La formazione obbligatoria in materia di sicurezza del lavoro
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1 La formazione obbligatoria in materia di sicurezza del lavoro Dr. Alberto Zini Modena, 15 maggio
2 ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E SICUREZZA PREVISTI DAL TUSL E FORMAZIONE OBBLIGATORIA (I) 1. Atto di nomina dei componenti del servizio di prevenzione e protezione (DL RSPP / ASPP) >> attestazione dei corsi di formazione per DL RSPP /ASPP 2. Assunzione di lavoratori / Cambio mansioni / Nuovi rischi >> attestazioni relative ai corsi di formazione per lavoratori sui rischi e la loro prevenzione 3. Aggiornamento lavoratori / Preposti / Dirigenti >> attestazioni relative a corsi di formazione di base e di aggiornamento per lavoratori, preposti e dirigenti sui diversi temi contenuti nell accordo Stato-Regioni 2011 (prosegue) 2
3 Requisiti del Responsabile SPP L art. 32 del TUSL sostanzialmente conferma le previsioni del D.Lgs. n. 626/1994: 1) Titolo di studio (almeno scuola secondaria superiore) 2) Formazione specifica: richiamo alle durate e contenuti definiti dalla Conferenza Stato-Regioni (Accordo del 26 gennaio 2006), organizzata da Regioni, Università, INAIL, Organismi bilaterali, etc. formazione integrativa per R-SPP (prevede anche il rischio da stress lavorocorrelato) N.B. Sono previsti esoneri parziali per alcune categorie di Lauree 3) Aggiornamento formativo almeno quinquennale N.B. E fatta salva l abilitazione dei soggetti che, pur privi del titolo di studio richiesto, dimostrino di aver svolto le funzioni di R-SPP/A-SPP almeno da 6 mesi alla data del 13 agosto 2003 (previa frequenza di uno dei corsi previsti dall Accordo Stato-Regioni) 3
4 Requisiti del Datore di Lavoro che svolge i compiti del SPP Art. 34, comma 2 del TUSL: Il datore di lavoro che intende svolgere i compiti di cui al comma 1, deve frequentare corsi di formazione, di durata minima di 16 ore e massima di 48 ore, adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative, nel rispetto dei contenuti e delle articolazioni definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro il termine di dodici mesi dall'entrata in vigore del presente decreto legislativo. Fino alla pubblicazione dell accordo di cui al periodo precedente, conserva validità la formazione effettuata ai sensi dell'articolo 3 del decreto ministeriale 16 gennaio 1997, il cui contenuto è riconosciuto dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in sede di definizione dell accordo di cui al periodo precedente. 4
5 CAMPO DI APPLICAZIONE (Capo I del TUSL) A) Sotto il profilo oggettivo Tutti i settori di attività, privati e pubblici Tutte le tipologie di rischio (art. 3, comma 1) B) Sotto il profilo soggettivo - Tutti i lavoratori e le lavoratrici, subordinati e autonomi, ed i soggetti equiparati (art. 3, comma 4) Lavoratore (art. 2, comma 1, lett. a): persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione Soggetti equiparati: soci lavoratori di cooperative o società, anche di fatto; associati in partecipazione; soggetti in tirocinio formativo; partecipanti a corsi di formazione professionale 5
6 N.B. - Nel campo di applicazione sono inclusi anche: soggetti in precedenza tutelati da fonti normative non speciali (lavoratori somministrati, a progetto, occasionali, telelavoratori) soggetti in precedenza esclusi da tutela specifica (lavoratori autonomi, lavoratori distaccati) Lavoratori somministrati - tutti gli obblighi di prevenzione sono a carico dell utilizzatore (rimane in capo al somministratore l obbligo di informare i lavoratori sui rischi connessi alle attività produttive in generale e di formarli/addestrarli all'uso delle attrezzature di lavoro necessarie all attività lavorativa per la quale essi sono assunti) (art.3, comma 5) Lavoratori in distacco - gli obblighi di prevenzione e protezione sono a carico del distaccatario, fatto salvo quello, a carico del distaccante, di informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi alle mansioni per le quali egli viene distaccato (art.3,comma 6) Lavoratori a progetto - si applicano le disposizioni del TU quando la prestazione si svolga presso il committente (art. 3, comma 7) 6
7 I NUOVI OBBLIGHI RISPETTO AL D.LGS. n. 626/1994 (Art. 18 TUSL Obblighi del Datore di Lavoro e Dirigente) Adempiere agli obblighi di informazione e formazione anche nei confronti di dirigenti e preposti (Art. 20 TUSL Obblighi dei Lavoratori) Conferma di tutti i principali obblighi già previsti dal D.Lgs. n. 626/94 (sanzionati ora con l arresto fino a 1 mese o l ammenda da 200 a 600 euro) Previsione in via innovativa dell obbligo di partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro 7
