Phillyrea angustifolia L. Arbutus unedo L. Pistacia lentiscus L. Ruscus aculeatus L.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Phillyrea angustifolia L. Arbutus unedo L. Pistacia lentiscus L. Ruscus aculeatus L."

Transcript

1 Le specie mediterranee presentano diversi ritmi fenologici Specie sclerofille sempreverdi (es. Arbutus unedo L., Phillyrea spp., Pistacia lentiscus L., Ruscus aculeatus L.) che limitano la loro attività di accrescimento a un breve periodo che precede quello in cui aumenta l'aridità. Arbutus unedo L. Phillyrea angustifolia L. Pistacia lentiscus L. Ruscus aculeatus L.

2 Un modello simile al precedente riguarda quelle specie (Erica arborea L., Quercus ilex L., Smilax aspera L.) che cessano di produrre nuove foglie e rami durante la stagione più secca e riprendono l'attività vegetativa dopo le prime piogge. Quercus ilex L. Erica arborea L. Smilax aspera L.

3 Specie decidue nel periodo arido (per es., Calicotome villosa (Poir.) Link) la cui strategia per evitare l'aridità si basa su due periodi vegetativi interrotti da una fase senza foglie.

4 Specie semidecidue (es. Cistus monspeliensis L.), con foglie di tipo mesofitico, che adottano una strategia intermedia con accrescimenti durante le stagioni aride e fredde.

5 Le piante e gli incendi nell ambiente mediterraneo Nelle regioni a clima mediterraneo gli incendi sono frequenti. La loro intensità e pericolosità aumenta in relazione all aumento di arbusti, specialmente se presentano terpeni ed altre sostanze aromatiche. Per es., i cisti, non graditi dal bestiame, formano popolazioni numerose che possono essere facile preda del fuoco.

6 La macchia mediterranea fitta, costituita da un elevato numero di specie e non frammentata, offre una buona protezione del suolo e si ricostituisce bene dopo il passaggio del fuoco. Macchia mediterranea sui monti Peloritani

7 La capacità di sopravvivere agli incendi è una caratteristica fondamentale per le piante mediterranee. Due sono i meccanismi di sopravvivenza la capacità di alcune specie di ricostituire la parte aerea, anche grazie alle riserve rimaste nella zona ipogea non danneggiata dall'incendio la germinazione dei semi che si trovano nel terreno, favorita dalle alte temperature Questi due modelli permettono il veloce recupero delle comunità vegetali, purché gli incendi non siano molto frequenti ed intensi. In tali casi si rischia l esaurimento delle riserve di semi presenti nel terreno. Incendi frequenti, ma di bassa intensità sembrano favorire la germinazione dei semi e, quindi, il ripristino della copertura vegetale.

8 La rigenerazione da polloni è caratteristica di Arbutus unedo L., Erica arborea L., Myrtus communis L., Pistacia lentiscus L., Rhamnus alaternus L., Smilax aspera L., Spartium junceum L. e del genere Quercus. Myrtus communis L. Spartium junceum L. Rhamnus alatermus L.

9 Il fuoco favorisce la germinazione con il calore, il fumo, le ceneri, le bruciature dei tegumenti seminali, la liberazione di sostanze volatili o, indirettamente, tramite l alterazione delle condizioni ambientali. Le specie con adattamenti agli incendi sono dette pirofite Si distinguono pirofite passive: mostrano adattamenti che consentono di evitare o ridurre i danni da fuoco: pirofite attive: mostrano meccanismi che facilitano il rinnovo del soprassuolo.

10 Adattamenti delle pirofite passive Cortecce spesse Crescita veloce in altezza Inserzione alta della chioma e autopotatura Apparato radicale profondo e fittonante Scarsa infiammabilità delle foglie Rapida decomposizione delle foglie Tegumento del seme spesso

11 Le pirofite attive si distinguono in: pirofite attive vegetative: dopo gli incendi si rigenerano per polloni, spesso radicali (es. generi Erica e Arbutus); pirofite attive generative: dopo il fuoco si possono rinnovare in massa per seme (es. Pinus halepensis, P. pinaster, numerose specie del genere Cistus, Thymus capitatus e altre).

12 Adattamenti delle pirofite attive Riproduzione vegetativa (con utilizzo delle sostanze rese disponibili grazie agli apparati radicali già ben sviluppati) Seme leggero con ala ampia Specie eliofile Coni che si aprono solo ad alte temperature Rottura del tegumento e interruzione della dormienza

13 Nelle piante mediterranee, fortemente aromatiche, sono molto diffusi i terpenoidi. Il terreno, per la caduta delle foglie, si arricchisce di tali sostanze, che inibiscono la germinazione dei semi. Gli incendi distruggono tali sostanze inibitrici, rendendo possibile l insediamento di terofite, a cui segue la colonizzazione di arbusti aromatici, che rendono l ambiente avverso all insediamento di altre entità. Da notare che l effetto inibitore dei terpenoidi sulla germinazione si estende anche ai semi delle piante che li hanno prodotti. Per ripristinare le condizioni adatte ad un rinnovo della vegetazione sono, quindi, fondamentali gli incendi.

