Corrado Ferriani. Commercialista e Revisore Legale. Milano, 19 settembre 2014
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1 Corrado Ferriani Commercialista e Revisore Legale Milano, 19 settembre 2014 Reading List - III trimestre
2 I. Il Fallimento II. III. Il ruolo del Curatore fallimentare La relazione ex art. 33 L.F. Reading List - III trimestre 2
3 CENNI INTRODUTTIVI L ipotesi dell imprenditore commerciale insolvente e in crisi è all origine dell esistenza di un diritto speciale, che deroga il diritto sostanziale, come il diritto processuale. Reading List - III trimestre 3
4 CENNI INTRODUTTIVI La specialità non discende semplicemente dalla fattispecie, ma come conseguenza di un accertamento costitutivo, derivante pronuncia giudiziale (la dichiarazione di fallimento). Reading List - III trimestre 4
5 CENNI INTRODUTTIVI La ragione della specialità trae origine da un principio della scienza economica, che influenza quella giuridica: la piccola o media impresa insolvente deve essere eliminata di autorità dal mercato ovvero dall insieme delle sue relazioni giuridiche, per il rischio di contaminazione della insolvenza; Reading List - III trimestre 5
6 CENNI INTRODUTTIVI la grande impresa, invece, come quella bancaria o assicurativa oppure che occupa un numero elevato di dipendenti e di relazioni, quando è insolvente deve, almeno sul piano oggettivo (sacrificando la titolarità soggettiva), proseguire la sua attività, perché, al contrario, la sua soppressione creerebbe un effetto destabilizzante ancora più grave sul mercato. Reading List - III trimestre 6
7 CENNI INTRODUTTIVI in entrambi i casi, sia che la terapia sia la soppressione, sia la continuità, trattandosi di procedura concorsuale, gli effetti della insolvenza devono essere proporzionalmente sopportati e ripartiti tra tutti i creditori, in pari misura ed avendo riguardo alle cause di prelazione; pertanto se un soggetto creditore si avvantaggia deve essere con strumenti appropriati allineato agli altri (par condicio creditorum) Reading List - III trimestre 7
8 CENNI INTRODUTTIVI Le regole economiche hanno modo di essere trasformate in regole giuridiche, nelle quali si individua la specialità della materia, che sconfina dal diritto sostanziale al diritto processuale (il diritto fallimentare vive di entrambe le esperienze del diritto): Reading List - III trimestre 8
9 CENNI INTRODUTTIVI Il diritto fallimentare presenta alcune peculiarità che devono subito essere messe in evidenza: la compresenza di amministrazione e liquidazione; il concorso; la processualità; il rilievo anche pubblicistico della materia. Reading List - III trimestre 9
10 CENNI INTRODUTTIVI Il tema dell inadempimento del credito non può risolversi con la sola liquidazione, ossia con la trasformazione in denaro del patrimonio dell imprenditore e il susseguente riparto: la peculiarità del patrimonio che è l azienda (art c.c.) ovvero un bene produttivo rende necessaria la regolamentazione di una complessa fase di amministrazione dell impresa. Pertanto il diritto fallimentare si sostanzia non solo in liquidazione (come l esecuzione individuale), ma anche in gestione dell impresa. E dunque diritto processuale e diritto sostanziale: non è semplicemente esecuzione collettiva. Reading List - III trimestre 10
11 CENNI INTRODUTTIVI L ulteriore sistema giuridico della centralità dell impresa riguarda il concorso dal lato attivo: infatti tutti i beni che costituiscono l universalità in cui si sostanzia l azienda (ma non solo: anche i beni personali dell imprenditore), sono senza esclusione ricompresi nell attivo del fallimento. Reading List - III trimestre 11
12 CENNI INTRODUTTIVI La par condicio creditorum si traduce nelle regole del concorso, dal lato passivo, ossia nella necessità che tutti i creditori partecipino al fallimento, nessuno escluso, nel rispetto delle cause di prelazione. Reading List - III trimestre 12
13 CENNI INTRODUTTIVI Il fenomeno della concorsualità deve essere considerata anche sotto il profilo dell imprenditore, il quale, se persona fisica, beneficia dell effetto esdebitativo al termine della procedura, ossia di un effetto preclusivo del diritto dei creditori di pretendere in futuro il pagamento della parte insoddisfatta del credito. Reading List - III trimestre 13
14 IL FALLIMENTO Il fallimento è una procedura concorsuale. La legge fallimentare, per la declaratoria di fallimento, prevede requisiti: - soggettivi - oggettivi E inoltre previsto un limite di valore di debiti scaduti al di sotto del quale è preclusa l apertura del fallimento Reading List - III trimestre 14
15 IL FALLIMENTO I SOGGETTI CHE POSSONO FALLIRE SONO: Gli imprenditori che esercitano un attività commerciale: Imprenditori individuali Società Altri enti (associazioni, fondazioni) Non possono fallire gli imprenditori agricoli e gli enti pubblici Reading List - III trimestre 15
