Modello di Accreditamento della Regione Emilia Romagna. Procedura di attivazione del Team Medico d Eemergenza INDICE
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- Vanessa Pippi
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1 Sez. 8 Pag. 1 di 6 INDICE MODIFICHE... 2 OGGETTO... 2 SCOPO... 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 DEFINIZIONI... 3 CONTENUTO... 3 RESPONSABILITÀ OPERATIVE... 3 CRITERI DI ATTIVAZIONE MET... 5 GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ... 5 PARAMETRI DI CONTROLLO (INDICATORI)... 6 ALLEGATI... 6 Documento redatto da: Dr.ssa Angela Menegon Referente Emergenza Anestesia Dr. Marco Rambaldi Direttore U.O. Anestesia - Rianimazione Terapia Antalgica AFD Giuseppe Benedetto Capo Sala T.I.P.O. I. Fabio Macaluso Verifica: Approvazione: Emissione: Direttore N.O.C.S.E. Dr.ssa Teresa Pesi Direttore N.O.C.S.E. Dr.ssa Teresa Pesi Responsabile Qualità Aziendale Dr.ssa Francesca Novaco Data di emissione / /
2 Sez. 8 Pag. 2 di 6 Modifiche Approvazione Rev. Data Visto Pagine Modificate Tipo natura della modifica Oggetto La presente procedura descrive i criteri e le modalità di attivazione del MET, da parte del personale sanitario del NOCSAE, in caso di arresto cardiocircolatorio o alterazione delle funzioni vitali in un soggetto adulto. La procedura definisce inoltre la dotazione di presidi e tecnologica necessaria alla gestione dell emergenza intraospedaliera, individua le figure professionali coinvolte, le interazioni operative tra le stesse e le responsabilità di ciascuna. Scopo La procedura si propone di ottimizzare il processo di attivazione del MET al fine di migliorare la prestazione assistenziale di ripristino e supporto delle funzioni vitali, con particolare riguardo al miglioramento dell outcome del paziente. Campo di applicazione I contenuti della procedura sono applicabili in tutte le strutture assistenziali e non assistenziali, anche dove non vi siano pazienti ricoverati (Ambulatori, Servizi, Laboratori, atri, locali commerciali, luoghi di culto, spogliatoi, mensa ecc.), collocate all'interno del NOCSAE in caso di ACC o alterazione delle funzioni vitali che occorra in persona adulta ricoverata, utente di servizi, visitatore o dipendente. Documenti di Riferimento Linee guida ACLS American Heart Association-Italian Resuscitation Council, Consensus conference ILCOR (commissione internazionale di coordinamento sulla rianimazione cardiopolmonare), Recommended giudelines for reviewing, reporting and conducting research on in -hospital resuscitation: the in-hospital "Utstein style" A statement for healtcare professionals from the American Heart Association, the European Resuscitation Council, the Heart and Stroke Foundation of Canada, the Australian resuscitation Council, and the Resuscitation Councils of Southern Africa-Circulation, American Heart Association. Guidelines 2000 for cardiopulmonary resuscitation and emergency cardiac care. Circulation 2000; 102 (suppl I) : I-60-I-76. Manuale di BLS-D Basic Life Support Early defibrillation Rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione semiautomatica European Resuscitation Council. 3 edizione, novembre Manuale per operatori sanitari.
3 Sez. 8 Pag. 3 di 6 European Resuscitation Council Guidelines for Resuscitation. Resuscitation (2005) 6751, Legge n 120 del Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero. Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del Legge 15 marzo 2004, n. 69 "Modifica all articolo 1 della legge 3 aprile 2001, n. 120, in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici". Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo Definizioni ACC: Arresto Cardiocircolatorio BLS-D: Basic Life Support -Defidrillation (Supporto delle funzioni vitali di base e defibrillazione) DAE: Defibrillatore automatico esterno, ma in Italia si intende indicare il defibrillatore semiautomatico esterno ERC: European Resuscitation Council IRC: Italian Resuscitation Council MET: Medical Emergency Team (Team medico d'emergenza) NOCSAE: Nuovo Ospedale S.Agostino Estense RCP: Rianimazione Cardiopolmonare di base ROSC: Contenuto Responsabilità operative RESPONSABILE Direttore Unità Operativa Referente medico rianimatore per l'emergenza intraospedaliera ATTIVITA' o Conoscenza dei contenuti della presente procedura da parte del personale della struttura (in collaborazione con il coordinatore infermieristico) o Definizione dei bisogni di addestramento e formazione del personale (in collaborazione con il coordinatore infermieristico) o Attuazione del piano di formazione o Definisce la check list di materiali e farmaci del carrello per l'emergenza dei reparti e dello zaino per l'emergenza e ne cura il periodico aggiornamento o Controlla la compilazione delle schede per ogni evento e cura l elaborazione dei dati provenienti dalle schede stesse o Verifica le performance del processo utilizzando gli indicatori concordati o Nel singolo caso (su segnalazione del rianimatore) attiva eventuali approfondimenti laddove necessario coinvolgendo le funzioni necessarie o Verifica la dotazione strumentale e mantiene aggiornato il piano di distribuzione delle apparecchiature in collaborazione con Ingegneria Clinica, Infermiere referente TIPO, Coordinatori
