Sicuri di non poter fare di più?

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1 primo piano Sicurezza Martina Baglio, Fabrizio Dallari, Massimo Raboni, Giuseppe Russo - Centro di Ricerca sulla Logistica Università Cattaneo LIUC Sicuri di non poter fare di più? 22 MARZO 2015 Quale è la situazione italiana della sicurezza nei magazzini? Per rispondere a questa domanda, LOGISTICA ha svolto un indagine su un campione di aziende italiane attraverso la somministrazione di un questionario online. I risultati dell indagine sono sintetizzati in questo articolo. La sicurezza negli ambienti di lavoro è una tematica sempre più sentita sia dai lavoratori sia dalla società. La fonte normativa principale in questo campo è il D.Lgs 81/2008, il cosiddetto Testo Unico sulla Salute e Sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Il decreto, successivamente modificato in più occasioni 1, si applica a tutti i settori, sia pubblici che privati e a alla quasi totalità dei lavoratori. Il 1 Una versione del testo aggiornata e coordinata è possibile trovarla sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali testo unico individua come prima misura generale di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori la valutazione di tutti i rischi presenti in azienda, ossia l attività che, partendo dalla conoscenza del processo produttivo, porta ad individuare i pericoli e ad adottare le misure necessarie per la tutela (prevenzione e protezione) dei lavoratori. Le misure agiscono sia sul processo produttivo sia sull organizzazione del lavoro, e devono : PPeliminare, o ridurre, i rischi partendo dall origine, ad esempio, evitare attraversamenti pedonali in una zona adibita al passaggio di carrelli elevatori eliminerà il pericolo di investimento PPeliminare o ridurre i pericoli: ad esempio provenienti dall uso di sostanze pericolose PPmigliorare l ergonomia delle postazioni di lavoro, soprattutto per le operazioni ripetitive e monotone, prediligendo misure di protezione collettiva rispetto a dispositivi di protezione individuale (i cosiddetti DPI). Tutto questo in un ottica di miglioramento continuo attraverso sia l analisi dei risultati (in termini di

2 Altri settori 26% Chimicofarmaceutico 4% Meccanico 14% Servizi logistici 39% Alimentare 17% Servizi logistici Nessun infortunio 61% 1 caso/anno 20% 2-4 casi/anno 5-8 casi/anno 7% > 12 casi/anno 7% Figura 1 -Settore industriale delle aziende che hanno partecipato all indagine frequenza annua e tipologia di infortuni o incidenti) sia la programmazione, che rappresentano gli elementi di base dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL). Quale è la situazione italiana della sicurezza nei magazzini? Per rispondere a questa domanda, la rivista Logistica ha svolto un indagine su un campione di aziende italiane attraverso la somministrazione di un questionario online. I risultati dell indagine sono sintetizzati nelle pagine seguenti. Obiettivi del sondaggio La ricerca ha avuto come obiettivo quello di analizzare come la sicurezza venga recepita oggi nella funzione Logistica per cercare di comprendere quali possano essere gli scenari futuri su questo tema partendo da una analisi dei pericoli maggiormente presenti nei magazzini. Nella prima parte del questionario si è valutata la tipologia di azienda, le modalità e i luoghi in cui avvengono maggiormente infortuni e incidenti. Nella seconda parte si è indagato sulle soluzioni adottate dalle aziende per prevenire e ridurre infortuni e incidenti, focalizzandosi anche su alcuni aspetti innovativi: l automazione, le scaffalature antisismiche e i dispositivi per migliorare l ergonomia. Risultati dell indagine I risultati si basano sulle risposte contenute in 243 questionari, di cui il 60% compilati interamente. La maggior parte delle imprese rispondenti ha sede in Lombardia (circa 50%). Il 44% ha più di 250 dipendenti, ossia sono grandi imprese. Il 24% sono medie imprese (numero di addetti compreso tra 51 e 250) e il 20% piccole imprese (numero di addetti compreso tra 11 e 50). Il restante 12% delle risposte proviene da micro imprese sotto i 10 dipendenti. Le aziende sono attive principalmente nel settore dei servizi logistici conto terzi (39%), dell alimentare e del meccanico (Figura 1). Considerando i soli infortuni in magazzino (eventi dannosi per gli operatori che comportano un assenza dal lavoro di almeno 3 giorni), il settore Meccanico Nessun infortunio 50% Alimentare Nessun infortunio 48% ove percentualmente si presentano più casi annui è quello della logistica conto terzi, seguito dal meccanico e dall alimentare (Figura 2). Più del 61% delle aziende nel settore della logistica non ha subito incidenti con infortunio. Il 7% ha avuto più di 12 infortuni, ma sono tutte grandi aziende 1 caso/anno 19% 1 caso/anno 21% 2-4 casi/anno 19% 5-8 casi/anno 12% 2-4 casi/anno 21% 5-8 casi/anno > 12 casi/anno Figura 2 - Numero di infortuni annui per azienda nei tre principali settori esaminati 23 MARZO 2015

