Segnalazioni Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia agosto Programmi complessi
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- Battistina Monti
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1 Segnalazioni Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia agosto 2013 Programmi complessi Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale Modifiche apportate dalla Legge regionale 12 agosto 2013, n. 17: - art. 8 Modifiche alla legge regionale 25 marzo 2013, n. 3 Legge regionale 12 agosto 2013, n. 17. Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno Bollettino Ufficiale n. 33 del 14 / 08 / 2013 Comunicato della Direzione Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia Chiarimenti sull applicazione delle disposizioni transitorie di cui ai commi 2 e 3 dell articolo 89 della legge regionale 25 marzo 2013, n. 3 "Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia". Bollettino Ufficiale n. 22 del 30 / 05 / 2013 Legge regionale 25 marzo 2013, n. 3. Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia Bollettino Ufficiale n. 13 del 28 / 03 / 2013 Legge regionale 9 aprile 1996, n. 18 Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale in attuazione dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179.
2 Programmi di riqualificazione urbana il termine previsto per la durata dei programmi di riqualificazione urbana e' prorogato al 31 dicembre 2014 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 16 gennaio 2012 Proroga al 31 dicembre 2014 del termine di durata dei programmi di riqualificazione urbana nonché di quello stabilito per il mantenimento della contabilità speciale delle singole amministrazioni. (12A11936) (GU n. 268 del ) Programmi di riqualificazione urbana (PRIU) per il recupero dei centri storici, il recupero di aree e ambiti dismessi, periferie e quartieri di edilizia residenziale pubblica di competenza statale, sono promossi dai comuni, con l obbligo della partecipazione finanziaria privata e prescrizione che una quota delle opere pubbliche sia posta a carico del soggetto privato. D.M Programmi di riqualificazione urbana a valere sui finanziamenti di cui all'art. 2, comma 2, della legge 17 febbraio 1992, n. 179, e successive modificazioni ed integrazioni.
3 Che cosa sono i Programmi Complessi? sono strumenti che implicano la capacità di coalizione locale e di cooperazione sinergica tra pubblico e privato ed hanno carattere strategico per lo sviluppo a scala urbana. Sono i nuovi strumenti di intervento di edilizia pubblica finalizzati non solo al problema abitativo ma anche alla riqualificazione del contesto urbano, con una visione organica delle varie funzioni presenti nella città, con la costruzione di parti di città plurifunzionale (con opere di urbanizzazione primaria e secondaria, reti impiantistiche, elementi di arredo urbano e recupero del patrimonio pubblica). In Italia i quartieri periferici sono 4 milioni, sono quartieri dormitorio; quali sono gli strumenti che hanno le amministrazioni per intervenire nelle periferie? Programmi di recupero Art. 11, Legge 17 febbraio 1992, n. 179 Norme per l'edilizia residenziale pubblica. Programmi integrati di intervento (Pii) Art. 16, Legge 17 febbraio 1992, n. 179 Norme per l'edilizia residenziale pubblica. Legge regionale 9 aprile 1996, n. 18 Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale in attuazione dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n Programmi di recupero urbano (PRU) Art. 11, D.L n. 398 (convertito con Legge , n. 493) Disposizioni per l'accelerazione degli investimenti a sostegno dell'occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia. D.M Realizzazione dei programmi di recupero urbano ai sensi dell'art. 11, comma 5, del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398, convertito, con modificazioni, nella legge 4 dicembre 1993, n (G.U , n. 290, Serie Generale) Programmi di riqualificazione urbana (PRIU) D.M Programmi di riqualificazione urbana a valere sui finanziamenti di cui all'art. 2, comma 2, della legge 17 febbraio 1992, n. 179, e successive modificazioni ed integrazioni. Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio (PRUSST), D.M. 8 ottobre 1998 e smi Promozione di programmi innovativi in ambito urbano denominati <<Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio>>
4 Dai Patti territoriali ai Prusst, il futuro è la concertazione gli strumenti della programmazione negoziata prevedono un iter amministrativo costituito: dalla fase di concertazione istituzionale, con la definizione delle linee prioritarie d intervento; da una successiva fase di raccolta di progetti; da un attività di pre-verifica della sostenibilità e della congruenza degli interventi; da una fase di istruttoria tecnico-finanziaria. Nonostante i vari problemi riscontrati, i diversi strumenti della programmazione territoriale hanno contribuito allo sviluppo della concertazione. (novembre 2006) periferie, gli strumenti in campo dai programmi integrati d intervento e recupero a quelli di sviluppo sostenibile del territorio, dai Contratti di quartiere ai progetti locali dal 1992 un cantiere aperto per pianificare, arricchire, trasformare ma anche ripensare le città (giugno 2006) Prusst per realizzare gli interventi manca il 55% delle risorse, in particolare il 70% di quelle pubbliche Programmi di recupero per l edilizia residenziale sovvenzionata prevedono esclusivamente interventi pubblici, sono di competenza regionale, sono promossi dai comuni e dagli ex Iacp. Sono volti al recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica: - restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia ed urbanistica del patrimonio pubblico - destinazioni residenziali e non residenziali, fino al 30% della superficie utile dell immobile - possibilità d intervento su immobili non residenziali funzionali alla residenza - acquisizioni di immobili da recuperare - adeguamento di urbanizzazioni - realizzazione o acquisto di alloggi parcheggio per il trasferimento temporaneo degli abitanti degli immobili da recuperare.
