ITINERARIO. Stop 2 LOCALITA IGNE L Evento Anossico Toarciano (black shale): marne e calcari marnosi della Formazione di Igne (Bacino di Belluno)

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1 B. Figus

2 ITINERARIO Stop 1 LAGO DI BARCIS Il Calcare di Monte Cavallo: calcari con Rudiste in posizione fisiologica, facies di margine di piattaforma carbonatica cretacica superiore (Piattaforma Friulana) Stop 2 LOCALITA IGNE L Evento Anossico Toarciano (black shale): marne e calcari marnosi della Formazione di Igne (Bacino di Belluno) Stop 3 DIGA DEL T. VAJONT Le unità dei Calcare del Vajont, Formazione di Fonzaso, Biancone, Scaglia Rossa (Bacino di Belluno)

3 Il Sudalpino rappresenta una sezione del margine passivo giurassico appartenente alla porzione nordoccidentale della Placca Adriatica (Winterer & Bosellini, 1981). L attuale assetto paleogeografico e strutturale è associata all apertura dell Oceano Ligure Piemontese ed in particolare all attività tettonica distensiva iniziata nel tardo Triassico (Norico) e proseguita, dopo un periodo di relativa quiescenza (Retico), nel corso del Giurassico Inferiore (Winterer & Bosellini, 1981; Masetti et al., 2012) da Bosellini, 1996

4 Si assiste all attivazione di un sistema di faglie che determina lo smembramento di quella che fin allora costituiva una vasta piattaforma peritidale dominata prevalentemente dall unità triassica superiore della Dolomia Principale. Ne consegue l isolamento di alti e bassi strutturali delimitati da faglie dirette principali (andamento N-S) e caratterizzati da tassi di subsidenza diversi. Nel Sudalpino orientale si delineano, da O verso E, una serie di unità paleogeografiche strutturali: la Piattaforma di Trento, il Bacino di Belluno e la Piattaforma Friulana. Giurassico inferiore da Costa et al., 1996 da Bosellini et al., 1981

5 Alla fine del Giurassico inferiore - Giurassico medio si assiste all annegamento di tutti i settori della PT e alla sua conseguente trasformazione in plateau pelagico Ad eccezione di alcuni settori, la PF persiste per tutto il Giurassico e Cretacico, fino all Eocene

6 Il Bacino di Belluno consiste in una depressione tettonica di forma stretta ed allungata comparabile dal punto di vista fisiografico al Tongue of Ocean bahamiano.

7 Mentre nella Piattaforma di Trento (PT) e in quella Friulana (PF) si depositano successioni carbonatiche di mare sottile - Gruppo dei Calcari Grigi, nel Bacino di Belluno (BB) si accumula una monotona successione - Fm. di Soverzene - essenzialmente fango-sostenuta, caratterizzata da prevalenti dolomicriti e subordinate micriti grigio-brune selcifere, a cui si intercalano sottili interstrati marnosi. Alle micriti si alternano talora calcareniti ad ooliti e peloidi di origine torbiditica. MEDIO INFERIORE GIURASSICO SUPERIORE GRUPPO DEI CALCARI GRIGI GRUPPO DEI CALCARI GRIGI PT BB PF

8 Quando ormai gran parte della Piattaforma di Trento è annegata (Pliensbachiano sup.- Toarciano) e l apporto carbonatico si è perciò notevolmente ridotto, nel Bacino di Belluno la sedimentazione prosegue con l accumulo di prevalenti marne grigie e calcari marnosi - Fm. di Igne INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE L unità registra al suo interno l evento anossico oceanico (O.A.E.) Toarciano caratterizzato da black shales e micriti manganesifere

9 Alla Fm. di Igne si sovrappone il Calcare del Vajont, rappresentato da prevalenti calcari oolitici (banchi spessi) a cui si alternano micriti selcifere (banchi sottili). INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE

10 Durante il Giurassico medio i margini della Piattaforma Friulana alimentavano torbiditi prevelanetemente oolitiche - Calcare del Vajont. I flussi gravitativi procedevano da Ovest verso Est ovvero in direzione del Bacino di Belluno, fino a raggiungere il margine orientale del Plateau di Trento, livellando e addolcendo le morfologie ereditate dalla precedente fase tettonica. PLATEAU DI TRENTO Attraverso l accumulo sedimentario, lo stretto e profondo Bacino di Belluno si trasforma in una dolce scarpata che BACINO DI BELLUNO raccorda le due unità paleogeografichestrutturali adiacenti (da Bosellini et al., 1981 mod.) Calcari di piattaforma Calcari nodulari pelagici (Rosso Ammonitico Veronese) Torbiditi oolitiche (Calcare del Vajont) Calcari selciferi bacinali (Fonzaso Fm.) Isopache (m) Direzione delle correnti