3 primo piano Sicurezza 24 MARZO 2015 Urto delle scaffalature Urto di colonne/muri/porte Danneggiamento di uno o più macchinari Caduta del mezzo dalle baie di carico-scarico Danneggiamento del sistema antincendio Ribaltamento del mezzo Figura 3 - Incidenti più frequenti nei magazzini. Area Ricev. Spediz. merce Piazzale esterno Banchine di carico-scarico Area Picking Area di ricevimento-spedizione Piazzali esterni Area Stoccaggio Altro Altro 2% 7% Baia di carico 8% 11% Figura 4 - Zone del magazzino ove avvengono più di frequente gli infortuni. 14% Area di picking 13% % 26% Area storage 26% 0% 10% 20% 30% 38% 0% 10% 20% 30% 40% con più di 250 addetti. Effettuando un analisi che consideri la dimensione dell azienda, circa il 20% delle imprese del settore ha un numero di infortuni annui superiore a circa il 4% dei propri addetti. Nel settore meccanico si registra una incidenza diffusa degli infortuni, indipendente dalla dimensione dell impresa. La metà delle aziende non registra alcun infortunio sul lavoro nell ultimo anno. L indagine si è poi focalizzata sulla sicurezza nel magazzino trattando, in primis, la situazione nell ultimo anno in termini di infortuni e incidenti. Prima di analizzare i risultati, è bene chiarire la differenza tra infortunio (in inglese, accident ) e incidente (in inglese, incident ). Per infortunio, come abbiamo già visto, si indica un evento dannoso per l operatore come un ferimento o una malattia professionale, mentre per incidente si considera qualsiasi evento che comporta danni per cose e/o strutture. Negli incidenti sono quindi conteggiati sia gli infortuni sia i mancati infortuni, ossia quelle situazioni che non hanno comportato danni alle persone ma che potenzialmente potevano provocarne. Dalle risposte all indagine (Figura 3) si evince che nei magazzini circa il 64% degli incidenti si verifica a causa di scontri tra i mezzi di movimentazione e le strutture (nel 38% circa dei casi l urto avviene con le scaffalature). Per quanto riguarda invece gli infortuni (Figura 4), la zona più pericolosa del magazzino (circa un incidente su quattro) risulta essere la banchina di carico/ C M Y CM MY CY CMY K

4 scarico, ossia la zona di interfaccia tra il magazzino e il trasporto. Il risultato è in linea con le attese, in quanto proprio le banchine di carico/scarico vengono considerate delle terre di mezzo dove sia l operatore logistico sia l autotrasportatore fanno affidamento l uno sull altro per gli aspetti di sicurezza. Un altra area di rilevanza per quanto concerne la sicurezza è quella dedicata al picking, che è tipicamente un attività ad elevata densità di manodopera per metro quadro (circa 1 infortunio su 5 avviene in questa zona del magazzino). Soluzioni adottate Le soluzioni adottate per ridurre gli infortuni e gli Mezza_pagina_contatti_new.pdf 08/05/ :28:09 incidenti in magazzino riguardano prima di tutto i carrelli elevatori e, in generale, i mezzi di movimentazione. L utilizzo imprudente di carrelli elevatori senza ottemperare alle più banali ma indispensabili misure di sicurezza è la causa primaria degli incidenti. Per la prevenzione e l aumento del livello di sicurezza si possono utilizzare diversi metodi, il primo dei quali riguarda l impiego della tecnologia. Dal questionario sottoposto alle aziende emerge che la quasi totalità dei carrelli elevatori impiega dispositivi di segnalazione acustica o visiva. Solo la metà dei carrelli dispone invece di sistemi antiribaltamento o di controllo della velocità in curva. Meno diffuso è il controllo del brandeggio delle forche (21%), mentre ancora pochi mezzi impiegano sistemi di rilevamento delle presenze con sensori ad infrarossi () o soluzioni basate sull RFID (3%). Altri dispositivi adoperati per la gestione del traffico all interno del magazzino di cui le aziende intervistate fanno uso sono sistemi semaforici, sistemi di rilevamento del movimento posizionati sulle strutture del magazzino, sistemi di chiusura dei varchi, cicalini di presenza, segnaletica verticale, lampeggianti e specchi. Per quanto riguarda le baie di carico emerge che il 54% delle aziende intervistate adotta almeno un sistema di protezione. Poco più di un azienda su due utilizza il cuneo di sicurezza per bloccare le ruote del semirimorchio in fase di carico, ma solo il 26% delle imprese impiega ulteriori dispositivi di sicurezza quali, ad esempio, i semafori di segnalazione interni/esterni, i sensori di prossimità del mezzo di trasporto, i sistemi anticaduta o le barriere fisiche a protezione dell autista. Un altro metodo utilizzato dagli operatori logistici per diminuire infortuni e incidenti è la riduzione della presenza del personale negli ambienti dove avviene la movimentazione.

