Integrazione scolastica degli alunni con disabilità

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1 1 Flavio Fogarolo MPI - USP di Vicenza Integrazione scolastica degli alunni con disabilità Liceo Martini - Schio 20 dicembre 2010 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

2 2 Dalle scuole speciali all'integrazione Scuole normali Scuole speciali Integrazione = Un unico sistema scolastico Flavio Fogarolo USP di Vicenza

3 3 Dalle scuole speciali all'integrazione Scuole normali Scuole speciali Scuola dell integrazione Flavio Fogarolo USP di Vicenza

4 4 La scuola dell integrazione non è una scuola normale che accetta anche gli alunni con disabilità È una scuola che ha tra le sue finalità istituzionali l educazione e l istruzione di tutti gli alunni Flavio Fogarolo USP di Vicenza

5 5 Diritto all educazione e all istruzione E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie. L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap Legge 104/1992 art. 12, 2 e 4 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

6 Provincia di Vicenza Alunni con disabilità /01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11

7 Provincia di Vicenza Alunni con disabilità nelle scuole superiori /01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11

8 Provincia di Vicenza Alunni con disabilità in totale e nelle scuole superiori /01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11

9 Provincia di Vicenza Percentuale di alunni con disabilità rispetto alla popolazione scolastica complessiva 3,00% 2,50% 2,00% 1,65% 1,73% 1,85% 1,87% 1,91% 2,09% 2,26% 2,36% 2,43% 2,49% 2,75% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% /10 10/11

10 Provincia di Vicenza Insegnanti di sostegno /10 10/11

11 Provincia di Vicenza Insegnanti di sostegno nelle scuole superiori /10 10/11

12 Provincia di Vicenza Insegnanti di sostegno in totale e nelle scuole superiori /10 10/11

13 Provincia di Vicenza Rapporto alunni / insegnanti di sostegno 2,50 2,40 2,30 2,30 2,38 2,43 2,40 2,27 2,35 2,26 2,37 2,45 2,20 2,10 2,11 2,15 2,00 1,90 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11

14 14 Provincia di Vicenza Alunni certificati con disabilità visiva /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

15 15 Provincia di Vicenza Alunni certificati con disabilità uditiva /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

16 16 Provincia di Vicenza Alunni certificati con sindrome di Down /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

17 17 Provincia di Vicenza Alunni certificati con diagnosi di autismo /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

18 18 Provincia di Vicenza Alunni certificati per dislessia o altri DSA /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

19 19 Provincia di Vicenza Alunni certificati per problemi comportamentali o relazionali /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

20 20 Provincia di Vicenza Alunni certificati nella varie classi. A.S. 2010/ prima seconda terza quarta quinta prima seconda terza prima seconda terza quarta quinta Flavio Fogarolo USP di Vicenza

21 21 Provincia di Vicenza Percentuale di alunni stranieri certificati rispetto al totale degli alunni certificati. A.S. 2010/11 seconda 100% ,40% terza ,60% 90% quarta ,90% 80% quinta ,70% Totale 70% sec ,30% 60% Ripartizione 50% per classe e ordine di scuola Infanzia 40% ,00% 73,00% Pimaria 30% ,80% 75,20% Sec. 1 gr ,70% 73,30% 20% Sec. 2 gr. 28,2% ,30% 26,6% 82,70% 10% 25,8% Totale ,50% 75,50% 21,5% 0% 25,5% Infanzia Pimaria Sec. 1 gr. Sec. 2 gr. Totale Flavio Fogarolo USP di Vicenza

22 22 La progettazione condivisa Famiglia ASL ed Enti Locali Servizi psico-socio-sanitari: Psicologo Neuropsichiatra Infantile Assistente Sociale Operatore di Assistenza Addetto alla comunicazione Terapisti di riabilitazione: Logopedista Fisioterapista Alunno con disabilità Scuola Dirigente scolastico Eventuale docente referente Insegnanti di classe Insegnante di sostegno Collaboratori scolastici Gruppo H di Istituto Territorio Servizi culturali, ricreativi, sportivi Volontariato Flavio Fogarolo USP di Vicenza

23 23 La progettazione condivisa La Progettazione Condivisa si organizza su momenti e strumenti di programmazione già previsti e consolidati POF - Il Piano dell Offerta Formativa descrive gli interventi e i servizi che la scuola organizza per migliorare l integrazione e per offrire a tutti le stesse opportunità. PDF - Il Profilo Dinamico Funzionale è il documento che descrive la situazione di partenza e prevede le possibili evoluzioni fornendo una traccia per le progettazioni annuali. PEI - Il Piano Educativo Individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione Progetto di Vita - E' un modo condiviso di pianificare gli interventi per favorire un futuro adulto con la migliore qualità di vita possibile. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