5 Programmi integrati di intervento (Pii) per la riqualificazione urbana e ambientale; subordinati all emanazione di provvedimenti regionali, di competenza regionale, sono promossi dai comuni su proposta di soggetti pubblici e privati. secondo l art. 16, L. 179/92 i Programmi integrati d intervento sono applicabili sia a zone in tutto o in parte edificate, sia a zone da destinare a nuove edificazioni. Sono finalizzati a riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio e ambientale e presentano le seguenti caratteristiche: pluralità di funzioni e destinazioni d uso integrazione di diverse tipologie d intervento, comprese le opere di urbanizzazione hanno una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione urbana concorso di operatori e risorse pubblici e privati. I Comuni promuovono la formazione di programmi integrati, caratterizzati dalla presenza di pluralità di funzioni, dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, ivi comprese le opere di urbanizzazione, da una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione urbana e dal possibile concorso di più operatori e risorse finanziarie pubblici e privati. I soggetti pubblici e privati, singolarmente o riuniti in consorzio o associati fra di loro, possono presentare al comune programmi integrati relativi a zone in tutto o in parte edificate o da destinare anche a nuova edificazione al fine della loro riqualificazione urbana ed ambientale. Le regioni possono destinare parte delle somme loro attribuite, ai sensi della presente legge, alla formazione di programmi integrati. La regolamentazione specifica dei programmi integrati d intervento è demandata alle Regioni. Per la Regione Piemonte (LR 18/96) il programma integrato è uno strumento esecutivo per l attuazione del PRG. I Programmi integrati possono essere predisposti nei centri storici per il recupero urbano ed edilizio, per la valorizzazione e qualificazione ambientale e paesaggistica e per la tutela sociale preesistente, nelle aree periferiche e marginali degli abitati per gli interventi di completamento su aree inedificate e interventi di ristrutturazione edilizia dell esistente, ai fini di recuperare l identità urbana, di integrare alle residenze i servizi, il verde, le attività produttive e terziarie nelle restanti aree urbane per ristrutturazioni urbanistiche, in particolare dove esistono aree produttive terziarie obsolete o irrazionalmente dislocate o dimesse, con potenzialità di polarizzazione urbana decentrata rispetto al centro storico e di soddisfacimento della carenza arretrata di servizi e di verde.
6 I Programmi integrati non possono essere predisposti nelle aree destinate ad attività agricole, se non per il loro recupero nelle aree protette, se non per attuare i piani d area. Le procedure di approvazione: 1. se conforme al PRG il Programma integrato è adottato dal Consiglio comunale, depositato presso la segreteria del Comune, pubblicato all albo pretorio (dando avviso su quotidiano) per 30 giorni consecutivi, nei successivi 30 gg si possono presentare osservazioni. E approvato dal Consiglio comunale Se in variante al PRG ed agli strumenti edilizi, dopo l adozione del Consiglio comunale è depositato presso la segreteria del Comune, pubblicato all albo pretorio (dando avviso su quotidiano) per 30 giorni consecutivi, nei successivi 30 gg si possono presentare osservazioni. Nei 30 giorni successivi il Consiglio comunale controdeduce alle osservazioni, adeguando il programma al parere della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, entro 10 giorni dopo lo invia alla Regione, che entro 120 giorni, lo approva. Programmi di recupero urbano (PRU) per risolvere problemi di riorganizzazione di contesti urbani, compresi gli interventi di rilocalizzazione. hanno una valenza urbanistica più accentuata. Il PRU è principalmente finalizzato alla riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico, cioè all edilizia sovvenzionata ed agevolata, comunale, degli IACP, statale e di altri enti locali. Il PRU è un insieme coordinato di interventi urbanizzativi, ambientali ed edilizi, finalizzati alla riqualificazione di vaste aree, con un insieme sistematico di opere: per una migliore mobilità e sosta, il riassetto di limitati ambiti urbani con progetti coordinati di recupero edilizio e di integrazione infrastrutturale, manutenzione ed ammodernamento delle urbanizzazioni primaria e secondaria, inserimento di elementi di arredo urbano, finalizzate al miglioramento dei quartieri degradati, di proprietà pubblica. I PRU rendono possibile il completamento e l integrazione degli insediamenti esistenti e l attuazione delle opere di manutenzione, di restauro, di risanamento e di ristrutturazione degli edifici.