5 primo piano Sicurezza 26 MARZO 2015 Questa scelta prevede un ingente investimento per l acquisto di macchinari automatizzati ed è quindi percorsa solamente dalle grandi aziende che lavorano su ciclo continuo o che hanno volumi di movimentazione molto elevati. I macchinari automatizzati più impiegati sono: i veicoli a guida automatica (AGV/LGV), trasloelevatori e miniload, convogliatori e rulliere, nonché i sistemi automatici di smistamento (sorter). I risultati raccolti in tabella 1 dimostrano che le aziende che automatizzano Tabella 1 - Percentuale di aziende che adottano automazioni in magazzino in relazione al numero di infortuni annui. Numero di infortuni annui Tipologia di automazione presente in magazzino AGV/LGV Trasloelevatore/Miniload Convogliatori/Rulliere Sorter Nessuno 2% 7% 21% 7% 1 2% 7% 7% % % > % - parte del processo logistico riducono il numero di infortuni (quindi di incidenti) a circa uno all anno, mentre le aziende che denunciano 12 o più infortuni in un anno hanno investito poco in tecnologia (solo il 2% di esse possiede convogliatori e/o rulliere). Regione La tecnologia, quindi, fornisce un valido aiuto per contrastare e ridurre i rischi legati al lavoro ma non è sufficiente ad evitarli del tutto. Infatti, gli operatori devono essere sensibilizzati, informati e formati sui pericoli che corrono oltre ad Scaffalatura Antisismica [%] Marche 90% Toscana 83% Veneto 60% Abruzzo 50% Umbria 50% Lazio 33% Piemonte 33% Emilia-Romagna 31% essere formati ed addestrati sulle corrette procedure da utilizzare durante le ore lavorative. Grazie alle nuove normative, le aziende hanno preso coscienza dell importanza dei corsi di formazione sulla sicurezza, tanto che il 76% degli intervistati afferma che i corsi di formazione permettono un uso più sicuro degli strumenti di lavoro e forniscono una maggiore consapevolezza dei rischi nell ambiente lavorativo. Un altro elemento relativo alla sicurezza dell area di stoccaggio e picking sono le scaffalature. Per evitare cedimenti è bene che le scaffalature siano spesso manutenute e, nelle aree sismiche, siano predisposte per resistere Lombardia 29% Liguria 20% Figura 5. Rappresentazione grafi ca delle risposte sulla presenza delle scaffalature antisismiche nelle Regioni italiane. Safety vs. Security: le due accezioni del termine sicurezza Il termine sicurezza etimologicamente deriva dal latino sine cura ovvero senza preoccupazione, timore o angoscia. Attualmente nella lingua italiana il termine sicurezza assume diverse accezioni, tutte riconducibili al concetto di insieme di condizioni e circostanze oggettive che garantiscono da pericoli o rischi di diverso tipo, ad esempio, fi sico, psicologico. Nell ambito della sicurezza ricadono quindi sia i furti sia gli incidenti sul lavoro. Nei paesi anglofoni, il termine sicurezza è tradotto con due termini diversi: safety e security. La safety è la sicurezza intesa come il corretto svolgimento delle attività di lavoro (e non solo) che riguarda le persone e la loro incolumità nei confronti di eventi di natura accidentale o casuale. Essa riguarda il complesso di rischi derivanti dall attività imprenditoriale nei confronti delle persone, delle cose dell impresa e del mondo esterno, ossia è parte del cosiddetto rischio imprenditoriale. Misure legate alla safety sono i dispositivi di protezione individuale (DPI) e collettiva (es. caschi di protezione, guanti, parapetti, ). La security è intesa come la prevenzione di atti illeciti, quindi intenzionali, che potrebbero ledere le persone o le cose. Essa riguarda, quindi, il complesso di rischi non imprenditoriali causati dal mondo esterno o dagli stessi lavoratori (es. manomissioni, furti di beni materiali o brevetti, ). Misure legate alla security sono le recinzioni, i sistemi di videosorveglianza o la vigilanza notturna delle aziende. Sintetizzando, si può considerare che la safety sia un importante aspetto sia l azienda, in fase di progettazione e mantenimento delle strutture e dei processi aziendali, deve assolutamente valutare facendo investimenti che nel lungo periodo si rendano utili e vengano ammortizzati, evitando infortuni e massimizzando l operatività dei