14 Il fuoco come fattore ecologico Rimozione strato della lettiera che favorisce insediamento semenzali e rende disponibili elementi Crea ambiente luminoso favorevole alla rinnovazione di alcune specie Rimuove periodicamente la massa di combustibile per evitare eventi catastrofici Ostacola in parte le successioni ecologiche

IL FUOCO NEGLI ECOSISTEMI FORESTALI LABORATORIO DI ECOLOGIA FORESTALE

IL FUOCO NEGLI ECOSISTEMI FORESTALI LABORATORIO DI ECOLOGIA FORESTALE IL FUOCO NEGLI ECOSISTEMI FORESTALI Il combustibile Combustibile di terra: a contatto dell orizzonte minerale, parzialmente decomposto. Varia a seconda della specie e del clima, soprattutto per quanto

Dettagli

GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI

GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI Flora e vegetazione Le piante della vegetazione mediterranea posseggono una sorprendente capacità di reazione alla distruzione operata da un incendio. La ripresa

Dettagli

I grandi biomi terrestri

I grandi biomi terrestri I grandi biomi terrestri BIOMA: complesso di ecosistemi di un area geografica caratterizzato dalla vegetazione dominate. Si distinguono per alcune caratteristiche delle piante quali struttura (le forme

Dettagli

La biosfera e gli ecosistemi

La biosfera e gli ecosistemi La biosfera e gli ecosistemi La biosfera: l insieme di tutti gli ecosistemi L ecologia studia le interazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente a vari livelli: ECOSISTEMA COMUNITA POPOLAZIONE

Dettagli

ANTINCENDIO BOSCHIVO CORSO DI FORMAZIONE DI SECONDO LIVELLO CARATTERISTICHE DEGLI INCENDI BOSCHIVI

ANTINCENDIO BOSCHIVO CORSO DI FORMAZIONE DI SECONDO LIVELLO CARATTERISTICHE DEGLI INCENDI BOSCHIVI ANTINCENDIO BOSCHIVO CORSO DI FORMAZIONE DI SECONDO LIVELLO CARATTERISTICHE DEGLI INCENDI BOSCHIVI COMBUSTIONE TRIANGOLO DEL FUOCO GAS (CO, CO2,VAPORE) LUCE CALORE PARTICELLE SOLIDE CENERE FUMO FUMO CHIARO

Dettagli

R E G I O N E P U G L I A COMUNE DI BARI

R E G I O N E P U G L I A COMUNE DI BARI R E G I O N E P U G L I A COMUNE DI BARI PARCO NATURALE IN LOCALITÀ LAMA BALICE DECRETO DI ISTITUZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONE PUGLIA n. 352 del 14.07.92 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TUTELA AMBIENTALE

Dettagli

Prof.R. Andrei. prof. Andrei R. 1

Prof.R. Andrei. prof. Andrei R. 1 Prof.R. Andrei La riproduzione gamica e agamica nelle piante prof. Andrei R. 1 PROPAGAZIONE DELLE PIANTE La propagazione delle piante avviene secondo due indirizzi fondamentali: per via sessuata o gamica

Dettagli

Gli Incendi Boschivi. Relatore: Realizzato e curato dal. Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia. Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG)

Gli Incendi Boschivi. Relatore: Realizzato e curato dal. Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia. Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG) Gli Incendi Boschivi Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia Relatore: Realizzato e curato dal Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG) 24035 Via G. Galilei, 2 Tel. 035.611009 Fax 035.617722 E-mail

Dettagli

VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00

VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00 VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.

Dettagli

Osservazione dell Eclisse parziale di Sole

Osservazione dell Eclisse parziale di Sole Osservazione dell Eclisse parziale di Sole Una giornata di straordinaria attività si è svolta venerdì 20 marzo nella sede di Via Ravenna del nostro Liceo. Come ben noto nella mattinata si sarebbe potuta

Dettagli

23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto

23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto 9 luglio 23 luglio 6 agosto 27 agosto 27 settembre il tasso di sviluppo e la qualità delle gemme a fiore decresce con : stress idrico alte temperature carenze nutrizionali defogliazione danni da freddo

Dettagli

Progetto COREM. Le attività di monitoraggio della biodiversità vegetale nel Savonese. Paolo Giordani

Progetto COREM. Le attività di monitoraggio della biodiversità vegetale nel Savonese. Paolo Giordani Progetto COREM Le attività di monitoraggio della biodiversità vegetale nel Savonese Paolo Giordani Polo Botanico Hanbury, DISTAV, Università di Genova ARPAL UTCR - Unità Tecnica Complessa di Livello Regionale

Dettagli

NOME VOLGARE : Sughera NOME SARDO : Chelcu suarinu, elighe suarinu.

