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2 E stata costituita con l acquisizione da parte di Sumitomo Company Ltd., della divisione Agricoltura della Abbott Laboratories, con annessi stabilimenti di ricerca. Fitoregolatori Insetticidi biologici Agricoltura Insetticidi biologici Selvicoltura Insetticidi biologici Igiene Pubblica

3 L approccio integrato è la strategia più efficace per il controllo delle zanzare RIDUZIONE DEI FOCOLAI LOTTA LARVICIDA LOTTA ADULTICIDA

4 LOTTA LARVICIDA ECOSISTEMA Le larve delle zanzare sono: CONCENTRATE IMMOBILI ACCESSIBILI PER IL CONTROLLO

5 LOTTA ADULTICIDA Gli adulti si disperdono su una superficie molto più grande 16 ha 100 m² 200 m Larvicida Adulticida Superficie 100 m m 2

6 Il prodotto giusto per ogni habitat e specie Solamente prendendo in considerazione tutte queste variabili può essere individuata la soluzione migliore

7 Specie di zanzara Genere Problemi sanitari Caratteristiche Aedes Anopheles Culex Specie presenti in acque alluvionali: disturbo reazioni allergiche, Filariosi, Febbre della Rift Valley Specie presenti in contenitori artificiali e/o naturali: Dengue, Febbre gialla, Chikungunya Malaria Febbre del Nilo Occidentale, Febbre della Rift Valley, Filariosi, Encefalite Uova deposte su terreno delle aree soggette a periodici allagamenti. Uova deposte sulle pareti dei contenitori. Uova dotate di strutture galleggianti deposte sulla superficie dell acqua o ai bordi del suolo bagnato. Uova deposte in zattere direttamente sulla superficie dell acqua. Si adatta ad habitat con presenza di acqua inquinata.

8 Habitat Ecosistemi Aree di riproduzione Habitat con scarsa presenza di vegetazione Habitat con presenza di vegetazione Siti d acqua permanenti Aree alluvionali Contenitori di raccolta dell acqua bacini idrici naturali, pianure alluvionali, zone umide etc. risaie, aree paludose, canali, boschi etc. paludi, laghetti, stagni, etc. zone soggette, a inondazioni per brevi periodi durante l anno. serbatoi di raccolta acqua, secchi, depositi di pneumatici.

9 Metodo di applicazione Dimensione dell area Habitat aperti con scarsa presenza di vegetazione Formulazioni: liquide e microgranulari Habitat aperti presenza di vegetazione Formulazioni: granulari Piccola Pompa a mano o spalleggiata, atomizzatore spalleggiato Atomizzatore spalleggiato con kit per granuli Media Grande Atomizzatore autotrasportato Mezzi aerei (controllo GPS) con ugelli configurati per ridurre le gocce di piccole dimensioni (< 150 µm) Spandiconcime, lancia a pressione Mezzi aerei (controllo GPS) equipaggiati per la dispersione dei granuli con rotore ad ala fissa o montata

10 Larvicidi VBC registrati in Italia Prodotto Principio attivo Target Bacillus thuringiensis subsp. Israelensis ceppo AM UTI/mg Bacillus thuringiensis subsp. Israelensis ceppo SA3A UTI/mg Bacillus thuringiensis subsp. israelensis ceppo AM UTI/mg Bacillus thuringiensis subsp. israelensis ceppo AM UTI/mg Bacillus thuringiensis subsp. israelensis ceppo AM65-52 Bacillus sphaericus ceppo ABTS Bsph UTI/mg Bacillus thuringiensis subsp. israelensis ceppo AM UTI/mg Culicidi Simulidi Culicidi Simulidi Culicidi Culicidi Culicidi Culicidi

11 Formulazioni disponibili Formulazione Caratteristiche Area d impiego SOSPENSIONE ACQUOSA GRANULI IDRODISPERSIBILI GRANULI Formulazione liquida pronta all uso previa opportuna diluizione Stabilità nelle condizioni di immagazzinamento, sospensione eccellente facile da miscelare, può essere applicato direttamente in contenitori di raccolta dell acqua Penetra nella vegetazione Habitat con scarsa presenza di vegetazione Habitat con scarsa presenza di vegetazione, contenitori di raccolta naturali e/o artificiali Habitat con presenza di vegetazione TAVOLETTE Facile impiego, pronta all uso Contenitori di raccolta artificiali e/o naturali

12 Composizione: Bacillus thuringiensis subsp. israelensis ceppo AM65-52 g. 4,7 Bacillus sphaericus ceppo ABTS1743 g. 2,9 Coformulanti q.b. a g. 100 Formulazione: Granuli (G) Classificazione: MANIPOLARE CON PRUDENZA Confezione: Sacco 40 lb (18,14 Kg) Registrazione: n del 10 giugno 2013