8 ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E SICUREZZA PREVISTI DAL TUSL E FORMAZIONE OBBLIGATORIA (II) 4. Atti di nomina dei lavoratori incaricati della gestione delle emergenze (primo pronto soccorso antincendio) >> attestazione corsi di formazione specifici 5. Verbale di elezione/designazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) >> attestazione del corso di formazione di almeno 32 ore 6. Documento di valutazione dei rischi e presenza di particolari attrezzature di lavoro >> attestazione corsi di formazione specifici (v. accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012) 7. Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) e lavorazioni in ambienti confinati >> attestazioni corsi di formazione specifici e certificazione contratti (prosegue) 8
9 ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE E SICUREZZA PREVISTI DAL TUSL E FORMAZIONE OBBLIGATORIA (III) 8. Esecuzione lavori in cantieri temporanei o mobili >> attestazione corsi per CSE 9. Montaggio ponteggi >> attestazione corsi PIMUS 10. Formatori per la salute e sicurezza sul lavoro >> attestazione corsi della durata di almeno 24 ore di formazione per formatori (dal 2014, DI 6 marzo 2013) 11. Formazione per lavoratori stagionali >> in deroga alle regole di cui all accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 (DI 27 marzo 2013 > XVII legislatura) 9
10 FORMATORI PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Art. 6, comma 8 del TUSL : La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha il compito di: m-bis) elaborare i criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro, anche tenendo conto delle peculiarità dei settori di riferimento; 10
11 PER UN DIVERSO MODELLO DI FORMATORE QUALIFICATO (I) Art. 25 Legge 220/2012: Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici (in vigore dal 18/06/2013) 1. Dopo l'articolo 71 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile e disposizioni transitorie sono inseriti i seguenti: «Art. 71-bis. - Possono svolgere l'incarico di amministratore di condominio coloro: a) che hanno il godimento dei diritti civili; b) che non sono stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni; c) che non sono stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione; d) che non sono interdetti o inabilitati; e) il cui nome non risulta annotato nell'elenco dei protesti cambiari; 11
12 PER UN DIVERSO MODELLO DI FORMATORE QUALIFICATO (II) f) che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado; g) che hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attivita' di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale. I requisiti di cui alle lettere f) e g) del primo comma non sono necessari qualora l'amministratore sia nominato tra i condomini dello stabile. Possono svolgere l'incarico di amministratore di condominio anche societa' di cui al titolo V del libro V del codice. In tal caso, i requisiti devono essere posseduti dai soci illimitatamente responsabili, dagli amministratori e dai dipendenti incaricati di svolgere le funzioni di amministrazione dei condomini a favore dei quali la società presta i servizi. 12
13 E-LEARNING Allegato I degli accordi Stato-Regioni del 2011 modalità peculiare e attuale di formazione a distanza, indicata con il termine e-learning, e della quale viene fornita la seguente definizione: "modello formativo interattivo e realizzato previa collaborazione interpersonale all'interno di gruppi didattici strutturati (aule virtuali tematiche, seminari tematici) o semistrutturati (forum o chat telematiche), nel quale operi una piattaforma informatica che consente ai discenti di interagire con i tutor e anche tra loro". Il Dipartimento di economia ha avuto un ruolo propositivo anni fa nella definizione del tema, anche grazie alla sperimentazione svolta nei master in Safety Management, fornendo indicazioni alla conferenza delle regioni (Allegato II degli accordi Stato-Regioni del 2011: Individuazione delle macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO ) 13
