UNIONE REGIONALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO I.A.A. DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
|
|
- Edmondo Paolini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIONE REGIONALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO I.A.A. DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Relazione 2015 Pordenone, 29 giugno
2 INDICE 1. l identità il contesto economico regionale gli interventi promozionali dell'unione Regionale delle Camere di commercio i.a.a del FVG - anno progetti fondi perequativi...7 progetto sperimentale valorizzazione proprietà industriale...7 progetto semplificazione autocontrollo nelle microimprese... iniziative promozionali diverse...8 iniziative dirette: contributi...8 attività diverse...9 2
3 1. L IDENTITA L Unione Regionale delle Camere di Commercio I.A.A. del Friuli Venezia Giulia (Unioncamere Friuli Venezia Giulia) è l organismo che associa le Camere di Commercio delle quattro province e, in linea con il disposto della riforma delle Camere di Commercio (Decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23), ha come scopo l esercizio congiunto di funzioni e compiti per il perseguimento degli obiettivi comuni del sistema camerale nell'ambito del territorio regionale di riferimento. Come previsto dal D.Lgs. 23/2010, l Unioncamere Friuli Venezia Giulia cura e rappresenta gli interessi comuni delle camere di commercio associate ed assicura il coordinamento dei rapporti con la Regione territorialmente competente; può promuovere e realizzare servizi comuni per l'esercizio in forma associata di attività e servizi di competenza camerale. L associazione è al terzo anno di attività: lo statuto dell Unioncamere Friuli Venezia Giulia, nell attuale contenuto, è stato approvato in data 28 febbraio 2011 e in seguito inviato alle singole camere di commercio che hanno provveduto a recepirlo. Per quanto riguarda gli organi dell Unione, il Consiglio, di durata triennale, è composto dai Presidenti delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia. Ad esso partecipino anche un componente per Camera, nominato con provvedimento della Giunta camerale, scelto nell'ambito della Giunta e/o del Consiglio di ciascuna Camera di Commercio associata. Organo esecutivo è la Giunta: anch essa di durata triennale, è composta dai Presidenti delle Camere di Commercio della regione e vi assistono, quali consulenti senza diritto di voto, il Segretario Generale dell Unione e i Segretari Generali delle Camere di Commercio associate. Il Presidente è il legale rappresentante dell Unione e ha la rappresentanza politica e istituzionale della stessa. Viene nominato dal Consiglio su proposta della Giunta, dura in carica fino a tre anni, salvo che cessi dalla carica di Presidente nella Camera di Commercio di appartenenza, nel qual caso decade anche dalla carica nell Unioncamere regionale. La permanenza in carica del Presidente non può superare l arco temporale di due mandati triennali consecutivi. E organismo dell Unioncamere, altresì, il Comitato dei Segretari Generali: con carattere e funzioni di consulenza tecnica dell Unioncamere regionale, il Comitato collabora con gli organi dell Unione nell espletamento delle funzioni di indirizzo e nell attuazione delle competenze e delle funzioni di cui all articolo 2 del decreto legislativo n.23/2010 ed esprime, su richiesta della Giunta o del Consiglio, pareri e proposte in ordine all attività dell Unioncamere regionale. Esso è costituito dai Segretari Generali delle Camere di Commercio della regione e dal Segretario Generale dell Unioncamere regionale. Per quanto concerne il finanziamento, l Unione si avvale di risorse derivanti: a) da un aliquota delle entrate per contributi, trasferimenti statali, imposte, diritto annuale e diritti di segreteria risultanti dall ultimo bilancio di esercizio deliberato dagli organi delle Camere della regione, ai sensi dell articolo 6, comma 7 del decreto legislativo n. 23/2010; b) dalle entrate e dai contributi per attività svolte per conto della Regione ed altri enti pubblici e privati; c) da finanziamenti per programmi e progetti provenienti dall Unione europea, dalla Regione o da altri soggetti, pubblici o privati; d) dai progetti finanziati dal fondo di perequazione istituito presso l Unioncamere, che perseguono anche le specifiche finalità di cui all articolo 18, comma 9 del decreto legislativo n.23/2010; 3
4 e) da finanziamenti e quote di contribuzione straordinari, a carico delle singole Camere di commercio, destinati a specifici progetti, attività e servizi di interesse comune, anche non proporzionali alle entrate di cui al comma a); f) da qualsiasi altro introito derivante dall attività svolta. L aliquota prevista delle entrate prevista per l anno 2014 era pari all 1%. Nel corso dell anno 2015 la Giunta dell Unione si è riunita in cinque sedute, il Consiglio è stato convocato quattro volte: si evidenzia pertanto, già dal numero delle convocazioni, un operatività intensa. 2. IL CONTESTO ECONOMICO REGIONALE Il sistema delle imprese in Friuli Venezia Giulia Fonte: elaborazione su dati InfoCamere 4
