Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI?
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- Alberta Poli
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1 Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI? Dalla crisi economica e finanziaria mondiale l UE ha risentito di bassi livelli di investimento. È necessario un impegno collettivo e coordinato a livello europeo per invertire questa tendenza al ribasso e riportare decisamente l Europa sul cammino della ripresa economica. La situazione attuale degli investimenti Le previsioni economiche più recenti della Commissione europea hanno dimostrato che la debolezza degli investimenti ha portato ad una ripresa fragile dalla crisi economica nell UE e ancor più nella zona euro. Mentre nel secondo trimestre del 2014 nell UE il prodotto interno lordo (PIL) e i consumi privati erano più o meno allo stesso livello del 2007, gli investimenti totali erano di circa il 15% al di sotto del livello del In alcuni Stati membri il calo degli investimenti è stato ancora più accentuato. Investimenti fissi lordi reali per Stato membro Indice 2007=100 Stati membri con il maggiore calo degli investimenti Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna Altri Stati membri selezionati Belgio, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito Doppia recessione più lieve (eccetto Regno Unito) Forte calo prolungato Rispetto al picco raggiunto nel 2007 gli investimenti sono diminuiti di circa 430 miliardi di euro. Cinque Stati membri (Francia, Regno Unito, Grecia, Italia e Spagna) rappresentano circa il 75% del calo degli investimenti, in ragione delle dimensioni della loro economia o dell entità della diminuzione degli investimenti, o di entrambi. Investimenti fissi lordi reali UE-28 a prezzi 2013, in miliardi di EUR mrd 14% Quota del calo totale per paese UE-28, in percentuale* 9% 3% 3% 5% 5% 6% 8% 9% Altri 19 Stati membri RO PT NL IE FR UK EL 22% IT ~75% ~77% Quota del calo totale per settore UE-26, in percentuale* 23% 34% Macchinari e attrezzature (32%) e altro (-9%) Settore immobiliare - non residenziale % ES 43% Settore immobiliare - residenziale Boom edilizio
2 Nel 2013 gli investimenti hanno rappresentato il 19,3% del PIL, ossia circa 2 punti percentuali al di sotto della media a lungo termine (esclusi gli anni di forte crescita e di repentina contrazione). Ciò significa che nell UE gli attuali livelli degli investimenti si situano al di sotto della norma storica per miliardi di euro. Investimenti fissi lordi (IFL) reali - Tendenza osservata vs. livello sostenibile UE-28 a prezzi 2013, in miliardi di EUR Livello "sostenibile" di IFL reali, presumendo un rapporto investimenti/pil del 21-22% 2,869 3,039 3,021 Divario 2013 vs. tasso sostenibile 367 2,640 2,717 2,657 2,714 2,659 2, ,527 2,543 2,528 2,567 2,606 2, Perché la mancanza di investimenti costituisce un problema? Nel breve periodo la debolezza degli investimenti rallenta la ripresa economica. La ripresa dell UE sembra essere in fase di stallo, rispetto sia alle altre grandi economie che alla precedente recessione in Europa (tra il 1993 e 1997). PIL reale pro capite - Unione europea vs. Stati Uniti Indice 2007=100 Zona euro (13 paesi) Ripresa dalla precedente recessione, * Stati Uniti Perdita complessiva di ~1 700 EUR nel rapporto reddito/pil pro capite** UE-28 Zona euro (18 paesi)
3 Il calo degli investimenti rappresenta la causa principale della contrazione del PIL tra il 2007 e il Per tenere il passo con gli investimenti negli USA, l UE avrebbe dovuto investire 540 miliardi di euro aggiuntivi nel biennio A più lungo termine la mancanza di investimenti danneggia la crescita e la competitività. La debolezza degli investimenti nella zona euro ha un impatto considerevole sullo stock di capitale, che a sua volta frena il potenziale di crescita, la produttività, i livelli occupazionali e la creazione di posti di lavoro in Europa. Perché gli investimenti non decollano? La ragione principale della persistente debolezza degli investimenti sono i bassi livelli di fiducia degli investitori. Tale incertezza ha le sue radici nelle basse aspettative in merito alla domanda di beni e servizi, nella frammentazione dei mercati finanziari e nella mancanza di una sufficiente capacità di rischio necessaria per catalizzare gli investimenti. A causa dell incertezza sugli sviluppi economici e politici e dei livelli ancora elevati di indebitamento di settori dell economia dell UE e il loro impatto sul rischio di credito, negli Stati membri più colpiti dalla crisi l accesso ai finanziamenti è risultato difficile, in particolare per il finanziamento a lungo termine di progetti più rischiosi, imprese a media capitalizzazione e PMI. Il limitato margine di manovra in termini di bilancio, unito alla contrazione