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2 Pag. 1 INTRODUZIONE L analisi tecnico - economica di impianti sciistici indoor, condotta in questo studio, ha come obiettivo finale la valutazione di ipotesi progettuali diverse e la scelta dell alternativa ottimale, sotto il punto di vista della velocità di recupero dell investimento iniziale, attraverso l ausilio di un modello per la determinazione dei costi appositamente sviluppato. Nella prima parte (Capitolo 1) è contenuta una panoramica degli impianti sciistici indoor attualmente in esercizio, ed è trattato in linea di massima il loro funzionamento. Fa seguito una descrizione della loro nascita ed evoluzione, con un occhio particolare a quei casi in cui gestioni non efficienti hanno comportato la loro chiusura. E posta attenzione inoltre ai possibili sviluppi futuri, e sono trattati gli aspetti riguardanti non solo l ambito economico, ma anche quello ambientale. Nella seconda parte (Capitolo 2) sono trattati in maniera dettagliata tutti gli aspetti riguardanti la costruzione e la coibentazione della struttura ospitante la pista indoor, nonché il sistema utilizzato per produrre la neve e le modalità con cui avviene il controllo della temperatura e dell umidità all interno dell ambiente refrigerato. Viene inoltre impostato un metodo per il calcolo dei costi relativi oltre che alla realizzazione dello ski dome, anche alla gestione dello stesso. Tale metodo viene utilizzato per costruire un modello per la determinazione dei costi, intendendo per tale un modello che, attraverso la scelta di alcuni parametri di progetto, quali ad esempio le dimensioni, le condizioni climatiche, consente di valutare le alternative possibili. Nella terza parte (Capitolo 3) segue l analisi di tali alternative e le considerazioni riguardanti il dimensionamento di alcuni componenti che deve essere impostato necessariamente dall utilizzatore del modello stesso. In seguito vengono concretamente sviluppate tre ipotesi: la prima per un impianto di piccola taglia, la seconda per uno di media taglia

3 Pag. 2 e la terza per un impianto di grande taglia. Le tre ipotesi sviluppate forniscono chiare indicazioni sul tempo di recupero dell investimento iniziale. Nella conclusione verranno ripercorsi i punti principali dello studio e discussi i limiti del modello utilizzato per la determinazione dei costi, fornendo spunti per ulteriori sviluppi possibili.

4 Capitolo 1 Pag. 3 Cap. 1 Gli Impianti sciistici indoor 1.1 Cosa sono gli ski Dome Gli impianti sciistici indoor, noti più comunemente con il nome di ski dome o snow dome, sono delle strutture in cui è possibile praticare sport invernali 365 giorni all anno. Uno ski dome consiste quindi in una struttura chiusa (dome significa cupola) nella quale vengono mantenuti determinati valori dell umidità relativa e della temperatura, al fine di ricreare le condizioni che consentono di praticare lo sci e gli altri principali sport invernali. La struttura principale è in genere un prefabbricato che viene coibentato al fine di ridurre al minimo il flusso di calore entrante e, quindi, il consumo di energia elettrica necessaria a mantenere l ambiente interno in determinate condizioni. Ovviamente per ricreare una pista da sci occorre un pendio e spesso, per via della difficoltà nel trovare un sito con caratteristiche topografiche adatte alla realizzazione del progetto, si crea un pendio artificiale sopraelevando un lato della struttura, come possiamo vedere nella fig.1. Fig 1 Ski slope Xanadu (New Jersey, USA) in costruzione. Generalmente non sono previste finestre e le porte di accesso all ambiente refrigerato vengono ridotte al minimo, anche in questo

5 Pag. 4 Capitolo 1 caso al fine di ridurre il flusso di calore proveniente dall esterno. All interno di queste strutture vengono posti dei refrigeratori che mantengono la temperatura al di sotto di 0 C. Quest a temperatura permette la produzione e il mantenimento della neve. La pista da sci in genere è formata da uno strato di neve di base e uno strato di neve superficiale. Il primo ha uno spessore di circa 50cm, anche se può variare a seconda dello ski dome, e viene prodotto attraverso cannoni sparaneve del tutto simili a quelli presenti sulle piste da sci convenzionali. Lo strato superficiale, invece, è molto più sottile ed è rinnovato giornalmente per garantire agli sciatori una buona qualità del manto nevoso. Per la produzione di questo strato superficiale vengono utlizzati particolari sistemi che saranno approfonditi in seguito. Attraverso gli snow dome viene dunque reso possibile praticare sport invernali non solo in ogni periodo dell anno, ma in qualsiasi località geografica. Da ciò possiamo capire il motivo per cui queste strutture si sono diffuse maggiormente in Giappone, nei Paesi bassi e in Inghilterra, ovvero paesi che non sono famosi per i loro pendii innevati. Attualmente gli impianti sciistici indoor nel mondo sono circa 50, di cui 20 soltanto in Europa, e il numero di impianti in costruzione continua a crescere. Le dimensioni sono variabili. Si va dai metri quadri dell impianto di Hemel Hempsted, in Inghilterra fino ai metri quadri di Ski Dubai negli Emirati Arabi Uniti, passando per i metri quadri dell Alpin Center di Bottrop in Germania. Anche le filosofie costruttive sono diverse. Ad esempio Ski Dubai ha una larghezza di 80m ed è divisa in due piste, una per i principianti, ed un altra più impegnativa per gli sciatori esperti. L Alpin Center di Bottrop in Germania si sviluppa invece in lunghezza per 640m (è attualmente l impianto più lungo al mondo) ed è largo soltanto 30 metri. Alla base della realizzazione di un impianto sciistico indoor c è quindi l idea di ricreare un ambiente naturale, idea di per sé non nuova, basti pensare alle piste di pattinaggio sul ghiaccio, oppure alle piscine; tuttavia le difficoltà tecniche per la realizzazione sono maggiori in quanto la temperatura interna non deve subire grosse

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