1. Dal punto di vista delle norme edilizie, lo sgabuzzino di via Stracceria a cosa può essere destinato? 2. Ammesso che possa essere un esercizio di
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- Carolina Coppola
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2 1. Dal punto di vista delle norme edilizie, lo sgabuzzino di via Stracceria a cosa può essere destinato? 2. Ammesso che possa essere un esercizio di somministrazione, rispetta tutte le norme igieniche richieste per tale uso? 3. E ammissibile che si possa esercitare la somministrazione come dependance di un altro locale collocato a distanza? 4. Può essere consentita, in questo locale, la diffusione musicale interna, dato che in pratica questa risulterebbe di fatto una immissione sonora direttamente sulla pubblica via? 5. Potrà detto esercizio ( commerciale?) usufruire di suolo pubblico anche minimo - per posizionare in esterno arredi di qualunque tipo? 6. Ci sono in quell angolo gli antichi banchi di vendita in pietra ( una rara testimonianza storica che la nostra città possiede) e che sono in discreto stato: se ne consentirà un uso indiscriminato o verranno date prescrizioni per la loro protezione e conservazione? 7. Questo mini-mini-locale, come altri che verranno, se il Comune non interviene altrimenti, dovrà fare la raccolta differenziata: dove saranno collocati i relativi bidoni? Già oggi la massiccia presenza di bidoni dei rifiuti e di sacchi neri sgocciolanti sgradevoli liquami che impregnano le pietre è una componente inquinante l ambiente, in primis visivo ( paesaggistico), in una zona storico-monumentale-identitaria: la Giunta, il Consiglio Comunale, l Ufficio della Città Storica, si rendono conto di questa ferita visiva e odorosa arrecata al Centro Storico? Intendono affrontare questo problema per trovare una soluzione o non vedono il problema, come non sentono il rumore notturno che impedisce ai residenti di dormire, come non sentono gli odori sgradevoli presenti nelle vie e piazze del centro storico. 8. Nei lunghi incontri che abbiamo svolto con i gestori e con i rappresentanti delle categorie del commercio, nel novembre del avevamo chiesto, tutti d accordo, che il Comune provvedesse a sospendere l insediamento di nuovi locali nel Comparto Sala a tutela della salute ( = benessere psico-fisico-sociale secondo l OMS) dei residenti, pesantemente compromessa come da certificazione dall ASL 3 dall inquinamento acustico notturno generato dalle emissioni musicali dei locali e dall esagerata presenza di frequentatori. In altri Comuni, come ad esempio Torino, e stato fatto, con la conferma piena del TAR! Infatti esplicitamente la legge lo consente, proprio quando ricorrono motivi di salute pubblica e/o di protezione dei beni monumentali e del paesaggio! E nel caso nostro la relazione dell ASL del 2013 sarebbe stata, ed è, più che sufficiente ad intervenire in tal senso. In quella data ( 2013) i locali aperti nelle ore notturne erano una dozzina mentre oggi sono quasi triplicati. Il sindaco, gli assessori competenti e il Consiglio Comunale ritengono che sia necessario e doveroso prendere atto che occorrono urgentemente serie riflessioni sulle politiche fin qui pensate per il Comparto Sala (e solo in minima parte attuate) e interventi efficaci per affrontare una realtà ambientale che sta volgendo al degrado, all insalubrità e alla insostenibilità per la vita delle famiglie dei residenti? 9. I suddetti organi, nella loro responsabilità istituzionale, hanno consapevolezza che nel Comparto della Sala in questi ultimi anni si sono estinti i piccoli negozi di vicinato e quelli artigianali? E che al loro posto ci sono tanti mini-locali vuoti pronti ad essere trasformati, a breve, in esercizi di spaccio alcolico? E che questa prevalenza di attività di vendita alcolica è il richiamo per i rumorosi avventori notturni che vengono in centro a Pistoia? 10. La libera frequentazione delle giovani generazioni presso locali di spaccio alcolico, saldo presidio notturno del centro cittadino, costituisce per i ragazzi un subdolo incentivo alla trasgressione la cui pratica sempre più spesso diventa, per alcuni di loro, un danno sanitario anche gravissimo e un costo rilevante per l azienda sanitaria toscana, cioè per la collettività. Chiediamo a chi ne ha la responsabilità istituzionale:quali sono le misure prese e quelle che si intende prendere, per la sensibilizzazione e educazione dei più giovani (ma non solo) ai pericoli dell abuso alcolico? Associazione Residenti Centro Storico Pistoia Il Presidente: Andrea Sabatini 2/5
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