11 Alla Fm. di Igne si sovrappone il Calcare del Vajont, rappresentato da prevalenti calcari oolitici (banchi spessi) a cui si alternano micriti selcifere (banchi sottili). INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE La Piattaforma di Trento è divenuta un plateau pelagico: al di sopra si deposita una successione condensata lacunosa - Rosso Ammonitico Inferiore (= Mb. inferiore del Rosso Ammonitico Veronese) rappresentata da sottili livelli di micriti bioturbate selcifere, nodulari, ricche di Lamellibranchi pelagici

12 Schema dei rapporti litostratigrafici attraverso la Piattaforma-Plateau di Trento (da MASETTI et al., modificata)

13 Al Calcare del Vajont segue la Fm. di Fonzaso, costituita da calcari micritici selciferi e da torbiditi prevalentemente bioclastiche provenienti ancora dalla Piattaforma Friulana. Talora, agli strati micritici si intercalano sottili interstrati di argilliti verdastre. INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE

14 Al di sopra dell unità di Fonzaso poggia il Rosso Ammonitico Superiore (= Mb. superiore del Rosso Ammonitico Veronese), successione pelagica condensata costituita essenzialmente da calcari nodulari rossastri-rosati ad Ammonoidi e Crinoidi pelagici INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE

15 Decantano quindi i fanghi pelagici della Maiolica (Lombardia) o Biancone (Veneto) rappresentati in prevalenza da calcari micritici biancastri, con noduli o lenti di selce e frequenti intercalazioni di marne e argilliti, soprattutto verso l alto. Nella parte sommitale si rinvengono livelli silicoclastici molto fini ricchi in sostanza organica (black shale). INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE

16 Nella parte orientale del bacino bellunese, si identifica il Calcare del Soccher: unità bacinale caratterizzata dalla presenza di livelli torbidici provenienti dalle zone di Piattaforma Friulana INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE

17 (WINTERER e BOSELLINI, 1981)

18 Il Calcare del Cellina (Kimmerdgiano Albiano p.p.) ed il Calcare di M. Cavallo (Albiano p.p. Cenomaniano sup.) rappresentano la prosecuzione nel Giurassico superiore e Cretacico della sedimentazione di piattaforma carbonatica INFERIORE MEDIO GIURASSICO SUPERIORE

19 Il Calcare del Cellina corrisponde a facies di piattaforma relativamente protetta, di ambiente lagunare e di piana di marea. La formazione consiste in calcari ben stratificati di colore biancastro, grigiastro e brunastro, con scarsi macrofossili (rudiste, gasteropodi), frequenti strutture di emersione, talora con brecce ed argille residuali e sporadiche stromatoliti Il Calcare di Monte Cavallo corrisponde a condizioni di piattaforma aperta (facies marginali). L unità consiste in prevalenti calcari bioclastici fini biancastri, con abbondanti rudiste. Frequenti le brecce e i blocchi, anche di grandi dimensioni, costituiti da abbondanti frammenti organogeni (patch reef a Rudiste, sondariamente anche bivalvi e gasteropodi).

20 ? Interpreted W-E Early Cretaceous cross section from the Asiago plateau to the Cansiglio plateau, showing the coeval tensional tectonics, which produced differential subsidence in the area. Note the basinward prograding carbonate platform in the eastern side (M. Cavallo Limestone) and the different thicknesses in the basinal sedimentation (Biancone). Neptunian dikes (vertical yellow segments) characterize the zones of tensional tectonics (i.e. the Arsiè Lake, Fonzaso).

21 Scaglia Rossa (Creatacico sup. Eocene medio): successione pelagica relativamente poco profonda costituita tipicamente costituita da calcari micritici rosati e rossi alternati a marne e calcari marnosi di colore rosso mattone. La prevalenza della componente calcarea rispetto quella marnosa variano verticalmente. La colorazione è legata a processi di ossidazione in condizioni marine.

22 da Carulli, 2006

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