5 Come si è modificato il sistema produttivo regionale nell ultimo quinquennio ( ) Fonte: elaborazione su dati InfoCamere Occupazione e mercato del lavoro in Fvg Fonte: elaborazione su dati Istat e InfoCamere 5
6 Aree di destinazione delle esportazioni, anno 2015 Fonte: elaborazioni del Centro Studi su dati Istat/coeweb L export regionale per settori Fonte: elaborazioni su dati Istat 6
7 3. GLI INTERVENTI PROMOZIONALI DELL'UNIONE REGIONALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO I.A.A. DEL FVG - ANNO 2015 Progetti Fondi Perequativi a. Realizzazione dei progetti dell anno precedente: Nei primi mesi del 2015 è stato completato il progetto del Fondo Perequativo iniziato nel corso del 2014 FP 279 Osservatorio monitoraggio dell economia del Friuli Venezia Giulia che sviluppava da un punto di vista economico-statistico quanto già avviato in precedenza b. Realizzazione del progetto dell anno 2015 FP11 Osservatorio e monitoraggio dell economia del Friuli Venezia Giulia L'obiettivo del progetto, per l'anno 2015, è stato il continuo miglioramento e rafforzamento dell informazione economico-statistica di Unioncamere FVG, già avviata nelle precedenti edizioni, al fine di armonizzare la produzione di dati, sia a livello regionale, sia a livello di Nord-Est e nazionale. Si è operato, come in passato, su questi fattori di qualità dell'informazione economico-statistica: regolarità, coerenza delle fonti, valorizzazione del patrimonio economico-statistico raccolto dal sistema camerale, uniformità metodologica con Unioncamere nazionale. Dal punto di vista operativo il progetto si è sviluppato su tali direzioni: - strumenti innovativi di utilizzo dei dati da parte degli utenti (anche on-line, attraverso gli aggiornamenti del Barometer); - maggiore circolarità dell'informazione (presentazione delle indagine congiunturali presso le imprese a turnazione a livello provinciale); - diffusione degli esiti di ricerche, analisi tematiche; - approfondimenti di alcune tematiche focus, anche in sinergia con altre iniziative regionali Nell ambito del FP Osservatorio è stata inserita la 13esima Giornata dell Economia avente per titolo "I fattori decisivi per la competitività delle imprese tenutasi presso la Camera di Commercio di Pordenone nel mese di maggio Il tema centrale della manifestazione è stata l analisi dei fattori decisivi per la competitività espressi dalle imprese, a seguito di indagine effettuata su un campione di circa imprese a livello regionale. I due fattori principali per la competitività sono risultati la qualità dei prodotti e servizi e il prezzo offerto. I fattori critici sono risultati connessi alla burocrazia, alla contrazione del mercato, ai costi produttivi e alla rigidità del mercato del lavoro. Infine le azioni future che possono aiutare le imprese ad essere maggiormente competitive, riguardano l entrata in nuovi mercati, lo sviluppo di nuovi prodotti, il miglioramento dell organizzazione aziendale e delle competenze umane. Prevale l individuazione di nuovi mercati per tutti i settori economici, ad eccezione del settore dell ospitalità in cui prevale la riorganizzazione delle competenze. Progetto semplificazione autocontrollo nelle microimprese del settore alimentare, del dettaglio e della somministrazione Il progetto di semplificazione dell autocontrollo nelle microimprese del settore alimentare (Decreto n. 127/Vetal del 22/02/2012) ha preso avvio nel E stato creato un gruppo tecnico regionale comprendente i principali enti istituzionali, che si è occupato del coordinamento del progetto. E stato realizzato all avvio del progetto un Manuale di Buone Pratiche di igiene per le microimprese alimentari, che raccoglie le norme di corretta prassi da seguire per prevenire o 7
8 eliminare la quasi totalità dei pericoli alimentari. E strutturato con un ampio corredo fotografico e poche nozioni di base, spiegate in modo semplice. Questo documento sostituisce ufficialmente il manuale di autocontrollo per tutto il periodo della sperimentazione. Sono state quindi raccolte le manifestazioni di interesse da parte degli Operatori del Settore Alimentare (OSA) ed è stato creato un elenco di oltre 100 aziende, disponibili ad applicare la semplificazione nelle proprie strutture. Attualmente risultano 102 le aziende coinvolte nel progetto. All avvio del progetto, i consulenti hanno effettuato nelle aziende di loro competenza un sopralluogo, che consisteva nella valutazione al tempo zero dello stato igienico sanitario dei locali, nella compilazione di una check list e nel prelievo di alcuni campioni, generalmente 2 alimenti e 4 tamponi/spugnette ambientali. Contestualmente al sopralluogo venivano fornite spiegazioni sul Manuale e consigli sulla corretta applicazione