NOME VOLGARE : Sughera NOME SARDO : Chelcu suarinu, elighe suarinu. 1 Aspetti botanici Il territorio di Iglesias presenta una vegetazione tipica della fascia mediterranea, caratterizzata da un clima mite in inverno e arido d estate. La vegetazione tipica di questa area

Dettagli

6 FASE: Utilizzando Power Point abbiamo raccolto tutte le diapositive completate delle informazioni.

6 FASE: Utilizzando Power Point abbiamo raccolto tutte le diapositive completate delle informazioni. ALBERI E ARBUSTI DEL NOSTRO GIARDINO :. Noi bambini della classe 5 A anno scolastico 2010/11, volendo realizzare uno studio illustrato delle piante del nostro giardino, vi raccontiamo come abbiamo eseguito

Dettagli

I tagli successivi. Tagli successivi

I tagli successivi. Tagli successivi I tagli successivi Con il trattamento a tagli successivi, il popolamento giunto alla maturità economica viene asportato tramite più interventi selvicolturali. La progressiva apertura del popolamento ha

Dettagli

Associazione Frutteto di Vezzolano Giornata delle «Foglie cascanti» Cenni di Fisiologia dello sviluppo

Associazione Frutteto di Vezzolano Giornata delle «Foglie cascanti» Cenni di Fisiologia dello sviluppo Associazione Frutteto di Vezzolano Giornata delle «Foglie cascanti» 3-12-2016 Cenni di Fisiologia dello sviluppo Come le piante crescono e si sviluppano e come questi processi possono essere influenzati

Dettagli

Fiorisce in primavera, da marzo fino a giugno in base all altitudine, e fruttifica a partire dalla primavera inoltrata sino alla fine dell estate.

Fiorisce in primavera, da marzo fino a giugno in base all altitudine, e fruttifica a partire dalla primavera inoltrata sino alla fine dell estate. SCHEDA DIDATTICA 0 Rosola nome italiano: Rosola nome scientifico: Cistus creticus L. subsp. eriocephalus (Viv) Greuter et Burdet nome sardo: Mudregu femina, Arrosa de murdegu Arbusto di piccole dimensioni,

Dettagli

10 anni dalla fondazione

10 anni dalla fondazione LICEO SCIENTIFICO G. BANZI BAZOLI Giardino Botanico Giovanna Rosato 10 anni dalla fondazione (2005-2015) Testi e photo a cura di: Ennio De Simone Il Giardino Botanico del Liceo Scientifico G. Banzi Bazoli

Dettagli

Tangenziale Napoli Inserimento di barriere antifoniche nel tratto Fuorigrotta Camaldoli

Tangenziale Napoli Inserimento di barriere antifoniche nel tratto Fuorigrotta Camaldoli Tangenziale Napoli Inserimento di barriere antifoniche nel tratto Fuorigrotta Camaldoli Galleria artificiale tra i cavalcavia di via Piave e via Parva Domus Relazione Agronomica Dott. Claudia Loffredo

Dettagli

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta

Zona di carenza. Zona di sufficienza. Zona di tossicità. Disponibilità di nutrienti nel suolo. Stato nutrizionale della pianta Curva della crescita in funzione dell apporto di nutrienti: 3 regioni definite Zona di carenza Zona di sufficienza Zona di tossicità Un rifornimento ottimale di nutrienti richiede informazioni sulla Disponibilità

Dettagli

Scheda tecnica per la valutazione delle plantule Mais (Zea mays L.)

Scheda tecnica per la valutazione delle plantule Mais (Zea mays L.) E.N.S.E Laboratorio Analisi Sementi Tavazzano Scheda tecnica per la valutazione delle plantule Mais (Zea mays L.) Le norme ufficiali di analisi nazionali ed internazionali (ISTA) prevedono metodi diversi

Dettagli

ITINERARI NATURALISTICI A SAN GIULIANO TERME

ITINERARI NATURALISTICI A SAN GIULIANO TERME ITINERARI NATURALISTICI A SAN GIULIANO TERME Il territorio del Comune di San Giuliano Terme, posto al centro degli itinerari della Strada dell Olio Monti Pisani, offre un ampia gamma di itinerari naturalistici

Dettagli

Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, terreno vegetale o : esemplari di altezza da 6 m a 12 m 154,562 20,09 134,47

Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, terreno vegetale o : esemplari di altezza da 6 m a 12 m 154,562 20,09 134,47 descrizione ribasso % costo unitario n. Abbattimento di alberi adulti a chioma espansa in parchi e giardini. Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, raccolta e conferimento

Dettagli

VIVAISTICA FORESTALE E RIMBOSCHIMENTI CONSERVAZIONE DELLLA BIODIVERSITA FORESTALE

VIVAISTICA FORESTALE E RIMBOSCHIMENTI CONSERVAZIONE DELLLA BIODIVERSITA FORESTALE VIVAISTICA FORESTALE E RIMBOSCHIMENTI CONSERVAZIONE DELLLA BIODIVERSITA FORESTALE Prof.ssa Rosanna Bellarosa-DAFNE- Unitus Programma SEMENTI FORESTALI - Cenni della normativa sulla commercializzazione

Dettagli

CORSO DI FRUTTICOLTURA

CORSO DI FRUTTICOLTURA COMUNE DI CAMPONOGARA ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI DENIS COMPAGNO CORSO DI FRUTTICOLTURA 2006 ARGOMENTI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE TECNICHE DI PROPAGAZIONE POMACEE (MELO, PERO)

Dettagli

In tutte le piante terrestri

In tutte le piante terrestri In tutte le piante terrestri Embriogenesi Zigote Mitosi Embrione Mitosi Giovane pianticella Pianta adulta Nelle Spermatofite SEME Embrione nel SEME struttura costituita da: Embrione Sostanze di riserva

Dettagli

Effetti dell incendio sull ambiente

Effetti dell incendio sull ambiente Effetti dell incendio sull ambiente Dott. For. Antonio Brunori Effetti del fuoco Il fuoco danneggia e spesso distrugge il bosco, per valutare le effettive conseguenze di un incendio su un ecosistema forestale

Dettagli

Patata da consumo fresco: La situazione produttiva e commerciale in Europa e in Italia

Patata da consumo fresco: La situazione produttiva e commerciale in Europa e in Italia Bologna 27 Luglio 2015 Settimana 31 Patata da consumo fresco: La situazione produttiva e commerciale in Europa e in Italia OSSERVATORIO ECONOMICO DELLA FILIERA PATATICOLA La situazione produttiva Europea

Dettagli

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX.