16 IL FALLIMENTO LE SOGLIE DI FALLIBILITA : Attivo patrimoniale annuo nei 3 esercizi precedenti la presentazione dell istanza o dall inizio dell attività se di durata inferiore superiore ad euro Ricavi lordi nei 3 esercizi precedenti la presentazione dell istanza o dall inizio dell attività se di durata inferiore superiore ad euro Ammontare dei debiti anche non scaduti superiori a euro Reading List - III trimestre 16
17 IL FALLIMENTO LO STATO DI INSOLVENZA L imprenditore che si trova in stato d insolvenza deve essere dichiarato fallito L imprenditore che si trova in stato di insolvenza non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni Impotenza funzionale, irreversibile e non transitoria Reading List - III trimestre 17
18 IL FALLIMENTO Blocco dei pagamenti Pagamenti tardivi con mezzi e modalità anomale Inadempimenti contrattuali e finanziari gravi ed importanti Numerosi decreti ingiuntivi elevati contro Atti e procedure monitorie e esecutive Protesti elevati contro gli imprenditori Fuga dell imprenditore e cessazione dell impresa Reading List - III trimestre 18
19 IL FALLIMENTO Il soggetto che presenta ricorso per la declaratoria di fallimento deve fornire un principio di prova circa l esistenza dello stato di insolvenza; Il tribunale deve accertare la sussistenza dello stato di insolvenza con riferimento alla situazione in atto al momento della decisione. Reading List - III trimestre 19
20 IL FALLIMENTO L AMMONTARE DEI DEBITI Se l ammontare dei debiti scaduti e non pagati, risultante dall istruttoria prefallimentare, è complessivamente inferiore ad euro ,00 è esclusa la possibilità di dichiarare il fallimento (soglia deflattiva). Anche se sono superati i limiti di cui all art. 1 l.f. Il limite è rilevabile anche d ufficio dal Tribunale Reading List - III trimestre 20
21 IL FALLIMENTO L INIZIATIVA E RISERVATA: Ai Creditori Al Debitore Al Pubblico Ministero Al Tribunale non è concesso di dichiarare il fallimento d ufficio Reading List - III trimestre 21
22 IL FALLIMENTO Il creditore può presentare istanza di fallimento sotto forma di ricorso provando l esistenza del credito vantato. Il ricorso per la dichiarazione di fallimento è depositato presso la cancelleria fallimentare del Tribunale competente. Reading List - III trimestre 22
23 IL FALLIMENTO Il debitore è obbligato a richiedere il proprio fallimento al fine di evitare l aggravamento del dissesto. Condotta quest ultima punita penalmente (art. 217 co. 4 L.F.) e fonte di obblighi risarcitori per l imprenditore. Soggetti legittimati: La persona fisica titolare dell impresa individuale anche se esercitata sotto forma di impresa familiare; L organo amministrativo o il liquidatore (senza necessità di delibera assembleare) per le società; Reading List - III trimestre 23
24 IL FALLIMENTO Il P.M., ai sensi dell art. 7 L.F., deve presentare richiesta di fallimento quando l insolvenza risulti: nel corso di un procedimento penale. dall irreperibilità del debitore; dalla segnalazione ricevuta dal giudice che l abbia rilevata nel corso di un procedimento civile; a seguito della comunicazione del decreto con il quale il Tribunale abbia revocato l ammissione al concordato preventivo. Reading List - III trimestre 24
25 IL FALLIMENTO È competente a dichiarare il fallimento il Tribunale del luogo in cui l impresa ha la sede principale. Si deve intendere la sede effettiva, ovvero quella di reale svolgimento dell attività costituita dal centro di direzione ed organizzazione dell impresa. In mancanza di prova contraria va identificata, in via presuntiva, con la sede legale. Reading List - III trimestre 25
26 IL FALLIMENTO Se in Italia: non rileva se avvenuto nell anno precedente alla presentazione dell istanza di fallimento; Se all estero: è esclusa la giurisdizione italiana se avvenuta prima della presentazione dell istanza di fallimento; tale principio non opera nel caso in cui si provi che il trasferimento è fittizio ovvero: se non accompagnato da un effettivo trasferimento dell attività; se il trasferimento è avvenuto nell imminenza della presentazione dell istanza di fallimento. Reading List - III trimestre 26
27 IL FALLIMENTO Il Tribunale acquisisce gli elementi necessari a valutare la sussistenza delle condizioni per la dichiarazione di fallimento Si svolge dinanzi al Tribunale in composizione collegiale con le modalità dei procedimenti in camera di consiglio e delega alla trattazione ad un giudice designato. Convocazione delle parti (creditori, debitore, P.M.) ammissione dei mezzi istruttori (anche CTU). Reading List - III trimestre 27