delle buone prassi. L IZSVe ha effettuato le analisi microbiologiche sui campioni raccolti; durante il primo ciclo di campionamento sono stati analizzati 202 campioni di alimenti e 395 campioni ambientali (tamponi/spugnette), dai quali sono state eseguite analisi complessive. I campioni sono stati analizzati seguendo generalmente il protocollo previsto, salvo i casi in cui il materiale non fosse disponibile o sufficiente. Il progetto è ancora in corso per lo svolgimento della visita al tempo uno, al fine della valutazione delle buone pratiche di igiene applicate dalle imprese, in questo lasso di tempo trascorso fra la prima e la seconda visita. E prevista la conclusione a fine Iniziative promozionali diverse Iniziative dirette: contributi Evento Trieste Next - L evento dal titolo BioHighTech Companies Day si è tenuto a Trieste il 25 settembre 2015, al fine di dare visibilità e valorizzazione al Distretto Tecnologico BioHighTech regionale. Nell occasione, le aziende aderenti all iniziativa hanno potuto presentare le proprie attività focalizzandole in una delle quattro Traiettorie di Sviluppo Tecnologico individuate nell Area di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategies S3) della regione Friuli Venezia Giulia. I.TER. Azienda speciale imprese e territorio (az spec. della CCIAA di Udine) IX Congresso per l imprenditoria femminile dell Adriatico e dello Ionio L evento si è tenuto a Lignano Sabbiadoro dal 19 al 20 ottobre 2015, nell ambito del tavolo tematico del Forum AIC, con l organizzazione di diverse iniziative tra cui anche una sessione plenaria sul Cluster e networking nell imprenditoria femminile, da cui è emerso l interesse a lavorare su reti e cluster in diversi settori, in particolare: ospitalità, agroalimentare, ambiente, innovazione tecnologico ecc. ConCentro (az. Spec. CCIAA di Pordenone) progetto sostegno alla creazione di reti d impresa sovra provinciali 2015 Il progetto prosegue analoga iniziativa svolta nel 2014, con lo scopo principale di sviluppare delle Reti d'impresa che forniscono alla aziende informazioni ed affiancamento di consulenti esperti al fine di incentivare politiche aggregative da parte del tessuto economico provinciale, anche a fronte dell apertura del Bando regionale per la concessione di incentivi a reti di imprese. Il progetto ha dunque garantito la continuità dei servizi previsti, rafforzando il servizio di assistenza alle imprese tramite esperti nel settore del business planning, normative, contrattualistica, gestione amministrativa. CCIAA di Trieste XXIV Convention mondiale delle CCIAA Italiane all estero L evento si è svolto a Trieste dal 24 al 27 ottobre 2015, con la partecipazione di numerosi delegati provenienti dalle CCIAA Italiane all estero, riconosciute dallo Stato Italiano. I lavori hanno 8
9 interessato alcune tematiche, in particolare l agroalimentare, le imprese innovative, start up e spin off ecc. Molte aziende hanno beneficiato anche di incontri d affari con i delegati esteri presenti in regione, per analizzare le possibilità di business nei mercati di interesse. Federazione Italiana Gestori Impianti stradali di Carburante Progetto di sensibilizzazione del cittadino sulle minacce di abolizione dello sconto regionale sui carburanti. E stato realizzato un volantino in n copie, per la sensibilizzazione del cittadino, sulle minacce di abolizione dello sconto regionale sui carburanti. Anche Unioncamere FVG subisce le conseguenze della riduzione del diritto annuale, quale fonte di finanziamento delle Camere di commercio, operata con il DL 90/2014 convertito con L. 114/2014 pertanto le attività promozionali sono di conseguenza ridimensionate. Attività diverse Va anche rilevata l attività di Unioncamere FVG, quale interlocutore di rilievo con la Regione FVG per le attività di concessione contributi a imprese e cittadini. Nel corso dell'anno, Unioncamere FVG ha seguito per conto della Regione, con delega alle Camere di commercio, i seguenti canali contributivi: - L.R. 11/2011 imprenditoria femminile; - L.R. 5/2012 imprenditoria giovanile; - L.R. 4/2005 legge Bertossi (turismo); - L.R. 4/2013 competitività microimprese e piccole medie imprese; - L.R. 4/2013 aggregazione di reti; - L.R. 21/2013 bonus veicoli ecologici; - L.R. 4/2014 bonus acquisto biciclette elettriche e a pedalata assistita. dott.ssa Emanuela Fattorel Segretario Generale UNIONE REGIONALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO I.A.A. DEL FVG 9
Atto aggiuntivo alla convenzione di data tra l Unione. Regionale delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia e le
Atto aggiuntivo alla convenzione di data 05.11.2014 tra l Unione Regionale delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia e le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Friuli
Dettagli"#$%##&'()*$&+(""&,($-%)('())%"('.#%'()