24 24 L insegnante di sostegno L insegnante per le attività di sostegno è contitolare della classe opera per l integrazione dell alunno con disabilità nei modi, tempi e luoghi definiti nella progettazione condivisa Flavio Fogarolo USP di Vicenza

25 25 I documenti per progettare l integrazione PDF (Profilo Dinamico Funzionale) quando all inizio del percorso scolastico rinnovato ad ogni nuovo ciclo da chi Scuola e Servizi congiuntamente, con la collaborazione della Famiglia PEI (Piano Educativo Personalizzato) quando all inizio di ogni anno scolastico da chi Scuola e Servizi congiuntamente, con la collaborazione della Famiglia Flavio Fogarolo USP di Vicenza

26 26 Piano Educativo Individualizzato Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è il documento nel quale vengono descritti, per ciascun anno scolastico, gli interventi predisposti per ogni alunno con disabilità ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

27 27 Piano Educativo Individualizzato Il PEI è parte integrante della programmazione educativo-didattica di classe ed è redatto entro i primi due mesi di scuola e comunque non oltre il 30 novembre, dal gruppo docente e dai Servizi, con il contributo degli operatori dell'ulss o dell'amministrazione Provinciale, in collaborazione con la Famiglia. I servizi si impegnano a partecipare sempre ad almeno uno dei tre incontri (progettazione iniziale, verifica intermedia o finale) Flavio Fogarolo USP di Vicenza

28 28 Piano Educativo Individualizzato Esso contiene: finalità e obiettivi didattici e in particolare quelli educativi, di socializzazione e quelli di apprendimento riferiti alle diverse aree, perseguibili nell anno anche in relazione alla programmazione di classe itinerari di lavoro (le attività specifiche) i metodi, i materiali, i sussidi e tecnologie compensative con cui organizzare la proposta criteri e metodi di valutazione, comprese eventuali equipollenze nelle scuole secondarie di 2 gr. tempi e modalità di verifica del Piano stesso. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

29 29 Valutazione Riferimenti Legge OM n DPR (Regolamento valutazione) Circolare/Ordinanza annuale Punti principali: La valutazione è un "diritto" Tutti gli insegnanti sono coinvolti nella valutazione degli alunni con disabilità Gli alunni con disabilità vanno sempre valutati in riferimento al loro PEI Flavio Fogarolo USP di Vicenza

30 30 La valutazione degli alunni con disabilità Nel primo ciclo di istruzione (primaria e secondaria di 1 grado) la programmazione Nel secondo ciclo di istruzione (secondaria di 2 grado) la programmazione può essere: è sempre valida per la promozione alla classe successiva, anche quando è completamente differenziata. Curriculare, o comunque globalmente riconducibile alla programmazione del corso di studi. Si segue un normale percorso di studi Differenziata: consente la frequenza alla classe successiva. Al termine del percorso viene rilasciato un attestato delle competenze. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

31 31 Valutazione DPR 122/2009 art La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato ed è espressa con voto in decimi. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

32 32 Valutazione DPR 122/2009 art. 9 2 Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale (INVALSI), corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

33 33 Valutazione DPR 122/2009 art. 9 2 Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

34 34 Valutazione DPR 122/2009 art Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonchè di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

35 35 Valutazione DPR 122/2009 art Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

36 36 Valutazione DPR 122/2009 art. 9 4 Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

37 37 Valutazione Per le scuole secondarie di 2 grado il PEI può essere: normale su obiettivi minimi ma globalmente riconducibili ai programmi differenziato. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

38 38 Valutazione La valutazione del PEI, e conseguente decisione sulla validità del percorso scolastico, spetta al solo Consiglio di Classe ed è sempre globale. Va presa all inizio dell anno scolastico, subito dopo la definizione del PEI stesso. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

39 39 Alunni con programmazione curriculare, su obiettivi minimi e differenziata (solo dal secondo anno in poi). Percentuale di alunni disabili che stanno conseguendo un titolo di studio valido Pienamente curricolare Su obiettivi minimi Differenziata ulss % ulss % ulss % ulss % provincia % Flavio Fogarolo USP di Vicenza

40 40 Valutazione La programmazione differenziata: - deve essere comunicata alla famiglia, che può opporsi; - vale il silenzio-assenso; - se la famiglia si oppone, l alunno segue comunque il suo PEI ma viene valutato con gli stessi criteri della classe. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

