COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno

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1 PATTO DI STABILITA

2 COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno SETTORE RISORSE UMANE ECONOMICHE E STRUMENTALI PATTO DI STABILITA INTERNO ENTI LOCALI anni (Legge di stabilità 2011 n. 220/2010) Le disposizioni in materia di patto di stabilità interno a decorrere dall anno 2011 per le province ed i comuni con popolazione superiore a abitanti sono state riviste dalla Legge di stabilità 2011 (L. n. 220/2010) che ha introdotto rilevanti novità. Le nuove disposizioni prevedono per ciascun Ente il conseguimento di due obiettivi: un obiettivo cosiddetto strutturale uguale per tutti gli Enti previsto dal comma 90 dell art.1 e consistente nel raggiungimento di un saldo finanziario tra entrate finali (Titoli IIIIIIIV) e spese finali (Tit III) calcolato in termini di competenza mista pari a zero; un obiettivo cosiddetto specifico differenziato per ciascun Ente, da calcolarsi secondo la procedura disciplinata dai commi 88, 91 e 92 della L. 220/2010. Anche con le nuove regole, si conferma il criterio di calcolo già in essere basato sulla competenza mista (somma algebrica degli importi risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni per la parte corrente e dalla differenza tra incassi e pagamenti per la parte in conto capitale, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti). Nel saldo finanziario in termini di competenza mista non sono considerate le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall'unione europea né le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni. L'esclusione non opera per le spese connesse ai co finanziamenti nazionali. L'esclusione delle spese opera anche se esse sono effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse (comma 9798). L obiettivo specifico che ciascun ente locale deve conseguire è individuato in base alla spesa corrente media impegnata nel periodo , come desunta dai consuntivi. Nel triennio ogni ente dovrà conseguire un saldo di competenza mista non inferiore al valore della propria spesa corrente media registrata negli anni moltiplicata per una percentuale stabilita per ogni anno del triennio. 1

3 Al fine di evitare che il maggior sforzo sia sostenuto dagli enti più dipendenti dai trasferimenti statali, all obiettivo, definito come quota della spesa corrente media , sarà detratto un valore pari alla riduzione dei trasferimenti erariali determinata dal comma 2 dell articolo 14 del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n Il nuovo meccanismo di calcolo, per l anno 2011, prevede, inoltre, un fattore di correzione finalizzato a ridurre la distanza fra i nuovi obiettivi (previsti dall articolo 1, commi 91 e 92 della legge n. 220/2010) e quelli calcolati in base alla previgente normativa (articolo 77bis del decreto legge n. 112/2008). Nel dettaglio, per quantificare il saldo obiettivo specifico occorre: 1. DETERMINARE IL SALDO OBIETTIVO COME PERCENTUALE DATA DELLA SPESA MEDIA Per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 gli enti soggetti al patto di stabilità interno applicano alla media degli impegni di spesa corrente le seguenti percentuali [comma 88, lettere a) e b), dell articolo 1 della legge n. 220/2010]: Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Province 8,3% 10,7% 10,7% Comuni con pop sup abitanti 11,4% 14% 14% Il nostro Comune si trova nella seguente situazione: media SPESA CORRENTE , , , ,81 anno ,4% * media ,30 anno % * media ,23 anno % * media ,23 2. DETERMINARE IL SALDO OBIETTIVO AL NETTO DEI TRASFERIMENTI Il valore ottenuto applicando le percentuali di cui al punto 1, è ridotto, per ogni anno di riferimento, di un importo pari alla riduzione dei trasferimenti erariali disposta dal comma 2 dell articolo 14 del decreto legge n.78/2010 (comma 91 L. 220/2010). Per la nostra amministrazione il taglio subito ai trasferimenti statali ammonta ad ,96 come quantificato con DM del