Dettagli

DEGRADO E BIODIVERSITÀ NEL BOSCO DI LUCIGNANO DELLA MURGIA MATERANA

DEGRADO E BIODIVERSITÀ NEL BOSCO DI LUCIGNANO DELLA MURGIA MATERANA DEGRADO E BIODIVERSITÀ NEL BOSCO DI LUCIGNANO DELLA MURGIA MATERANA di Raffaele Pio Manicone * Circa un settimo di tutte le piante vascolari censite sul territorio nazionale si trova nell area di Matera:

Dettagli

FATTORI ECOLOGICI. Uno stesso fattore può essere nello stesso tempo risorsa e condizione.

FATTORI ECOLOGICI. Uno stesso fattore può essere nello stesso tempo risorsa e condizione. FATTORI ECOLOGICI La presenza e il successo di un determinato organismo (specie, popolazione o individuo) in un dato ambiente è determinato dalla presenza di un complesso di fattori (parametri): FATTORE

Dettagli

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE Un MONDO di COLZA DK SENSEI PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA Investimento Investimento consigliato 30-40 p/m 2 alla raccolta NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ

Dettagli

Dinamica della vegetazione post-incendio e conservazione del paesaggio forestale

Dinamica della vegetazione post-incendio e conservazione del paesaggio forestale Dinamica della vegetazione post-incendio e conservazione del paesaggio forestale Giuseppe Pignatti Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura Unità di ricerca per le produzioni legnose

Dettagli

Hbitt Habitat ed aspetti ecologici delle macroterme mediterranee

Hbitt Habitat ed aspetti ecologici delle macroterme mediterranee Hbitt Habitat ed aspetti ecologici i delle macroterme mediterranee da tappeto erboso Prof.ssa Simonetta Fascetti, S.A.F.E.,Università degli Studi della Basilicata Potenza, venerdì 11 aprile 2014 Scuola

Dettagli

OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO

OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO E COLTURE COLTIVATE IN SERRA MA COSA E UNA SERRA? ABBIAMO DETTO CHE NON IN TUTTI I PERIODI DELL ANNO IL CLIMA

Dettagli

LA CONOSCENZA DEL FENOMENO

LA CONOSCENZA DEL FENOMENO LA CONOSCENZA DEL FENOMENO Il processo di combustione L incendio è il prodotto della rapida combinazione di tre elementi fondamentali: il combustibile, l ossigeno e la temperatura necessaria per innescare

Dettagli

CENTRO TESSILE COTONIERO e ABBIGLIAMENTO S.p.A. INDUMENTI DI PROTEZIONE PER INCENDI BOSCHIVI EN 15614

CENTRO TESSILE COTONIERO e ABBIGLIAMENTO S.p.A. INDUMENTI DI PROTEZIONE PER INCENDI BOSCHIVI EN 15614 INDUMENTI DI PROTEZIONE PER INCENDI BOSCHIVI EN 15614 CAMPO DI APPLICAZIONE Lotta contro gli incendi di vegetazione prevalentemente durante il periodo estivo Indumenti prevalentemente leggeri idonei per

Dettagli

Il Parco Regionale di Portofino

Il Parco Regionale di Portofino Scuola 21: Un mondo biodiverso Esplorazione dell argomento e Problematizzazione: Visita al Parco Regionale di Portofino Il Parco Regionale di Portofino Dove Il Parco di Portofino è situato 30 Km a levante

Dettagli

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FLORA ENDEMICA. Fino a 3 m Fino a 2 m Espanso Foglia caduca Eliofilo Xerotollerante

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FLORA ENDEMICA. Fino a 3 m Fino a 2 m Espanso Foglia caduca Eliofilo Xerotollerante ARBUSTO MEDIO FOGLIE CADUCHE PALIURUS SPINA CHRISTI Spinacristi, Marruca FLORA ENDEMICA Fino a 3 m Fino a 2 m Eliofilo Xerotollerante Primaverile. Fiori a cinque petali di colore giallo riuniti in piccoli

Dettagli

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera

Dettagli

Riproduzione di specie dunali minacciate

Riproduzione di specie dunali minacciate SOS dune : Stato, problemi, interventi, gestione Roma, 23 Ottobre 2009 Riproduzione di specie dunali minacciate Paolo Vernieri, Stefano Benvenuti Dip. Biologia delle Piante Agrarie Università di Pisa Lara

Dettagli

COMMISSIONE EUROPEA Direzione Generale Ambiente REGIONE LAZIO AGENZIA REGIONALE DEI PARCHI COMUNE DI ANZIO