"#$%##&'()*$&+(""&,($-%)('())%"('.#%'()!! " # (/$(#%$0&/(1($%)( 1$02($03 (1#&%))4&//(##&5)%0.1#%(/0&1%)(6%'0"+.""&('()0-($%#&7.%1#&"(/.(8 Visto il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e
DettagliLegge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73
Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi
DettagliOpportunità di sviluppo progetti e finanziamento per le aziende del FVG. Martina Terconi AREA Science Park
Opportunità di sviluppo progetti e finanziamento per le aziende del FVG Martina Terconi AREA Science Park IL PROGETTO Open InnovationSystem FVG. I 4 parchi scientifici e tecnologici del Friuli Venezia
DettagliLa strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali
La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali 2014-2020 Dott. Antonio Bonaldo Direttore Sezione Ricerca e Innovazione
DettagliAgenzia investimenti FVG per le imprese - Rodolfo Martina-
Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione Competitività e occupazione: leve di sviluppo in FVG Strumenti regionali a sostegno delle imprese Agenzia investimenti FVG per le imprese
DettagliAttività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale - POR FESR Friuli Venezia Giulia
Attività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale - POR FESR 2014-2020 - Friuli Venezia Giulia Data apertura 18 settembre 2017 Data chiusura 19 ottobre 2017 Stanziamento 17.696.493
DettagliSegreteria di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Politiche Giovanili
In ottemperanza a quanto previsto dall art. 10 della Legge n. 91 del 30 luglio 2007, su proposta della con delega per, viene emanato il seguente Regolamento che disciplina l organizzazione ed il funzionamento
DettagliAgevolazioni per investimenti Industria 4.0. Agevolazioni nazionali
Agevolazioni per investimenti Industria 4.0 Agevolazioni nazionali Incentivi per l acquisto/leasing di beni strumentali Nuova Legge Sabatini" (Art. 2 comma 2 D.L. n. 69/2013) Credito d imposta per spese
DettagliCITTA di SAN DANIELE DEL FRIULI Provincia di Udine. Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Commissione per le Pari Opportunità
CITTA di SAN DANIELE DEL FRIULI Provincia di Udine Regolamento per l istituzione ed il funzionamento della Commissione per le Pari Opportunità Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 8..del
DettagliREGOLAMENTO FORUM GIOVANILE
REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE COMUNE DI MINERVINO MURGE (Aggiornato nel mese di marzo 2012) CAPO I - FINALITA E SCOPI Art. 1 Istituzione E istituito dal Comune di MINERVINO MURGE (BA), con Deliberazione
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 30/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 61
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 28 luglio 2015, n. 395 POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'azione 3.3.1
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.
DettagliRegione Veneto. Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione economica e internazionalizzazione delle imprese venete
L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Regione Veneto Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione economica e internazionalizzazione delle imprese venete (2). (2) Vedi, anche,
Dettagliitalian investment showcase
italian italian investment showcase showcase Milano // 11-12 Aprile [Scheda progetto riservata] 01 // CONTESTO L Italia presenta un sistema integrato di innovazione tecnologica di alto livello ancora poco
DettagliFINANZIAMENTI AL SISTEMA UNIVERSITARIO REGIONALE
Legge Regionale FRIULI VENEZIA-GIULIA, 17 febbraio 2011, n. 2 FINANZIAMENTI AL SISTEMA UNIVERSITARIO REGIONALE (in BUR 23 febbraio 2011, n. 008) Art. 1 (Finalità) 1. La Regione Friuli Venezia Giulia con
Dettagli%FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM NBHHJP 4FHSFUBSJPHFOFSBMF %BOJFMF#&356;;*
%FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM NBHHJP PHHFUUP 103'&43 "55*7*5}# */$&/5*7*1&3130(&55* 45"/%"3% & 453"5&(*$* %* 34 %" 3&"-*;;"3& "553"7&340 1"35&/"3*"5* 16##-*$0 13*7"5* "3&& %* 41&$*"-*;;";*0/&5&$/0-0(*&."3*55*.&&4."35)&"-5)
DettagliReti per la promozione dell innovazione. Forum P.A. - Roma Scienza 12 maggio 2006
Rete Italiana per la Diffusione dell Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle imprese Reti per la promozione dell innovazione Forum P.A. - Roma Scienza 12 maggio 2006 Mauro Mallone Dipartimento
DettagliVerso una legge regionale per lo sviluppo del settore musicale
Verso una legge regionale per lo sviluppo del settore musicale 12 giugno 2017 Confronto con gli operatori Le imprese musicali in Emilia-Romagna: 398* Suddivisione delle imprese musicali per tipologia di
DettagliAgevolazioni per investimenti Industria 4.0. Agevolazioni nazionali
Agevolazioni per investimenti Industria 4.0 Agevolazioni nazionali Incentivi per l acquisto/leasing di beni strumentali Nuova Legge Sabatini" (Art. 2 comma 2 D.L. n. 69/2013) Credito d imposta per spese
DettagliIl veterinario aziendale