13 Bacillus thuringiensis (Berliner) subsp. israelensis (de Barjac) Classificazione scientifica Dominio Prokariota Regno Bacteria Phylum Firmicutes Classe Bacilli Ordine Bacillales Famiglia Bacillaceae Genere Bacillus Specie thuringiensis Sottospecie israelensis Prof. Yoel Margalit

14 Bacillus thuringiensis (Berliner) subsp. israelensis (de Barjac) Batterio in fase di sporulazione e produzione dell inclusione cristallina. A seguito della citolisi la spora (s) e il cristallo (c) saranno rilasciati nell ambiente. L azione larvicida del Bti è esercitata dalle proteine che compongono le diverse parti del cristallo (visibili per le diverse tonalità di grigio)

15 Bacillus sphaericus (Neide) Classificazione scientifica Dominio Prokariota Regno Bacteria Phylum Firmicutes Classe Bacilli Ordine Bacillales Famiglia Bacillaceae Genere Bacillus Specie sphaericus

16 Bacillus thuringiensis: Il processo fermentativo Acqua Inoculazione in beuta Centrifuga Fermentatore da seme Essiccatore Fermentatore di produzione Controllo di qualità Biomassa secca

17 Bti - Bsph: Biosaggi Potenza del campione (UTI/mg) = CL 50 Standard di riferimento x Potenza Standard di riferimento CL 50 del campione Bacillus thuringiensis subsp. israelensis (UTI/mg) Bacillus sphaericus (Bsph UTI/mg) Aedes aegypti Culex quiquefasciatus

18 Bti - Bsph: Meccanismo di azione Spora Cristallo (a) (b) (d) (c) (a) Ingestione delle spore e dei cristalli da parte delle larve (b) Le proteine, che compongono il cristallo, vengono solubilizzate e attivate da proteasi (serina) nell intestino medio delle larve. (c) Tossine attive si legano ai recettori specifici presenti sulla membrana delle cellule intestinali (d) Danno alle cellule intestinali

19 Bti - Bsph: Meccanismo di azione (a) (b) Bacillus thuringiensis subsp. israelensis Cry IVA (125-8 kda) (c) Cry11Aa CryIVB (70 kda) (134-5 kda) (e) (d) Cyt1Aa (28 kda) Bacillus shaericus BinA BinB (42 kda) (51 kda)

20 SVILUPPARE VALORE ATTRAVERSO FORMULAZIONE Singoli Cristalli proteici (Bti) Singole particelle di polvere tecnica di VectoBac G 1 granulo di VectoBac WG

21 Combinazione tra Bti ceppo AM65-52 e Bsph ceppo ABTS-1743 Brevetto EU n Entrambe le tossine sono presenti in uno specifico rapporto all interno di ogni singola micro particella. Questa tecnologia offre ai professionisti la possibilità di sfruttare i punti di forza dei singoli principi attivi, riducendo significativamente i limiti che ognuno di essi possiede.

22 Formulazione Granuli di tutoli di mais per uso alimentare (US EPA - lista 4) ingredienti inerti. Ideale per essere utilizzata una grande varietà di habitat anche in presenza di vegetazione - approvazione per l'applicazione in colture biologiche e in habitat sensibili.

23 Formulazione Dose (Kg/ha) Copertura numero di granuli/m granuli = 1 grammo Densità: 480 Kg/m 3

24 Principali tipologie di caditoie stradali Caditoia stradale griglia combinata (bocca di lupo) Caditoia stradale griglia continua

25 Sistemi di applicazione: caditoie stradali

26 Sistemi di applicazione: caditoie stradali

27 Sistemi di applicazione: aree di medie dimensioni Stihl SR450 Maruyama MD155DX

28 Sistemi di applicazione: aree di medie - grandi dimensioni

29 Dose di impiego 5-20 Kg/ha acque correnti (fossi e canali), lagune, stagni, acque di marea e paludi salmastre, bacini artificiali e naturali, acque di risaia, acque reflue, acquitrini e pozzanghere del sottobosco o da neve disciolta o travasi temporanei (inondazioni, irrigazioni), fosse settiche Kg/ha in caso di presenza prevalente di larve di Aedes o Ochlerotatus al 4 stadio o quando si manifesta una forte densità di larve ad uno stadio più avanzato o nel caso in cui l esperienza e le condizioni climatiche locali lo richiedano, per un effetto residuale più duraturo, effettuare un trattamento a dosi più elevate Kg/ha (0,2-0,8 Kg/100 m 2 ) per il controllo delle larve di zanzare nei depositi di smaltimento/riciclaggio degli pneumatici 10 g per 5 m 2 di superficie per il trattamento delle caditoie stradali