COMMISSIONE EUROPEA Direzione Generale Ambiente REGIONE LAZIO AGENZIA REGIONALE DEI PARCHI COMUNE DI ANZIO COMMISSIONE EUROPEA Direzione Generale Ambiente REGIONE LAZIO AGENZIA REGIONALE DEI PARCHI COMUNE DI ANZIO Sito di Importanza Comunitaria Tor Caldara (IT6030046) Gestione forestale, monitoraggio e sorveglianza

Dettagli

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE

IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE Come produrre la massima energia per ettaro Come produrre un buon sorgo Gli ibridi KWS per il 2014 COME

Dettagli

Potenzialità dell arboricoltura da legno in Italia con latifoglie esotiche a rapido accrescimento

Potenzialità dell arboricoltura da legno in Italia con latifoglie esotiche a rapido accrescimento Convegno Nazionale Pioppicoltura e arboricoltura da legno in Italia Centro di ricerca per le foreste e il legno Sede di Potenzialità dell arboricoltura da legno in Italia con Giovanni Mughini, Maria Gras

Dettagli

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti

Dettagli

ATLANTE DEGLI HABITAT COSTIERI DELLA REGIONE LAZIO

ATLANTE DEGLI HABITAT COSTIERI DELLA REGIONE LAZIO Convenzione tra ARP e Dip. Biologia Ambientale dell Università di Roma Tre ATLANTE DEGLI HABITAT COSTIERI DELLA REGIONE LAZIO Responsabile scientifico di convenzione per l Università di Roma Tre: Prof.ssa

Dettagli

RELAZIONE AGRONOMICO - VEGETAZIONALE

RELAZIONE AGRONOMICO - VEGETAZIONALE PROGETTO DI RICOSTITUZIONE NATURALISTICA E MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI DESERTIFICAZIONE DI UN AREA DI CONTRADA PANCALI ATTREVERSO IL RIPRISTINO DELLA VEGETAZIONE DEGRADATA. RELAZIONE AGRONOMICO - VEGETAZIONALE

Dettagli

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane.

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. Esistono vari tipi di suolo. Questo, che sicuramente riconoscerai, è formato da tanti piccoli e finissimi granellini

Dettagli

LOTTO IN VIA MADONNELLE - PONTICELLI

LOTTO IN VIA MADONNELLE - PONTICELLI Dott. Agr. Vincenzo Topa cod.fisc.: TPOVCN60D05F839G Via A. Manzoni, 214/P partita I.V.A.: 07781920637 80123 Napoli e-mail: topenz@virgilio.it Tel. (+39) 081-575.19.41 Fax (+39) 081-193.081.31 Proposta

Dettagli

Elenco delle specie autoctone della Sicilia divise per zone altimetriche e caratteristiche edafiche di cui alla SOTTOMISURA 4.4 OPERAZIONE 4.4.

Elenco delle specie autoctone della Sicilia divise per zone altimetriche e caratteristiche edafiche di cui alla SOTTOMISURA 4.4 OPERAZIONE 4.4. ALLEGATO 11 PSR SICILIA 2014/2020 Elenco delle specie autoctone della Sicilia divise per zone altimetriche e caratteristiche edafiche di cui alla SOTTOMISURA 4.4 OPERAZIONE 4.4.3 Palermo, ottobre 2015

Dettagli

RAPPORTO CON IL DIRETTORE DEI LAVORI

RAPPORTO CON IL DIRETTORE DEI LAVORI RAPPORTO CON IL DIRETTORE DEI LAVORI Tutte le scelte che interessano direttamente o indirettamente la realizzazione delle opere (lavorazioni, scelta e collocazione del materiale vegetale, ecc.) dovranno

Dettagli

ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - MANUTENZIONE

ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - MANUTENZIONE Concimazione manuale delle siepi, degli arbusti e dei cespugli con concimi composti ternari e con distribuzione uniforme : per arbusti isolati Concimazione manuale

Dettagli

Relazione Agropedologica

Relazione Agropedologica Comune di San Lorenzo del Vallo PSC Piano Strutturale Comunale LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO AGRARIO E FORESTALE Relazione Agropedologica Rossano (CS) lì, 22 maggio 2008 Roberto Sabatino Dott. Agronomo

Dettagli

IPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI

IPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI IPP Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI Istituto Per la Protezione delle Piante, CNR Firenze, Area della Ricerca di Firenze Via Madonna del Piano 10

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 52/35 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 52/35 DEL IBERAZIONE N. 52/35 3.10.2008 Oggetto: Procedura di verifica ai sensi dell art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa alla Coltivazione di una cava di inerti granitici

Dettagli

RELAZIONE TECNICA- LINEE GUIDA

RELAZIONE TECNICA- LINEE GUIDA RELAZIONE TECNICA- LINEE GUIDA Per progetto esecutivo sistemazione a verde area ASET di Ponte Sasso (PU) Bologna, 01/10/2012 Il tecnico incaricato Dott.Agr. Cristina Valeri ESECUTIVO ASET IMPIANTO DEL

Dettagli

TRASPORTO DI SOSTANZE NELLE PIANTE

TRASPORTO DI SOSTANZE NELLE PIANTE TRASPORTO DI SOSTANZE NELLE PIANTE L acqua viaggia dal terreno all atmosfera e circola all interno della pianta trasportando con sé importanti soluti L'epidermide inferiore è ricca di aperture dette STOMI

