Servizio Monitoraggio e Sicurezza Stradale

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1 L INCIDENTALITÀ STRADALE NELLA CITTA METROPOLITANA DI TORINO Anno dicembre 216, prot.n ing. Sandra Beltramo arch. Ottavio Castelletti dott.ssa Giovanna Lenti ing. Eleonora Massari

2 Sommario LA RETE STRADALE NAZIONALE - IL RAPPORTO ISTAT L INCIDENTALITA IN REGIONE PIEMONTE E NELLE PROVINCE PIEMONTESI 9 PIEMONTE INCIDENTALITA PER TIPO DI STRADA 9 PIEMONTE AMBITI STRADALI E CAUSE DEGLI INCIDENTI 11 PIEMONTE LA DISTRIBUZIONE TEMPORALE DEGLI INCIDENTI STRADALI 14 PIEMONTE LA DISTRIBUZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI PER TIPOLOGIA DI UTENTE 16 L INCIDENTALITA NELLA CITTA METROPOLITANA DI TORINO 18 ANALISI INCIDENTALITA NEI COMUNI DELLA CITTA METROPOLITANA SUPERIORI A 3. ABITANTI 19 INCIDENTALITA PER CATEGORIA DI COMUNE (AREE FUNZIONALI) 2 L INCIDENTALITA DEGLI UTENTI DEBOLI PERIODO FOCUS INCIDENTI ANNO 215, UTENTI DEBOLI CITTA METROPOLITANA 29 DI TORINO 29 GLI OBIETTIVI DEL PNSS ORIZZONTE CONCLUSIONI 47 NOTA METODOLOGICA 49 BIBLIOGRAFIA 51 INDICE DELLE FIGURE 52

3 LA RETE STRADALE NAZIONALE - IL RAPPORTO ISTAT 215 Il fenomeno dell incidentalità stradale ha implicazioni rilevanti oltre che per gli ambiti della viabilità e infrastrutture anche per quello della salute pubblica. Attualmente la rilevazione sull incidentalità è caratterizzata da un processo complesso, frutto dell azione congiunta di una molteplicità di enti: l Istat, l Aci, il Ministero dell Interno, la Polizia Stradale, i Carabinieri, la Polizia Locale e gli Uffici di statistica dei Comuni capoluogo di Provincia. Dal 27, a seguito della stipula di un Protocollo di Intesa, partecipano alla rilevazione anche gli uffici di alcune Regioni e Provincie (tra cui la Provincia di Torino) che hanno sottoscritto specifici accordi con l Istat, finalizzati al decentramento della raccolta delle informazioni, al controllo della copertura e al successivo invio all Istat dei dati informatizzati. Il rapporto Istat per l anno 215 degli incidenti stradali del 7 novembre 216 ha rilevato per l intera rete stradale nazionale le seguenti tendenze: - Nel 215 si sono verificati in Italia incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato vittime (morti entro il 3 giorno) e feriti rispetto al 214 le variazioni percentuali in termini di morti incidenti e feriti indicano rispettivamente un aumento delle vittime della strada (+1,4%) e un leggero calo di flessione degli incidenti. (-1,4%) e dei feriti (-1,7%). Come da figura 1 e figura 2 dal 23 al 214 gli incidenti e i morti hanno subito, rispetto all anno precedente, una riduzione in percentuale variabile, che ha raggiunto la massima nel 212 con 3

4 -8,5% per quanto riguarda gli incidenti e con -1,3% nell anno 29 per quanto riguarda i morti. Nel 215, come da Figura 3, si sono registrate vittime, tornano ad aumentare per la prima volta dopo quindici anni, sono 47 in più rispetto al 214 con una percentuale dell 1,4 %; la riduzione media annua del numero di vittime della strada risulta al di sotto di quella stimata per raggiungere l obiettivo europeo 22 di 2.57 morti in Italia. Figura 1 ITALIA Incidenti stradali, morti, feriti, variazioni rispetto anno precedente Totale incidenti di cui mortali ANNI Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti ORIZZONTE 22 tendenza MORTI Incidenti : VARIAZIONE PERCENTUALE ANNO PRECEDENTE Morti : VARIAZIONE PERCENTUALE ANNO PRECEDENTE ,9% -1,6% ,9% -6,% ,5% -6,7% ,4% -5,% ,8% -2,6% ,% -9,5% ,2% -7,9% ,6% -1,3% ,1% -2,9% ,5% -6,2% ,5% -2,8% ,5% -9,4% ,5% -,6% ,4% 1,4% ,%,% -2,% -4,% Incidenti : VARIAZIONE PERCENTUALE ANNO PRECEDENTE -6,% -8,% Morti : VARIAZIONE PERCENTUALE ANNO PRECEDENTE -1,% -12,% Figura 2 ITALIA Grafico variazioni percentuali anno precedente incidenti stradali e morti. Anni , valori assoluti 4

5 CATEGORIA DELLA STRADA Incidenti 215 Morti 215 Feriti 215 Indice di mortalità (a) (a) Rapporto percentuale tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (b) Rapporto percentuale tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. Indice di lesività (b) Var. % incidenti 215/214 (c) Sono incluse nella categoria 'Altre strade' le strade Statali, Regionali, Provinciali fuori dell'abitato e Comunali extraurbane. Var. % morti 215/214 Figura 3 ITALIA - Indice di mortalità e lesività, variazioni percentuali 215/214 per tipo di strada. Anno 215 Var. % feriti 215/214 Strade urbane (b) ,15 134,3-2,4 -,2-2,9 Autostrade e raccordi (c) ,32 172,7,3 6,3 3,7 Altre strade (b) ,64 16,2 1,8 2, 1, Totale ,96 141,47-1,4 1,4-1,7 Il 215 è segnato da un aumento delle vittime di incidenti stradali anche nella Ue28 (1,6% in più del 214) complessivamente, sono state contro del 214. Nel confronto fra il 215 e il 21 (anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale) i decessi si sono ridotti del 16,7% a livello europeo, come in Italia. Ogni milione di abitanti si contano 52 morti per incidente stradale nella Ue28 e 56 nel nostro Paese, che si colloca al 14 posto della graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. Anche i feriti gravi risultano in aumento nel 215, sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 214 (+6,4%). A pesare sul dato italiano hanno contribuito gli aumenti di mortalità registrati su autostrade e raccordi (+6,3%) e strade extraurbane (+2,%) ; in lieve diminuzione, invece, la mortalità su strade urbane (-,2%), fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell'abitato aumenta dell'8,6%. L'aumento delle vittime di incidenti stradali registrato nel 215 ha riguardato in particolar modo i motociclisti (773, +9,8%) e i pedoni (62, +4,1%). Risultano in calo gli automobilisti deceduti (1.468, -1,5% ) così come i ciclomotoristi (15, -6,3%) e i ciclisti (251, -8,1%). Tra i comportamenti errati più frequenti, sono da segnalare la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (nel complesso il 38,9% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l'eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l'uso di telefono cellulare alla guida. Il 215 si presenta come un anno di ripresa della mobilità, le prime iscrizioni di autovetture aumentano del 15,% rispetto all anno precedente. Anche le percorrenze autostradali crescono del 3,6% rispetto al 214, con oltre 79 miliardi di km percorsi. 5

6 Il venerdì è il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti (26.9, pari al 15,4% del totale). La domenica avvengono, però, i sinistri più gravi (3,1 morti ogni 1 incidenti), seguita dal sabato (2,5). GIORNI DELLA SETTIMANA Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Totale Figura 4 ITALIA - Incidenti per giorni della settimana. Anno 215, valori assoluti Nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6, convenzionalmente considerata per individuare la fascia notturna, si sono verificati incidenti stradali (11,8% del totale), che hanno causato il decesso di 746 persone (21,7% del totale dei morti) e il ferimento di altre (13% del totale dei feriti). Sulle strade urbane si concentra il 71,8% (14.897) degli incidenti notturni ma sulle strade extraurbane che si registra il numero più elevato di vittime (435 decessi); GIORNI DELLA SETTIMANA STRADE URBANE STRADE EXTRAURBANE Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Lunedì notte Martedì notte Mercoledì notte Giovedì notte Venerdì notte Sabato notte Domenica notte Totale Figura 5 - ITALIA - Incidenti con lesioni a persone, morti, feriti per giorno della settimana e categoria della strada durante la notte. Anno 215, valori assoluti 6