41 41 Valutazione La programmazione differenziata: - consente di frequentare la classe successiva, ma non equivale ad una effettiva promozione; -non dà titoli di studio con valore legale (notazione sul diploma o attestato, nessuna indicazione all'albo) L alunno con programmazione differenziata non può essere respinto: se non raggiunge i suoi obiettivi, il C.d.C. deve ridurli. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

42 42 Valutazione L informazione che è stata seguita una programmazione differenziata va riportata sulla pagella. (valutazione effettuata in base al proprio Piano Educativo Personalizzato). Nessuna nota particolare va mai messa sui tabelloni esposti al pubblico. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

43 43 Valutazione Negli anni successivi: l alunno prosegue automaticamente con la programmazione differenziata (la comunicazione alla famiglia non è più necessaria, anche perché non può più opporsi) se ne ravvede l opportunità, il Consiglio di Classe può deliberare anche in anni successivi il rientro dalla programmazione differenziata, anche attraverso un eventuale ripetenza. Non sono richiesti esami integrativi. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

44 44 Valutazione Esami: per tutti gli alunni con disabilità, con PEI curricolare o differenziato, sono previsti se necessario: tempi maggiori per le prove scritte strumenti tecnici di supporto assistente all autonomia o comunicazione Inoltre, per gli alunni con PEI curricolare o per obiettivi minimi: prove equipollenti Flavio Fogarolo USP di Vicenza

45 45 Valutazione Prove equipollenti in sede d esame possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell'esame (dall OM esami di Stato) Flavio Fogarolo USP di Vicenza

46 46 Valutazione Prove equipollenti (in generale) In generale (quindi anche non in situazione di esame) le prove equipollenti sono prove diverse che consentono di verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi della classe. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

47 47 Valutazione Prove equipollenti: Possono essere diverse rispetto a: Modalità di espressione-comunicazione: scritto, orale, grafico Modalità di somministrazione: domande chiuse/ aperte, a scelta multipla ecc. Contenuti Tempi: non solo durata, ma anche frequenza delle verifiche o interrogazioni e loro programmazione; Quantità: numero di esercizi, di domande ecc. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

48 48 Valutazione Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e alunni con disabilità La valutazione si effettua sempre sul PEI. Se il PEI è curriculare o su obiettivi minimi, il superamento dell esame comporta il rilascio di un regolare diploma (con nessuna menzione del sostegno ricevuto) Se il PEI è differenziato viene comunque attribuito un punteggio in centesimi ma viene rilasciato un attestato delle competenze Flavio Fogarolo USP di Vicenza

49 49 Valutazione Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e alunni con disabilità Su indicazione del Consiglio di Classe, l insegnante di sostegno può partecipare all esame con un ruolo di assistente all autonomia o alla comunicazione. Non fa parte della Commissione. Il C.d.C può anche decidere, d accordo con gli interessati, di incaricare altri a svolgere il ruolo di assistente all esame (ad esempio l operatore ULSS o della provincia). Flavio Fogarolo USP di Vicenza

50 50 Valutazione Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e alunni con disabilità L attestato delle competenze contiene la descrizione dettagliata di cosa l alunno sa fare al termine del percorso di istruzione, indicando anche, quando opportuno, i contesti e le condizioni necessarie. Usare l apposito modello ministeriale Sa... se... Flavio Fogarolo USP di Vicenza

51 51 Valutazione Gli alunni con disabilità possono ripetere fino a tre volte la stessa classe. Possono rimanere della scuola secondaria di 1 grado fino al 18 anno. Flavio Fogarolo USP di Vicenza

52 52 Dislessia e altri Disturbi Specifici di Apprendimento Flavio Fogarolo USP di Vicenza

53 53 Provincia di Vicenza Alunni certificati per dislessia o altri DSA /02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 Flavio Fogarolo USP di Vicenza

54 54 Alunni con diagnosi DSA non certificati Alunni certificati L. 104 con diagnosi DSA Totale DSA percentuale certificati rispetto al totale dei DSA ulss % ulss % ulss % ulss % provincia % Solo primarie e secondarie di 1 grado Dati relativi a circa il 90% delle scuole Flavio Fogarolo USP di Vicenza

55 55 Totale alunni con DSA (diagnosi e certificazione) Popolazione scolastica complessiva percentuale alunni DSA ulss ,0% ulss ,5% ulss ,0% ulss ,3% provincia ,9% Solo primarie e secondarie di 1 grado Dati relativi a circa il 90% delle scuole Flavio Fogarolo USP di Vicenza

56 56 Normativa Scolastica e DSA La dislessia può essere Certificata formalmente come disabilità Diagnosticata da uno specialista Tutele previste dalla L.104/92, compreso insegnante di sostegno Personalizzazione degli interventi: strum. compensativi misure dispensative Flavio Fogarolo UST di Vicenza

