Evoluzione delle strategie di difesa contro Lobesia: problemi e prospettive in Italia
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- Antonella Rosso
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1 Evoluzione delle strategie di difesa contro Lobesia: problemi e prospettive in Italia
2 CONTROLLO IN PUGLIA DELLA TIGNOLETTA (Lobesia botrana) Antonio Guario Regione Puglia Osservatorio Fitosanitario Regionale
3 EVOLUZIONE COMPORTAMENTALI DELLA LOBESIA BOTRANA EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI ALLEVAMENTO EVOLUZIONE NELLO SFARFALLAMENTO E DELLA CURVA DI VOLO EVOLUZIONE NELL IMPIEGO DI INSETTICIDI EVOLUZIONE NELL IMPIEGO DI MEZZI TECNICI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
4 Sistemi di allevamento TENDONE SPALLIERA
5 COPERTURA TOTALE PER L ANTICIPO DI PRODUZIONE
6 COPERTURA CON RETI ANTIGRANDINE
7 SFOGLIATURA ED ESPOSIZIONE DEI GRAPPOLI
8 COMPORTAMENTO AGROAMBIENTALE SISTEMA DI ALLEVAMENTO TENDONE PERGOLA SPALLIERA MAGGIORE PREDISPOZIONE AGLI ATTACCHI DIFFICOLTA NEL CONTROLLO ALBERELLO
9 COMPORTAMENTO AGROAMBIENTALE CULTIVAR VARIETA CON GRAPPOLI SERRATI DIFFICOLTA NEL CONTROLLO
10 COMPORTAMENTO AGROAMBIENTALE PRESENZA IN HABITAT DIFFERENTI DAL VIGNETO (a. Sciarretta, a. zinni, a. mazzocchetti, p. trematerra) OLIVETO Presenza diffusa di L. botrana tale da costituire una importante e continua fonte di infestazione
11 E INDISPENSABILE L IMPIEGO DI TRAPPOLE A FEROMONE
12 N. ADULTI COMPORTAMENTO BIOETOLOGICO IRREGOLARITA NEL RILEVARE I VOLI DEGLI ADULTI DISFORMITA NELLA DIFFUSIONE DELL INSETTO SUL TERRITORIO E SUI SINGOLI APPEZZAMENTI
13 N ADULTI PRESENZA DI UNA CURVA DI VOLO CHE NON EVIDENZIA UNA NETTA DIFFERENZA TRA LE GENERAZIONI CATTURE DI LOBESIA BOTRANA NOICATTARO RUTIGLIANO CATTURE DI LOBESIA BOTRANA NOICATTARO RUTIGLIANO I volo II volo III volo IV volo
14 catture di Lobesia Botrana - Mola di Bari (BA) II volo CIRCA 30 GIORNI
15 Possibile presenza di nuove avversità per mancato controllo con prodotti meno selettivi EVOLUZIONE NELLA DIFESA CONTRO LA TIGNOLETA Agrofarmaci con minore persistenza Impiego di agrofarmaci che richiedono precise regole di applicazione e tempi ben definiti da monitoraggio di campo Necessità di intervenire più volte sulle generazioni carpofaghe Grosse problematiche relative alla presenza dei residui nel prodotto finale
16 STRATEGIE DI INTERVENTO UN BUON CONTROLLO DELLA TIGNOLETTA SI OTTIENE ABBINANDO LA SCELTA DELLA SOSTANZA ATTIVA IL MOMENTO DI INTERVENTO LA DISTRIBUZIONE DELLA MISCELA
17 STRATEGIE DI CONTROLLO ADEGUARE LE STRATEGIE ALLA DISPONIBILITA DELLE S.A. NECESSITA DI POSIZIONARE LE DIVERSE SOSTANZE ATTIVE IN PERIODI DIFFERENTI IN FUNZIONE DI: meccanismo di azione persistenza d azione residualita
18 EVOLUZIONE DEI FITOFARMACI NELLA DIFESA DELLA TIGNOLETA Confusione sessuale Bacillus thuringiensis (var. kustaki e aizawai) Fenitrotion Fosalone Malation Clorpirifos metile Clorpirifos (1) Triclorfon Indoxacarb Spinosad Teflubenzuron Tebufenozide Flufenoxuron Lufenuron Metossifenozide Confusione sessuale Bacillus thuringiensis (var. kustaki e aizawai) Clorpirifos metile Clorpirifos Indoxacarb Spinosad Teflubenzuron Tebufenozide Flufenoxuron Lufenuron Metossifenozide Emamectina Clorantraniliprole
19 STRATEGIE DI CONTROLLO I GENERAZIONE (ANTOFAGA) NON SI RITIENE NECESSARIO EFFETTUARE INTERVENTI
20 STRATEGIE DI CONTROLLO NECESSITA DI EFFETTUARE DUE INTERVENTI PER LE GENERAZIONI CARPOFAGHE NELLE ZONE DI MAGGIORE PRESSIONE LUNGO PERIODO DI SFARFALLAMENTO (circa un mese ) PERSISTENZA NON ELEVATA DELLE SOSTANZE ATTIVE PRESENTI SUL MERCATO
21 SECONDA GENERAZIONE I a CARPOFAGA PRIMO INTERVENTO Impiego di un IGR o MAC Spinosad -Indoxacarb Bacillus thuringiensis Emamectina - Chlorantraniliprole SECONDO INTERVENTO (10 GIORNI) Clorpirifos etile Spinosad - Indoxacarb Bacillus thuringiensis Emamectina - Chlorantraniliprole
22 TERZA GENERAZIONE (II CARPOFAGA ) Bacillus thuringiensis Spinosad -Indoxacarb Emamectina - Chlorantraniliprole Clorpirifos metile PRIMO INTERVENTO SECONDO INTERVENTO (10 GIORNI) IN CASO DI NECESSITA DOPO GIORNI RIFARE L INTERVENTO CON LE STESSE SOSTANZE ATTIVE
23 STRATEGIE DI CONTROLLO Comparsa femmine Fecondazione e ovideposizione Sviluppo embrionale IGR.o MAC B.T. Indoxacarb Spinosad Emamec. Clorantran. Est. fosforici Fuoriuscita larvette inizio erosione acino penetrazione 2 3
24 CRITERI DI APPLICAZIONE PER MIGLIORARE L EFFICACIA DEL BACILLUS THURINGIENSIS Impiego di acqua utilizzata per miscelare il prodotto commerciale con un ph compreso tra 6 e 6,5.
25 CRITERI DI APPLICAZIONE Una adeguata sfogliatura della zona intorno al grappolo Una adeguata distribuzione della miscela insetticida Il passaggio in tutti gli interfilari
26 STRATEGIE DI CONTROLLO AUMENTO NELL APPLICAZIONE DI MEZZI BIOTECNICI CONFUSIONE SESSUALE SONO STATI RAGGIUNTI ALTI LIVELLI DI CONTROLLO SIA SU UVA DA VINO CHE DA TAVOLA
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