Come difendersi dalle zanzare

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1 Istituto Comprensivo Massarosa 2 Percorsi per capire Laboratori del Sapere Scientifico Come difendersi dalle zanzare Paolo Ercolini Biologo Piano di Conca, 18 novembre 2013 Fonti internet rilevate dal docente 1

2 Anatomia esterna di una zanzara (culicina) spiracolo anteriore pleuriti femore scutello tibia ala antenne tergite palpi 1 sternite zampe posteriori cerci tromba zampe anteriori zampe centrali articoli dei tarsi P.E. 2

3 Ciclo biologico di una zanzara Zattera (uova) pupa larve P.E. 3

4 Anatomia esterna di una larva di zanzara (culicina) antenna occhio placca epicraniale setola antennaria setole frontali regione clipeale torace tergiti addominali pettini dell VIII segmento spazzola sifone respiratorio P.E. 4

5 Estremità posteriore della larva di Culex hortensis (culicina) sifone respiratorio dente del pettine dell VIII segmento P.E. 5

6 Principali caratteri distintivi dei ditteri Culicidi Anofeline Altri culicidi Uova singole galleggianti Uova raccolte in astucci galleggianti Palpi lunghi quanto la proboscide Palpi più corti rispetto alla proboscide Stadio larvale sifone molto ridotto Stadio larvale sifone bene evidente Postura adulto con inclinazione di circa 45 Postura adulto con inclinazione parallela al suolo 6

7 Anofeline - complesso Maculipennis An. maculipennis An. melanoon An. labranchiae An. sacharovi An. messae An. subalpinus An. atroparvus 7

8 Maculipennis Alcuni tipi di uova di anofeline - complesso Maculipennis Uovo con due bande trasversalmente su fondo grigio chiaro e situate all estremità dei galleggianti. Talvolta con vago disegno a forme di X al centro tra i galleggianti. Poli neri. Galleggianti grandi occupanti più del 40% della lunghezza dell uovo, con circa 23 coste. Membrana intercostale rugosa con reticolazione secondaria tra le strisce trasversali. Melanoon Uovo uniformemente nero. Galleggianti abbastanza grandi occupanti circa il 35% della lunghezza dell uovo, con circa 18 coste. Membrana intercostale liscia. Sacharovi Uovo uniformemente grigio chiaro senza disegni. Galleggianti assenti (nell estate) e rudimentali (primavera e autunno). Quando presenti, occupano meno del 20% della lunghezza dell uovo e la membrana intercostale è rugosa. Assenti in estate 8

9 Siti di particolare interesse per il rinvenimento delle larve Abbeveratoi, polle e risorgive, bottacci, lavatoi in disuso Bidoni, copertoni, sottovasi Vasi e contenitori da controllare dopo le piogge estive Ambienti stagnanti dove è estremamente ridotto il livello idrico Tronchi cavi degli alberi (lecci, querce, platani e via dicendo) 9

10 ambienti stagnanti con scarsa diversità biologica bidoni Alcuni habitat dei culicidi Bottacci, lavatoi copertoni cavità dei tronchi d albero P.E. 10

11 Siti di riproduzione e di possibili focolai delle zanzare Fonte: DR. ALESSANDRO CHIATANTE - AZIENDA USL DI PIACENZA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA AREA SANITA PUBBLICA VETERINARIA SETTORE CONTROLLO INFESTANTI 11

12 Specie più comuni Aedes spp. Anopheles spp. Coquillettidia richiardii Culex spp. Culiseta spp. Uranotaenia unguiculata. 12

13 Sistemi di controllo dei Ditteri Culicidi Lotta di tipo chimico, specifica per gli stadi larvali Lotta fisica con la rimozione di elementi indispensabili alla sopravvivenza delle larve di zanzara Lotta adulticida con rimedi chimici, nebulizzatori. Costosa e poco efficace Lotta mirata con competitori naturali, esempio pesci ciprinidi come gambusie, tinche, carpe o noni, ma anche con i chirotteri (pipistrelli) Intervento di tipo biologico e naturale 13

14 Interventi e accorgimenti 1. Valutare con attenzione il tipo di ambiente che si ha attorno 2. Condurre sopralluoghi prima di qualsiasi intervento 3. Conoscere le abitudini delle specie moleste 4. Valutare il grado di aggressività delle zanzare 5. Lavorare con specie competitrici autoctone 14

15 Aedes rusticus Nel periodo autunnale tra ottobre e novembre depone le uova in ambienti umidi Con le prime piogge di primavera e acquazzoni estivi si ha la schiusa delle uova e l inizio della vita larvale La morte delle uova o altre migliaia di larve, saranno fonte di cibo per le larve che diverranno pupe e infine adulti Luoghi di rinvenimento dei focolai: piscine, fonti di acqua, acquitrini ai margini dei boschi a latifoglie (lame), cespugli o alberi 15