57 57 Normativa Scolastica e DSA La dislessia può essere Certificata formalmente come disabilità Diagnosticata da uno specialista Tutele previste dalla L.104/92, compreso insegnante di sostegno Personalizzazione degli interventi: strum. compensativi misure dispensative Flavio Fogarolo UST di Vicenza

58 58 Norme da considerare DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche NOTA Moioli MIUR Direzione Studente n 4099 del 05 ottobre 2004 iniziative relative alla dislessia DPR 122/2009 art. 10 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

59 59 DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche NOTA Moioli MIUR Direzione Studente n 4099 del 05 ottobre 2004 iniziative relative alla dislessia DPR 122/2009 art. 10 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

60 60 Flavio Fogarolo UST di Vicenza

61 61 Flavio Fogarolo UST di Vicenza

62 62 Flavio Fogarolo UST di Vicenza

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64 64 Flavio Fogarolo UST di Vicenza

65 65 DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche NOTA Moioli MIUR Direzione Studente n 4099 del 05 ottobre 2004 iniziative relative alla dislessia DPR 122/2009 art. 10 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

66 66 Decreto sulla valutazione DPR 122/2009 art Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; Flavio Fogarolo UST di Vicenza

67 67 Decreto sulla valutazione DPR 122/2009 art. 10 a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

68 68 Decreto sulla valutazione DPR 122/2009 art Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

69 69 La Repubblica del Dislessia, bocciatura annullata. "Il ragazzo andava seguito" LECCE. Il Tar di Lecce ha annullato la bocciatura di uno studente dislessico su ricorso di Cittadinanzattiva. «Un importante tassello si aggiunge alle norme già in vigore per garantire il diritto allo studio delle persone affette da dislessia», commenta l associazione, che, in una nota, spiega: «Il 9 settembre il Tar di Lecce, con l ordinanza 709/2010, ha deciso l annullamento della bocciatura di uno studente della prima classe della scuola media, stabilendo così la sua ammissione al secondo anno». Flavio Fogarolo UST di Vicenza

70 70 Italia Oggi del Dislessia, la bocciatura va motivata Il Tar del Lazio condanna una scuola: nel giudizio dimenticava della malattia dello studente. Lo scrutinio deve valorizzare gli orali rispetto agli scritti ROMA. Il giudizio di non ammissione alla classe successiva deve tenere conto della particolare situazione in cui versa l'alunno dislessico. Altrimenti la bocciatura non è valida e il consiglio di classe deve ripetere lo scrutinio attenendosi strettamente alle indicazioni del giudice. E' questo il principio affermato dal Tar del Lazio con una sentenza depositata il 27 maggio scorso (31203). Il provvedimento, di cui si è avuta notizia solo in questi giorni, contiene un'ampia disamina delle disposizioni ministeriali che regolano la valutazione degli alunni affetti da dislessia. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

71 71 Corriere del Trentino del Dislessico bocciato, la famiglia fa ricorso BOLZANO. «Respinto». A fine anno scolastico, un alunno della seconda classe della scuola media Rainerum ha visto accanto al suo nome il giudizio negativo, che lo costringe a ripetere l'anno. Un'esperienza in fondo comune a molti altri ragazzini, se non fosse che l'alunno in questione è affetto da dislessia e, secondo i suoi genitori, il consiglio di classe non avrebbe tenuto in considerazione questo suo disturbo dell'apprendimento. I genitori hanno così presentato un ricorso al Tar di Bolzano, chiedendo l'annullamento della scheda di valutazione dello scorso giugno. L'udienza è stata fissata per oggi: i giudici dovranno decidere in merito alla richiesta di sospensiva... Flavio Fogarolo UST di Vicenza

72 72 Il Secolo XIX del Scuola, i giudici bocciano il Giorgi La sentenza del tar dà ragione a uno studente ingiustamente respinto. Dislessico, costretto a ripetere l'anno. Ma l'istituto non gli aveva garantito un prof di sostegno GENOVA. Bocciato, nonostante le difficoltà causate dalla dislessia, ma soprattutto nonostante l'impegno e i risultati ottenuti. Bocciato, perché mancava l'insegnante di sostegno e quando è arrivato è stato al suo fianco per periodi alterni. Adesso però il Tribunale amministrativo della Liguria gli ha dato ragione, annullando la bocciatura dello studente dell'istituto tecnico industriale Gastaldi. Ma non solo. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