7 Il ruolo fondamentale è quello del Comune, che li propone alla Regione. Per finanziare le opere pubbliche i Comuni devono garantire la partecipazione finanziaria di soggetti privati e possono proporre un accordo di programma per approvare varianti urbanistiche con procedure più veloci. Il Comune sceglie i quartieri da riqualificare, valutandone il degrado, anche sotto il profilo urbanistico-edilizio-ambientale. Per realizzare il PRU il Comune può elaborare un progetto speciale (ad esempio a Torino vi è quello delle periferie), per coordinare tutti gli interventi di riqualificazione urbana. Il PRU è un ulteriore strumento esecutivo, che consente il concorso di risorse pubbliche e private; uno strumento per l attuazione coordinata di un insieme di interventi edilizi ed urbanizzativi. Deve fare riferimento alle previsioni del PRG ed esserne conforme. Art. 11, D.L , n. 398 (convertito) Disposizioni per l'accelerazione degli investimenti ed il sostegno dell'occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia I programmi di recupero urbano sono costituiti da un insieme sistematico di opere, finalizzate alla realizzazione, alla manutenzione e all'ammodernamento delle urbanizzazioni primarie, con particolare attenzione ai problemi di accessibilità degli impianti e dei servizi a rete, e delle urbanizzazioni secondarie, alla edificazione di completamento e di integrazione dei complessi urbanistici esistenti, nonché all'inserimento di elementi di arredo urbano, alla manutenzione ordinaria e straordinaria, al restauro e al risanamento conservativo e alla ristrutturazione edilizia degli edifici. I programmi di recupero urbano da realizzare, sulla base di una proposta unitaria con il concorso di risorse pubbliche e private, sono proposti al comune da soggetti pubblici e privati, anche associati tra di loro. Il comune definisce le priorità di detti programmi sulla base dei criteri oggettivi per l'individuazione degli interventi. Ai fini dell'approvazione dei programmi di recupero urbano, può essere promossa la conclusione di un accordo di programma ai sensi dell'art. 27 della legge 8 giugno 1990, n Il CER, ai fini della realizzazione dei programmi di recupero urbano, determina modalità e criteri generali per la concessione dei contributi, per l'individuazione delle zone urbane interessate e per la determinazione delle tipologie d'intervento, avendo particolare riguardo alla tutela dei lavoratori dipendenti e delle categorie sociali più deboli. Con D.M. 1 dicembre 1994 (Gazz. Uff. 12 dicembre 1994, n. 289) e con D.M. 1 dicembre 1994 (Gazz. Uff. 13 dicembre 1994, n. 290) sono state emanate disposizioni per la realizzazione dei programmi di recupero urbano ai sensi del comma 5 del presente art. 11.