30 Rapidità d azione Caratteristiche Efficace contro tutte le specie di zanzare Azione specifica e residuale contro le larve di zanzare Può essere impiegato in presenza di acque pulite e/o inquinate Formulazione stabile (self life 2 anni anche in condizioni di T >24 C) Benefici Favorevole profilo tossicologico e ambientale: Bti/Bsph è sicuro per gli organismi acquatici e l ambiente, nessun impatto sugli organismi non target che includono anche i predatori di zanzare Formulazione granulare: ridotte possibilità di deriva Gestione della resistenza

31 Risultati prove sperimentali

32 ANNO 2009: Centro Agricoltura Ambiente (Dr. R. Bellini) Località: Marano di Castenaso (BO) Schema sperimentale: 10 tombini (controllo) - 30 tombini (trattato) A1 (12 Giugno- 31 Luglio): dinamica stadi pre-immaginali Cx. pipiens + Ae. albopictus

33 ANNO 2009: Centro Agricoltura Ambiente (Dr. R. Bellini) Località: Marano di Castenaso (BO) Schema sperimentale: 10 tombini (controllo) - 30 tombini (trattato) A2 (31 Luglio - 4 Settembre): dinamica stadi pre-immaginali Cx. pipiens + Ae. albopictus

34 ANNO 2009: Centro Agricoltura Ambiente (Dr. R. Bellini) Località: Marano di Castenaso (BO) Schema sperimentale: 10 tombini (controllo) - 30 tombini (trattato) % riduzione densità (L 3 -L 4 e Pupe) di Culex pipiens + Aedes albopictus (Mulla et al., 1971) Culex pipiens Aedes albopictus

35 ANNO 2009: Centro Agricoltura Ambiente (Dr. R. Bellini) Località: Marano di Castenaso (BO) Schema sperimentale: 10 tombini (controllo) - 30 tombini (trattato) % riduzione densità (L 3 -L 4 e Pupe) di Culex pipiens (trasformazione angolare BLOCK ANOVA)

36 ANNO 2009: IPLA (Dr. A. Mosca); Anthemis Studio Associato (Dr.ssa M. Vietti Niclot) Località: Lenì (TO) Schema sperimentale: 20 tombini (controllo) - 20 tombini (trattato) % riduzione densità (L 3 -L 4 e Pupe) di Culex pipiens + Aedes albopictus (Mulla et al., 1971)

37 ANNO 2009: IPLA (Dr. A. Mosca); Anthemis Studio Associato (Dr.ssa M. Vietti Niclot) Località: Lenì (TO) Schema sperimentale: 20 tombini (controllo) - 20 tombini (trattato) Relazione tra precipitazioni e % di efficacia mm di Pioggia % riduzione

38 ANNO 2009: IPLA (Dr. A. Mosca); Anthemis Studio Associato (Dr.ssa M. Vietti Niclot) Località: Lenì (TO) Schema sperimentale: 20 tombini (controllo) - 20 tombini (trattato) Numero di Pupe/100 larve (L3-L4) Controllo VectoMax

39 ANNO 2012: (Dr.ssa P. Sacchetti; Prof. A. Belcari) Località: Firenze Schema sperimentale: 12 tombini (controllo) - 26 tombini (trattato) Culex pipiens: numero medio di larve (L3-L4) Culex pipiens: numero medio di Pupe Controllo VectoMax Controllo VectoMax

40 ANNO 2012: (Dr.ssa P. Sacchetti; Prof. A. Belcari) Località: Firenze Schema sperimentale: 12 tombini (controllo) - 26 tombini (trattato) % riduzione densità (L 3 -L 4 e Pupe) di Culex pipiens + Aedes albopictus

41 ANNO 2012: Entostudio (Dr. A. Drago) Località: Padova Schema sperimentale: ESTERNO - 6 tombini (controllo) - 12 tombini (trattato) Culex pipiens: numero medio di larve (L3-L4) Aedes albopictus: numero medio di larve (L3-L4) Controllo VectoMax

42 ANNO 2012: Entostudio (Dr. A. Drago) Località: Padova Schema sperimentale: INTERNO - 6 tombini (controllo) - 12 tombini (trattato) Culex pipiens: numero medio di larve (L3-L4) Aedes albopictus: numero medio di larve (L3-L4) Controllo VectoMax

43 ANNO 2013: Adalia SAS (Dr. G. Rota Martir) Località: Bergamo Schema sperimentale: 10 tombini (controllo) - 20 tombini (trattato) 28 Agosto - 26 Ottobre: dinamica stadi pre-immaginali Cx. pipiens + Ae. albopictus

44 ANNO 2013: Adalia SAS (Dr. G. Rota Martir) Località: Bergamo Schema sperimentale: 10 tombini (controllo) - 20 tombini (trattato) % riduzione densità (L 3 -L 4 e Pupe) di Culex pipiens + Aedes albopictus

45 Grazie per l attenzione Roberto Barbolini Product Manager VBC Biorational products Via Caldera, Milano Tel: Mobile: roberto.barbolini@sumitomo-chem.it

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