4 Sez. 8 Pag. 4 di 6 Coordinatore Infermieristico di reparto Infermiere di reparto individuato dal Coordinatore Infermieristico Operatori di reparto coinvolti nell'evento infermieristici o Attiva e coordina periodiche verifiche sulla strumentazione o Valuta i bisogni formativi e attiva azioni formative o Propone, attua e coordina azioni di miglioramento o Divulgazione dei contenuti della presente procedura al personale infermieristico e tecnico o Divulgazione della lista di controllo dei materiali presenti nel carrello per l'emergenza tenuto in reparto o Accessibilità del carrello delle emergenze e del defibrillatore 24 su 24 o Verifica la risposta dell organizzazione in ogni evento e attiva eventualmente azioni di miglioramento interne o Identifica un infermiere responsabile del controllo del carrello emergenza o Controllo check list carrello emergenza o Verifica del corretto funzionamento del defibrillatore o corretta applicazione della presente procedura o corretta applicazione delle manovre assistenziali previste in ogni evento Medico Rianimatore del o gestione clinica dell'evento per tutta la durata del suo MET intervento o compilazione e raccolta dei report previsti o segnalazione di eventuali problemi al referente per l'emergenza intraospedaliera Infermiere del MET o controllo zaino emergenza e ripristino materiali dopo l'intervento Coordinatore infermieristico TIPO Infermiere TIPO referente per l'emergenza intraospedaliera Servizio Ingegneria Clinica o o collabora con il rianimatore nelle manovre ALS fornitura materiali e presidi per il carrello emergenza o collabora con il referente medico rianimatore emergenza intraospedaliera nelle attività previste o controllo periodico apparecchiature biomedicali per l'emergenza secondo quanto previsto dai protocolli interni
5 Sez. 8 Pag. 5 di 6 Criteri di attivazione MET RESPIRO CUORE E CIRCOLO STATO NEUROLOGICO Arresto respiratorio Frequenza respiratoria inferiore a 10 atti/min Frequenza respiratoria superiore a 25 atti/min Arresto cardiocircolatorio Frequenza cardiaca inferiore a 45 battiti/min Frequenza cardiaca superiore a 125 battiti/min Pressione arteriosa sistolica inferiore a 80 mmhg Diuresi nelle ultime 4 ore inferiore a 100 ml Paziente incosciente Perdita di 2 punti al GCS Convulsioni prolungate o ripetute Il MET deve essere attivato esclusivamente quando si osservino una o più di queste condizioni tramite chiamata al numero dedicato all'emergenza intraospedaliera attivo H24. Al momento della chiamata indicare sempre chiaramente il Reparto, il numero di stanza, il numero di letto ed un riferimento telefonico. Il numero telefonico da chiamare deve essere esposto in reparto in modo estremamente visibile in prossimità di ogni telefono. Il carrello dell emergenza deve essere disponibile in luogo facilmente accessibile e noto a tutti gli operatori, perfettamente attrezzato e funzionante. N.B. Per tutte le altre necessità che non rientrino nei criteri suddetti ( es. richieste di consulenze anestesiologiche, di accessi venosi centrali o periferici, di consulenze per terapia del dolore ecc.) ci si avvarrà della consueta modalità di chiamata al medico di guardia di anestesia al N con formulazione della richiesta sul SIO. Gestione delle non conformità Nel caso l attivazione dell emergenza o le azioni successive non fossero avvenute secondo le indicazioni contenute nella presente procedura (es. prima chiamata ad altro specialista anziché al Rianimatore, mancanza del carrello all arrivo del MET, mancanza di farmaci o attrezzature nel carrello, mancato funzionamento del defibrillatore ecc ) il Rianimatore intervenuto ne farà
6 Sez. 8 Pag. 6 di 6 segnalazione al referente medico per l'emergenza intraospedaliera che potrà attivare eventuali approfondimenti informando il Responsabile di struttura, il Coordinatore Infermieristico ed eventualmente altre funzioni aziendali. Parametri di controllo (indicatori) Indicatore N chiamate N di chiamate in % sul totale pertinenti al.n tel Emerg Tempo di arrivo del rianimatore, minuti N di pazienti in % sul totale assistiti con O 2 all arrivo del rianimatore N di volte in % sul totale in cui all arrivo del rianimatore sono state iniziate le manovre rianimatorie di base N di volte in % sul totale in cui è presente il carrello dell emergenza N di pazienti in % sul totale in asistolia all'arrivo del rianimatore N dei pazienti deceduti (senza ripresa del circolo) in % sul totale NON ROSC N di pazienti in % sul totale con ripresa di circolo spontaneo dopo ACC - ROSC N di pazienti in % sul totale deceduti (dopo ripresa del circolo - ROSC) N di pazienti in % sul totale dimessi vivi dalla ICU N di pazienti in % sul totale con segni neurologici al momento della dimissione dalla Rianimazione N di pazienti in % sul totale dimessi vivi dall Ospedale La frequenza è annuale, la responsabilità della rilevazione è del Medico Rianimatore e la responsabilità nella valutazione è del Referente Emergenza servizio Anestesia Allegati 1. Check list carrello emergenza reparti 2. Scheda Utstein-Style raccolta dati ACC 3. Report attivazione MET 4. Algoritmo BLSD intraospedaliero secondo Linee Guida IRC 2005
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