4 Quindi nel nostro ente il saldo obiettivo al netto dei trasferimenti risulta: media spesa corrente 2006/2008 * 11,4 % ,30 (+) taglio trasferimenti statali (DM ) ,96 () Saldo obiettivo specifico al netto dei trasferimenti statali ,34 (=) 3. APPLICAZIONE DEL FATTORE DI CORREZIONE PER LA DETERMINAZIONE DEL SALDO OBIETTIVO FINALE Preso atto che con il nuovo metodo di calcolo molti Enti si trovano a conseguire un obiettivo assai peggiorativo rispetto a quello calcolato ai sensi dell articolo 77bis del decreto legge n. 112 del 2008, tale da rendere arduo il suo conseguimento e richiedere, conseguentemente, una significativa rideterminazione della programmazione finanziaria pluriennale, per il solo anno 2011, è stato introdotto un fattore di correzione da applicare all obiettivo finale. In particolare, gli enti che, a seguito del nuovo metodo di calcolo, riscontrano: un obiettivo peggiore (maggiore) rispetto a quello ottenuto applicando le regole della legislazione previdente (art 77 bis D.Legge 112/2008), lo migliorano (riducono) per un importo pari alla metà della distanza fra l obiettivo nuovo e l obiettivo vecchio ; un obiettivo migliore (inferiore) rispetto a quello calcolato secondo le regole previgenti, lo peggiorano (incrementano) per un importo pari alla metà della distanza fra l obiettivo nuovo e l obiettivo vecchio. Il nostro Ente si trova nella condizione di dover conseguire per l anno 2011 un obiettivo di ,34 assai maggiore rispetto a quello di ,33 che avrebbe dovuto conseguire applicando le precedenti regole dell art. 77 bis del DL 112/2008. Pertanto, per l anno 2011 può beneficiare del fattore di correzione andando a ridurre tale importo della metà dello scostamento tra nuovo e vecchio obiettivo ( ,51), individuando così un obiettivo finale pari a ,84. Per gli anni successivi 2012 e 2013, l obiettivo finale da conseguire non potendo ad oggi essere corretto, dovrà essere di ,23. In sintesi: media SPESA CORRENTE , , , ,81 anno ,4% * media ,30 3

5 anno % * media ,23 anno % * media ,23 ob. Specifico Comune di Rosignano Marittimo (LI) 2011 media 2006/2008 * 11,4 % ,30 (+) taglio trasferimenti statali (DM ) ,96 () (a) ,34 (=) obiettivo 2011 previgente normativa (art. 77 bis DL 112/2008) (b) ,33 scostamento (a)(b) ,01 fattore di correzione ( c) = (a)(b)*50% ,51 obiettivo da conseguire 2011 (a)( c ) ,83 L obiettivo così determinato risulta quello finale da conseguire a meno che l ente non rientri nei benefici previsti dalle norme in materia di Patto Regionale disposte ai sensi dei commi da 138 a 143 della legge n. 220/2010. Nel dettaglio, la normativa contempla due tipologie di Patto Regionale: Patto Regionale Verticale : disciplinato dal comma 138, dell articolo 1, della legge n. 220/2010, concerne la possibilità per le regioni, di autorizzare gli enti locali residenti sul proprio territorio di peggiorare il saldo programmatico attraverso un aumento dei pagamenti in conto capitale. Tale peggioramento è compensato da una riduzione, per lo stesso importo, dell obiettivo programmatico della regione stessa, in termini di cassa o di competenza. Le regioni, in sede di certificazione (ai sensi del comma 145, dell articolo 1 della legge n. 220/2010), dovranno dichiarare che la rideterminazione del proprio obiettivo di cassa è stata realizzata attraverso una riduzione dei pagamenti finali in conto capitale soggetti ai limiti del patto di stabilità, e che la rideterminazione del proprio obiettivo di competenza è stata realizzata attraverso una riduzione degli impegni correnti soggetti ai limiti del patto. Patto regionale Orizzontale : disciplinato dal comma 141, dell articolo 1, della suddetta legge di stabilità, prevede la possibilità, per le regioni di integrare le regole e modificare gli obiettivi posti dal legislatore nazionale, in relazione alla diversità delle situazioni finanziarie esistenti, fermi restando le disposizioni statali in materia di monitoraggio e di sanzioni e l importo dell obiettivo complessivamente determinato in applicazione dei commi da 87 a 124 per gli enti locali della regione. Ai sensi del successivo comma 142, è previsto che le regioni definiscano e comunichino agli enti locali il nuovo obiettivo annuale del patto di 4