Il veterinario aziendale Giovanni Turriziani Veterinario l.p. Congresso S.I.B. Palermo 30 maggio 2014 Associazione Nazionale Veterinari Aziendali ANVAz E-mail anvaz2014@gmail.com Domande Chi è il veterinario
DettagliIX CONGRESSO DELL IMPRENDITORIA FEMMINILE DELL ADRIATICO E DELLO IONIO Lignano Sabbiadoro, ottobre 2015
IX CONGRESSO DELL IMPRENDITORIA FEMMINILE DELL ADRIATICO E DELLO IONIO Lignano Sabbiadoro, 19 20 ottobre 2015 Chi siamo Il Confidi Friuli operativo dal 1 Gennaio 2009 nasce dalla fusionetra il Confidi
DettagliIl progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio Creazione e Start-up di NUOVE IMPRESE
Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio 2016 Le attività delle Camere di commercio per la nuova imprenditorialità Le Camere di commercio hanno sviluppato
DettagliPROVINCIA DI SONDRIO
DELIBERAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA N. 10 Oggetto: PROGRAMMA DI COOPERAZIONE INTERREG V-A ITALIA SVIZZERA 2014-2020 - DELEGA FUNZIONI ALL'AGENZIA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DEL BACINO DI SONDRIO
DettagliSTRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE
STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE Dott.ssa Giulia MARCON Responsabile Settore Affari Internazionali e Cooperazione Decentrata Regione Piemonte 1 IL PIANO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE
DettagliPRIMO PIANO La chiusura del percorso di Strategia Intelligente regionale (Documento di RIS3 Veneto). Intervento dell Assessore Roberto Marcato.
numero due marzo 2017 PRIMO PIANO La chiusura del percorso di Strategia Intelligente regionale (Documento di RIS3 Veneto). Intervento dell Assessore Roberto Marcato. SMART SPECIALISATION STRATEGY La Regione
DettagliFinanziamenti degli Interventi per la promozione di Progetti di Innovazione Tecnologica
Finanziamenti degli Interventi per la promozione di Progetti di Innovazione Tecnologica A valere sul Fondo per la Crescita Sostenibile Decreto Ministeriale del 01 giugno 2016 I principali beneficiari delle
DettagliRoadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI
Roadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI San Vito al Tagliamento, 07/11/2016 L.R. 3/2015 RilancimpresaFVG Attrattività
DettagliValutazione e monitoraggio della qualità delle imprese alberghiere
Valutazione e monitoraggio della qualità delle imprese alberghiere Il progetto, gli obiettivi e le finalità Villa San Remigio Il progetto Ambito del progetto: il progetto prevede lo studio, l elaborazione
Dettaglid intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA
Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministero delle Comunicazioni d intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA la legge 15
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 51 del 18 maggio 1998 e modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 dell 8 giugno 2004.
DettagliFinanziamenti degli Interventi per la promozione di Progetti di Innovazione Tecnologica
Finanziamenti degli Interventi per la promozione di Progetti di Innovazione Tecnologica A valere sul Fondo per la Crescita Sostenibile Decreto Ministeriale del 01 giugno 2016 I principali beneficiari delle
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA
COMUNE DI CALASCIBETTA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28/11/2003 REGOLAMENTO CONSULTA
DettagliCAPITOLO 13 COMITATO DI CONSULTAZIONE INDICE
CAPITOLO 13 COMITATO DI CONSULTAZIONE INDICE CAPITOLO 13 COMITATO DI CONSULTAZIONE...2 13.1 INTRODUZIONE...2 13.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE...2 13.2.1 Composizione del Comitato...2 13.2.2 Nomina dei membri
DettagliDIREZIONE POLITICHE SOCIALI Proposta di Deliberazione N DL-197 del 25/06/2014
147 0 0 - DIREZIONE POLITICHE SOCIALI Proposta di Deliberazione N. 2014-DL-197 del 25/06/2014 DEFINIZIONE DELL ASSETTO ISTITUZIONALE DEL SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI SOCIALI E SOCI-SANITARI AI SENSI
Dettagli03/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 62. Regione Lazio
Regione Lazio DIREZIONE FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 28 luglio 2017, n. G10714 POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione Avviso Pubblico
DettagliSMART NETWORK AND SUSTAINABLE INNOVATION CLUSTER TO INCREASE RDI COMPETITIVENESS OF SMEs IN THE ADRIATIC
SMART NETWORK AND SUSTAINABLE INNOVATION CLUSTER TO INCREASE RDI COMPETITIVENESS OF SMEs IN THE ADRIATIC IL PROGETTO SMART INNO è un progetto co finanziato dall Unione Europea attraverso il Programma IPA
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI
STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura
DettagliConsiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 1/2017 (Atti del Consiglio) Professioni regolamentate. Modifiche alla l.r. 73/2008. *************** Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del
DettagliRegolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.
