi della Città di Assisi REGOLAMENTO D USO

Concessione del patrocinio e utilizzo del logo e dei segni distintivi della Città di Assisi REGOLAMENTO D USO Concessione del patrocinio e utilizzo del logo e dei segni distintivi della Città di Assisi REGOLAMENTO D USO Approvato con D.C.C. n. 176 del 03.11.2011 I N D I C E Art. 1 - Disposizioni generali Art.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA

Dettagli

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 1 di 6 05/01/2011 10.09 DECRETO 10 dicembre 2010 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Attuazione dell'articolo 30, comma 27, della legge 23 luglio 2009, n. 99, in materia di rapporti intercorrenti fra i

Dettagli

REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO DELLE MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI ORGANIZZATE NEL COMUNE DI TAGLIO DI PO

REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO DELLE MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI ORGANIZZATE NEL COMUNE DI TAGLIO DI PO REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO DELLE MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI ORGANIZZATE NEL COMUNE DI TAGLIO DI PO Approvato con Delibera Consiglio Comunale n.9 del 2 marzo 2004 e modificato con delibera di Consiglio

Dettagli

Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 1 marzo 1991 (1). Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 marzo 1991, n. 57. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI

Dettagli

Ripartizione Tecnica LL.PP. / AMBIENTE Il Funzionario 4 Sezione

Ripartizione Tecnica LL.PP. / AMBIENTE Il Funzionario 4 Sezione Ripartizione Tecnica LL.PP. / AMBIENTE Il Funzionario 4 Sezione REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DELLE MANIFESTAZIONI ESTIVE TEMPORANEE RUMOROSE E DEI CANTIERI EDILI Art. 1 - Campo di applicazione

Dettagli

REGIONE TOSCANA. Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009.

REGIONE TOSCANA. Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009. REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 18 dicembre 2015, n. 79 Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009. (GU n.19 del 7-5-2016) (Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione

Dettagli

ORDINANZA N. 290/2016. OGGETTO: Provvedimenti urgenti per la lotta all'inquinamento atmosferico causato dal particolato PM10.

ORDINANZA N. 290/2016. OGGETTO: Provvedimenti urgenti per la lotta all'inquinamento atmosferico causato dal particolato PM10. ORDINANZA N. 290/2016 OGGETTO: Provvedimenti urgenti per la lotta all'inquinamento atmosferico causato dal particolato PM10. IL S I N D A C O VISTO l art. 32 della Costituzione, che indica quale obiettivo

Dettagli

LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:

LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: UN COLLABORATORE INDISPENSABILE PER IL DATORE DI LAVORO Agosto 2008 Presentiamo questo mese un articolo dell'ing.

Dettagli

PROVINCIA DI PISTOIA

PROVINCIA DI PISTOIA ORDINANZA N 9 COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA OGGETTO: DISCIPLINA DEGLI ORARI PER LE ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE E PERLE ATTIVITA ARTIGIANALI ASSIMILATE.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE per L USO DELLA MAISON PELLISSIER

REGOLAMENTO COMUNALE per L USO DELLA MAISON PELLISSIER COMUNE DI RHEMES-SAINT SAINT-GEORGES REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGOLAMENTO COMUNALE per L USO DELLA MAISON PELLISSIER APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 24 DEL 21 MAGGIO 2003 In

Dettagli

PIANO DI EMERGENZA ESTERNA (art. 21 d.lgs.105/2015)

PIANO DI EMERGENZA ESTERNA (art. 21 d.lgs.105/2015) PIANO DI EMERGENZA ESTERNA (art. 21 d.lgs.105/2015) TOTALGAZ ITALIA Comune di Settimo Torinese Città Metropolitana di Torino EDIZIONE giugno 2007 approvata nella riunione del 21/06/2007 REVISIONI DATA

Dettagli

usicivici/demanio/risorse

usicivici/demanio/risorse beni comuni, proprietà collettive, diritto demaniale e delle risorse naturali. usicivici/demanio/risorse beni comuni, proprietà collettive, diritto demaniale e delle risorse naturali Regione Toscana LEGGE