dei crediti bancari, riduce la capacità di rischio del sistema. In questo contesto, l uso ottimale del denaro pubblico consiste nel rafforzare la capacità di rischio per rilanciare gli investimenti privati. Perché non aumentare semplicemente l entità del bilancio dell UE? Stanziare maggiori risorse mediante il bilancio dell UE non costituisce la soluzione miracolosa. Una tale proposta ignora anche la realtà politica della dimensione relativamente piccola del bilancio dell UE (circa 180 miliardi di euro l anno, cioè circa l 1% dell RNL dell UE), il quale è il risultato di negoziati molto complessi tra le istituzioni dell UE. Il bilancio dell UE, entro i suoi limiti, ha un ruolo da svolgere in quanto catalizzatore degli investimenti privati, ma deve essere integrato da altre fonti di finanziamento e da modifiche normative che contribuiscano a creare un clima propizio agli investimenti. Il problema non potrà essere risolto stampando denaro o creando nuovo debito. In realtà, gli istituti finanziari e le imprese detengono attualmente (contrariamente al 2011) un ampia liquidità, ma il problema è che tutta questa liquidità non è impiegata in modo produttivo. È questa situazione che il piano di investimenti intende correggere e a tal fine occorre intervenire su più fronti al tempo stesso. La soluzione In tutta l UE sono disponibili livelli adeguati di risorse, che devono essere mobilizzate a sostegno degli investimenti. Non esiste un unica risposta semplice, la crescita non si realizza schiacciando un bottone e non esiste un unica soluzione valida. La Commissione sta definendo un approccio basato su tre pilastri: riforme strutturali per riportare l Europa sul cammino della crescita; responsabilità di bilancio per ripristinare la solidità delle finanze pubbliche e rinsaldare la stabilità finanziaria; e investimenti per rilanciare la crescita e mantenerla nel tempo.
4 Le priorità di politica economica: tre pilastri RIFORME STRUTTURALI INVESTIMENTI RESPONSABILITÀ DI BILANCIO Il piano di investimenti per l Europa si basa su tre filoni, che si rafforzano a vicenda. In primo luogo, la mobilitazione delle fonti di finanziamento degli investimenti in modo da fornire almeno 315 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi nei prossimi tre anni e un migliore utilizzo del denaro pubblico per attirare investitori privati. In secondo luogo, assicurare che questi finanziamenti aggiuntivi contribuiscano alla crescita in modo adeguato a ciascun settore e territorio. E in terzo luogo, misure volte a migliorare il clima degli investimenti in Europa e in tal modo a generare effetti a catena. Un piano di investimenti per l Europa: tre filoni MOBILITARE I FINANZIAMENTI PER GLI INVESTIMENTI Forte impulso agli investimenti strategici Migliore accesso ai finanziamenti degli investimenti per le PMI e le imprese a media capitalizzazione Uso strategico del bilancio UE Flessibilità nel patto di stabilità e crescita per gli Stati membri che contribuiscono al nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici Migliore uso dei fondi strutturali e di investimento europei FARE IN MODO CHE I FINANZIAMENTI ARRIVINO ALL'ECONOMIA REALE Preparazione e selezione della riserva di progetti Assistenza tecnica a tutti i livelli Forte collaborazione tra le banche di promozione nazionali e la BEI Follow-up a livello mondiale, dell'ue, nazionale e regionale, comprese le attività di sensibilizzazione MIGLIORARE IL CONTESTO DEGLI INVESTIMENTI Prevedibilità e qualità della regolamentazione Qualità della spesa, dei sistemi fiscali e della pubblica amministrazione nazionali Nuove fonti di finanziamenti a lungo termine per l'economia Rimozione degli ostacoli normativi non finanziari nei principali settori del mercato unico Il piano di investimenti per l Europa ha tre obiettivi: fornire combustibile aggiuntivo per la ripresa dell UE e invertire il calo degli investimenti; compiere un passo decisivo per soddisfare le esigenze a lungo termine della nostra economia, incentivando la competitività in settori strategici; e rafforzare la dimensione europea delle nostre conoscenze, del capitale umano e delle infrastrutture fisiche, e le interconnessioni vitali per il mercato unico.
5 Secondo le stime della Commissione, il piano di investimenti può consentire di aggiungere tra 330 e 410 miliardi di euro al PIL dell UE e creare da 1 a 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi tre anni. PIL reale UE-28, indice 2007=100 Occupazione UE-28, milioni di lavoratori 115 Previsioni di base Piano di investimenti PIL cumulativo aggiuntivo Previsioni di base Piano di investimenti Posti di lavoro aggiuntivi ~410 mrd ~1.2 mio +0,5~0,8 mio +1.1~1.3 mio Previsioni 210 Previsioni Fonte: DG ECFIN, base dati AMECO
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