Allegato 5 Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. * * * Art. 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni che seguono: a) Legge è
DettagliInterventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale
Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale Antonello Piras Coordinatore Gruppo di lavoro Politiche per le imprese e la competitività Centro Regionale di Programmazione
DettagliDELIBERAZIONE N IX / 1510 Seduta del 30/03/2011
DELIBERAZIONE N IX / 1510 Seduta del 30/03/2011 Presidente ROBERTO FORMIGONI Assessori regionali ANDREA GIBELLI Vice Presidente GIULIO DE CAPITANI DANIELE BELOTTI ROMANO LA RUSSA GIULIO BOSCAGLI CARLO
DettagliRitenuto necessario fissare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi, che si ritiene debbano essere incentrati a:
REGIONE PIEMONTE BU40S1 06/10/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2016, n. 4-3997 Intesa Stato-Regioni Rep. n. 936/2006 e Art. 9 della L.R. 28/9/2012, n. 11 e s.m.i. Criteri e modalita'
DettagliASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE
R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs
DettagliLEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato
DettagliAllegato 4 Indicatori del Programma
Allegato 4 Indicatori del Programma 20 marzo 2017 4. Indicatori del programma Introduzione metodologica alle tabelle. Indicatori di output Per ciò che concerne la identificazione dei valori target degli
DettagliCOMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania)
COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania) STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Statuto della Consulta Giovanile Comunale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n 68 del 22/11/2005
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, organizzazione, criteri di selezione ed il numero
DettagliALLEGATO B SCHEDE DI PROGRAMMAZIONE ANNO
ALLEGATO B SCHEDE DI PROGRAMMAZIONE ANNO 2014.2016 Proprietà strategica: l analisi, conoscenza e sviluppo del sistema economico locale Obiettivo strategico: Promuovere lo sviluppo e la competitività dei
DettagliCAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA VITERBO INDICATORI DI RISULTATO
INDICATORI DI RISULTATO MISSIONE:011 COMPETITIVITA E SVILUPPO DELLE IMPRESE LINEA PROGRAMMATICA: RAFFORZAMENTO DEL METODO DELLA CONCERTAZIONE CONDIVISA AZIONE: GESTIONE TAVOLO DI CONCERTAZIONE SULLA CASTANICOLTURA
DettagliInterventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza
L.R. 21 marzo 2007, n. 12. Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza (B.U. 28 marzo 2007, n. 7) Art. 1. (Principi) 1. La Regione
DettagliCittà di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.
Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...
DettagliTesto Unico per l Artigianato. Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale
Testo Unico per l Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale 1 Scopo della riforma è tutelare, sviluppare e valorizzare il ruolo dell artigianato nelle
DettagliRegolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile
Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Approvato dalla Giunta Camerale con delibera n. 183 del 10 luglio 2006 R E G O L A M E N T O ART. 1 DEFINIZIONE 1. Il Comitato per
DettagliSettore Formazione e Lavoro. Servizi alla persona e alla comunità ********* DETERMINAZIONE
FIN. ********* DETERMINAZIONE Proposta n. STFORMLA 528/2014 Determ. n. 450 del 10/03/2014 Oggetto: L. 12.03.99 N. 68 ART. 13 COSI COME MODIFICATO DALL ART. 1 COMMA 37 LETTERA C DELLA LEGGE 24.12.2007 N.
DettagliPREMESSO CHE. Pagina 1 di 7
ACCORDO OPERATIVO DI COLLABORAZIONE TRA IL CENTRO SERVIZI PROMOZIONALI PER LE IMPRESE DELLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO DI CAGLIARI E L'UNIVERSITÀ DI CAGLIARI - DIREZIONE PER LE RELAZIONI
DettagliArt. 1 (Costituzione e carattere dell Associazione)
STATUTO UNIONCAMERE LOMBARDIA (Approvato in Consiglio il 29 novembre 2011) -------------------------------------------------- Art. 1 (Costituzione e carattere dell Associazione) Le Camere di Commercio,
DettagliADESIONE ALL ASSOCIAZIONE DISTRETTO TURISTICO COSTA D AMALFI. APPROVAZIONE PERIMETRAZIONE E STUDIO DI FATTIBILITA.