14 INFORMAZIONE E FORMAZIONE Informazione (art. 36 TUSL) le precisazioni innovative: il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa deve avvenire previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso formativo Formazione dei lavoratori: contenuti (art. 37, comma 1) la formazione dei lavoratori deve essere sufficiente ed adeguata anche rispetto alle conoscenze linguistiche e concernere, in particolare, i rischi (riferiti alle mansioni, ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure) caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell azienda nonché i rischi specifici La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione dei lavoratori saranno definiti mediante accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni, previa consultazione delle parti sociali, entro 12 mesi (art. 37, comma 2) 14
15 Formazione dei lavoratori: quando va erogata (art. 37, comma 4) è confermato che la formazione dei lavoratori e, ove previsto, l addestramento specifico, devono avvenire in occasione: della costituzione del rapporto di lavoro o dell inizio dell utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro del trasferimento o cambiamento di mansioni della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi La formazione dei lavoratori (e dei RLS) deve essere periodicamente ripetuta in relazione all evoluzione dei rischi o all insorgenza di nuovi rischi. L addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro. 15
16 Formazione dei dirigenti e dei preposti (art. 37, comma 7) I dirigenti e i preposti ricevono a cura del datore di lavoro e (in azienda) un adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro Contenuti: principali soggetti coinvolti e relativi obblighi definizione ed individuazione dei fattori di rischio valutazione dei rischi individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione 16
17 Formazione dei lavoratori incaricati delle attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, primo soccorso, ecc. (art. 37, comma 9) I lavoratori incaricati delle attività di prevenzione incendi, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza, devono ricevere un adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico Altre caratteristiche della formazione (art. 37, commi 12-14): deve avvenire in collaborazione con gli organismi paritetici (ove presenti), durante l orario di lavoro e senza oneri economici per i lavoratori il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori (per i lavoratori immigrati, la formazione avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata) registrazione delle competenze nel libretto formativo del cittadino 17
18 LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO Annotazione delle competenze acquisite a seguito dello svolgimento delle attività di formazione obbligatoria previste dal TUSL nel Libretto formativo del cittadino (art 37, comma 14) Il DL utilizza il LFC per programmare la formazione e di esso gli organi di vigilanza tengono conto durante lo svolgimento delle proprie attività previsioni legislative già vigenti rispettivamente da 5 anni (l annotazione) e da 10 anni (il libretto formativo) e finora non attuate 18
19 LO SCHEMA PUBBLICATO IN G.U. LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO ai sensi dell art. 2, comma 1, lettera i), del D. Lgs , n. 276, del Decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del (e della L. del n. 92, art. 4) Rilasciato da Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Economia Data primo rilascio: 15 maggio 2013 Data ultimo aggiornamento : 15 maggio
20 IL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO INFORMAZIONI PERSONALI Codice fiscale.. Nome e Cognome.. Data di nascita.. Comune (o Stato estero) di nascita Provincia. Nazionalità.. 20
21 IL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO TITOLI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Comprende titoli d istruzione, formazione professionale, titoli universitari e di alta formazione, titoli di formazione abilitante (da ripetersi per ogni esperienza citata) Titolo di studio Anno di conseguimento Nome dell Istituto Scolastico/Ente/Università Sede dell Istituto Scolastico/Ente/Università Comune CAP Provincia Nr. esami sostenuti Tirocinio/stage Durata Codice fiscale, partita IVA dell ente/azienda ospitante Ente/azienda ospitante 21
22 LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO ESPERIENZE FORMATIVE RELATIVE ALLA SICUREZZA SUL LAVORO Comprende sia la formazione obbligatoria che quella non obbligatoria. 1) Titolo esperienza formativa Tipologia di attestazione: Certificazione rilasciata da Soggetto che ha erogato l attività formativa Sede soggetto erogatore Concluso il Durata Periodo di erogazione 22
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