6 stabilità interno, determinato anche sulla base dei criteri stabiliti in sede di Consiglio delle autonomie locali. Il saldo obiettivo 2011 da considerare sarà, dunque, quello risultante dalla somma fra saldo obiettivo finale e la variazione dell obiettivo determinata in base al Patto regionale, verticale e/o orizzontale. L obiettivo della nostra Amministrazione non beneficia del bonus regionale e quindi non è oggetto di nessuna rimodulazione assestandosi dunque e definitivamente ad ,84. Come già negli anni scorsi, il bilancio di previsione degli enti locali ai quali si applicano le disposizioni del patto di stabilità interno deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrata e di spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo (comma 107 L. 220/2010). A tale fine, gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto che dimostri la coerenza del bilancio triennale con gli obiettivi del patto di stabilità (All. ABC). Per il monitoraggio degli adempimenti relativi al patto di stabilità interno e per acquisire gli elementi informativi utili per la finanza pubblica, gli enti devono trasmettere semestralmente al Ministero dell Economia e delle finanze Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato entro 30 giorni dalla fine del periodo di riferimento, utilizzando il sistema web appositamente previsto per il patto di stabilità interno, le risultanze in termini di competenza mista, attraverso un prospetto e con le modalità definiti con decreto del predetto Ministero, sentita la Conferenza Statocittà ed autonomie locali (comma 109 L. 220/2010). Entro il termine perentorio del 31 marzo dell anno successivo a quello di riferimento, ogni ente è tenuto ad inviare al Ministero dell economia e delle finanze Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, una certificazione del saldo finanziario in termini di competenza mista conseguito, sottoscritta dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall organo di revisione, secondo un prospetto e con le modalità definiti dal decreto di cui al comma 109. La mancata trasmissione della certificazione entro il termine perentorio del 31 marzo costituisce inadempimento al patto di stabilità interno. Nel caso in cui la certificazione, sebbene trasmessa in ritardo, attesti il rispetto del patto,, fino alla data di invio della certificazione, si applicano le sole disposizioni di cui al comma 119, lettera c) (comma 110 della L. 220/2010). In caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno sono previste le seguenti sanzioni: Riduzione dei trasferimenti, rimane in vigore quanto disposto dal comma 3 dell'articolo 14 del decretolegge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevede, nell'anno successivo all inadempienza, la riduzione dei trasferimenti dovuti agli enti locali in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato. La riduzione è 5

7 effettuata con decreto del Ministro dell'interno, a valere sui trasferimenti corrisposti dallo stesso Ministero, con esclusione di quelli destinati all'onere di ammortamento dei mutui. A tal fine il Ministero dell'economia comunica al Ministero dell'interno, entro i 60 giorni successivi al termine stabilito per la trasmissione della certificazione relativa al patto di stabilità interno, l'importo della riduzione da operare per ogni singolo ente locale. In caso di mancata trasmissione da parte dell'ente locale della predetta certificazione, entro il termine perentorio stabilito dalla normativa vigente, si procede all'azzeramento automatico dei predetti trasferimenti con l'esclusione sopra indicata. In caso di insufficienza dei trasferimenti, ovvero nel caso in cui fossero stati in parte o in tutto già erogati, la riduzione viene effettuata a valere sui trasferimenti degli anni successivi Limite all impegno delle spese correnti: l'ente inadempiente non può, nell'anno successivo a quello dell'inadempienza impegnare spese correnti in misura superiore all'importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell'ultimo triennio (c. 119 L. 220/2010); Impossibilità di ricorrere all'indebitamento per gli investimenti nell'anno successivo all inadempienza (comma 119 L. 220/2010). I mutui e i prestiti obbligazionari posti in essere con istituzioni creditizie o finanziarie per il finanziamento degli investimenti devono essere corredati da apposita attestazione, da cui risulti il conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità interno per l'anno precedente. L'istituto finanziatore o l'intermediario finanziario non può procedere al finanziamento o al collocamento del prestito in assenza della predetta attestazione (comma 121 L. 220/2010). Divieto, nell anno successivo, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. È fatto altresì divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione (comma 119 L. 220/2010). Riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza di cui all articolo 82 del D.Lgs 267/2000, e successive modificazioni, rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008 per gli enti locali che nell'anno precedente non hanno rispettato il patto di stabilità interno (comma 120 L. 220/2010). 6