Reg. Pubblicazioni n. 608 del 14.06.2013 N. 51 Reg. Delib. del 03.06.2013 Oggetto: ADESIONE ALL ASSOCIAZIONE DISTRETTO TURISTICO COSTA D AMALFI. APPROVAZIONE PERIMETRAZIONE E STUDIO DI FATTIBILITA. L'anno
DettagliCITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA
CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA approvato con deliberazione C.C. n. 96 del 15/11/2006 e modificato con deliberazione C.C. n.
DettagliVERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI CASCIANA TERME LARI Provincia di Pisa VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 112 del 03/08/2017 OGGETTO: PIANO DI SVILUPPO TURISTICO DESTINAZIONE CASCIANA TERME LARI: UN NUOVO PRODOTTO
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 773 del 28/12/2016
Delibera della Giunta Regionale n. 773 del 28/12/2016 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 91 - Direzione di Staff Affari Generali e Controllo di
DettagliREPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. Deliberazione della Giunta Provinciale. Registro Delibere di Giunta N. 43
REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone Deliberazione della Provinciale Registro Delibere di N. 43 OGGETTO: Approvazione schema di convenzione-quadro per l'inserimento nel mondo del lavoro delle persone
DettagliREGOLAMENTO DONNE IMPRESA FVG Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia
REGOLAMENTO DONNE IMPRESA FVG Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Art. 1 (Costituzione) È costituito, in seno a Confartigianato Imprese FVG il Movimento regionale Donne Impresa FVG con sede in
DettagliDel. n. FVG/ 40../2011/FRG
Del. n. FVG/ 40../2011/FRG REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della Regione Friuli Venezia Giulia V Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: REFERENDARIO:
DettagliLa gestione di agevolazioni
Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA La gestione di agevolazioni 30 giugno 2017 Il Ruolo di Invitalia come Soggetto Gestore (1/4) A sostegno dello sviluppo
DettagliPOLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT POLITICHE MIGRATORIE E INTEGRAZIONE SOCIALE DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT POLITICHE MIGRATORIE E INTEGRAZIONE SOCIALE DETERMINAZIONE N. G01751 del 18/02/2014 Proposta n. 2062 del 11/02/2014
DettagliASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO AREE
ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO AREE AREA 1 AFFARI GENERALI Gestione delle risorse umane Ufficio relazioni
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.
REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto
DettagliINCENTIVI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
INCENTIVI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Nuovo Ruolo dell INAIL La tutela globale Nel contesto del nuovo ruolo assunto, l INAIL,
DettagliIl Polo di innovazione Energy and Clean Technologies Piano di attività e opportunità per gli aderenti
Il Polo di innovazione Energy and Clean Technologies Piano di attività e opportunità per gli aderenti Il nostro obiettivo L obiettivo del Polo è affiancare gli associati nello sviluppo del proprio percorso
DettagliComune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI GRADO
Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI GRADO Approvato con deliberazione consiliare n.57 dd. 28.09.2007 ART.1 - COSTITUZIONE E FINALITA E istituita dal
DettagliREGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il
DettagliPresa d atto dell approvazione del nuovo Statuto dell Unioncamere Friuli Venezia Giulia.
Delibera di Giunta camerale n. 36 dd. 2 marzo 2011 OGGETTO Presa d atto dell approvazione del nuovo Statuto dell Unioncamere Friuli Venezia Giulia. Il Presidente ricorda che l art. 6 della legge 580/93
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624
100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.
Dettaglil Accordo di partenariato Italia , del 29 ottobre 2014 (di cui alla decisione della Commissione europea C(2014) 8021);
REGIONE PIEMONTE BU28 14/07/2016 Codice A1907A D.D. 7 luglio 2016, n. 397 POR FESR 2014-2020 Asse I - Azione I.1b.1.2. Bando per il sostegno a programmi di sviluppo di cluster regionali realizzati da Poli
DettagliFUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE
TABELLA A FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE Abilitazione all esercizio delle professioni turistiche; istituzione, tenuta dei relativi Albi e/o Elenchi provinciali concernenti gli abilitati, compresa la
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione
DettagliCOMUNE DI ZIANO DI FIEMME TRENTO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI ZIANO DI FIEMME TRENTO C O P I A Affissa all'albo Pretorio il 01/02/2016 Rinnovo annuale adesione alla Fondazione "DOLOMITI - DOLOMITEN - DOLOMITES - DOLOMITIS
DettagliFESR PUGLIA ASSE I - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività
Newsletter n.69 Novembre 2009 Approfondimento_7 FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE I - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività Linee di intervento, azioni
DettagliStatuto della Consulta del Commercio e del Turismo
Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente
DettagliCOMUNE DI ZIANO DI FIEMME TRENTO
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI ZIANO DI FIEMME TRENTO C O P I A Affissa all'albo Pretorio il 27/02/2015 RINNOVO ANNUALE ADESIONE ALLA FONDAZIONE "DOLOMITI - DOLOMITEN - DOLOMITES - DOLOMITI
DettagliLegge 25 febbraio 1992, n Azioni positive per l'imprenditoria femminile
Legge 25 febbraio 1992, n. 215 Azioni positive per l'imprenditoria femminile 1 Legge 25 febbraio 1992, n. 215 1 Azioni positive per l'imprenditoria femminile 2. 1. Princìpi generali. 1. La presente legge
DettagliCOMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR
Punto 2.3 Sistema degli Aiuti e Strumenti finanziari (SF) DGR n. 46/8 del 22.9.2015 Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 2"Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese".