7 Nel 215 si sono registrati decessi tra conducenti e passeggeri di autovetture, seguono motociclisti (769), pedoni (61), ciclisti (249), occupanti di mezzi pesanti (157) ciclomotori (16) e altre modalità di trasporto (71). L analisi della distribuzione delle vittime per tipologia di utente della strada, pedoni o utilizzatori di specifiche categorie di veicoli, sotto riportata, soprattutto ai fini del monitoraggio della mortalità degli utenti più vulnerabili, indica come gli utenti più deboli rappresentino nel complesso oltre il 5% dei morti sulle strade. Gli indici di mortalità e lesività per categoria di utente della strada evidenziano i rischi più elevati sperimentati dagli utenti più vulnerabili rispetto a quelli di altre modalità di trasporto. L indice di mortalità per i pedoni (pari a 3,7 morti ogni 1 incidenti per investimento di pedone) è più di quattro volte superiore rispetto a quello degli occupanti di autovetture (,67); il valore dell indice riferito a motociclisti e ciclisti è, invece, più che doppio. L indice di lesività è molto elevato per i pedoni e per gli utenti delle due ruote a motore. Figura 6 - ITALIA - Morti in incidente stradale per tipo di utente e strada. Anno 215, valori assoluti e indici di mortalità e lesività Nel 215 sulle strade extraurbane sono stati rilevati incidenti, pari al 2% del totale degli incidenti rilevati, le vittime a (47,4%) e i feriti a (22,64%) (Figura 7). Il 215 ha fatto registrare un inversione di tendenza significativa è aumentato infatti il numero di vittime su autostrade (incluse le tangenziali e i raccordi autostradali) e su strade extraurbane. CATEGORIA DELLA STRADA Incidenti 215 Morti 215 Feriti 215 Strade urbane (b) Autostrade e raccordi (c) Altre strade (b) Totale Figura 7 - ITALIA - Incidenti, morti e feriti sulla rete extraurbana. Anno 215, valori percentuali 7

8 Nel rapporto ISTAT 214 relativo all incidentalità nelle regioni d Italia 213, si analizza approfonditamente l aspetto dei costi sociali degli incidenti, con la seguente premessa : L attenzione alle conseguenze giuridiche, economiche, sociali e sanitarie degli incidenti stradali da parte del legislatore nazionale e sovranazionale si riverbera sempre più in una domanda generalizzata di controlli incisivi dei comportamenti scorretti degli utenti della strada e di efficaci interventi sulla viabiltà. Le Forze dell ordine e le Istituzioni pubbliche locali chiedono l estensione dei sistemi di controllo della velocità da remoto (Tutor, Vergilius e autovelox) a tutte le arterie primarie e secondarie caratterizzate da alti livelli di rischio nonché l installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree a maggior incidentalità, in particolare nelle ore serali e notturne. Le associazioni delle vittime della strada, peraltro, insistono nel chiedere più ampi controlli delle condizioni psicofisiche dei conducenti, connesse in particolare all assunzione di droghe e alcool, insieme a pene certe e commisurate in maniera equa al danno biologico arrecato e non solo a quello patrimoniale e sanitario. Tali iniziative e numerose altre consimili implicano costi per la collettività e, in un ottica di valutazione costi/benefici, è sempre più ineludibile la necessità di disporre di misurazione dei costi sociali che vadano oltre una finalità esclusivamente risarcitoria e possano misurare tutte le componenti materiali e immateriali. Il metodo e la misurazione del costo sociale realizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) fanno riferimento attualmente all anno 21, mentre, per gli anni successivi, si procede ad una rivalutazione monetaria dei parametri di costo; questa metodologia aggrega una serie di voci di spesa pubblica e privata che vengono parametrizzate utilizzando i conti economici nazionali prodotti da ISTAT. La seguente tabella (prodotta da ISTAT) evidenzia il costo sociale dell incidentalità 215 rapportato alla popolazione di ogni regione. COSTO SOCIALE (a) COSTI SOCIALI PRO CAPITE ITALIA , REGIONI PROCAPITE (in euro) TOTALE (in euro) 4, REGIONI ITALIA Campania 176,6 35, , Calabria 187, , Molise 219, , 15, Sicilia 224, , Valle d'aosta 241, ,, Basilicata 245, Sardegna 256, Piemonte 267, Puglia 272, Abruzzo 275, Friuli-Venezia-Giulia 28, Veneto 291, Umbria 292, Lombardia 298, Trentino-Alto Adige 33, Lazio 333, Marche 335, Emilia-Romagna 378, Toscana 381, Liguria 428, ITALIA 288, Figura 8 - ITALIA - Costo sociale incidentalità per Regione, procapite e totale. Anno 215, valori assoluti EURO PRO CAPITE Campania Calabria Molise Sicilia Valle d'aosta Basilicata Sardegna Piemonte Puglia Abruzzo Friuli-Venezia-Giulia Veneto Umbria Lombardia Trentino-Alto Adige Lazio Marche Emilia-Romagna Toscana Liguria 8

9 L INCIDENTALITA IN REGIONE PIEMONTE E NELLE PROVINCE PIEMONTESI PIEMONTE INCIDENTALITA PER TIPO DI STRADA Nel 215 l indice di mortalità in Piemonte è leggermente diminuito rispetto al 214 (da 2,3 a 2,2), mentre quello italiano è aumentato da 1,9 a 2,. Il miglioramento più significativo della riduzione della mortalità si osserva nella provincia di Novara, così come nelle province di Vercelli, Biella e Verbania. Più preoccupante il bilancio 215 della provincia di Cuneo, che mostra un lieve incremento del fenomeno sia in termini di morti, che di feriti. PROVINCE Indice di mortalità (a) Indice di gravità (b) Indice di mortalità (a) Indice di gravità (b) Torino 1,6 1,1 1,8 1,2 Vercelli 3,8 2,6 3,9 2,6 Novara 1,8 1,3 3,1 2,3 Cuneo 4,1 2,6 3,5 2,3 Asti 2,9 2,1 2,2 1,6 Alessandria 2,7 1,9 2,8 2, Biella 2,8 2,1 2,9 2,1 Verbania 1,5 1,1 1,9 1,3 Piemonte 2,2 1,5 2,3 1,6 Italia 2, 1,4 1,9 1,3 (a) Rapporto percentuale tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (b) Rapporto percentuale tra il numero dei morti e il complesso degli infortunati (morti e feriti) in incidenti con lesioni a persone. Figura 9 - PIEMONTE - Indici di mortalità e gravità. Anni 214 e 215. In Piemonte si sono verificati incidenti stradali, 246 morti e feriti. Si registrano delle variazioni negative: molto forti e di gran lunga superiori alla media nazionale per quanto riguarda gli incidenti (-2,7% in Piemonte, -1,4% in Italia); in linea con il dato italiano per quanto riguarda i feriti (-1,1% in Piemonte, -1,7% in Italia). La forte diminuzione del numero dei morti, (-7,2% in Piemonte) risulta invece in netta controtendenza rispetto all'evoluzione nazionale (1,4%). PROVINCE Variazioni % 215/214 Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Torino , -1,3-1,2 Vercelli ,4-5,9-5,9 Novara ,9-45,2-1,2 Cuneo ,7 19,1 4,8 Asti ,7 27,3-4,1 Alessandria ,5, 2,4 Biella ,5-16,7-15,5 Verbania ,6-25, -6,9 Piemonte ,7-7,2-1,1 Italia ,4 1,4-1,7 Figura 1 - PIEMONTE - Incidenti, morti e feriti per Provincia. Anni 214 e 215, valori assoluti e variazioni percentuali 9