Dettagli

2.1. EMISSIONI ODORIGENE

2.1. EMISSIONI ODORIGENE Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di

Dettagli

Regione Umbria. Giunta Regionale

Regione Umbria. Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE GOVERNO DEL TERRITORIO E PAESAGGIO. PROTEZIONE CIVILE. INFRASTRUTTURE E MOBILITA' Servizio Organizzazione e sviluppo del sistema di protezione civile

Dettagli

Helsinki, 25 marzo 2009 Doc: MB/12/2008 definitivo

Helsinki, 25 marzo 2009 Doc: MB/12/2008 definitivo Helsinki, 25 marzo 2009 Doc: MB/12/2008 definitivo DECISIONE CONCERNENTE L ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1049/2001 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO RELATIVO ALL ACCESSO DEL PUBBLICO AI DOCUMENTI

Dettagli

IMPATTO DELLE APERTURE DOMENICALI SULLE PMI DEL COMMERCIO

IMPATTO DELLE APERTURE DOMENICALI SULLE PMI DEL COMMERCIO IMPATTO DELLE APERTURE DOMENICALI SULLE PMI DEL COMMERCIO 2 COSA STA ACCADENDO NEL 2012 PIL: 2012-2,4% dal 2008 perduti 7 punti PIL: 2013-0,2% (previsioni Governo settembre 2012) CONSUMI DELLE FAMIGLIE

Dettagli

Scheda informativa del modulo E5

Scheda informativa del modulo E5 IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Per tutte le attività rumorose soggette all obbligo di predisposizione della documentazione di impatto acustico le cui emissioni sonore non superano i limiti

Dettagli

COMUNE DI CAMPOTOSTO Provincia di L Aquila

COMUNE DI CAMPOTOSTO Provincia di L Aquila DECRETO SINDACALE N. 02 DEL 16.01.2016 IL SINDACO VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di

Dettagli

Atto Dirigenziale n 2877/2017

Atto Dirigenziale n 2877/2017 Atto Dirigenziale n 2877/2017 SETTORE DELL'AMBIENTE E DELLA PROTEZIONE CIVILE Proposta n 1807/2017 OGGETTO: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (VIA) DEL PROGETTO DI AMPLIAMENTO

Dettagli

Città di Cinisello Balsamo Corpo di Polizia Locale

Città di Cinisello Balsamo Corpo di Polizia Locale Città di Cinisello Balsamo Corpo di Polizia Locale Regolamento comunale per la disciplina dell'erogazione di servizi a titolo oneroso resi da parte della Polizia Locale a soggetti pubblici e privati Approvato

Dettagli

Relatore: Arch. Angelo Mambretti. Consulta regionale lombarda degli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori

Relatore: Arch. Angelo Mambretti. Consulta regionale lombarda degli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori COMPENSI PROFESSIONALI E COMMISSIONE PARCELLE Le nuove linee guida sul funzionamento della Commissione Parcelle e sulla procedura per il rilascio del Parere di Congruità sui Corrispettivi per le Prestazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI

REGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI Comune di Modena Settore Promozione dello sviluppo e innovazione economica REGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 128 del 11/2/1985 e modificato con deliberazione

Dettagli

A.C Disegno di legge

A.C Disegno di legge A.C. 4135 Disegno di legge Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato AUDIZIONE ANIA

Dettagli

Roma, 22 aprile 2015 CIRCOLARE N. 33 / 2015

Roma, 22 aprile 2015 CIRCOLARE N. 33 / 2015 in evidenza Roma, 22 aprile 2015 CIRCOLARE N. 33 / 2015 Prot. 682 CDAA Ai Presidenti e Direttori Generali degli Enti Associati FINANZIAMENTI ENTI PUBBLICI ECONOMICI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI OGGETTO:

Dettagli

COMUNE DI CASTELCOVATI. (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA SALA POLIVALENTE DEL CENTRO CIVICO

COMUNE DI CASTELCOVATI. (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA SALA POLIVALENTE DEL CENTRO CIVICO COMUNE DI CASTELCOVATI (Provincia di Brescia) REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLA SALA POLIVALENTE DEL CENTRO CIVICO Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 53 del 29/10/2012 INDICE Art.1

Dettagli

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2017-3164 del 20/06/2017 Oggetto D.P.R. 13 marzo

Dettagli

C O M U N E D I B R U I N O

C O M U N E D I B R U I N O C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE Approvato con deliberazione

Dettagli

Aggiornamento dei limiti massimi di costo degli interventi di Edilizia Sociale Agevolata e Sovvenzionata a decorrere dal 30 giugno 2015.

Aggiornamento dei limiti massimi di costo degli interventi di Edilizia Sociale Agevolata e Sovvenzionata a decorrere dal 30 giugno 2015. REGIONE PIEMONTE BU4S1 28/01/2016 Codice A1507A D.D. 21 dicembre 2015, n. 1049 Aggiornamento dei limiti massimi di costo degli interventi di Edilizia Sociale Agevolata e Sovvenzionata a decorrere dal 30

Dettagli

Comune di Candia Lomellina. REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE

Comune di Candia Lomellina. REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE Comune di Candia Lomellina REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE e FESTE DEL PAESE Approvato con delibera C.C. n.34 del 29.09.2014 INDICE Art.1 Oggetto del Regolamento pag. 3 Titolo I Svolgimento di sagre e

Dettagli

COMUNE DI PISA TIPO ATTO ORDINANZE SINDACO. N. atto DD-16A / 12 del 23/06/2017 Codice identificativo

COMUNE DI PISA TIPO ATTO ORDINANZE SINDACO. N. atto DD-16A / 12 del 23/06/2017 Codice identificativo COMUNE DI PISA TIPO ATTO ORDINANZE SINDACO N. atto DD-16A / 12 del 23/06/2017 Codice identificativo 1444652 PROPONENTE Piano strutturale - Politiche della casa - Ambiente OGGETTO CRISI IDRICA E IDROPOTABILE

Dettagli

CHE COS E LA MOROSITÀ INCOLPEVOLE? A CHI PUO ESSERE RICONOSCIUTO LO STATUS DI MOROSO INCOLPEVOLE?

CHE COS E LA MOROSITÀ INCOLPEVOLE? A CHI PUO ESSERE RICONOSCIUTO LO STATUS DI MOROSO INCOLPEVOLE? CHE COS E LA MOROSITÀ INCOLPEVOLE? Il Decreto Legge n. 102 del 31 agosto 2013 - convertito nella legge n. 124 del 28 ottobre 2013 - ha istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Dettagli

NUOVO BONUS ECOCASA SICURA

NUOVO BONUS ECOCASA SICURA COMUNE DI ROMANO D EZZELINO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI INCENTIVI ECONOMICI FINALIZZATI AL RISPARMIO ENERGETICO E ALLA SICUREZZA DELLE ABITAZIONI NUOVO BONUS ECOCASA SICURA ROMANO D EZZELINO Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO per l utilizzo delle aree private, soggette a servitù di uso pubblico ed adibite a parcheggio. Art. 1 Individuazione

REGOLAMENTO per l utilizzo delle aree private, soggette a servitù di uso pubblico ed adibite a parcheggio. Art. 1 Individuazione REGOLAMENTO per l utilizzo delle aree private, soggette a servitù di uso pubblico ed adibite a parcheggio Art. 1 Individuazione 1. Il presente regolamento disciplina l utilizzo di aree private con servitù

Dettagli

CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO

CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO Città Metropolitana di Napoli DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 138 del 16/06/2017 OGGETTO: CONCESSIONE PIAZZA COTA PER ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE- L'anno 2017, il giorno sedici

Dettagli

Premessa. Analisi delle occupazioni esistenti

Premessa. Analisi delle occupazioni esistenti Premessa Il presente studio nasce dalla necessità di individuare forme omogenee di fruizione di spazi pubblici nella Città di Gallipoli, soprattutto in luoghi di notevole interesse, assistita però da una

Dettagli

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO COPIA Reg. pubbl. N. lì CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO DETERMINAZIONE N. 503 DEL 23-09-2014 - SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA - OGGETTO: Ammissione al ricovero in pronta accoglienza della sig.ra

Dettagli

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Il Dirigente Responsabile: MIGLIORINI SIMONA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 Numero interno

Dettagli

MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO.

MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO. ALLEGATO 1 MODALITA APPLICATIVE DEL DIVIETO ALLE SALE GIOCO E SALE SCOMMESSE E ALLA NUOVA INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL GIOCO D AZZARDO LECITO. Il presente allegato individua le modalità per l applicazione

Dettagli

Partecipa il Segretario Comunale Signor Nessi dr. Massimo, il quale provvede alla redazione del presente verbale.

Partecipa il Segretario Comunale Signor Nessi dr. Massimo, il quale provvede alla redazione del presente verbale. COMUNE DI VALMOREA Provincia di Como VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 18 del Registro delle Deliberazioni Oggetto: IMU - CONFERMA DEI VALORI MEDI VENALI IN COMUNE COMMERCIO DELLE AREE

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE. visto il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e successive modificazioni;

IL DIRETTORE GENERALE. visto il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e successive modificazioni; DETDG DEL 27 GIUGNO 2014 N. 34 Piano di Innovazione Tecnologica per l implementazione, controllo e vigilanza, per il miglioramento dei servizi sul territorio. Proroga dei contratti di collaborazione coordinata

Dettagli

Come ridurre i lunghi tempi di attesa per ottenere la cittadinanza Per Matrimonio?

Come ridurre i lunghi tempi di attesa per ottenere la cittadinanza Per Matrimonio? Come ridurre i lunghi tempi di attesa per ottenere la cittadinanza Per Matrimonio? Ridurre i lunghi tempi di attesa della domanda di cittadinanza è l obiettivo di ogni straniero sposato con un cittadino/a

Dettagli

Progetto MOLO: primi risultati del monitoraggio sulle liberalizzazioni degli orari dei negozi

Progetto MOLO: primi risultati del monitoraggio sulle liberalizzazioni degli orari dei negozi Progetto MOLO: primi risultati del monitoraggio sulle liberalizzazioni degli orari dei negozi a cura del Centro Studi Unioncamere Veneto 1/20 Sommario il progetto i risultati (prima fase) Venezia, xxx

Dettagli

I L S I N D A C O PREMESSO

I L S I N D A C O PREMESSO Proponente: 8D Servizio Edilizia e Attività Economiche U.O. proponente: 8D1 U.O.C. Sportello per l'edilizia e le attività produttive Ordinanza N. 756 DEL 31/03/2011 OGGETTO: Ordinanza sindacale di limitazione

Dettagli

Attività Produttive. Attività di intrattenimento Locali di pubblico spettacolo (discoteche, sale da ballo) Descrizione

Attività Produttive. Attività di intrattenimento Locali di pubblico spettacolo (discoteche, sale da ballo) Descrizione Attività Produttive Attività di intrattenimento Locali di pubblico spettacolo (discoteche, sale da ballo) Descrizione Per locali di pubblico spettacolo si intendono: discoteche, sale da ballo e locali

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. 111013 Modalità e termini di comunicazione dei dati all anagrafe tributaria da parte degli uffici comunali in relazione alle denunce di inizio attività presentate allo sportello unico comunale per l

Dettagli

Comune di Tornaco. Provincia di Novara. Comunicato ai Capigruppo. Il 20/5/2014 N. prot VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.

Comune di Tornaco. Provincia di Novara. Comunicato ai Capigruppo. Il 20/5/2014 N. prot VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. Comune di Tornaco Provincia di Novara Comunicato ai Capigruppo Il 20/5/2014 N. prot. 1305 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 33 OGGETTO: ISTITUZIONE ORGANO TECNICO E UFFICIO DEPOSITO AI

Dettagli