28 IL FALLIMENTO Il Tribunale, accertati i requisiti soggettivi ed oggettivi, all esito dell istruttoria pre-fallimentare dichiara il fallimento che contiene i requisiti indicati nell art. 16 della legge fallimentare. Reading List - III trimestre 28
29 IL CURATORE FALLIMENTARE È nominato dal Tribunale con la sentenza dichiarativa di fallimento; Amministra la procedura ed il patrimonio del fallito; È pubblico ufficiale nell esercizio delle sue funzioni ed agisce nell interesse del fallito, dei creditori e della massa fallimentare. Reading List - III trimestre 29
30 IL CURATORE FALLIMENTARE Possono essere nominati curatori ai sensi dell art. 28 comma 1 della L.F.: gli avvocati, i dottori commercialisti, i ragionieri e i ragionieri commercialisti; gli studi professionali associati o società tra professionisti; chi abbia svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società per azioni Reading List - III trimestre 30
31 IL CURATORE FALLIMENTARE Entro 2 giorni dal ricevimento della comunicazione di nomina il curatore deve accettare l incarico Entro 10 giorni dalla nomina comunica al R.I. il proprio indirizzo di posta elettronica certificata Entro 15 giorni dall accettazione dell incarico il curatore deve comunicare i dati necessari ai fini dell insinuazione al passivo Dal giorno dell accettazione il curatore diventa un pubblico ufficiale (art. 30 L.F.) Reading List - III trimestre 31
32 IL CURATORE FALLIMENTARE A. Di natura generale: Amministra il patrimonio fallimentare Sta in giudizio per conto del fallimento, fatte salve le prescritte autorizzazioni Può farsi coadiuvare da tecnici Può proporre reclamo contro i decreti del GD e del Tribunale Reading List - III trimestre 32
33 IL CURATORE FALLIMENTARE B. Gli adempimenti iniziali Fa pervenire l accettazione della sua nomina Appone i sigilli Redige l inventario Redige una relazione al GD sulle cause del fallimento Predispone il progetto di stato passivo Predispone il programma di liquidazione Reading List - III trimestre 33
34 IL CURATORE FALLIMENTARE C. L amministrazione e l accertamento dell attivo Redige i rapporti semestrali Tiene un registro delle operazioni compiute Deposita sul c/c della procedura le somme riscosse Decide se subentrare nei contratti in corso o sciogliersi dagli stessi, nel rispetto delle norme Propone al GD la continuazione temporanea dell attività Propone l affitto dell azienda Reading List - III trimestre 34
35 IL CURATORE FALLIMENTARE D. L accertamento del passivo Avvisa i creditori ed i titolari di diritti sui beni Esamina le domande di ammissione al passivo Redige e deposita il progetto di stato passivo Comunica ai creditori l esito della domanda e l avvenuto deposito dello stato passivo esecutivo Impugna o chiede la revocazione dei crediti ammessi Esercita le azioni di revocatoria Reading List - III trimestre 35
36 IL CURATORE FALLIMENTARE E. Compie la liquidazione dell attivo Effettua le vendite e gli altri atti di liquidazione Può cedere le attività e le passività dell azienda in blocco Può procedere alla liquidazione anche mediante il conferimento in società Può scegliere di subentrare nelle procedure esecutive Informa il GD circa le procedure di liquidazione Reading List - III trimestre 36
37 IL CURATORE FALLIMENTARE F. Ripartizione dell attivo e chiusura della procedura Presenta il conto della gestione ed il progetto di riparto Esegue i pagamenti delle somme assegnate ai creditori Formula istanza al Tribunale per la chiusura della procedura Reading List - III trimestre 37
38 IL CURATORE FALLIMENTARE art. 36 L.F.: il fallito e ogni altro interessato possono proporre reclamo al Giudice Delegato contro gli atti del curatore e contro i suoi comportamenti omissivi Il reclamo deve essere proposto nel termine perentorio di 8 giorni decorrenti dalla conoscenza dell atto o, in caso di reclamo contro l omissione, dalla scadenza del termine indicato nella diffida a provvedere I termini processuali relativi al reclamo non sono soggetti alla sospensione feriale Reading List - III trimestre 38
39 RELAZIONE EX ART. 33 L.F. Il Curatore entro 60 giorni dalla dichiarazione di fallimento deve presentare al Giudice delegato una relazione sulle cause e circostanze del fallimento. Una copia della relazione è trasmessa a cura della Cancelleria al Pubblico Ministero. Ogni sei mesi il curatore redige altresì un rapporto riepilogativo e il conto della gestione. Per il contenuto della Relazione ex art. 33 l.f. si fa rinvio al modello suggerito dal Tribunale fallimentare di Varese Reading List - III trimestre 39
40 Modello Relazione ex art. 33 l.f. Tribunale fallimentare di Varese; Corte Costituzionale, sentenza n. 319 del ; Corte Suprema di Cassazione, sezione prima civile, sentenza n del Reading List - III trimestre 40
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