10 Gli incidenti in Piemonte avvengono soprattutto nelle città: nel 215 si tratta del 72,8 % dei sinistri,8.18, si sono verificato sulle strade urbane provocando in Piemonte 93 morti (37,8% del totale) e feriti (7,5%). Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire lungo le strade extraurbane registrando 5,5 decessi ogni 1 incidenti sulle strade statali, provinciali, regionali e comunali extraurbane contro 3,8 decessi in autostrada e 1,2 sulle strade urbane. L indice di mortalità negli anni si è mantenuto costante nell ambito urbano e nell ambito extraurbano mentre in autostrada si è riscontrato un aumento dl 15% Anno 215, valori assoluti e indicatori Indice di Indice di AMBITO STRADALE Incidenti Morti Feriti mortalità (a) lesività (b) Strade urbane ,2 141,5 Autostrade e raccordi ,8 168,5 Altre strade (c) ,5 155,4 Totale ,2 146,2 (a) Rapporto percentuale tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (b) Rapporto percentuale tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (c) Sono incluse nella categoria 'Altre strade' le strade Statali, Regionali, Provinciali fuori dell'abitato e Comunali extraurbane. Figura 11 - PIEMONTE - Incidenti, morti, feriti, indici i lesività e mortalità Anno 215, valori assoluti Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di AMBITO STRADALE mortalità (a) lesività (b) mortalità (a) lesività (b) mortalità (a) lesività (b) Strade urbane 1,4 141,4 1,3 138,1 1,2 141,5 Autostrade e raccordi 2,7 161,9 3,2 163,4 3,8 168,5 Altre strade (c) 5,7 154,9 5,7 157,8 5,5 155,4 Totale 2,3 145,4 2,3 143,8 2,2 146,2 (a) Rapporto percentuale tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (b) Rapporto percentuale tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (c) Sono incluse nella categoria 'Altre strade' le strade Statali, Regionali, Provinciali fuori dell'abitato e Comunali extraurbane. Figura 12 - PIEMONTE - Indici di mortalità e lesività, secondo la categoria della strada. Anni 213, 214, 215 1

11 Figura 13 - PIEMONTE - Indici di mortalità e lesività variazione anni 214/215. PIEMONTE AMBITI STRADALI E CAUSE DEGLI INCIDENTI In Piemonte gli incidenti avvengono lungo un rettilineo, sia sulle strade urbane (4,5% del totale) che su quelle extraurbane (57,8%). In ambito urbano gli incidenti che si verificano nei pressi una intersezione rappresentano il 29% del totale, seguono quelli che avvengono in corrispondenza degli incroci (18,1%) e delle rotatorie (6,3%). Sulle strade extraurbane il 22,4% degli incidenti si verifica in curva e il 7,7% in corrispondenza di una intersezione (Figura 14). Figura 14 - PIEMONTE Grafico incidenti per categoria della strada e ambito stradale. Anno 215, valori percentuali 11

12 Altro PROVINCE (passaggio a Incrocio Rotatoria Intersezione Rettilineo Curva livello, dosso, pendenza, galleria) Totale Torino 18,3 4,3 37,6 35, 4,1,7 1 Vercelli 19,8 7,8 23,1 44,4 4,1,8 1 Novara 18,1 7,3 21,5 46,3 6,2,7 1 Cuneo 14,6 7,9 14,1 52,9 9,3 1,3 1 Asti 23,9 6,5 9,2 55,2 4,6,7 1 Alessandria 18,2 11,1 2,1 43, 5,6 1,9 1 Biella 24,3 17,4 12,2 37,9 6,6 1,7 1 Verbania 11,4 5,5 15,6 6,4 6,2 1, 1 Totale 18,1 6,3 29,1 4,5 5,1,9 1 Figura 15 - PIEMONTE - Incidenti per provincia e ambito stradale, su strade urbane. Anno 215, valori percentuali Altro PROVINCE (passaggio a Incrocio Rotatoria Intersezione Rettilineo Curva livello, dosso, pendenza, galleria) Totale Torino 5, 4,9 8,4 57,3 22,5 2, 1 Vercelli 3,4 4, 5,7 7,9 13,7 2,3 1 Novara 5,1 9,4 1,4 52,2 2,9 2, 1 Cuneo 6, 4,7 7,2 57,6 22,2 2,3 1 Asti 7,3 1,1 2,3 64, 24,2 1,1 1 Alessandria 4,5 3, 7,5 58,6 24,1 2,2 1 Biella 6,1 7,6 12,1 51,5 22,7. 1 Verbania 3,1 5 4,1 49, 32,7 6,1 1 Totale 5,1 4,8 7,7 57,8 22,4 2,2 1 Figura 16 - PIEMONTE - Incidenti per provincia e ambito stradale, su strade extraurbane. Anno 215, valori percentuali Nel prospetto che segue vengono riepilogate per ordine di importanza le cause degli incidenti stradali registrate in Piemonte dagli Organi di Rilevazione nel corso del 215. Il totale dei prospetti risulta superiore al numero degli incidenti poiché include tutte le circostanze accertate o presunte, corrispondenti ai conducenti dei veicoli A e B coinvolti nell incidente, registrate dalle forze dell ordine al momento del rilievo. Nell effettuare l analisi dei dati Istat precisa che a causa dell esiguo numero di circostanze presunte dell incidente legate allo stato psico-fisico alterato del conducente e a difetti o avarie del veicolo, a partire dall anno 29 non vengono pubblicati i dati sugli incidenti stradali dettagliati per tali circostanze. Per motivi legati spesso all indisponibilità dell informazione al momento del rilievo, inoltre, risulta, da parte degli Organi di rilevazione, di estrema difficoltà la 12

13 compilazione dei quesiti sulle circostanze presunte dell incidente legate allo stato psico-fisico del conducente. Il numero degli incidenti nei quali è presente una delle circostanze appartenenti a uno dei due gruppi sopra citati risulta, quindi, sottostimato. In Piemonte, nell ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente circa il 5% dei casi. Sulle strade extraurbane la guida distratta incide per il 25%, la velocità troppo elevata per il 15,7% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per il 13,7%. CAUSE Strade urbane Strade extraurbane Totale Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Procedeva con guida distratta o andamento indeciso , , , Procedeva senza rispettare le regole della precedenza o il semaforo , , ,1 -procedeva senza rispettare lo stop 51 5, , ,5 -procedeva senza dare la precedenza al veicolo proveniente da destra 532 5,5 43 1, ,3 -procedeva senza rispettare il segnale di dare precedenza 855 8,9 75 1,9 93 6,9 -procedeva senza rispettare le segnalazioni semaforiche o dell'agente 184 1,9 5, ,4 Procedeva con velocità troppo elevata , , ,7 -procedeva con eccesso di velocità , , ,5 -procedeva senza rispettare i limiti di velocità 21,2 1,3 31,2 Procedeva senza mantenere la distanza di sicurezza 8 8, , ,9 Manovrava irregolarmente 78 7, , ,1 Svoltava irregolarmente 282 2,9 37, ,4 Procedeva contromano 21 2, , 327 2,4 Sorpassava irregolarmente 13 1,4 89 2, ,6 Non dava la precedenza al pedone sugli appositi attraversamenti 634 6,6 5, ,7 Ostacolo accidentale 95 1, 168 4, ,9 Veicolo fermo in posizione irregolare urtato 148 1,5 39 1, 187 1,4 Veicolo fermo evitato 15 1, ,9 22 1,6 Buche, ecc. evitato 49,5 47 1,2 96,7 Circostanza imprecisata 19 2, 15 3,8 34 2,5 Altre cause relative al comportamento nella circolazione 273 2,8 9 2, ,7 Comportamento scorretto del pedone 487 5,1 42 1, ,9 Cause imputabili al comportamento scorretto del conducente e del pedone nella circol , , ,7 Altre cause 79 7,4 47 1, ,3 Totale cause , a) Il totale del prospetto risulta superiore al numero degli incidenti poiché include tutte le circostanze accertate o presunte, corrispondenti ai conducenti dei veicoli A e B coinvolti nell incidente, registrate dalle forze dell ordine al momento del rilievo. (b) Si precisa che a causa dell esiguo numero di circostanze presunte dell incidente legate allo stato psico-fisico alterato del conducente e a difetti o avarie del veicolo, a partire dall anno 29 non vengono pubblicati i dati sugli incidenti stradali dettagliati per tali circostanze. Per motivi legati spesso all indisponibilità dell informazione al momento del rilievo, inoltre, risulta, da parte degli Organi di rilevazione, di estrema difficoltà la compilazione dei quesiti sulle circostanze presunte dell incidente legate allo stato psico-fisico del conducente. Il numero degli incidenti nei quali è presente una delle circostanze appartenenti a uno dei due gruppi sopra citati risulta, quindi, sottostimato. Figura 17 - PIEMONTE - Circostanze accertate o presunte per ambito stradale. Anno 215, valori assoluti e percentuali 13