8 All. A COERENZA DEL BILANCIO PLURIENNALE ANNUALITA' 2011 CON LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PATTO DI STABILITA' (comma 107 L. 220/2010) A) PARTE CORRENTE 2011 accertamenti / impegni Tit I Entrate Tributarie ,00 Tit II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti Stato, Regione, altri enti pubblici ,84 Tit III Entrate extratributarie ,00 Totale entrate correnti ,84 accertamenti entrate correnti Tit II dirette/indirette dalla UE (art. 4 DL 2/2010) Totale entrate correnti al netto detrazioni ,84 Tit I spese correnti ,84 impegni Tit I finanziati da entrate correnti dirette/indirette dalla UE (art 4 DL 2/2010) Totale spese correnti ,84 Saldo finanziario corrente (A) ,00 B) PARTE CONTO CAPITALE 2011 Riscossioni / pagamenti (comp+residuo) Tit IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti ,76 Riscossioni di crediti (Tit IV cat 6) Riscossioni Tit IV E risorse dirette/indirette da UE (art 4 DL 2/2010) Dismissioni del patrimonio immobiliare e mobiliare per estinzione anticipata mutui (Tit IV cat 01) Totale Entrate conto capitale ,76 Tit II spese c/capitale ,93 Pagamenti Tit II U finanziati da risorse dirette/indirette da UE (art 4 DL 2/2010) spese per concessioni di crediti (Tit II int 10) Totale Uscite conto capitale ,93 Saldo finanziario conto capitale (B) ,17 SALDO COMPETENZA MISTA (A+B) ,83 OBIETTIVO DA CONSEGUIRE 2011 SALDO COMPETENZA MISTA ,83

9 COERENZA DEL BILANCIO PLURIENNALE ANNUALITA' 2012 CON LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PATTO DI STABILITA' (comma 107 L. 220/2010) All. B A) PARTE CORRENTE 2012 accertamenti / impegni Tit I Entrate Tributarie ,00 Tit II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti Stato, Regione, altri enti pubblici ,84 Tit III Entrate extratributarie ,00 Totale entrate correnti ,84 accertamenti entrate correnti Tit II dirette/indirette dalla UE (art. 4 DL 2/2010) Totale entrate correnti al netto detrazioni ,84 Tit I spese correnti ,22 impegni Tit I finanziati da entrate correnti dirette/indirette dalla UE (art 4 DL 2/2010) Totale spese correnti ,22 Saldo finanziario corrente (A) ,62 B) PARTE CONTO CAPITALE 2012 Riscossioni / pagamenti (comp+residuo) Tit IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti ,74 Riscossioni di crediti (Tit IV cat 6) Riscossioni Tit IV E risorse dirette/indirette da UE (art 4 DL 2/2010) Dismissioni del patrimonio immobiliare e mobiliare per estinzione anticipata mutui (Tit IV cat 01) Totale Entrate conto capitale ,74 Tit II spese c/capitale ,13 Pagamenti Tit II U finanziati da risorse dirette/indirette da UE (art 4 DL 2/2010) spese per concessioni di crediti (Tit II int 10) Totale Uscite conto capitale ,13 Saldo finanziario conto capitale (B) ,61 SALDO COMPETENZA MISTA (A+B) ,23 OBIETTIVO DA CONSEGUIRE 2012 SALDO COMPETENZA MISTA ,23

10 COERENZA DEL BILANCIO PLURIENNALE ANNUALITA' 2013 CON LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PATTO DI STABILITA' (comma 107 L. 220/2010) All. C A) PARTE CORRENTE 2013 accertamenti / impegni Tit I Entrate Tributarie ,00 Tit II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti Stato, Regione, altri enti pubblici ,84 Tit III Entrate extratributarie ,00 Totale entrate correnti ,84 accertamenti entrate correnti Tit II dirette/indirette dalla UE (art. 4 DL 2/2010) Totale entrate correnti al netto detrazioni ,84 Tit I spese correnti ,87 impegni Tit I finanziati da entrate correnti dirette/indirette dalla UE (art 4 DL 2/2010) Totale spese correnti ,87 Saldo finanziario corrente (A) ,97 B) PARTE CONTO CAPITALE 2013 Riscossioni / pagamenti (comp+residuo) Tit IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti ,51 Riscossioni di crediti (Tit IV cat 6) Riscossioni Tit IV E risorse dirette/indirette da UE (art 4 DL 2/2010) Dismissioni del patrimonio immobiliare e mobiliare per estinzione anticipata mutui (Tit IV cat 01) Totale Entrate conto capitale ,51 Tit II spese c/capitale ,25 Pagamenti Tit II U finanziati da risorse dirette/indirette da UE (art 4 DL 2/2010) spese per concessioni di crediti (Tit II int 10) Totale Uscite conto capitale ,25 Saldo finanziario conto capitale (B) ,26 SALDO COMPETENZA MISTA (A+B) ,23 OBIETTIVO DA CONSEGUIRE 2013 SALDO COMPETENZA MISTA ,23

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