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER L'INTEGRAZIONE DEI CITTADINI STRANIERI DELL UNIONE DELLE TERRE D ARGINE
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER L'INTEGRAZIONE DEI CITTADINI STRANIERI DELL UNIONE DELLE TERRE D ARGINE (APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO DELL UNIONE DELLE TERRE D ARGINE N. 22 DEL 17/11/2011 ESECUTIVA
DettagliL.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)
L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione
DettagliIL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA nella seduta del 29 novembre 2016
DELIBERA DEL 29 NOVEMBRE 2016 N. 20 Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza, con particolare riferimento ai Bandi ISI 2016. IL CONSIGLIO DI
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliCOMUNE DI FIRENZE GIUNTA COMUNALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL 17/07/07
COMUNE DI FIRENZE GIUNTA COMUNALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL 17/07/07 DELIBERAZIONE N. 2007/G/00415 2007/00501 Oggetto: Approvazione protocollo di intesa in attuazione della legge 20
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num. 57 del 30/01/2017 Seduta Num. 4
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Delibera Num. 57 del 30/01/2017 Seduta Num. 4 Questo lunedì 30 del mese di gennaio dell' anno 2017 si è riunita nella residenza di via Aldo Moro,
DettagliProgetti COMUNAS-ALI-CST
Progetti COMUNAS-ALI-CST Focus e attività 2012 2013 Assessorato affari generali, personale e riforma della Regione Direzione generale degli affari generali e società dell'informazione Servizio dei sistemi
DettagliConsorzio Della Moda. Il valore del cluster e dell aggregazione nel fashion: l esperienza veneta del Consorzio della Moda. Dott.
Il valore del cluster e dell aggregazione nel fashion: l esperienza veneta del Consorzio della Moda Dott.ssa Anna Caprara Il valore dell aggregazione += La struttura produttiva di riferimento del sistema
DettagliI Prossimi passi. Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini
I Prossimi passi Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini Si è costituito lo Staff Regionale di Supporto presso l USR Toscana che ha: elaborato un vademecum «Note sul Piano di formazione del personale»
DettagliDeterminazione del Dirigente del Servizio Formazione Professionale
Determinazione del Dirigente del Servizio Formazione Professionale N. 32-6258/2015 OGGETTO: ATTIVITA FORMATIVE PER APPRENDISTI AVVISO PUBBLICO 2012-2014. SPORTELLO FEBBRAIO 2015. AUTORIZZAZIONE AVVIO PROGETTI
DettagliCOMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE
COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con Delibera del C.C. n. 5 del 26.02.2009 ART. 1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Nell ambito delle
DettagliConsiglio regionale Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia
Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia VIII LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI DISEGNO DI LEGGE N. 107 Presentato dalla Giunta regionale
DettagliSTATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI BRA
STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI BRA CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI Art. 1 Istituzione E istituita dal Comune di BRA, con Deliberazione del Consiglio Comunale n 63 in data 28-09-
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE
PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE TRA - Il Ministero dell Interno con sede legale in Roma Via del Viminale n. 1 ROMA, rappresentato
DettagliDECRETO N Del 24/03/2017
DECRETO N. 3299 Del 24/03/2017 Identificativo Atto n. 202 DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Oggetto REVOCA DEL DECRETO N. 2451 DEL 8 MARZO 2017 AVENTE AD OGGETTO APPROVAZIONE DEL BANDO "FINANZA & E-COMMERCE"
Dettagliautonomielocali srl unipersonale La società di consulenza per l internazionalizzazione delle imprese italiane
1 Incentivi regionali a tutto campo Fondi per rinnovabili, macchinari e consolidare la passività Abruzzo: possibile consolidare le passività a breve. In Abruzzo, le pmi possono ancora accedere a una particolare
Dettagli