14 PIEMONTE LA DISTRIBUZIONE TEMPORALE DEGLI INCIDENTI STRADALI L andamento mensile degli incidenti e della mortalità è quasi costante. Valori elevati di incidentalità e mortalità si sono registrati nel periodo estivo, in concomitanza del periodo vacanziero, in particolare a Giugno, gli scontri tra veicoli sono stati 17 e nel mese di Ottobre si concentra una maggiore incidentalità. Febbraio è stato invece il mese con il minor numero di incidenti e di vittime in incidenti stradali. MESI Valori assoluti Composizioni percentuali Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Gennaio ,4 1,2 7,5 Febbraio ,4 3,3 6,8 Marzo ,7 6,9 7,7 Aprile ,3 7,3 8,2 Maggio ,3 8,9 9,3 Giugno ,6 11,8 9,4 Luglio ,5 11,4 9,3 Agosto ,1 8,9 7,3 Settembre ,8 1,2 8,8 Ottobre ,5 8,5 9,4 Novembre ,3 4,9 8,4 Dicembre ,1 7,7 7,9 Totale Figura 18 - PIEMONTE - Incidenti, morti e feriti per mese. Anno 215 valori assoluti e percentuali. Dicembre 19 Novembre 12 Ottobre 21 Settembre Agosto Gennaio Febbraio 2 15 Marzo Aprile 28 Luglio Morti Giugno Maggio Gennaio 2. Dicembre Febbraio Novembre 91. Marzo Ottobre Settembre Agosto Feriti Luglio Incidenti Giugno Aprile Maggio Figura 19 - PIEMONTE Grafico incidenti, morti e feriti per mese. -Anno 215, valori assoluti. 14

15 I valori più elevati dell indice di mortalità si registrano fra le ore 4 e le 5 e fra le 7 e le 8. Il 36% degli incidenti è avvenuto tra le ore 15 e le 19. Figura 2 - PIEMONTE - Incidenti, morti, feriti, indice di lesività e mortalità per ora del giorno. Anno 215, valori assoluti ORA DEL GIORNO Incidenti Morti Feriti Indice di mortalità (a) Indice di lesività (b) ,7 169, , 184, ,1 158, ,1 174, , ,4 137, ,7 141, ,4 142, ,4 138, ,2 13, ,1 132, ,9 136, ,9 144, ,4 145, ,1 143, ,9 148, ,7 147, ,9 144, ,4 148, ,9 154, , 158, ,9 145, , 167, ,9 179,5 Non rilevata , Totale ,2 146,2 (a) Rapporto percentuale tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone. (b) Rapporto percentuale tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti con lesioni a persone Morti Feriti 13 Incidenti Figura 21 - PIEMONTE Grafico incidenti, morti e feriti per ora del giorno. -Anno 215, valori assoluti 15

16 PIEMONTE LA DISTRIBUZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI PER TIPOLOGIA DI UTENTE Dall analisi statistica per il 215 sull incidentalità, la fascia di età maggiormente coinvolta in incidenti stradali in Piemonte dalla fascia altri utenti con 129 morti, seguita da quella over 65 con 86 morti, seguita si è poi registrato 1 morto nella fascia di età 1-14 anni, 3 nella fascia anni. Piemonte Italia Piemonte Italia Valori assoluti Composizioni percentuali Bambini ( - 14) ,9,4 1,7 1,1 Giovani (15-24) ,8 12,2 16,2 12,7 Anziani (65+) ,3 35, 25,9 31,7 Altri utenti , 52,4 56,2 54,4 TOTALE , 1, 1, 1, Figura 22 - PIEMONTE - ITALIA Morti per fasce di età. Anni 21 e 215, valori assoluti e percentuali -1,8 Altri utenti,5 Anziani (65+) -3,5 Giovani (15-24) Bambini ( - 14) 5,9 1,6-1,6 Italia Piemonte -,6 -,5-4, -2,, 2, 4, 6, 8, Figura 23 - PIEMONTE Grafico della variazione del numero di morti per fasce di età. Anni 21 e 215, valori percentuali La variazione percentuale dei diversi tipi di utenti vulnerabili deceduti fra i dati del 21 e quelli del 215 risulta analoga fra Italia e Piemonte, evidenziando un leggero aumento degli anziani ed una diminuzione dei bambini. Si avvicina così alla cosiddetta Vision Zero stabilito dal Piano Nazionale Sulla Sicurezza Stradale Orizzonte 22, elaborato dal MIT, che si pone come obiettivo tendenziale di lungo termine di azzerare il numero di bambini che muoiono sulle strade italiane entro il

17 CLASSE DI ETA' Conducente < 14 - Persone trasportate Pedone Total VALORI ASSOLUTI Età imprecisata Totale VALORI PERCENTUALI < , , 25,5 11,8 17, ,6 12,8 8,8 19, ,7 19,1 17,6 26, ,1 36,2 61,8 35, Età imprecisata,6 4,3-1,2 Totale 1, 1, 1, 1, Figura 24 - PIEMONTE - Morti per fasce di età e categoria di utente. Anno 215, valori assoluti e percentuali. Dal confronto fra i dati del Piemonte del 215 e 214 si rileva una distribuzione percentuale di feriti e di morti analoga fra le categorie di utente; risulta nel 215 diminuita la percentuale di pedoni, sia morti che feriti e aumentata la percentuale di decessi di passeggeri trasportati Pedone Persone rasportate 1,6 19,6 24,4 12,8 Feriti Morti Pedone Persone trasportate 9,7 13,8 25,5 19,1 onducente 65,1 67,5 Conducente 64,8 67,1, 2, 4, 6, 8,, 2, 4, 6, 8, Figura 25 - PIEMONTE - Grafico morti e feriti per categoria di utente. Anni 214 e 215 valori percentuali. Il 77% delle persone morte è di genere maschile, mentre tra i feriti il genere maschile rappresenta il 57%. MORTI FERITI Pedone Pedone Persone trasportate Persone trasportate MASCHI FEMMINE 7.95 Conducente Conducente Figura 26 - PIEMONTE - Utenti per categoria e sesso. Anno 215, valori assoluti 17

18 L INCIDENTALITA NELLA CITTA METROPOLITANA DI TORINO Dal rapporto ISTAT 215, per la rete stradale italiana, è possibile estrapolare i dati di incidentalità riferiti alla Regione Piemonte e, successivamente, della Città Metropolitana di Torino e del capoluogo di Torino per l anno 215 sono i seguenti. Incidenti Morti Feriti Torino rispetto a CMTO 53,43% 34,38% 53,55% CMTO rispetto a Piemonte 53,17% 39,2% 54,67% Piemonte rispetto a Italia 6,38% 7,18% 6,59% Incidenti Morti Feriti Indice di mortalità Incidenti mortali Indice di lesività Torino 1, 15,6 CMTo 1,6 15,3 Piemonte 2,2 146,2 Italia 2, 141,5 Feriti in incidenti mortali Incidenti Morti Feriti Torino CMTo Piemonte Italia Figura 27 - ITALIA, PIEMONTE, CMTO, Torino - Incidenti, morti, feriti e incidenti mortali. Anni , valori assoluti e percentuali L analisi dei dati degli incidenti indica come sulla Città Metropolitana di Torino rispetto al Piemonte si concentra il 53% degli incidenti che rappresentano, rispetto alle vittime, le percentuali del 39% (morti) e del 54% (feriti). Degli incidenti della Città Metropolitana di Torino il 53% è localizzato in Torino (capoluogo) con percentuali del 34% (morti) e 53% (feriti); rispetto al 214 i valori sono immutati, ad eccezione della percentuale di morti di Torino rispetto a CMTO, che è passata dal 21% al 34,3%. L indice di mortalità risulta minore in Torino e CMTO, rispetto a Piemonte ed Italia, mentre l indice di lesività risulta maggiore dei relativi valori. Figura 28 - ITALIA, PIEMONTE, CMTO, Torino - Indici di mortalità e lesività. Anno