Dettagli

Escursione di Botanica in Liguria e Toscana Prof. G. Rossi (studenti A.A. 2004/2005)

Escursione di Botanica in Liguria e Toscana Prof. G. Rossi (studenti A.A. 2004/2005) Escursione di Botanica in Liguria e Toscana Prof. G. Rossi (studenti A.A. 2004/2005) Bocca di Magra (SP), Montemarcello (SP), Vecchiano-Migliarino (PI), Portovenere-Isola Palmaria (SP): 29-30 aprile 2005

Dettagli

Come scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi. Versione 2 Febbraio 2016

Come scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi. Versione 2 Febbraio 2016 Come scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi Versione 2 Febbraio 2016 Come scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi Versione 2 - Febbraio 2016 La presente pubblicazione

Dettagli

Unità 8 - Il clima e le sue variazioni

Unità 8 - Il clima e le sue variazioni 1 1. I climi del pianeta: le fasce climatiche Nella Terra si distinguono in base alla latitudine: 5 GRANDI FASCE CLIMATICHE delimitate da isoterme 1 FASCIA CALDA TROPICALE 2 FASCE TEMPERATE 2 FASCE FREDDE

Dettagli

GARA DA APPALTO Forniture e Manutenzione Straordinaria del Giardino di Villa Medici

GARA DA APPALTO Forniture e Manutenzione Straordinaria del Giardino di Villa Medici GARA DA APPALTO Forniture e Manutenzione Straordinaria del Giardino di Villa Medici 2015 2019 1. NATURA E OGGETTO DELL APPALTO Con la presente, si richiede un preventivo per la prestazione dei lavori e

Dettagli

Epidemiologia alternariosi del pomodoro

Epidemiologia alternariosi del pomodoro M. COLLINA R. BUGIANI Centro di Fitofarmacia Servizio Fitosanitario Dipartimento di Scienze Agrarie Regione Emilia - Romagna Epidemiologia alternariosi del pomodoro Incontro tecnico: Difesa da peronospora

Dettagli

Gestione del verde arboreo

Gestione del verde arboreo Appunti d i Gestione del verde arboreo ornamentale 1. Corretta manutenzione delle alberature: principi generali e criteri di potatura 2. Responsabilità legale nella gestione 3. Introduzione alla VTA: perché

Dettagli

Danni da neve sulla quercia da sughero Tipologia e interventi di recupero.

Danni da neve sulla quercia da sughero Tipologia e interventi di recupero. Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura Dipartimento della ricerca per il sughero e la silvicoltura Tempio Pausania Danni da neve sulla quercia da sughero Tipologia e interventi di recupero. Rilievi

Dettagli

Studio del sistema del verde ed inquadramento paesaggistico del piano di recupero del porto turistico di Marina di Pisa

Studio del sistema del verde ed inquadramento paesaggistico del piano di recupero del porto turistico di Marina di Pisa Studio del sistema del verde ed inquadramento paesaggistico del piano di recupero del porto turistico di Marina di Pisa Prof. Stefano Mancuso Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell Università di Firenze

Dettagli

PIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI Ai sensi art. 8 L. 353/00

PIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI Ai sensi art. 8 L. 353/00 CONSORZIO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO KONSORTIUM NATIONAL PARK STILFSER JOCH PIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI Ai sensi art. 8 L. 353/00 Periodo di validità

Dettagli

Quanti'icazione e caratterizzazione energetica delle biomasse forestali in Ogliastra. E'isio A. Scano. Carbonia 6 maggio 2014

Quanti'icazione e caratterizzazione energetica delle biomasse forestali in Ogliastra. E'isio A. Scano. Carbonia 6 maggio 2014 Quanti'icazione e caratterizzazione energetica delle biomasse forestali in Ogliastra E'isio A. Scano Carbonia 6 maggio 2014 Valutazioni sull utilizzo delle biomasse forestali per la cogenerazione diffusa

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ANTINCENDIO BOSCHIVO

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ANTINCENDIO BOSCHIVO CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ANTINCENDIO BOSCHIVO CHIMICA E FISICA DEL FUOCO LA COMBUSTIONE Quella che comunemente viene definita fuoco o fiamma è la parte visibile di un processo chimico noto come

Dettagli

Un albero per ogni bambino

Un albero per ogni bambino Ente Foreste della Sardegna Un albero per ogni bambino Descrizione dell iniziativa Fra i compiti istituzionali dell Ente Foreste della Sardegna vi è anche quello dell educazione ambientale. Nell ambito

Dettagli

EL 02d: RELAZIONE TECNICA FORESTALE

EL 02d: RELAZIONE TECNICA FORESTALE COMUNE DI MONTALCINO Provincia di Siena VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE RELATIVA A SOTTO-ZONA Sotto-zona C4c ricettiva alberghiera di Castiglion del Bosco in loc. Castiglion del Bosco - (art. 60 comma c4c)

Dettagli

L ANNO SCORSO ABBIAMO FATTO UN PERCORSO A CAPRERA CON UNA GUIDA DEL PARCO CHE CI HA FATTO

L ANNO SCORSO ABBIAMO FATTO UN PERCORSO A CAPRERA CON UNA GUIDA DEL PARCO CHE CI HA FATTO L ANNO SCORSO ABBIAMO FATTO UN PERCORSO A CAPRERA CON UNA GUIDA DEL PARCO CHE CI HA FATTO CONOSCERE DIVERSE PIANTE DEL NOSTRO ARCIPELAGO. L ARGOMENTO CI HA INCURIOSITO E ABBIAMO DECISO DI FARE QUALCHE

Dettagli

Il ruolo sociale dell Orto Botanico di Tor Vergata: orto terapia e riabilitazione.