16 Ciclo biologico della Zanzara tigre (Aedes albopictus) Le uova anche se deposte in asciutto, si schiudono solo se sono bagnate Fonte: DR. ALESSANDRO CHIATANTE - AZIENDA USL DI PIACENZA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA AREA SANITA 16 PUBBLICA VETERINARIA SETTORE CONTROLLO INFESTANTI

17 Ciclo biologico della Zanzara tigre (Aedes albopictus) Le larve si svilupperanno e in pochi giorni o ore si trasformeranno in pupe Fonte: DR. ALESSANDRO CHIATANTE - AZIENDA USL DI PIACENZA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA AREA SANITA 17 PUBBLICA VETERINARIA SETTORE CONTROLLO INFESTANTI

18 Ciclo biologico della Zanzara tigre (Aedes albopictus) Dalle pupe il passaggio successivo sarà quello dell adulto Fonte: DR. ALESSANDRO CHIATANTE - AZIENDA USL DI PIACENZA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA AREA SANITA 18 PUBBLICA VETERINARIA SETTORE CONTROLLO INFESTANTI

19 Alcune malattie trasmesse nel mondo dalle zanzare Vettore Malattia Agente eziologico Diffusione Serbatoio Culex tarsalis Encefalite equina occidentale Togaviridae (Alphavirus) Americhe Uccelli e roditori lagomorfi Aedes e Coquillettidia Encefalite equina Americhe Uccelli orientale Molte specie di zanzare Encefalomielite equina Americhe Roditori venezuelana Aedes aegypti e altre spp. Malattia da virus Africa Sud Est Primati Chikungunya Asiatico Culex e Aedes Febbre del Fiume di Ross Oceania Roditori Culex varie spp. Malattia da virus Asia, Africa, Europa, Uccelli Sindbis e altre Australia Aedes aegypti e Aedes Dengue e dengue emorr. Flaviviridae Tropici, Asia del Sud Scimmie albopictus (Flavivirus) e Caraibi Aedes aegypti e altre spp. Febbre gialla Africa, America del Scimmie, marsupiali Sud e Centrale Culex Encefalite giapponese Asia, Isole del Uccelli, maiali Pacifico, Australia sett. Culex tarsalis e altre spp. Encefalite di St. Louis Americhe Diverse specie Culex annulirostris Encefalite della Murray Valey Australia e Nuova Guinea Diverse specie di uccelli Culex West Nile Africa, Europa, SE Uccelli, cavalli Asiatico, Nordamerica Aedes e Ochlerotatus Encefalite californiana Bunyaviridae USA Diverse specie (Bunyavirus) Aedes triseriatus Virus La Crosse USA Diverse specie Culex pipiens e Aedes mcintoshi Rift Valley fever Bunyaviridae (Phlebovirus) Africa Ovini e altri animali Fonte: 19

20 Dengue Malattia di origine essenzialmente tropicale con alcuni casi descritti anche da noi Inizio febbrile brusco, con dolori ossei, cefalea, talora esantemi cutanei Evoluzione della malattia in 5-7 giorni con strascico di una prolungata astenia Ne è causa un arbovirus del gruppo B e trasmesso da zanzare del genere Aedes nello specifico da Aedes albopictus (zanzara tigre) 20

21 Malaria Agente eziologico un emosporidio del genere Plasmodium In presenza di acque stagnanti e riscaldate si esprime la malattia con medie estive di temperatura di almeno 20 C Il vettore è la zanzara del genere Anopheles Malattia tipica delle regioni tropicali e subtropicali; i pochi casi oggi segnalati in Italia sono d importazione Sintomi: improvviso brivido violento accompagnato da un senso di freddo aumento della temperatura corporea, con punte di C. dopo 4-8 ore di stato febbrile si hanno abbassamenti bruschi della temperatura Seguono altri accessi febbrili a distanza varia a seconda del tipo di malaria 21

22 In Romagna dopo il 2007 si è verificato un focolaio di virus CHIKUNGUNYA con più di 200 persone infettate Malattia tropicale che causa febbre alta, con valori di temperatura superiori ai 38,5 C e fortissimi dolori muscolari. Ricorda in questo la malaria. Il decorso è benigno ma può causare spossatezza e inabilità anche per oltre un mese 22

23 Fonte: DR. ALESSANDRO CHIATANTE - AZIENDA USL DI PIACENZA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA AREA SANITA 23 PUBBLICA VETERINARIA SETTORE CONTROLLO INFESTANTI