19 ANALISI INCIDENTALITA NEI COMUNI DELLA CITTA METROPOLITANA SUPERIORI A 3. ABITANTI L analisi dell incidentalità riferita ai comuni della Città Metropolitana di Torino che superano i 3. abitanti, rileva in tale ambito una importante concentrazione sia degli incidenti che delle vittime: in questi comuni si è concentrato il 7,3% degli incidenti stradali, il 46,8% dei morti e il 7,4% dei feriti dell intera Provincia, valori minori del 214 che registrava il 52,8% dei morti e l 86,4% dei feriti. Gli indici di mortalità e lesività dei comuni superiori a 3. abitanti presentano una media rispettivamente di 1,1 e 15,5 in aumento rispetto al 214 (,9% e 141,5%); rispetto agli altri comuni della provincia l indice di mortalità è circa la metà mentre la lesività è di poco superiore. CAPOLUOGHI Altri Comuni Incidenti Morti Feriti Indice di mortalità (a) Indice di lesività (b) Torino , 15,6 Rivoli ,6 146,6 Nichelino ,8 148,4 Collegno ,7 153,8 Moncalieri ,6 Settimo Torinese ,6 15,9 Venaria Reale ,3 Grugliasco ,6 Pinerolo ,5 Chieri ,4 153, Totale comuni > 3. abitanti ,1 15,5 Altri comuni ,9 149,9 CMTO ,6 15,3 Piemonte ,2 146,2 Figura 29 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Incidenti, morti, feriti, indici di mortalità e lesività per categoria di comune. Anno 215, valori assoluti Nella rappresentazione del grafico seguente viene evidenziata, con riferimento al 215, la posizione dei Comuni superiori a 3. abitanti con riferimento agli indici di mortalità e lesività. La dimensione della bolla rappresenta il numero degli incidenti registrati. 4, INDICE DI MORTALITA 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5 PIEMONTE Venaria Reale Collegno Torino Rivoli Nichelino Moncalieri Settimo Torinese Chieri Pinerolo, Grugliasco 12, 13, 14, 15, 16, 17, INDICE DI LESIVITA' Figura 3 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti, indici di mortalità e lesività dei comuni con più di 3. abitanti. Anno 215 (l ampiezza del simbolo è proporzionale al numero degli incidenti). 19

20 INCIDENTALITA PER CATEGORIA DI COMUNE (AREE FUNZIONALI) Il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione del Governo, ha classificato i comuni italiani in funzione del loro ruolo nell organizzazione del territorio, definendo 6 aree funzionali all analisi dei flussi di traffico e di incidentalità : Polo, Polo intercomunale, Cintura, Intermedio, Periferico e Ultra periferico. In linea generale il Polo è individuato nel comune (o in più comuni contigui: Polo intercomunale) che offre un insieme di servizi assistenziali (istruzione superiore, servizi sanitari e servizi di trasporto ferroviario), capaci di generare bacini di utenza e di fungere da attrattori e quindi anche di generare flussi di traffico. I restanti comuni vengono classificati in 4 fasce, a seconda dei diversi livelli di perifericità, determinati sulla base delle distanze degli stessi dai Poli attrattori. Quindi si hanno : Cintura Comuni che hanno distanza non superiore a 2 minuti dal Polo più vicino Intermedi Comuni che hanno distanza tra i 21 e i 4 minuti Periferici Comuni che hanno distanza tra i 41 e i 75 minuti Ultra periferici Comuni che hanno distanza oltre i 7 minuti Nella seguente tabella i valori piemontesi di incidenti, morti e feriti raggruppati per aree, 215 e variazioni dal 214. Figura 31 - PIEMONTE - Numero di comuni, incidenti, morti, feriti e variazioni percentuali, per aree. Anni 214 e 215, valori assoluti 2

21 Nella mappa seguente sono evidenziati i comuni della CMTO suddivisi secondo la classificazione in aree funzionali; da fonte ACI sono inoltre indicate le fasce di veicoli circolanti nel 215 per ciascun comune. 21

22 La tabella seguente confronta i valori di incidenti, morti e feriti del 215 in ogni area con i veicoli circolanti e la popolazione. Il rapporto fra veicoli coinvolti in incidenti e veicoli circolanti è esposto nei grafici sottostanti. L unico Polo della CMTO è il comune di Torino, dove ogni 1 veicoli circolanti si sono registrati 8,2 incidenti; i comuni della cintura e quelli periferici registrano un numero quasi uguale di incidenti ogni 1 veicoli circolanti; sebbene i valori assoluti di incidenti e veicoli siano molto diversi, il rischio di incidente è molto simile, nelle due aree. I valori di numero incidenti ogni 1 abitanti diversificano maggiormente queste due aree ed evidenziano che nell area periferica ci sono più incidenti per abitante (2,13 ogni 1, contro 1,87 della cintura) e il tasso di mortalità (numero morti ogni 1 incidenti) è più alto (19 contro 2). AREA incidenti morti feriti abitanti veicoli coinvolti in incidenti veicoli circolanti incidenti ogni 1 veicoli circolanti veicoli coinvolti ogni 1 veicoli circolanti incidenti ogni 1 abitanti morti ogni 1 incidenti A - Polo ,34 8,25 3,48 1,8 B - Polo intercomunale ,54 6,45 2,76 1,18 C - Cintura ,36 4,34 1,87 2,45 D - Intermedio ,76 3,7 1,47 2,69 E - Periferico ,77 4,26 2,13 19,23 Totali Figura 32 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Incidenti, morti, feriti e veicoli circolanti e coinvolti, per aree. Anno 215, valori assoluti e relativi 1, 8, 6, 4, 2,, 8,25 A - Polo 6,45 B - Polo intercomunale 4,34 3,7 4,26 C - Cintura D - Intermedio E - Periferico Figura 33 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Grafico dei veicoli coinvolti in incidente ogni 1. circolanti, per aree. Anno 215, valori assoluti 4, 3, 2, 1,, 3,48 A - Polo 2,76 B - Polo intercomunale 1,87 1,47 2,13 C - Cintura D - Intermedio E - Periferico Figura 34 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Grafico degli incidenti ogni 1. abitanti. Anno 215, valori assoluti 22

23 INCIDENTI 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5, A - Polo anno 215 B - Polo incidenti ogni 1 abitanti morti ogni 1 incidenti 25, C - Cintura D - Intermedio E - Periferico Figura 35 - CITTA METROPOLITANA intercomunale DI TORINO - Grafico degli incidenti ogni 1. abitanti e dei morti ogni 1 incidenti, per aree. Anno 215, valori assoluti Nella seguente tabella sono indicati gli incidenti 215 e la lunghezza delle strade suddivisi per tipologia di strada, per ogni area Istat. 2, 15, 1, 5,, MORTI lunghezza strade incidenti 215 incidenti ogni 1 Km. Classificazione Aree ISTAT autostrade superstrade statali provinciali comunali totali autostrade superstrade statali provinciali comunali altre strade autostrade superstrade statali provinciali comunali A - Polo 155 Km. 9 Km Km Km B - Polo mintermedio 73 Km. 8 Km Km Km C - Cintura 554 Km Km Km Km D - Intermerdio 165 Km. 753 Km Km Km E - Periferico 16 Km. 284 Km Km Km totali 963 Km. 3.4 Km Km Km Figura 36 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Incidenti ogni 1 Km., per aree e categoria di strada. Anno 215, valori assoluti 23

24 Dai grafici si osserva che la distribuzione degli incidenti ogni 1 km. per tipologia di area Istat si ripartisce diversamente sulle strade comunali rispetto alle altre categorie. Più precisamente sulle strade comunali gli incidenti sono per il 78% nell area di Polo mentre nelle altre strade i il valore è decisamente più basso (31%). Inoltre si osserva che nel 56% dei km delle strade comunali, (C Cintura) avviene il 16% degli incidenti delle comunali; diversamente nell area A Polo si osserva che nel 1% dei km avviene il 78% degli incidenti delle comunali. provinciali 6% 3% comunali 3%1% % 16% 31% 18% 44% 78% 22% autostrade superstrade statali 7% % 31% A - Polo B - Polo mintermedio C - Cintura Figura 37 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Km di strade per categoria di strada, per ogni area. Anno 215, dati percentuali D - Intermerdio E - Periferico 4% Figura 38 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti e Km. di strade per area. Anno 215, valori percentuali 12, 1, 15,12 15,36 Figura 39 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti ogni 1 Km. per categoria di strada, per area. Anno , 6, 4, 82,81 82,4 74,15 59,38 37,26 inc ogni 1 km autostrade inc ogni 1 km provinciali inc ogni 1 km comunali 2,, A - Polo 18,74 B - Polo mintermedio 18,76 15,15 7,76 3,67,57,,3 C - Cintura D - Intermerdio E - Periferico 24