Il ruolo sociale dell Orto Botanico di Tor Vergata: orto terapia e riabilitazione. Università di Roma Tor Vergata Il ruolo sociale dell Orto Botanico di Tor Vergata: orto terapia e riabilitazione. Roberto Braglia, Adalgisa Montoro, Enrico Luigi Redi, Letizia Zanella, Francesco Scuderi,

Dettagli

ELENCO ESSENZE PIANTUMAZIONI 2015

ELENCO ESSENZE PIANTUMAZIONI 2015 ELENCO ESSENZE PIANTUMAZIONI 2015 E.R.S.A.F. Alberi ad alto fusto Celtis australis Bagolaro ALTEZZA: 15-20 metri. FOGLIE: caduche. RADICI: forte apparato radicale; sconsigliata piantumazione vicino ad

Dettagli

Le foreste demaniali della Regione Campania

Le foreste demaniali della Regione Campania Assessorato Agricoltura e Attività Produttive Settore Foreste, Caccia e Pesca Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale Le foreste demaniali

Dettagli

ERSAT Servizio circondariale di Sassari Settore assistenza tecnica

ERSAT Servizio circondariale di Sassari Settore assistenza tecnica ERSAT Servizio circondariale di Sassari Settore assistenza tecnica Scheda tecnica per l impiego della Medica polimorfa Foto 1: Reinsediamento di medica polimorfa Anglona nell autunno successivo a quello

Dettagli

Contributo alla conoscenza della vegetazione dell Isola di Gorgona (Arcipelago Toscano) (con carta in scala 1: 5.000).

Contributo alla conoscenza della vegetazione dell Isola di Gorgona (Arcipelago Toscano) (con carta in scala 1: 5.000). Fitosociologia vol. 48 (2): 45-64, 2011 Contributo alla conoscenza della vegetazione dell Isola di Gorgona (Arcipelago Toscano) (con carta in scala 1: 5.000). D. Viciani, D. Albanesi, L. Dell Olmo & B.

Dettagli

Un albero per ogni bambino

Un albero per ogni bambino ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA Ente Foreste della Sardegna Un albero per ogni bambino Descrizione dell iniziativa Fra i compiti istituzionali dell Ente Foreste della Sardegna vi è anche quello dell educazione

Dettagli

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire

Dettagli

INTEGRAZIONI ISTRUTTORIA VIA

INTEGRAZIONI ISTRUTTORIA VIA INTEGRAZIONI ISTRUTTORIA VIA CDED 53: CENSIMENTO ALBERATURE IN PARCO VILLA DUCHESSA DI GALLIERA NODO STRADALE E AUTOSTRADALE DI GENOVA INDICE 1. PREMESSA... 3 2. DESCRIZIONE DEL SITO... 4 3. METODOLOGIA...

Dettagli

3. Non spuntare mai il ramo di un anno!! Rami di età differente

3. Non spuntare mai il ramo di un anno!! Rami di età differente 3. Non spuntare mai il ramo di un anno!! Rami di età differente 1 1 1 1 1 2 1 3 4 Non spuntare mai il ramo di un anno!! (mantenimento della gemma terminale) Sbagliato! Non spuntare mai il ramo di un anno!!

Dettagli

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici a cura di Michele Aleffi Dipartimento di Scienze Ambientali Sezione di Botanica ed Ecologia Università di Camerino L opera d arte d o un qualsiasi reperto

Dettagli

Insegnante Carlo Costantino I.S.I.S. Leopardi - Majorana Insegnante Carla Fabbro I.C. di Aviano

Insegnante Carlo Costantino I.S.I.S. Leopardi - Majorana Insegnante Carla Fabbro I.C. di Aviano Insegnante Carlo Costantino I.S.I.S. Leopardi - Majorana Insegnante Carla Fabbro I.C. di Aviano La comparsa di ciascuna delle infinite forme bellissime degli organismi viventi è sempre stata legata ad

Dettagli

IL CLIMA E L AMBIENTE

IL CLIMA E L AMBIENTE IL CLIMA E L AMBIENTE IL CLIMA L AMBIENTE LE ZONE TROPICALI Le zone tropicali sono comprese tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno. Tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno

Dettagli

Il clima sulla Terra. e i diversi ambienti

Il clima sulla Terra. e i diversi ambienti Il clima sulla Terra e i diversi ambienti L'uomo ha tracciato idealmente altre linee per potersi meglio orientare sulla terra: queste linee si chiamano paralleli e meridiani. Meridiani e paralleli formano

Dettagli

MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO

MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO 4 febbraio 2016 FIERAGRICOLA - Verona Ing. Nicola Vicino MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO WORKSHOP ENOVITIS Viticoltura di precisione per la gestione della fertilità copyright 2016 cet electronics