73 73 La Repubblica del Dislessica bocciata, maturità da rifare Il Tar riammette una studentessa: "Dovevano garantirle una prova differenziata" GENOVA. I professori del liceo classico Bernini dovranno far rifare l'esame di maturità, mettendo a disposizione di una studentessa dislessica gli strumenti "compensativi" e "dispensativi", in modo che possa sostenere le prove, adattandole alle sue capacità di apprendimento, di scrittura e di espressione. La sentenza del Tar-Liguria è arrivata ieri, dopo 6 mesi dalla bocciatura della ragazza, avvenuta nel giugno scorso. Al Tribunale Amministrativo Regionale si sono rivolti i genitori, sostenuti dall'avvocato Raffaella Rubino. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

74 74 DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche NOTA Moioli MIUR Direzione Studente n 4099 del 05 ottobre 2004 iniziative relative alla dislessia DPR 122/2009 art. 10 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

75 75 Nuova legge sui DSA Legge 170/2010 Riconosce forme di tutela finora previste solo da ordinanze e circolari ministeriali. Sostanziali novità: - diagnosi valida solo se rilasciata da strutture pubbliche; - la scuola deve organizzare sistemi di diagnosi o rilevazione precoce e sistematica - è rafforzato il diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica - gli interventi vanno monitorati - possibilità di esonero nelle lingue straniere - piano di formazione Flavio Fogarolo UST di Vicenza

76 76 Legge 170/2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (GU n. 244 del ). Flavio Fogarolo UST di Vicenza

77 77 Legge 170/2010 Art. 1 - Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati "DSA", che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

78 78 Legge 170/2010 Art. 1 - Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidita' della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. 6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. 7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

79 79 Legge 170/2010 Art. 2 - Finalita' La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; Flavio Fogarolo UST di Vicenza

80 80 Legge 170/2010 Art. 2 - Finalita' (segue) e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

81 81 Legge 170/2010 Art. 3 - Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

82 82 Legge 170/2010 Art. 3 - Diagnosi (segue) 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

83 83 Legge 170/2010 Art. 4 - Formazione nella scuola 1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, è assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. 2. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e ( ) Flavio Fogarolo UST di Vicenza

84 84 Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

85 85 Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto (segue) 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; Flavio Fogarolo UST di Vicenza

86 86 Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto (segue) [le istituzioni scolastiche garantiscono]: b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; Flavio Fogarolo UST di Vicenza

87 87 Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto (segue) [le istituzioni scolastiche garantiscono]: c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

88 88 Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto (segue) 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

89 89 Legge 170/2010 Art. 6 - Misure per i familiari 1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili. 2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

90 90 Legge 170/2010 Art. 7 - Disposizioni di attuazione 1... entro quattro mesi.. emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività di identificazione precoce 2... entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti, le misure educative e didattiche di supporto.. nonche' le forme di verifica e di valutazione. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

91 91 Legge 170/2010 Art. 7 - Disposizioni di attuazione (segue) 3. Con decreto del Ministro entro due mesi dalla data è istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca un Comitato tecnicoscientifico. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

92 92 Legge 170/2010 Art. 8 - Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome 1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale.. 2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

93 93 In attesa dei regolamenti attuativi Siamo in attesa dei regolamenti attuativi ma è pienamente in vigore il PDR 122 del 2009 (regolamento di valutazione). Flavio Fogarolo UST di Vicenza

94 94 In attesa dei regolamenti attuativi Per gli alunni DSA (diagnosi consegnata ufficialmente alla scuola), deve essere definito in modo formale: Quali strumenti e strategie compensative si usano; Quali misure dispensative vengono accordate; Come si tiene conto della specifica situazione nella valutazione. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

95 95 In attesa dei regolamenti attuativi Definire in modo formale significa registrarlo in documenti ufficiali (verbali di organi collegiali, registri ). La scuola può adottare modalità specifiche di programmazione per i DSA. L Associazione Italiana Dislessia (AID) sostiene il PDP - Piano Didattico Personalizzato che non è però obbligatorio perché i contenuti possono essere definiti anche in altro modo. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

96 96 DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche NOTA Moioli MIUR Direzione Studente n 4099 del 05 ottobre 2004 iniziative relative alla dislessia DPR 122/2009 art. 10 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

97 97 Una norma da non dimenticare: DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche Art Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

98 98 Una norma da non dimenticare: DPR 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 104/1992. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

99 99 Quindi: Tutti gli alunni hanno diritto alla personalizzazione degli interventi, in base ai propri bisogni, per raggiungere il successo formativo; Gli alunni con DSA hanno diritto ad una esplicita definizione di questi interventi. Flavio Fogarolo UST di Vicenza

100 100 Flavio Fogarolo Ufficio Scolastico Provinciale Interventi Educativi Flavio Fogarolo UST di Vicenza

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