6 ai terremoti. L Italia, come dimostrato anche da eventi recenti, è un paese soggetto a rischi sismici. Dalle risposte ottenute tramite il questionario, i responsabili delle aziende ritengono di poter affermare che una scaffalatura è sicura se: PPviene manutenuta da operatori addestrati (54%); PPdispone di piastre paracolpi a terra (48%); PPrisulta essere antisismica/sismoresistente (4). Tuttavia, solo il 34% dei rispondenti possiede una scaffalatura antisismica. La figura 5 mostra la distribuzione sul territorio nazionale delle scaffalature antisismiche secondo i risultati ottenuti dal questionario. I risultati mostrano che le aziende non sono ancora attrezzate adeguatamente per il rischio sismico a cui sono soggette. Ad esempio, le Regioni colpite dagli ultimi terremoti (Abruzzo ed Emilia-Romagna) dispongono di meno della metà delle scaffalature sismoresistenti. Un ultimo tema trattato dal questionario riguarda l ergonomia e i dispositivi ergonomici. processi. La security aziendale deve invece essere curata in relazione al tipo di prodotto che si realizza e al tipo di informazioni che vengono trattate. Mentre la safety è normata a livello europeo con leggi nazionali (D.Lgs 81/2008) che gli imprenditori devono rispettare per non incorrere in procedimenti civili o penali, l attività legislativa in ambito security è lasciata ai singoli stati membri. Nonostante il settore della sicurezza industriale offra innumerevoli soluzioni per quanto riguarda le problematiche inerenti al comfort del lavoratore sui luoghi di lavoro, in particolare per i manipolatori pneumatici e i tappeti ergonomici, la loro diffusione è molto bassa (rispettivamente 7% per i manipolatori e per i tappeti ergonomici). Queste soluzioni offrirebbero un valido contributo alla riduzione dello stress fisico degli operatori durante le operazioni ripetitive. Il dispositivo più diffuso, adoperato dal 44% degli intervistati del settore logistico, è il terminale per il voice picking, il quale permette all operatore di ridurre il numero di movimenti da fare per prelevare manualmente il collo. A seguire il 33% delle aziende adopera rulliere di trasporto ad altezza uomo, mentre il 28% impiega piattaforme elevatrici che riducono il rischio di lesioni dorso-lombari. Solo il 7% e il utilizzano, rispettivamente, manipolatori pneumatici e tappeti ergonomici. In conclusione si può affermare che l indagine svolta evidenzia alcune lacune nel campo della sicurezza dei lavoratori nei magazzini italiani, ma mostra anche che l automazione e la tecnologia, unite alla formazione e alla gestione della sicurezza in azienda, permetterebbero di prevenire e ridurre infortuni ed incidenti, ossia costi per l imprenditore e per l intera società. K RIPRODUZIONE RISERVATA LA VOSTRA PIATTAFORMA LOGISTICA E DISTRIBUTIVA NEL PORTO DI LA SPEZIA Oltre mq di superfici coperte e scoperte direttamente collegate al porto, a ridosso dello snodo ferroviario e del crocevia autostradale tra Genova, Livorno e Parma PRIMO PROTOTIPO DI FAST CORRIDOR DOGANALE AUTORIZZATO DAL PORTO DI LA SPEZIA ALLA PIATTAFORMA LOGISTICA Deposito Doganale privato e temporanea custodia Oltre 7500 posti pallets su rack, gestione codice a barre, visibilità via web delle movimentazioni e giacenze di magazzino Gestione procedura di domiciliazione Gestione Deposito Fiscale ai fini IVA Trasferimento delle merci sotto vincolo doganale all'interno del corridoio controllato CERTIFICAZIONE AEO - Operatore Economico Autorizzato - GRAZIE ALLA ELEVATA EFFICIENZA DEI SISTEMI INFORMATICI E DI SICUREZZA

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