Il parafulmine e lo scopone scientifico

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2 Gian Paolo Montali Il parafulmine e lo scopone scientifico Come diventare un vero leader nel lavoro e nella vita

3 Proprietà letteraria riservata 2016 Rizzoli/RCS Libri S.p.A., Milano ISBN Prima edizione: aprile 2016 Realizzazione editoriale: Librofficina, Roma

4 Il parafulmine e lo scopone scientifico

5 Ad Alessandro e a Federica, per tutto e per sempre

6 Introduzione Impegnati ogni giorno per guadagnarti il tuo diritto di essere leader. Michael Jordan

7 Sono passati molti anni dal mio primo libro, d altra parte non scrivo per ingannare il tempo. Al contrario, è per me un attività estremamente seria: so bene che il contenuto di un volume cartaceo non svanisce nel nulla ma resta nel tempo e questo è già un buon motivo per non avere fretta e per pensarci su il tempo necessario. Dal momento in cui il libro viene distribuito, poi, quello che ho scritto non mi appartiene più, ed è una bella responsabilità. In tutti questi anni ho continuato a prendere appunti su temi e contenuti diversi, le esperienze degli ultimi tempi hanno contribuito in modo decisivo al soggetto di questo libro. Come una spugna, ho assorbito e imparato cose nuove, e i miei appunti sul metodo si sono moltiplicati. 11

8 Gian Paolo Montali Ci sono centinaia di libri che parlano di leadership. Se provassimo a confrontarli ci accorgeremmo che, fondamentalmente, le caratteristiche e le tecniche elencate dai vari autori sono sempre le stesse. C è un aspetto, però, che non viene mai affrontato e che per me, invece, è il più importante: il capo, il vero leader, è colui che riesce a vedere quello che altri non vedono e che riesce a far compiere alle persone cose che nemmeno loro pensavano di essere in grado di fare. È colui che aiuta le persone ad andare oltre i propri limiti. Quando un leader entra in una stanza, senti subito che ha qualcosa di diverso, stai ad ascoltarlo e non ti perderesti una sola parola di quello che dice. Un leader capisce immediatamente chi ha di fronte e alza o abbassa il livello di complessità della comunicazione a seconda dell uditorio. Se un leader ti propone di fare cose per te nuove, è impossibile da ignorare. Ti tocca dentro. Se fino Il leader è colui che aiuta le persone ad andare oltre i propri limiti. a ieri non avresti mai pensato nemmeno di provarci, ora non ne sei più tanto convinto: il leader ti pone di fronte 12

9 Il parafulmine e lo scopone scientifico a un dubbio, poco per volta ti persuade che ce la puoi fare e alla fine, infatti, ci riesci. Andando indietro nel tempo, ammetto che rispetto alla mia capacità di riconoscere il talento non ero sereno come lo sono oggi: quando giocavo, odiavo gli allenatori che non mi mettevano mai in campo e che non apprezzavano le mie straordinarie qualità. Con gli anni ho cambiato idea e ho anche capito perché non giocavo mai: il mio ruolo era palleggiatore, il regista della squadra, e mentalmente ero fortissimo. Nella teoria avevo sempre una soluzione giusta per ogni problema tecnico-tattico. Immaginavo la partita e niente mi spaventava: mi sentivo sicuro perché in cuor mio avevo già capito come sfruttare al meglio le qualità dei miei compagni. Il problema, però, non erano loro: ero io. Il passaggio dalla teoria alla pratica non era affatto scontato: mi mancava la componente di tecnica individuale per mettere in pratica le mie visioni tattiche, non brillavo per destrezza e abilità. In poche parole: ero scarso. Fu dunque naturale passare ad allenare: avevo bisogno di appoggiarmi sulle spalle dei giganti per vedere più lontano degli altri. 13

10 Gian Paolo Montali Ai convegni, nelle aule universitarie, alle riunioni, durante le interviste, alle tavole rotonde mi chiedono spesso se la leadership sia una qualità innata o sia invece frutto di impegno e dedizione. Insomma: leader si nasce o si diventa? Esiste il talento naturale per guidare le organizzazioni così come esiste il talento naturale per fare il giocatore? A me piace agire, più che teorizzare, dunque nelle prossime pagine proverò ad analizzare il problema basandomi su quello che mi è capitato di fare nella mia vita professionale. Venirmi dietro, per voi, significherà infilarvi in meandri a volte anche sorprendenti. Mi avvarrò di esempi che arrivano dal mondo sportivo e da quello aziendale, sempre nella speranza che alla fine le mie conclusioni corrispondano alle vostre. E mi auguro anche che il mix di metafore, racconti e aneddoti possa aiutarvi a chiarire il sempiterno dilemma sulla figura del leader: è nato tale o lo è diventato? Prima, però, concedetemi un ulteriore digressione. Alla fine di ogni conferenza mi sento porre spesso alcune domande: «Perché quel dirigente ha 14