8 Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio (PRUSST) gli interventi infrastrutturali integrano quelli edilizi ed urbanistici, nella salvaguardia ambientale sono promossi dallo Stato, sinergie finanziarie europee - statali - regionali - comunali e private Con i Prusst, avviati con DM 8 ottobre 1998, si sposta l attenzione dall area al contesto urbano, alle reti infrastrutturali, alla qualità ambientale e all integrazione nel tempo delle diverse forme di finanziamento pubblico. E un intervento su area vasta, non più il quartiere ma il Comune, l insieme di Comuni, il territorio. Gli obiettivi: 1. realizzare e completare attrezzature di livello territoriale e urbano, in grado di promuovere occasioni di sviluppo sostenibile; 2. realizzare un sistema integrato di attività finalizzato: all ampliamento e alla creazione di insediamenti industriali, commerciali e artigianali; alla promozione turistico ricettiva e alla riqualificazione di zone urbane centrali e periferiche interessate degradate. I soggetti promotori dei Prusst sono i Comuni, le Regioni, le Comunità montane, altre pubbliche amministrazioni e i privati. (maggio 2004) le città con le nuove stazioni Alta velocità un ruolo centrale per la riqualificazione urbana (maggio 2004) Città a quattro vie complessità, partecipazione, pubblico-privato, adattabilità complessità: coinvolgono le questioni sociali, i luoghi non rispondono alle attese e subiscono i fenomeni di non appropriazione da parte dei cittadini, quindi di degrado e di insicurezza partecipazione: il coinvolgimento di tutti gli attori nei processi decisionali pubblico-privato: negoziare con i privati la visione dello spazio pubblico, catalizzando gli investimenti adattabilità: la possibilità di rivedere un progetto complesso in corso d opera, per non farlo invecchiare in relazione alle nuove esigenze del contesto (gennaio 2004) Porti e stazioni per recuperare quartieri degradati si punta sulla valorizzazione di aree limitrofe alle stazioni
9 (dicembre 2003) le periferie i quartieri dimenticati diventeranno attraenti come il centro l abbattimento della torre a Mirafiori è un tassello dell impegno nella riqualificazione delle periferie torinesi (novembre 2003) Riqualificazione, recuperare 11 aree gli interventi riguardano i siti produttivi degradati o dimessi (ottobre 2003) Le città da rifare costruttori, ambientalisti e urbanisti rilanciano l alleanza sulla riqualificazione urbana e sul miglioramento della qualità della città servono più incentivi e meno vincoli (ottobre 2003) In Piemonte il recupero è condiviso La Regione, seguendo i criteri comunitari, coinvolge privati ed enti locali, tutti i progetti per salvare le periferie ed aree degradate si sviluppano secondo la ricetta europea, che prevede: - l approccio integrato ai problemi del territorio, - la programmazione partecipata, - il coinvolgimento di attori pubblici e privati, - la responsabilizzazione degli abitanti. (agosto 2003) Lavori in corso in 13 quartieri Aree verdi, piazze e servizi per i cittadini dalle Vallette a Porta Palazzo e Falchera (maggio 2002) Idee per riconquistare le città va ricostruito il legame tra la vita del cittadino e il tessuto urbano, il rapporto di appartenenza reciproca tra i luoghi della città e chi li abita (maggio 2002) progetti per riqualificare la città sono partiti molti programmi urbanistici I Comuni del Piemonte, per riqualificare il tessuto urbano e migliorare la qualità delle città, hanno puntato sui programmi complessi. L obiettivo è quello di cambiare volto alle aree più degradate, con azioni a tutto campo, combinando manutenzione, recupero e costruzione di nuovi edifici ad interventi di carattere ambientale, culturale e sociale. Nell azione di riqualificazione del tessuto delle città i protagonisti sono stati i programmi di recupero urbano (PRU), introdotti dall art. 11, L. 493/93, per favorire la realizzazione di interventi per l edilizia pubblica. La Regione Piemonte ha, con LR 18/96, inserito i PRU e i programmi integrati d intervento (PII) all interno della propria programmazione, ma senza coordinarla con la strumentazione urbanistica. (febbraio 2002)
10 Riabilitiamo la riqualificazione delle città non può essere limitata alla sostituzione di edifici con altri edifici, ma deve estendersi al ridisegno del tessuto cittadino combattendo il disordine, l incuria e il degrado i programmi complessi affrontano in maniera integrata le trasformazioni (febbraio 2002) Qualità ambientale le città devono tornare al centro dell attenzione, è necessario coniugare un eredità architettonica con le periferie costruite in fretta, con un patrimonio edilizio che ha bisogno di manutenzione e riqualificazione tecnologico-energetica (febbraio 2002) Riqualificare le città per essere competitivi è necessario anche snellire le procedure amministrative per dare maggiore competitività al Paese non si può prescindere dall importanza della priorità urbana, considerando la riqualificazione urbana come una condizione trasversale e necessaria, in quanto terreno dove si gioca la sfida della competitività. (febbraio 2002) Programmi complessi: mettere ordine giungere a qualcosa che assomigli ad un Testo unico della riqualificazione urbana, i quindici rompicapi che sono indicati come programmi complessi sono: - programmi integrati di intervento (Pii), previsti dall articolo 16 della legge 179/1992, sono di competenza regionali, sono promossi dai comuni - programmi di recupero urbano (Pru), previsti dall articolo 11 della legge 493/ programmi di riqualificazione urbana (Priu), per il recupero dei centri storici, di aree e ambiti dimessi, periferie, previsti dall articolo 2 della legge 179/ contratti di quartiere (Cdq) - programmi di iniziativa comunitaria (Pic), quali Urban 1 e 2, Rechar II, Resider II, Interreg II
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