25 L INCIDENTALITA DEGLI UTENTI DEBOLI PERIODO Nella Città Metropolitana di Torino gli incidenti con utenti deboli (pedoni, ciclisti, motociclisti) dal 21 al 215 hanno causato mediamente ogni anno circa il 49% dei morti sulle strade; il valore di tale parametro è superiore a quello piemontese e nazionale : 42% e 46%. I valori per il 215 sono stati : CMTO 48,96%, Piemonte 4,65%, Italia 47,43%, con un aumento rispetto a 214 a livello nazionale e una diminuzione in Regione e in CMTO; in quest ultimo territorio il 34% sono pedoni, il 13% ciclisti e il 52% motociclisti. MOTOCICLI I motociclisti morti nella CMTO nel 215 sono aumentati dal 214 ed hanno un picco, in passato, con un valore molto superiore ad oggi (21 morti nel 21 in 1.68 incidenti, 37 morti nel 212 in 995 incidenti, 25 morti nel 215 in 996 incidenti); l andamento del numero di incidenti e dell indice di mortalità è analogo a quello delle vittime ed è di tipo sinusoidale dal 21 al 215. Nel Piemonte il trend è simile a quello metropolitano. Gli indici di mortalità del 215 sono 2,51 per CMTO e 3,14 per il Piemonte, con un peggioramento dal 21 (1,97 e 2,77). I numeri relativi ai ciclomotori sono percentualmente bassi e non influiscono sulla statistica generale delle 2 ruote, non sempre sono disponibili i dati relativi. VELOCIPEDI Nella CMTo gli incidenti sui velocipedi sono in aumento lieve, ma quasi costante dal 21, con numero di morti in diminuzione e quasi dimezzati dal 21: da 379 incidenti nel 21 con 13 morti a 468 nel 215 con 6 morti, con un picco anomalo nel 213 con 11 morti; questi dati fanno pensare ad un incremento della mobilità ciclabile, ma con utenti più responsabili. Il confronto fra valori del Piemonte e di CMTO evidenzia un andamento simile degli indici di mortalità su velocipede dal 21, con valori nel 215 di 1,28 CMTO e 1,25 Piemonte; dal 21 si riscontra un calo dell indice del 62% e del 54%, rispettivamente. PEDONI Gli indici di mortalità dei pedoni (numero morti*1/numero di incidenti con pedone coinvolto) hanno un andamento che rispecchia l andamento della curva delle vittime. Confrontando l andamento degli indici a livello nazionale, piemontese e della CMTO, l indice regionale(2,28) e della CMTO (1,94) del 215 sono piu bassi di quello nazionale (3,7), ed in calo rispetto al 214; quello nazionale è piu stabile nel tempo, ma ad un calo negli 211, 212, 213, segue un aumento significativo nel 214 e 215 e una diminuzione degli incidenti con pedoni ma un forte aumento dei pedoni morti nel 215 (circa il 4% in più del 214). Gli incidenti con pedoni nel Piemonte e nella CMTO hanno avuto andamento abbastanza costante e nel 215 sono in calo; dal 21 sono diminuiti del 7% in Piemonte e del 6% in CMTO, e i pedoni morti sono diminuiti del 37% in Piemonte e del 3% in CMTO. A livello nazionale l andamento è stato in calo quasi costante dal 21 al 213 e poi è aumentato; dal 21 al 215 c è stato un calo del 3%, con un aumento del 4%. 25

26 La percentuale di incidenti con pedoni sul totale incidenti è in continua crescita dal 211 al 214 e in calo dal 214 al 215; questo accade sia a livello nazionale (il calo è leggero:,1%), che a livello piemontese e della città metropolitana (calo dello,82% e,72%). La percentuale in Italia è intorno al 1%, in Piemonte e CMTO è intorno al 12%. La situazione a livello regionale e provinciale risulta pertanto migliore a quella nazionale, già dal 21, e in ulteriore miglioramento. Il trend della percentuale di pedoni morti sul totale dei decessi a livello nazionale segue quello dei relativi incidenti, mentre a livello locale si verificano alti e bassi, con sbalzi più evidenti nella CMTO, dove nel 214 la percentuale è stata del 27% e nel 215 del 16%.Nei seguenti grafici i valori disponibili da fonte ISTAT, ACI e Regione Piemonte (i valori senza note sono di fonte ISTAT). Figura 4 - ITALIA- Morti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti MORTI UT. DEBOLI ITALIA* PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI TOTALI ** * Fonte : Onda Verde-ACI- dic. 215 ** Fonte : Report Istat Nov 216 I dati forniti da ISTAT per gli anni passati non comprendono il numero di incidenti e gli indici per tutta la categoria utenti deboli, ma solo per i pedoni. Figura 41 - ITALIA Incidenti per categoria "utenti deboli". Anni dal 21 al 215, valori assoluti INCIDENTI UT. DEBOLI COINVOLTE PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI TOTALI * ** *** * Fonte: VALORI DEDOTTI DAGLI INDICI PUBBLICATI DA ISTAT NEL REPORT DI NOV. 214, DOVE PERO' SI RIFERISCONO AI MORTI OGNI 1 VEICOLI E NON OGNI 1 INCIDENTI CON TALI VEICOLI COINVOLTI ** Fonte: VALORI DEDOTTI DAGLI INDICI, PUBBLICATI DA ISTAT NEL REPORT DI NOV. 215 *** Fonte: VALORI DEDOTTI DAGLI INDICI, PUBBLICATI DA ISTAT NEL REPORT PROVVISORIO DI LUGLIO 216 Figura 42 ITALIA Morti ogni 1 incidenti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti INDICI (MORTI*1/NUM. INCIDENTI) PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI 21 3, , , * 2,85 1,41,84 1, ,9 1,41,84 1, ,7 1,42,78 1,73 * Fonte: VALORI PUBBLICATI DA ISTAT NEL REPORT DI NOV. 214, DOVE PERO' SI RIFERISCONO AI MORTI OGNI 1 VEICOLI E NON OGNI 1 INCIDENTI CON TALI VEICOLI COINVOLTI 26

27 Figura 43 - PIEMONTE Morti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti MORTI UT. DEBOLI PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI TOTALI PIEMONTE 21* ** ** ** * Fonte: tabelle ISTAT * Fonte : Report Istat Nov 215 "Incidenti stradali in Piemonte e Valle d'aosta" ** Fonte : Report Regione 214 Figura 44 - PIEMONTE Incidenti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti INCIDENTI UT. DEBOLI COINVOLTE PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI TOTALI Figura 45 - PIEMONTE Morti ogni 1 incidenti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti INDICI (MORTI*1/NUM. INCIDENTI) PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI 21 3,35 2,74-2, ,86 1,42-3, ,71 2,26-3, ,82 2,12-2, ,68 1,44-3, ,28 1,25 1,63 3,14 Figura 46 PIEMONTE Grafici di morti, incidenti e morti ogni 1 incidenti per categoria utenti deboli. Anni dal 21 al 215, valori assoluti 8 6 PEDONI VELOCIPEDI MOTOCICLI MORTI PIEMONTE ** PEDONI PIEMONTE VELOCIPEDI PIEMONTE MOTOCICLI PIEMONTE INCIDENTI PIEMONTE PEDONI PIEMONTE VELOCIPEDI PIEMONTE MOTOCICLI PIEMONTE INDICI PIEMONTE ** 4,5 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5, ** 27