Dettagli

RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: FAVA, CIPOLLA, CAVOLFIORE

RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: FAVA, CIPOLLA, CAVOLFIORE L.R. 37/99 D.GR. 1234/05 Titolo Progetto: RILANCIO DELL ORTICOLTURA ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DI BIODIVERSITA AUTOCTONE RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: FAVA, CIPOLLA, CAVOLFIORE Dott.ssa

Dettagli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli IL GIARDINO ROCCIOSO QUANDO È NATO? Origini che risalgono al Rinascimento (1350-1550); ricchi Signori collezionavano pietre, spugne, conchiglie, ossa di animali acquatici, ecc Periodo del paesaggismo inglese

Dettagli

Cenni sulle principali operazioni di potatura di alcune piante da frutto. 1 febbraio 2014

Cenni sulle principali operazioni di potatura di alcune piante da frutto. 1 febbraio 2014 Cenni sulle principali operazioni di potatura di alcune piante da frutto 1 febbraio 2014 Ma prima.un po di. Riscaldamento intellettuale... Cosa sono.. Le gemme? Sono organi vegetativi che rappresentano

Dettagli

SCOPRI CON NOI IL MAGREDO

SCOPRI CON NOI IL MAGREDO SCOPRI CON NOI IL MAGREDO DOVE SI TROVANO I magredi si trovano nell alta pianura pordenonese del Friuli. Sono situati tra i greti dei torrenti Cellina e Meduna, tra i piedi delle Prealpi e le risorgive.

Dettagli

L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia. Remedello

L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia. Remedello L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia Remedello - 24.05.2013 Il terreno agrario e la sua corretta gestione Le componenti del sistema terreno: Sabbia

Dettagli

Le Bandite di Scarlino - Aspetti forestali, le funzioni sociali e turistico-ricreative del patrimonio pubblico.

Le Bandite di Scarlino - Aspetti forestali, le funzioni sociali e turistico-ricreative del patrimonio pubblico. Le Bandite di Scarlino - Aspetti forestali, le funzioni sociali e turistico-ricreative del patrimonio pubblico. Le Bandite di Scarlino, grazie all ingresso nella gestione del Comune di Follonica, sono

Dettagli

RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire dalle

Dettagli

Volume II. Parlatorea. Rivista aperiodica del Laboratorio di Fitogeografia Dipartimento di Biologia vegetale dell Università di Firenze.

Volume II. Parlatorea. Rivista aperiodica del Laboratorio di Fitogeografia Dipartimento di Biologia vegetale dell Università di Firenze. Volume II Parlatorea Rivista aperiodica del Laboratorio di Fitogeografia Dipartimento di Biologia vegetale dell Università di Firenze Articoli ARRIGONI P.V., DI TOMMASO P.L. - La vegetazione del Monte

Dettagli

Coltivazione e difesa di olivo e vite con microrganismi EM, zeolitite micronizzata e oli essenziali

Coltivazione e difesa di olivo e vite con microrganismi EM, zeolitite micronizzata e oli essenziali Dott. Domenico Prisa Dottore in Biotecnologie Agro-Industriali Specializzazione in Biotecnologie Vegetali e Microbiche P.H.D. in Crop Science Production Libero professionista consulente/tecnico scientifico

Dettagli

La protezione delle drupacee

La protezione delle drupacee La protezione delle drupacee 31 Lepidotteri del susino Cydia funebrana del susino Cydia funebrana è un lepidottero tortricide che attacca il susino e occasionalmente altre drupacee. I danni provocati dal

Dettagli

LA VEGETAZIONE DEL MONTE PISANO

LA VEGETAZIONE DEL MONTE PISANO D.A.G.A. PROVINCIA DI PISA UNIVERSITÀ DI PISA ANDREA BERTACCHI, ALESSANDRA SANI, PAOLO EMILIO TOMEI LA VEGETAZIONE DEL MONTE PISANO Felici Editore Imp MontePisano 31-03-2005 10:49 Pagina 1 LA VEGETAZIONE

Dettagli

Schede descrittive. Ecologia e monitoraggio

Schede descrittive. Ecologia e monitoraggio Monitoraggio aree CONECOFOR Responsabile Gianfranco Fabbio Schede descrittive Ecologia e monitoraggio Abruzzo, Chieti, Rosello Abruzzo, L'Aquila, Collelongo, Selva Piana e Serra Lunga Calabria, Reggio

Dettagli

STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA

STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA 1. Premessa Nel rispetto del Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di LL.PP. si rende

Dettagli

Supplemento alla rivista trimestrale Sicilia Foreste

Supplemento alla rivista trimestrale Sicilia Foreste 26 Supplemento alla rivista trimestrale Sicilia Foreste Direttore Resp. e Red. Dott. A. Gatto Registrazione Tribunale di Palermo n. 27/1993 Realizzazione editoriale Dipartimento Azienda Regionale Foreste

Dettagli

PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE

PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE REGIONE AUTONOMA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE PIANO FORESTALE AMBIENTALE REGIONALE ALL. II. DESCRIZIONE DELLE SERIE DI VEGETAZIONE gennaio 2007 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE

Dettagli