28 Figura 47 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Morti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti MORTI UT. DEBOLI PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI TOTALI CMTO Figura 48 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti INCIDENTI CON UT. DEBOLI COINVOLTE PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI TOTALI Figura 49 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Morti ogni 1 incidenti per categoria "utenti deboli". Dati dal 21 al 215, valori assoluti INDICI (MORTI*1/NUM. INCIDENTI) PEDONI VELOCIPEDI CICLOMOTORI MOTOCICLI 21 2,62 3,43 2,4 1, ,8 1,2,39 2, ,47 1,89,99 3, ,62 2,46 2,13 2, ,25 1,4 1,54 2, ,94 1,28,72 2,51 PEDONI CMTO VELOCIPEDI CMTO MOTOCICLI CMTO MORTI CITTA' METROPOLITANA Figura 5 CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Grafici di morti, incidenti e morti ogni 1 incidenti per categoria utenti deboli. Anni dal 21 al 215, valori assoluti ** PEDONI CMTO VELOCIPEDI CMTO MOTOCICLI CMTO INCIDENTI CITTA' METROPOLITANA PEDONI CMTO VELOCIPEDI CMTO MOTOCICLI CMTO INDICI CITTA' METROPOLITANA 12 4, ** 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5, ** 28

29 FOCUS INCIDENTI ANNO 215, UTENTI DEBOLI CITTA METROPOLITANA DI TORINO I PEDONI La maggior parte degli investimenti di pedoni si è verificata in una o più delle seguenti circostanze : in abitato con tempo sereno nei comuni con più di 1. abitanti della prima cintura di Torino tra le 16 e le 2 in rettilineo da settembre a gennaio Tra gli incidenti avvenuti con utenze deboli nei giorni di pioggia, la maggior parte sono investimenti di pedoni. CHI E QUANTI Nel 215 nella CMTo si sono verificati 824 investimenti di pedoni in 69 comuni; in Torino se ne è verificato il 7%. Hanno causato la morte di 16 pedoni, 2 con meno di 3 anni di età, 5 tra i 4 e i 7 e gli altri ultrasettantenni (il 56%). I pedoni feriti sono stati 96. In 67 incidenti i pedoni feriti sono stati più di uno ed in particolare in un incidente ne sono stati feriti 4. DOVE Gli investimenti di pedoni sono avvenuti in 69 dei 315 comuni della Città Metropolitana di Torino.Nella mappa sono evidenziati i comuni interessati; in gradazioni arancio i comuni nei quali si sono verificati almeno 5 investimenti: si tratta di comuni della prima cintura, oltre a Pinerolo, Giaveno, Avigliana, Ciriè, Chivasso ed Ivrea. L indice di incidentalità ogni 1. abitanti è riportato nella tabella. 29

30 Il grafico evidenzia comuni quali Avigliana,Alpignano,Giaveno,Ciriè abbiano un alto indice di investimenti,nonostante registrino numeri bassi di popolazione. Comune Popolazione investimenti investimenti ogni 1. abitanti TORINO ,15 ORBASSANO ,31 IVREA ,24 ALPIGNANO ,12 RIVOLI ,1 MONCALIERI ,1 AVIGLIANA ,99 GRUGLIASCO ,95 SETTIMO TORINESE ,78 GIAVENO ,65 CHIVASSO ,36 NICHELINO ,32 CIRIE` ,17 RIVALTA DI TORINO ,2 CHIERI ,1 PINEROLO ,51 COLLEGNO ,4 VENARIA REALE ,34 Figura 51 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Comuni con almeno 5 investimenti di pedoni,: popolazione e numero investimenti 5, 4,5 4, 3,5 investimenti ogni 1. abitanti Popolazione , 2,5 2, ,5 1,, , ORBASSANO IVREA ALPIGNANO RIVOLI MONCALIERI AVIGLIANA GRUGLIASCO SETTIMO TORINESE GIAVENO CHIVASSO NICHELINO CIRIE` RIVALTA DI TORINO CHIERI PINEROLO COLLEGNO VENARIA REALE Figura 52 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico comuni con almeno 5 investimenti di pedoni,: popolazione e numero investimenti 3

31 Il 95% di questi incidenti è avvenuto su strada urbana; fa eccezione il comune di Giaveno dove si sono verificati 2 incidenti su strada urbana e 4 su strada provinciale in abitato; tale anomalia è coerente con le caratteristiche della viabilità di Giaveno, dove le strade provinciali misurano circa 35 km totali, la maggior parte in abitato; solo due comuni della provincia (Poirino e Pinerolo) hanno un maggior numero di km di strade provinciali, ma quasi tutti fuori centro abitato. Quasi il 6% dei sinistri è avvenuto in rettilineo e solo il 2% ad una intersezione. Curva 3% Pendenza 1% Incrocio 2% Rotatoria 4% Intersezione segnalata 5% Rettilineo 59% Intersezione con semaforo o vigile 6% Intersezione non segnalata 2% Figura 53 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico comuni con almeno 5 investimenti di pedoni: ambito stradale Una analisi particolare merita il comune di Torino, dove gli investimenti sono stati 53 e solo il 37% è avvenuto in rettilineo, mentre ben il 26% ad una intersezione con semaforo o vigile e il 2% ad un incrocio generico; non si riscontrano particolari picchi di orario o stagionalità; il 5% (223) si è verificato fra le vie cittadine, il 42%(263) su strade ad alto scorrimento (corsi e lungo fiume) e l 8% nelle piazze (44). Curva 1% Incrocio 2% Rettilineo 37% Rotatoria 3% Intersezione segnalata 8% corso/lungo fiume 42% via 5% Intersezione non segnalata 5% Intersezione con semaforo o vigile 26% piazza 8% Figura 54 CITTA DI TORINO Grafici ambito stradale investimenti di pedoni 31

32 QUANDO L andamento del fenomeno nelle ore del giorno non presenta particolari anomalie; gli investimenti si concentrano nelle ore di maggior traffico pedonale cittadino, sebbene sia significativo anche fra le 2 e le 23, quando si sono verificati 43 investimenti Figura 55 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti per ora del giorno L analisi incrociata fra stagionalità ed orario evidenzia che nei mesi estivi la distribuzione è più omogenea fra tutte le ore del giorno, mentre in inverno è abbastanza concentrata fra le 16 e le 19 e variabile nel resto della giornata. I mesi da Febbraio ad Agosto registrano meno investimenti, in generale (vuoto) Figura 56 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti per ora del giorno e mese

33 PERCHE I dati richiesti da ISTAT ai rilevatori per analizzare le circostanze di incidente, forniscono informazioni sul comportamento del conducente coinvolto nel sinistro e del comportamento del pedone, dai quali si puo dedurre un comportamento a norma o scorretto da parte loro. Nel 28% dei casi il pedone non ha avuto un comportamento corretto, mentre nel 53% dei casi il conducente non rispettava le regole del codice della strada e della guida con prudenza; questi valori non sono mutuamente esclusivi, COMPORTAMENTO DEL PEDONE Attraversava la strada ad un passaggio pedonale non protetto da semaforo o agente 283 Attraversava la strada irregolarmente 14 Attraversava ad un passaggio pedonale rispettando i segnali 138 Attraversava la strada regolarmente non ad un passaggio pedonale 52 Camminava o sostava mantenendosi su marciapiede, banchina 45 Camminava regolarmente sul margine della carreggiata 42 Camminava in mezzo alla carreggiata 31 Attraversava ad un passaggio pedonale non rispettando i segnali 25 Veniva fuori improvvisamente da dietro veicolo in sosta o fermata 23 Sostava, indugiava o giocava sulla carreggiata 8 Lavorava sulla carreggiata non protetto da apposito segnale 3 Discendeva da veicolo con prudenza 2 Camminava contromano 2 Saliva su veicolo in marcia 1 Lavorava sulla carreggiata protetto da apposito segnale 1 Discendeva da veicolo con imprudenza 1 COMPORTAMENTO DEL CONDUCENTE Procedeva regolarmente 363 Non dava la precedenza al pedone sugli appositi attraversamenti 274 Manovrava 62 Procedeva con eccesso di velocità 35 Procedeva senza rispettare le segnalazioni semaforiche o dell'agente 28 Usciva senza precauzione da passo carrabile 11 Fuoriusciva dalla carreggiata investendo il pedone 11 Urtava con il carico il pedone 5 Sorpassava veicolo in marcia 4 Sorpassava un veicolo fermatosi per consentire l'attraversamento 4 Procedeva contromano 3 Figura 57 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Investimenti di pedone: circostanze dell incidente 33

34 I MOTOCICLISTI CHI E QUANTI Gli incidenti che hanno coinvolto motocicli nella città Metropolitana di Torino nel 215 sono stati 996, con 25 morti (di cui 21 conducenti di motocicli e 4 passeggeri di motocicli) e feriti. Sono stati coinvolti 1.91 veicoli, dei quali 1.6 erano motocicli (53%); gli incidenti che hanno visto coinvolto un solo veicolo, del tipo motociclo, sono stati 161 (16%), nelle circostanze rappresentate dal grafico a lato. Figura 58 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti con 1 veicolo coinvolto (motociclo): ambito stradale Frenata Urto con improvvisa ostacolo 4% accidentale 17% Investimento di pedone 19% Fuoriuscita 28% Caduta da veicolo 32% L età dei conducenti di motocicli è equamente distribuita fra le varie fasce fino ai 56 anni e copre il range dai 14 agli 8 anni. Figura 59 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti con motocicli per fasce di età DOVE Nel 86% dei casi gli incidenti con motocicli si sono verificati in ambiente urbano, nel 12% in extraurbano e nel 2% in autostrada. Nel comune di Torino sono avvenuti 583 sinistri (il 58,5%). I comuni che hanno registrato almeno 1 incidenti con motocicli hanno più di 3. abitanti, con l unica eccezione di Beinasco e Ivrea. Figura 6 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Comuni con almeno 1 incidenti con motociclo coinvolto Comune Incidenti MONCALIERI 36 NICHELINO 29 RIVOLI 23 CHIERI 19 GRUGLIASCO 18 COLLEGNO 17 SETTIMO TORINESE 13 IVREA 11 BEINASCO 1 VENARIA REALE 1 34

35 Dei 115 incidenti avvenuti fuori abitato (escluse le autostrade), 88 riguardano strade provinciali, 15 strade statali e 11 comunali extraurbane. Le statali interessate sono la ss24 del Monginevro (2 incidenti con feriti a Susa e Salbertrand), la ss25 del Moncenisio (2 incidenti a Venaus, 2 a Giaglione e 1 a Rivoli, tutti con feriti) e la ss26 della Valle d Aosta (2 incidenti a Candia e 2 a Settimo Vittone di cui uno mortale, 1 a Caluso, Carema, Chivasso, Romano Canavese). Come si vede dalla cartografia a lato, circa 2 incidenti degli 88 su sp extraurbane sono localizzati in zone di montagna o collina (fra cui 3 mortali),mentre i rimanenti riguardano soprattutto la prima cintura e la zona nordest della provincia e comprendono 4 mortali; la mortalità risulta quindi proporzionalmente più significativa nelle strade di montagna : 3 mortali su 2, contro 4 su 68. Figura 61 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Mappa incidenti con motocicli su strade provinciali extraurbane Rispetto al contesto planimetrico dei luoghi di incidente, la maggior parte avviene in intersezione (49%), il 38% in rettilineo e il 13% in curva o rotatoria. Incidenti Rettilineo 377 Intersezione con semaforo o vigile 237 Incrocio 136 Intersezione segnalata 84 Curva 81 Rotatoria 51 Intersezione non segnalata 24 Galleria illuminata 3 Dosso, strettoia 2 Pendenza 1 curva-rotatoria 14% intersezione 47% rettilineo 39% Figura 62 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti con motocicli: ambito stradale 35

36 Nel caso di incidenti fuori abitato, le proporzioni fra curva-rotatoria e intersezione si invertono : Incidenti Incrocio 8 Rotatoria 12 Intersezione segnalata 7 Intersezione con semaforo o vigile 2 Intersezione non segnalata 1 Rettilineo 54 Curva 46 Dosso, strettoia 1 Pendenza 2 curva-rotatoria 44% intersezione 14% rettilineo 42% Figura 63 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti con motocicli fuori abitato: ambito stradale QUANDO I dati statistici sulle condizioni meteorologiche non forniscono informazioni significative in quanto viene riportato quasi sempre tempo sereno o indefinito; i dati sul fondo riportano 23 casi di fondo sdrucciolevole e 49 di fondo bagnato (su 996), fra cui due incidenti mortali (uno in tangenziale una notte di Agosto e uno su strada urbana di Leinì un pomeriggio di Ottobre); 46 sono avvenuti in Torino e dei rimanenti 27, 3 in tangenziale e 1 su strada provinciale o statale (6 in ambito urbano e 4 in extraurbano).la stagionalità di questi eventi è ovviamente concentrata su mesi estivi, ma ha valori importanti anche in primavera e autunno, come evidenziato dal grafico; l intervallo orario di maggior concentrazione è dalle 8 alle Figura 64 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti con motocicli per mese Figura 65 CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti con motocicli per ora del giorno 36

37 PERCHE Tra le principali circostanze nelle quali sono avvenuti gli incidenti con motocicli coinvolti ci sono la distrazione e probabilmente la velocità, che ha comportato lo sbandamento del veicolo, seguite dalla mancata precedenza. Circostanze presunte dell'incidente per inconvenienti di circolazione Totale Sbandamento con fuoriuscita per evitare l'urto 66 Sbandamento con fuoriuscita per guida distratta 56 Procedeva senza rispettare il segnale di dare precedenza 47 Procedeva senza dare la precedenza al veicolo proveniente da destra 45 Procedeva con guida distratta o andamento indeciso 41 Figura 66 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti con motocicli: circostanze dell incidente Per 28 conducenti si è rilevato lo stato di ebbrezza: 14 erano conducenti di motocicli, con età fra 23 e 54 anni. 12 conducenti erano sotto l effetto di stupefacenti: 1 erano conducenti di motocicli fra i 18 e i 56 anni di età. 37

38 I CICLISTI CHI E QUANTI 472 ciclisti sono stati coinvolti, nel 215, in incidenti con lesioni alle persone nel territorio della Città Metropolitana di Torino; 6 di loro sono deceduti e 441 sono rimasti feriti. In 49 casi si è trattato di incidenti nei quali il velocipede era l unico veicolo coinvolto e si è trattato di 16 investimenti di pedoni, 24 cadute dal veicolo, 5 urti contro ostacolo, 3 fuoriuscite e una frenata improvvisa. I pedoni investiti sono sempre rimasti feriti e il ciclista investitore in un solo caso, inoltre l età dei pedoni era sopra i 5 anni, eccetto i casi di 2 bambini di 3 e 1 anno. In 3 casi si è verificato un incidente fra due velocipedi: sulla provinciale 723 e in due strade urbane di Torino; nel caso della provinciale si tratta di un rettilineo fuori centro abitato, i due ciclisti sono rimasti feriti; negli altri casi (rettilinei su strada torinese urbana) solo un ciclista dei due è rimasto ferito. Nel 9,6% dei 468 incidenti, oltre al velocipede è stata coinvolta una autovettura privata o un autocarro o un motociclo a solo oppure nessun altro veicolo, secondo le proporzioni seguenti. Motociclo a solo -Velocipede 12 Autocarro -Velocipede 31 Velocipede 49 Autovettura privata -Velocipede Figura 67 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Incidenti con velocipedi: tipi di veicoli coinvolti DOVE Nell 83% dei casi gli incidenti con coinvolgimento di velocipede sono avvenuti su strade urbane; nel 16% dei casi si tratta di strade provinciali o statali : 6% in abitato e 1% in extraurbano. Strada urbana 83% Altra strada 1% Altro 16% sp, ss fuori abitato 1% sp, ss nell'abitato 6% Figura 68 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO Grafico incidenti con velocipedi per categoria della strada 38

39 Risulta quindi che 48 incidenti sono avvenuti in ambito extraurbano: 47 su strada provinciale, 1 sulla strada statale 26 della Valle d Aosta a Strambino). Le provinciali interessate sono 29, e su ciascuna si sono verificati da 1 a 3 incidenti, eccetto il caso della sp589 dei laghi di Avigliana con 6 incidenti (3 a Trana, 1 Cumiana, 1 Frossasco, 1 a Sangano); come si può vedere dalla mappa, i 33 comuni interessati sono dislocati su quasi tutto il territorio pianeggiante della provincia e in ciascuno di essi si sono verificati da 1 a 3 incidenti, eccetto il caso di Chivasso con 4 incidenti; più della metà si sono verificati in rettilineo. Figura 69- CITTA METROPOLITANA DI TORINO Mappa incidenti con velocipedi Curva 1% Incrocio 19% Rotatoria 17% Rettilineo 54% Figura 7 - CITTA METROPOLITANA DI TORINO - Grafico incidenti con velocipedi per ambito stradale 39

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